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Festa della donna e condizione femminile


Almadel

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[modbreak=yrian]Segnalo il topic correlato Donne al potere: cosa cambierebbe?[/modbreak]Ho appena appreso dai telegiornali che una donna guadagna in media il 20% in meno di un uomo.In Italia c'è (al solito) qualcosa che non funziona a livello culturale.Se andate in Norvegia (dove tutte le donne lavorano, ci sono delle pari opportunità reali e gli stipendi sono uguali) e offrite la cena o il cinema a una ragazza, questa probabilmente vi tirerà una schiaffo, sentendosi trattata come una prostituta.Qui invece vige ancora la "cavalleria" che non è altro che il maschilismo, interpretato a uso e consumo delle donne.Come facciamo a stupirci se gli stipendi sono più bassi, nel momento in cui la nostra cultura impone che la Casalinga sia una figura dignitosa e che il Mantenuto sia un uomo orribile? Non sono forse la stessa cosa?Non posso invitare le ragazze di questo forum a una maggiore dignità, perchè ho l'impressione che della condizione economica femminile esse abbiano solo gli svantaggi...  :(Anche i maschietti che qui scrivono, sembrano decisamente fuori da queste dinamiche: ma il dibattito, sì. Questo si può fare :asd:

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ombra della notte

io stamattina mi sono dichiarata uomo.... :asd:....non volevo mi facessero gli auguri in virtù del consumismo...questo giorno lo si dovrebbe usare per far capire agli uomini che dobbiamo avere pari opportunità...però il fatto della cavalleria,non so...insomma se io e il mio lui stiamo insieme si può dire che il portafoglio è uno solo,quindi non ci vedo del maschilismo,cioè se lui lavora e io no è ovvio che offre lui,ma se un giorno dovesse essere lui ad averne bisogno offrirei io...però non so...la cavalleria secondo me è gentilezza se è cavalleria vera..insomma se corteggi una ragazza è ovvio che fai lo splendido per conquistarla...non hai idea di cosa ho fatto per conquistare un ragazzo...per quanto riguarda casalinga e mantenuto...ti dico una cosa:mia madre non lavorava ma cucinava lavava,stirava eccetera...ora mia madre lavora e mio padre no,lui sta tutto il giorno sedto in poltrona a guardare la tv e si aspetta di essere servito e si lamenta che noi che lavoramo cuciniamo tardi e non tenioamo la casa pulita...lui è un mantenuto e lo è perchè non fa un cazzo per noi che facciamo tutto per lui per questo il mantenuto è una figura orribile...ovviamente il casalingo e la mantenuta sono al contempo buono e cattiva....

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Grazie a Ombra per avere allargato il panorama argomentativo. Qui in Italia la donna che lavora oltre ad avere uno stipendio mediamente più basso si sobbarca anche la quasi totalità dei lavori domestici e delle "cure parentali" verso figli o familiari anziani.come giustamente si sottolineava la Casalinga non è generalmente una "regina della casa" che non fa un cazzo tutto il giorno, mentre l'immagine del "mantenuto" è quella di un uomo seduto tutto il giorno in poltrona di fronte ai canali all sport con giornale e birra accanto!sono sempre i soliti discorsi ma asili sufficienti, una rete efficiente di servizi sociali potrebebro aiutare le donne a liberarsi dalla schiavitù del doppio lavoro domestoico-extradometico, al pari di un'evoluzione culturale che finalmente riporti la parità anche all'interno delle mura domestiche, nella distribuzione di lavori e mansioni di cura.Certo una donna che pretende la parità sbaglierebbe a lamentarsi della mancanza di cavalleria degli uomini (ma dove la vedete oggi), ma a giudicare dalle ragazze che vedo in giro io non è questo il problema. Piuttosto mi sembra che tanti ragazzi si sentano minacciati dall'autonomia e dalla intraprendenza delle donne.Personalmente un uomo un po' vecchio stile, che mi porta a cena fuori e mi apre la portiera continua a piacermi, che sono antico!

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Se andate in Norvegia (dove tutte le donne lavorano, ci sono delle pari opportunità reali e gli stipendi sono uguali) e offrite la cena o il cinema a una ragazza, questa probabilmente vi tirerà una schiaffo, sentendosi trattata come una prostituta.
Sarà, ma molte delle ragazze che conosco amano un po' di cavalleria ad un appuntamento. Le mie amiche si lamentano sempre perché la cavalleria è morta.
la Casalinga sia una figura dignitosa e che il Mantenuto sia un uomo orribile?
Beh, non ci vedo nulla di comodo nell'essere casalinga. Stirare e lavare tutto il giorno...sarei quasi tentato di dire che una donna che va in ufficio tutti i giorni fatica di meno. Il mantenuto, poi, non è un uomo orribile perché non porta i soldi a casa, ma perché nella stragrande maggioranza dei casi non alza un dito per aiutare la compagna, che tra lavori extradomestici e faccende casalinghe deve essere la donna più stressata ed esaurita del pianeta. Ovvio, ci sono delle eccezioni, ma in generale, l'uomo italiano rimane ancorato all'idea di non dover fare nulla in casa. Non ci lamentiamo se molti vivono con mamma e papà a 35 anni. Mamma lava, mamma stira...una madre americana gli tirerebbe dietro il ferro da stiro!Riguardo all'assenza delle pari opportunità, sono d'accordo con te. Basta pensare che una donna in dolce attesa, che lavora già da molto tempo prima della maternità, si ritrova , il più delle volte, senza lavoro. A una mia amica( donna davvero brillante, con un curriculum invidiabile) che si è presentata ad un colloquio di lavoro è stato chiesto:"Signorina, lei è sposata? Ha figli?" Lei, ovviamente indispettita, ha replicato:" Sono ad un colloquio di lavoro o in un'agenzia matrimoniale?" In Italia le donne ancora devono scegliere tra carriera e figli. Rigurado alla festa delle donne., non sono d'accordo con chi ci vede del maschilismo. Ricordiamoci che molte donne approfittano di questa ricorrenza per divertersi, quindi non vengano a dirmi che si sentono vittime del maschilismo. Se mi sentissimi vittimizzato, non parteciperei alla celebrazione, e ringhierei contro chiunque si azzardasse anche soltanto a pronunciare la A di auguri. Ovvio che apprezzo le donne che si rifiutano di celebrare questa feste perché ci vedono del maschilismo, o che come si dichiarano uomo ( come Ombra) per non ricevere gli auguri. Almeno loro mostrano coerenza. Ricordo che una mia professoressa non voleva nemmeno sentir parlare dell'otto marzo... ma non tollero quelle che gonsiderano l'otto marzo il giorno della fallocrazia per poi andare al ristorante, o peggio, a vedre gli spogliarellisti. Un po' di corerenza.
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Carissimi/al'Autonomia della Donna Italiana non s'è fatta.In primo luogo perchè entrambi ormai lavorano e ci si aspetta che la donna faccia ANCHE i lavori di casa (cucinare, stirare e pulire).Con l'Emancipazione hanno affermato il loro diritto a LAVORARE, ma non hanno ottenuto (se non raramente) che il Maschio partecipi ai "lavori da casalinga".Nonostante questo la Donna non desidera una vera uguaglianza; se la desiderasse imparerebbe quel po' di falegnameria, idraulica, arte muraria, elettrotecnica e meccanica che ancora si aspetta che un maschio eterosessuale conosca almeno di base.Vedrete più facilmente un maschio che fa una grigliata che una femmina che avvita una lampadina.In secondo luogo perchè l'Emancipazione Femminile non è avvenuta dividendo con il maschio i "lavori femminili" e prendendo parte ai "lavori maschili"; bensì attraverso la delega a donne e a uomini immigrati.Una "donna in carriera" non ha un "maschio casalingo": ha una colf e una badante.E i maschi etero di oggi (non parliamo dei gay) sanno fare i "lavori maschili" sempre meno e delegano a tecnici o a uomini di fatica extracomunitari la gestione della loro crescente incompetenza.Riguardo la Cavalleria la questione è semplice: è l'accettazione femminile di una presunta inferiorità.Esattamente analoga al desiderio di una donna di trovare un maschio più vecchio o più alto di lei, quando il viceversa è considerato "ridicolo" dalla nostra cultura.Così come appare "ridicolo" vedere una donna chirurgo che si sposa un infermiere, mentre sembra "normale" se avviene il contrario.Fino a che le donne non smetteranno di percepire loro per prime questa disparità sociale, non potranno ottenere nulla di più di quello che hanno.

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E i maschi etero di oggi (non parliamo dei gay) sanno fare i "lavori maschili" sempre meno e delegano a tecnici o a uomini di fatica extracomunitari la gestione della loro crescente incompetenza.
Cribbio, allora il mio compagno e io siamo due mosche (gay) bianche! In casa facciamo tutto noi, che sia falegnameria, idraulica, elettricità o qualunque altra cosa... :kiss:
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Allora ThX,visto che sapete fare tutto, abbandonate il "binario morto dell'omosessualità" (cito "tribuna politica") e trovatevi entrambi delle brave ragazze devote.

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Carissimi/al'Autonomia della Donna Italiana non s'è fatta.In primo luogo perchè entrambi ormai lavorano e ci si aspetta che la donna faccia ANCHE i lavori di casa (cucinare, stirare e pulire).Con l'Emancipazione hanno affermato il loro diritto a LAVORARE, ma non hanno ottenuto (se non raramente) che il Maschio partecipi ai "lavori da casalinga".Nonostante questo la Donna non desidera una vera uguaglianza; In secondo luogo perchè l'Emancipazione Femminile non è avvenuta dividendo con il maschio i "lavori femminili" e prendendo parte ai "lavori maschili"; bensì attraverso la delega a donne e a uomini immigrati.Riguardo la Cavalleria la questione è semplice: è l'accettazione femminile di una presunta inferiorità.
Dici molte cose vere, Almadel, ma non sempre le donne desiderano rinunciare ad alcuni elementi che in origine e in re sono ciò che dici tu, espressione di una presunta inferiorità, ma nel contesto sociale-rituale hanno assunto anche un altro significato: ludico, propizio all'erotismo, all'instaurarsi dell'affettività, all'approccio sessuale. Inoltre il rapporto uomo/donna nasce storicamente come un rapporto asimmetrico e io mi domando se questa asimmetria (estremamente ridottasi peraltro negli ultimi decenni) non abbia funzionato come un elemento d'aiuto alla costituzione e sopravvivenza della coppia. Tanto che le donne percepirebbero oscuramente che pervenire a una piena eguaglianza significherebbe minare o distruggere la possibilità per loro di creare una coppia - ciò che non vogliono.  C'è poi da aggiungere che entrare in una coppia per una donna significa acquistare un potere, un tantum di potere, che da sola essa non ha nella società: questo complica tutto il discorso, credo. Ci sono così nella donna di oggi spinte che la portano verso il cercare una piena uguaglianza, e altre spinte, certamente minori, ma strutturali e «di sistema», che la dissuadono da ciò. PS/OT: Secondo me, sei un brillante giornalista nato :kiss:
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Riguardo la Cavalleria la questione è semplice: è l'accettazione femminile di una presunta inferiorità
Dillo ad una donna innamorata...dubito che non ti si mangi con le parole... :DScherzi a parte, la cavalleria fa parte dell'approccio amoroso. Prova a dire ad una donna in carriera di uscire con un buzzurro sboccato, che al ristorante non la fa sentire una regina, e che pretende che sia solo lei a chiamarlo, quando secondo le regole della cavalleria lui dovrebbe farsi sentire più spesso. Nella maggior parte dei casi non ci esce più. Poi andiamole a spiegare che,chiedendo un po' cavalleria, accetta la sua presunta inferiorità. Una persona galante credo faccia piacere anche ad un gay. :kiss:
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Caro Jessy, discutiamone.Dici "una persona galante fa piacere anche ad un gay".Perfetto!Ne discutiamo i casi?Il Galante deve essere:1) Il più vecchio2) Il più ricco 3) Il più attivo (o, in alternativa, il più maschile)A questo punto come stupirsi se, esistendo la "cavalleria"le donne escono con uomini necessariamente più grandi e GUADAGNANO DI MENO? (E in quest'ultimo punto c'è la critica sociale che mi preme)

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ombra della notte

io non mi sento inferiore al mio ragazzo...se volessi ragionare come dici tu non ovremmo più uscire perchè io non ce li ho i soldi per pagarmi la pizza...io non ho i soldi neanche per il biglietto del bus...devo sentirmi inferiore per questo?il galante secondo me non deve per forza essere ciò che dici tu,secondo me è quello che ti fa sentire speciale nella sua vita...è una cosa che faccio anche io...nel mio ufficio io guadagno esattamente come i maschi e la mia titolare la capa assoluta dell'ufficio è una donna ed ha sotto di lei 13 uomini...questo cosa significa?

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Cara Ombra,quello che voglio dire è che, pur guadagnando tu quanto gli altri maschi, non avendo i soldi per la pizza fai pagare al tuo ragazzo.La cosa che mi stupisce è che il caso opposto (lui non ha i soldi per la pizza e lei paga il conto) è considerata da tutti -maschi e femmine- come una cosa sbagliata...

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ombra della notte

forse qualcuno la pensa così,ma non è detto che la pensino tutti così...io conosco molte persone ce non si creano problemi a far pagare la propria fidanzata...poi sono punti di vista...il fatto che io non abbia soldi non è dovuto al fatto che mi paghino poco però,semplicemente al fatto che i miei soldi li do in casa per aiutare mia madre...se potessi tenerli potrei pagare tranquillamente,non sarebbe un problema

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Oddio, detto da uno che al momento tiene le lenti a contatto indue tazzine del caffè: manico dx -lente dx / manico sx lente sinistra[ però funziona vi assicuro...il liquidino della tazzina di sotto almeno si conserva...]questa cosa della divisione del lavoro e della specializzazione pare efficiente :)Ma a parte il fatto che domani passerò dall'ottico e che la mia gestione casalingarisponde ad un modello di autarchia albanese ( modello Enver Hoxa ) mi pare iniquoparificare l'ordinaria manutenzione ( lavare stirare etc.) con le riparazioni straordinarie ( muri e impiantistica ) Il maschio così lavora molto meno...Alcune donne hanno cercato di procacciarsi la mia galanteria lamentando dolori podaliciindotti da tacchi a spillo...se una ragazza ti mette in queste condizioni, dopo avergli segnalato,come civismo impone, un paio di modelli alternativi, puoi mica rifiutare il braccio?Certo residua il dubbio che il lavoro femminile a certe retribuzioni sia vera conquista.Cioè 50 anni fa una famiglia si manteneva "decorosa" con un solo stipendio maschile, percui ora la cd. autonomia femminile è spesso un lavoro obbligato che porta in casa non la libertàma un decoro al più progredito ( in termini di elettrodomestici e aiuti vari...) corrispondente alminor tempo disponibile.Che la liberazione sia apparente?Un economista ci dirà che il circolo è virtuoso e che tutti ci guadagnano,il dubbio, a volte, è che il trucco consista proprio in questo:convincere le donne che ci hanno guadagnato.Spesso ci guadagnano realmente solo alcune, tipo Lele Moraper intenderci.

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Caro Hinzelmann,ti seguo molto bene.L'emancipazione femminile, a conti fatti, ha portato la Donna non a liberarsi della "schiavitù domestica" ma l'ha semplicemente costretta a dover lavorare anche lei per mantenere la famiglia.Al massimo il doppio stipendio è servito per delegare ad altre donne i lavori di casa...In poche parole la donna ha ottenuto l'autonomia solo fintanto che è single...Perchè in casa (in Italia) i ruoli sono ancora piuttosto "ingessati".Da noi è sempre la donna a mettersi in "maternità"; nei Paesi Scandinavi le quote sono quasi pari. Dite che la "cavalleria" non è indicativa di questa mentalità?Nè lo è il finto scandalo che nasce ogni volta che lei è più vecchia o più ricca o più intelligente di lui?Io non me persuado.

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Non trascurerei un fatto, la donna italiana quando si riproduce diventauna mamma italica...cioè, le donne son pure mamme e di questo dovrannopure rendere conto alla società :salut:

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L'emancipazione femminile, a conti fatti, ha portato la Donna non a liberarsi della "schiavitù domestica" ma l'ha semplicemente costretta a dover lavorare anche lei per mantenere la famiglia.Al massimo il doppio stipendio è servito per delegare ad altre donne i lavori di casa...
Caro Almadel, tutte le donne «emancipate» con cui ho parlato ripongono la loro emancipazione (e soddisfazione) nell'essersi affrancate da una vita esclusivamente o fondamentalmente domestica e nella conquista di un lavoro. Il concetto di «dover lavorare» per mantenere pur'esse la famiglia non alberga in loro: ne sono liete. A tal punto che ormai anche madri 60enni considerano che per le loro figlie 30enni il primo valore deve essere il lavoro, non le nozze o la maternità.
Nè lo è il finto scandalo che nasce ogni volta che lei è più vecchia o più ricca o più intelligente di lui?Io non me persuado.
Fai bene. Ma questo è un aspetto un po' diverso da quello della cavalleria. Inoltre la parità non è un concetto facciale, come il risultato di una partita di calcio - la parità è sempre una sommatoria, un'addizione di punti più e punti meno; e alle donne piace tenersi qualche punto meno. Forse qualcuna lo fa, all'occasione, anche perché pensa all'orgoglio del suo partner maschio.
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