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Il mio unico desiderio è calmarmi


bluesky02

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Davvero lo volete indirizzare a un gruppo gay cattolico? Ci avete mai parlato?

Quello di cui ha bisogno un ragazzo non è certo di fare pompini il sabato sera e confessarsi la mattina.

Ha bisogno di un avere le sue esperienze, trovarsi un ragazzo e da grande sposarsi e farsi una famiglia;

certo non di preti mancati che lo spingeranno ad avere una doppia vita per non deludere la mamma, il parroco e i bambini dell'ACR.

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  • bluesky02

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  • Mario1944

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4 minutes ago, Almadel said:

Davvero lo volete indirizzare a un gruppo gay cattolico? Ci avete mai parlato?

Quello di cui ha bisogno un ragazzo non è certo di fare pompini il sabato sera e confessarsi la mattina.

Ha bisogno di un avere le sue esperienze, trovarsi un ragazzo e da grande sposarsi e farsi una famiglia;

certo non di preti mancati che lo spingeranno ad avere una doppia vita per non deludere la mamma, il parroco e i bambini dell'ACR

Come già ti ho risposto prima, l'Italia è la nazione piú omofoba dell'Europa Occidentale (pensa che da poco è apparsa  una notizia che parlava di un vigile del fuoco che faceva per bene il suo lavoro ed è stato licenziato per la sua omosessualità!). Ma qui nel mio paese di provincia la gente non ne vuole sentir proprio parlare (tranne gli psicologi). A Napoli città credo che la situazione sia la stessa, dato che leggo notizie di omofobia continue senza un valido motivo.  

Non so nè di dove sei e nè se sei ateo o credente ma sono felicissimo che sei riuscito a trovare la tua dimensione... 

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Non abiti in Iran.

Il tuo problema non è l'ambiente omofobo, ma il fatto che non hai ancora gli strumenti per reagire.

Si tratta di una lunga strada: sia che tu voglia fare coming out e lottare per farti accettare

sia che tu ti tenga tutto dentro per poi andare a fare la tua vita a Milano, Londra o New York.

Quello che NON devi fare è fare una doppia vita (almeno da adulto, da adolescente tutti abbiamo una "doppia vita", mica si può dire tutto ai genitori :) )

che è esattamente la cosa che i preti ti spingeranno a fare.

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MicFrequentFlyer
39 minutes ago, bluesky02 said:

Come già ti ho risposto prima, l'Italia è la nazione piú omofoba dell'Europa Occidentale (pensa che da poco è apparsa  una notizia che parlava di un vigile del fuoco che faceva per bene il suo lavoro ed è stato licenziato per la sua omosessualità!). Ma qui nel mio paese di provincia la gente non ne vuole sentir proprio parlare (tranne gli psicologi). A Napoli città credo che la situazione sia la stessa, dato che leggo notizie di omofobia continue senza un valido motivo.  

Non so nè di dove sei e nè se sei ateo o credente ma sono felicissimo che sei riuscito a trovare la tua dimensione... 

No, l'Italia è la nazione in EU che fornisce minor protezione legale (o tra le minori protezioni) agli omosessuali. Non è la nazione più omofoba. Non credo sia una nazione più omofoba di UK, Germania, Francia, eccetera. 

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@Mario1944:  cosa c'entra che uno si faccia una religione di proprio comodo? ma chi lo ha detto?   Uno nasce in una famiglia cattolica, ma poi può, maturando, sviluppare altri sentimenti religiosi ed approdare ad altra religione. E quella valdese o altre protestanti, hanno qualche secolo di storia e dignità.  Uno, nato in una famiglia cattolica, può sentirsi  più a suo agio in altra religione, cmq cristiana, non solo per la sua omosessualità ma anche per altri aspetti, soprattutto sociali, come la maggiore attenzione che queste fede riformate hanno nei confronti del prossimo e meno attenzione all'accumulo di denaro rispetto alla chiesa romana.

@nayoz:   ahahhahahaha    ma stai a parlare di fede religiosa o di decidere in quale supermarket fare la tessera della spesa?    MI fai morire!     :D   :D   :D  

@Uncanny: finisco qui il mio intervento, facendo un copia e incolla metaforico del tuo primo intervento...   ;)  

Solo dico, carissimo  @bluesky02, che dal tuo  intervento,a fine prima pagina mi sembra che tu sia ateo al 90%: ci stai prendendo in giro con questo topic?????? 

Edited by castello
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26 minutes ago, castello said:

Solo dico, carissimo  @bluesky02, che dal tuo  intervento,a fine prima pagina mi sembra che tu sia ateo al 90%: ci stai prendendo in giro con questo topic?????? 

Prendere in giro di cosa scusa? Se volevo farvi perdere tempo usavo un altro argomento e di certo non una cosa che mi sta facendo soffrire. 

51 minutes ago, Almadel said:

Non abiti in Iran.

Il tuo problema non è l'ambiente omofobo, ma il fatto che non hai ancora gli strumenti per reagire.

Si tratta di una lunga strada: sia che tu voglia fare coming out e lottare per farti accettare

sia che tu ti tenga tutto dentro per poi andare a fare la tua vita a Milano, Londra o New York.

Quello che NON devi fare è fare una doppia vita (almeno da adulto, da adolescente tutti abbiamo una "doppia vita", mica si può dire tutto ai genitori :) )

che è esattamente la cosa che i preti ti spingeranno a fare.

Infatti il tuo consiglio credo che sia simile a quello della mia psicologa, cioè non farmi sottomettere nè dalla società e nè dal mio credo religioso.

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per inciso,  qui sento dire spesso che secondo la dottrina cattolica  "è peccato fare sesso senza fini riproduttivi";  non mi sembra proprio che sia così.  Semplicemente non si deve ostacolare, impedire la riproduzione nell'atto sessuale (necessariamente etero a questo punto, mi sembra ovvio) con mezzi come pillola o preservativo. Già la Chiesa guardava di buon occhio il sistema Ogino-Knaus e  altri:

da Wikipedia:   "Il metodo Ogino-Knaus, così come gli altri metodi naturali (tra cui il metodo Billings) è riconosciuto e ammesso dalla Chiesa cattolica. Ciò è stato ufficializzato il 29 ottobre 1951, quando il papa Pio XII durante un discorso rivolto all'Unione cattolica italiana delle ostetriche, si espresse sottolineando che "l'osservanza dei tempi infecondi può essere lecita sotto l'aspetto morale"."

Ma poi, comunque, non è che in una coppia sposata in chiesa se la  moglie perde a 50 anni la fertilità, o il marito diventa sterile, debbano rinunciare a fare sesso  (perché certamente non possono più generare...).  O no?????

@bluesky02, io ho preso sul serio il tuo presunto travaglio interiore, religioso

se però alle considerazioni atee al 100% di marco7 rispondi applaudendo.... mi sembri ormai già ateo dentro di te!

Posted 11 hours ago

11 hours ago, marco7 said:

Per me bluesky la chiesa e’ deragliata fuori dalla societa’ e sta aggrappata  a credenze e superstizioni fuori da ogni logica.

La chiesa vive sull’ignoranzane sulla superstizione della gente.

quando furono create le varie religioni avevano lo scopo di dare una spiegazione del mondo. Ora le spiegazioni che le religioni danno del mondo non sono piu’ attuali e vengono sostituite dalla scienza che viaggia sui binari della logica e dell’osservazione del mondo reale.

le religioni invece si basano sui loro libri sacri che per conto mio oggi non hanno piu’ alcun valore.

Ti applaudirei fino a domani per ció che hai detto! ???

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@castellosinceramente io ho cominciato questo topic proprio per vedere se magari la religione cattolica accettava in parte l'omosessualità, ma si vede che non accetta quasi nulla di quello che facciamo oggi per quello che sta scritto nella Bibbia.

Adesso faccio io una domanda a te: preferiresti far parte di una comunità che condanna il tuo modo di essere e ti costringe a rimanere represso o vivere felicemente quello che vuoi? 

Il problema è che io sono anche minorenne e vivo in un ambiente prevalentemente cattolico. Quindi non ho neanche il potere di convertirmi al massimo a una religione protestante.

Cosa faresti tu in una situazione del genere?

Edited by bluesky02
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6 hours ago, Uncanny said:

 Non mi interessa cominciare diatribe sul veniale o il non veniale,

Vedi tu, ma sei tu che hai parlato di peccato veniale per la sessualità eteroclita e mortale per quella omoclita:

questo non è esatto, infatti la lussuria, cioè l'eccesso di sessualità eteroclita, è sempre stata considerata uno dei sette vizi capitali, insieme con superbia, invidia, accidia, avarizia, gola ed ira.

6 hours ago, Uncanny said:

resta il fatto che non tutti gli atti sessuali non generativi sono messi sullo stesso piano come tu sottintendevi.

L'hai visto, male, tu il sottinteso:

io ho sempre scritto in tutti i miei post sull'argomento che la dottrina cattolica, la quale peraltro dipende dalla classificazione etica aristotelica, giudica la lussuria peccato meno grave della sodomia, in quanto la prima è eccesso di natura, mentre la seconda contrarietà alla natura.

Entrambi tuttavia sono peccati mortali ed infatti nell'Inferno dantesco ci stanno entrambe le specie di peccatori, ma i sodomiti nel VII cerchio e quindi più vicini a Lucifero dei lussuriosi che stanno nel II cerchio.

6 hours ago, Uncanny said:

Non vedo come la relazione fra Adriano e Antinoo - che tra l'altro si potrebbe inquadrare anche nella pederastia e non nella "relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro" come oggi intesa - possa essere inventata . 

L'invenzione era riferita alle "Memorie di Adriano".

Certamente la relazione di Adriano, notoriamente filelleno, fu pederastica nel senso greco classico, in modo tra l'altro del tutto difforme dal mos maiorum romano, e pertanto non può essere inquadrata in una "relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro", specialmente se per relazione romantica s'intende una relazione platonicamente asessuata.

6 hours ago, bluesky02 said:

Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay)

Che significa che la sodomia ti fa schifo?:

per sodomia normalmente s'intende l'omoerotismo e quindi l'essere gay....

6 hours ago, bluesky02 said:

Voi cosa mi consigliate di fare?

Se sei credente cattolico, c'è poco da fare:

puoi solo o non peccare o peccare e pentirti chiedendo l'assoluzione dei peccati.

Se ripudi la fede cattolica, non avrai più problemi, almeno non questi problemi ;-)

1 hour ago, castello said:

  cosa c'entra che uno si faccia una religione di proprio comodo? ma chi lo ha detto?   Uno nasce in una famiglia cattolica, ma poi può, maturando, sviluppare altri sentimenti religiosi ed approdare ad altra religione. E quella valdese o altre protestanti, hanno qualche secolo di storia e dignità.  Uno, nato in una famiglia cattolica, può sentirsi  più a suo agio in altra religione, cmq cristiana, non solo per la sua omosessualità ma anche per altri aspetti, soprattutto sociali, come la maggiore attenzione che queste fede riformate hanno nei confronti del prossimo e meno attenzione all'accumulo di denaro rispetto alla chiesa romana.

Da ateo non giudico sensato cambiare la religione in cui si è nati per passare ad un'altra:

la fede religiosa implica un'accettazione irrazionale di quello che si è ricevuto dalla tradizione culturale in cui si è nati e quindi la si può ripudiare solo per critica razionale del concetto di divinità;  mentre ripudiarla per passare ad un'altra fede religiosa è solo un modo, di solito inetto, per tentare di risolvere problemi esistenziali, come appunto fanno quei gay che passano dal Cattolicesimo a sette rifomate gay friendly o addirittura dal Cristianesimo ad altre religioni non dottrinalmente omofobe.

58 minutes ago, castello said:

per inciso,  qui sento dire spesso che secondo la dottrina cattolica  "è peccato fare sesso senza fini riproduttivi";  non mi sembra proprio che sia così.  Semplicemente non si deve ostacolare, impedire la riproduzione nell'atto sessuale (necessariamente etero a questo punto, mi sembra ovvio) con mezzi come pillola o preservativo. Già la Chiesa guardava di buon occhio il sistema Ogino-Knaus e  altri:

Infatti l'importante è che ci sia una "carnalis copula per se apta ad prolem generandam".

1 hour ago, castello said:

Ma poi, comunque, non è che in una coppia sposata in chiesa se la  moglie perde a 50 anni la fertilità, o il marito diventa sterile, debbano rinunciare a fare sesso  (perché certamente non possono più generare...).  O no?????

Questa è certamente una contraddizione col principio della sessualità lecita solo se almeno potenzialmente generativa, ma d'altronde siamo mortali e peccatori:

non si può pretendere il rigore assoluto ;-)

Edited by Mario1944
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1 hour ago, bluesky02 said:

@castellosinceramente io ho cominciato questo topic proprio per vedere se magari la religione cattolica accettava in parte l'omosessualità, ma si vede che non accetta quasi nulla di quello che facciamo oggi per quello che sta scritto nella Bibbia.

Adesso faccio io una domanda a te: preferiresti far parte di una comunità che condanna il tuo modo di essere e ti costringe a rimanere represso o vivere felicemente quello che vuoi? 

Il problema è che io sono anche minorenne e vivo in un ambiente prevalentemente cattolico. Quindi non ho neanche il potere di convertirmi al massimo a una religione protestante.

Cosa faresti tu in una situazione del genere?

Io non ti dico cosa farei ella tua situazione, semplicemente perché deve essere una tua riflessione - anche se con nostre sollecitazioni intellettuali -  e una tua decisione.  E' che le espressioni usate da marco7 le reputo al limite dell'offensivo per un credente, e io (ateo ed anticlericale) non le userei. Tu applaudi???!!!!

Cmq, in modo simile il sottoscritto e uncanny e sbuffo ti abbiamo sostanzialmente prospettato quali alternative hai, devi scegliere.  Anche senza fretta.  Ma consapevolmente.

E tuttavia, non fare troppo vittimismo:

1. l'Italia è molto arretrata, ma non è così omofoba come dici tu;

2. non lo è neanche il Meridione;

3. tu vivi vicino Napoli, città cmq ricca socialmente e culturalmente; e anche da un punto di vista confessionale...

@mario1944:  

beh, da ateo forse hai poco competenza sulla eventuale esigenza spirituale di un credente a cambiare confessione, non ti pare?   Io da quasi astemio, non ho difficoltà ad accettare che un amico cambi la marca di birra preferita, o da  (ex)fumatore di sigari che un amico cambi la sua marca di sigarette...  E poi non credo che uno debba accettare una cosa, che sia la confessione o un supermarket, solo perché è quello dei genitori e non posso cambiare se lo ritiene più consono alla sua persona..   :D   

vabbè, sul carattere necessariamente (almeno potenzialmente) generativo dell'atto sessuale non ci siamo:  a me pare (potrei sbagliarmi, ma non mi convincono i tuoi ragionamenti) che l'importante per la dottrina cattolica (che comunque si evolve...)  è che l'atto avvenga tra coniugi cattolici e non vengano posti comportamenti ostili alla procreazione. Ma se uno dei due è sterile (magari sterilità sorte successivamente, che ne so.. per un incidente ad es.)  ciò non impedisce lecitissimi congressi carnali all'interno del matrimonio, e tuttavia in queste ipotesi la procreazione è esclusa anche in linea teorica, potenziale.  Il peccato starebbe nel fare sesso con il preciso proposito di non generare, anche se si potrebbe: sarebbe visto come un atto di egoismo e contro il Creatore e la Natura. No?!

ps. mario1944 sei una persona molto colta, ma con te dopo un po' mi perdo....    :D 

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Io potrei anche vivere da cattolico come fanno il 99% dei cattolici (come ha detto prima @Uncanny). Ad esempio come hai detto tu nessuno ma proprio NESSUNO avrebbe rapporti solo per procreare ma anche per puro "piacere". Ció non si puó considerare peccato? E comunque dovrei vivere con il tormento di andare all'Inferno oppure essere positivo e pensare se magari a Dio va bene questa forma d'amore (anche se è un pensiero ridicolo per alcuni di voi). 

@castellocomunque mi sto comportando cosí perchè sinceramente non so da che parte stare. Ecco.

Magari è meglio se ne parlo con la mia psicologa, dato che già mi aveva anticipato che non dovevo pensare a ció che dice la mia religione...

Edited by bluesky02
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@Almadel

Ah ecco, infatti mi sembrava troppo strano non l'avessi provato. Grazie per la tua sincerità:)!

@bluesky02

Sembra di leggere una 'pancina'. È vero che sei giovanissimo, ma alla tua età non pensavo nemmeno 3/4 delle cazzate allarmistiche e bigotte che dici. Nel 2017 tutto ste paranoie e allarmismi non dovrebbero esistere, anche perché sei tu il primo a crearteli. 

L'omofobia esiste ed in Italia state ancora messi malino, ma negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante. In ogni caso, non abbiamo strumenti per eliminare l'omofobia della gente, ma per quella di amici, conoscenti e familiari sì. Ha molto peso come ti poni e come fai valere e dimostri il tuo orientamento, se parti come vittima impaurita ti massacreranno e faranno di tutto per lavarti il cervello. 

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10 hours ago, castello said:

@mario1944:  

beh, da ateo forse hai poco competenza sulla eventuale esigenza spirituale di un credente a cambiare confessione, non ti pare?  

Sono nato ed educato in una famiglia normalmente religiosa, a parte qualche membro indisciplinato, in un Paese prevalentemente cattolico ed in una cultura profondamente impregnata del culto d'un dio, ergo, pur avendo ripudiato gli "dei patrii" e la loro religione a 18 anni, so bene di che si parla.

10 hours ago, castello said:

Io da quasi astemio, non ho difficoltà ad accettare che un amico cambi la marca di birra preferita, o da  (ex)fumatore di sigari che un amico cambi la sua marca di sigarette... 

Il paragone può essere azzeccato.

Io da non fumatore, anzi aborro il tabacco incenerito in sigarette o sigari, da non bevitore di birra, anzi mi fa abbondantemente schifo, e da poco estimatore di superalcolici, benché mi piaccia invece moltissimo il vino, posso capire che uno sia accanito fumatore di tabacco e gran bevitore di birra o di superalcolici;  veramente non lo capisco, ma facciamo finta che lo capisca ;-).

Ma se il fumatore accanito od il bvitore smodato mi dice che teme per la sua salute e cerca un rimedio, non mi aspetto che passi da una marca di sigarette o di sigari o di birra o di superalcolici all'altra:

razionalmente mi aspetto che ne riduca drasticamente il consumo o che lo cessi affatto.

Se fa altrimenti, si comporta in modo irrazionale e non ha senso che tema per la sua salute e voglia cercare rimedio.

Fuori di paragone, passare da un'irrazionalità fideistica all'altra può risolvere (forse) un certo problema esistenziale, ma non risolve la questione di fondo  che è appunto l'irrazionalità della fede, anzi l'aggrava, perché, se credi che la tua fede religiosa attinga alla fonte divina della sapienza e perciò colga la verità eterna ed immutabile,  qualora la ripudi, neghi questo attingere e questo cogliere e dunque neghi il fondamento stesso della fede religiosa in quanto tale, non in quanto inveratasi in una modalità storica o nell'altra.

Insomma, se dubiti o addirittura ripudi la fede religiosa che hai ereditata, non neghi le fondamenta di questa specifica verità fideistica, ma neghi le fondamenta stesse della verità fideistica in sé e per sé, e dunque non ha senso che ne cerchi un'altra, che sia religiosa od anche no.

10 hours ago, castello said:

E poi non credo che uno debba accettare una cosa, che sia la confessione o un supermarket, solo perché è quello dei genitori e non posso cambiare se lo ritiene più consono alla sua persona.. 

Non sono certo io che dico il contrario, se non altro perché io stesso ho rifiutato l'eredità della fede religiosa dei miei antenati, del mio Paese, della mia cultura.

Dico  solo che non ha senso a mio parere rifiutare l'eredità propria per tentare di conseguirne una altrui sostanzialmente equivalente.

10 hours ago, castello said:

Il peccato starebbe nel fare sesso con il preciso proposito di non generare, anche se si potrebbe: sarebbe visto come un atto di egoismo e contro il Creatore e la Natura. No?!

Sì, anche se la "cornice sacramentale" (cioè il matrimonio) legittima anche l'assenza certa di potenzialità generativa.

Edited by Mario1944
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1 hour ago, Ilromantico said:

Sembra di leggere una 'pancina'. È vero che sei giovanissimo, ma alla tua età non pensavo nemmeno 3/4 delle cazzate allarmistiche e bigotte che dici

@Ilromantico Intendi dire che te ne eri strafregato della tua religione e praticavi la tua omosessualità con massima sincerità e coraggio? Un po' hai ragione. Se mi sottometto ai pregiudizi della società è ovvio che mi massacreranno di botte o di insulti senza usare empatia e capire cosa si prova veramente a essere gay... 

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8 minutes ago, bluesky02 said:

Se mi sottometto ai pregiudizi della società è ovvio che mi massacreranno di botte o di insulti senza usare empatia e capire cosa si prova veramente a essere gay... 

Comunqe a  15 anni hai anche diritto di non prendere apertamente posizioni troppo "ribellistiche":

seduti a tavolino si fa presto a consigliare gli altri di "levarsi armati" contro tutto e contro tutti, ma poi bisogna vedere sul campo quali sono le condizioni in cui uno vive e convive.

Se altrimenti, si finisce col fare come quelli che raccomandano "armiamoci e partite".

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C'è una questione essenziale da capire prima di valutare se la propria religione sia compatibile con la pratica dell'omosessualità: la religione è di fatto una credenza personale e personalizzata. Sostanzialmente non c'è limite a quanto uno possa stiracchiare la propria religione per renderla adatta alle proprie esigenze.

È vero che il Cattolicesimo è meno personalizzabile di altre religioni, perché esso si incarna nell'istituzione della Chiesa Cattolica. Non è come i protestanti che si interpretano la Bibbia  come vogliono, nel Cattolicesimo ci sono dei tipi vestiti da donna che ti dicono come va interpretata e intervengono per correggerti se non gli piace come lo fai. È piuttosto facile definire quando qualcosa è anti-Cattolico perché va contro l'insegnamento della Chiesa, e la pratica dell'omosessualità va contro quell'insegnamento. Quindi se uno vuole vivere una vita piena e serena da omosessuale già si pone fuori dl cattolicesimo o quanto meno nel cattolicesimo eterodosso.

Ciò non toglie che vi siano un sacco di cattolici che se ne fregano di questo come di altri insegnamenti della Chiesa giustificandosi come meglio ritengono, quindi è teoricamente possibile tenere il piede in due scarpe, è questione di coscienza personale. Ciò che è indubbio è che l'accoppiata cattolicesimo-diritti LGBT è stridente e causerà inevitabilmente qualche problema di coscienza, nel momento in cui la CEI sparerà a zero sulla comunità LGBT e tacere equivarrà a dar contro alla comunità, mentre ribellarsi sarà dar contro alla Chiesa. Occorre trovare un equilibrio personale, ed è un equilibrio difficile. 

Sicuramente più semplice essere atei, ma non si diventa atei perché si è gay, si deve esserlo per inclinazione... 

Edited by FreakyFred
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42 minutes ago, FreakyFred said:

Sicuramente più semplice essere atei, ma non si diventa atei perché si è gay, si deve esserlo per inclinazione...

Sono d'accordo soprattutto su questo

43 minutes ago, Mario1944 said:

Comunqe a  15 anni hai anche diritto di non prendere apertamente posizioni troppo "ribellistiche":

seduti a tavolino si fa presto a consigliare gli altri di "levarsi armati" contro tutto e contro tutti, ma poi bisogna vedere sul campo quali sono le condizioni in cui uno vive e convive.

Se altrimenti, si finisce col fare come quelli che raccomandano "armiamoci e partite".

In realtà non voglio ribellarmi a nessuno. Ho semplicemente detto che devo vivere come voglio, ovviamente senza danneggiare gli altri.

Secondo te perchè l'omosessualità è stata tolta dalla lista delle malattie mentali? 

Perchè appunto "non danneggia il prossimo". Il contrario invece lo fanno le cosiddette parafilie come la pedofilia, la necrofilia, ecc...

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23 hours ago, bluesky02 said:

Grazie per il consiglio. Comunque tramite Wikipedia ho trovato questa citazione interessante di Gesù nella Bibbia:

Ora non lo so se Gesù condannava anche lui l'omosessualità o voleva far capire che esistiamo anche noi omosessuali in natura (oppure ho interpretato male io il messaggio ?).

Magari è perché sei ancora giovane, ma non credi ci si possa avvicinare ai testi sacri in modo anche un po', come dire, secolarizzato...?

Io alla tua età vivevo dubbi simili ai tuoi, e ne ho fatte passare di tutti i colori al mio primo fidanzatino perché, nonostante mi piacesse avere delle esperienze sessuali con lui, mi sentivo profondamente in colpa per quel che facevo e che, in qualche modo, consideravo sbagliato...col tempo anche il rapporto colla religione si modifica, e quando -tra un po'- capirai che il sesso è qualcosa di naturale, che non per forza deve incorrere in un tabù, tutto si farà più chiaro.

Per il momento coltiva la socialità, etero, omo o quel che sia, e lascia per un po' la Bibbia nel cassetto. 

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Non ti sei accettato, ma hai 15 anni ed hai del tempo per lavorarci sopra, peraltro ti stanno aiutando in questo percorso

Il motivo per cui l'omosessualità è stata tolta dall'elenco delle malattie mentali, è che non viene più ritenuta una malattia, stop

Il contesto in cui rileva il fatto che l'omosessualità non danneggia in ogni caso nessuno, è invece il contesto criminale perchè nel diritto penale vige il principio di "offensività" : se qualcosa è inoffensivo ( a prescindere da come venga valutato ) non è punibile.

Quindi l'omosessualità non è un reato e non è una malattia...e tutto ciò ha poco rilievo per il credo cattolico che condanna l'omosessualità in quanto "disordine morale"

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3 hours ago, FreakyFred said:

non si diventa atei perché si è gay, si deve esserlo per inclinazione... 

Non per inclinazione, ma per discernimento razionale:

l'inclinazione può esserci in chi, contra rem, si tiene stretta la fede ereditata in un dio provvidenziale che assicura la giustizia e l'ordine universali, premiando e punendo secondo i casi.

2 hours ago, bluesky02 said:

In realtà non voglio ribellarmi a nessuno.

In quanto ti sei posto dubbi sulla fede consegnatati dalla tradizione familiare e sociale, ti sei ribellato ed hai fatto bene, a mio giudizio, anche se questa ribellione non sarà da te mai esternata o lo sarà più avanti negli anni.

2 hours ago, bluesky02 said:

Secondo te perchè l'omosessualità è stata tolta dalla lista delle malattie mentali? 

Perchè appunto "non danneggia il prossimo". Il contrario invece lo fanno le cosiddette parafilie come la pedofilia, la necrofilia, ecc...

Non credo proprio che il riconoscimento della sanità dell'omoerotismo od almeno della sua non morbosità dipenda dal non essere dannoso al prossimo:

a parte che il concetto di "danno al prossimo" si può estesamente ampliare, tanto da farci ricadere anche l'omoerotismo, allo stesso modo in cui ci ricadono gli atti osceni in luogo pubblico, comunque sia, ci sono malattie che non danneggiano altri che il malato, ma non per questo sono definibili come "non malattie".

Evidentemente la medicina s'è resa conto che non c'è morbosità nell'inclinazione omoerotica, al massimo, per chi ci crede, c'è peccaminosità.

Edited by Mario1944
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@bluesky02

Coraggio?Libertà?Sei fuori strada. Non ho mai visto niente di strano nell'omosessualità, per questo non ho mai capito tutta questa paura dei gay pre coming out né il senso di 'liberazione' dei gay post coming out. Per me è sempre stato logico che a un uomo potessero piacere le donne o  gli uomini o entrambi, per la stessa identica ragione per cui ti può piacere il gelato al limone e quello alla panna. 

Io avevo pure un contesto sfigato comune a molti: famiglia omofoba, realtà provinciale e realtà gay pari allo 0(marco si parlava dei gay in realtà). Mai mi sarei immaginato che potessero esistere i matrimoni gay o che l'accettazione dei gay nella società potesse divenire reale,  ciò nonostante mi è sempre parso ridicolo aver 'paura' o dover fingere. In soldoni, dopo aver capito di avere anche una parte omosessuale, avevo già messo in conto di essere ripudiato da famiglia, amici e genitori e di vivere come emarginato sociale. 

Con mio stupore nulla di ciò è avvenuto, vuoi per la mia determinazione, ma anche perché i tempi sono cambiati progressivamente(sono anche cosciente di questo).Non dico che tutto è andato bene come se fossi etero e sposato con una donna, ma i lati stonati sono davvero ridicoli e di poco conto. Difatti non sono riuscito a liberarmi dei pranzi domenicali e delle riunioni di famiglia. Stessa identica cosa coi vecchi amici e con i nuovi, nel 90% dei casi non gliene frega nulla del tuo orientamento, ma dipende sempre se uno si pone in un modo costruttivo, intelligente e positivo. C'è differenza tra presentarsi con:"Piacere, sono ilromantico e sono bisex. Spero non sia un problema..." o presentarsi con:"piacere, sono ilromantico. [...] sì, hai ragione, giusto a mio marito è successo l'altro giorno...' Insomma occorre specificare il proprio orientamento senza dargli troppa importanza e con sicurezza(a mio marito riesce persino meglio di me xD). Ovviamente un fidanzato o un marito ti facilita un po' il coming out indiretto, però anche da single si può fare('beh no... a me piace piu brad pitt..' ad esempio). Insomma, sto scrivendo con una sintassi horror dal cell, ma spero si capisca il senso del mio discorso.

Forza e coraggio e la bibbia mettila nel cassetto per il momento.

Buona fortuna!!

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11 hours ago, FreakyFred said:

Il pensiero razionale non fa per tutti :P

Questo è  certo, ma un ateo irrazionale mi pare quasi una contraddizione di termini...

3 hours ago, Ilromantico said:

Non ho mai visto niente di strano nell'omosessualità,

Forse non te ne sei mai accorto, ma una parte notevole degli uomini qualcosa di strano nell'omosessualità lo vede, eccome!

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3 hours ago, Mario1944 said:

Forse non te ne sei mai accorto, ma una parte notevole degli uomini qualcosa di strano nell'omosessualità lo vede, eccome!

Magari per la mentalità ancora arretrata di alcuni? ?

6 hours ago, Ilromantico said:

@bluesky02

Coraggio?Libertà?Sei fuori strada. Non ho mai visto niente di strano nell'omosessualità, per questo non ho mai capito tutta questa paura dei gay pre coming out né il senso di 'liberazione' dei gay post coming out. Per me è sempre stato logico che a un uomo potessero piacere le donne o  gli uomini o entrambi, per la stessa identica ragione per cui ti può piacere il gelato al limone e quello alla panna. 

Io avevo pure un contesto sfigato comune a molti: famiglia omofoba, realtà provinciale e realtà gay pari allo 0(marco si parlava dei gay in realtà). Mai mi sarei immaginato che potessero esistere i matrimoni gay o che l'accettazione dei gay nella società potesse divenire reale,  ciò nonostante mi è sempre parso ridicolo aver 'paura' o dover fingere. In soldoni, dopo aver capito di avere anche una parte omosessuale, avevo già messo in conto di essere ripudiato da famiglia, amici e genitori e di vivere come emarginato sociale. 

Con mio stupore nulla di ciò è avvenuto, vuoi per la mia determinazione, ma anche perché i tempi sono cambiati progressivamente(sono anche cosciente di questo).Non dico che tutto è andato bene come se fossi etero e sposato con una donna, ma i lati stonati sono davvero ridicoli e di poco conto. Difatti non sono riuscito a liberarmi dei pranzi domenicali e delle riunioni di famiglia. Stessa identica cosa coi vecchi amici e con i nuovi, nel 90% dei casi non gliene frega nulla del tuo orientamento, ma dipende sempre se uno si pone in un modo costruttivo, intelligente e positivo. C'è differenza tra presentarsi con:"Piacere, sono ilromantico e sono bisex. Spero non sia un problema..." o presentarsi con:"piacere, sono ilromantico. [...] sì, hai ragione, giusto a mio marito è successo l'altro giorno...' Insomma occorre specificare il proprio orientamento senza dargli troppa importanza e con sicurezza(a mio marito riesce persino meglio di me xD). Ovviamente un fidanzato o un marito ti facilita un po' il coming out indiretto, però anche da single si può fare('beh no... a me piace piu brad pitt..' ad esempio). Insomma, sto scrivendo con una sintassi horror dal cell, ma spero si capisca il senso del mio discorso.

Forza e coraggio e la bibbia mettila nel cassetto per il momento.

Buona fortuna!!

Grazie per il consiglio ?

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47 minutes ago, FreakyFred said:

No, non lo è...

Dipende forse dal concetto di ateo che tu hai rispetto a quello che ho io....

4 hours ago, bluesky02 said:

Magari per la mentalità ancora arretrata di alcuni?

Diciamo pure di molti.

Peraltro, considerato che all'inizio della nostra civiltà per alcuni secoli l'omoerotismo, in quanto era forgiatore della gioventù che l'eteroerotismo generava solamente, fu non solo eticamente coonestato, ma anche politicamente anteposto all'eteroerotismo,  forse dovremmo parlare di mentalità troppo avanzata ;-)

Edited by Mario1944
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21 minutes ago, Mario1944 said:

Dipende forse dal concetto di ateo che tu hai rispetto a quello che ho io....

Quello che sta sul vocabolario xD

Ma se vuoi un esempio pratico, l'ateismo nietszcheano ha matrice fortemente irrazionalista, per dirne una.

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32 minutes ago, FreakyFred said:

Quello che sta sul vocabolario xD

Lasciando da parte le opinioni dei singoli, filosofi o no, e in particolare quelle di Nietzche che dichiarò la morte del dio come fino ad allora immaginato, ma non pare abbia propriamente negato l'esistenza d'una divinità, anzi!, c'è da dire che le definizioni dei lessici sono alquanto generiche e paiono piuttosto riferirsi all'ateo nel senso originario e popolare di empio verso il dio della tradizione culturale in cui vive, che in quello sopravvenuto e filosofico di negatore dell'esistenza della divinità come fideisticamente e quindi irrazionalmente asserita dai credenti:

l'ateo infatti non è un assertore della non esistenza di una qualsiasi divinità, ma un "rivelatore razionale" della vacuità irrazionale della credenza che ci sia una qualsiasi divinità.

Aver fede in  un "non dio", non è ateiimo, ma appunto religione di un "non dio", che probabilmente molto attiene all'empietà verso il dio comunemente venerato e che rimanda al concetto originario e popolare di ateo come empio verso la divinità tradizionale.

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ama il twink tuo prossimo come io ho amato te. Cit. 

basta il verbo amare per mandare a puttane tutte le cose proibite dalla chiesa. La religione esplica l'amore e cosi deve essere... 

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