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Indipendenza economica. Dove andare a vivere? Crescita personale VS Convenienza?


wwspr

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Ciao a tutti.

Fra qualche mese, se tutto va bene, il tortuoso percorso di studi che ho intrapreso più di cinque anni fa dovrebbe giungere al termine e sarò un maestro della magia.

Il mio obiettivo è quello di rendermi indipendente il prima possibile, sia in termini abitativi che economici, per quanto immagini che gli stipendi che eventualmente mi aspetteranno saranno esigui.

Forse a torto, mi sento ottimista sulla spendibilità della mia laurea, abbastanza da intrattenere l’idea di poter trovare un lavoro dovunque voglia. La semplificazione è eccessiva e la realtà delle cose mi contraddirà di certo, ma uso questo assunto come premessa per ragionare su una scelta importante che mi si presenta: potendo cercare lavoro dovunque, dove vorrei andare a lavorare, dunque a vivere? Prendere una decisione sbagliata potrebbe significare rendermi la vita difficile per diversi anni. Vedo un bivio. Bologna o l’orticello di casa:

1)      La provincia romagnola. Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena. Deliziosa ma povera di opportunità; comoda, ma non incentiva ad abbandonare la propria comfort zone. La vicinanza della famiglia è rassicurante ma soffocante.

2)      Bologna. Innanzitutto, l’affitto di una stanza singola in un tugurio condiviso costa quanto quello di un sontuoso bilocale in provincia, quindi le condizioni di vita non sarebbero ideali e la cosa mi peserebbe parecchio. Considerato il fatto che si tratta di una città inquinata, sporca e affollata, non credo vorrò passarci il resto dei miei giorni. L’unico punto a favore è che è ricca di opportunità.

Chiamatela scarsa intraprendenza o timore puerile di allontanarmi troppo da casa, ma non prendo in considerazione città più lontane. Dovrei?

Se voglio farmi degli amici, addirittura amici gay o, dio non voglia, trovarmi un ragazzo, penso che l’opzione della grande città sia l’unica alternativa logica (ma lo è? sto idealizzando?), però è una alternativa scomoda, che potrebbe non dare i risultati sperati. In virtù del fatto che nessuno mi obbliga a scegliere l'alternativa scomoda, è molto probabile che sprofonderò inesorabilmente nel percorso di minima resistenza, come è spesso successo in passato, quindi non è scontato che compia la scelta lungimirante.

Ci sono punti di vista che sto ignorando? Potete condividere esperienze personali? Se avete opinioni in merito alla questione, vi chiederei di convincermi.

Grazie di aver letto.

Edited by wwspr
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Per conto mio se scegli di non abitare piu' con la tua famiglia lo devi fare ben lontano da loro per vivere veramente la tua indipendenza e sottrarti al loro controllo sociale.

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2 hours ago, wwspr said:

mi sento ottimista sulla spendibilità della mia laurea

puoi ricordarmi in cosa ti stai laurenado?

magari st'info potrebbe essere utile per darti qualche dritta più sensata!

tnks

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davydenkovic90

Resta in provincia. Non mi sembri uno che sa coglierle, le opportunità. Specialmente di incontrare altri ragazzi gay e farci amicizia.

Questo topic è un'ennesima comfort zone, e ti auguro di uscirne presto.

Un caro saluto.

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17 minutes ago, davydenkovic90 said:

Resta in provincia. Non mi sembri uno che sa coglierle, le opportunità. Specialmente di incontrare altri ragazzi gay e farci amicizia.

Ti sei espresso in modo forte, ma la stringatezza del commento mi rende impossibile capire se esso sia schietto o ironico, image.gif.3dd8d3cd409168912d1d36991f4a2510.gife questo va a rimarcare il fatto che, per quanto mi riguarda, la scelta non sia tanto banale quanto una interpretazione sarcastica vorrebbe implicare. Osservando il mio comportamento in occasioni passate, ho potuto constatare in più di un'occasione come effettivamente "non sono uno che sa coglierle, le opportunità". Il cambio di scenario non cambierà la mia natura disfunzionale, la quale potrà essere ulteriormente peggiorata dalla carenza di tempo che un eventuale lavoro a tempo pieno comporterà. Questo significa che potrei ritrovarmi a non crescere nemmeno in una grande città, a discapito delle più numerose opportunità, con l'unica differenza che vivrei peggio di quanto non succederebbe in provincia. E al contempo, è possibile che il semplice vivere un luogo provinciale lontano da casa sia sufficiente a sbloccarmi, liberandomi da un certo tipo di dinamica adolescenziale castrante della quale ho sofferto molto nel corso di questo interminabile periodo formativo.

Tutto questo per dire che, come l'interpretazione del tuo commento, anche la scelta non è ovvia ed è per questo che mi piacerebbe leggere i vostri punti di vista.

image.gif

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Dal mio punto di vista non basta vivere lontano da casa per sbloccarti. Deve cambiare qualcosa in te stesso, altrimenti resterai inibito.

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Hinzelmann
2 hours ago, wwspr said:

 Questo significa che potrei ritrovarmi a non crescere nemmeno in una grande città, a discapito delle più numerose opportunità, con l'unica differenza che vivrei peggio di quanto non succederebbe in provincia

Faresti sempre in tempo a trasferirti in provincia dopo due-tre anni

Vero è che potresti anche fare il contrario e forse sarà decisivo il luogo di lavoro, tuttavia darei la precedenza alle maggiori opportunità

 

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Non idealizzare le grandi città, di solito i cittadini sono più egocentrici e frenetici. Prima di tutto pensa al lavoro, il resto verrà da sé. 

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Personalmente se la tua famiglia non ha particolari problemi economici, mi trasferirei in una città più grande sia per le diverse opportunità lavorative che per la tua libertà e magari se inizialmente avrai difficoltà con l'affitto ti farai aiutare dai tuoi. Poi se non ti troverai bene lì per qualche motivo potrai sempre ritornare, intanto avrai fatto esperienze lavorative e non di cui magari ti sei privato nei tristi anni di studio.

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15 hours ago, wwspr said:

E al contempo, è possibile che il semplice vivere un luogo provinciale lontano da casa sia sufficiente a sbloccarmi, liberandomi da un certo tipo di dinamica adolescenziale castrante della quale ho sofferto molto nel corso di questo interminabile periodo formativo.

Hai individuato bene i vari passi del tuo futuro prossimo. 1 la tua laurea è prossima 2 il tuo obiettivo è renderti indipendente dalla famiglia 3 cercherai e pensi di trovare lavoro 4 dove andare? 5 con mille cautele ti poni anche l’obiettivo di formarti una socialità, avere, chissà, degli amici gay, trovarti, forse, anche un ragazzo.

Poiché domandi se ci sono altri punti di vista da considerare, ti rispondo che fin qui tutto va bene, in particolare la 3 è un punto di forza del tuo presente, e quindi ti consiglio di tenertela stretta e di far leva su essa. Ottima è anche la 2, naturalmente. Le incertezze, le resistenze, cominciano con la 4 e la 5. Forse manca la 6: quanto sono preparato, attualmente, a determinare un cambiamento della mia vita? a sbloccare la mia emotività, la mia omosessualità?

Io credo che cercare e trovare un lavoro, andare a vivere da solo, organizzarti la tua vita, cercare di promuovere la tua vita sociale, determinerà in te cambiamenti positivi. A mio parere dovresti integrare tutto ciò con una psicoterapia, che verosimilmente puoi fare solo a Bologna. Quindi puoi anche andare a vivere in provincia, in un luogo che ti piaccia, ma non troppo lontano da Bologna. Mi sembra un obiettivo raggiungibile. A Bologna dove, poi, avresti  più opportunità, cui accostarti passo dopo passo.

In definitiva, il mio consiglio è di procedere per gradi, ma con la consapevolezza che devi sbloccare un quid di emozionale in te, e che per far questo è necessario disporre di vari aiuti: certo il lavoro e l’indipendenza economica, certo l’andare a vivere da solo, ma poi anche una ferma motivazione di voler arrivare all'obiettivo della 5, e infine un aiuto. Oltre all’andare a vivere da solo, che è un potente aiuto, credo ti farebbe bene una terapia di supporto. 

Il cambiamento può sopravvenire anche relativamente d’improvviso, oppure ci puoi metter un po' di tempo, l’importante è che tu lo voglia e che ci arrivi. 

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davydenkovic90

Cucciolo wwsrp, sono stato nominato dal forum e me tocca uscì (non che mi dispiaccia, vista l'aria che tira)

Comunque non volevo lasciar lì la mia rispostina caustica che forse hai preso un po' male. Rileggi i miei messaggi vecchi e già lì ti dissi qual è secondo me una via per risolvere un certo problema tuo interiore nell'approccio ad altri lgbt, al di là che tu finisca a vivere a Faenza o a Kathmandu.

E ti faccio un in bocca al lupo 🙂 

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8 minutes ago, davydenkovic90 said:

Cucciolo wwsrp, sono stato nominato dal forum e me tocca uscì (non che mi dispiaccia, vista l'aria che tira)

Comunque non volevo lasciar lì la mia rispostina caustica che forse hai preso un po' male. Rileggi i miei messaggi vecchi e già lì ti dissi qual è secondo me una via per risolvere un certo problema tuo interiore nell'approccio ad altri lgbt, al di là che tu finisca a vivere a Faenza o a Kathmandu.

E ti faccio un in bocca al lupo 🙂 

Ciao. Prima di essere accettato come iscritto ho lurkato un bel po' leggendo i tuoi interventi, e dispiace come la situazione si sia incancrenita così...

Quando scriviamo qui, siamo sempre davanti ad un pc/tablet/smartphone, e checché se ne dica, fisiologicamente esce sempre un po' il peggio di noi. Situazione vista un po' in tutti i forum purtroppo.

Un bocca in lupo anche da me, e mai dire mai...

Edited by Dav1de
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Io voto suntuoso bilocale subito fuori Bologna. Abito in Romagna se ti va di prendere un caffè e fare 4 chiacchiere mandami un messaggio privato 

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6 hours ago, marco7 said:

Scusa @Isher ma perche' la psicoterapia si puo' fare solo a bologna ? :hm:

No, certo, si può fare ovunque. Se uno trova una persona in gamba a Fano (dove c'è un mare bellissimo), o a Cesena e Forlì, che sono cittadine deliziose, la farà lì. Volevo solo dire che a Bologna ci sono sicuramente più psicoterapeuti e quindi una maggiore scelta. 

In effetti, volevo aggiungere a @wwspr il consiglio di sdrammatizzare la scelta città/campagna, nel senso che se non ti senti di andare a Bologna, benissimo, non c’è ragione di caricarti di un altro peso, volontaristico, che magari in questo momento ti costa troppo, ti pesa. Hai bisogno di un po' di leggerezza e anche di un certo entusiasmo. Se hai queste due cartucce, crescerai e coglierai occasioni di crescita e maggiore sicurezza.

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23 hours ago, Hinzelmann said:

Faresti sempre in tempo a trasferirti in provincia dopo due-tre anni

21 hours ago, B4Dguy said:

se non ti troverai bene lì per qualche motivo potrai sempre ritornare

L'eventuale transitorietà della decisione e il fatto che probabilmente avrò il supporto economico dei miei sono particolari ai quali non avevo dato il giusto peso. 

2 hours ago, Krad77 said:

Io voto suntuoso bilocale subito fuori Bologna. Abito in Romagna se ti va di prendere un caffè e fare 4 chiacchiere mandami un messaggio privato 

Anche questa sarebbe un'opzione non preventivata che dovrei considerare, quando verrà il momento.

23 hours ago, Pix said:

Prima di tutto pensa al lavoro, il resto verrà da sé. 

La priorità e il fattore limitante sarà certamente quello. Questo topic è una valutazione teorica che lascia un po' il tempo che trova, me ne rendo conto. 

On 6/1/2019 at 3:33 PM, marco7 said:

Deve cambiare qualcosa in te stesso, altrimenti resterai inibito.

Due dei principali motivi per cui ho continuato a rimandare l'idea di vedere un terapeuta in questi anni sono:
1) Il fatto di aver vissuto molto male il ruolo di studente. Lo studio universitario non ha orari o confini ben definiti ed è una esperienza totalizzante: in ogni momento, qualunque cosa si stia facendo, si sta sottraendo tempo allo studio, uno studio la cui mole è illimitata e che quindi ordina dispoticamente di non prendere altri impegni né fare altri progetti. Tutte le proprie energie devono essere riversate in quel pozzo senza fondo. Significa che io sia stato un secchione? Niente affatto, ma ho perso molto tempo in modo non costruttivo, succube di quella presenza tirannica che mi imponeva di non prendere altri impegni. Sembra stupido, ma così è stato.
2) Il fatto di dover mettere i miei a conoscenza della cosa, per ovvie questioni di dipendenza economica. In passato hanno usato "lo psicologo", associato ad accuse di anormalità come arma contundente per riversare le loro frustrazioni su di me, e questo mi rende determinato a non metterli al corrente di un eventuale percorso di psicoterapia.

In questo momento di svolta sento questi due scogli cedere, quindi di certo cercherò un supporto, come ovviamente mi è stato consigliato qui sul forum. Che poi effettivamente mi serva o meno lo scoprirò.

4 hours ago, davydenkovic90 said:

sono stato nominato dal forum e me tocca uscì

Ho notato gli attriti che si sono verificati su un altro topic. Mi spiace tu abbia deciso di andartene, ma a volte un time-out può essere di giovamento quando un determinato contesto è causa di troppa negatività. Che tu decida di tornare o meno, potrai avere una mente più libera per dedicarti a cose davvero importanti, come l'imparare a fare all'uncinetto o il costruire modellini di navi in bottiglia.

Grazie a tutti per i feedback.

Edited by wwspr
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Il fatto che tu sia disposto ad andare da un terapeuta gioca tutto a tuo vantaggio. I problemi maggiori di solito li hanno quelli che non ci vogliono andare.

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davydenkovic90
38 minutes ago, wwspr said:

Ho notato gli attriti che si sono verificati su un altro topic. Mi spiace tu abbia deciso di andartene, ma a volte un time-out può essere di giovamento quando un determinato contesto è causa di troppa negatività. Che tu decida di tornare o meno, potrai avere una mente più libera per dedicarti a cose davvero importanti, come l'imparare a fare all'uncinetto o il costruire modellini di navi in bottiglia.

Non me ne vado per la negatività, né per dedicarmi a cose importanti, perché lo faccio già.

Fra poco mi faccio una doccia e vado a casa del mio ragazzo, sai quanto cavolo me ne può importare di Saramandasama o FreakyFred che continuano a commentare con le loro cazzatine? 

A me dispiace solo per il fatto che un forum come questo, che potrebbe davvero essere una piattaforma valida per incontrarsi e fare amicizia, venga sempre usato come fogna o discarica da qualcuno che evidentemente ha troppe frustrazioni e che probabilmente solo qui riceve la considerazione che vorrebbe. 

E' principalmente per questo dispiacere che me ne vado, non perché mi sento offeso o altri motivi. 

38 minutes ago, wwspr said:
3 hours ago, Krad77 said:

Io voto suntuoso bilocale subito fuori Bologna. Abito in Romagna se ti va di prendere un caffè e fare 4 chiacchiere mandami un messaggio privato 

Anche questa sarebbe un'opzione non preventivata che dovrei considerare, quando verrà il momento.

Il momento è adesso. Krad l'ho conosciuto anche io che sto a centinaia di km di distanza ed è una personcina deliziosa: simpatico, cordiale, dolce e buono. Devo dirti altro? Prendi il primo autobus, treno, macchina e vai subito a bere una birra con lui. E' l'unica cosa sensata che puoi fare in questo preciso istante della tua vita, per risolvere i tuoi problemi e per avvicinarti  anni luce ai tuoi obiettivi. Non ti servirà a niente stare qui a leggere  Isher che parla di psicoterapeuti di Fano (ma che cazz?!) o marco7 che fa domande fuori contesto, o le cazzatine di certi avatar bulletti e cretini che non hanno una vita. 

Al massimo, se sei impegnato con la tesi, ti concedo di procrastinare fino a sabato prossimo ad uscire con Krad, ma non più tardi, altrimenti la maledizione di Laura Pausini si scaglierà su di te e ti farà rimanere a Faenza a far ceramica tutta la vita!  Pensaci!

Scusate, volevo andarmene su una nota di colore (ma con un consiglio validissimo)

Un bacione stellare generalizzato, soprattutto a Doctoralf. 

 

 

Edited by davydenkovic90
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FreakyFred
5 minutes ago, davydenkovic90 said:

Saramandasama o FreakyFred che continuano a commentare con le loro cazzatine?

Le tue parole mi feriscono.

Purtroppo, sai come funziona, la vita è un gioco a somma zero, chi non nomina viene nominato, homo homini lupus, siamo in un mondo di squali, etc etc.

Fra l'altro sono un convinto remainer. Ma sono lieto di sentire tanta positività in te. When you got to go, go with a smile!

 

 

Più in topic, credo che Bologna sia una delle città più vivibili d'Italia, specie per un gay. Potendo ci ritornerei. 

Ai miei tempi unibo offriva anche un servizio di aiuto psicologico gratuito e abbastanza passabile. In particolare c'erano dei percorsi di terapia di gruppo che per uno come te sarebbero perfetti. Capisco che non sei più studente, ma credo sia una cosa aperta anche a non studenti a prezzi passabili. Magari informati. 

E fai un salto al Cassero.

 

1 hour ago, wwspr said:

1) Il fatto di aver vissuto molto male il ruolo di studente. Lo studio universitario non ha orari o confini ben definiti ed è una esperienza totalizzante: in ogni momento, qualunque cosa si stia facendo, si sta sottraendo tempo allo studio, uno studio la cui mole è illimitata e che quindi ordina dispoticamente di non prendere altri impegni né fare altri progetti. Tutte le proprie energie devono essere riversate in quel pozzo senza fondo. Significa che io sia stato un secchione? Niente affatto, ma ho perso molto tempo in modo non costruttivo, succube di quella presenza tirannica che mi imponeva di non prendere altri impegni. Sembra stupido, ma così è stato.

Ah, fra parentesi: nella vita si diventa sempre più impegnati, almeno fino a che non si va in pensione. 

Il lavoro ti occuperà molto più dello studio.

Se vuoi tempo per te stesso impara a creartelo, a rilasdarti e a staccare la spina ogni tanto. Se no andrai in burnout rapidamente.

 

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Saramandasama

OT per il brexiter

Ma davvero raccontarci che ti farai la doccia per poi andare a casa del moroso(sul quale hai fatto thread dove raccontavi di non sentirti alla sua altezza), credi possa suscitare qualche sorta di invidia in qualcuno?

Cazzo, che frustrazione!

Che personcina gentile e amabile che sei!

30 minutes ago, marco7 said:

se ti feriscono hanno raggiunto il loro scopo.

Si sente ferito perché credeva in un’esagerazione alzata intorno al  tipo in questione. Invece..

Per l’ennesima volta. Fa come se non esistessi. Non nominarmi. Di grazia!

Edited by Saramandasama
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FreakyFred
4 hours ago, Saramandasama said:

Si sente ferito perché credeva in un’esagerazione alzata intorno al  tipo in questione. Invece..

 

5 hours ago, marco7 said:

se ti feriscono hanno raggiunto il loro scopo.

Fortunatamente non sono davvero così delicato. 

Ma ammetto che non sono contento della dipartita, ammesso che succeda davvero.

D'altro canto non credo sia possibile suscitare simpatia in tutti e onestamente neanche ci provo, non è nei miei obbiettivi di vita.

E poi la mia esperienza di vita mi mette in una condizione particolare e difficile: ho altissime comprensione ed empatia verso ogni forma di disagio o sofferenza, oserei dire infinite... E al contempo una sopportazione pari quasi a zero per vedermene scaricate addosso le conseguenze. Non è facile conciliare le due cose, ma ci provo ^^'

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Assolutamente Bologna, hai bisogno di evadere dalla dimensione provinciale in cui vivi per quanto possa essere rassicurante. La città dà sicuramente molte più opportunità di crescita professionale e anche personale, in termini relazionali in senso amicale e amoroso. In questo momento della tua vita hai bisogno di questo, di uscire dalla tua comfort zone e aprirti a nuove realtà, poi questo non significa che dovrai necessariamente stare in città per il resto dei tuoi giorni.

Ovviamente l'ambiente urbano ti fornisce delle opportunità, ma bisogna anche essere in grado di coglierle e sfruttarle. Il cambio di ambiente secondo me già aiuterà in questo senso, per quella che è la mia esperienza l'ambiente in cui si vive può influenzare molto quelle che sono le proprie attitudini e i propri comportamenti, la visione per cui i problemi rimangono uguali a prescindere di dove ci si trova e che spostarsi sarebbe un modo per fuggirne l'ho sempre trovata un po' banale. Poi certo questo non significa che tu non debba anche lavorare su te stesso. 

Comunque io mi trovo più o meno nella tua situazione, anche se ho le idee molto chiare su cosa fare. Fra qualche mese mi laureo e la prima cosa che farò appena trovato un lavoro è trasferirmi, a Torino o anche altrove anche all'estero a seconda delle opportunità che avrò, non mi pongo limiti in questo senso. Certamente ho forte necessità di andarmene dall'ambiente provinciale asfissiante e limitante in cui ora mi trovo, per quanto abbia fatto le mie esperienze sento di non aver ancora cominciato a vivere davvero. 

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minchia in ogni topic c'è sta tarantella 🤣 ammetto che è divertente e fareste prima a creare un topic apposito lol 

cmq davydi nella crudeltà e insensibilità cumulativa ha azzeccato due cose:

1) effettivamente l'opener più e più volte ha manifestato disagi sociali e che quindi dovrebbe dare priorità a risolverli prima di buttarsi in cose che potrebbero essere lesive e complicate

2) conoscere krad e andare al cinema con lui e parlare di got come se non ci fosse un domani 

da me s tutto, a voi la parola

😎

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Intanto finisci gli studi e trova il lavoro che desideri. Sei sempre in tempo a trasferirti in città tra uno o due anni. 

Tieni presente che vivere da solo é un grande impegno soprattutto se sei lontano da casa. Unire questo impegno al fatto che stai iniziando un nuovo lavoro é assai complesso. Inoltre quando vai in affitto ti chiedono la busta paga e se non sei indeterminato può essere che non ti affittano. 

 

Il mio consiglio é questo: lavora qualche mese o uno o due anni e poi trasferisciti appena sei indipendente. 

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21 minutes ago, faby91 said:

Intanto finisci gli studi e trova il lavoro che desideri. Sei sempre in tempo a trasferirti in città tra uno o due anni. 

Tieni presente che vivere da solo é un grande impegno soprattutto se sei lontano da casa. Unire questo impegno al fatto che stai iniziando un nuovo lavoro é assai complesso. Inoltre quando vai in affitto ti chiedono la busta paga e se non sei indeterminato può essere che non ti affittano. 

 

Il mio consiglio é questo: lavora qualche mese o uno o due anni e poi trasferisciti appena sei indipendente. 

Con questo commento hai dato corpo alla mia generale ritrosia nei confronti dell'opzione numero 2. Idealmente quella sarebbe la scelta migliore da un punto di vista di crescita personale, ma l'attuazione di un trasferimento in una grande città potrebbe essere complicato da molti dettagli pratici che in parte non riesco nemmeno a prefigurarmi, non avendo molta esperienza. Hai concretizzato alcuni problemi, ma riesco a immaginarne molti altri, più o meno ingenui e sensati.

Da una parte le cose potrebbero effettivamente sovraccaricarmi di uno stress che potrebbe essere evitato prendendo il processo per gradi, dall'altra il timore strisciante è che concedendomi di rimanere vicino a casa, finisca per cadere in un vortice di apatia che mi inchiodi qui, destinandomi all'infelicità. Come se non bastasse, non riesco proprio a chiedere a me stesso di aspettare ancora un po', di rimandare l'opportunità di farmi una vita ancora qualche anno.

A discapito del fatto che non riesco ancora ad avere le idee chiare su quello che voglio fare, questo è proprio il genere di intervento che stavo cercando quando ho aperto il topic, grazie.

EDIT: Ho inizialmente frainteso il tuo consiglio. La tua idea sarebbe quella di lavorare come pendolare in un primo momento, quindi. Anche questa è un'opzione di compromesso interessante.

Edited by wwspr
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davydenkovic90
On 6/2/2019 at 6:55 PM, Saramandasama said:

OT per il brexiter

Ma davvero raccontarci che ti farai la doccia per poi andare a casa del moroso(sul quale hai fatto thread dove raccontavi di non sentirti alla sua altezza), credi possa suscitare qualche sorta di invidia in qualcuno?

Cazzo, che frustrazione!

Che personcina gentile e amabile che sei!

Quando avrei aperto un topic dove racconto di non sentirmi all'altezza del mio ragazzo, scusa? Ne ho aperto uno in cui chiedevo agli altri utenti se si fossero mai sentiti "non all'altezza", per qualsiasi motivo, in una qualche loro relazione, perché mi sembrava un argomento di discussione interessante nell'ambito di relazioni gay, visto che i gay spesso soffrono di bassa autostima e sono spinti a complicare relazioni per questo motivo. E io non ho risposto in quell'occasione proprio perché - come non manchi di ribadire anche qui - ogni volta che dico "A" sul mio ragazzo (anche solo della sua esistenza, come nell'ultimo post che ho scritto) ti inalberi e cominci a dire che mi vanto, che sono cheap, che voglio suscitare invidia, che uso il forum come se fosse Facebook. 

Ripeto, visto il basso livello di certi utenti preferisco non dare in pasto al forum alcunché sulla mia relazione attuale, a differenza di quanto fanno molti altri utenti sottoforma di dubbio o sfogo per chiedere legittimamente un consiglio, senza che nessuno dica loro che si vantano, comunque.

Mi limitavo a dire che non passo la vita a pensare a come punzecchiare gli utenti del forum, non sto nel forum per usarlo come cassa di risonanza dei miei complessi o come discarica, e nemmeno come luogo virtuale fine a se stesso lamentando sempre lo stesso problema di interazione con la comunità lgbt come fa wwspr ormai da un bel po' di tempo. E se wwspr, invece di star qui  a scrivere e leggere voialtri utenti frustrati che continuate con le cazzate, con gli psicologi di Fano, con gli affitti per lavori a tempo indeterminato, e altri consigli vuoti e qualunquisti di questa sorta, uscisse davvero sabato prossimo con Krad, sono convinto che risolverebbe immediatamente la maggior parte delle sue fisime, e al modico prezzo di, boh, un pizzico di coraggio, di metterci la faccia e 10 euro, al massimo, di piadina romagnola e birra. 

Perché il problema è che se anche ti compri una casa a San Francisco, nessuno ti suonerà il campanello e ti offrirà su un vassoio d'argento la socialità gay che hai sempre sognato, più un twink ventenne super muscoloso e servizievole con cui spassartela a tuo piacimento. Dovrai comunque prendere e incontrare altri ragazzi gay, prima o poi, e decisamente meglio prima che poi, meglio prima di aver buttato migliaia di euro in psicoterapia (a meno che uno non ne abbia bisogno per altri versi), meglio in amicizia, meglio con alcuni ragazzi di questo forum, perché è molto più soft, meglio dopo aver fatto coming out (con amici e possibilmente anche coi familiari) perché così te la vivi con più tranquillità, ma non è essenziale (il c.o.)...

Se non imbocchi questa strada e continui a rimandare, certe fisime te le porterai dovunque troverai lavoro e dovunque affitterai casa, e fra qualche anno tornerai sul forum sempre con le stesse cose da raccontare e gli stessi problemi.

 

 

Edited by davydenkovic90
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