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Integralismo vegano


Rotwang

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Ho viaggiato in piu' posti italiani rispetto ai posti svizzeri che hai visitato tu rot.

 

Comunque sopra ho scritto in italia ma vale per tutti i paesi industrializzati piu' o meno.

 

Per i paesi poveri il discorso forse e' diverso.

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Ho viaggiato in piu' posti italiani rispetto ai posti svizzeri che hai visitato tu rot.

 

Non c'è niente da visitare in Svizzera, sono stato in Canton Ticino e ho visto abbastanza.

Edited by Rotwang
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Il canton ticino e' considerato una delle parti piu' belle per clima e paesaggio della svizzera. Se non ti piace che ti devo dire....

 

Il canton ticino diciamo che sta alla svizzera come napoli all'italia e dunque non e' rappresentativo di tutta la svizzera.

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  • 4 weeks later...

io mi sono stoppato a 0.15 perché era troppo cessa.

 

Comunque ricordo che l'astrofisica Margherita Hack diceva di essere vegetariana da tutta la vita e di non aver mai avuto problemi di salute... e che suo marito si adeguava alla stessa dieta pur non essendo - idealmente - vegetariano. Esistono validi sostituti alla carne, i vegetariani li conoscono bene e, credo, se seguiti bene da un pediatra o dietologo, possono benissimo farlo, almeno a casa, con le dovute eccezioni. E' anche ipocrita dire a priori che è sbagliato che un bambino non mangi carne (senza capire che dieta segua in effetti), e invece giusto che un bambino mangi tutti i giorni le peggiori schifezze reperibili nei supermercati e nei fast food.

Sui vegani la cosa è più complicata...

Un vegano dovrebbe sapere che il movimento stesso del veganismo si basa sul rinunciare a qualunque forma di sfruttamento animale "nei limiti del possibile", e non "ad ogni costo e in ogni circostanza".

Assolutamente d'accordo. I bambini muoiono per malnutrizione, perché i genitori sono idioti, non perché sono vegani. Ho sentito uscire parole dure contro i vegani dalla bocca di alcuni miei conoscenti, per poi scoprire che loro attualmente seguono la PALEO [emoji19]

 

Il nostro organismo è molto adattabile e ci permette di alimentarci come meglio crediamo, l'importante è non rompere le scatole a chi ci sta vicino. A volte alcune affermazioni della gente "normale" contro i vegani mi ricordano le credenze alla base degli "stupri correttivi" che avvengono in Africa ai danni delle fine lesbiche.

 

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Generalmente i non vegani sono infastiditi, come tutti, dai predicozzi moralisti. Sia che siano predicozzi a voce alta ("sei un assassino mangiacadaveri") sia che siano silenziosi (non mangio un pezzo di tacchino neanche una volta l'anno al pranzo di Natale perché devo farti vedere quanto pura e rigorosa è la mia superiore morale). Sono fermamente convinto che la ragione principale per cui i vegani tendono a non fare simpatia sia proprio questa intransigenza moralistica che di norma mostrano, più che solide obiezioni riguardo alla loro dieta che tutto sommato è cosa personale.

 

Un problema che pure talora si riscontra sono quei vegani che fanno proprie posizioni completamente antiscientifiche, come quella secondo la quale l'uomo non sarebbe onnivoro, o le battaglie contro la sperimentazione animale, o sciocchezze come crescere i bambini con diete a base di mele e pere. Se si rimuovono le posizioni antiscientifiche e l'intransigenza moralistica ciò che resta è solo una scelta dietetica personale che difficilmente può causare grossi fastidi.

Nel senso, personalmente non credo che io convivrei con un vegano perché sorgerebbero verosimilmente attriti nella vita quotidiana, ma si parla di convivenza, una cosa molto stretta. Se non parliamo di vegani fondamentalisti si può tollerarsi a vicenda senza troppi problemi.

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Si commette l'errore di considerare tutti i vegani come gente moralista che non perderà occasione per rinfacciare a chi mangia la carne quanto è assassino, ma non sono tutti così. D'altra parte non puoi pretendere che vadano contro ciò che credono, nemmeno una volta. Il non mangiare carne non viene ostentato per "convertire" gli altri, ma semplicemente non la mangiano per una spiccata sensibilità, il tuo discorso suona come quello di mio zio "io non sono omofobo, ma i gay non devono imporci il loro stile di vita facendosi vedere" XD

 

Per quanto riguarda la conviveva, quindi non conviveresti nemmeno con un celiaco, o una persona che abbia una qualunque allergia alimentare che porta a poter mangiare solo determinate cose? O.o

 

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Il non mangiare carne non viene ostentato per "convertire" gli altri, ma semplicemente non la mangiano per una spiccata sensibilità

 

Non per convertire gli altri ma..?

 

Quindi i vegan-terroristi che conosco, che non fanno passare 10 minuti senza ricordarmi di quanto loro siano puri e di quanto io sia un mostro orribile, si comportano così per via della loro sensibilità? :D

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No, loro sono persone che hanno problemi con se stessi, esattamente come i testimoni di Geova o simili [emoji16]

Io stavo difendendo chi non ne fa un problema di stato e vive silenziosamente la sua condizione, ma spesso viene accomunato ai veg nazi XD

 

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Edited by calcifer
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Ah okay! Da come avevi impostato la frase sembrava volessi spiegare il motivo della ostentazione.

 

Sì, sono perfettamente d'accordo: esistono vegetariani e vegani che vivono tranquilli senza mettere troppa enfasi sulla cosa.

 

C'è da dire che è una abitudine alimentare abbastanza invasiva sulla "vita sociale".

Se una persona non mangia le zucchine o odia il cavolfiore, può tranquillamente star zitto e sperare che non capiti proprio uno di quei cibi. Se invece si esclude una grandissima parte delle preparazioni "tradizionali" della cucina italiana è difficile non avvertire chi ti invita a cena e sperare che prepari solo piatti vegani/vegetariani.

 

Io personalmente quando invito persone sconosciute a cena cerco di fare anche qualcosa di commestibile per vegetariani e vegani, ma non sempre si riesce.

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Oddio, forse ho scritto troppo di getto senza rileggere, scusate XD

 

Sì, quello che hai esposto tu è il problema principale diciamo, per evitare che nascano accese discussioni sarebbe bello che ognuno fosse felice del suo stile di vita e non senta il bisogno di imporlo per avere conferme (da tutte e due le parti). Io ho partecipato a cene dove c'erano vegetariani e "normali" e, stranamente, si è parlato di tutto tranne che dell'alimentazione [emoji16] un sollievo!!

 

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Per quanto riguarda la conviveva, quindi non conviveresti nemmeno con un celiaco, o una persona che abbia una qualunque allergia alimentare che porta a poter mangiare solo determinate cose? O.o

 

 

A mio modo di vedere questa è una situazione piuttosto diversa. La celiachia non si sceglie, uno se la trova. È chiaro che condiziona ma dubito si arrivi a tensioni per il fatto che devi lavare due pentole che hai usato per la pasta anziché una.

Inoltre il celiaco non fa proselitismo, come a volte coloro che scelgono regimi alimentari "innovativi.

 

 

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Ok, chi fa proselitismo è irritante XD

Io, però, intendevo chi fa la sua vita senza rompere le scatole agli altri, non penso possa essere impossibile conviverci XD

 

Per quanto riguarda la scelta: Anche la sensibilità che ti porta a fare determinate scelte di vita non si "sceglie".

 

Riassumendo: non amo le generalizzazioni di qualsiasi genere, quindi sarebbe più corretto affermate "non conviverei mai con un veg nazi" e non "non conviverei mai con un vegano", sono due categorie diverse, è come chi pensa che qualsiasi persona proveniente dai paesi arabi faccia parte dell'isis

 

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Capricorno57

 

 

chi fa proselitismo è irritante

beh, non sempre, non x forza...

 

personalmente, riconosco il diritto a esibire un po' di "orgoglio" a tutte le categorie di appassionati, che siano vegani radioamatori testimoni motociclisti e quant'altro... 

i terroristi, gli esaltati si trovano in piccola quantità un po' dappertutto ma non mi pare che rappresentino un problema di norma insopportabile.  

 

Per Vostra curiosità, dalle mie parti piemontesi è avvenuto l'episodio di cui allego link, a opera di un locale gruppo "arrabbiato" di animalisti vegani che tempi addietro ad esempio contestarono il "palio degli asini" e l'esibizione di animali in un piccolo circo equestre. 

Cose che sinceramente danno un pochino di fastidio anche a me, carnivoro... 

 

http://www.huffingtonpost.it/2016/07/25/animalisti-quarona-pesca_n_11175166.html

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Io invece non riconosco alcun diritto di esibire nulla a nessuno, se mi interessa e glielo chiedo bene, altrimenti no grazie XD

 

Per quel fatto, ripeto, sono persone estremiste, magari possiamo stare a disquisire su cosa li ha mossi a fare questo, ma resta il fatto che non tutti sono così. ;) Purtroppo, come in ogni circostanza, sono i più rumorosi a definire la categoria per la gente.

 

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Capricorno57

 

 

non riconosco alcun diritto di esibire nulla a nessuno

beh, ehm.. discussioni sul Pride ce ne sono già diverse e qui sarebbe tanto OT..  

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Ahah ok, chiudo frettolosamente il discorso per evitare immensi ot: quando una minoranza non è riconosciuta o tutelata è un conto (si parla di diritti), quando un qualsiasi gruppo vuole fare proselitismo è un altro (invasione dello spazio personale degli altri) :)

 

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Capricorno57

 

 

fare proselitismo

per me, far proselitismo  è informare e convincere gli altri sulle proprie "passioni", sulle personali esigenze, chissà mai che trovo un nuovo simpatizzante (anche sulle Unioni Civili), mettendoci la faccia. 

In tal senso, gettare sassi in Sesia durante la gara sociale di pesca è un conto, organizzare la Vegan Fest è un altro.  

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@Almadel sempre sibillino XD

@Capricorno57 si, capisco cosa vuoi dire. Probabilmente hai ragione e io sono partito con un po' di pregiudizi, dato che, in genere, se uno mi ferma per strada per parlarmi di politica/religione et al mi fa solo iniziare a girare i testicoli, a prescindere da quanto sia giusto l'argomento XD naturalmente i "raduni" come il vegan fest, non mi infastidiscono, perché ci va chi vuole :)

 

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semplicemente non la mangiano per una spiccata sensibilità

Infatti conosco vegani che occasionalmente la mangiano proprio per questione di socialità.

Ciò detto, si può chiedere eccome che ogni tanto vadano "contro quello che credono", per due ragioni: la prima è quella che ho già spiegato, perché il presupposto per la convivenza pacifica fra vegani e non vegani è il rispetto reciproco. Non unilaterale verso i vegani, reciproco. Non mi piace chi mi viene a dire a casa mia che secondo lui sono un immorale, né che sia un prete né che sia vegano. Se vogliono farmi la morale infatti in casa mia non li invito.

La seconda, altrettanto importante: la vita a impatto zero non esiste. Il vegano sfrutta gli animali moltissimo e di frequente; si possono fare un sacco di esempi classici: le piantagioni per coltivare le verdure che mangia distruggono gli habitat degli animali, l'automobile che usano inquina e distrugge l'ambiente eccetera. Dunque stanno già andando "contro ciò in cui credono", anche piuttosto regolarmente. Quindi delle eccezioni le possono fare, e per forza, perché appunto la vita a impatto zero non esiste. Quindi la mia richiesta che siano flessibili è perfettamente ragionevole.

Questo non significa che sia "giusta", ovvero non significa che debbano essere flessibili per forza. E' solo una precondizione per avere la mia simpatia (e quella di molti altri non vegani), non per il diritto alla vita :P

Edited by FreakyFred
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Ahahha quindi per ottenere la tua simpatia un vegano deve dimostrare di essere "falso"? Dai, ma non basta che viva la sua vita senza starti a fare la morale?

Non puoi chiedere a un musulmano di mangiare maiale, come non puoi chiedere a un cattolico di andare contro le usanze se lui non lo vuole. Il tuo ragionamento mi sembra basato sul fatto che TUTTI i vegani stiano lì pronti a giudicarti, ma ad alcuni di loro non importa cosa fai tu. Sulla vita a impatto zero non mi pronuncio, perché qui stiamo parlando di libertà di fare della propria vita quello che si vuole e di credere a qualsiasi cosa (purché non la si imponga).

 

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Io ho partecipato a cene dove c'erano vegetariani e "normali" e, stranamente, si è parlato di tutto tranne che dell'alimentazione

Non so quale sia il tuo concetto di "cena", ma per me è un momento serale per nutrirsi [emoji38]

Il problema che esponevo era proprio "organizzativo", per preparare il cibo o prenotare il ristorante! Non riguardava discorsi/discussioni.

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Ahahha quindi per ottenere la tua simpatia un vegano deve dimostrare di essere "falso"? Dai, ma non basta che viva la sua vita senza starti a fare la morale?

Non puoi chiedere a un musulmano di mangiare maiale, come non puoi chiedere a un cattolico di andare contro le usanze se lui non lo vuole. Il tuo ragionamento mi sembra basato sul fatto che TUTTI i vegani stiano lì pronti a giudicarti, ma ad alcuni di loro non importa cosa fai tu. Sulla vita a impatto zero non mi pronuncio, perché qui stiamo parlando di libertà di fare della propria vita quello che si vuole e di credere a qualsiasi cosa (purché non la si imponga).

 

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Certo, infatti sono liberi. Ma non devono starmi per forza simpatici. Io pongo delle condizioni, che sono ragionevoli o comunque lo sono dal mio punto di vista. A quel punto si possono prendere o lasciare :)

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Ah ok, beh.. ognuno è libero di porre le condizioni che vuole per selezionare la gente con cui passare il proprio tempo ;)

 

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Quando avevo una vita affettiva attiravo SOLO ragazzi vegetariani, due relazioni e mezza con vegetariani.

Mi sono convinto di essere un broccolo.

 

Mi preoccupa un po' più quando la tizia dice di non voler curare la febbre delle bimbe cogli antipiretici; i pediatri con cui parlo io conoscono tutti gli effetti collaterali del paracetamolo, però proprio perché la febbre è un campanello d'allarme non è che puoi sempre metterci la pezza bagnata in fronte...

Ecco, poi col fruttarianesimo e il breatharianismo mi pare esagerare un filino; io non penso che sia pazza, la trovo piuttosto una gran narcisa. Nonostante l'uva è decisamente piena di sé :D

Sarei un po' critico anche a proposito della consapevolezza vegetariana; una popolazione molto vasta certo può beneficiare di una dieta vegetariana (perché c'è un piatto di riso per tutti) ma azzecca poco colla liberazione animale mi pare...non li ammazzerò per magnarmeli ma comunque dovrò tutelare le colture, o no?

 

Soffro di diversi fastidi gastrointestinali, ma essendo un po' pigro non ho mai scelto di intraprendere una dieta in particolare...sono diventato una persona triste che, per quanto possibile cerca di mangiare cibi bianchi o almeno cotti in modo semplice. So anche che se non fumassi e mi muovessi di più probabilmente starei meglio, pazienza.

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Quando avevo una vita affettiva attiravo SOLO ragazzi vegetariani, due relazioni e mezza con vegetariani.

Mi sono convinto di essere un broccolo.

 

Mi preoccupa un po' più quando la tizia dice di non voler curare la febbre delle bimbe cogli antipiretici; i pediatri con cui parlo io conoscono tutti gli effetti collaterali del paracetamolo, però proprio perché la febbre è un campanello d'allarme non è che puoi sempre metterci la pezza bagnata in fronte...

Ecco, poi col fruttarianesimo e il breatharianismo mi pare esagerare un filino; io non penso che sia pazza, la trovo piuttosto una gran narcisa. Nonostante l'uva è decisamente piena di sé :D

Sarei un po' critico anche a proposito della consapevolezza vegetariana; una popolazione molto vasta certo può beneficiare di una dieta vegetariana (perché c'è un piatto di riso per tutti) ma azzecca poco colla liberazione animale mi pare...non li ammazzerò per magnarmeli ma comunque dovrò tutelare le colture, o no?

 

Soffro di diversi fastidi gastrointestinali, ma essendo un po' pigro non ho mai scelto di intraprendere una dieta in particolare...sono diventato una persona triste che, per quanto possibile cerca di mangiare cibi bianchi o almeno cotti in modo semplice. So anche che se non fumassi e mi muovessi di più probabilmente starei meglio, pazienza.

Appoggio le tue osservazioni.

 

Anche il mio ex è stato vegetariano per un periodo, forse sono un broccolo pure io XD

 

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Ah ok, beh.. ognuno è libero di porre le condizioni che vuole per selezionare la gente con cui passare il proprio tempo ;)

Chiaramente ... Piuttosto ti rigiro la questione: tu saresti amico di un ex-gay che rifiuta di fare sesso omosessuale perché lo ritiene immorale?

Non ci piove che fare o non fare sesso omosessuale sia una sua libera scelta. Ma se adducesse motivazioni del genere, ti sentiresti offeso?

Io sì, e credo che quello sia il punto. 

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Ma uno che ritiene il sesso gay immorale ha dei problemi, non un'opinione XD

 

Comunque, per fare un'analogia, se mi dice che lui non fa sesso omosessuale per motivi religiosi, ma non ha problemi con il fatto che io lo faccia, per me non ci sono problemi. Eviterò di spiattellargli in faccia la mia (tra l'altro inesistente) vita sessuale e parliamo d'altro XD

 

Se poi lui cerca di convincermi a non essere gay, gli replico gentilmente che sto bene così, ma questo da solo non può pregiudicare una probabile amicizia.

Edited by calcifer
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Non nascondiamoci dietro un dito, però, dai; se non fa mai sesso gay, pur avendone tutta la voglia, sulla base del fatto che lo ritiene immorale, è ovvio che lo ritiene immorale anche quando lo fai tu. Il giudizio negativo su di te è implicito; può non essere evidente, ovvero magari non te lo viene a dire in faccia ma devi indagare per scoprirlo, ma indubbiamente c'è. Il giudizio morale negativo e inappellabile su qualcosa che fa parte di te, ovvero l'omosessualità (il giudizio in questione si chiama omofobia, ed è una "opinione" come mille altre, solo sbagliata e violenta come mille altre) ... è compatibile con la tua simpatia? 

Posso prenderne atto, se è così. Non è compatibile con la mia però. Spero non sia necessario spiegare il parallelismo col discorso di partenza :P

Edited by FreakyFred
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