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Perche' la gente se la tira ?


gattosc71

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Non che manchino le troie più perse, ma sicuramene ce n'erano di più anni fa, quando non eravamo condizionati da questo divismo da social network e quando non c'era paura per le malattie veneree. Una certa sessuofobia e moralismo familistico di stampo cattolico fanno il resto.

mmmhhh...

sì ok, forse c'erano più sfranteh da competizione,

però sopravvoli su quanti (ossia la quasi totalità del popolo gayo) in realtà fossero velati, repressi, nascosti eccetera

perchè terrorizzati dal publico scandalo che avrebbe comportato il venire da tutti additati come degli schifosi pervertiti dediti al turpe vizio greco; cosa che tra l'altro avrebbe comportato l'imperituro disdoro per il proprio casato.

 

sinceramente, meglio ora che ci vergognamo molto meno di essere dichiaratamente dei favolozizzimi culattoni!

Edited by freedog
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mmmhhh...

sì ok, forse c'erano più sfranteh da competizione,

però sopravvoli su quanti (ossia la quasi totalità del popolo gayo) in realtà fossero velati, repressi, nascosti eccetera

perchè terrorizzati dal publico scandalo che avrebbe comportato il venire da tutti additati come degli schifosi pervertiti dediti al turpe vizio greco; cosa che tra l'altro avrebbe comportato l'imperituro disdoro per il proprio casato.

 

sinceramente, meglio ora che ci vergognamo molto meno di essere dichiaratamente dei favolozizzimi culattoni!

 

Quoto

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  • 1 month later...

Si desidera quello che non si può avere

Quindi chi se la tira vuole esser desiderato

Per colmare delle mancanze interiori.

 

Si può vestirsi alla moda e firmati senza tirarsela. Idem per i modi di fare.

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  • 3 months later...

Hai forse colpito inconsapevolmente nel segno rivelandoci il

fatto che ci sono dei gay che "sembrano tirarsela" perchè sono

molto "rigidi"...però sarebbe un altro argomento

 

Ho sempre l'impressione che la rigidità derivi dalla paura...

per quanto, una certa tendenza al perfezionismo in alcuni ambiti non è estranea nemmeno a me eh.

 

Beh...certo il consumismo è una realtà, non è che possiamo negarla

 

E' anche vero però che è la realtà in cui l'identità gay si è affermata

 

Già; a me non piace molto che la liberalità dei costumi faccia rima col liberismo economicamente inteso, ma tant'è...

Di questi tempi comunque "tirarsela" non ha più una connotazione specifica (o forse non l'ha mai avuta);

c'è chi se la tira perché veste griffato, ma è percepito come "tirarsela" pure conciarsi da straccioni...

 

Vediamo, generalmente "te la tiri" agli occhi dei provinciali;

per il provinciale proletario/piccolo borghese te la tiri se giri col macchinone,

ma per il provinciale un po' più benestante te la tiri se, potendotelo permettere, NON vesti griffato e ti disinteressi al macchinone,

al cittadino non importa davvero chi se la tira o no, perché già guarda al provinciale come, appunto, ad un provinciale.

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Vediamo, generalmente "te la tiri" agli occhi dei provinciali; per il provinciale proletario/piccolo borghese te la tiri se giri col macchinone, ma per il provinciale un po' più benestante te la tiri se, potendotelo permettere, NON vesti griffato e ti disinteressi al macchinone, al cittadino non importa davvero chi se la tira o no, perché già guarda al provinciale come, appunto, ad un provinciale.

 

Questa è una gigantesca verità.

 

Generalmente il "tirarsela" è negli occhi di chi guarda.

 

Difendo abbastanza spesso un ragazzo che se la tira:

giovane, bello, di successo e disinvolto.

Qualcuno lo trova davvero insopportabile

perché qualunque suo calo di attenzione viene definito come "snobismo"

e ogni suo tentativo di partecipare a qualcosa viene definito "protagonismo".

 

Lamentarsi che gli altri "se la tirano" per me dice di più sull'accusatore che sull'accusato.

Generalmente è un misto di invidia e risentimento per essere stati respinti.

 

Da ragazzo in discoteca un amico di amici mi prese in giro di fronte agli altri

perché ballavo con una maglietta visibilmente comprata per pochi spiccioli;

mentre lui sfoggiava evidentemente qualcosa di piuttosto costoso.

Non ho pensato che "se la tirasse", l'ho solo trovato maleducato;

ma invece forse lui - come rubinho - avrà pensato che ostentassi quella maglietta "intimissimi"

per farlo sentire una checca provinciale... (non lo sapremo mai)

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Io - al contrario - trovo insopportabili i poveracci

che spendono mezzo stipendio in scarpe firmate (e uno stipendio intero in iPhone);

mentre adoro quelli che si vestono con gli abiti della Caritas.

Se poi derubano i ricchi che ostentano, avranno il mio amore :)

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Dai, stavo scherzando: in realtà non mi infastidisce nessuno:

né quello che risparmia sul pane per comprarsi le scarpe Gucci

né quello che va "sabato in barca a vela e lunedì al Leonkavallo"

 

"Tirarsela" è un termine un po' generico che indica

una persona che si reputa migliore degli altri e lo dà a vedere.

Come ho detto prima si tratta di una categoria verso la quale sono piuttosto tollerante

a meno che non mi disprezzino apertamente, ma più per educazione che per altro.

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Nelle grandi città le percentuali di veri ricchi sono molto basse

sicuro?

quartieri di Roma in cui il più micragnoso c'ha lo yacht da 18 metri

  • olgiata
  • parioli
  • casalpalocco
  • coppedè

-vado a memoria, sicuramente me ne scordo qualcun altro-

certo, confrontati alla megalopoli sono una percentuale bassina, ma stanno tutti belli concentrati nei quartieri *bene*

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Mentre chi è figlio dei veri ricchi per studiare si compra un appartamento occupando la stanza più bella e grande e affittando le altre ad altri studenti figli del proletariato.

 

Ma che dici, io non ho mai fatto pagare affitti agli ospiti :D

E' inelegante parlar di soldi, comunque mi pare ci siano delle semplificazioni nel tuo ragionamento; né esistono più le divisioni di cui tu dici, tra borghesi e proletari...piuttosto v'era una classe media con un certo potere d'acquisto ed un tenore di vita che all'inizio degli anni 2000 s'era piuttosto consolidato e che poi è andato sfacendosi.

 

Chi invece è ricco ed è coerente con quel che predica e fa, risulta a volte abbastanza divertente e simpatico, non a caso va molto di moda attualmente la trasmissione Riccanza che è abbastanza trash.

 

Ammetto d'averne visto un episodio, tra i ragazzi ricconi ce ne sono un paio di divertenti, altri cafoni e palesemente poco istruiti.

 

Ma un poveraccio non ha scelta ma palesemente è obbligato a seguire un certo stile di vita, tranne se va a rubare o spende e spande in maniera non logica o pensando a ciò che " è utile fare ". Se ruba almeno è coerente con il suo desiderio di avere a tutti i costi una vita da rich man anche se è incoerente con le proprie finanze poiché sceglie ciò in base al principio di piacere e non di realtà non pensando al fatto che deve comprarsi anche da mangiare.

Un povero che desidera seguire uno stile di vita da uomo ricco, anche se materialmente non può, è comunque, ai miei occhi, più coerente di una ricca signora che predica la vita umile e poi mangia in un ristorante stellato alla prima occasione, ritornando poi subito dopo ad affermare quanto è bella la vita umile e rurale.

(...)

Tu da quello che ho capito trovi insopportabile invece questa cosa perché ritieni che ognuno debba spendere in base al proprio stipendio in maniera giusta. 

 

Bah qui si fa un po' di confusione...sì, lavorando in una banca ne vedo di ogni, e c'è effettivamente chi stringe la cinghia anche sull'essenziale per comprarsi a rate il BMW; lo definirei un comportamento un po' irritante più che coerente, specie quando tocca a me tirar le orecchie al cliente cicala. E' triste che siamo tornati a vedere le cose in modo così dicotomico, perché per la generazione dei miei nonni e dei miei genitori, specie qui in Veneto, il sogno non era la ricchezza ma il successo lavorativo che l'avrebbe permessa.

 

D'altro canto ritenere che ciascuno debba spendere "in maniera giusta" è un po' ineffabile come concetto; mio padre spende molto per la caccia, mia madre spende molto per il cibo...questo se raffrontato alle mie esigenze e preferenze; io probabilmente ai loro occhi in alcuni momenti ho speso molto per fare festa, o per acquistare libri, eccetera.

 

I veri ricchi snobbano la metropoli perché possono permettersi la vita tranquilla della provincia e i benefici economici e sociali di una metropoli

 

Non credo si possa dire che i super-ricchi fanno vita di provincia solo perché hanno tenute in aperta campagna...certo Agnelli abitava a Villar Perosa ma non credo che la domenica andasse a giocare a briscola al bar del paese, piuttosto si pigliava l'elicottero per andare al casinò a Montecarlo...

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