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Possibile fine del rapporto, che posso fare?


Lor24

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Possibile fine del rapporto, che posso fare?

Vi scrivo perché amo i consigli sul forum e voglio sentire pareri esterni per un grosso problema che sto affrontando con un ragazzo che frequento da più di due mesi. 
Mi piace tantissimo, ci sto davvero bene insieme ma abbiamo qualche problema.

Inizialmente ho avuto qualche indecisione su di lui legata a una certa differenza culturale, a interessi completamente diversi e ad alcuni suoi modi di ragionare. Anzi, diciamo che è poco elastico, non ama il confronto di idee e per questo discuterci è difficilissimo. Ogni volta che la penso diversamente da lui mi fa passare per estremista e le discussioni prendono una brutta piega,  anche a causa mia che a volte effettivamente ho dei giudizi un po' tranchant e posso risultare saccente.
Però, per il resto, non è sicuramente un ragazzo stupido e con me si comporta benissimo, è un ragazzo molto corretto, che ci tiene a me ed è attento a tutte le mie esigenze. Mi fa stare bene, sempre. 
Passo sopra i difetti che ho menzionato poco fa, perché è più importante tutto il resto e per tutto il resto lui è abbastanza.
È più o meno il tipo di ragazzo di cui avevo bisogno e che non ho mai trovato.
E me ne sto innamorando.


Durante le vacanze di Natale sono dovuto tornare dalla mia famiglia, io e lui non ci vediamo da due settimane. La distanza è stata un problema, ho comunicato tanto ma poco, stavo malino ma ero occupato con mille attività, uscite e altro e non pensavo al mio umore. Gli comunicavo cosa facevo, ma non come stavo, questo fino a quando non ho passato una brutta giornata. 
E nel frattempo lui si era totalmente distaccato, perché si è sentito preso in giro, visto che sentiva che gli nascondevo il mio mondo.  E pensava di chiudere perché non vedeva interesse da parte mia.
Poi abbiamo chiarito, ho iniziato a comunicargli ogni pensiero e ci siamo sentiti tutti i giorni su FaceTime. Ero felicissimo, sempre più convinto di aver trovato una persona che fa per me.


Però abbiamo avuto un nuovo problema: gli ho detto una bugia, o meglio, gli ho nascosto una cosa.
Io amo la cannabis, non la consumo quotidianamente ma anche se non fumavo da Ottobre in media l'ho sempre usata circa due volte al mese... e durante l'estate molto più spesso. Lui invece non l'ha mai consumata, non conosce nemmeno quale sia l'effetto e ha parecchi giudizi assai negativi a riguardo, che dice che non cambieranno mai: gli dà fastidio il fumo (ok) e gli dà incredibilmente fastidio il consumo delle droghe, che lui ritiene stupido e semplicemente come un modo di fuggire dai propri problemi. Ha avuto brutte esperienze con un ragazzo violento che si fumava le canne e quindi capisco anche a cosa associ le sue paura. Ma trova triste anche utilizzarle al fine di migliorare le proprie capacità, trova triste usarle per divertirsi di più o per avere una percezione diversa e ogni volta che ne abbiamo parlato le discussioni si sono trasformate in mezze liti. Ha detto che per lui questo è un problema, che si sarebbe affrontato quando sarebbe successo che avrei fumato e avrebbe quindi deciso quanto gli pesa, se è qualcosa di tollerabile o meno e io gli ho promesso che gliel'avrei ovviamente detto, perché fondamentalmente dopo che fumo sono la stessa persona, se non più affettuoso e gli ho detto che ero comunque ottimista a riguardo (lui comunque tendenzialmente non si fa rassicurare e resta diffidente, anzi se lo rassicuro si incazza con me). Gli ho detto anche che non avevo intenzione di rinunciarci, perché è un elemento della mia vita che anche se non costante ha comunque un suo valore e mi piace usarla qualche volta per cambiare il tipo di esperienza che vivo.

Gli ho anche promesso che non esistono le bugie a fin di bene e che si dice tutto. E le cose importanti si dicono subito, senza aspettare che vengano scoperte.
Gli ho detto che tornando nella mia regione per le vacanze di Natale sicuramente sarebbe successo, almeno a Capodanno.


Il problema è che non se n'è più parlato e non gli ho parlato nemmeno di nuovo della possibilità che avrei fumato la sera, quando abbiamo fatto una lunga videochiamata per tutto il pomeriggio precedente. 

Durante la serata ci siamo mandati tanti video, fatto diverse telefonate. Ero felicissimo di sentirlo, mi sembrava quasi come se avessimo fatto un nuovo passo enorme in avanti nel nostro rapporto. Lui era più che brillo/ un po'ubriaco, io non ero sballato anche perché ho fatto due soli tiri, anche perché ho associato il fumare a un qualcosa che potrebbe mettere a rischio il nostro rapporto. Era affettuosissimo, decisamente più del solito, mi ha detto che ci tiene a me, che gli mancavo... e io invece non gli ho detto che avevo fumato. Avevo un po' di paura di rovinare tutto e poi ho pensato che essendo lui divertito e alticcio, non fosse il momento giusto. 
Il giorno dopo ci sentiamo per messaggi e non gli ho detto nulla, quasi come se il giorno dopo non avessi dato peso a quanto successo il giorno prima. Poi la sera ci telefoniamo e dopo due ore inizio a raccontargli del capodanno e lui mi chiede "hai fumato per caso?" e io gli rispondo di sì, ma che non mi ero sballato perché mi ero fermato. 
Ci resta malissimo, dice che si è stufato di tirarmi fuori le cose di bocca facendomi sempre le domande lui e che si sente preso in giro un'altra volta. Che pensa che non gliel'avrei proprio voluto dire se non me l'avesse chiesto lui e che non è più sicuro di fidarsi di me e di volermi dare un'altra chance, dopo quelle che mi ha già dato in passato. Che lo deludo spesso e che si è stufato. 
Soprattutto dopo che gli avevo raccontato il 31 stesso, durante la videochiamata, che avevo detto al mio ex una bugia a fin di bene e averglielo poi rivelato il giorno dopo e lui mi aveva risposto che se lo facessi con lui probabilmente perderebbe interesse nella relazione.
Ora dice che è intenzionato a lasciarmi quando ci vedremo (tra due giorni) e di pensare bene a cosa devo dirgli, perché difficilmente continuando a dirgli quello che gli dico, confuso e con mezze scuse, cambierà idea. Perché, per quanto mi sia scusato, abbiamo fatto ore e ore di telefonata anche oggi e io mi senta tremendamente in colpa per avergli nascosto questa cosa che so che lo avrebbe infastidito parecchio, non ho saputo spiegargli le ragioni concrete per cui l'ho fatto. Se gli dico che ho avuto paura e che ho sottovalutato la cosa il giorno successivo, lui lo considera ancora più grave. E dice di aver fatto delle supposizioni a cui dà maggior peso che alle mie idee confuse. Ma a me pare conclusa, non vedo grandi speranze. Sembra che non gliene importi più nulla e sembra davvero stufo.


Cosa posso fare? 

Io non vorrei perderlo, ma credo di non poter fare nulla perché le cose vadano diversamente.

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Allora. Pure a me dà fastidio il fumo e le canne in generale, però il tizio con cui stai mi pare un po' troppo pesante, un che fa processi anche per le minchiate. Ti do un'impressione veloce dal lungo messaggio, poi magari riscrivo: è una storia giovane ma già piena di controlli incrociati, patti col sangue, cose che si devono dire, cose che si devono fare, tira e molla....non vedo la positività dell'inizio dei rapporti, vedo molta pesantezza preventiva. Se non c'è un minimo di leggerezza all'inizio, difficile che le cose poi si "edulcorino". Ti sta già puntando il dito contro millantando delle terribili delusioni...ma in quale grave modo l'avrai deluso? Sì, ok, potevi dirgli che avevi fumato, qualche colpa tu l'hai, ma ciò prelude addirittura alla fine di un rapporto? A me, a naso, una persona del genere piace poco e non la vorrei accanto, troppo sull'offensiva e pronto a rinfacciare ogni cosa.  E tutto questo dicendoti che lui ha anche il diritto di non voler frequentare una persona che fuma e considerarlo un requisito imprescindibile, però l'atteggiamento da maestrina severa che traspare di lui dal tuo messaggio proprio non mi piace. Se l'andazzo è questo, di crisi ce ne saranno questa e ancora altre...e mi nascondi il tuo mondo, e fumi, e non mi confronto perché ho sempre ragione io.........

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Lui era alticcio e tu hai fatto due tiri. C'e' tutta sta differenza ? Mah.

alla fine se fai due tiri di raro dovrebbe tollerare la cosa.

comunque se hai paura di perderlo digli che hai sbagliato sia a farti i due tiri che a non dirglielo subito, cosi' lui si sentira' rassicurato e forse puoi salvare capre e cavoli.

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9 hours ago, Lor24 said:

Lui era più che brillo/ un po'ubriaco

Le canne no ma l'alcol sì?

Comodo, in questa maniera: o fai lo straight edge o tutto questo puritanesimo non ha molto senso.

8 hours ago, Fred said:

è una storia giovane ma già piena di controlli incrociati, patti col sangue, cose che si devono dire, cose che si devono fare, tira e molla

Concordo assolutamente.

Sembra una relazione potenzialmente molto tossica, con lui che valuta e giudica e tu che invece di mollargli un ceffone e farlo ritornare sulla Terra te ne stai lì a scodinzolare nella speranza della sua approvazione,quindi ti chiedo: è davvero questo che vuoi? 

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11 hours ago, Fred said:

non vedo la positività dell'inizio dei rapporti, vedo molta pesantezza preventiva.

this.

domanda: da quanto si è lasciato (male) col ragazzo precedente?

se la sua è una ferita ancora fresca, si spiegherebbero meglio tutte ste paure di restarci scottato di nuovo

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2 hours ago, LocoEmotivo said:

Le canne no ma l'alcol sì?

Comodo, in questa maniera: o fai lo straight edge o tutto questo puritanesimo non ha molto senso.

Concordo assolutamente.

Sembra una relazione potenzialmente molto tossica, con lui che valuta e giudica e tu che invece di mollargli un ceffone e farlo ritornare sulla Terra te ne stai lì a scodinzolare nella speranza della sua approvazione,quindi ti chiedo: è davvero questo che vuoi? 

Ne abbiamo già parlato e gli ho detto che il suo puritanesimo è insensato. Sostiene di non amare nemmeno l'alcol e di non assumerne quasi mai, ma che comunque ha un problema con la cannabis e vorrebbe sapere quando la assumo, perché non vuole segreti. Io gli avevo detto "ok, nessun problema, lo saprai. E se dovessi lasciarmi per un simile motivo sarà una scelta tua che non condividerò affatto e anzi prenderò anche come valido motivo per giudicare un'incompatibilità, quindi non credo che ti rincorrerei manco un po'". 

Il problema unico è stato avergli nascosto questa cosa.

Un po' è vero che alcune dinamiche sono tossiche, però spesso mi fa notare cose giuste. Alcuni discorsi fatti, relativi alla mia scarsa comunicazione, al mio fare giri di parole prima di dire le cose, mi sono già stati fatti in passato dal mio ex ragazzo. Anche se in quel caso, il mio ex era effettivamente molto più elastico e anche se qualcosa non gli andava bene, alla fine non mi metteva un muro davanti come fa lui.

22 minutes ago, freedog said:

this.

domanda: da quanto si è lasciato (male) col ragazzo precedente?

se la sua è una ferita ancora fresca, si spiegherebbero meglio tutte ste paure di restarci scottato di nuovo

Si è lasciato malissimo col suo ragazzo precedente a inizio Settembre, noi ci frequentiamo da fine Ottobre.

Dice sempre di aver totalmente superato la sua vecchia relazione, dove il ragazzo in questione lo tradiva, ma effettivamente a me pare evidente che ancora sia una ferita fresca.

Edited by Lor24
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8 minutes ago, Lor24 said:

Si è lasciato malissimo col suo ragazzo precedente a inizio Settembre, noi ci frequentiamo da fine Ottobre.

Dice sempre di aver totalmente superato la sua vecchia relazione, dove il ragazzo in questione lo tradiva, ma effettivamente a me pare evidente che ancora sia una ferita fresca.

e allora mi sa che il problema tra voi sta là: 3 mesi è troppo poco per aver suturato sta ferita.

al posto tuo, l'unica cosa che potrei fare per provare a far crescere la vostra relazione, è cercare di fargli capire che non sei il suo ex.

e se vedessi che continua a non fidarsi di me, lo lascerei, magari restandoci amico, perchè senza fiducia nell'altro non vedo proprio le basi per costruire una storia duratura

Edited by freedog
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Può essere che la sua intolleranza nasca dalla frustrazione per esperienze passate o suoi problemi ( forse un mix di entrambe le cose ) che lo spingono ad una certa aggressività nei tuoi confronti, oltreché in generale.

Il puritanesimo a me non piace come atteggiamento e quindi su questo sfondi una porta aperta

12 hours ago, Lor24 said:

Soprattutto dopo che gli avevo raccontato il 31 stesso, durante la videochiamata, che avevo detto al mio ex una bugia a fin di bene e averglielo poi rivelato il giorno dopo e lui mi aveva risposto che se lo facessi con lui probabilmente perderebbe interesse nella relazione.

D'altronde anche tu....due persone innamorate, e dovresti esserlo almeno tu a quanto dici, l'ultimo dell'anno lo dovrebbero passare insieme e non c'è famiglia che tenga ( passi il Natale...ma si riparte il 27 ) per dimostrare il proprio interesse, non è che si videochiamano per parlare delle bugie a fin di bene dette ai propri ex scaricati.

Lui si è esposto, anche se non è vero che "in vino veritas" ( perchè noi siamo ciò che pensiamo e non solo ciò che sentiamo di dire quando non pensiamo ) è vero che la disinibizione alcolica porta a calare le difese e tu invece le hai tenute in piedi.

Ritorniamo quindi alla misura in cui entrambi vi esponete o non esponete al giudizio degli altri, io sono poco trasparente e mi nascondo tu invece lo sei ma per lo stesso motivo tendi ad un puritanesimo conformistico, cioè ti assoggetti ad uno strumento di controllo politico-sociale per essere ritenuto "uguale" agli altri, nonostante tu sia gay.

Io cerco di dar voce ad entrambi con argomenti che potrebbero consentirvi di discutere in termini costruttivi e non polemici

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48 minutes ago, Lor24 said:

spesso mi fa notare cose giuste

Non voglio fare il bastian contrario (anche se mi riesce molto bene) ma non capisco se tu vorresti realmente essere diverso nelle cose che ti fa notare lui (e che ti ha fatto notare anche il tuo ex) o se sei semplicemente fatto così e avresti invece bisogno di qualcuno che si muova verso di te prima di pretendere che tu vada verso di lui.

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1 hour ago, Saramandasama said:

Il sesso come va tra voi?

Va bene, per quanto mi riguarda è decisamente soddisfacente anche se non abbiamo ancora avuto un rapporto completo. Da un lato lui prima di fare sesso voleva aspettare che ci fossero conferme, poi abbiamo ceduto... Anche se non ancora sesso completo, anche per dei problemi medici che deve risolvere. 

1 hour ago, Hinzelmann said:

Può essere che la sua intolleranza nasca dalla frustrazione per esperienze passate o suoi problemi ( forse un mix di entrambe le cose ) che lo spingono ad una certa aggressività nei tuoi confronti, oltreché in generale.

Il puritanesimo a me non piace come atteggiamento e quindi su questo sfondi una porta aperta

D'altronde anche tu....due persone innamorate, e dovresti esserlo almeno tu a quanto dici, l'ultimo dell'anno lo dovrebbero passare insieme e non c'è famiglia che tenga ( passi il Natale...ma si riparte il 27 ) per dimostrare il proprio interesse, non è che si videochiamano per parlare delle bugie a fin di bene dette ai propri ex scaricati.

Lui si è esposto, anche se non è vero che "in vino veritas" ( perchè noi siamo ciò che pensiamo e non solo ciò che sentiamo di dire quando non pensiamo ) è vero che la disinibizione alcolica porta a calare le difese e tu invece le hai tenute in piedi.

Ritorniamo quindi alla misura in cui entrambi vi esponete o non esponete al giudizio degli altri, io sono poco trasparente e mi nascondo tu invece lo sei ma per lo stesso motivo tendi ad un puritanesimo conformistico, cioè ti assoggetti ad uno strumento di controllo politico-sociale per essere ritenuto "uguale" agli altri, nonostante tu sia gay.

Io cerco di dar voce ad entrambi con argomenti che potrebbero consentirvi di discutere in termini costruttivi e non polemici

La mia famiglia e i miei amici li vedo solo a Natale e d'estate, perché da qualche mese mi sono, appunto, trasferito in un'altra città per motivi di studio. E lì ho conosciuto lui, che però effettivamente conoscendomi in un ambiente a me nuovo dove non ho praticamente amici ma solo pochissimi conoscenti, in qualche modo non può dire di conoscere altrettanto bene il mio mondo. Lui già da subito mi ha presentato tutti i suoi amici, dopo qualche settimana ho conosciuto la madre e mi ha raccontato più o meno tutta la sua vita.

Io ci ho messo anche un po' di tempo a raccontargli alcune cose, a dirgli che cosa mi rende infelice nella mia vita e di che cosa non sono fiero, mentre lui sin da subito si è esposto. Questo influisce tanto nel discorso della sua fiducia nei miei confronti.

A Natale, come fanno tutti i miei amici che studiano al nord o vivono all'estero, sono tornato per due settimane perché altrimenti non ho tante occasioni di stare in famiglia. Fosse stato un altro momento della relazione e non fossero stati solo due mesi di frequentazione, sicuramente avremmo passato il capodanno insieme. E ce lo siamo detti e promessi per il prossimo anno. Però capisco che la mia distanza possa aver pesato, anche a me sarebbe piaciuto tanto trascorrerlo con lui. Io penso di essere sul punto di innamorarmi, lui mi dà più certezze di quante io gliene dia ma non è ancora innamorato.

Il discorso del puritanesimo conformistico sinceramente lo posso condividere, ma si tratta comunque di una divergenza di opinioni che non posso assolutamente cambiare. Prendere o lasciare. Il suo puritanesimo non appare esattamente come un mezzo per non esporsi al giudizio degli altri, in parte può esserlo. Ma non lo è consapevolmente e non lo sarà mai, quindi non credo possa essere argomento di conversazione. È qualcosa che devo accettare e che rappresenta una prova, perché lui deve accettare me e le mie diverse convinzioni.

Il mio non essermi esposto è invece qualcosa che non volevo nemmeno fare, perché io stesso non vorrei mai dover nascondere cose simili e desideravo comunicargli tutto senza tenere delle difese. E sono venuto meno a un patto.  Ho commesso un torto. E lui, che ha problemi di fiducia e a cui basta poco per fargliela crollare, ovviamente ora dubita di tutto. 

Ora lui non si fida perché non gli ho dato motivazioni vere per il quale gli ho nascosto la cosa. Ed effettivamente ero un po' confuso quando ne abbiamo parlato. Però la situazione è aggravata dal fatto che questa mia confusione da lui, secondo me, è vista come un ulteriore prova del fatto che gli sto nascondendo qualcosa.

58 minutes ago, LocoEmotivo said:

Non voglio fare il bastian contrario (anche se mi riesce molto bene) ma non capisco se tu vorresti realmente essere diverso nelle cose che ti fa notare lui (e che ti ha fatto notare anche il tuo ex) o se sei semplicemente fatto così e avresti invece bisogno di qualcuno che si muova verso di te prima di pretendere che tu vada verso di lui.

Sì, vorrei essere diverso in ciò che mi fa notare. Quando mi fa notare qualcosa e applico delle correzioni, io stesso vivo meglio il rapporto perché effettivamente so come far funzionare meglio i rapporti ma ho sempre qualche resistenza. Lui si muove parecchio verso di me, altroché!

Edited by Lor24
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A volte però in una coppia ci possono essere tempi diversi. Lui fra un po' ti presenta anche il cugino di secondo grado e sta dando 150 al rapporto, tu magari sei un altro carattere, tendi a esporti per gradi e non si può troppo mordere il freno affinché tu faccia la stessa cosa se tu non lo vuoi.

Poi lui è nel suo mondo, è in una posizione di forza; invece tu sei in una situazione delicata, un trasferimento di pochi mesi in un'altra città, devi ancora metabolizzare tutta questa nuova vita...non lo so, a me sembra che lui si muova TROPPO verso di te e ha tutta la fretta di costruire la relazione perfetta, paritaria, in cui io dico una cosa a te e tu dici una cosa a me, in cui ci conosciamo tutti e ogni angolo remoto della famiglia ci conosce, in cui ti dico tutto di me e ti faccio conoscere pure le mie budella. Ha come la fretta (e qui mi ricollego ai miei colleghi, gioco di parole) di sanare una vecchia relazione andata a male, vuole che questa sia a puntino, senza macchie, perfetta. Non si può. Siete su due piani diversi e tutte le coppie all'inizio possono esserlo, per una motivazione o per un'altra, perché ognuno viene da un pregresso diverso. Ci sono quelle che poi sono eccessivamente sbilanciate e si sfrangono, quelle che hanno normali differenze di vedute e di coinvolgimento e vanno avanti. Lui ti vuole guidare e vuole portare la relazione in un modo che sia stabilito da lui, dove a dettare le regole è lui, ho la sensazione.  Certe volte avrà anche ragione ed è bello accogliere i suoi spunti, ma poi sei tu che devi fare i conti con te stesso e devi tentare di essere critico con la tua testa su quello che sei e quello che fai.

Anche il fatto del passare le vacanze in famiglia: che non se po' sta lontani due settimane? Mica è mammonismo o mancanza di riguardo per il partner, semplicemente se tu ne hai voglia perché sembra che tu voglia privarti del tuo voler stare in famiglia per le feste sennò pare brutto nei suoi confronti?

Poi la frase "pensa bene a quello che mi devi dire": ma che roba è? Un interrogatorio? Un esame? Non mi piace per niente. Non ti voglio smosciare, perché un legame c'è e si percepisce dalle tue parole, ma pensi pure lui bene a quello che dice.

Edited by Fred
ho corretto un refuso e ho aggiunto l'ultima frase
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5 hours ago, Fred said:

A volte però in una coppia ci possono essere tempi diversi. Lui fra un po' ti presenta anche il cugino di secondo grado e sta dando 150 al rapporto, tu magari sei un altro carattere, tendi a esporti per gradi e non si può troppo mordere il freno affinché tu faccia la stessa cosa se tu non lo vuoi.

Poi lui è nel suo mondo, è in una posizione di forza; invece tu sei in una situazione delicata, un trasferimento di pochi mesi in un'altra città, devi ancora metabolizzare tutta questa nuova vita...non lo so, a me sembra che lui si muova TROPPO verso di te e ha tutta la fretta di costruire la relazione perfetta, paritaria, in cui io dico una cosa a te e tu dici una cosa a me, in cui ci conosciamo tutti e ogni angolo remoto della famiglia ci conosce, in cui ti dico tutto di me e ti faccio conoscere pure le mie budella. Ha come la fretta (e qui mi ricollego ai miei colleghi, gioco di parole) di sanare una vecchia relazione andata a male, vuole che questa sia a puntino, senza macchie, perfetta. Non si può. Siete su due piani diversi e tutte le coppie all'inizio possono esserlo, per una motivazione o per un'altra, perché ognuno viene da un pregresso diverso. Ci sono quelle che poi sono eccessivamente sbilanciate e si sfrangono, quelle che hanno normali differenze di vedute e di coinvolgimento e vanno avanti. Lui ti vuole guidare e vuole portare la relazione in un modo che sia stabilito da lui, dove a dettare le regole è lui, ho la sensazione.  Certe volte avrà anche ragione ed è bello accogliere i suoi spunti, ma poi sei tu che devi fare i conti con te stesso e devi tentare di essere critico con la tua testa su quello che sei e quello che fai.

Anche il fatto del passare le vacanze in famiglia: che non se po' sta lontani due settimane? Mica è mammonismo o mancanza di riguardo per il partner, semplicemente se tu ne hai voglia perché sembra che tu voglia privarti del tuo voler stare in famiglia per le feste sennò pare brutto nei suoi confronti?

Poi la frase "pensa bene a quello che mi devi dire": ma che roba è? Un interrogatorio? Un esame? Non mi piace per niente. Non ti voglio smosciare, perché un legame c'è e si percepisce dalle tue parole, ma pensi pure lui bene a quello che dice.

Grazie a te e a tutti per gli interventi, innanzitutto. 

Penso che abbia centrato diverse cose. La mia situazione delicata  ha influito nel rapporto, ha alimentato mie insicurezze e ha permesso l'instaurarsi di alcune dinamiche poco sane. Io mi sono sempre sentito in difetto e lui si sente creditore. E in parte è vero, sono molto più distratto e disattento, mi manca un po' di stabilità mentale. 

Gli ho già detto che non voglio che lui faccia dei test e che si crei un clima di simile disparità, perché lo trovo poco sano e infantile. Però mi ha detto "pensa bene a quello che mi devi dire" perché effettivamente non ci ho pensato abbastanza bene quando gli ho parlato, ero confuso e un po' contraddittorio. E questo non ha fatto altro che peggiorare le cose, perché pensa che mi arrampichi sugli specchi e lo prenda in giro. Quando invece in realtà mi mancava proprio la lucidità per capire il perché gli avessi nascosto questa cosa.

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Io sono confuso, non comprendo, il presupposto di tutto questo sarebbe una relazione serissima senza sex?

La Magna Charta Homosexualium del 1215, scritta in un misterioso dialetto anglonormanno, così recita al paragrafo 21:

"No relations without fornications".

Il principio fu applicato per la prima volta quando il Re Giovanni Senzaterra tentò, nel 13° secolo, di stabilire una relazione seria nosex MxM no effeminati senza offesa con diversi nobili del regno, approfittando della partenza di Riccardo Cuordileone per le Crociate presso le discoteche bear-jock di Tel Aviv.

Re Giovanni pretendeva dai nobili una relazione affettiva stabile, condivisione dei beni, uscite romantiche a lume di candela, cena domenicale fissa dalla zia Giuseppina, il pagamento delle tasse e l'approvazione automatica delle spese dell'erario militare senza donarsi sessualmente a nessuno di loro.

Questo fece infuriare la disinvolta e spregiudicata nobiltà omosessuale dell'epoca, la quale, alla fine, coalizzandosi nella prima associazione LGBT parlamentare, detta "Camera dei Gaylords", riuscì a piegare (!) il sovrano alle proprie esigenze.

Il principio fu poi richiamato ben 6 secoli più tardi, alla fine del '700, dai coloni dei 13 possedimenti di sua maestà nella nuova Gaylterra. I coloni, esausti per decenni di sfruttamento della loro pazienza a furia di "non far rumore mentre mangi", "oggi dobbiamo andare da mia madre che deve spostare i mobili", "perché non mi fai gli auguri all'onomastico?", "per il nostro 34° mesiversario mi aspetto un regalo coi fiocchi", "la prossima vacanza la facciamo dove dico io", "quel maglioncino è orribile, cambiatelo subito", "no al cinema mi annoio, andiamo ai mercatini di Natale", decisero di ribellarsi gettando il té nel porto di Boston travestiti da attivisti di Casapound e reclamarono il sesso con Re Giorgio come imperativa contropartita.

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25 minutes ago, Sampei said:

Io sono confuso, non comprendo, il presupposto di tutto questo sarebbe una relazione serissima senza sex?

La Magna Charta Homosexualium del 1215, scritta in un misterioso dialetto anglonormanno, così recita al paragrafo 21:

"No relations without fornications".

Il principio fu applicato per la prima volta quando il Re Giovanni Senzaterra tentò, nel 13° secolo, di stabilire una relazione seria nosex MxM no effeminati senza offesa con diversi nobili del regno, approfittando della partenza di Riccardo Cuordileone per le Crociate presso le discoteche bear-jock di Tel Aviv.

Re Giovanni pretendeva dai nobili una relazione affettiva stabile, condivisione dei beni, uscite romantiche a lume di candela, cena domenicale fissa dalla zia Giuseppina, il pagamento delle tasse e l'approvazione automatica delle spese dell'erario militare senza donarsi sessualmente a nessuno di loro.

Questo fece infuriare la disinvolta e spregiudicata nobiltà omosessuale dell'epoca, la quale, alla fine, coalizzandosi nella prima associazione LGBT parlamentare, detta "Camera dei Gaylords", riuscì a piegare (!) il sovrano alle proprie esigenze.

Il principio fu poi richiamato ben 6 secoli più tardi, alla fine del '700, dai coloni dei 13 possedimenti di sua maestà nella nuova Gaylterra. I coloni, esausti per decenni di sfruttamento della loro pazienza a furia di "non far rumore mentre mangi", "oggi dobbiamo andare da mia madre che deve spostare i mobili", "perché non mi fai gli auguri all'onomastico?", "per il nostro 34° mesiversario mi aspetto un regalo coi fiocchi", "la prossima vacanza la facciamo dove dico io", "quel maglioncino è orribile, cambiatelo subito", "no al cinema mi annoio, andiamo ai mercatini di Natale", decisero di ribellarsi gettando il té nel porto di Boston travestiti da attivisti di Casapound e reclamarono il sesso con Re Giorgio come imperativa contropartita.

?

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Naturalmente la cannabis non c'entra nulla in questa storia, mi sembra piuttosto che lui soffra di un insicurezza distruttiva che non farà bene a lui né tanto meno al vostro rapporto.
Dovreste fare un discorso molto onesto su questo, e vedere se lui è pronto a mettersi in gioco seriamente.

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On 1/4/2019 at 11:18 AM, Lor24 said:

Io penso di essere sul punto di innamorarmi

Quindi di fatto non lo sei

On 1/4/2019 at 11:18 AM, Lor24 said:

Ed effettivamente ero un po' confuso quando ne abbiamo parlato

Mi pare che sia una tua caratteristica più generale ; quel che non capisco - non conoscendoti - è da cosa dipenda...ora alcuni potranno attribuire al suo comportamento la responsabilità del casino, altri al fatto che non avete fatto sesso ( ragioni mediche a parte...) ma certo è che se vi vedete da Ottobre e siamo al 5 Gennaio qualcosa non quadra e dipende necessariamente anche da te.

Tu sostieni di doverti far carico degli aspetti di lui che non ti piacciono, come se fossero una prova da sostenere per amore ma sei molto sicuro di questi discorsi quando li formuli in termini generali-astratti, mentre nel concreto questa sicurezza viene poi meno

Non è che magari il tuo recente trasferimento ha influito, ma nel senso che ti senti molto solo...e lui bene o male ti fa compagnia? Nel qual caso la tua situazione personale lungi dall'alimentare le insicurezze ( come dici tu ) magari ha alimentato un attaccamento tuo nei suoi confronti, che altrimenti non ci sarebbe stato.

Perchè francamente interessi comuni non ne avete, idee e personalità sono diverse, sesso ne fate ma solo fino ad un certo punto...passi il fatto che una relazione possa reggersi su due gambe mancando qualcosa, ma qui è tutto un po' carente ( poco sesso, pochi interessi comuni, poca intesa mentale e caratteriale) tranne il reciproco cercarsi.

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2 hours ago, Sampei said:

Io sono confuso, non comprendo, il presupposto di tutto questo sarebbe una relazione serissima senza sex?

La Magna Charta Homosexualium del 1215, scritta in un misterioso dialetto anglonormanno, così recita al paragrafo 21:

"No relations without fornications".

Il principio fu applicato per la prima volta quando il Re Giovanni Senzaterra tentò, nel 13° secolo, di stabilire una relazione seria nosex MxM no effeminati senza offesa con diversi nobili del regno, approfittando della partenza di Riccardo Cuordileone per le Crociate presso le discoteche bear-jock di Tel Aviv.

Re Giovanni pretendeva dai nobili una relazione affettiva stabile, condivisione dei beni, uscite romantiche a lume di candela, cena domenicale fissa dalla zia Giuseppina, il pagamento delle tasse e l'approvazione automatica delle spese dell'erario militare senza donarsi sessualmente a nessuno di loro.

Questo fece infuriare la disinvolta e spregiudicata nobiltà omosessuale dell'epoca, la quale, alla fine, coalizzandosi nella prima associazione LGBT parlamentare, detta "Camera dei Gaylords", riuscì a piegare (!) il sovrano alle proprie esigenze.

Il principio fu poi richiamato ben 6 secoli più tardi, alla fine del '700, dai coloni dei 13 possedimenti di sua maestà nella nuova Gaylterra. I coloni, esausti per decenni di sfruttamento della loro pazienza a furia di "non far rumore mentre mangi", "oggi dobbiamo andare da mia madre che deve spostare i mobili", "perché non mi fai gli auguri all'onomastico?", "per il nostro 34° mesiversario mi aspetto un regalo coi fiocchi", "la prossima vacanza la facciamo dove dico io", "quel maglioncino è orribile, cambiatelo subito", "no al cinema mi annoio, andiamo ai mercatini di Natale", decisero di ribellarsi gettando il té nel porto di Boston travestiti da attivisti di Casapound e reclamarono il sesso con Re Giorgio come imperativa contropartita.

Lo capisco, ma abbiamo deciso di aspettare, per vari motivi. Tra cui anche dei problemi medici che complicherebbero il sesso, ma che si potrebbero presto risolvere. 

Io d'altronde, non considero il sesso l'elemento più importante di un rapporto e mi accontento anche dei preliminari, per ora, sapendo che comunque se non mi lasciasse a breve potremmo andare oltre.

46 minutes ago, Icoldibarin said:

Naturalmente la cannabis non c'entra nulla in questa storia, mi sembra piuttosto che lui soffra di un insicurezza distruttiva che non farà bene a lui né tanto meno al vostro rapporto.
Dovreste fare un discorso molto onesto su questo, e vedere se lui è pronto a mettersi in gioco seriamente.

La cannabis non c'entra nulla, è più un discorso di insicurezza nei miei confronti. Lui è sicuro di sé e di come si comporta nei miei confronti. Ed effettivamente è sempre stato attentissimo. 

Però mi ha sempre detto che ha seri problemi di fiducia, che io gli alimento. Perché non mi espongo facilmente e fino a poco fa non gli raccontavo tutto, a meno che non fosse lui a chiedermelo. Anche con gli amici sono così, quando sto male mi chiudo in me stesso e riesco a parlare dei miei problemi solo con chi vede che sono strano e mi chiede come sto, mettendomi in condizione di parlare.

Con lui ho iniziato ad essere comunicativo al massimo. Poi è successo che gli ho nascosto questa cosa e ho fatto crollare tutto. Anche perché il giorno prima gli avevo promesso che non gli avrei mai nascosto qualcosa di importante.

3 minutes ago, Hinzelmann said:

Quindi di fatto non lo sei

Mi pare che sia una tua caratteristica più generale ; quel che non capisco - non conoscendoti - è da cosa dipenda...ora alcuni potranno attribuire al suo comportamento la responsabilità del casino, altri al fatto che non avete fatto sesso ( ragioni mediche a parte...) ma certo è che se vi vedete da Ottobre e siamo al 5 Gennaio qualcosa non quadra e dipende necessariamente anche da te.

Tu sostieni di doverti far carico degli aspetti di lui che non ti piacciono, come se fossero una prova da sostenere per amore ma sei molto sicuro di questi discorsi quando li formuli in termini generali-astratti, mentre nel concreto questa sicurezza viene poi meno

Non è che magari il tuo recente trasferimento ha influito, ma nel senso che ti senti molto solo...e lui bene o male ti fa compagnia? Nel qual caso la tua situazione personale lungi dall'alimentare le insicurezze ( come dici tu ) magari ha alimentato un attaccamento tuo nei suoi confronti, che altrimenti non ci sarebbe stato.

Perchè francamente interessi comuni non ne avete, idee e personalità sono diverse, sesso ne fate ma solo fino ad un certo punto...passi il fatto che una relazione possa reggersi su due gambe mancando qualcosa, ma qui è tutto un po' carente ( poco sesso, pochi interessi comuni, poca intesa mentale e caratteriale) tranne il reciproco cercarsi.

Di fatto, anche quando sono tornato dalla mia famiglia e dai miei amici, era il mio pensiero fisso, mi mancava e desideravo fosse con me.  Stavo anche pensando di farmi un volo per Capodanno e tornare da lui. Ho avuto poi altri ragazzi in passato, ma lui è il primo che, senza chiederlo, mi ha spinto a fare coming out con alcuni amici che non lo sapevano ma sono comunque vicini. E anche con mia madre (nonostante non gli abbia detto che ho un ragazzo).

È evidente che molto dipenda da me. La sicurezza è vero che viene meno ogni volta che discutiamo di alcune cose, come di politica o società. Dove non vedo molte cose in comune. Però poi subito dopo che si esaurisce la discussione comunque accetto che lui sia così e apprezzo tutto il resto, come si comporta con me e la sua intelligenza e affetto quando ho qualche problema. Sa fare breccia, in qualche modo. Con me non è sempre così facile.

Sicuramente il fatto di essere in unq nuova città ha inciso. Ma prima di lui ho frequentato altri ragazzi più simili a me che mi hanno coinvolto meno e non riuscivano a suscitarmi l'interesse che lui ha suscitato in me.

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11 minutes ago, Lor24 said:

La cannabis non c'entra nulla, è più un discorso di insicurezza nei miei confronti. Lui è sicuro di sé e di come si comporta nei miei confronti. Ed effettivamente è sempre stato attentissimo. 

Però mi ha sempre detto che ha seri problemi di fiducia, che io gli alimento. Perché non mi espongo facilmente e fino a poco fa non gli raccontavo tutto, a meno che non fosse lui a chiedermelo. Anche con gli amici sono così, quando sto male mi chiudo in me stesso e riesco a parlare dei miei problemi solo con chi vede che sono strano e mi chiede come sto, mettendomi in condizione di parlare.

Con lui ho iniziato ad essere comunicativo al massimo. Poi è successo che gli ho nascosto questa cosa e ho fatto crollare tutto. Anche perché il giorno prima gli avevo promesso che non gli avrei mai nascosto qualcosa di importante.

Mi sembra un genitore. "Devi sempre dire tutto a mamma e papà, giurin giurella che lo farai". Se mi dici le bugie ti metto in punizione.

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On 1/5/2019 at 3:19 PM, Lor24 said:

Lui è sicuro di sé e di come si comporta nei miei confronti.

Mi spiace ma non concordo.

Chi è sicuro di sé non cerca di controllarti né di imporsi: uno sicuro di sé e ben saldo sui suoi piedi ed è molto più ecumenico di questo qui che brancola nel buio e sembra volerti modellare a sua immagine e somiglianza per qualche motivo che rasenta il patologico.

Capisco che tu possa essere più instabile di lui e che, quindi, valga il principio che nel paese dei ciechi l'orbo è il re, ma forse sarebbe il caso di uscire dalla tua prospettiva e riconsiderare il tutto da un punto di vista molto più ampio. 

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Sì, è vero che non è così sicuro di sé. 

Ma direi piuttosto che non è sicuro del prossimo. 

Sto certamente riconsiderando il tutto.

Sabato abbiamo chiarito, il nostro rapporto continua ma poche ore dopo abbiamo avuto un'altra discussione, che io ho trovato stupida: nella mia regione nel mio gruppo di amici etero c'è un ragazzo gay di cui non gli avevo parlato, gliel'avevo solo nominato dicendo che era amico di un mio amico e che era gay, ma non gli ho spiegato che è anche in parte mio amico e non l'ho rassicurato spiegandogli il tipo di rapporto che abbiamo. 

Trovando esagerata la sua reazione e avendoglielo detto, la discussione è diventata una lite ulteriore. Anche lì si è chiarito, dopo è rimasto a casa qualche giorno ed è andato tutto alla grande. Salvo poi vedere che lui ora è palesemente molto più insicuro di prima.

Ieri, ad esempio, ha detto che nella sua vita non ha mai voluto frequentare studenti fuori sede in quanto immaginava problemi che io poi gli ho confermato. Secondo lui saremmo sempre distanti, sarebbe un futuro molto incerto e ogni volta che torno dalla mia famiglia e i vecchi amici la distanza sarebbe un enorme problema, visto i problemi che ci ha dato nelle due settimane natalizie.
Dice poi di essere estremamente preoccupato da un rapporto destinato a finire prima o poi, non per scelta di entrambi ma per cause di forza maggiore.

E quando ho cercato di spiegargli che starò in città per cinque anni e poi potrei anche restarci, che si tratta di scelte molto lontane, che non ho saputo gestire la distanza durante le festività, che eravamo a soli due mesi di relazione e c'erano diverse incertezze... Ha detto "tutte belle parole, quasi convincenti, però per ora la distanza non è stata una passeggiata e resterò di questa convinzione fino a quando non tornerai di nuovo a casa tua e  si rivedrà.

Ma in generale la mia casa e la mia famiglia sono qui, le tue no. Dovrai sempre tornare lì, per Natale, ad esempio. E resta comunque un luogo dove hai vissuto per 24 anni, dove hai una vita di relazioni già costruite e dove potresti voler tornare"

Crea, come vedete, problemi dove non ci sono. Glielo faccio notare e decide di cambiare argomento, però so che non ha la sicurezza necessaria per vivere il nostro rapporto serenamente.

Valuterò ovviamente il da farsi, in base a come andrà nelle prossime settimane.

Edited by Lor24
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sembra che lui programmi il passo più lungo della gamba.

rinunciare alla relazione ora perché tra 5 anni non sa se starai a torino mi sembra fuori di testa.

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Esatto! Capisco che pensi a tutto, alle conseguenze che potrebbero farlo star male, però non può programmare una relazione così a puntino. 

Glielo dico, ma è testardo, comunque non è una persona che posso rassicurare.

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21 minutes ago, Lor24 said:

Capisco che pensi a tutto, alle conseguenze che potrebbero farlo star male

evidentemente la ferita del suo ex è ancora troppo fresca ed ha troppa paura di farsi di nuovo tanto male.

niente, l'unica cosa che può salvare sta storia credo sia convincerlo DAVVERO che tu non sei il suo ex

Edited by freedog
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Sì, forse è l'unica cosa. Ma come farglielo capire? Forse solo lui può convincersi 

Sinceramente temo come andrà: lui vivrà sempre la situazione in modo problematico e sarà sempre frenato. È più frenato adesso di un mese fa, io invece il contrario. Poi immagino le cose possano cambiare, ma questo sinceramente accadrà magari tra un mese o due.

Conoscendomi mi stuferò prima che lui si decida, perché non posso stare dietro a una persona che rende le cose impossibili e che non ha il coraggio di fare una scelta fino in fondo. Dice di viverla male, lo posso capire perché non gli ho facilitato le cose. Ma decidi di darmi fiducia e vuoi stare con me? Va bene, ma lo faccia davvero. Già  non vivo bene per diversi miei problemi, se si deve aggiungere lui, che adoro ma che non ricambia, probabilmente lasceró perdere.

Anzi, a volte penso sia proprio quello che vuole.

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11 hours ago, Lor24 said:

Ieri, ad esempio, ha detto che nella sua vita non ha mai voluto frequentare studenti fuori sede in quanto immaginava problemi che io poi gli ho confermato. Secondo lui saremmo sempre distanti, sarebbe un futuro molto incerto e ogni volta che torno dalla mia famiglia e i vecchi amici la distanza sarebbe un enorme problema, visto i problemi che ci ha dato nelle due settimane natalizie.
Ma in generale la mia casa e la mia famiglia sono qui, le tue no. Dovrai sempre tornare lì, per Natale, ad esempio. E resta comunque un luogo dove hai vissuto per 24 anni, dove hai una vita di relazioni già costruite e dove potresti voler tornare"

Cioè...io non lo so.

Io mi azzardo a dire che non sia solo un fatto di ex o di non ex, di ferite aperte che sanguinano e di delusioni cocenti. Qui si tratta di voler mettere a paragone, confronto e competizione i tuoi familiari e 24 anni di vita precedente con lui. Cosa fai, li cancelli con un colpo di spugna per farlo contento? Due settimane di vacanze natalizie "possono rivelarsi un problema"? Io ci leggo anche molta voglia di manipolarti e di renderti esclusivo...ti ripeto, da quello che mi descrivi la cosa mi piace molto poco. Fa diventare una colpa la condizione di fuori sede e  due settimane di vacanze di Natale e persino la tua stessa vita precedente diventa un problema perché ti sei permesso di costruirci delle relazioni. No, secondo me il problema non è solo la storia terminata recentemente...scusami la brutalità

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Per me lascialo perdere. Lui non e' pronto ora per una relazione.

ha una sua idea di relazione che vuole attuare e che e' fuori dal mondo. 

Se lo lasci perdere eviti solo problemi a te stesso.

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5 hours ago, Lor24 said:

Anzi, a volte penso sia proprio quello che vuole.

Assolutamente.
Qui non si tratta nemmeno delle profezie autoavverantesi del Macbeth, no: qui assistiamo proprio ad un auto-sabotaggio.
Lui che sta facendo la qualunque per mandare tutto in vacca e ci sta mettendo un tale impegno e una tale costanza che le cose non potranno andare diversamente, a meno che non prenda una botta in testa o rimanga folgorato sulla via di Damasco.
Mi spiace davvero tanto, Lor, ma più scrivi e meno speranze mi dai.

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3 hours ago, Fred said:

due settimane di vacanze di Natale e persino la tua stessa vita precedente diventa un problema perché ti sei permesso di costruirci delle relazioni.

La mia vita precedente è stata un problema perché gliene ho parlato diffusamente solamente quando l'ho rivissuta, prima ero più schivo. 

Poi diciamo che fino a Capodanno lui era forse più preso di me di quanto io lo fossi di lui. Ora è un altra persona, molto più freddo, pieno di indecisioni. Per lui infatti non si continua normalmente ma si "ricomincia quasi come da capo" perché era convinto che fossi una persona diversa e ha cambiato un po' idea su di me, dato che pensava che non gli avrei mai mentito. Io stesso infatti avevo detto che preferivo dire la verità che mentire per la paura della fine di un rapporto, poi sono stato incoerente. 

Il problema sta nel fatto che io non sono quello di due mesi fa, provo diverse cose nei suoi confronti. E questo suo allontamento mi fa soltanto star male: per quanto comunque mi sia vicino quando sono giù, per quanto comunque desideri vedermi, è tutto diverso, noto distacco. Manco nelle prime settimane era così. Come può evolversi un rapporto in questo modo, come può riprendersi? 

Dice "mi devi dimostrare tanto, devo ricostruirmi la fiducia". Ma non è un test, è infantile. E qui concordo con marco:

3 hours ago, marco7 said:

ha una sua idea di relazione che vuole attuare e che e' fuori dal mondo.

Pensavo avesse un'idea molto chiara e che davvero sapesse rendere tutto perfetto. Ma questa sua reazione al problema che abbiamo avuto me l'ha fatto rivalutare in negativo. 

2 hours ago, LocoEmotivo said:

Lui che sta facendo la qualunque per mandare tutto in vacca e ci sta mettendo un tale impegno e una tale costanza che le cose non potranno andare diversamente, a meno che non prenda una botta in testa o rimanga folgorato sulla via di Damasco.
Mi spiace davvero tanto, Lor, ma più scrivi e meno speranze mi dai.

Temo anche io sia così. 

Proverò a vedere come andrà, ma dopo un po' se ci soffro e vedo che le cose non mi piacciono, taglierò i ponti.

In realtà penso comunque di doverci provare, ancora si vede che gli piaccio e ci tiene. Se dopo un po' continua a essere diffidente e frenato, ciaone!

Edited by Lor24
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