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Coming out sul lavoro


Duma

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Avete mai fatto coming out sul luogo di lavoro con i vostri colleghi?

Se sì, avete messo subito le carte in tavola o ve lo siete tenuto per voi all'inizio? Se no, perché?

Ritenete che sia necessario farlo piuttosto che evitarlo in toto ?

Parliamone, sono curioso di sapere come la pensate al riguardo. :sisi:

Mi rivolgo a chi lavora, ma gli studenti sono liberi di rispondere al thread riferendosi non all'ambito lavorativo ma al luogo dove studiano (università/scuola di qualunque tipo).

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Nell'unico pseudo-lavoro che ho fatto in vita mia (un tirocinio surreale in una galleria d'arte) feci co con l'altra ragazza che lavorava lì dopo un po', quando cominciammo ad entrare un po' in confidenza visto che c'era reciproca simpatia. 

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In generale secondo me bisogna fare subito CO appena si inizia un nuovo lavoro di modo che si piazzano bene i paletti e si evita cosi' di sentire in futuro eventuali battute omofobe che potranno in futuro rendere difficile un CO.

mettersi a fare CO dopo due anni che si lavora in un posto e gli altri suppongono magari che si sia etero e' di una scomodita' incredibile.

meglio farlo subito quando si cambia lavoro in modo naturale, dicendo ad esempio che stasera vado a cenare fuori col mio fidanzato o marito.

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Io l'ho detto alle nuove colleghe che sono entrate insieme a me col concorso (sono un dipendente statale). A quelli anziani (sia di carriera che di età) del mio reparto non ne ho fatto menzione, anche se immagino lo abbiano capito (almeno qualcuno di sicuro). Nella sede del mio ente ci sono peraltro già altri gay, quindi immagino che la voce - in caso - si sia diffusa.

Per il momento nessun problema particolare. Solo a un collega anziano ho sentito fare discorsi che non mi sono del tutto piaciuti il primo mese che ero lì.  Al tempo lasciai correre, se si dovesse ripresentare la circostanza penso che risponderò a tono.

A mio avviso il c.o. è sempre meglio farlo che non farlo in linea di principio. Anche perché se ti dichiari togli anche il divertimento di eventuali battutine o sfottò. Però occorre tener conto del tipo di lavoro che hai (pubblico/privato), dal tipo di contratto che hai (determinato/indeterminato/tirocinio), da come sono i tuoi colleghi, i tuoi superiori, il tuo datore di lavoro e dal grado di confidenza che hai con loro.

Edited by Orfeo87
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I colleghi del mio team sanno di me, idem il mio diretto superiore. Le altre funzioni non lo sanno, almeno non da me direttamente (immagino ci saranno stati dei passaparola ma chissene).

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A lavoro da me lo sanno, e non me ne frega proprio niente, forse perché l'ho sofferta troppo st'omosessualità e adesso non me frega più niente tanto la gente ma che ne sa!!

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Ciao
io lavoro in un ambiente creativo e poco "impostato" insomma non è un ambiente serio come magari una banca. Coming out non c'è stato mai bisogno di farlo perchè se sei un attimo sveglio si capisce, poi io non cerco mai di nasconderlo, direi che non è necessario farlo, ma per me che i colleghi sono le persone che vedo di più in assoluto è abbastanza essenziale perchè parlo di tutto e voglio sentirmi libero di farlo sempre.

E' bello perchè apparentemente nessuno ha dei pregiudizi o sembra dica robe alle spalle, a pranzo coi capi spesso è anche divertente (a piccole dosi) perchè l'argomento si sposta spesso su di me, sul sesso, sui ragazzi ecc. essendo che nella mia agenzia attualmente sono l'unico. Può diventare pesante perchè ogni tanto l'omosessualità sembra essere vissuta in una maniera stereotipata, da alcuni capi e colleghi (che sono comunque ok nei miei confronti), nel senso gli argomenti sono: sesso continuo, orge e robe così (magariiii 😛), è come se il fatto che io sia gay viene spesso ricondotto alla promiscuità e all'essere ninfomane, si intende quindi una specie di stereotipo gay che ovviamente non corrisponde alla realtà oggettiva! A parte questo è tutto molto easy e bello, il modo che ho di vivermela a lavoro.

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Io ancora non l'ho fatto sul lavoro in maniera esplicita anche se penso alcuni colleghi l'abbiano capito per via di alcuni discorsi.

Stavo però pensando di esplicitarlo con alcuni colleghi con cui sono più in confidenza.

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1 hour ago, fabio88 said:

Io ancora non l'ho fatto sul lavoro in maniera esplicita anche se penso alcuni colleghi l'abbiano capito per via di alcuni discorsi.

Stavo però pensando di esplicitarlo con alcuni colleghi con cui sono più in confidenza.

Direi che iniziare ad aprirti con persone con le quali hai più confidenza è sicuramente la strada giusta 🙂 poi man mano magari lo sapranno anche gli altri

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Allora io sono uno studente, ma ho anche avuto un'esperienza lavorativa come stagista.

Quest'anno ho cominciato la magistrale ed è stata un'occasione per conoscere gente nuova. Non fatto nessun coming out esplicito, ma con alcuni colleghi cinefili si è parlato di Boy Erased, La diseducazione di Cameron Post, Luca Guadagnino, Ozpetek... Ho anche preso in giro un dizionario cinematografico che stronca 120 battiti al minuto scrivendo "sono 2h e 30 min di gente che sbraita sull'HIV quando nessuno ha pensato alla castità come opzione" (più o meno la ricordo così..). In sostanza, non l'ho detto esplicitamente ma non è una cosa che nascondo. Poi certo, praticamente li ho appena conosciuti e con il carattere che ho non ho ancora condiviso le mie avventure coi ragazzi, ma quello dipende da ognuno...

Per tornare al tuo topic, per quanto concerne la mia unica esperienza lavorativa (autunno 2018)... bhe questo è un caso a parte. Era un ambiente che non era tranquillo già di suo ma qualche volta, seppur raramente, c'era una velata omofobia di sottofondo. Il mio capo era il tipico italiano medio: "Va bene che sei gay, ma perché ti vesti così?", riferito ad un ragazzo che aveva visto per strada. Penso che avesse capito che fossi gay, anche perché in uno degli ultimi giorni mi aveva fatto un discorso sconclusionato, affermando che se sei gay hai più possibilità di avere lavoro e successo nel mondo dello spettacolo. Io non mi ero esposto, non ce n'era ragione, era una cosa temporanea e non mi trovavo bene per altri motivi, ma è stata un'esperienza che mi ha fatto crescere. Per quello che vale, posso dirti di conoscere le persone con cui lavori, ad un certo punto saprai se ti puoi fidare di loro o no. Poi dipende, il fatto che tu non sia out è un motivo per te di ansia o disagio?

Queste sono state le mie esperienze, spero di esserti stato d'aiuto!

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Non ricordo se ne abbiamo già parlato, comunque successe abbastanza spontaneamente: una collega aveva un nuovo taglio di capelli, e mi rimproverò scherzosamente di non averlo notato, dicendomi che se facevo così le ragazze non avrebbero apprezzato; io risposi che la mia preferenza non era per le ragazze. 

Ci volle un po' di più con il capo, non ricordo esattamente come successe con lui, ma sempre scehrzando mi fece una domanda sulle ragazze e io gli risposi che preferivo i ragazzi. Tutto abbastanza semplice 🙂 

Non faccio praticamente mai coming out di mia iniziativa, come in generale non parlo mai della mia vita privata di mia iniziativa, ma se mi domandano mi limito a "non nascondere".

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beh, considerando che 3/4 dell'ufficio conosce Coniuge (perchè me lo son portato dietro a un paio di cene tra colleghi) e il resto l'ha sicuramente saputo,

non mi pngo proprio il problema

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21 hours ago, FreakyFred said:

una collega aveva un nuovo taglio di capelli, e mi rimproverò scherzosamente di non averlo notato, dicendomi che se facevo così le ragazze non avrebbero apprezzato; io risposi che la mia preferenza non era per le ragazze. 

Invece io fui l'unico a notare le nuove extension di una collega, ella si complimentò con me, rimproverando altri di non averlo notato..uno dei quali commentò piccato: "Eh per forza: lui è più sensibile (=gay)"(?)<_< poi si affrettò a precisare di avermi fatto un complimento<_<<_<<_<

... in generale trovo stressante  il continuare a dare per scontata l'eterosessualità da parte degli altri ( a meno che uno si presenti conciato come Malgioglio o Platinette) spero di riuscire a vedere il giorno in cui in cui outtingarsi come gayo non sia piu necessario o il farlo non debba incutere alcun timore   ma forse è solo un'utopia:(

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davydenkovic90

Ti ha detto che eri sensibile per fartela pagare di aver fatto sapere a tutto l'ufficio che aveva il gatto morto in testa.

 

Edited by davydenkovic90
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On 1/4/2020 at 8:34 PM, Duma said:

Avete mai fatto coming out sul luogo di lavoro con i vostri colleghi?

Yes.

On 1/4/2020 at 8:34 PM, Duma said:

Se sì, avete messo subito le carte in tavola o ve lo siete tenuto per voi all'inizio?

Finché lavoravo sostanzialmente in solitaria, era solo l'ennesima cosa che tenevo per me: da quando lavoro in gruppo, sono io il primo a "spingerla".

Ora che è in atto una forte campagna di rinnovamento del personale, cerco sempre di dirlo alla prima occasione ai giovani neoassunti. 

On 1/4/2020 at 8:34 PM, Duma said:

Ritenete che sia necessario farlo piuttosto che evitarlo in toto ?

Perché è un gesto politico dalle varie valenze.

La prima è quella di spegnere sul nascere ogni possibilità di discriminazione: sono frocio, ne vado orgoglioso, lo sanno tutti e quindi tu con le tue idee retrograde di merda sei in netta minoranza e capisci che è meglio che stai zitto ed evolvi.

La seconda è quella di offrire un'immagine meno stereotipata del mio lavoro e della mia "inversione": è importante superare l'idea che il finocchio si occupa solo di moda e non paga le bollette né va dal panettiere né fa l'impiegato.

La terza è quella di far trovare un potenziale punto di appoggio a tutti i parrocchiani che vengono a prendere lo stipendio insieme a me: se ti piace il cazzo e hai paura di dirlo, sai che io ti capisco e possiamo parlarne quando vuoi.

La quarta è quella della libertà espressiva che mi permette questo status: visto che mi trovo molto bene in compagnia delle colleghe, loro sanno che non c'è da parte mia alcun doppio fine e quindi giù di abbracci e battutacce come se non ci fosse un domani.

Se poi mi spremo le meningi, capace mi viene in mente qualcos'altro. 

On 1/4/2020 at 9:10 PM, Bloodstar said:

c'era reciproca simpatia

Intendi che c'è altra gente a parte me che ti trova simpatico? 

On 1/5/2020 at 7:10 PM, freedog said:

considerando che 3/4 dell'ufficio conosce Coniuge

Anche l'amore mio lo conoscono quasi tutti e io lo presento sempre come "il mio ragazzo".

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Le mie colleghe sono state fantastiche perché in realtà l'hanno sempre immaginato ma per rispetto non hanno mai fatto nessuna pressione per saperlo...dopo circa un anno mando un messaggio ad entrambe scrivendo esclusivamente"sono gay"...la loro risposta fu "quindi, cosa dovrebbe cambiare adesso, ti amiamo indipendentemente dalle tue preferenze sessuali"...le amo 🥰

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Posso parlare solo dell'ambito scolastico per quanto mi riguarda, quindi cercherò di aprire una finestrella su questo ambiente. A mio avviso nessuno deve dare spiegazioni di ciò che si è quindi non trovo indispensabile rendersi riconoscibile per il proprio orientamento sessuale, inutile dire che il CO non dovrebbe neanche esistere, ciò nonostante credo sia un buon modo per dire: "Hey! Salve! Esisto anche io!" o comunque per darsi forza in un certo senso, quindi sono alquanto pro alla questione CO in ambienti lavorativi o scolastici che siano. 

Per quanto mi riguarda l'ho fatto tranquillamente davanti a tutta la scuola praticamente, direttamente e non, nonostante piccole frecciatine nessuno in realtà mi ha mai preso di mira o giudicato, anzi, ho trovato un ambiente super amichevole e che non si è mai fatto problemi a riguardo, sono stato sempre integrato e socialmente accettato, il che, considerando che vivo in una zona dell'Italia piuttosto arretrata e ignorante, ha un che di confortante. E' stato interessante vedere come persone inizialmente molto diffidenti si siano avvicinate e siano state disposte a capire meglio la questione, ad aprirsi mentalmente e a togliersi di dosso quello spesso velo di "paura" che ciò che non si conosce può provocare.

Spero che questa mia piccola riflessione possa risultarvi un minimo utile ed interessante ❤️

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11 hours ago, LuxAeterna said:

l'ho fatto tranquillamente davanti a tutta la scuola praticamente, direttamente e non, nonostante piccole frecciatine nessuno in realtà mi ha mai preso di mira o giudicato, anzi, ho trovato un ambiente super amichevole e che non si è mai fatto problemi a riguardo, sono stato sempre integrato e socialmente accettato,

curiosità:

che tipo di scuola frequenti?

  • liceo?
  • un professionale?
  • un istituto tecnico?
  • l'alberghiero?
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47 minutes ago, freedog said:

curiosità:

che tipo di scuola frequenti?

  • liceo?
  • un professionale?
  • un istituto tecnico?
  • l'alberghiero?

Liceo scientifico 

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  • 3 weeks later...
NamelessDreamer

Non ho mai fatto un vero e proprio coming out, semplicemente quando i colleghi mi chiedono della mia vita privata la racconto così com'è. Lavorando sempre in ambienti internazionali, qualche testa di c* si trova sempre ma alla fine basta fronteggiarli e zittirli. Con gli anni si impara a farlo ;) comunque non ho mai avuto problemi in nessuno dei paesi in cui ho lavorato, ad esclusione dell'Italia dove il CEO ed altri colleghi non andavano in un ristorante perché il cameriere era effeminato. No comment. Ah, e in Svizzera un deficiente faceva battute omofobe ma l'ho segnalato e l'hanno sbattuto fuori dal team.

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10 minutes ago, NamelessDreamer said:

Non ho mai fatto un vero e proprio coming out, semplicemente quando i colleghi mi chiedono della mia vita privata la racconto così com'è. Lavorando sempre in ambienti internazionali, qualche testa di c* si trova sempre ma alla fine basta fronteggiarli e zittirli. Con gli anni si impara a farlo ;) comunque non ho mai avuto problemi in nessuno dei paesi in cui ho lavorato, ad esclusione dell'Italia dove il CEO ed altri colleghi non andavano in un ristorante perché il cameriere era effeminato. No comment. Ah, e in Svizzera un deficiente faceva battute omofobe ma l'ho segnalato e l'hanno sbattuto fuori dal team.

Sei utente che compare di rado, motivo per cui - mosso dalla curiosità - ho voluto leggere la tua presentazione. E guardate cosa ho trovato:

 

On 1/24/2012 at 1:12 AM, NamelessDreamer said:

Ho deciso di registrarmi su questo forum per trovare qualcuno con cui parlare e chiedervi dei consigli. Sto attraversando un periodo difficile della mia vita, quello che precede il famoso coming out. Ogni giorno che passa sto sempre peggio e la felicità d'un tempo mi sembra un miraggio irragiungibile.

 

Spero di trovare la forza di andare avanti...

Ci tenevo molto a fare questo intervento per coloro - me per primo - che si iscrivono a questo forum e hanno difficoltà ad accettarsi o a dire di se stessi agli altri. Con gli anni si cresce e si diventa forti. Spesso si leggono rispostacce o discussioni leggere, ma il forum è anche e soprattutto una occasione di confronto con persone che magari in passato hanno avuto le stesse nostre difficoltà. Per questo invito i tanti che ci leggono ad iscriversi e coloro che lo hanno già fatto a rimanere qui, nella buona e nella cattiva sorte.

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NamelessDreamer

@marce84 crescendo impari a trovare dentro di te una forza che non credevi di poter avere! Ti ringrazio per aver "scovato" quel vecchio post, in effetti ripensandoci mi vengono i brividi, ma anche un leggero sorriso... quanto tempo avevo perso con delle pippe mentali su problemi inesistenti? 

Probabilmente ci ho messo un po', ma alla fine ho capito che i problemi è meglio affrontarli che evitarli, siano essi privati o sul posto di lavoro. L'importante è essere sempre sé stessi e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.

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31 minutes ago, NamelessDreamer said:

Non ho mai fatto un vero e proprio coming out, semplicemente quando i colleghi mi chiedono della mia vita privata la racconto così com'è. Lavorando sempre in ambienti internazionali, qualche testa di c* si trova sempre ma alla fine basta fronteggiarli e zittirli. Con gli anni si impara a farlo ;) comunque non ho mai avuto problemi in nessuno dei paesi in cui ho lavorato, ad esclusione dell'Italia dove il CEO ed altri colleghi non andavano in un ristorante perché il cameriere era effeminato. No comment. Ah, e in Svizzera un deficiente faceva battute omofobe ma l'ho segnalato e l'hanno sbattuto fuori dal team.

Che goduria quando la gente si becca quello che merita!

Confesso di non aver ancora avuto il fegato di fare CO sul lavoro: dove sto attualmente i colleghi sono molto alla mano e penso non avrei problemi se ne parlassi ai 2-3 con cui mi relaziono quotidianamente, però sono abbastanza sicuro che il CEO sia un sessista retrogrado, e se il suo modo di pensare riflette quello della maggior parte delle persone in azienda preferisco tenermi tutto per me. Una collega in particolare - non penso l'abbia detto pensando a me - mi ha detto in condifenza:"attento a sbottonarti troppo in questa azienda, e soprattutto guardati dagli uomini, non fidarti di loro". 🤔

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  • 2 weeks later...
NamelessDreamer
On 1/23/2020 at 9:52 AM, Duma said:

Che goduria quando la gente si becca quello che merita!

Confesso di non aver ancora avuto il fegato di fare CO sul lavoro: dove sto attualmente i colleghi sono molto alla mano e penso non avrei problemi se ne parlassi ai 2-3 con cui mi relaziono quotidianamente, però sono abbastanza sicuro che il CEO sia un sessista retrogrado, e se il suo modo di pensare riflette quello della maggior parte delle persone in azienda preferisco tenermi tutto per me. Una collega in particolare - non penso l'abbia detto pensando a me - mi ha detto in condifenza:"attento a sbottonarti troppo in questa azienda, e soprattutto guardati dagli uomini, non fidarti di loro". 🤔

Non ti nascondo che è difficile essere se stessi sul lavoro, puoi incontrare ostacoli, molto spesso devi fronteggiare persone deficienti con dei preconcetti assurdi... ma, tutto sommato, ne vale la pena, ti fa crescere e vivi meglio!

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