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Lavoro e colleghi gay


DivoAugusto

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11 hours ago, marce84 said:

Da un lato, come l'interbento di Hinzelmann sottende, oggi i ragazzetti sono spesso cattivi e hanno perso il rispetto verso gli insegnanti...

Ma no io non credo affatto che i ragazzi di oggi siano più cattivi...certo un tempo dichiararsi avrebbe implicato dover affrontare l'ostilità di presidi, genitori, consigli scolastici per cui i ragazzi sarebbero stati solo l'ultimo anello di una catena di problemi, il tutto condito dalla presunta inidoneità del modello educativo omosessuale che sarebbe stato contestato in astratto da qualcuno, mentre oggi il problema rimane circoscritto a loro.

Quel "rispetto" che tu dici, era un rispetto fondato sulla distanza più assoluta e verso la figura istituzionale dell'insegnante, quindi non credo incoraggiasse un CO...

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1 hour ago, davydenkovic90 said:

[...] Io ho avuto vari colleghi gay all'università [...]

Stringere amicizia con colleghi di università non è del tutto comparabile a stringerla con colleghi di lavoro, nella maggior parte dei casi.

Diventare amico di un collega di lavoro può non solo essere più difficile, ma anche sconsigliabile.

Non che parli per esperienza diretta. Poi se @DivoAugusto lavora in università, allora le dinamiche potrebbero essere diverse rispetto a quelle che si avrebbero in un'azienda.

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davydenkovic90
1 hour ago, wwspr said:

Stringere amicizia con colleghi di università non è del tutto comparabile a stringerla con colleghi di lavoro, nella maggior parte dei casi.

Diventare amico di un collega di lavoro può non solo essere più difficile, ma anche sconsigliabile.

Non che parli per esperienza diretta. Poi se @DivoAugusto lavora in università, allora le dinamiche potrebbero essere diverse rispetto a quelle che si avrebbero in un'azienda.

Non c'è molta differenza, e poi mi sembra falso che non si debba fare amicizia coi colleghi o che sia difficile farla, tutt'altro.

Semmai non è affatto detto che certi rapporti evolvano al di fuori dell'ambito lavorativo (o delle lezioni universitarie), anzi, molto spesso finiscono una volta finito il lavoro o si è dato l'esame.

Però sono tutte occasioni (ripeto, occasioni, non certezze, ma pur sempre preziosissime) di fare conoscenza con altri ragazzi gay, e se ha sempre una scusa per non coglierne neanche una( scusa che, in questo caso, mal cela la paura - lo ripeto per la centesima volta, comprensibile - di fare coming out), difficilmente si smuoverà dalla situazione e dai brutti sentimenti di cui ha parlato qui e in altri topic.

E' molto difficile che la socialità gay che non hai mai avuto ti suoni al campanello di casa, neanche se vivi a Milano, sei indipendente e realizzato professionalmente. Non esiste che tu ce l'abbia gratis dal contesto sociale in cui sei nato o dalla squadretta di calcio di paese dove sei cresciuto, come accade talvolta per gli etero. Ti devi per forza esporre e mettere in gioco, e il CO è una strada importantissima che, a fronte di un piccolo sforzo iniziale, può dare grandi vantaggi. Così come il barcamenarsi fra le app. Magari per tre mesi perdi tempo dietro a profili falsi e gente idiota, ma alla fine qualcuno di valido lo puoi senz'altro conoscere (come su questo forum, anche)

Se non ho capito male il topic starter insegna a scuola. Non è necessario che i suoi alunni sappiano della sua vita privata, anzi, direi che questo sì che è sconsigliabile (come il viceversa, per il professore sapere troppo della vita privata degli alunni). Però fra colleghi non dovrebbero esserci problemi, fosse anche solo per una questione di small talk fra una lezione e l'altra o durante le noiose gite o le cene di fine anno. 

Conoscere un ragazzo gay, collega o non collega, è comunque un'occasione da sfruttare per il topic starter, se lamenta quello di cui si è lamentato in altri topic. Invece che scrivere topic come questo dove arriva a sostenere tesi che sì, magari oggi gli servono per rincuorarsi, ma lo lasciano tale e quale a com'era dieci anni fa nel paesello.

Edited by davydenkovic90
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Il problema di dirsi gay sul luogo di lavoro è che qualora lo sappiano solo alcuni

può diventare una leva per fare carriera a tuo discapito.

Molto meglio se è una cosa nota a tutti, piuttosto che una "confidenza".

Fra docenti di scuola (dove non è prevista una vera e propria carriera)

e fra studenti (dove non è prevista una vera e propria competizione)

la cosa non dovrebbe avere conseguenze di rilievo.

Un mio caro amico che insegna alle superiori è sempre stato dichiarato coi ragazzi

e la cosa lo ha messo al riparo dalle malelingue degli studenti che godrebbero troppo

se uno di loro conoscesse "il segreto del prof".

 

E poi naturalmente c'è il congedo matrimoniale.

Non è molto sano evitare di sposarsi solo per la vergogna di chiedere le ferie per il viaggio di nozze

(e sì, non puoi far finta di sposarti con una donna: devi portare l'atto dell'unione civile ai capi).

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davydenkovic90

Stiamo spostando un po' la discussione su altri temi che c'entrano il giusto.

Il problema del topic starter non mi sembra quello di dichiararsi o meno sul lavoro, ha piuttosto un piccolo empasse con un ragazzo, suo collega, che ha fatto coming out, la cui presenza lo "destabilizza".

Io non ho consigliato al topic starter di fare necessariamente coming out sul lavoro, se ci sono di mezzo questioni di carriera o se ritiene che lavoro e vita privata debbano rimanere scissi (anche se, come ho già scritto, il c.o. riguarderebbe le pause caffé in sala insegnanti e non le classi a cui insegna o l'ufficio del preside), né necessariamente di fare amicizia con il collega gay.

gli ho detto piuttosto di accogliere con favore qualsiasi possibilità di interagire con altri ragazzi gay, incluso anche il collega, di esporsi un po' di più e di prendere la porta e andarsele a cercare al più presto, queste occasioni, poiché per ragioni statistiche è un po' difficile che cadano dal cielo proprio sulla sua testa

 

Tra l'altro, a questo proposito, penso che fra gli insegnanti ci sia pieno di gay e io stesso, a posteriori, mi rendo conto di averne avuti alcuni. Non è un mestiere del tutto assimilabile a quello dell'estetista o del commesso della profumeria, ma poco ci manca.

Invece ricordo di una ragazza, un'allieva, del mio ex liceo, lesbica, che durante i suoi ultimi anni di liceo fece coming out con tutti, ma proprio tutti tutti, anche con me nonostante non fossimo in classe insieme e avessimo parlato a malapena. Lo disse anche ai professori. 

Certamente si possono creare anche situazioni simili e un professore, secondo me, può aprirsi e portare anche la propria esperienza di vita all'interno di una classe, qualora lo ritenga necessario. Ma sempre entro i binari del buon senso.

Una volta, invece, una mia professoressa dell'università si confidò con noi allievi sulle difficoltà di essere prof ordinario e madre.  Un giorno ci fu una scossa di terremoto e i suoi figli furono gli unici a rimanere a scuola perché lei era impegnata al lavoro. Lo ricordo perché ero nel suo ufficio quando le telefonarono e lei mi disse "sono una madre degenere". xD

 

Edited by davydenkovic90
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Io non vedo molti motivi per famigliarizzare con un collega gay, invece.

La nostra esperienza con "colleghi gay" è stata irrilevante.

Ci siamo usciti perché aveva una frociarola in comune col mio ragazzo

e perché il suo master aveva sverginato uno dei forumisti.

Eravamo però piuttosto incompatibili, come sembra il topic starter col suo collega:

non penso si divertirebbe a uscire coi suoi amici a parlare di Mykonos, proteine e fisting.

A quel punto mi sembrerebbe meglio una collega friendly.

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davydenkovic90
18 minutes ago, Almadel said:

Io non vedo molti motivi per famigliarizzare con un collega gay, invece.

Perché credo che tu abbia già sufficienti interazioni, di ogni genere, con altri ragazzi gay, frociarole, master, forumisti &co e non sei nella stessa situazione del topic starter.

Al topic starter gioverebbe qualsiasi interazione con un altro ragazzo gay, anche la più superficiale e incompatibile perché può funzionare da ponte per fare altre conoscenze, per sbloccare certe paure e non rimanere nella condizione di cui ci ha parlato in altri suoi interventi sul forum, per esempio.

Io a 21 anni uscii con un ragazzo che mi faceva ascoltare "Guess what? I'm still hot" di Luciana (non perdetevela, è una perla), mi regalava i campioncini del profumo di Fendi e dava i nomi ai fili d'erba.  Non mi ha particolarmente attratto, non l'ho sposato e non ho più contatti con lui, ma mi è servito uscirci.

Non credo sia possibile selezionare il fior fiore della socialità gay cucita su di noi fin dal primo appuntamento (ma neanche dopo il decimo) e questo sempre per ragioni statistiche. Inoltre non lo troverei per niente proficuo: aprirsi al diverso e alle altre sfumature della realtà lgbt è un bel modo per fare dei passi avanti. Odierei fare le vacanze a Mykonos ma non avrei niente in contrario ad uscire a cena con un gay che voglia raccontarmi della sua vacanza a Mykonos.

p.s. ditemi che ne pensate (io sono troppo di parte, troppi ricordi di me sbarba xD ... però ricordo che gli dissi "praticamente uguale a Lady Gaga", e lui stizzito "sono diversissime".

 

Edited by davydenkovic90
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21 minutes ago, davydenkovic90 said:

Non credo sia possibile selezionare il fior fiore della socialità gay cucita su di noi fin dal primo appuntamento (ma neanche dopo il decimo) e questo sempre per ragioni statistiche. Inoltre non lo troverei per niente proficuo: aprirsi al diverso e alle altre sfumature della realtà lgbt è un bel modo per fare dei passi avanti. Odierei fare le vacanze a Mykonos ma non avrei niente in contrario ad uscire a cena con un gay che voglia raccontarmi della sua vacanza a Mykonos.

Mi trovi d'accordo. Ho fatto anche io, nel mio piccolo, cose simili nei primissimi tempi. E mi sono servite tutte.

Oltretutto meglio Mykonos che l'ingegnere che ti parla solo del suo lavoro, che è in realtà un rischio molto più concrreto,

Edited by Bloodstar
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5 hours ago, Bloodstar said:

Oltretutto meglio Mykonos che l'ingegnere che ti parla solo del suo lavoro, che è in realtà un rischio molto più concrreto,

Temo che però la questione per l'opener sia un po' più complicata, altrimenti a 40 anni avrebbe risolto anche lui, mentre mi par di capire sia successo un po' l'inverso

Ovviamente è una mia illazione-intuizione, ma ho la sensazione che lui abbia attraversato una sua fase di "valorizzazione" dell'omosessualità ( magari parziale ) quando era giovane, tanto è vero che scrive che pensa che l'omosessualità possa costituire un ponte da sé ed in sé con questo Collega ( per il resto lo vede troppo diverso da sé ) ma non sia mai passato alla fase della integrazione dell'omosessualità e quindi spenti gli entusiasmi giovanili ( o le fasi up in cui riusciva a rompere la sua routine ) sia come regredito.

Da lì l'idea del CO, che certo preso in quanto tale pare una soluzione troppo "traumatica" per una persona così riservata, ma d'altronde sarebbe la scossa di cui lui potrebbe avere bisogno.

E' chiaro che lui vorrebbe fare  ciò che voi dite, cioè diventare amico di questo collega in via confidenziale, su questo non ci piove anche se l'ideale per lui è la condivisione di un hobby o di una passione ( non perchè voglia selezionare il fior fiore, ma perchè c'è una sorta di mediazione controfobica...)

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Dunque.
Come credo di aver detto già qualche volta, io sono dichiaratissimo a lavoro - e se non vado a timbrare il cartellino in pallettes, colgo la prima occasione utile (o la creo) per far sapere al collega che ho di fronte che sono frocio e fidanzato. Un po' lo faccio perché, se avessi una ragazza, probabilmente mi comporterei alla stessa maniera; un po' perché, con questa premessa, posso andare giù di battute e battutacce di una scurrilità davvero inutile e infantile; un po' perché, come riportava @Almadel, l'unico modo per non preoccuparsi di un segreto è non tenerlo più segreto.
Nel corso degli ultimi anni sono state fatte molte assunzioni e, tra questi, ci sono abbastanza parrocchiani: due sfranteh isteriche, due etero che ancora non hanno scoperto quali siano i loro veri gusti (o lo sanno e fanno finta di niente), un repressivo erotico-affettivo... L'unico con cui andrei molto volentieri al cinema o a bere qualcosa è un orsacchiottino innamorato (forse senza averlo confessato nemmeno a se stesso) di un ragazzo con cui sono pappa-e-ciccia, proprio come le coppie omo del mondo antico - ma il motivo per cui non disdegnerei la sua compagnia è legato al suo carattere, alla sua piacevolezza, alla sua intelligenza e a tutta un'altra serie di qualità che non hanno niente a che vedere con la sua sessualità.
TI dirò di più: le due sfranteh isteriche che ho citato sopra (e che sono smaccatissimi e velatissimi, 'sti cojoni) rientrano nella piccola cerchia di colleghi con cui non voglio avere niente a che fare, e proprio perché nessuno dei due ha le palle di dichiarare chi siano in realtà e preferiscono restare in questa zona d'ombra in cui fioccano le inevitabili malignità.

Spero di aver centrato il tema e di averti fornito un punto di vista un pochino utile.

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1 minute ago, LocoEmotivo said:

Dunque.
Come credo di aver detto già qualche volta, io sono dichiaratissimo a lavoro - e se non vado a timbrare il cartellino in pallettes, colgo la prima occasione utile (o la creo) per far sapere al collega che ho di fronte che sono frocio e fidanzato. Un po' lo faccio perché, se avessi una ragazza, probabilmente mi comporterei alla stessa maniera; un po' perché, con questa premessa, posso andare giù di battute e battutacce di una scurrilità davvero inutile e infantile; un po' perché, come riportava @Almadel, l'unico modo per non preoccuparsi di un segreto è non tenerlo più segreto.
Nel corso degli ultimi anni sono state fatte molte assunzioni e, tra questi, ci sono abbastanza parrocchiani: due sfranteh isteriche, due etero che ancora non hanno scoperto quali siano i loro veri gusti (o lo sanno e fanno finta di niente), un repressivo erotico-affettivo... L'unico con cui andrei molto volentieri al cinema o a bere qualcosa è un orsacchiottino innamorato (forse senza averlo confessato nemmeno a se stesso) di un ragazzo con cui sono pappa-e-ciccia, proprio come le coppie omo del mondo antico - ma il motivo per cui non disdegnerei la sua compagnia è legato al suo carattere, alla sua piacevolezza, alla sua intelligenza e a tutta un'altra serie di qualità che non hanno niente a che vedere con la sua sessualità.
TI dirò di più: le due sfranteh isteriche che ho citato sopra (e che sono smaccatissimi e velatissimi, 'sti cojoni) rientrano nella piccola cerchia di colleghi con cui non voglio avere niente a che fare, e proprio perché nessuno dei due ha le palle di dichiarare chi siano in realtà e preferiscono restare in questa zona d'ombra in cui fioccano le inevitabili malignità.

Spero di aver centrato il tema e di averti fornito un punto di vista un pochino utile.

Ma sono tue supposizioni o sai per certo che sono omosessuali?

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2 minutes ago, LocoEmotivo said:

Puoi chiedere a @Bloodstar se e quanto il mio radar funzioni, qualora non ti fidassi :sisi:

Un radiotelescopio spaziale in grado di cogliere segnali gay provenienti dagli anfratti più lontani della nostra galassia. :lol:

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davydenkovic90
20 hours ago, Bloodstar said:

Mi trovi d'accordo. Ho fatto anche io, nel mio piccolo, cose simili nei primissimi tempi. E mi sono servite tutte.

Anche conoscere  me? 🙂 

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50 minutes ago, davydenkovic90 said:

Anche conoscere  me? 🙂 

Eh sì, certo. Anche se quel raduno non era più proprio nei miei "primi tempi". Anzi, da quel momento forse è iniziata proprio la fase calante dei rapporti umani dopo l'iniziale mezza ubriacatura. 

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4 minutes ago, Bloodstar said:

Anzi, da quel momento forse è iniziata proprio la fase calante dei rapporti umani dopo l'iniziale mezza ubriacatura. 

E come hai fatto a non regredire?

Cioè partendo dal presupposto che un 40nne bloccato da 10 anni non può rivivere tale e quale l'ubriacatura della accettazione di quando ne aveva 20

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Il calo nei rapporti umani è stato d'ordine quantitativo, non qualitativo, dovevo specificarlo effettivamente.

Per un annetto (il primo anno di università) ho avuto quasi una vita sociale "normale", fatta di uscite serali coi colleghi di univsità, scopate su Grindr, uscite con gente conosciuta qua sul forum etc. Poi, per stanchezza, ho virato verso una vita più consona al mio modo di essere: ho sfrondato le frequentazioni amicali e mi sono fidanzato.

Edited by Bloodstar
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20 minutes ago, Bloodstar said:

mi sono fidanzato

Ed ora l'hai pure ammesso pubblicamente, per la prima volta in tutti questi anni.
Eccolo, il rincoglionimento senile.

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2 hours ago, Bloodstar said:

Cristo, sì. 

Vabbe', da oggi sarò l'antifreedog. 

Perchè l'antifreedog?:lol: Fate capire pure a me!

Noto che molti riferiscono che all'inizio c'è questa specie di ubriacatura, per dirla alla Hinzelmann: dipende dall'entusiasmo per le cose nuove e dal desiderio di  recuperare quanto non fatto fino a quel momento, vero?

Edited by marce84
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3 hours ago, Bloodstar said:

fidanzato.

Sono passati tre anni da quel raduno... quindi da quanto ti sei fidanzato? Lui com’è? Le mie congratulazioni!!

ma lo stavi tenendo segreto o evitavi di dirlo per non scendere in questioni personali?

Edited by Krad77
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3 hours ago, Bloodstar said:

da oggi sarò l'antifreedog. 

capirai che novità..

sò anni che reciti sto ruolo come pochi!

25 minutes ago, Krad77 said:

la trama si infittisce e Loco non canta...

ma meno male, stonato com'è!

33 minutes ago, Hinzelmann said:

Non può descriverlo altrimenti @freedog lo riconosce 😜

a parte che non so niente de sta storia (lo leggo solo ora, ma può aver influito il fatto che sti mesi sto più in giro che a Roma), pure se conoscessi sto masochist.. ehm.. sto martir.. ehm.. sto tipo, al massimo ne parlerei con l'interessato.

non mi pare di aver mai raccontato pubblicamente quel che mi viene detto in privato; ma questo come stile di vita generale, non solo sul forum

Edited by freedog
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26 minutes ago, freedog said:

a parte che non so niente de sta storia

@locoemotivo sapeva...

28 minutes ago, freedog said:

può aver influito il fatto che sti mesi sto più in giro che a Roma

La città è grande, vero che i giri alla fine sono sempre gli stessi....ma non è detto sia il tuo fidanzato!

E che è Ninphomaniac vol 3 ?

32 minutes ago, freedog said:

non mi pare di aver mai raccontato pubblicamente quel che mi viene detto in privato

Non sono io che ti ho tenuto all'oscuro di cose dette ad altri, personalmente potrei anche essere d'accordo

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2 hours ago, Krad77 said:

ma lo stavi tenendo segreto o evitavi di dirlo per non scendere in questioni personali?

Non volevo scendere in questioni personali, no. Non c'è molto da dire in realtà, facciamo vita molto ritirata.

In ogni caso non c'è nessun segreto, altarino o faccenda scabrosa: Loco, ma anche altri utenti, lo han tranquillamente conosciuto.

Mi scuso per il mezzo polverone sollevato e per aver completamente traviato la discussione, non era mia intenzione.

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On 9/11/2019 at 1:23 PM, Almadel said:

Io non vedo molti motivi per famigliarizzare con un collega gay, invece.

La nostra esperienza con "colleghi gay" è stata irrilevante.

Ci siamo usciti perché aveva una frociarola in comune col mio ragazzo

e perché il suo master aveva sverginato uno dei forumisti.

Eravamo però piuttosto incompatibili, come sembra il topic starter col suo collega:

non penso si divertirebbe a uscire coi suoi amici a parlare di Mykonos, proteine e fisting.

A quel punto mi sembrerebbe meglio una collega friendly.

Interessante

un forumino slave sverginato dal master di un collega di tuo moroso?

Il forumino in questione è almeno attivo sul forum?

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