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Non solo fisico


Fergus

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Saramandasama

L’assertività equivale ad essere maschi alpha. Per essere maschio alpha bisogna averlo dai 21 in su. 

Altrimenti si sfocia nella passive aggressiveness.

Sorry!

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FreakyFred
4 minutes ago, fireice08 said:

forse però le persone (maschi o femmine che siano) non riescono ad esprimerla, ad esercitarla, perché vista come una debolezza?

L'assertività comprende la capacità di esprimere. Una persone che si vergogni delle proprie sensazioni perché crede che lo facciano sembrare debole già manifesta scarsa assertività.

Che sia una dote maschile effettivamente lo ha detto Almadel e non io, che ho anzi sottolineato che le donne possono essere assertive.

Tuttavia è vero che tradizionalmente l'assertività è considerato un'ideale maschile. Probabilmente a torto, ma appunto, stiamo parlando di un gioco delle parti alla fine. 

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6 minutes ago, Saramandasama said:

L’assertività equivale ad essere maschi alpha. Per essere maschio alpha bisogna averlo dai 21 in su. 

Ma in realtà abbiamo proprio adesso detto che l'assertività può essere una qualità sia maschile che femminile, non esclusivamente maschile, quindi il discorso del maschio alpha (che noia poi) non regge.

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On 7/3/2019 at 2:23 AM, Almadel said:

Bisognerebbe imparare a non pretendere questa "assertività", né da sé stessi né - soprattutto - dagli altri.

Siamo tutti un po' confusi e discretamente smidollati.

Se possiamo evitare di far sentire gli altri sempre non all'altezza forse sarebbe meglio 🙂

Che Freaky esiga assertività dal suo candidato può apparire buffo, ma in realtà è il linea con la media delle offerte di lavoro del XXI secolo. Assertività in primo luogo; seguono al secondo posto la proattività e al terzo la flessibilità. Non penso che "assertività" sia un connotato prettamente virile: è un connotato prestazionale-performativo, quindi è più propriamente una qualità capitalistica-neoliberista, derivante dall'attuale finanziarizzazione delle relazioni sociali.

Le aziende post-industrializzazione sono in difficoltà. Nel mercato deindustrializzato il lavoro dipendente non funziona più come delega di esecuzione, ma come delega di iniziativa: perciò devono cercare di ottenere un lavoratore che sia capace di iniziativa, ma solo quello stretto indispensabile per accettare di sobbarcarsi il rischio di impresa senza emanciparsi e pretendere partecipazione agli utili. E' un paradosso molto attuale, quello di plasmare il "subordinato autonomo". E' in effetti il sogno di ogni datore contemporaneo, e lo si vede nella metafora iperrealistica della velocissima trasformazione dei contratti di lavoro subordinati in stranissime "offerta d aprire partita IVA" a fronte di prestazioni che sono oggettivamente subordinate.

Le aziende possono quindi approcciare il mercato della manodopera come consumatori alla ricerca del prodotto che più si confaccia alle loro esigenze. E il prodotto, essendo umano, deve confarsi dal punto di vista della struttura psicologica, cioè proprio dei pattern neurali che caratterizzano il suo comportamento.

Questo è quello che chiede Freaky: un prodotto che si comporti come dice l'etichetta, in modo da evitare il rischio che si pianti a metà lavaggio col portellone aperto e gli allaghi il tinello. Il consumatore si fa oculato e pretende una prolungata garanzia per i vizi per l'oggetto che compera.

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10 minutes ago, Sampei said:

Nel mercato deindustrializzato il lavoro dipendente non funziona più come delega di esecuzione, ma come delega di iniziativa: perciò devono cercare di ottenere un lavoratore che sia capace di iniziativa, ma solo quello stretto indispensabile per accettare di sobbarcarsi il rischio di impresa senza emanciparsi e pretendere partecipazione agli utili. E' un paradosso molto attuale, quello di plasmare il "subordinato autonomo".

 

Quanto hai ragione 

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8 minutes ago, Sampei said:

Che Freaky esiga assertività dal suo candidato può apparire buffo, ma in realtà è il linea con la media delle offerte di lavoro del XXI secolo.

uhm.. quindi stare con lui sarebbe paragonabile ad un impiego full time?

interessante teoria;

e però mi chiedo se, nel caso, sia più un lavoro a tempo determinato o indeterminato;

mentre sul fatto che lo si possa considerare altamente usurante, credo che possiamo essere tutti concordi!

😝

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15 minutes ago, Sampei said:

trasformazione dei contratti di lavoro subordinati in stranissime "offerta d aprire partita IVA" a fronte di prestazioni che sono oggettivamente subordinate.

su quello però influisce parecchio tutto il discorso dei contributi previdenziali da versare per il dipendente risparmiati, in cambio di una piccola ritenuta d'acconto

-scusate il clamoroso off topic-

Edited by freedog
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FreakyFred

Mi piace la lettura di @Sampei, basta che non passi io per lo strano capitalista sentimentale cattivo. Io nel partner cerco un alleato, e che sia un buon alleato è fondamentale; non è neanche cinismo, è proprio una cosa che impari a suon di botte. Quanto alla partita IVA, io lo assumerei volentieri un twinkino fragile ed incerto a tempo indeterminato, ma il punto di un contratto di quel tipo è che sia difficile da recidere. Nel momento in cui so che l'altro può reciderlo senza conseguenze in qualsiasi momento sulla base del capriccio del momento, allora la mia priorità è trovare qualcuno che abbia stabilità e capriccioso non sia, che sia cspace di decidere una strada e tenerla. "La donna è mobile qual piuma al vento"... Eh. E fintanto che è come piuma al vento ci credo che la chiudi in cucina, se no vola via. 

Questi sono problemi strutturali e bisogna resistere alla tentazione di identificare qualcuno da mettere al banco degli imputati. Il mio problema semmai se vai a vedere è proprio che continuo a rivolgermi a donne mobili come piuma al vento, e a quel punto è naturale che volino via.

Se poi vogliamo discutere di oggettivazione dell'umano questo non è il topic; ci viene chiesto di parlare del ragazzo che vorremmo, è fatto apposta per oggettivare.

1 hour ago, freedog said:

mentre sul fatto che lo si possa considerare altamente usurante, credo che possiamo essere tutti concordi!

Non ti dico, guarda. Credo sia più impegnativo giocare a Candyland.

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14 minutes ago, FreakyFred said:

Credo sia più impegnativo giocare a Candyland.

:laugh:

buona questa, congrats!

(vedi che stai migliorando il livello delle battute, a forza de bazzicà sto postaccio de vipere??)

Edited by freedog
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MarkCaltagirone

ma che c'è di interessante nelle persone fragili? che devi fare loro da psicologo o badante? E se sono fragili come fanno ad essere stabili? E' la stessa sindrome da crocerossine delle femmine che si innamorano del ragazzo stronzo che le tradirà il primo giorno. Se la casetta del porcellino è fragile al primo soffio di vento va giù 

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A me l'idea di stare con una persona "che sa quello che vuole"

somiglia un po' troppo alla richiesta di avere un partner "sincero" o "innamorato".

Mi pare - in definitiva - una banalità.

 

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Ossignur Freaky la mia opinione non doveva essere apprezzata, doveva essere un tristo monito!

Ne approfittavo per chiacchierare su alcune tendenze generali: lo vedo anche nel modo (autoironico fino a un certo punto) con cui i gay annunciano, proprio adesso, su facebook, Instagram ecc che "Hey a settembre si aprono le selezioni per il fidanzato autunno-inverno 2019, mi raccomando, ecco di seguito i requisiti! ihih". E giù l'elenco corposo di virtù, performance, parametri e proprietà. In prima battuta è senz'altro una banalità da rivista sotto l'ombrellone, come dice Alma.

Scherzando scherzando, però, alla fine saltano fuori cose un po' più problematiche, come appunto la malcelata visione performativa delle relazioni affettive che molti gay hanno. Mi pare che ne avesse già parlato Hinzelmann tanto tempo fa e mi era rimasto impresso perché è una sensazione ricorrente.

Non so se, come ci suggerisce il signor Caltagirone, sia effettivamente il turbocapitalismo fusariano a creare queste stranezze nei rapporti umani, però il livello di competitività efficientista dei gay ricorda un pochino il livello di competitività molto apprezzato negli ambienti di mentalità IBM, dove è un valore massimo l' "eccellere", il "brillare", il "funzionare", mentre viceversa si ritiene un disvalore quella sorta di umile cooperazione empatica che propone Almadel quando dice "magari a volte si potrebbe decidere deliberatamente di non far sentire in difetto l'altro". Insomma, importare i parametri dell'efficientismo nelle relazioni umane, al di là della eventuale disumanizzazione turbocapitalista (...), ho paura che sia molto inefficiente.

Edited by Sampei
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Hinzelmann

Ci sono una serie di osservazioni interessanti, ma non so quanto possano cogliere il problema

Non è detto che il ruolo "ascritto" intenendo per tale il mio codice comportamentale-caratteriale coincida con quello "acquisito", che è ciò mi viene professionalmente richiesto

Può esistere un incastro perfetto fra macho e marito tradizionale, in cui io delego alla moglie la cura della famiglia ( anche al limite la decisione sul divorzio che spesso è una decisione femminile ) se poi però fuori casa di lavoro faccio l'infermiere cioè una professione in cui è richiesta assistenza, cura empatia....io veramente il macho lo posso fare solo in tangenziale con delle prostitute.

Cosa che peraltro accade...nè è detto che se faccio l'infermiere debba essere necessariamente un macho frustrato, certo mi adatterò ad una situazione in cui i miei codici comportamentali si articolano, o magari sarò un infermiere "ruvido" in qualche modo mi assesto

Se però la nostra società chiede assertività, se l'assertività è un ruolo professionale richiesto ed acquisito, dovrebbe essere più facile trovarlo questo gay assertivo : anche chi non ce l'ha inscritto nel suo codice comportamentale lo impara...al di là del fatto che sia qualità più maschile o meno intendo

Altro discorso se pretendo di trovarlo in un twink che non ha mai lavorato un giorno, o in un gay giovane che al 30% ( che forse sale per noi al 50% ) non ha mai lavorato

Questo ragazzo sarà propenso ad essere maschile e quindi assertivo nel sesso, magari con diverse coloriture che spaziano dal libertinismo dichiarato, se la sua maschilità è esuberante, a coloriture romantiche più effeminate ( che come spesso dico di femminile non hanno niente...) ma certo non potrà esserlo nel senso professionale del termine

Qui io vedo più un problema di età, a dire il vero @Freakyfred lo sa, io ho sempre visto per lui un problema di età, cioè di scelta di partner troppo giovani per reggere l'urto di una relazione di suo complicata ( ma di fronte ai gusti sessuali uno non può che prendere atto...) non tanto troppo maschili o femminili, ma troppo giovani

Comunque almeno in un over 30 non disoccupato l'assertività professionale dovrebbe essere possibile trovarla e nel frattempo @Freakyfred tu sei molto migliorato,non so quanto a visone performativa della vita...

Anche perchè quel che offrivi prima, ai ragazzi a cui lo offrivi, non pare fosse da loro molto richiesto....tanto è vero che ( fermo restando che noi non disponiamo di ruoli sociali di coppia predefiniti che possano aiutarci ) questo incastro non si è poi verificato cioè tu hai sempre "tirato fuori" inaffidabilità, slealtà etc

 

 

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FreakyFred
43 minutes ago, Almadel said:

A me l'idea di stare con una persona "che sa quello che vuole"

somiglia un po' troppo alla richiesta di avere un partner "sincero" o "innamorato".

Mi pare - in definitiva - una banalità.

 

Il che mi conferma che prima l'hai contestata solo per sport.

21 minutes ago, Hinzelmann said:

Anche perchè quel che offrivi prima, ai ragazzi a cui lo offrivi, non pare fosse da loro molto richiesto....tanto è vero che ( fermo restando che noi non disponiamo di ruoli sociali di coppia predefiniti che possano aiutarci ) questo incastro non si è poi verificato cioè tu hai sempre "tirato fuori" inaffidabilità, slealtà etc

In realtà sì. È esattamente ciò che molti giovani vogliono, il famoso daddy che se ne prenda cura. La mia tragedia è purtroppo che questo incastro si verifica eccome, ma si rompe rapidamente perché la mia pazienza ed accettazione porta ad un'escalation di aspettative. 

Uhm... Freakyfred, finalmente un ragazzo solido e buono, cui mi posso appoggiare! Dato che c'è appoggiamoci un po' di più! Uh, ma guarda come regge bene, quasi quasi mi faccio portare in braccio! Guarda te, ci riesce, ma è fantastico! Dai facciamogli portare anche il mio trolley! Ma che bravo guarda non batte ciglio, e chi lo ritrova uno così! È veramente un bravo ragazzo, e scopa pure da dio, lo adoro; devo proprio presentarlo al mio fidanzato.

Sì, è esattamente questo quello che vogliono, il paparino che li coccoli gli piace da matti; solido, stabile, eroico, paziente... solo che se lo trovano iniziano a spremerlo come un'oliva, e il mio limite di tolleranza alla spremitura è in realtà basso, perché ne ho passate troppe e troppo brutte. Mi spezzo subito se inizi a tirare con tutta questa forza. E ovviamente se per un momento vai fuori ruolo e non sei più la roccia invincibile di prima è finito tutto, sei trasformato in una nullità dalla sera alla mattina.

 

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Hinzelmann

Sei iscritto a questo forum dal 2007 può essere che come daddy inizi ad essere plausibile ora

Ha ragione Almadel nel dire che l'"assertività" da sola è una banalità ( ed hai ragione tu a dire che prima non era da contestare )

Perchè l'assertività significhi qualcosa bisogna aggiungere delle specificazioni : assertivo nel sesso, assertivo nel lavoro, assertivo nello sport etc

Se io ti dico che voglio che tu ti prenda cura di me e tu mi molli, non hai ragione di criticare la mia mancanza di assertività perchè quello che ha cambiato idea sei tu, quindi si parte male:  ha senso parlare di assertività mancante nei tuoi partner, se sono loro a cambiare idea

La realtà è che - semmai - io ho provato piacere-soddisfazione nell'aver fatto cambiare idea a te, nell'averti illuso di essere un daddy, un padrone per poi toglierti la seggiola da sotto al sedere

Resta da stabilire se come daddy sei scarso e facile a spezzarsi, o se sono io che sono un gay isterico e ciò che voglio è FIN DALL'INIZIO portarti alla esasperazione

Chiaramente - per me - puoi essere diventato anche uno splendido daddy, la situazione in 12 anni sicuramente è cambiata, però non ha senso criticare la mia mancanza di assertività se io fin dall'inizio della nostra relazione volevo esattamente portarti alla rottura perchè sono un isterico

In questo caso il discorso diventa come distinguere un twink da un isterico e l'assertività non c'entra molto, certo possono esservi menzogne, c'è il problema del cd. intrigo isterico che ha molto affascinato gli psicoanalisti, ma in linea generale tutti gli scrittori, ma sono elementi accessori ( a meno che non entri in gioco un terzo...cioè il tenere in piedi più relazioni, capita spessissimo anche questo )

 

 

 

 

 

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davydenkovic90
1 hour ago, Almadel said:

A me l'idea di stare con una persona "che sa quello che vuole"

somiglia un po' troppo alla richiesta di avere un partner "sincero" o "innamorato".

Mi pare - in definitiva - una banalità.

 

A me pare una frase fatta ad uso e consumo di quelli che vogliono un po' la pappa pronta, senza mai mettersi un po' in discussione veramente.

Io, a onor del vero, non ho mai preteso nulla. Se un ragazzo che mi piace e ha una relazione con me (anche solo amicale) non sa quello che vuole (per la relazione che ha con me, nella sua vita, o non sa cosa vuole mangiare per cena, per dire...) io lo accetto, lo ascolto, se posso lo aiuto o lo lascio andare per la sua strada, se desidera non avere più a che fare con me.  Magari ci posso soffrire o posso aver bisogno di ragionarci su, però di base accetto tutto, perché la libertà propria e altrui è il valore più importante da salvaguardare sempre.

E non trovo giusto neanche pretendere troppo dall'altro, perché a casa ho degli specchi e mi vedo. Parliamo di sesso occasionale, per semplicità. A me può anche piacere un modello, un bono assurdo, un ginnasta, un nuotatore, un palestrato stile foto di Mario1994... ma se me ne trovassi di fronte uno, non troverei giusto né meritocratico che quel ragazzo lì venga a fare sesso proprio con me che sono uno sgorbietto che si allena con la cacio&pepe di mezzanotte. (ovviamente sto andando per iperboli, quando ero molto curato ho rimorchiato ragazzi molto belli anche io, non c'entra niente il discorso dell'accontentarsi con quello che sto dicendo, spero che sia chiaro)

Sulle relazioni, dovrebbe funzionare più o meno in modo analogo, cioè, conoscendo noi i nostri limiti non dovremmo pretendere che un potenziale nostro partner non ne abbia alcuno. C'è da augurarsi piuttosto che i nostri limiti combacino bene coi limiti dell'altro e analogamente le virtù.

Certo, il mondo virtuale e lo shopping compulsivo online sui frocial fanno credere a chiunque di poter avere delle facili chance di sesso e relazione con il profilo che, fra tutti, risulti il più gradevole o che forse nemmeno esiste. Ma poi sappiamo bene che, all'atto pratico, non è per niente così. 

Per esempio io non mi tengo molto in contatto con Sampei e non so se/come/quanto/chi rimorchia, posso solo dire che se fossi nei suoi panni a quest'ora io sarei già a Hollywood e avrei vinto cinque Oscar (cit.) 

:D

 

Edited by davydenkovic90
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Saramandasama

le Checche isteriche o gli isterici in generale sono distruttivi?

Dietro l’isteria È vero che si celano tanti altri squilibri mentali.

Che mestizia!

(l’intrigo Isterico e le levriere mestruate di Frascati)

Edited by Saramandasama
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FreakyFred
4 minutes ago, Hinzelmann said:

Resta da stabilire se come daddy sei scarso e facile a spezzarsi, o se sono io che sono un gay isterico e ciò che voglio è FIN DALL'INIZIO portarti alla esasperazione

Prevale la seconda, ma è anche vero che non sono il "daddy" più solido del mondo, anche quello è un problema. C'è di sicuro una discrepanza fra ideale e reale qui.

Ho il forte sospetto che in parte ciò abbia a che fare con la proverbiale oscurità del mio carattere. "Non si capisce cosa senti". Magari faccio passare l'idea che essere esasperato mi piaccia, ma anche così devi essere un imbecille fatto e finito per non capire che uno che fa certe cose per te ti ama.

9 minutes ago, Hinzelmann said:

In questo caso il discorso diventa come distinguere un twink da un isterico

Eh. Guarda che non sempre erano così giovani. Sembra che io calamiti gente immatura, anche over 30. Uno fu un trentunenne, ai tempi era più grande di me, ma aveva fatto CO da poco e quindi in effetti aveva la maturità di un quindicenne. Ma perché cazzo attiro gente così, vorrei sapere; evidentemente comunico anche io qualcosa di scorretto... Ma il punto è che per quanto mi sforzi di evitarli pare una mela che cerchi di evitare la gravità: si finisce sempre lì, con me che mollo esasperato dopo un trattamento logorante. Pensate che il mio tipo ideale non sia attratto da me? Lo è sempre stato, anche quando non potevo essere daddy su basi anagrafiche. Pagherei oro perché non lo fosse, finalmente smetterei di incrociarlo. Ha ragione @MarkCaltagirone, da un lato, che non si dovrebbe apprezzare il tipo "debole", ma ricablare la propria attrazione non è facile, e immaginate me che mi trovo ad essere cercato e desiderato da ragazzi che trovo incredibilmente attraenti e stimolanti, ma dovrei rifiutarli e scappare sempre. 

E sapete la verità? Ora lo faccio, scappo dalla cosa che desidero di più. Ma è una situazione tragica per me; ogni volta che dico no dopo me ne pento, ma me ne pento di più se dico sì, quindi...

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Hinzelmann

In psicanalisi si tende a sostenere che le isteriche ( in questo caso gli isterici essendo noi maschi gay)  sono attratte dagli ossessivi

Questo perchè portare all'esasperazione qualcuno che è ossessionato dal controllo e dalle regole ti dà più soddisfazione, ovviamente non è detto sia una scelta consapevole spesso è una scelta intuitiva, ad esempio gli isterici capiscono subito che quando io faccio l'ossessivo in realtà gioco, mi atteggio....ma è uno sbrodolare senza costrutto e che quando cercheranno di sferrare un colpo troveranno la mia vacuità

 

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12 minutes ago, FreakyFred said:

Ma perché cazzo attiro gente così, vorrei sapere

Beh in realtà bisogna ribaltare la domanda altrimenti è un inutile esercizio di stile. Non si può intervenire sugli altri, ma su se stessi sì. La domanda cruciale sarebbe quindi come mai tu sei attirato da persone così. Ovviamente proprio dal punto di vista caratteriale e comportamentale.

Può anche darsi che tu, essendo fortissimamente attaccato alla coerenza, impostatissimo, eccezionalmente devoto all'irreprensibilità, alla responsabilizzazione, al senso del dovere, all'etica dell'impegno morale, alla fine sei fatalmente attratto da questi ragazzetti che vivono alla giornata, sono preda dei loro ripensamenti, si lasciano sballottare delle loro voglie momentanee e si godono il presente così com'è, proprio perché è il tuo modo di evadere dal giudizio severissimo con cui imposti il tuo comportamento.

Loro non condividerebbero mai la rigidità cementizia delle tue impostazioni, e questo per te è un sollievo molto seducente, che ha però come inevitabile contropartita il fatto di poter durare poco nel tempo.

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MarkCaltagirone

ma tu sei un daddy e soprattutto ciuli da dio? 

Lei sì che è assertiva e sa quello che vuole...

 

Edited by MarkCaltagirone
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FreakyFred
11 minutes ago, MarkCaltagirone said:

ma tu sei un daddy e soprattutto ciuli da dio? 

- Forse

- Se ciulassi male si porrebbe un tipo di problema molto diverso

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Saramandasama
3 minutes ago, FreakyFred said:

- Forse

- Se ciulassi male si porrebbe un tipo di problema molto diverso

Ciulare* è ® 

Freaky è un buono 

Gli capitano solo isteriche con intrighi isterici..

grazie al cazzo che ha le palle piene!

 

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Hinzelmann
45 minutes ago, Sampei said:

questo per te è un sollievo molto seducente

Certamente la seduzione la avverte, ma secondo me il sollievo se c'è è immediatamente schiacciato dalle preoccupazioni

O almeno in linea generale è l'idea che dà di sé, anche se c'è il problema di questa opacità emotiva, per cui magari la preoccupazione si esprime più in comportamenti di cura e disponibilità, piuttosto che in espressione emotiva

 

 

 

 

 

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MarkCaltagirone

vabbé un conto è ciulare discretamente un altro ciulare da dio, perché se ciuli da dio la gente prima di lasciarti è disposta a sopportare di più soprattutto se non sono fotomodelli o per ovvi motivi non trova altre persone che ciulano da dio che essendo una cosa non comune è già per definizione una rara dote... però questo apre un altra questione cioè che se ti lasciano sei veramente fastidioso per loro oppure che pecchi di modestia. Se invece li lasci tu o loro non ciulano da dio come vorresti oppure ciulano da dio ma in quel caso sei tu che sopporti più del normale perché non troveresti altre persone che ciulano da dio come loro e arrivi all'esasperazione. 

 

Edited by MarkCaltagirone
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FreakyFred
1 hour ago, Hinzelmann said:

sollievo se c'è è immediatamente schiacciato dalle preoccupazioni

Appunto... 

Vi racconto una storiella di qualche mese fa: vado ad un locale gay con un mio amico, che anche lui è molto twink lover, ma contrariamente a me non fa selezione sulla base del QI, così lo vedi sempre circondato da questi ragazzetti deliziosi intelligenti come cucchiaini. Comunque mi presenta alcuni suoi amici, e ce n'è uno che è meno stupido degli altri. È divertente, sa conversare, ed è chiaramente attratto da me. Dovete sapere che io non sono uno di quelli che ama gli irraggiungibili, al contrario mi piace piacere, e dunque trovo il fatto di essere attratti da me un valore aggiunto, una cosa che dà punti. Insomma, resto positivamente colpito sotto vari aspetti. Trattasi di cosa molto molto rara, specifichiamolo.

Lo rivedo qualche sera dopo, ma stavolta sta sempre attaccato al cellulare; gli chiedo come mai e mi vomita addosso una storia pazzesca riguardo ad un ragazzo che frequenta, ma forse non frequenta più, che forse è uno scopamico, ma lui voleva che fosse fidanzato, ma poi aveva cambiato idea, a quel punto però non voleva più lui, poi scopavano con altri, poi forse no, poi forse sì ma senza dirselo.... non ve la riassumo nemmeno, era una roba da mettersi le mani nei capelli e da chiedersi chi cazzo a questo mondo voglia infilarsi in un simile ginepraio.

Come dicevo, una volta quando vedevo situazioni complesse e problematiche di questo tipo ero intrigato: mi intrigano i problemi, perché dove ci sono problemi si può applicare il cervello per costruire le soluzioni; risolvere problemi è il mio lavoro. Tuttavia negli anni ho capito che la maggior parte delle persone ama i propri problemi e non li vorrebbe mai e poi mai risolvere; anzi, spesso è il proprio problema. 

Ho capito che questo qua, almeno allo stato attuale, è come Attila, dove passa lui non cresce più l'erba. Ma io l'ho scoperto solo al secondo incontro, questo; come mai al primo l'unico che mi piaceva e a cui piacevo era proprio questo qua? Forse che sono tutti così quelli sotto i trenta? Comunque ho fatto l'unica cosa che avesse senso nella mia posizione: ho evitato accuratamente di averci ulteriori contatti; in questi casi se lo fai tende a scattare la scintilla solo che poi resto bruciato io, quindi meglio darci subito di estintore. Così non l'ho visto più e mi sono giocato il ragazzo che mi piaceva per la stagione autunno-inverno 2018-19; il prossimo secondo le statistiche apparirà fra un annetto.

Qualche tempo dopo ho saputo che si era fidanzato, e ammetto di esserci rimasto malissimo. Per quanto ovviamente fosse un tipo problematico, evidentemente non era del tutto impossibile averci un rapporto. Come sempre torna a tormentarmi la parola "se". "Se" invece ci avessi provato? In realtà sappiamo che se ci avessi provato probabilmente ci avrei solo perso qualche epatocita e cinque o sei mesi di vita. Il fatto che qualcun altro riesca a far funzionare quel rapporto, verosimilmente patologico, con quella persona patologica, non significa che possa farlo anche io. Ovvio. Ma io rosico lo stesso. 

Però il punto è, e così torno anche un pochino in topic, che il tipo deve:

- essere carino (fisico)

e

- capire le mie battute (non solo fisico)

Già quanti ce ne saranno, su cento? Non tanti, lo sappiamo già.

Se ci aggiungiamo il requisito che debba anche essere psicologicamente risolto, ecco, non è più neanche così strano che sia single ininterrottamente da dieci anni, gli odds sono gli stessi di cercare la vita su altri pianeti. Per questo ho sempre avuto la tendenza a rischiare e tentare anche con quelli che chiaramente non sono risolti, ma semplicemente perché se no non resta letteralmente nessuno. Quando capita uno che un po' mi piace non posso farmelo scappare, no? No?

Actually... sì, se ha quel genere di problemi dovrei. Non solo dovrei farmelo scappare, ma dovrei anche essere pronto a scappare io, in caso dovesse seguirmi. 

Allo stato attuale, infatti, non ci provo più con nessuno. 

E se cercate a tutti costi le ragioni personali per cui io insisto tanto sulla necessità di iniziare a fare ai finocchi un po' di educazione sentimentale e un po' di psicoterapia che funzioni, eccovela servita: per me al momento è impossibile trovarne uno che mi piaccia e che non sia psicologicamente pericoloso come un riccio di mare alla guida di un camion carico di carburante per razzi lanciato a centoventi l'ora contromano sulla Salerno-Reggio Calabria. Può essere che ciò sia in parte perché in qualche strana maniera li calamito io. Tuttavia resto abbastanza persuaso che evidentemente questo tipo di persona stia ormai diventando la nuova normalità, e non posso che trovarlo tragico. 

 

Edited by FreakyFred
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Sì ok ma abbi pazienza, non di dire che "li calamiti tu". Viceversa sei tu che ne sei fatalmente attratto, sono loro che calamitano te e il tuo interesse.

Anche rispetto all'aneddoto che hai raccontato, sembra che valuti i potenziali fidanzati sulla base dell'aspetto e dell'atteggiamento esteriore. Praticamente senza rendertene conto agisci come uno che vuole solo divertirsi, quindi metti nella tua equazione del "quel tipo mi interessa" solo parametri che funzionano egregiamente per ottenere una botta e via. Al netto di mini-delusioni assolutamente innocue come quella che hai raccontato, hai bisogno di distinguere, in te stesso, l'interesse che hai per una sveltina e l'interesse che hai nel conoscere e frequentare approfonditamente qualcuno, perché giustamente li hai entrambi, ma usi i coefficienti del primo per risolvere l'equazione del secondo. Poi magari ci ficchi pure dentro una costante adimensionale in base alla quale "oh 'sto qui pare genericamente interessato a me quindi massì eleviamo tutto alla sesta potenza", e il corto-circuito è servito.

Penny diventa un'ammaestrata informatrice scientifica del farmaco solo nella sit-com; nella vita reale, anche se incontra Leonard... quasi certamente resta Penny.

Edited by Sampei
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FreakyFred
1 minute ago, Sampei said:

Anche rispetto all'aneddoto che hai raccontato, sembra che valuti i potenziali fidanzati sulla base dell'aspetto e dell'atteggiamento esteriore.

No, spiegamela, su che basi lo decidi ti con chi vuoi approfondire la conoscenza, se non sulla base dell'aspetto e della conversazione? Hai poteri telepatici? Me li presti gentilmente?

O forse quello che intendi è che dovrei approfondire la conoscenza con cinquantamila persone indifferentemente dal "potenziale" che esibiscono ad un primo sguardo. Un ragionamento da estroverso, quale però non sono. Io devo selezionare. 

3 minutes ago, Sampei said:

Al netto di mini-delusioni assolutamente innocue come quella che hai raccontato

Sì, abbastanza innocua in sé, però devi cogliere la dimensione che assume in un quadro più grande. Questo accadeva mesi fa, e non ho incontrato nessun altro che mi piacesse da allora. In una situazione di questo tipo la minidelusione diventa abbastanza maxidelusione. E se accade una volta, due volte, e tre volte... poi alla quarta magari dici "ok, qua non si smuove niente, proviamoci con questo anche se è svitato". E poi quella volta essendo lui svitato, prevedibilmente, ti fai male. Capisci?

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