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CO in fase di preparazione


Feduz

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Ciao ragazzi sono Federico ho 20 anni (uso il mio vero nome tanto non credo possa rintracciarmi né CIA né servizi segreti vari ahaha) generalmente sono una persona da audio di 5/6 minuti quindi non so quando verrà lungo questo topic, spero comunque di non annoiarvi e di darmi una mano.

Ho sempre saputo di essere gay, ma il mio percorso è stato il classico: lo sai, lo neghi, indifferente, lo accetti e ora dillo agli altri. Tralascerò la narrazione delle prime tre fasi proprio perché trovano origine quando ero alle elementari. Mi vorrei invece concentrare sull'ultima, ovviamente. Il tavolo perfetto per il mio primo CO è stato imbandito dal caso: la mia migliore amica delle superiori infatti fidanzata ha dei problemi di cui io la convinco/costringo a parlare dopo svariati tentativi ci riesco, capisco cos'ha: è lesbica! La mia replica non è stata immediata, mi sono limitato ad abbracciarla, sorridendo e a tranquillizzarla per poi qualche giorno dopo riprendere in classe la vicenda e dire "comunque a proposito del discorso che mi facevi l'altra sera, a me ha fatto super piacere questa notizia ed ancora di più confortarti perché alla fine quelle parole... le dicevo anche un po' a me stesso". Ed il primo è andato, bona (come si dice qua a Brescia). Passiamo con il successivo, mia sorella, mi ero ripromesso che entro 18 anni almeno un componente della mia famiglia lo doveva sapere, ok ci sono mia sorella (un anno più piccola) programmo un giorno, nulla, ne programmo un altro nulla di nuovo, le parole non escono, ne programmo un terzo e sta volta esce tutto la porto a fare un giro al parco sotto casa e, riesco finalmente! Sono libero anche con lei! (situazione classica: io lo sapevo, ora quando lo dici ai genitori, da quando lo sai, sono felicissima, potevi dirlo prima...). Ok, prossimo step? IL mio migliore amico! aiuto anche con lui che momenti! pensieri e paturnie del tutto immotivate, "lo sei? bene! se vuoi io ti dico che mi piace le f**a" e vabbè anche con lui (pensavo di perderlo, che non mi avrebbe visto come prima e invece questa cosa l'ha fatto avvicinare ancora di più).

Inizio quinta superiore, la finisco; obiettivo? Dirlo ai miei dopo la maturità! Problema -> la maturità mi è andata malissimo, ho avuto una crisi isterica alla pubblicazione degli scritti che mi ha fatto soffrire per giorni e giorni, tanto che mi ha spinto a chiamare lo psicologo, avevo il sostegno dei mie amici sopratutto di ***** (mio migliore amico) ma lui era andato troppo bene e non volevo essere sulle sue spalle in questo periodo, nulla al CO non ci ho più pensato, così come allo psicologo (perché chiamo subito dopo l'uscita dei voti degli scritti ma l'appuntamento me lo fissano a settembre). Nel corso di tutto questo tempo io e il mio migliore amico siamo sempre più legati, anche perché le nostre amiche si iniziano un po' a staccare (non troppo, ma non quel rapporto di prima) tanto da iniziare a fare insospettire i miei, mia sorella mi riferisce qualche loro commento (perché escono sempre assieme, non si vedono troppo spesso e così) effettivamente che ogni tanto la nostra amicizia può essere ambigua, lo è anche per me a tratti, però non c'è mai stata attrazione fisica e suppongo che mai ci sarà. Il percorso della psicologa viaggia piuttosto bene con lei trovo sicurezza e nuovi punti di vista, così ogni volta finiamo a parlare di questo benedetto CO da fare con i miei: fissiamo date, proviamo discorsi ma nulla non ci riesco.

Ora, i miei sono la classica coppia catanese trasferita al nord, lui di città lei di estrema provincia entrambi ogni settimana citano il discorso: quando avrete un figlio, quando avrete famiglia... ma da parte mia c'è sempre una risposta abbastanza esemplificativi non sarò padre e non avrò figli. Un'altra cosa nella mia vita è capitato che più o meno inconsapevolmente raggiungessi quella situazione per cui più o meno consciamente mi aprissi a tal punto dove l'evidenza era innegabile (commenti, opinioni, atteggiamenti) ma a questa mia apertura corrispondeva una loro pronta reazione repressiva: non è che sei un po' effeminato? questi commenti li fanno le ragazze! spesso io e tuo padre ci chiediamo il perché di certi tuoi atteggiamenti!

 In ogni caso, l'ultima seduta dalla psicologa l'ho il 6 aprile ed entro quella data voglio raggiungere questo obiettivo, considerate che il discorso l'ho pronto da gennaio, ma nella mia testa (solo con loro, perché in realtà sono abbastanza determinato) appena fisso il giorno la mia testa trova cento modi per rinviare l'evento, vorrei provare a sfruttare questa quarantena per liberarmi di questo macigno ma come faccio? per me è importante perché questa catena non mi ha mai fatto vivere a pieno la mia sessualità tant'è che a 20 anni ancora non ho mai avuto esperienze / ne ragazzi. Quindi chiedo a voi, dove lo trovo il coraggio per fare questo salto? Dite che questi domiciliari (causa COVID-19) siano la condizione giusta per poterne parlare?

GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI FINO A QUA.

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Per me la quarantena da covid non e' un momento buono per parlarne ai genitori.

che commentano i tuoi genitori quando c'e' un argomento gay in tv ?

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3 hours ago, marco7 said:

Per me la quarantena da covid non e' un momento buono per parlarne ai genitori.

che commentano i tuoi genitori quando c'e' un argomento gay in tv ?

In passato, soprattutto mia mamma, faceva commenti ed era a sua modo un po' "schifata" mio padre la assecondava ridendo. Ora la situazione si è un po' evoluta mia mamma non commenta più anzi capita anche che faccia apprezzamenti, mio padre ogni tanto la provoca lanciando delle frasi del tipo "guarda questi due" o "non trasmettono più coppie donna e uomo" però appunto non so quante di queste siano ragionate o dette solo per scherzo, anche perché non c'è mai "serietà" quando dicono queste cose. 

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Ciao Federico! Benvenuto,io ho un annetto più di te quindi ti parlerò quasi da fratello-gemello. 

Innanzitutto,sentiti assolutamente a casa qui,tutti noi in un modo o nell'altro faremo il massimo per aiutarti e starti vicino.

Dunque,mi sembra di capire che la situazione è nel mezzo,non puoi fare i salti di gioia,ma nemmeno temere di essere cacciato fuori di casa,e peraltro tua sorella già sa,e credo,in base alla mia esperienza,che stia anche aiutandoti a spianare il terreno con i tuoi. Io ti consiglio di fortificarti molto in questo periodo, perché la reazione dei genitori al CO può sempre essere inaspettata, soprattutto se ci basiamo sui commenti alla TV. Per dirti,nel 2017 mia madre commentò una coppia gay con figli dicendo: "Che carini" e quando mio padre osó dire mezza cosa in contrario,lei lo aggredí dicendogli: "Ma stai zitto,siamo nel 2017". Ecco, nonostante tutto questo,a 6 mesi dal mio CO,ancora si fa fatica,per quanto siano stati fatti passi in avanti (se vuoi leggi il topic del mio CO). Ora,la cosa che ti raccomando, è non forzare i tempi,nel senso: Sai che vuoi dirglielo,non sai quando,ma lo sai. Vedrai che sarà una cosa totalmente naturale,una forza che si impossesserà di te e ti farà sciorinare tutta la verità,a me è sempre accaduto cosí. Tu determinati di dirglielo prima possibile,senza pensare molto a schemi e frasi organizzate,ci ho provato e risultano poco efficaci perché non vengono dal cuore in quel momento,ma da uno studio pregresso. Questa quarantena contrariamente a quanto dice marco7,per me rappresenta una vera e propria occasione per fare CO,insomma,vedila cosí: Per strada non ti ci potrebbero mai mandare 😂 e poi si scaldano anche un po' gli animi, preparandosi a vivere una vita vera e piena di esperienza una volta finito sto calvario. Un ultimo consiglio che ti do, veramente molto importante..sappi che se il tuo CO dovesse andare male,non hai ASSOLUTAMENTE fallito in niente. Il successo del CO consiste nel farlo, perché noi non possiamo controllare le reazioni altrui,e di conseguenza non possiamo stabilire come andrà, sicuramente possiamo decidere di arrivare al CO con una forte convinzione e sicurezza in noi stessi,che inevitabilmente in qualche modo si rifletterà sull'ambiente. Se le loro reazioni non fossero positive, sticazzi,il tempo guarisce tutte le ferite,e poi tu devi farti la tua vita, indipendentemente da loro. Ho concluso,sappi che ci sono per te e se vuoi puoi scrivermi quando vuoi in privato,un abbraccione e forza che sei grande!

PS: Non è vero che non puoi avere figli,non lo cadere nella trappola in cui tutti i gay,o forse sarebbe meglio dire quelli più codardi,cadono. I figli si possono avere,se lo si vuole soltanto però. Poi che non ne voglia tu sarebbe un altro discorso,ma non ti abbattere,che quando noi due avremo 30 anni sarà il 2030,e quando ne avremo 40 sarà il 2040,e lì sai quante possibilità di figliare? Ciao bello,stammi bene e mi raccomando aggiornaci,scusa la lunghezza!

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8 hours ago, Feduz said:

GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI FINO A QUA.

Io son arrivato fin là, ma leggendo una parola ogni cinque, non so se mi qualifico per il ringraziamento.

Mi sembra di intuire la classica drammatizzazione adolescenziale del coming out. Se in questo momento non ti serve fare CO, non vedo perché dovresti. Tua sorella ha dovuto fare coming out da etero? Fai le tue cose e se delle spiegazioni si rendono necessarie, forniscile.

Preparasi discorsi melodrammatici mi fa tanto serie TV americana.

Edited by wwspr
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6 minutes ago, wwspr said:

Io son arrivato fin là, ma leggendo una parola ogni cinque, non so se mi qualifico per il ringraziamento.

Mi sembra di intuire la classica drammatizzazione adolescenziale del coming out. Se in questo momento non ti serve fare CO, non vedo perché dovresti. Tua sorella ha dovuto fare coming out da etero? Fai le tue cose e se delle spiegazioni si rendono necessarie, forniscile.

Preparasi discorsi melodrammatici mi fa tanto serie TV americana.

Mi sei molto simpatico ma non sono d'accordo con te. Non paragoniamoci sempre agli etero,loro non devono fare CO perché ci si aspetta scontatamente che siano etero. Sfido chiunque che sia etero a dover evitare di fare riferimenti al proprio orientamento sessuale per 1 mese,impazzirebbe. Per cui, a meno che non si viva nella Basilicata degli anni 80'-90', è sempre buono fare CO.

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Io sono recentemente riuscito a non fare CO durante il tampo del coronavirus. :D

Dovevo parlare col mio compagno (visto che mi avevano messo in una tenda isolata ed ero senza telefono)

e ho chiesto all'infermiera se poteva dargli un mio messaggio. Lei lo ha chiamato "il tuo amico"

e io non l'ho corretta dicendo che si trattava di mio marito. Un etero non lo avrebbe fatto, ma non ero dell'umore.

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2 hours ago, Prince1999 said:

Ciao Federico! Benvenuto,io ho un annetto più di te quindi ti parlerò quasi da fratello-gemello. 

Che carino grazie mille! Vorrei chiarirti la situazione con i miei, i con loro ho un bellissimo rapporto, ho un padre che ha sempre fondato i suoi insegnamenti sul dialogo (televisione spenta durante i pasti, parlare di com'è andata la giornata, litigare, confrontarsi e discutere) mentre da parte di mamma vabbè lì sono il cocco, anche se però è lei che allo stesso tempo mi ha dato sempre più preoccupazione sopratutto in relazione alla sua provenienza (provincia catanese in cui risiedono ancora tutti i suoi parenti).

2 hours ago, Prince1999 said:

Per strada non ti ci potrebbero mai mandare

Proprio questo non lo temo, per le cose che ti ho già detto ma si potrebbe concretizzare un qualcosa, che è probabile che sappiano già, e non vedermi più come prima o diversamente creare un tabù nei confronti del tema che ne si impedirebbe ogni qualsiasi nuova discussione. 

 

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1 hour ago, Almadel said:

Lei lo ha chiamato "il tuo amico"

L'espressione amico - che di per sè sarebbe molto bella perchè un compagno è anche un amico - usata dagli eterosessuali diventa parecchio sgradevole. Non so se fosse questa l'intenzione dell'infermiera, ma spesso si dice tipo "lui e il suo amico". Dà fastidio anche a voi?

Edited by marce84
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1 hour ago, wwspr said:

se mi qualifico per il ringraziamento

ma certo grazie mille, raccontarvi parte della mia storia per me è stato uno sfogo, e la consapevolezza che qualcuno si sia ritagliato un po' di tempo per leggere e darmi la sua opinione mi riempie di felicità. Ovviamente la tua risposta l'ho letta e penso che ognuno ha delle sensibilità diverse nel senso, io con i miei sono legato molto non riuscirei a compiere un qualcosa senza che almeno uno dei due ne sia completamente all'oscuro.. mi sono convinto che fino a quando non raggiungo questo obiettivo la porta (al mondo che mi appartiene) rimane chiusa..

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3 minutes ago, Feduz said:

Che carino grazie mille! Vorrei chiarirti la situazione con i miei, i con loro ho un bellissimo rapporto, ho un padre che ha sempre fondato i suoi insegnamenti sul dialogo (televisione spenta durante i pasti, parlare di com'è andata la giornata, litigare, confrontarsi e discutere) mentre da parte di mamma vabbè lì sono il cocco, anche se però è lei che allo stesso tempo mi ha dato sempre più preoccupazione sopratutto in relazione alla sua provenienza (provincia catanese in cui risiedono ancora tutti i suoi parenti).

Proprio questo non lo temo, per le cose che ti ho già detto ma si potrebbe concretizzare un qualcosa, che è probabile che sappiano già, e non vedermi più come prima o diversamente creare un tabù nei confronti del tema che ne si impedirebbe ogni qualsiasi nuova discussione. 

 

Allora,mi sa che ho individuato un po' il tipo... probabilmente tuo padre è figlio,come tutti i nostri genitori,di una società ostile all'omosessualità,ma anche ai metodi non coercitivi di educazione dei figli,per tanto ha sempre adottato la via del dialogo. Credo che comunque avrete modo di dialogare tanto a riguardo,per cui non farti trovare impreparato,leggi tante storie di coming out,e studiati qualche frase utile da tirare fuori a mo' di asso nella manica nel caso in cui la situazione si metta male. Durante il processo di accettazione,i genitori mostrano le loro tendenze più recondite. Per dirti,io subii bullismo alle medie,e inizialmente per i miei era una vergogna,ma passati circa 3 anni cominciarono a capire e a farmi innumerevoli domande,per cui anche con l'omosessualità presumo facciano uguale. Quanto alla provenienza meridionale..te prego,non mi cade su ste cose...poi mi vai a menzionare CATANIA,che è la capitale gay della Sicilia,rilassati e andiamo passo passo. Non è una questione di nord/sud ma di paesino/città. Non potresti paragonarmi Pordenone a Catania,o Sondrio a Palermo, Cosí come è impossibile paragonare Catanzaro a Torino/Milano.

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1 hour ago, Almadel said:

di mio marito

So proud of you! Io l'ho fatto allo stesso modo dove lavoro (lavoretto per prendere un po' di soldi all'università) anche su un fidanzato non ce l'ho, ho spacciato il mio migliore amico come tale (vista la quantità di notifiche che mi arrivano ahahah). forse dovrei aprire un altro topic però per la questione "migliore amico" 🤔

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2 minutes ago, Feduz said:

ma certo grazie mille, raccontarvi parte della mia storia per me è stato uno sfogo, e la consapevolezza che qualcuno si sia ritagliato un po' di tempo per leggere e darmi la sua opinione mi riempie di felicità. Ovviamente la tua risposta l'ho letta e penso che ognuno ha delle sensibilità diverse nel senso, io con i miei sono legato molto non riuscirei a compiere un qualcosa senza che almeno uno dei due ne sia completamente all'oscuro.. mi sono convinto che fino a quando non raggiungo questo obiettivo la porta (al mondo che mi appartiene) rimane chiusa..

Quanto ti capisco..io su questo sono uguale a te..troppo sincero...ad ogni modo, soprattutto tua madre,se ha lasciato lo scoglio siciliano per trasferirsi al nord,suppongo sia una donna forte,che abbia comunque dovuto fare i conti con l'abbandono della realtà a cui apparteneva,cosa che non è facile oggi,figuriamoci nella Sicilia degli anni 90 o primi anni 2000, ciò credo possa essere positivo, perché comunque avrà dovuto sviluppare una certa elasticità mentale per passare da Catania a Brescia..poi non so eh magari mi sbaglio ti ripeto.. l'importante è che prima ti fortifichi TU,e tutto quello che potranno dirti non ti scalfirà neanche

Ah sulla questione fidanzato etc.. io amo utilizzare la parola "compagno" perché non dà nemmeno troppo nell'occhio.. fidanzato mi sa troppo di bimbetti..e marito non mi piace neanche per le donne figuriamoci...quindi compagno forever

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2 minutes ago, Prince1999 said:

Allora,mi sa che ho individuato un po' il tipo... probabilmente tuo padre è figlio,come tutti i nostri genitori,di una società ostile all'omosessualità,ma anche ai metodi non coercitivi di educazione dei figli,per tanto ha sempre adottato la via del dialogo. Credo che comunque avrete modo di dialogare tanto a riguardo,per cui non farti trovare impreparato,leggi tante storie di coming out,e studiati qualche frase utile da tirare fuori a mo' di asso nella manica nel caso in cui la situazione si metta male. Durante il processo di accettazione,i genitori mostrano le loro tendenze più recondite. Per dirti,io subii bullismo alle medie,e inizialmente per i miei era una vergogna,ma passati circa 3 anni cominciarono a capire e a farmi innumerevoli domande,per cui anche con l'omosessualità presumo facciano uguale. Quanto alla provenienza meridionale..te prego,non mi cade su ste cose...poi mi vai a menzionare CATANIA,che è la capitale gay della Sicilia,rilassati e andiamo passo passo. Non è una questione di nord/sud ma di paesino/città. Non potresti paragonarmi Pordenone a Catania,o Sondrio a Palermo, Cosí come è impossibile paragonare Catanzaro a Torino/Milano.

Ah Prince mi sono dimenticato di dirti che proprio la storia del tuo CO mi ha spinto a scrivere la mia, ti ringrazio molto per averla condivisa.

Comunque per quanto riguarda la città proprio per questo mio papà lo temo relativamente, anche lui ovviamente si deve far perdonare qualcosa (terza media si viene a sapere che mi sono baciato con un ragazzo, cosa falsa, e lui mi fa "Federico io mi fido ti te però se sta cosa dovesse essere vera sai che comunque la nostra famiglia è siciliana ci sarebbero delle difficoltà", o qualcosa di simile). Mia mamma nata e crescita alle pendici dell'Etna la temo, lei ha frequentato molto poco Catania e come scrivevo per anni si è mostrata proprio chiusa su queste tematiche.

6 minutes ago, Prince1999 said:

compagno

Marx liked this element (ahaha)

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1 minute ago, Feduz said:

Ah Prince mi sono dimenticato di dirti che proprio la storia del tuo CO mi ha spinto a scrivere la mia, ti ringrazio molto per averla condivisa.

Comunque per quanto riguarda la città proprio per questo mio papà lo temo relativamente, anche lui ovviamente si deve far perdonare qualcosa (terza media si viene a sapere che mi sono baciato con un ragazzo, cosa falsa, e lui mi fa "Federico io mi fido ti te però se sta cosa dovesse essere vera sai che comunque la nostra famiglia è siciliana ci sarebbero delle difficoltà", o qualcosa di simile). Mia mamma nata e crescita alle pendici dell'Etna la temo, lei ha frequentato molto poco Catania e come scrivevo per anni si è mostrata proprio chiusa su queste tematiche.

Oddio ma che tenerezza..mi fai quasi piangere..non so se ti riferisca al mio storico primo topic qui,vale a dire "Il mio complicatissimo coming out" o altro... comunque grazie,so cosa vuol dire stare male,e io ci sono. Allora,prima di tutto,in terza media avevi 14 anni,ora ne hai 20,6 anni sembrano nulla,ma sono tanti. A 15 anni mio padre mi disse che mi avrebbe bruciato se fossi stato gay,ed oggi mi cerca tutti i giorni,ripeto,non mi viene a dire "Figlio mio gay quanto sei bello essendo gay", però è una forma di bene. Gli anni cambiano,SEMPRE,ricordalo. È vero,la Sicilia storicamente è riconosciuta come il luogo del conservatorismo sociale,ma solo gli ignoranti lo pensano. La Sicilia sin dalla notte dei tempi è sempre stata un ponte tra culture, difatti è stata anche araba,per cui è un popolo,quello siciliano,molto capace di adattarsi ai cambiamenti,e peraltro,lasciami dire una cosa..chiamatemi pure razzista..ma le persone che siano siciliane,calabresi,campane..il più delle volte non ti accettano con la mente..ma hanno un cuore cosí grande che va oltre ogni barriera,e non lo dico tanto per, è testato. Il nord generalmente ha la mentalità molto più aperta,ma se ti becchi il nordico con la mente chiusa,e il cuore arido come in diversi casi, è finita. Per cui non ti preoccupare,per i siciliani si sarà sempre "Figghiuozzi"..la persona che mi ha seguito in questi anni,e che mi ha dato tanto, veramente,a tutti i livelli, è un ragazzo proprio siciliano,per cui so di cosa parlo. Ad ogni modo,ti ribadisco,inizia a farti forza,e contattami quando vuoi se hai bisogno di aiuto per qualsiasi cosa.

 

PS: Raga,per quanto possiate non crederci,davvero non vuole essere una diatriba nord/sud,per cui chiunque risponderà attaccandomi su questo punto non riceverà risposta per non alimentare polemiche.

Ah dimenticavo..tuo padre ha detto "ci sarebbero delle difficoltà",non che non accetterebbero mai..quindi dai,la situazione forse tanto tanto tanto drammatica non è ;)

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si ho letto quello del tuo "complicatissimo coming out", mi sarebbe piaciuto esserti d'aiuto prima ma ho scoperto questo forum solo ieri sera (ahah). Posso dire una cosa a proposito della questione geografica? Io penso che qui al nord abbiano una concezione diversa che paradossalmente potrebbe essere un qualcosa del tipo: "fai quello che vuoi, se mi va bene ti parlo se no ciao, tendenzialmente non mi interessa molto" al sud invece si pensa che la persona che si ha prossima bisogna assolutamente attrarla (nel senso più completo che questo termine comprende) a sé tramite la "dichiarazione" delle cose che vanno bene e quelle che non vanno bene, nel momento in cui uno se ne infischia l'altro non la vive con nonchalance ma la prende sul personale come se io che non avessi rispettato quello che a lui da fastidio avessi compiuto una super offesa: in primis alla sua persona e in secudis al suo "orgoglio". (lo dico io che anche essendo nato a Brescia non ho nemmeno preso l'accento)

Edited by Feduz
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11 minutes ago, Feduz said:

si ho letto quello del tuo "complicatissimo coming out", mi sarebbe piaciuto esserti d'aiuto prima ma ho scoperto questo forum solo ieri sera (ahah). Posso dire una cosa a proposito della questione geografica? Io penso che qui al nord abbiano una concezione diversa che paradossalmente potrebbe essere un qualcosa del tipo: "fai quello che vuoi, se mi va bene ti parlo se no ciao, tendenzialmente non mi interessa molto" al sud invece si pensa che la persona che si ha prossima bisogna assolutamente attrarla (nel senso più completo che questo termine comprende) a sé tramite la "dichiarazione" delle cose che vanno bene e quelle che non vanno bene, nel momento in cui uno se ne infischia l'altro non la vive con nonchalance ma la prende sul personale come se io che non avessi rispettato quello che a lui da fastidio avessi compiuto una super offesa: in primis alla sua persona e in secudis al suo "orgoglio". (lo dico io che anche essendo nato a Brescia non ho nemmeno preso l'accento)

Ci hai preso in pieno. Al nord generalmente e ci tengo a dirlo, GENERALMENTE, c'è una freddezza spaventosa,per cui magari hai anche via libera,ma con un'aridità da far paura al Kalahari..non preoccuparti comunque ora PARE andare meglio con la mia situazione...vedremo un po' dai

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4 hours ago, Feduz said:

da parte di mamma vabbè lì sono il cocco, anche se però è lei che allo stesso tempo mi ha dato sempre più preoccupazione sopratutto in relazione alla sua provenienza (provincia catanese in cui risiedono ancora tutti i suoi parenti).

potresti approfittare subdolamente della cosa allora:

fai tutto il coccoloso, te la abbracci e le dici "lo sai che sarai sempre l'unica donna della mia vita, vero?"

co sto sistema la mandi in analisi per i prox 74523 anni, ma vabbè, trattasi solo di un insignificante effetto collaterale..

 

Edited by freedog
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17 hours ago, Feduz said:

 

 In ogni caso, l'ultima seduta dalla psicologa l'ho il 6 aprile ed entro quella data voglio raggiungere questo obiettivo, considerate che il discorso l'ho pronto da gennaio, ma nella mia testa (solo con loro, perché in realtà sono abbastanza determinato) appena fisso il giorno la mia testa trova cento modi per rinviare l'evento, vorrei provare a sfruttare questa quarantena per liberarmi di questo macigno ma come faccio? per me è importante perché questa catena non mi ha mai fatto vivere a pieno la mia sessualità tant'è che a 20 anni ancora non ho mai avuto esperienze / ne ragazzi. Quindi chiedo a voi, dove lo trovo il coraggio per fare questo salto? Dite che questi domiciliari (causa COVID-19) siano la condizione giusta per poterne parlare?

 

L'unico co che ho fatto è stato con una psicologa (anche se ci sono andato per altre cose), mai avuto esperienze e di anni ne ho 22, quindi sul tempo vai tranquillo, ognuno ha i suoi ritmi e se ti può consolare ci sarà sempre qualcuno più "lento " di te. Io il discorso l'ho preparato da novembre,su un foglio però,  ma la mia intenzione era di usarlo con la famiglia in senso ampio (ai miei e mio fratello lo direi prima), per sputare loro addosso tutte le stronzate che ho sentito in questi 22 anni e le ipocrisie di cui continuo ad essere testimone dopo il co di mio cugino 😊...tuttavia, come te rinvio sempre,volevo farlo per il mio compleanno( così da avere una scusa per radunare tutti) ma già iniziava sta storia del virus e non s'è più fatto....adesso rosico, probabilmente è meglio non farlo ora, ma con l'esaurimento magari le paroline magiche escono,chissà...

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27 minutes ago, IlFinnico said:

volevo farlo per il mio compleanno( così da avere una scusa per radunare tutti) 

Non è meglio prendere una persona per volta? Voi come la vedete?

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Aggiornamento volevo provare a farlo stasera a cena non fiatava una mosca, potevo procedere, quando il mio cervello si è attivato: nah oggi c’è troppo nervosismo (cosa piuttosto plausibile, mi diverto a fare incazzare mio padre) + oggi c’era il bollettino della protezione civile e mia mamma per non farsi mancare nulla ha detto “questo che parla mi sembra un po’ ...” espressione siciliana per dire gay (via di mezzo tra il volgare e il non volgare) quello che mi dico è cavolo lei ogni volta che passa alla tele (o altrove) un omosessuale lo identifica sempre è possibile che non metti un minimo a tuo agio tuo figlio? Visto questa tua “dote naturale” (PS la mia psicologa mi ha detto che probabilmente lo fa per vedere la mia reazione è provocarmi un po’.. che modi di merda).

Appuntamento con la scusa di domani (sdrammatizziamo)

4 hours ago, IlFinnico said:

L'unico co che ho fatto è stato con una psicologa (anche se ci sono andato per altre cose), mai avuto esperienze e di anni ne ho 22, quindi sul tempo vai tranquillo, ognuno ha i suoi ritmi e se ti può consolare ci sarà sempre qualcuno più "lento " di te. Io il discorso l'ho preparato da novembre,su un foglio però,  ma la mia intenzione era di usarlo con la famiglia in senso ampio (ai miei e mio fratello lo direi prima), per sputare loro addosso tutte le stronzate che ho sentito in questi 22 anni e le ipocrisie di cui continuo ad essere testimone dopo il co di mio cugino 😊...tuttavia, come te rinvio sempre,volevo farlo per il mio compleanno( così da avere una scusa per radunare tutti) ma già iniziava sta storia del virus e non s'è più fatto....adesso rosico, probabilmente è meglio non farlo ora, ma con l'esaurimento magari le paroline magiche escono,chissà...

Ah wow pensa invece che da me esattamente l’opposto i miei parenti (quelli da parte di papà, che sono lì unici che vedo con frequenza) sono i più aperti del mondo: partecipano ai pride, fanno discorsi pro LGBT, detestano Salviny (ahaha)... i miei tranne per l’ultimo punto appena aprono bocca sembrano usciti da un altro universo..

Edited by Feduz
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13 hours ago, marce84 said:

Non è meglio prendere una persona per volta? Voi come la vedete?

Assolutamente concorde,ma ognuno trova la sua modalità

9 hours ago, Feduz said:

Aggiornamento volevo provare a farlo stasera a cena non fiatava una mosca, potevo procedere, quando il mio cervello si è attivato: nah oggi c’è troppo nervosismo (cosa piuttosto plausibile, mi diverto a fare incazzare mio padre) + oggi c’era il bollettino della protezione civile e mia mamma per non farsi mancare nulla ha detto “questo che parla mi sembra un po’ ...” espressione siciliana per dire gay (via di mezzo tra il volgare e il non volgare) quello che mi dico è cavolo lei ogni volta che passa alla tele (o altrove) un omosessuale lo identifica sempre è possibile che non metti un minimo a tuo agio tuo figlio? Visto questa tua “dote naturale” (PS la mia psicologa mi ha detto che probabilmente lo fa per vedere la mia reazione è provocarmi un po’.. che modi di merda).

Appuntamento con la scusa di domani (sdrammatizziamo)

Ah wow pensa invece che da me esattamente l’opposto i miei parenti (quelli da parte di papà, che sono lì unici che vedo con frequenza) sono i più aperti del mondo: partecipano ai pride, fanno discorsi pro LGBT, detestano Salviny (ahaha)... i miei tranne per l’ultimo punto appena aprono bocca sembrano usciti da un altro universo..

Piccolo fede,oggi come stai? Ti senti pronto? Facciamo tutti il tifo per te,e aspettiamo tue notizie. Giusto per dire la mia sulle famiglie,nel mio caso non sono molto avvezzi alla politica..essendo meridionali,tendono a non amare troppo Salvini,ma fondamentalmente non sono campioni di progressismo. Forza fedee!!

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Aggiornamento (sabato) oggi ho preparato tutto:

- playlist super gaya

- frecciatine ai miei (voi avete la mente aperta vero? risposta: certo, sempre)

- coinvolto mia sorella

- visto il film dei Queen (loro lo adorano)

DOMANI SI VA IN SCENA

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10 minutes ago, Feduz said:

Aggiornamento (sabato) oggi ho preparato tutto:

- playlist super gaya

- frecciatine ai miei (voi avete la mente aperta vero? risposta: certo, sempre)

- coinvolto mia sorella

- visto il film dei Queen (loro lo adorano)

DOMANI SI VA IN SCENA

Bene bene,non vedo l'ora di saperne di più ;)

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Me ne approfitto per ritornare dal regno dei morti dopo una lunga assenza.

Il coming out è una scelta personale che deve essere sempre rispettata. Hanno studiato che chi lo fa è molto più rilassato e sereno di chi si nasconde, ma deve essere fatto in un contesto che metta a repentaglio la tua incolumità. Nel senso che devi essere sempre sicuro che l'ambiente te lo permetta.

A livello personale, ho fatto coming out con la mia famiglia e con alcuni dei miei insegnanti e la reazione è stata molto positiva. Quindi, non preoccuparti troppo delle loro reazioni, perché sono la tua famiglia e in fondo ti vogliono bene. I casi in cui dei ragazzi o ragazze che sono stati sbattuti fuori casa per via del loro orientamento sessuale sono rari, per fortuna. 

Comunque sia aspetto gli sviluppi. In bocca al lupo!

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Ciao e bel contributo il tuo che ho leggo con vero piacere.

Prima di tutto ti capisco, io sono in fase Outing e avrei già dovuto farlo giorni addietro, però la quarantena mi ha frenato, nel mio caso Outing sarà accompagnato anche dalla presentazone del mio compagno e dalla dichiarazione di progetti di vita con lui.

Penso che non sia ora il momento di farlo, almeno io farò così, il momento è pieno di tensioni e preoccupazioni, inoltre l'isolamento non consente nemmeno una atmosfera serena. L'Outing è una fase importante della nostra vita e credo vada fatto in un contensto che sia sereno

Io lo farò a problema risolto o almeno in fase di risoluzione

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3 hours ago, Mind58 said:

Ciao e bel contributo il tuo che ho leggo con vero piacere.

Prima di tutto ti capisco, io sono in fase Outing e avrei già dovuto farlo giorni addietro, però la quarantena mi ha frenato, nel mio caso Outing sarà accompagnato anche dalla presentazone del mio compagno e dalla dichiarazione di progetti di vita con lui.

Penso che non sia ora il momento di farlo, almeno io farò così, il momento è pieno di tensioni e preoccupazioni, inoltre l'isolamento non consente nemmeno una atmosfera serena. L'Outing è una fase importante della nostra vita e credo vada fatto in un contensto che sia sereno

Io lo farò a problema risolto o almeno in fase di risoluzione

allora, ripassiamo le definizioni (per cui, zitto, seduto e impara)

  • outing = quando qualcuno rivela al mondo che tu sei gay -> ti sputtana, non necessariamente in tua presenza
  • coming out = quando sei tu a dire a tutti che sei gay -> ti dichiari omoseussuale con chi vuoi tu & quando vuoi tu
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davydenkovic90

La quarantena sta provocando un boom di coming out, a quanto pare.

Io non ho niente da consigliarti anche se forse abbiamo qualcosa in comune, così a naso (ma non la famiglia: i miei sono molto molto diversi da come tu descrivi i tuoi e li ho affrontati in tutt'altro modo )

Neanche io sarei mai riuscito a tirare avanti in un continuo limbo di simulazione, dissimulazione, asocialità e asessualità autoimposte per paura di far trapelare qualcosa, o, cosa più grave di tutte, a svalutare certi rapporti importanti che ho avuto (e che ho tuttora) e per cosa poi? Covare un segreto di pulcinella, per preoccupazioni infondate, o per curare e annaffiare l'orticello di omofobia interiorizzata fingendomi invece progressista e "oltre le etichette"... Ma anche no. 

 Per quello che hai fatto fino ad ora, chapeau. Ti faciliterà la vita, i rapporti presenti e futuri, a casa e fuori.

In bocca al lupo per il resto.

Edited by davydenkovic90
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