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Ergastolo: pro o contro?


Uncanny

  

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  1. 1. Sei favorevole o contrario all'ergastolo?

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@@Uncanny, te li puoi infilare nel bagigi gli studi di Cook e Slawson, il boia lo assumi a 1.500 euro al mese a tempo indeterminato e trovi la fila, il veleno cosa vuoi che costi

Edited by Demò
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  • marco7

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@Uncanny, te li puoi infilare nel bagigi gli studi di Cook e Slawson, il boia lo assumi a 1.500 euro al mese a tempo indeterminato e trovi la fila, il veleno cosa vuoi che costi

E tutto il processo precedente dove lo metti?

Comunque sei simpatico come troll, simpatico al punto da farmi rispondere seriamente per non deludere le tue aspettative.

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E tutto il processo precedente dove lo metti?

 

E per condannarlo all'ergastolo basta un verbale scritto al momento dell'arresto? 

Poi se non ci si oppone entro 30 gg diventa definitivo

Edited by Demò
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E per condannarlo all'ergastolo basta un verbale scritto al momento dell'arresto? Poi se non ci si oppone entro 30 gg diventa definitivo

"I processi, che si concludono con una condanna a morte, durano mediamente di più e richiedono una raccolta delle prove più accurata e quindi più costosa – nel Tennessee costano il 48% in più rispetto al costo medio dei procedimenti in cui i procuratori chiedono l’ergastolo – con il coinvolgimento di un maggior numero di specialisti (psicologi, investigatori…). Inoltre, una volta emessa la sentenza e fino all’esecuzione, il condannato a morte è costretto all’isolamento, una forma di detenzione che richiede maggiori risorse economiche rispetto al carcere normale."

Mi limito a fare copia e incolla dal web, non mi va di impiegare le mie energie nel soddisfacimento della libido di un troll.

Edited by Uncanny
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Non penso ucciderebbe altre persone per disperazione visto che peggiorerebbe la sua situazione.

In che modo la peggiorerebbe dal momento che è già condannato a morte?
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durano mediamente di più e richiedono una raccolta delle prove più accurata e quindi più costosa

 

la mia libido mi impone di informarti che stai considerando solamente i costi processuali.

Per la pena di morte avrai costo del processo(maggiore)+ costo della detenzione(minore) + costo dell'esecuzione

Per l'ergastolo avrai costo del processo(minore)  + costo della detenzione a vita (maggiore) + costi legati ai procedimenti davanti al giudice dell'esecuzione

Per i lavori forzati avrai costo del processo (minore) + costo della detenzione + costi legati all'esecuzione della pena (trasporto, professionalizzazione, assicurazione verso infortuni per il carcere) + costi legati ai procedimenti davanti al giudice dell'esecuzione

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i costi processuali.

Che nel caso nei processi che portano ad una condanna a morte sono talmente elevati da sovrastare qualsiasi altra spesa non processuale presente negli altri casi. Fatti, non opinioni.

 

Per il semplice fatto che qualora ci fosse qualcosa a scagionarlo all'ultimo minuto ( un po' da film certo ) si ritroverebbe ad essere nuovamente colpevole di un altro reato e resterebbe nella stessa situazione e in quel caso avendo ucciso in carcere il suo compagno di cella sarebbe certamente colpevole.

Mi sembra appunto uno scenario un po' da film.

Il condannato spesso - dico spesso perché magari qualcuno che spera nello scagionamento all'ultimo minuto effettivamente c'è - sa di non aver nulla da perdere e dunque è pericoloso.

Non è opportuno prendersi il rischio di metterlo in cella insieme ad altre persone.

Edited by Uncanny
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Dove sono i fatti?

Gli studi di Cook e Slawson e altri dati facilmente reperibili in rete.

 

"Secondo il Death Penalty Focus of California la differenza dei costi fra un processo normale ed uno capitale è questa;

il costo dell’avvocato della Difesa passa da 160.000 dollari a 386.000,

le investigazioni per la difesa da 5.000 a 48.000 e lo stesso avviene per quelle dell’Accusa,

il Procuratore passa da 320.00 a 772.000 (sempre il doppio della Difesa),

il costo della Corte da 82.00 a 506.000 e quello della prigione da 55.000 a 137.000.

Così abbiamo un processo pena di morte che costa 1.897.000 dollari contro i 627.000 di un processo normale.

La differenza di ben 1.270.000 dollari deve poi essere moltiplicata per quattro-cinque volte, perché solo in un caso su quattro o cinque l’Accusa riesce ad ottenere la condanna a morte.

Così al termine del processo abbiamo un condannato che è già costato almeno cinque milioni di dollari. A questo punto iniziano i costi degli appelli sia statali che federali. Spesso i processi vengono annullati a causa dei gravi errori e delle gravi scorrettezze dell’accusa. Il costo del nuovo processo, che a volte si conclude con l’assoluzione o con una condanna alla prigione, fa ulteriormente lievitare i costi. Bisogna inoltre considerare costi occulti, come l’intasamento che gli Appelli, obbligatori, alle Corti Supreme di ogni Stato creano nei confronti dei casi normali. I casi pena di morte sono il 3%, ma portano via il 50% del tempo di quelle Corti."

 

"Nel 2003 una Commissione governativa dello Stato dell'Indiana ha riportato la seguente conclusione: la pena di morte costa ai cittadini un terzo in più del prezzo dell'ergastolo.

Alcuni esempi: lo Stato della California, dal 1982, per poter applicare la pena di morte utilizza circa 90 milioni di dollari di soldi pubblici, in totale fino al 2000 sono stati spesi circa 200 milioni di dollari; in Florida ogni esecuzione costa allo Stato 24 milioni; nello Stato di New York, secondo il New York Daily News, quando sarà effettuata la prima esecuzione, si prevede che il costo della pena di morte raggiungerà i 400 milioni di dollari. Per un processo relativo a reati da pena capitale l'avvocato alla difesa viene pagato 360.000 dollari (per un processo normale sono 160.000). Le tariffe per le indagini per la difesa sono dai 5.000 ai 48.000 dollari. Le stesse per l'accusa, mentre il procuratore viene pagato dai 320.000 ai 772.000 dollari, il doppio della difesa. La Corte assorbe circa 506.000 dollari per un processo dove è prevista la possibilità di condanna a morte (82.000 per un processo normale). Le spese carcerarie sono di 137.000 dollari per un detenuto condannato a morte (55.000 per un detenuto condannato ad alcuni anni di carcere o all'ergastolo). Un esempio: in California un processo da pena di morte costa circa 1.897.000 dollari (un normale processo 627.000); questa somma, considerando il fatto che nella maggior parte dei casi per avere una sentenza definitiva occorrono più processi, va moltiplicata per 4 o 5".

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Ma finiscila di copiaincollare pezzi di wikipedia scritti dai liberali che tanto odi per motivare le loro ragioni. Anche non considerando le enormi differenze applicative che troverebbe in Italia, il vero punto è che se anche le spese fossero maggiori, lo sarebbero a garanzia dell'imputato, cioè per evitare la pena di morte. Basta spalmare i finanziamenti in modo da garantire una giustizia uniforme e vedrai che la condanna a morte diventa sostenibile

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Ma finiscila di copiaincollare pezzi di wikipedia scritti dai liberali che tanto odi per motivare le loro ragioni.

Wikipedia è il sito che richiede minor dispendio di energia - cosa che ho già detto di non voler sprecare nel soddisfare la libido di un troll - e non ho citato solo essa.

In ogni caso Wikipedia fa riferimento a fonti ben precise indicate a fondo pagina, quindi questo diffuso atteggiamento snob e delegittimante nei suoi riguardi è abbastanza risibile.

Non vedo poi cosa c'entrino i liberali, io per primo mi ritengo tale. Se fai riferimento ai "liberal" come sono intesi negli USA è un altro discorso, ma certamente non li ho in odio, non vedo perché dovrei averceli.

 

Basta spalmare i finanziamenti in modo da garantire una giustizia uniforme e vedrai che la condanna a morte diventa sostenibile

Secondo quale logica? Manca qualche anello alla catena.

Edited by Uncanny
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Chiaramente il caso di Breivik rappresenta una stortura della giustizia norvegese al contrario.

 

Se il principio fondamentale è il recupero rieducativo, non è poi così stortura porre un limite di pena carceraria a 21 anni (a parte la questione perché 21 e non 20 o 22 o 23.....), infatti, se non rieduchi qualcuno in una ventina danni tenendolo ininterrottamente a disposizione coatta, è lecito dubitare che lo rieduchi mai più, quindi tanto vale liberarlo comunque!

 

 

 

 

Ad esempio, nel caso citato di Anders Breivik, sarei per buttà direttamente le chiavi della cella, visto che quando di recente si è presentato in aula per questioni inerenti a come lo trattano in carcere, ha avuto la brillante idea di fare il saluto nazista

 

Vabbe', ma condannarlo all'ergastolo per un semplice saluto a braccio teso, che peraltro non è solo un saluto dei nazionalsocialisti, mi pare esagerato....

 

 

 

 

al di là delle convinzioni personali, c'è l'articolo 27 della costituzione comma 3 che stabilisce che l'unica finalità del carcere è rieducativa;

 

Veramente l'articolo 27 della Costituzione tratta in generale delle pene, non in particolare del carcere e non parla di "finalità unica rieducativa"  della pena, ma di tendenza dovuta:

"le pene (omissis) devono tendere alla rieducazione del condannato".

 

 

 

 

Costituzione (che tra l'altro nell'ultimo comma del medesimo articolo dice che in Italia non è ammessa per nessun motivo la pena di morte)

 

Veramente la Costituzione ammette la pena di morte nei casi previsti dal codice militare di guerra, il quale peraltro l'ha soppressa nel 1994.

 

 

 

 

A parte il fatto che non sono contrario alla pena di morte solo per motivi di mera "utilità", è dimostrato che la pena di morte sia molto più costosa del mantenimento a vita in carcere.

 

Se i soli costi pecuniari fossero la misura dell'opportunità azione penale pubblica, sarebbe meglio rimettere tutto alla vendetta privata come s'usava in tempi remoti ;-)

 

 

 

 

Come se ci fossero modi gentili e per bene di uccidere qualcuno.

 

Be', oddio, tra il bere un infuso di cicuta morendo in pochi minuti con un senso di peso e di freddo dalle gambe al petto (vedi descrizione della morte di Socrate) e l'essere inchiodato mani e piedi ad un legno morendo dopo giorni tra spasimi atroci io, pur non avendone esperienza, una certa differenza tenderei a percepirla, salvo che non fossi uno stoico coerentissimo.....

Non per nulla la croce in età greca e soprattutto romana fu sempre considerato un supplizio indegno d'un cittadino, cui normalmente era riservata la spada o la scure per tagliargli la testa.

Stesse considerazioni nell'Europa postromana, quando squartamenti, impalamenti, ruote, roghi erano considerati supplizi lunghi ed atroci, mentre la decapitazione era giudicata supplizio nobile, perché celere e quasi indolore, donde l'invenzione della ghigliottina, che suppliva anche ad inetittudini manuali del boia.

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Credo che per i romani morire in croce fosse considerata una cosa indecorosa per un uomo rispettabile poiché il corpo veniva lasciato morente a marcire sotto le intemperie e alla mercé di bestie e avvoltoi che ci potevano beccare e staccare lembi di pelle o nutrirsi.

 

Credi male:

dopo la morte il corpo era staccato e consegnato ai congiunti, se lo chiedevano;

vedi il caso ampiamente narrato di Cristo.

In ogni caso la crocifissione era un supplizio atroce ed infatti i cittadini romani ne erano esclusi, almeno di legge, benché i magistrati non sempre si attenessero alla regola:

vedi il caso di Verre anche perciò accusato da Cicerone.

 

 

 

 

Morire suicida in casa o in prigione era una cosa differente, tagliandosi le vene o bevendo del veleno per esempio.

 

E direi ben differente!

vedi la descrizione della "lieve" e tranquilla morte di Socrate, cui già ho accennato, di contro alle immaginabili e necessarie contorsioni per dolori atroci d'un crocifisso.

Peraltro anche nella decapitazione, il colpo di scure o di spada sul collo, benché sia al momento percepibile, fa perdere subito conoscenza, mentre nella crocifissione non c'è una caduta quasi istantanea delle facoltà sensoriali.

 

 

 

 

La ruota o l'impalamento non sono metodi di uccisione ma metodi di tortura che poi portano inevitabilmente alla lunga alla morte. Stessa cosa il rogo.

 

Il rogo non era metodo d'uccisione?

e che? erano tutti san Gennari?   ;-)

Comunque, il rogo, l'impalamento, molto usato in area turca, balcanica e russa come variante della croce, e la ruota erano pene capitali:

non confondere lo stiramento sulla ruota od il giro sulla ruota, che erano modi d'inquisizione ma anche pene non capitali, con la ruota come supplizio capitale, che consisteva nel rompere con una mazza i quattro arti del condannato ed intrecciarli ad una ruota che era poi issata su un palo dov'era lasciato vivo per ore o giorni finché non era scannato, se non era già morto prima.

 

 

 

 

Mancando l'ossigeno ed essendo meno coscienti probabilmente non si percepisce il dolore e può essere anche piacevole col passare del tempo. Il fatto che possa essere piacevole e che il dolore si senta man mano di meno non è un favore che viene fatto al condannato, a mio avviso, dal momento che si tratta pur sempre di un piacere non voluto e desiderato

 

Vabbe', i gusti sono gusti, e ci può stare che qualcuno preferisca la crocifissione alla cicuta od alla ghigliottina od anche alla fulminazione.

Ma così a lume di logica e pur senza essere un medico, direi che essere inchiodato mani e piedi ad un palo e rimanerci per ore o addirittura giorni, sia parecchio più gravoso per dolore da sopportare, che percepire una scossa elettrica od un colpo di lama sulla nuca, che ti uccide in frazioni di secondo o poco più, ovvero che bere una pozione che ti dà, sia pur lentamente, un senso di raffreddamento del corpo e ti fa addormentare così dolcemente che puoi parlare serenamente con gli amici della vita futura.

 

 

 

 

Sinceramente ? Preferirei un colpo in testa secco, almeno morirei nel giro di mezzo secondo.

 

Nam de hoc agitur .....

 

 

 

Peraltro l'argomento principe era l'ergastolo, non i modi d'infliggere la pena di morte.

Edited by Mario1944
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I lavori forzati? Ma che avete nel cervello?

Il lavoro va pagato, brutti cialtroni.

 

Be, si può comunque scegliere di pagarlo poco e di utilizzarlo per la manutenzione della struttura carceraria.

Non è semplice, la metà dei detenuti con cui mi sono confrontato per lo meno una volta aveva progettato un'evasione (o era evaso e poi era stato riacciuffato eccetera). 

 

Poi, esistono altre forme di restrizione della libertà d'azione alternative alla carcerazione (il ché già ridurrebbe problemi di sovraffollamento delle carceri), ma qui finisco di nuovo OT, 

 

Guarda

Non riesco ad immaginare come potrebbero essere utili i lavori forzati

 

Sottovaluti il fatto che il lavoro può avere -per alcuni- una notevole valenza rieducativa (intendiamoci, se dai sette ai quarantasette anni sei stato un serial killer infanticida probabilmente imparare a fare la malta non basta per "riaggiustarti" come individuo).

Sorvolo sulla boutade "è più utile ammazzarli" bel Demò (non far di queste uscite in mia presenza ché non risponderei delle mie reazioni :D )

 

E poi non so che dire, io sono un pregiudicato, ormai simpatizzo solo col Partito Radicale.

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Ce lo dici o preferisci un dignitoso riserbo schopy sui motivi della tua pregiudicatezza ?

 

Anche io tra l'altro in gioventu' feci alcuni mesi in semiliberta'.

Edited by marco7
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Vabbe', ma condannarlo all'ergastolo per un semplice saluto a braccio teso, che peraltro non è solo un saluto dei nazionalsocialisti, mi pare esagerato....

 

Mario non chiedo l'ergastolo per un saluto.

Ti ricordo che Anders Breivik ha fatto leggermente una strage e che si è beccato 21 anni perché in Norvegia è stato abolito l'ergastolo.

E questo quando si presenta in aula per aver intentato una causa contro il carcere norvegese perché ritiene che siano stati violati i suoi diritti umani, entra in aula e fail saluto nazista (e no, non ci sono altri modi di interpretare quel suo gesto con la mano, mi dispiace).

 

E' palesemente un sociopatico in cerca di fama e del martirio.

 

E certa gente è pericolosa. Sempre.

Edited by nowhere
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Il problema dell'abrogazione dell'ergastolo "ostativo"

ha un solo nome : mafia

 

Cioè dobbiamo immaginare una lotta alla mafia alla camorra

etc, con dei boss mafiosi tipo Totò Riina che godono dello stesso

regime carcerario di ogni altro cittadino e senza la concessione

di trattamenti privilegiati ai cd. collaboratori di giustizia

 

E' vero che siamo gli unici fra i paesi europei ad avere un ergastolo

senza condizionale o revisione, o benefici, ma è anche vero che abbiamo

la mafia la camorra la ndrangheta la sacra corona unita etc

 

Tecnicamente non si tratta di una pena diversa, ma di un diverso regime

carcerario ( che vale per tutti gli associati mafiosi ) che però finisce per

trasformare l'ergastolo in un "fine pena, mai"

 

Per quanto riguarda l'ergastolo la Corte Costituzionale ha stabilito che:

 

Se la liberazione condizionale è l'unico istituto che con la sua esistenza nell'ordinamento rende non contrastante con il principio rieducativo, e dunque, con la Costituzione, la pena dell'ergastolo, vale evidentemente la proposizione reciproca, secondo cui detta pena contrasta con la Costituzione ove, sia pure attraverso il passaggio di uno o più esperimenti negativi fosse totalmente preclusa in via assoluta, la riammissione del condannato alla liberazione condizionale

 

Peraltro non facendo altro che adagiarsi su una precedente legge del 1986 che prevedeva dopo

26 anni di carcere l'ammissione dell'ergastolano ad ogni beneficio di legge previsto per altri detenuti etc

 

Considerati gli sconti di 45 gg di reclusione per ogni 6 mesi di pena espiata i 26 anni si riducono a 21

più 5 anni di libertà vigilata

 

Nel 1992 a seguito delle stragi di mafia fu però introdotto il regime "eccezionale" per

i mafiosi la cui costituzionalità è più che dubbia

 

Si tratta in effetti di una misura "eccezionale" che però dura da quasi 25 anni

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Se lo stato non riesce ad evitare che i capimafia comunicano e danno ordini all'esterno del carcere bisognerebbe eliminare fisicamente i capimafia con la pena di morte per risolvere il problema alla radice.

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Ce lo dici o preferisci un dignitoso riserbo schopy sui motivi della tua pregiudicatezza ?

 

Anche io tra l'altro in gioventu' feci alcuni mesi in semiliberta'.

 

Guida in stato di ebbrezza...dopo le 22, fuoriuscita dalla carreggiata eccetera.

Condannato in primo e secondo grado, pena sospesa colla condizionale.

Fatti di quasi 5 anni fa, ad oggi ho pagato solo l'avvocato, attendo le cartelle per pagare anche le spese processuali e (diosaqqqquando) la notifica della prefettura per la sospensione di altri sei mesi della patente, ché poi almeno non ci penso più.

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Se lo stato non riesce ad evitare che i capimafia comunicano e danno ordini all'esterno del carcere bisognerebbe eliminare fisicamente i capimafia con la pena di morte per risolvere il problema alla radice.

 

A parte che è una osservazione paradossale

 

L'Italia non può comminare la pena di morte perchè è incostituzionale

inoltre è uno dei criteri obbligatori di adesione all'Unione Europea, per cui

riammetterla significherebbe doverne uscire, infine abbiamo pure sottoscritto

il protocollo CEDU che la vieta

 

In Europa che io sappia solo in Bielorussia è prevista la pena di morte

 

In Russia è prevista, ma è inapplicabile

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Per demo' : Non ho armi in cantina.

 

Per hinzelmann: lamcostituzione, le leggi e gli accordi si possono cambiare. Se l'italia non riesce a sconfiggere la criminalita' organizzata endemica coi mezzi ordinari ci vogliono mezzi straordinari. Conta i morti: fa piu' morti la mafia & co che i capimafia che verrebbero soppressi dallo stato.

Edited by marco7
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Veramente ad ogni appartenente alla Milizia svizzera viene

consentito di tenere le armi di servizio presso il proprio domicilio

ogni Svizzero che dio comanda ha il suo coltello ed il suo fucile

d'assalto in cantina

 

Solo i depravati non ce l'hanno

 

 

 

Per hinzelmann: lamcostituzione, le leggi e gli accordi si possono cambiare. S

 

In questo caso la vedo dura per i motivi che ho già

esposto...bisognerebbe uscire dall'Unione Europea

e dal Consiglio d'Europa ( dove è entrata pure la Svizzera )

per affiancarsi alla Bielorussia

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Mario non chiedo l'ergastolo per un saluto. Ti ricordo che Anders Breivik ha fatto leggermente una strage

 

Be' io ho solo letto quello che hai scritto tu:

 

"nel caso citato di Anders Breivik, sarei per buttà direttamente le chiavi della cella, visto che quando di recente si è presentato in aula per questioni inerenti a come lo trattano in carcere, ha avuto la brillante idea di fare il saluto nazista.".

 

Prendo nota comunque che s'è trattato d'un errore d'espressione e che secondo te l'ergastolo l'ha meritato per la sola strage e non per la strage con saluto e tanto meno per il solo saluto a prescindere dalla strage.

 

Peraltro non sono mancati e non mancano coloro che stimano degno d'ergastolo o addirittura di pena capitale chi faccia certi gesti o proferisca certe parole, specialmente in ambito religioso.

Edited by Mario1944
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@@Mario1944, Si beh, diciamo che era in risposta all'opener il mio intervento, visto che nel post iniziale aveva citato il suddetto caso

 

 

 

Un caso che ha fatto molto discutere a riguardo è stato quello di Anders Breivik, autore della strage di Utøya, condannato poi a soli 21 anni di reclusione perché pena massima prevista in Norvegia.

 

Quindi per questo avevo parlato di buttare le chiavi.

Ovviamente il discorso del buttare le chiavi a seguito del saluto nazista, era da intendersi come "questo individuo è sociopatico".

 

E, per quanto presumo che la Norvegia abbia ritenuto di eliminare l'ergastolo perché di fatto è possibile interpretarlo come l'impossibilità di concedere l'espiazione e la rivalsa della propria vita, son casi come quelli di Brevik per cui c'è da buttare le chiavi.

 

Più di 70 persone sulla coscienza e si permette pure di fa il nazistello in aula a distanza di anni.

 

In quel caso subentra il mio diritto, che sto fuori da un carcere, ad essere tutelata e protetta da certi individui.

 

Poi dai,Mario, dovresti saperlo che sono l'anticlerica per eccellenza qua dentro, non sono per la pena capitale per chi pronuncia certe parole o gesti, anche se sicuramente qualsiasi ideologia (religiosa o meno) che istighi a delinquere o all'odio vorrei che comunque venisse in qualche modo debellata.

Ma non con la pena di morte :asd:

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dovresti saperlo che sono l'anticlerica per eccellenza qua dentro,

 

Be', ma non è che il clericalismo centri molto con la questione, semmai è un fatto d'eccesso di cosiderazione di cose o persone come sacre o comunque intoccabili in forza d'una certa ideologia, non necessariamente attinente alla divinità intesa in senso ultraterreno.

 

Comunque la tua affermazione:

"Ovviamente il discorso del buttare le chiavi a seguito del saluto nazista, era da intendersi come "questo individuo è sociopatico"

qualche perplessità me la lascia tuttavia.

 

Infatti, come l'avresti giudicato se avesse fatto il segno della croce o se avesse salutato col pugno chiuso?:

non sociopatico?

 

D'altronde, se l'atto di strage in sé già dipende da una "sociopatia", che cosa vi aggiunge il saluto, nazista o no?

 

Se invece l'atto di strage in sé non dipende da una "sociopatia", che cosa ne toglie il saluto, nazista o no?

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