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Coming out sul lavoro


Duma

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  • 3 weeks later...

Allora, io ho fatto CO con 2 sole persone al lavoro: un mio collega (di cui sono innamorato persooooooooooooooooo (che tristezza...)), e una mia collega. Questo secondo CO nasce da una circostanza in cui ho fatto una CLAMOROSA FIGURA DI MXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX....

Racconto brevemente: io lavoro in un open space con tante persone. Da luglio lavoro abbastanza vicino ad un ragazzo che segue cose diverse dalle mie, non mi ci devo sostanzialmente mai rapportare, eppure è un gran figooooo. Quindi niente, ho cercato diversi spunti anche solo per poterlo salutare, ma non è facile se si vuole "dribblare" la nascita di sospetti sulla propria sessualità... diciamocelo, in giro non fa tanto strano se un ragazzo ci prova con una ragazza, ma un ragazzo con un ragazzo...

Comunque, vabbe', riesco a sapere il nome di questo ragazzo (Francesco), e allora mi viene in mente una "genialata": gli faccio arrivare con Amazon in ufficio un pacco con dei cioccolatini, in modalità "regalo" in modo che non sappia che sono stato io. Gli faccio mettere solo un bigliettino in cui gli faccio scrivere una cosa del tipo "Ti stimo tantissimo". Il piano prosegue e tutto pare filare liscio: il pacco arriva, vedo che lui è sbalordito e ne parla con i suoi collaboratori: non so cosa si dicono perché comunque sono un po' lontani, e mi gongolo pensando nella sua curiosità di sapere chi è stato a fargli quel regalo. Tempo qualche settimana, e faccio la stessa cosa per fare arrivare un regalo al collega di cui sono tanto innamorato. Lui ovviamente capisce subito che ero io, ma siamo amici e ci prendiamo di continuo in giro, per cui nessun problema. Vado a vedere il bigliettino che è arrivato a lui, e scopro che... Amazon firma i biglietti dei regali con il nome e cognome del mittente!!!!!!! Questo significa che "Francesco" ha saputo sicuramente che i cioccolatini glieli ho mandati io!!!! (abbiamo una look-up aziendale, con nome e cognome non è difficile arrivare a capire chi è una persona). Che figura... Che poi, ora quando i nostri sguardi si incrociano io abbasso subito gli occhi perché so "che lui sa"... Insomma, in tutto questo mi sono confidato con una mia collega, che ovviamente ha iniziato a pigliarmi per il cxxx, e quindi ecco... Questo è quanto (come disse l'elettrone).

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Non saprei dirti bene perché attualmente non sono nella mia università di appartenenza..e per quanto sia aperta la città in cui frequento l'università,io preferisco sempre non dire molto.. perché ci sono tante persone che identificano l'omosessuale con l'amico frocio che schecca e ha la borsetta...a me farebbe peraltro fastidio stare sulla bocca di persone che non stimo minimamente,e nella mia università di appartenenza ce ne sono tantissime,per cui credo nella solita sana regola: Ho un rapporto con questa persona? Posso fidarmi? È una persona intelligente? Ok,glielo posso dire. Viceversa,evito rotture di coglioni,ma lo farei,per dire,anche se fossi all'università di Milano e dovessi spiegare di venire da un quartiere malfamato del sud, semplicemente si evitano fastidi ;)

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  • 10 months later...
  • 2 months later...

L’ho fatto perché mi sono sempre trovato bene nel team, non è cambiato nulla, anzi. E almeno l’hanno smessa di farmi vedere foto di ragazze mezze nude e di farmi dare un giudizio 😂

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  • 5 months later...
3 hours ago, Fulmine81 said:

Io vorrei tanto farlo, ma ahimè ho tanti colleghi molto omofobi e ignoranti... quindi voglia zero.

Se avessi anche solo il sospetto che un collega sia omofobo non andrei mai a dirglielo in faccia.

Io ho deciso di aprirmi con i colleghi di cui sentivo di potermi fidare, non di farlo sapere a tutti: non dico sia la scelta piu' facile però dipende sempre dall'ambiente di lavoro, l'azienda, i colleghi ecc.

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Il problema è che a lavoro non trovo molto saggio (per esperienza personale) fidarsi di un collega e di un altro no. ovvero il mio pensiero è che dirlo a uno equivale a dirlo a tutti, le malelingue a lavoro sono sempre presenti

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