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Lavoro e colleghi gay


DivoAugusto

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Salve a tutti,

non so bene come iniziare questo topic, anche se credo che il suo titolo sia abbastanza chiaro. Come comportarsi quando si hanno colleghi di lavoro gay? La domanda puo' sembrare forse un po' vaga, non so se qualcuno ha voglia di condividere la propria esperienza e darmi dei consigli. 

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L'essere entrambi gay non implica che abbiate molto in comune ed è rilevante soltanto se ti piacciono, ma non è saggio intrattenere relazioni carnali o sentimentali con colleghi di lavoro.

Quindi dovresti rapportarti con loro come con chiunque altro.

Edited by wwspr
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Grazie. La situazione è un po' questa: non è la prima volta che mi trovo ad avere colleghi gay, solo che, fino ad oggi, questi colleghi erano quasi sempre "insospettabili" (mentre io sono abbastanza sospettabile, lo ammetto) quindi i rapporti tra me e loro erano più che altro di fredda indifferenza. Da qualche tempo, invece, ho un collega che oltre ad essere molto bello e prestante, non fa mistero di essere quel che è (so che lo ha confidato ad alcune colleghe). La sua presenza mi destabilizza un po'. Forse mi piacerebbe stringere con lui un'amicizia, ma intuisco che preferisca circondarsi de gente come lui (ovvero: palestrati, mediamente modaioli, che vanno agli eventi "giusti"). 

21 minutes ago, wwspr said:

L'essere entrambi gay non implica che abbiate molto in comune ed è rilevante soltanto se ti piacciono, ma non è saggio intrattenere relazioni carnali o sentimentali con colleghi di lavoro.

Quindi dovresti rapportarti con loro come con chiunque altro.

forse questo è un mio problema anche in altri contesti….io ho sempre pensato invece che trovarsi nella stessa "situazione" potesse essere un elemento che avvicina ma evidentemente sbaglio. Anzi, vedo spesso proprio il contrario.

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3 minutes ago, nayoz said:

percaso il tuo collega è palestrato come questo ?

maskurbate-brad-kovi-lacroix-1.gif

 

maskurbate-brad-kovi-lacroix-2.gif

maskurbate-brad-kovi-lacroix-3.gif

 

p.s. è stato parecchio difficile trovare delle foto senza il suo uccellone di fuori :D

:)) da quel che ho potuto vedere, sembra molto ben messo sotto la maglietta, ha bei pettorali gonfi ma non troppo e spalle larghe...non sono uno di quelli che sbava dietro ai muscoli (prediligo più gli orsi) ma devo ammettere che il mio collega è proprio carino

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davydenkovic90
7 hours ago, DivoAugusto said:

forse questo è un mio problema anche in altri contesti….io ho sempre pensato invece che trovarsi nella stessa "situazione" potesse essere un elemento che avvicina ma evidentemente sbaglio. Anzi, vedo spesso proprio il contrario.

Io credo che il tuo problema sia quello che ci hai descritto già in altri topic. Per non dover metterti in gioco e fare coming out (Sicuramente avrai i tuoi buoni motivi e le tue legittime paure, ci mancherebbe, ma dovresti provare a fronteggiarle) finisci per prendertela con falsi demoni: il presunto mainstream gay, le app, ora il collega muscoloso e dichiarato, ecc.

Tu hai "sempre pensato" di trovare altri colleghi gay come te: non dichiarati, sfigati per comodità, con una punta di acidità e omofobia interiorizzata ad ogni capoverso che non guasta.

Sai cosa dovresti fare con questo ragazzo? Dovresti conoscerlo, non giudicarlo, né tantomeno invidiarlo (Come diceva Zsa Zsa Gabòr, invidiare una bella donna non ti renderà più bella.)

E dovresti prendere esempio da lui facendo coming out con le tue colleghe, a tua volta. Se ti aspetti, nel 2019, di trovare solidarietà in altri gay nel fatto di rimanere nella fogna, nell'armadio, sotto il tappeto... be', dovevi nascere trent'anni prima. Ti consiglio di aggiornarti.

Un saluto.

Edited by davydenkovic90
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2 hours ago, davydenkovic90 said:

Io credo che il tuo problema sia quello che ci hai descritto già in altri topic. Per non dover metterti in gioco e fare coming out (Sicuramente avrai i tuoi buoni motivi e le tue legittime paure, ci mancherebbe, ma dovresti provare a fronteggiarle) finisci per prendertela con falsi demoni: il presunto mainstream gay, le app, ora il collega muscoloso e dichiarato, ecc.

Tu hai "sempre pensato" di trovare altri colleghi gay come te: non dichiarati, sfigati per comodità, con una punta di acidità e omofobia interiorizzata ad ogni capoverso che non guasta.

Sai cosa dovresti fare con questo ragazzo? Dovresti conoscerlo, non giudicarlo, né tantomeno invidiarlo (Come diceva Zsa Zsa Gabòr, invidiare una bella donna non ti renderà più bella.)

E dovresti prendere esempio da lui facendo coming out con le tue colleghe, a tua volta. Se ti aspetti, nel 2019, di trovare solidarietà in altri gay nel fatto di rimanere nella fogna, nell'armadio, sotto il tappeto... be', dovevi nascere trent'anni prima. Ti consiglio di aggiornarti.

Un saluto.

toccarla piano.

corso rapido

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11 hours ago, DivoAugusto said:

"insospettabili"

Almeno ci hai messo le virgolette... ciò non toglie che sia un concetto vecchio, non siamo criminali quindi ragionare in termini di sospetto è da sconsigliare. Il tuo collega si è dichiarato con qualcuno, non con te, trattalo come tratteresti qualsiasi collega, se deve nascere un'amicizia, nascerà - personalmente, nei lavori che avuto ho conosciuto tantissime persone con cui andavo d'accordo, ma con una sola eccezione, il rapporto non è mai andato oltre le ore lavorative.

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13 hours ago, DivoAugusto said:

mentre io sono abbastanza sospettabile, lo ammetto

Se pensi che i tuoi colleghi abbiano capito che sei gay e vedi che hanno ben recepito il suo CO, perchè non ne approfitti per dichiararti?

Ovviamente è una cosa che decidi tu, te la devi sentrei, ma il fatto di avere un collega non velato dovrebbe costituire un incoraggiamento.

Poi magari socializzi meglio con TUTTI, cioè non devi vedere la cosa necessariamente come una confidenza da fare solo a lui, ma come un occasione per trovare il coraggio e fare il CO ( tanto se sei sospettabile che sei gay lui già lo sa...)

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32 minutes ago, Hinzelmann said:

Se pensi che i tuoi colleghi abbiano capito che sei gay e vedi che hanno ben recepito il suo CO, perchè non ne approfitti per dichiararti?

Ovviamente è una cosa che decidi tu, te la devi sentrei, ma il fatto di avere un collega non velato dovrebbe costituire un incoraggiamento.

Poi magari socializzi meglio con TUTTI, cioè non devi vedere la cosa necessariamente come una confidenza da fare solo a lui, ma come un occasione per trovare il coraggio e fare il CO ( tanto se sei sospettabile che sei gay lui già lo sa...)

non mi dichiaro perché ritengo che, considerato il tipo di lavoro che faccio e "l'utenza" con cui vengo a contatto, non lo reputo necessario. Non è "omofobia interiorizzata" come qualcuno ha qui facilmente liquidato, solo che non vedo quale sia l'esigenza di dirlo. Il mio collega lo ha "confidato" solo ad alcune colleghe (che tuttavia, ben hanno pensato di divulgare questa "confidenza" a me e ad altri, peraltro con gran rapidità). Io dico: se uno mi fa una confidenza, non vado di certo a raccontarlo... A me personalmente non va molto di condividere il privato con il lavoro, devo avere molta fiducia per farlo. 

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20 minutes ago, DivoAugusto said:

non lo reputo necessario

Necessario probabilmente no, ma quale sarebbe il lavoro in cui è addirittura necessario?

Viviamo in un mondo in cui non è necessario neanche il CO di un attore porno ma d'altronde è anche un mondo in cui ci sono candidati alle presidenziali americane del 2020 gay dichiarati, come Pete Buttigieg o sposati con militanti LGBT dal passato lesbico come De Blasio

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54 minutes ago, DivoAugusto said:

... considerato il tipo di lavoro che faccio e "l'utenza" con cui vengo a contatto, ...

Che tipo di lavoro fai e con che utenza interagisci ?

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13 hours ago, nayoz said:

percaso il tuo collega è palestrato come questo ?

maskurbate-brad-kovi-lacroix-1.gif

 

maskurbate-brad-kovi-lacroix-2.gif

maskurbate-brad-kovi-lacroix-3.gif

 

p.s. è stato parecchio difficile trovare delle foto senza il suo uccellone di fuori :D

Ma a te non piacevano i nonnini?

come si chiama il tipo?

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davydenkovic90
2 hours ago, DivoAugusto said:

non mi dichiaro perché ritengo che, considerato il tipo di lavoro che faccio e "l'utenza" con cui vengo a contatto, non lo reputo necessario. Non è "omofobia interiorizzata" come qualcuno ha qui facilmente liquidato, solo che non vedo quale sia l'esigenza di dirlo. Il mio collega lo ha "confidato" solo ad alcune colleghe (che tuttavia, ben hanno pensato di divulgare questa "confidenza" a me e ad altri, peraltro con gran rapidità). Io dico: se uno mi fa una confidenza, non vado di certo a raccontarlo... A me personalmente non va molto di condividere il privato con il lavoro, devo avere molta fiducia per farlo. 

Se tu fossi etero e avessi avuto una fidanzata o una moglie, lo avresti confidato alle tue colleghe? L'avresti ritenuta una confidenza di un segreto inconfessabile, che non dev'essere raccontata in giro? No.

Ecco dove sta il tuo problema.

Non è che i gay non solidarizzano fra loro come vorresti, è che tu non sei dichiarato, ti aspetti che tutti siano come te, e il collega gay muscoloso non represso che dice senza problemi alle colleghe di essere gay ti manda in bestia, perché tu vorresti che fosse "come te".

Questa è la definizione di omofobia interiorizzata e dovresti, prima possibile, cambiare rotta su te stesso. Ma è dal 2013 che te lo scriviamo, sul forum.

Un saluto.

Edited by davydenkovic90
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2 hours ago, davydenkovic90 said:

Se tu fossi etero...

non c'è nulla di male a vivere nel nascondimento :angel:

difficile che l'opener trovi l'orgoglio di dichiararsi al mondo semplicemente leggendo un forum apparentemente ostico;

un forum lima i dettagli, mica crea le basi, a mio modesto parere. 

Però non si sa mai.. 

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5 hours ago, Bloodstar said:

Hai paura che i pargoli si scandalizzino o che ti piglino per il culo?

Beh scandalizzarsi direi proprio di no...però qualche presa per il culo al 100% non l'escluderei ( soprattutto se fiutano fifa o ingessature difensive un po' ingenue )

Ma il problema è che se uno dice di non avere nessuna vita sociale, in effetti manca una "base" di allenamento meno impegnativa e però solo si può cominciare a partire da quella di cui si dispone

 

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6 hours ago, Bloodstar said:

Hai paura che i pargoli si scandalizzino o che ti piglino per il culo?

 

20 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh scandalizzarsi direi proprio di no...però qualche presa per il culo al 100% non l'escluderei ( soprattutto se fiutano fifa o ingessature difensive un po' ingenue )

DivoAugusto insegna? Se sì, a persone di che età? Effettivamente è un argomento a cui non saprei trovare una risposta, se un insegnante debba dichiararsi o meno ai propri alunni. Da un lato, come l'interbento di Hinzelmann sottende, oggi i ragazzetti sono spesso cattivi e hanno perso il rispetto verso gli insegnanti... dall'altro mi dico che forse un insegnante dovrebbe dichiararsi ed educare al rispetto i propri alunni, perchè anche questo significa essere un insegnante. Insomma, un tema su cui non so pronunciarmi, ma molto interessante anche perchè vedo che qui molti hanno lauree (ad esempio, lettere) che danno principalmente come sbocco l'insegnamento scolastico. Voi che ne pensate?

Edited by marce84
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davydenkovic90
3 hours ago, Capricorno57 said:

non c'è nulla di male a vivere nel nascondimento :angel:

difficile che l'opener trovi l'orgoglio di dichiararsi al mondo semplicemente leggendo un forum apparentemente ostico;

un forum lima i dettagli, mica crea le basi, a mio modesto parere. 

Però non si sa mai.. 

Dichiararsi non è solo una questione di orgoglio, ma anche di amor proprio. Sono sei anni che pone una certa questione sul forum e nell'ennesimo topic se la prende con un collega solo perché è bello, dichiarato e muscoloso, e perché questo delude le aspettative che ogni gay debba essere come lui, ovvero non particolarmente virile, non dichiarato e con le mani legate.

La cosa migliore che potrebbe fare il topic starter è mettere in discussione se stesso, non il collega. 

Edited by davydenkovic90
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15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Dichiararsi non è solo una questione di orgoglio, ma anche di amor proprio. Sono sei anni che pone una certa questione sul forum e nell'ennesimo topic se la prende con un collega solo perché è bello, dichiarato e muscoloso, e perché questo delude le aspettative che ogni gay debba essere come lui, ovvero non particolarmente virile, non dichiarato e con le mani legate.

La cosa migliore che potrebbe fare il topic starter è mettere in discussione se stesso, non il collega. 

se invece cominciassi a metterti tu un po' in discussione? magari dopo aver letto con attenzione i post che scrivono gli altri cosi da non fraintendere o peggio evitare di mettere in bocca agli altri parole che mai hanno scritto? Oh, è solo un'idea…. 

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davydenkovic90
2 minutes ago, DivoAugusto said:

se invece cominciassi a metterti tu un po' in discussione? magari dopo aver letto con attenzione i post che scrivono gli altri cosi da non fraintendere o peggio evitare di mettere in bocca agli altri parole che mai hanno scritto? Oh, è solo un'idea…. 

Ho letto tutto con molta attenzione e non ho frainteso proprio niente.

Tu hai letto i miei post e puoi rispondermi nel merito di ciò che ho scritto?

Grazie.

Edited by davydenkovic90
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1 minute ago, davydenkovic90 said:

Ho letto tutto con molta attenzione e non ho frainteso proprio niente.

Tu hai letto i miei post e puoi rispondermi nel merito di ciò che ho scritto?

Grazie.

caro, grazie dei tuoi commenti...ma proprio non parliamo la stessa lingua….a cominciare da quel "se la prende con quel collega" (quando mai? ho detto che il collega è una persona xxxofa, è un antipatico etc,..), 

 

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davydenkovic90
Just now, DivoAugusto said:

caro, grazie dei tuoi commenti...ma proprio non parliamo la stessa lingua….a cominciare da quel "se la prende con quel collega" (quando mai? ho detto che il collega è una persona xxxofa, è un antipatico etc,..), 

 

Hai scritto

23 hours ago, DivoAugusto said:

La sua presenza mi destabilizza un po'. Forse mi piacerebbe stringere con lui un'amicizia, ma intuisco che preferisca circondarsi de gente come lui (ovvero: palestrati, mediamente modaioli, che vanno agli eventi "giusti"). 

 

23 hours ago, DivoAugusto said:

.io ho sempre pensato invece che trovarsi nella stessa "situazione" potesse essere un elemento che avvicina ma evidentemente sbaglio. Anzi, vedo spesso proprio il contrario.

 

9 hours ago, DivoAugusto said:

non mi dichiaro perché ritengo che, considerato il tipo di lavoro che faccio e "l'utenza" con cui vengo a contatto, non lo reputo necessario. Non è "omofobia interiorizzata" come qualcuno ha qui facilmente liquidato, solo che non vedo quale sia l'esigenza di dirlo. Il mio collega lo ha "confidato" solo ad alcune colleghe (che tuttavia, ben hanno pensato di divulgare questa "confidenza" a me e ad altri, peraltro con gran rapidità). Io dico: se uno mi fa una confidenza, non vado di certo a raccontarlo... A me personalmente non va molto di condividere il privato con il lavoro, devo avere molta fiducia per farlo. 

 

E non vado a ravanare nei topic fotocopia che hai scritto dal 2013 a oggi. Comunque il consiglio l'ho dato, e non sono stato il solo, sei libero di continuare con la solita tiritera per i prossimi 12 anni, invece che fare cose più utili come magari invitare il tuo collega a bere un caffé oppure qualche utente del forum.

Un saluto e buon proseguimento.

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2 minutes ago, davydenkovic90 said:

Hai scritto

 

 

 

E non vado a ravanare nei topic fotocopia che hai scritto dal 2013 a oggi. Comunque il consiglio l'ho dato, e non sono stato il solo, sei libero di continuare con la solita tiritera per i prossimi 12 anni, invece che fare cose più utili come magari invitare il tuo collega a bere un caffé oppure qualche utente del forum.

Un saluto e buon proseguimento.

ovviamente….citazioni incommentabili….

Just now, DivoAugusto said:

ovviamente….citazioni incommentabili…. in quale passo delle tue citazioni "me la sarei presa" con il collega?? o altre inferenze indebite tra quelle che fai tu? Scusami, ma è proprio una questione di lingua...adesso non c'entrano le opinioni che pur sono rispettabilissime...

 

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davydenkovic90

Quando ho scritto "te la sei presa con il collega" intendevo dire che nel topic stai mettendo in discussione lui - come appare, chi frequenta, i coming out che fa, la sua presenza che ti destabilizza - mentre invece, secondo me, c'è davvero poco da discutere su questo.

Dovresti essere contento di avere un collega gay, potresti frequentarlo, invitarlo a cena a casa tua col suo ragazzo, invitando anche altri colleghi e colleghe, farti presentare qualche ragazzo gay interessante che sicuramente conoscerà.

E' logico che se non intendi fare coming out, e se preferisci cullarti nei discorsi che proponi ogni decennio sul forum,  tutto quello che ho appena detto è fantascienza e fra dieci anni tornerai con il topic "cinquantenni gay in crisi"

Buonanotte.

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Just now, Almadel said:

Non so, io sono uscito un paio di volte con un collega gay del mio fidanzato.

Ci siamo andati al cinema, ma non direi che abbiamo fatto amicizia.

Beh, l'orientamento mica è l'unico aspetto che ci identifica: vuol dire che non c'era sintonia. Poi, oltre alle affinità, bisogna trovarsi anche in una fase della propria vita in cui si ricerca l'amicizia, credo. In the mood for friendship.

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davydenkovic90
7 hours ago, marce84 said:

Beh, l'orientamento mica è l'unico aspetto che ci identifica: vuol dire che non c'era sintonia. Poi, oltre alle affinità, bisogna trovarsi anche in una fase della propria vita in cui si ricerca l'amicizia, credo. In the mood for friendship.

Ma infatti mettersi in questo "mood" che tu dici dovrebbe essere proprio la priorità del topic starter, ed evidentemente non ci è ancora ed è più nel mood di trovare uno sfogo virtuale ai suoi problemi che nascono dalla paura del CO (Comprensibili, perché tutti ci siamo passati) o a idealizzare una condizione gay ormai anacronistica.

Io ho avuto vari colleghi gay all'università, con cui avevo rapporti superficiali, anche quando ancora non ero accettato né dichiarato.

Ai tempi non pensavo tanto a sfruttare l'ambiente per fare amicizia, non mi sentivo solo e andavo a lezione per i professori e per seguire le lezioni, punto. Avrei potuto avere seduta accanto Brooke Lynn Hytes come Whoopi Goldberg e non me le sarei filate di pezza. Infatti, così facendo, mi lasciavo trascinare dalle conoscenze random e senza volerlo fui cooptato da delle ragazze molto secchione che mi portarono un po' fuori strada rispetto al percorso rainbow che avrei dovuto seguire. Ai tempi non ero neanche su Facebook e non avevo uno smartphone, niente whatsapp, nada de nada, quindi era davvero molto difficile, in un mondo in cui tutti lo avevano, essere rintracciato o rintracciare io qualcuno di interessante. (Iniziai giusto a usare Romeo da PC per avere le mie primissime esperienze) Una di queste colleghe di università si invaghì di me e mi stava sempre appiccicata, fingeva che fossimo fidanzati, pranzavamo insieme e studiavamo sempre insieme, io facevo finta di niente.

Al secondo anno uno dei gay dichiarati del mio corso (direi l'unico con cui parlavo un po') fece arrivare il suo ragazzo da un altro ateneo e fece anche iscrivere un suo amico gay di 10 anni più grande al nostro stesso corso. Non mi è difficile pensare che, se mi fossi dichiarato più precocemente, o se avessi sfruttato la presenza di questi ragazzi nel mio stesso corso per riuscire a fare coming out a mia volta, potrei aver avuto varie buone occasioni per avere più conoscenti e amici gay, per conoscere altri gay amici di questi, e poi chissà. Almadel di certo non credo abbia il problema di sfruttare proprio il collega gay del fidanzato per avere rapporti con altri ragazzi gay, visto che di canali ne ha e ne ha avuti a bizzeffe e non ha certo problemi di coming out.

Comunque, poco più tardi, feci in modo di sfruttare altre amicizie, oltre a concretizzare e incontrare vari ragazzi validi sulle app.

Forse potrei essere sembrato un po' crudo, però dico, va bene la pacca sulla spalla, ma se un utente a ogni decennio ripropone il drammone del gay trentenne o quarantenne non dichiarato, solo, che non riesce a integrarsi né a Canicattì, né a Milano, né a Toronto nel quartiere gay... be', dirgli di mettersi un po' più in discussione di quanto sta facendo non lasciandosi più sfuggire occasioni propizie, mi sembra il minimo.

Tra l'altro, anche questo forum è un'ottima occasione. Può partecipare, se vuole e se riesce (non so se ci vuole un numero di post minimo), alla sezione "raduni" proponendo un incontro a milano con altri utenti o partecipando a quello di bologna che è stato per ora rimandato a data da destinarsi.

 

Edited by davydenkovic90
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