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Il debito pubblico è un rischio o una opportunità? Fare più debito è il sale dell'economia o un cappio ipotecato nel nostro futuro?


SabrinaS

Il debito pubblico è un rischio o una opportunità? Fare più debito è il sale dell'economia o un cappio ipotecato nel nostro futuro?  

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  1. 1. Sei favorevole a una rigidità dei conti pubblici?

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https://www.investireoggi.it/economia/la-soluzione-per-tagliare-il-debito-pubblico-italiano-arriva-tardi-e-non-sara-di-facile-attuazione/

Pur essendo tutti impegnati con la nostra mente su come superare l’emergenza Coronavirus, cercando di portare per prima cosa a casa la pelle, bisogna iniziare a ragionare seriamente e una volta per tutte sul dopo, sul come metterci alle spalle un’Italia in modalità accattonaggio in Europa. L’unica soluzione possibile consisterà nel tagliare il debito pubblico italiano, velocemente e in misura consistente. Perché è vero che i rapporti debito/pil schizzeranno in tutta l’Eurozona, ma il nostro continuerebbe a rimanere il secondo più alto del continente dopo la Grecia. Il presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, intervistato nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, ha sposato un’idea vecchia e cara all’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ossia quella di abbattere il nostro debito ricorrendo alla vendita del nutrito patrimonio immobiliare pubblico non utilizzato per l’erogazione dei servizi e nemmeno per ospitare sedi istituzionali.

 

Ecco le tre strade per tagliare il debito pubblico italiano con l’accetta. E tutte hanno un costo

Trattasi di un valore stimato in 400-450 miliardi di euro, tanti soldi che entrerebbero nelle casse del Tesoro e gli consentirebbero di rinunciare per almeno un anno abbondante ad emettere titoli di stato, potendo abbatterne la quantità in circolazione. Lo schema sarebbe il seguente: tutti gli immobili dismessi e perlopiù ormai trasferiti in capo agli enti locali verrebbero fatti convogliare in un grande maxi-fondo nazionale, il quale si quoterebbe in borsa e cercherebbe di valorizzare gli assets, ricavandone valore. L’operazione avverrebbe per buona parte, se non in toto, attraverso uno scambio tra BTp e azioni (“debt for equity swaps”). In altre parole, gli attuali creditori dello stato si trasformerebbero in azionisti di una quota rilevante del suo patrimonio immobiliare.

 

 

Perché questa soluzione, per quanto auspicabile, non convince? Se ne parla dagli inizi del millennio e se non ne siamo venuti a capo, una ragione ci sarà. E questa ragione si chiama burocrazia da un lato e difficoltà a valorizzare immobili poco appetibili al mercato dall’altro. Qualche anno fa, anche il ministro dell’Economia di allora, Pier Carlo Padoan, dovette ammettere che solo una quota dei 400 miliardi di euro sarebbe composta da immobili non bisognosi di interventi di ristrutturazione. Per il resto, dichiarò, lo stato prima di vendere dovrebbe spendere. In altri termini, se una parte consistente di questo fondo fosse costituita da assets su cui servirebbero miliardi da spendere per poterli utilizzare sul mercato come immobili da locare, vendere o per svolgervi attività lucrative, i privati pretenderebbero di scontare tali spese dal prezzo di vendita da parte dello stato.

Ridurremmo il debito pubblico a sufficienza?

Secondariamente, ve lo immaginate lo stato italiano a trovare in quattro e quattr’otto il modo per inserire con procedura urgente decine di migliaia di immobili nell’elenco dei beni alienabili al fondo? Ci sarebbero anni di ricorsi giudiziari da parte di comuni, ex province e regioni contro il governo centrale, con la conseguenza che nessuno comprerebbe qualcosa di incerto nell’ammontare e nel valore. E se non siamo stati in grado di attivare la produzione di mascherine per proteggersi dal Coronavirus in poche settimane, pensate che siamo credibili nell’attuare un simile piano di portata epocale?

Infine, chiediamoci se ciò ci servirebbe effettivamente per cambiare pelle, per trasformarci finalmente in uno stato percepito sui mercati e all’estero come ordinato e trattato alla pari di grandi competitor come Germania e Francia. La risposta, purtroppo, sarebbe negativa. Quando Tremonti iniziò a teorizzare questo piano, lo stock di debito pubblico italiano ammontava a circa 1.400-1500 miliardi, all’incirca il 100% del pil. Allora, se fossimo riusciti ad implementarlo, i 4-450 miliardi di stock immobiliare avrebbero abbattuto il rapporto debito/pil intorno al 70-80% e la percezione dell’Italia sì che sarebbe cambiata in meglio, con effetti immediati sui rendimenti sovrani.

 

Oggi, invece, il debito punta verso 2.600 miliardi entro fine anno, per cui l’incidenza del fondo immobiliare, quand’anche si riuscisse a farlo decollare, sarebbe nettamente inferiore. Il rapporto debito/pil scenderebbe al 130-140%, insomma non a livelli considerati sostenibili, con benefici sui mercati probabilmente risibili.

 

E se il debito pubblico italiano iniziasse a circolare come moneta parallela?

Questo ci serva per capire che il debito pubblico italiano lo si abbatte con un cocktail micidiale, composto da un’azione straordinaria come quella indicata da Bazoli, ma anche con una politica fiscale costantemente ordinata, una governance appropriata e una prospettiva di crescita dell’economia italiana che non può essere quella degli ultimi due decenni. E questi risultati non si raggiungeranno, in ogni caso, nel giro di qualche mese, nemmeno di qualche anno, ma attraverso un calendario di riforme con effetti negli anni e che non venga azzerato o ridiscusso a ogni appuntamento elettorale. All’Italia manca la maturità di una democrazia occidentale, oltre che un’unità d’intenti e istituzioni efficienti. Quel che risulta più devastante è percepire come sia entrato quasi nel nostro dna l’idea di accattonaggio in Europa per chiedere dalle mascherine a soluzioni magiche per consentirci di indebitarci. Senza una presa di coscienza dal basso sul fatto che il debito sia un male non ci sarà soluzione per arrestare il nostro declino.

Cosa ne pensate di una politica del rigore dei conti pubblici? Pensate sia utile o al contrario ritenete che una politica economica molto espansiva sia sempre conveniente e fruttuosa? Come è nato il nostro debito pubblico che è uno dei più alti al mondo? E' un rischio o una opportunità? E la regola del 3%? Una trovata inutile e senza senso? Il nostro debito è a rischio? Faremo la fine del topo o del venezuela? Il debito pubblico è in mano agli italiani e per questo non possiamo fallire o invece sì? Avete comprato titoli di stato investendo i vostri soldi? Alcuni paesi hanno fatto del rigore dei conti il loro leitmotiv, noi invece ricordiamo tutti le polemiche del governo tecnico montiano e le lacrime della Fornero...

Edited by SabrinaS
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Coronavirus: l’insostenibile pesantezza del debito italiano

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/coronavirus-linsostenibile-pesantezza-del-debito-italiano-25450

Antonio Villafranca

19 marzo 2020

Da alcune settimane è ormai chiaro che il coronavirus non è solo una emergenza sanitaria. Lo spettro di una recessione mondiale è ormai alle porte. Con queste prospettive i paesi più indebitati rischiano di essere travolti da una crisi finanziaria. O detto in altri termini, la loro solvibilità potrebbe essere messa in dubbio al punto di arrivare al ‘default’.

Con un debito pubblico superiore al 133% del proprio Pil l’Italia rientra pienamente tra questi paesi. Anzi a ben vedere è tra quelli su cui si concentrano le maggiori preoccupazioni data la dimensione dell’economia italiana rispetto a quella di altri paesi a rischio (emergenti e non) decisamente più piccoli. Certo, prima del coronavirus non ce ne preoccupavamo più di tanto perché per vendere i nostri titoli a 10 anni potevamo limitarci a pagare un tasso di interesse intorno all’1%. Una situazione tutto sommato non preoccupante perché l’Italia doveva limitarsi a tenere il deficit primario (la differenza tra quanto lo stato incassa e quanto spende ogni anno dopo aver pagato la spese per gli interessi sul proprio debito) sotto il 2% del Pil. In questo modo il nostro debito sarebbe certamente rimasto ingente, ma non sarebbe aumentato.

Insomma, si trattava di una situazione economicamente sostenibile. Ma anche politicamente sostenibile, perché in fondo il governo italiano non avrebbe dovuto procedere a tagli significativi alla propria spesa per ripagare il debito. Nelle ultime settimane la situazione è cambiata radicalmente. Il nostro spread è schizzato in alto superando addirittura i 300 punti base. Non siamo ai livelli della precedente crisi finanziaria – quando lo spread era andato sopra i 500 punti base – ma l’aumento è stato comunque impressionante. E costoso. Basti pensare che per ogni 100 punti base di aumento dello spread per un intero anno, l’Italia paga 4 miliardi di euro in più in spesa per interessi (che sfiorerebbe quindi nel suo complesso i 70 miliardi all’anno). E questo senza contare la spesa per interessi sui 25 miliardi del provvedimento ‘Cura Italia’ che prenderemo a prestito dai mercati.

L’aiuto dall’Europa: è necessario…

Seppur tecnicamente il fatto che lo spread abbia superato i 300 punti base non faccia scattare alcuna soglia critica in merito alla sostenibilità del nostro debito pubblico, questo rischia comunque di far scattare pericolose soglie ‘psicologiche’. I mercati hanno infatti già mostrato in passato comportamenti ‘irrazionali’, che possono mettere a repentaglio la solidità finanziaria di interi paesi. Da qui l’esigenza di una ‘difesa europea’ e di un intervento deciso non solo in capo ai governi dei paesi membri ma anche da parte della Banca centrale europea. D’altra parte, se il debito pubblico italiano non viene considerato sostenibile dai mercati a rischiare non è solo l’Italia ma l’intera eurozona. Proprio per questo la ‘gaffe’ della presidente della Bce di qualche giorno fa non è stata solo un errore di comunicazione, ma anche di previsione. O, se si vuole, di lettura dei possibili sviluppi del contesto economico-finanziario.

Va quindi accolto con grande favore il dietro-front di ieri sera da parte di Christine Lagarde. Significative le nuove misure introdotte dalla Bce che si sommano a quelle della scorsa settimana.  A colpire è certamente l’ammontare complessivo – 750 miliardi di euro – per l’acquisto di titoli dei paesi membri, ma anche delle imprese. Questo nella giusta convinzione che le imprese possano trovare difficoltà a reperire credito presso le banche malgrado la Bce abbia reso disponibile maggiore liquidità alle banche stesse. Molto bene per l’Italia anche la possibile deroga alla ‘capital key’. In pratica nell’acquistare i titoli dai vari stati membri la Bce non dovrà necessariamente farlo col bilancino (fino al 13% per l’Italia, ovvero pari alla quota di capitale della Bce posseduta dal nostro paese); potrà farlo più liberamente prediligendo gli acquisti dai paesi più esposti (quindi potrà aumentare l’acquisto di titoli dall’Italia per oltre 97 miliardi di euro). Ma ben più delle misure e delle cifre, a contare sono soprattutto le parole.  La Presidente Lagarde ha affermato “Non ci sono limiti al nostro impegno per l’euro”. Sì, questa era proprio la frase giusta da dire. E ricorda molto da vicino il ‘whatever it takes’ di Draghi, adattato ai nostri giorni.

…ma non è sufficiente

Tutto ciò potrà allentare le tensioni sui mercati e in particolare sui titoli di stato italiano, ma non potrà eliminarle del tutto. Soprattutto non elimina le debolezze legate ai nostri conti pubblici. Con un debito che potrebbe addirittura sfiorare il 140% del Pil dopo le spese già giustamente previste (o che dovessero essere ritenute necessarie nei prossimi mesi) per fronteggiare il coronavirus, la sostenibilità del nostro debito potrà di nuovo essere messa in discussione. Non dovremmo invece più permettere che un qualsiasi ‘shock esterno’ ci colpisca con maggiore violenza rispetto agli altri. Non lo abbiamo imparato all’indomani del referendum su Brexit quando la nostra borsa è crollata più delle altre. E non lo abbiamo imparato dalle vicende in Catalogna, quando il nostro spread è aumentato più di quello spagnolo. La sostenibilità del nostro debito pubblico è una questione di interesse nazionale da affrontare con convinzione quando l’emergenza coronavirus sarà terminata perché ci lascia troppo spesso in balia degli altri. In quest’ottica sarebbe peraltro opportuno superare le attuali resistenze italiane sulla riforma del Fondo salva-stati. Se i mercati mettessero ancora in dubbio la sostenibilità del nostro debito pubblico sarebbe decisamente meglio contare sulle regole chiare e trasparenti del Fondo, piuttosto che doversi arrendere a un percorso pericolosamente disordinato.

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coronavirus Europa Christine Lagarde

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Antonio Villafranca

Edited by SabrinaS
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Siamo una Repubblica fondata sul debito. La classe dirigente del secondo dopoguerra ci ha indebitato fino all'osso, facendo credere alle generazioni successive che loro avevano ricostruito un paese, senza però dire che fosse una congiuntura internazionale dovuta all'espansione dei consumi e alla ricostruzione. Negli anni '80 poi, lì il debito è diventato senza ritorno. Il ceto dirigente dell'Italia repubblicana aveva risorse infinite da rapinare, oggi non è più così e paghiamo le scelte fatte dai democristiani e altri mafiosi. Certo che sono favorevole alla rigidità dei conti pubblici, non fossimo stati ladri non ce ne sarebbe bisogno, ma non in pandemia.

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https://it.wikipedia.org/wiki/Dati_macroeconomici_italiani

Leggetevi questi dati e poi mi direte se il problema dell'Italia è il debito pubblico o no.

Il debito pubblico è un falso problema, il Giappone ha un debito pubblico al 200% e nessuno oserebbe dire che il Giappone è un paese sull'orlo del crack.

Il debito pubblico italiano è un problema per un altro motivo e dai dati che leggete è evidente: non c'è crescita.  E se andiamo a vedere la crescita economica italiana è sempre stata intorno 2 percento fino al...... udite udite.....al 2002.
La cosa più divertente è che  nonostante la stagnazione economica il debito è ancora sotto controllo, poi la stagnazione misto al fatto che con la perdita della nostra sovranità monetaria e un Europa lentissima nelle decisioni, dal 2008 la crisi economica ci ha distrutto.

Il resto è storia, dire che l'Euro è il problema numero uno dell'Italia è sbagliato, il nemico pubblico si chiama effettivamente Unione Europea.

Nonstante questi dati siano trasparenti, lapalissiani, incontestabili, esiste sempre una intellighenzia che li nega, dando le colpe ai vizi italici.
Allora cari italiani di merda, se vi ritenete tali, non rompete i coglioni ai tedeschi o gli olandesi quando dicono che siamo delle latrine.

Siccome io non ritengo gli italiani un popolo di colaca, semmai li ritengo quelli che si autoinsultano, la verità è che ci avete rotto i coglioni co n sto debito pubblico.

Il debito pubblico è uno strumento per creare sviluppo, visto che in Italia questo sviluppo non c'era e visto che con l'ingresso nell'Euro sarebbe stato evidente l'impoverimento, lo Stato è intervenuto facendo debito. Un debito improduttivo, un debito di assistenzialismo e non di investimenti ma più per mascherare l'adesione all'Euro che a confronto la Caporetto è stata una passeggiata.
 

IO DAVVERO ALLA LUCE DI QUESTI DATI NON RIESCO A CAPIRE COME SI FACCIA A NON GUARDARE IN FACCIA LA REALTA' davvero, sono allibito.

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ma da quei dati si vede che il pil è stagnante dagli anni 80, e negli anni 80 non c'era l'euro, mentre dall'entrata dell'euro gli interessi sul debito - che è aumentato nonostante la crescita 0 su lungo periodo, - sono diminuiti perché l'entrata nella moneta comune ha favorito una espansione che per altri paesi - come la Spagna - è stata molto più forte.

Poi come faccia tu a dire che l'Europa è lenta nelle decisioni quando dopo 20 anni ancora mettiamo in discussione le unioni civili e non abbiamo il matrimonio e le adozioni gay e siamo ai livelli del paese del blocco est a differenza di tutti i paesi economicamente sviluppati io non lo so. Io spero tu stia trollando e sia io a non capirlo... 

Il pil lo produce la parte produttiva del paese, per esempio un paese come il Giappone a parte che la sua produttività è poco etica secondo gli standard di vivibilità della gente sana di mente, ha un grandissimo problema di natalità che rende il debito molto pericoloso per la sua tenuta essendo anche un paese molto xenofobo e "sovranista" (anche se ai gay non piace ammetterlo). Inoltre il governo giapponese spende meno rispetto a quello italiano, che spreca tantissimo anche in assistenzialismo senza meriti, quindi riesce a tassare di più quando serve. Parliamo anche di due paese con una percentuale di economia sommersa (il nero) differente. Per cui si incassa meno dalle tasse in italia e quindi si fa piu debito, sulle spalle dei fessi. Un popolo che insegue la filosofia del chiagni e futti da decenni, pensando di essere furbo quando è solo formato da tanti fessi,

come se in germania si mettano a piangere ogni volta che Libero e compagnia bella sparano cazzate razziste e sovraniste senza alcuna logica. tutti chiagnoni

Edited by SabrinaS
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ci rinuncio

 

6 hours ago, SabrinaS said:

ma da quei dati si vede che il pil è stagnante dagli anni 80, e negli anni 80 non c'era l'euro, mentre dall'entrata dell'euro gli interessi sul debito - che è aumentato nonostante la crescita 0 su lungo periodo, - sono diminuiti perché l'entrata nella moneta comune ha favorito una espansione che per altri paesi - come la Spagna - è stata molto più forte.

Poi come faccia tu a dire che l'Europa è lenta nelle decisioni quando dopo 20 anni ancora mettiamo in discussione le unioni civili e non abbiamo il matrimonio e le adozioni gay e siamo ai livelli del paese del blocco est a differenza di tutti i paesi economicamente sviluppati io non lo so. Io spero tu stia trollando e sia io a non capirlo... 

Il pil lo produce la parte produttiva del paese, per esempio un paese come il Giappone a parte che la sua produttività è poco etica secondo gli standard di vivibilità della gente sana di mente, ha un grandissimo problema di natalità che rende il debito molto pericoloso per la sua tenuta essendo anche un paese molto xenofobo e "sovranista" (anche se ai gay non piace ammetterlo). Inoltre il governo giapponese spende meno rispetto a quello italiano, che spreca tantissimo anche in assistenzialismo senza meriti, quindi riesce a tassare di più quando serve. Parliamo anche di due paese con una percentuale di economia sommersa (il nero) differente. Per cui si incassa meno dalle tasse in italia e quindi si fa piu debito, sulle spalle dei fessi. Un popolo che insegue la filosofia del chiagni e futti da decenni, pensando di essere furbo quando è solo formato da tanti fessi,

come se in germania si mettano a piangere ogni volta che Libero e compagnia bella sparano cazzate razziste e sovraniste senza alcuna logica. tutti chiagnoni

Stai parlando per sentito dire e con pregiudizio.

 Sai leggere i dati? Perchè secondo i dati l'italia degli anni 80 cresceva del 4,7, negli anni 90 del 3,7 e nel primo decennio dell 1,6 e adesso stiamo sullo 0,qualcosa.

Se per te 4,7 di crescita è stagnazione mi sa che devi studiare un pò di economia. L'Europa ha deciso le Unioni Civili? La Polonia non è Europa? Aggiornatemi please.
Prendiamo i pregi di ogni paese e li chiamiamo UE allora prendiamo anche i difetti no?

Inoltre sulla lentezza di rispndere alla crisi è un fatto. In crisi si fa il QE, ci abbiamo messo 2 anni per farlo, manco quello volevano fare i nostri amici europei.
Ora per carità, uno ha le sue idee, però sta cosa che io pubblico dati e mi vengono negati è proprio una cosa assurda.

Fai una cosa non rispondere, leggi i dati e rifletti. Se non è colpa dell'Euro è che quando c'erano statisti alla Craxi l'Italia era un grande paese? Accetterei questa idea, ma argomenta, non è solo perchè in UE amano i culatoni fa di loro delle persone migliori.

Italia 952.158 4,7% 1.198.292 3,7% 1.436.379 1,6% 1.551.886

1.567.010

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9 hours ago, Iron84 said:

Il debito pubblico è un falso problema, il Giappone ha un debito pubblico al 200%

Questo è vero, ma solo perché il Giappone controlla la propria moneta e può rifinanziare il proprio debito teoricamente all'infinito. L'euro per l'Italia è come una valuta straniera, non ne ha il controllo, non può essere stampata (solo la BCE potrebbe farlo, ma per statuto non può) e quindi il default è un evento possibile, esattamente com'è accaduto a quei paesi che hanno contratto debiti in valute straniere, ad esempio l'Argentina nel 2001 coi bonds in dollari americani.

Il debito pubblico italiano esplose negli anni 80 quando ci fu il divorzio fra il tesoro e la Banca d'Italia che fino ad allora era obbligata a comprare le emissioni del tesoro che non venivano acquistate sul mercato primario. Quando smise, gli interessi schizzarono in alto e contribuirono a creare l'enorme debito in lire, poi convertito in euro.

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siete un mucchio di caproni sovranisti senza arte ne parte che sproloquiano di teorie complottistiche basate sul nulla cosmico degne solo di Borghi e compagnia bella dei quali meritereste a questo punto, anche l'omofobia delle fazioni politiche di cui fanno parte, cari culattoni chiagnoni.

se ti vuoi paragonare alla Polonia fai pure lol Craxi era una mafioso che doveva finire in galera non un grande statista e che è scappato come un codardo a farsi le cure termali a Hammamet mentre gli altri finivano a processo e altri si suicidavano, se essere grandi statisti significa prendere le mazzette in centro a Milano allora anche Vallazzasca può essere considerato un eroe. Le unioni civili sono arrivate in ritardo quando erano anni che l'UE spingeva tutti i paesi al riconoscimento di minimi diritti civili per la minoranza LGBT 

se per te "crescere" con una inflazione del 20% annuo (ovvero stampare carta straccia e svalutare sulle spalle delle classi più povere del paese) è normale secondo me il paese giusto per te è Venezuela.

Scrivi come quelle vecchie che quando pensano al passato, dicono che si stava meglio di adesso, ma è un solo un bias mentale. Spero che tu stia trollando, spero....  @Iron84

 

 

per fortuna non insegni economia, spero... 

Edited by SabrinaS
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1 hour ago, SabrinaS said:

siete un mucchio di caproni sovranisti senza arte ne parte che sproloquiano di teorie complottistiche basate sul nulla cosmico degne solo di Borghi e compagnia bella dei quali meritereste a questo punto, anche l'omofobia delle fazioni politiche di cui fanno parte, cari culattoni chiagnoni.

se ti vuoi paragonare alla Polonia fai pure lol Craxi era una mafioso che doveva finire in galera non un grande statista e che è scappato come un codardo a farsi le cure termali a Hammamet mentre gli altri finivano a processo e altri si suicidavano, se essere grandi statisti significa prendere le mazzette in centro a Milano allora anche Vallazzasca può essere considerato un eroe. Le unioni civili sono arrivate in ritardo quando erano anni che l'UE spingeva tutti i paesi al riconoscimento di minimi diritti civili per la minoranza LGBT 

se per te "crescere" con una inflazione del 20% annuo (ovvero stampare carta straccia e svalutare sulle spalle delle classi più povere del paese) è normale secondo me il paese giusto per te è Venezuela.

Scrivi come quelle vecchie che quando pensano al passato, dicono che si stava meglio di adesso, ma è un solo un bias mentale. Spero che tu stia trollando, spero....  @Iron84

 

 

per fortuna non insegni economia, spero... 


Insegno Economia Politica tu che studi hai fatto per parlare di grazia? Hai talmente tante certezze che sicuramente sarai esperto dimmi per parlare con tale arroganza e cartezza di una scienza umana

Edited by Iron84
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3 minutes ago, Iron84 said:


Insegno Economia Politica

ma va????  

Bloodstar ero convinto studiasse filologia,

TU ero certo formazione letteraria…..

                   :lol:    

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1 hour ago, castello said:

ma va????  

Bloodstar ero convinto studiasse filologia,

TU ero certo formazione letteraria…..

                   :lol:    

Sono laureato in giurisprudenza  per questo lo hai pensato , poi per abilitarmi all'insegnamento ho dovuto integrare esami di statistica economica, economia aziendale ,Politica economica ed ovviamente Economia Politica in più ho fatto un anno di abilitazione post universitaria per insegnarla.

Edited by Iron84
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lol stiamo messi bene allora, comunque per dire Borghi è laureato in economia alla cattolica ma dice lo stesso un sacco di fregnacce quindi il titolo di studio o l'insegnare una certa materia non salva dal dire fregnacce altrimenti tu non ne avresti dette, anche se mi pare che non tu non sia laureato propriamente in economia. Le argomentazioni poi stanno a 0 nei tuoi post: la BCE, l'euro cattivo, la Germania malvagia ci mancano solo le vignette di Vauro con la Merkel con le corna. Di economia avrai fatto un paio di esami a giurisprudenza e basta e vieni a fare la morale a me. Qualsiasi persona con un minimo di istruzione economica basilare o chiunque abbia mai lavorato in azienda o abbia mai avuto una azienda seria si accorgerebbe che con una inflazione del 23%-20%-16% indebitamento boom e interessi sul debito passivi sul PIL che sono arrivati anche al 12% del PIL nazionale (la metà del PIL della Lombardia) gli anni 80 non possono che essere stati il preludio della prima metà degli anni 90 ovvero una merda colossale con una cagata pazzesca, dalla fondazione dell' aerea euro - come si può leggere anche dalla pagina wikipedia da te postata -  invece i tassi di interesse sono notevolmente diminuiti, così come l'inflazione

Ovviamente se con i governi berlusconiani non sono state fatte riforme strutturali e investimenti (e chi li vuole fare non li fa perché non rendono e non è spronato a farlo) durante la fase espansiva dell'economia euro, mi pare ovvio che non cresci, e che alla prima crisi finisci con le pezze al culo... ed è un po' infantile dire che è colpa della Germania malvagia o di chi vuoi tu, appunto da chiagnoni.

ah ecco ricordavo bene che eri laureati in giurisprudenza 

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Non ho una laurea, e quindi? Che non significa che non studi o non abbia altri titoli. Essere laureato non significa essere persone intelligenti o avere pensiero critico, quello lo pensano solo i classisti senza cultura neoborbonici. Tra l'altro sei governato da dei diplomati del Grande Fratello pro-debito pubblico quindi dovresti sapere che laurea o non laurea si può essere a favore del debito pubblico touscourt come si puo non esserlo, almeno io scrivo sul GayForum e sono cose sensate. Ma qualsiasi economista serio con una visione non di parte e politicizzata o anche qualsiasi non laureato in economia con spirito di senso critico - come fatto da Serpente che è laureato in storia -  direbbe esattamente le stesse cose che dico io. Chiagnone, alla facoltà di economia dicono le stesse cose che ho detto io sopra. A parte i professori scemi o leghisti + dimaio, quando Beppe Grillo gli dice di fare in un modo invece che nell'altro. Se dopo tutti quegli anni di studio arrivi a dire 'ste cose senza base scientifica significa che non ti sono serviti proprio a nulla.

Anche se spero ancora tu stia trollando nel profondo del mio cuore, caro scugnizzo.

Edited by SabrinaS
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1 hour ago, SabrinaS said:

Non ho una laurea, e quindi? Che non significa che non studi o non abbia altri titoli. Essere laureato non significa essere persone intelligenti o avere pensiero critico, quello lo pensano solo i classisti senza cultura neoborbonici. Tra l'altro sei governato da dei diplomati del Grande Fratello pro-debito pubblico quindi dovresti sapere che laurea o non laurea si può essere a favore del debito pubblico touscourt come si puo non esserlo, almeno io scrivo sul GayForum e sono cose sensate. Ma qualsiasi economista serio con una visione non di parte e politicizzata o anche qualsiasi non laureato in economia con spirito di senso critico - come fatto da Serpente che è laureato in storia -  direbbe esattamente le stesse cose che dico io. Chiagnone, alla facoltà di economia dicono le stesse cose che ho detto io sopra. A parte i professori scemi o leghisti + dimaio, quando Beppe Grillo gli dice di fare in un modo invece che nell'altro. Se dopo tutti quegli anni di studio arrivi a dire 'ste cose senza base scientifica significa che non ti sono serviti proprio a nulla.

Anche se spero ancora tu stia trollando nel profondo del mio cuore, caro scugnizzo.

Hai visto che abbiamo trovato qualcosa che ha perturbato il sornione aplomb di Sabrino? Evidentemente non ha trascorso abbastanza tempo nelle scuole e Università Italopiteche per rendersi conto del livello di devastazione mentale (talvolta anche edilizia) che ormai rivomitano i muri stessi di certe (mooooolte) strutture.

Quando penso a Sabrino vedo un fanciullo dai lunghi capelli ondulati e la fantasia golosa e profonda, ora me lo ritrovo a fare discussioni tossiche, portando avanti la causa liberale nel paese che ha partorito il primo Fascismo d'Europa. Fare i liberali nel paese(ino) che ha nutrito e nutre il Vaticano e la Chiesa Cattolica! 

Sabbrì!? Ti cascassero i capelli! 

Torniamo a parlare di cose serie, eh?!

Edited by ldvrsp
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a me perturba di più la possibile ignoranza su cose basilari di gente che dovrebbe insegnare nelle scuole pubbliche ma prima la tua pessima capacità trollesca che fa così 2014. Ora ti voglio già un po' bene. Poi io perlomeno i capelli li ho, tu invece se ho capito bene li porti tutti raccolti, in mano però

Edited by SabrinaS
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40 minutes ago, SabrinaS said:

a me perturba di più la possibile ignoranza su cose basilari di gente che dovrebbe insegnare nelle scuole pubbliche ma prima la tua pessima capacità trollesca che fa così 2014. Ora ti voglio già un po' bene. Poi io perlomeno i capelli li ho, tu invece se ho capito bene li porti tutti raccolti, in mano però

Ora ti sto ritrovando. Bentornata. 

Quella sull'economia è una battaglia persa: io mi delocalizzerò, perché non vorrò far giocare i miei pippi a nascondino per sempre; tu ti delocalizzerai, o alternativamente manderai gli abbondanti frutti del tuo fecondo utero a studiare e lavorare all'estero, e al primo ictus ti piazzerai a casa loro e ti farai pagare metà spese della badante. 

Per tutti gli altri, c'è il cuore immacolato e il ministero della disabilità. 

(sai quanto mi frega dei capelli? Importantissima è la barba, guai a toccarmela! Ma son cose da uomini, cosa può capirne una fanciulla bionda e glabra dell'importanza di peli e barba?)

 

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Papa Francesco dice che bisogna cancellare il debito dei paesi poveri? Come mai? E' per gli stralci delle tasse non pagate dagli evasori e ai condoni? 

https://it.euronews.com/2020/04/12/il-papa-il-mondo-sia-unito-eliminate-i-debiti-dei-paesi-poveri

Anche la messa di Pasqua è stata senza fedeli ormai siamo abituati a vedere piazza San Pietro vuota e papa Francesco che celebra in solitaria i riti. Nella domenica di Pasqua il messaggio del pontefice è stato per le vittime del coronavirus e le loro famiglie e non solo. Pronunciando un discorso molto politico il pontefice ha chiesto il cessate il fuoco globale e aiuti per i Paesi più poveri aiuti che vanno dalla facilitazione di missioni umanitarie all'annullamento del debito.

"Non è questo il tempo dell'indifferenza, perché tutto il mondo sta soffrendo e deve ritrovarsi unito nell'affrontare la pandemia" ha detto il pontefice.

 
In considerazione delle circostanze, si allentino pure le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini e si mettano in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri
papa Francesco 

"In considerazione delle circostanze, si allentino pure le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini e si mettano in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri", è l'appello del papa che ha ricordato tante crisi: la Siria, lo Yemen, il Venezuela.

Il papa che ha lanciato un appello a non dimenticare le altre emergenze umanitarie, come quella dei**migranti**.

Il papa fa appello alla solidarietà tra Stati europei e a scelte innovative

Il pontefice, rivolto all'Europa, ha invocato scelte innovative che ripropongano lo spirito di solidarietà post bellico "dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo amato continente è potuto risorgere grazie a un concreto spirito di solidarietà - ha affermato il papa - che gli ha consentito di superare le rivalità del passato. È quanto mai urgente, soprattutto nelle circostanze odierne, che tali rivalità non riprendano vigore, ma che tutti si riconoscano parte di un'unica famiglia e si sostengano a vicenda".

 

 

Edited by SabrinaS
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la svalutazione monetaria perpetuata dall'Italia negli anni prima dell'euro è una forma di dumping fiscale che oggi viene criticato all'Olanda che al contrario dell'Italia ha un fisco efficiente e che riscuote con una evasione bassissima e conseguenziale debito pubblico pari a 1/3 di quello italiano che - che sempre grazie allo stesso fisco - sarà totalmente ripagabile dalle tasse future permettendo margini di manovra più ampi in tempi di crisi e recessione, con la differenza che nonostante questo dumping svalutativo non si è fatto altro che sprecare e indebitarsi ancora di più nel bel paese?

Edited by SabrinaS
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On 4/10/2020 at 12:56 AM, SabrinaS said:

Non ho una laurea, e quindi?

Anche se spero ancora tu stia trollando nel profondo del mio cuore, caro scugnizzo.

Quindi fammi capire, non hai una laurea, non conosci l'economia, materie tecniche obbrobio giù esistono solo i licei perchè se sai il latino sai tutto, e vieni a contestare me, non quello che dico ma proprio io come professionista che certe cose non solo le studio ma le insegno anche.

Non aggiungo altro non saprei dove iniziare.

 

 

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A parte che non sai poco e niente della mia formazione, e che questa non si esaurisce/non trova il suo punto massimo di arrivo nell'ottenimento di una laurea come normalmente crede la borghesia medio piccola italiana amica dei baroni universitari, inflazionatissima per altro, come quella da te conseguita che come tu stesso hai scritto hai dovuto integrare per poter entrare nel magico mondo dei concorsi pubblici statali per fuggire il prima possibile dal mercato dei laureati disoccupati, ma poi appunto la tua laurea non è neanche in economia.... quindi de che stamo a parlà? Il bue che dice cornuto all'asino.

ma poi che significa che non conosco l'economia? parliamo di concetti molto basilari e dove credi che io viva in Africa che baratto fagioli e manufatti per ceci e insaccati alla bisogna? Vabbe che anche quella è una forma di economia, ma mica un laureato è esente dal dire cazzate (basta accendere la tv o leggere qualche quotidiano online per osservare vari esemplari).

Se insegni che il debito pubblico pubblico è un bene, Craxi un grande statista, che indebitarsi è cosa buona, Che la Germania è brutta è cattiva e ce l'ha con noi, che bisogna uscire dall'euro perché ci ha fatto del male o che avere la sovranità monetaria ci permetterebbe di indebitarci a dismisura senza alcun problema, che nessuno si preoccupa del Giappone col suo debito al 240+% (che poi netto è circa quello italiano, seppur molto alto, per il quale invece la differenza da lordo con il netto è irrilevante) , significa che insegni solo cose errate e che per quanto tu sia plurilaureato stai dicendo della fandonie dimonstrabili con grafici, dati ufficiali, articoli di giornali. Per cui ringrazio solo di non essere stato/non essere un tuo alunno.

Tra l'altro il PIL tassabile in italia - causa Craxi 1987 - è quello dichiarato dall'ISTAT meno una quota di economia sommersa che il grande statista volle nelle dichiarazioni ufficiali per far credere di aver superato il Regno Unito permettendo così una rivalutazione dello stesso del 15-18%. Tutta propaganda democristiana insomma.

Debito Giapponese: netto 150% circa, PIL doppio a quello italiano, PIL tassabile più alto, tassazione 30% (in rialzo costante per sostenere l'aumento di debito), evasione minore

Debito Italiano: netto come il lordo 134%, PIL più basso, PIL tassabile più basso, tassazione 42+%, evasione maggiore

 

Edited by SabrinaS
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7 minutes ago, SabrinaS said:

Se insegni che il debito pubblico pubblico è un bene, Craxi un grande statista, che indebitarsi è cosa buona, Che la Germania è brutta è cattiva e ce l'ha con noi, che bisogna uscire dall'euro perché ci ha fatto del male o che avere la sovranità monetaria ci permetterebbe di indebitarci a dismisura senza alcun problema, che nessuno si preoccupa del Giappone col suo debito al 240+% (che poi netto è circa quello italiano, seppur molto alto, per il quale invece la differenza da lordo con il netto è irrilevante) , significa che insegni solo cose errate e che per quanto tu sia plurilaureato stai dicendo della fandonie dimonstrabili con grafici, dati ufficiali, articoli di giornali. Per cui ringrazio solo di non essere stato/non essere un tuo alunno.

Forse hai ragione non sei ignorante sei solo stupido e la chiudo qui perchè non ho voglia di migliorarti sguazza nella tua ignoranza e segui i corsi di economia politica fatti dall'università nella vita che trovi in qualche stand alla prossima festa dell'Unità

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@Iron84, non puoi innestare il tuo anti-europeismo con le rivendicazioni della indipendenza del Regno di Napoli?

A conti fatti non pensi che il Meridione trarrebbe grande benifici dal ritorno al Tornese?

La svalutazione sarebbe una mano santa sia per i prodotti agricoli che per il turismo.

Chi andrebbe in vacanza in Spagna, Grecia o Croazia, quando in Puglia o Sicilia il cambio sarebbe tanto vantaggioso?

E chi comprerebbe la pasta Barilla o la conserva Mutti, quando Garofalo e Cirio costerebbero un terzo?

Magari ve ne potreste uscire con un accordo vantaggioso sul debito pubblico, facendolo accollare al Nord Italia.

Senza contare che i sovranisti del Nord Italia schiatterebbero di invidia 🙂

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3 hours ago, Almadel said:

@Iron84, non puoi innestare il tuo anti-europeismo con le rivendicazioni della indipendenza del Regno di Napoli?

A conti fatti non pensi che il Meridione trarrebbe grande benifici dal ritorno al Tornese?

La svalutazione sarebbe una mano santa sia per i prodotti agricoli che per il turismo.

Chi andrebbe in vacanza in Spagna, Grecia o Croazia, quando in Puglia o Sicilia il cambio sarebbe tanto vantaggioso?

E chi comprerebbe la pasta Barilla o la conserva Mutti, quando Garofalo e Cirio costerebbero un terzo?

Magari ve ne potreste uscire con un accordo vantaggioso sul debito pubblico, facendolo accollare al Nord Italia.

Senza contare che i sovranisti del Nord Italia schiatterebbero di invidia 🙂

 ti dico solo che è necessario avere un tessuto produttivo forte per fare scelte economiche di tipo monetario e il Sud non ce l'ha ma il Nord si. Quindi noi non potremo farlo, un turismo sostenuto da valuta straniera sarebbe solo un dramma per l'inflazione, senza una produzione ed una domanda interna forte non si potrebbe fare.
Ovvio che quando però si paragona l'Italia al Venezuela si fa un torto all'intelligenze dell'essere umano.  Il Venezuela è un paese che non produce nemmeno mais, ha solo foreste e petrolio perchè si è adagiato sull'assistenzialismo. Se non produci nulla e importi tutto è ovvio che avrai un'inflazione a due zeri.

Poi dire che l'Italia è un paese di merda e poi pretendere che gli Stati europei debbano rimanere nella stessa organizzazzione è un pò come tentare di salvare un matrimonio dicendo che moglie è una puttana. Sicuri che il vero sovranista sia io?

Edited by Iron84
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20 minutes ago, Iron84 said:

 ti dico solo che è necessario avere un tessuto produttivo forte per fare scelte economiche di tipo monetario e il Sud non ce l'ha ma il Nord si. Quindi noi non potremo farlo, un turismo sostenuto da valuta straniera sarebbe solo un dramma per l'inflazione, senza una produzione ed una domanda interna forte non si potrebbe fare.
Ovvio che quando però si paragona l'Italia al Venezuela si fa un torto all'intelligenze dell'essere umano.  Il Venezuela è un paese che non produce nemmeno mais, ha solo foreste e petrolio perchè si è adagiato sull'assistenzialismo. Se non produci nulla e importi tutto è ovvio che avrai un'inflazione a due zeri.

Poi dire che l'Italia è un paese di merda e poi pretendere che gli Stati europei debbano rimanere nella stessa organizzazzione è un pò come tentare di salvare un matrimonio dicendo che moglie è una puttana. Sicuri che il vero sovranista sia io?

Mai detto né pensato che l'Italia sia "un Paese di merda" 🙂

Quindi Paesi oco industrializzati come Grecia e Croazia hanno un vantaggio nell'Euro?

E Paesi molto industrializzati o "finanziari" come Germania, Olanda e Francia, anche?

E pure Paesi periferici e in sviluppo come Repubbli Ceca, Slovenia e Polonia, anche?

Perché a sentirti parlare sembra che sia un problema SOLO per l'Italia del Nord...

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Cosa sono le 'scelte economiche di tipo monetario' @Iron84 ?

Io mi sono metavigliato quando giorni fa schoopy scrisse che l'italia ha una bilancia commerciale positiva e ho guardato i dati e in effetti negli ultimi anni e' cosi'. a sto punto anche se l'italia avesse la lira, quest'ultima non si svaluterebbe.

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1 hour ago, Iron84 said:

  perchè si è adagiato sull'assistenzialismo.

Tipo qualsiasi governo da vent'anni e metà della campania, Sicilia, Calabria e della Puglia.

58 minutes ago, marco7 said:

Cosa sono le 'scelte economiche di tipo monetario' @Iron84 ?

 

STAMPARE LA LIRAAAAAAAH CON QUELLA POTEVAMO COMPRARE TUTTOOH E FINANZIARE IL DEBBBBITOH (KUELLO CHE I GIORNALI NON VOGLIONO CHE TU SAPPIA)

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