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Amministrative 2016


Rotwang

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Tutto dipenderà da Milano, perché a Roma il PD è andato anche bene rispetto al.puntp di partenza, Napoli non è mai stata in discussione è di Giggino Grazie a dio, quindi l unico dubbio è milano che sorprende ma se il PD si porta a casa milano come appunto sembra sicuro Torino e Bologna, allora sarà addirittura una vittoria perché non si poteva sperare di meglio.

 

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Il solito disfattismo. Il Partito Democratico è andato abbastanza bene. Su Roma, non si diceva che nessuno si voleva candidare perché se eletto avrebbe ereditato tutte le magagne? Infatti la favorita è Miss Nullità, una che in un altro clima non avrebbe avuto neppure il 10 %. Il centro destra, problema principale della capitale, è sparito e la Raggi deve vedersela col Partito Democratico che, dopo tutti gli scandali, ha comunque preso tantissimi voti.

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C'è una spiegazione ben precisa sul perché della differenza così sostanziale di voti tra Roma e Napoli rispetto a Milano, la struttura demografica della popolazione :

 

- Milano dal 1981 al 2011 è passata da 1,732,000 abitanti a 1,242,000 praticamente come se città delle dimensioni di Genova o Palermo si fossero volatilizzate in appena trent'anni, di questo milione e due ben 248,000 sono cittadini stranieri, circa uno su cinque. Il 13% ha meno di quindici anni contro il 25% di over 65. In pratica Milano è quasi una città morta, un grande pensionato o, vista la struttura etnica, una specie di Detroit o Saint Louis italiana. In questa situazione, il mix tra pochi giovani, popolazione anziana e in calo, moltissimi residenti stranieri, è inevitabile un voto "tradizionale".

 

- Roma invece è dinamica, la popolazione ha raggiunto il massimo storico (2,872,000). Il rapporto tra giovani e anziani è decisamente più basso di quello milanese, c'è una popolazione straniera numerosa (12,5%) ma spesso più ricca e qualificata di quella milanese (basta pensare che nella capitale ci sono le sedi delle ambasciate, scuole internazionali, ecc...). Fatto molto importante dalla fine degli anni '90 il prodotto interno lordo della provincia di Roma è superiore a quello della provincia di Milano, facendo di fatto dell'area capitolina il motore economico dell'Italia. In questa situazione l'elettorato è più mobile e più portato alle novità.

 

- Napoli ha avuto un calo di abitanti, oggi fermato e invertito, ma un numero di stranieri decisamente basso per una metropoli (circa il 5%) e un rapporto tra giovani e anziani pressoché pari. Il capoluogo partenopeo dagli anni '90 ha visto anche una rinascita a livello artistico e culturale, che ha attirato molti giovani. Il successo personale di un candidato anomalo come De Magistris si spiega anche per queste ragioni.

 

In sostanza una città "vecchia" come Milano ha continuato a premiare il sistema di governo (PD e FI) degli ultimi vent'anni, data anche la paura delle novità, mentre Roma e Napoli, più giovani e dinamiche sono i motori del cambiamento.

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C'è una spiegazione ben precisa sul perché della differenza così sostanziale di voti tra Roma e Napoli rispetto a Milano, la struttura demografica della popolazione :

 

- Milano dal 1981 al 2011 è passata da 1,732,000 abitanti a 1,242,000 praticamente come se città delle dimensioni di Genova o Palermo si fossero volatilizzate in appena trent'anni, di questo milione e due ben 248,000 sono cittadini stranieri, circa uno su cinque. Il 13% ha meno di quindici anni contro il 25% di over 65. In pratica Milano è quasi una città morta, un grande pensionato o, vista la struttura etnica, una specie di Detroit o Saint Louis italiana. In questa situazione, il mix tra pochi giovani, popolazione anziana e in calo, moltissimi residenti stranieri, è inevitabile un voto "tradizionale".

 

- Roma invece è dinamica, la popolazione ha raggiunto il massimo storico (2,872,000). Il rapporto tra giovani e anziani è decisamente più basso di quello milanese, c'è una popolazione straniera numerosa (12,5%) ma spesso più ricca e qualificata di quella milanese (basta pensare che nella capitale ci sono le sedi delle ambasciate, scuole internazionali, ecc...). Fatto molto importante dalla fine degli anni '90 il prodotto interno lordo della provincia di Roma è superiore a quello della provincia di Milano, facendo di fatto dell'area capitolina il motore economico dell'Italia. In questa situazione l'elettorato è più mobile e più portato alle novità.

 

Cioè, hai praticamente invertito Roma e Milano, Fabius81 posa il fiasco di vino, è un consiglio amichevole, Roma dinamica e motore economico d'Italia?  :fie:

Edited by Rotwang
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Hinzelmann

Sala e Parisi sono considerati due candidati "simili" quindi non credo

affatto che la struttura demografica dei votanti possa aver influito sulla

preferenza fra l'uno e l'altro

 

Semmai - a voler concedere - il fatto che il M5S avesse una candidatura

debole ed il giudizio sull'amministrazione Pisapia fosse tuttosommato al

55% positivo potrebbe aver tenuto lontano dalle urne un po' del voto giovanile

che si esprime nel voto protestatario al M5S

 

Sala godeva di una maggior notorietà per il discorso Expo e credo anche

di un giudizio positivo, ma secondo me sia sul piano della comunicazione

personale che dei programmi, forse ( io non sono di Milano, quindi parlo

a buon senso ) è apparso meno innovativo

 

Come se puntasse ad incassare una vittoria che gli "spettava" per il lavoro

fatto ed il credito che aveva già maturato

 

Quando poi si è visto che con il procedere della campagna il gradimento per

Sala calava, si è fatto un errore "capitale", cioè si è cercata una risposta "politichese"

rassicurando da un lato CL e dall'altra l'elettorato di Pisapia etc

 

Questo tipico atteggiamento del Centrosinistra a Milano non funziona, i fatti dimostrano

che Milano può votare un Pisapia, se il personaggio sembra "schietto"

 

Mentre è allergica a quei candidati che sembrano muoversi con "opportunismo"

o che sono grigi ( vedi gli insuccessi passati dei candidati-prefetto di CSX )

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Milano, Roma e Napoli sono tre realtà politiche differenti: Roma sotto la gestione del Partito Democratico ha sofferto scandali clamorosi e difatti Renzi ha voluto far fuori il suo sindaco per evitare ulteriori danni di immagine. Nonostante tutto al ballottaggio con la Raggi ci va un democratico, il che vuol dire che il Partito Democratico tanto debole non è. A Napoli il favorito è De Magistris, perché è una personalità molto amata dai napoletani. Su Milano non so molto.

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Segnalo un po di novità :

 

- a Sulmona (AQ) Forza Italia, rimasta fuori dai ballottaggi, appoggia il candidato del PD contro il candidato di liste civiche

 

- identica situazione a Brindisi

 

- a Latina la stessa FI sostiene il candidato di centrosinistra contro la lista di FDI (!)

 

Tra i ballottaggi più strani si segnalano :

 

- Nichelino (TO) : ballottaggio tra candidato del PD e candidato di Sinistra Italiana

- Alpignano (TO) : ballottaggio tra candidato civico e candidato del M5S

- Sesto Fiorentino (FI) : ballottaggio tra candidato del PD e candidato di Sinistra Italiana

- Casoria (NA) : ballottaggio tra candidato sostenuto da UDC, Verdi e lista di De Luca contro candidato del PD

- Gragnano (NA) : l'ex sindaco giudicato ineleggibile sostenuto da liste civiche va al ballottaggio contro liste centriste

- Isernia : ballottaggio stavolta interno alla destra, con candidato di FI contro candidato di FDI

- Fasano (BR) : ballottaggio tra candidato del PD e candidato comune sostenuto da Fitto e Vendola (!)

- Pisticci (MT) : ballottaggio tra candidato del M5S contro candidato di liste civiche

- Crotone : ballottaggio invece interno al centrosinistra, con candidato del PD contro candidato di liste regionali che governano assieme al PD (!)

Edited by Fabius81
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Il Fatto Quotidiano

 

Ultima sfida per la poltrona di sindaco di Roma e ultimo confronto in tv su Sky Tg24 tra Roberto Giachetti (Pd) eVirginia Raggi (M5s) in piazza del Campidoglio. I candidati hanno risposto a domande sulla questione rifiuti, sul tema del debito ma anche su nodi fiscali come Irpef e Imu per la Chiesa. Tra gli argomenti le Olimpiadi, le buche, Mafia Capitale e gli asili nido. Non sono mancate le scintille tra i due sfidanti soprattutto sui Giochi previsti nel 2024 e su Atac, la municipalizzata dei trasporti, con Raggi che ha accusato Giachetti di volerla privatizzare e il rivale che risponde “un sindaco dovrebbe saper leggere, non ho mai detto questo”.

 

C’è stata anche una sfida geografica: ai due candidati nella corsa al Campidoglio, infatti, è stato chiesto quale fosse il municipio illuminato nella mappa della città. La candidata M5s ha confuso il 12esimo con l’11esimo municipio, mentre Giachetti è riuscito a individuare il 14esimo. Il candidato Pd invece non ha saputo indicare il percorso del bus 628, mentre l’avvocatessa conosce quello del 30.

 

Alla domanda se intitolerebbe una via di Roma a Marco Pannella, l’esponente Pd ha risposto sì lasciandosi “condizionare” da un fatto successo di recente che lo ha “colpito molto”. “Io chiederei ai cittadini di scegliere a chi intitolare una via”, ha invece detto la pentastellata. Infine l’appello finale. “Cambiare verso” dice la pentastellata, “un onore e un sogno” per il dem.

 

Rifiuti a Roma, Ama e sciopero
G:  Lo sciopero è nazionale, ma interessa anche l’Ama. Venendo qui si vede che è pieno di immondizia per strada, è una cosa che fa schifo e va cambiata. Per affrontare il problema dei rifiuti bisogna proseguire il piano di riorganizzazione del personale, vogliamo dividere la città in 360 zone di riferimento per far parlare cittadini.

 

R: Il problema è di Ama e di come è stata gestita. Ama deve chiudere il ciclo rifiuti, servono centri riciclo per continuare a trattarli e poi andare a venderli. La giunta Marino ha detto che ha chiuso Malagrotta, ma non ha affrontato il sistema di gestione e ora dobbiamo mandare per forza i rifiuti all’estero. Ora siamo con gli impianti chiusi e i rifiuti per strada. Mancano impianti Tmb.

 

Rinegoziazione del debito di Roma
R: Prima della rinegoziazione è necessario fare un audit. Il debito è di 13 miliardi ed era di 22 grazie alla gestione del Pd. Il tasso del denaro è pari allo zero e siccome la Cassa depositi e prestiti è nostra, sarà onere del ministero del Tesoro fare l’interesse dei cittadini. Anche un tasso di mercato è basso.

 

G: È bello scoprire che Raggi cambia idea da una trasmissione tv all’altra. Aveva detto che una parte del debito non intendeva pagarlo, facendo fallire la città. Dobbiamo farlo in modo semplice con una trattativa con il governo. Ci vuole un prestito del Tesoro per chiudere il debito. Quando è stato fatto il debito 30/40 anni il Pd non esisteva. Così potremo risparmiare 200-300 milioni. Soldi che potranno essere investiti nel sociale e per abbassare l’Irpef.

 

Olimpiadi e referendum
R: Se dovessi diventare sindaco sarò io a indire un referendum consultivo sulle Olimpiadi, come è nel potere del sindaco. I problemi dei romani sono altri. I romani mi chiedono di trasporti e disabili.

 

G: Se si raccolgono le firme per il referendum dei radicali voto a favore delle Olimpiadi. Giachetti non è per la politica dei no. Si tratta di una straordinaria occasione per la città: 170mila posti di lavori in più, il prolungamento della linea della metropolitana tra Anagnina e Tor Vergata e 150 campetti attrezzati.

 

R: Dire che se la candidatura olimpica di Roma non sarà accolta la città sarà immobile è agghiacciante.

 

Buche, sono 12mila quelle che si aprono ogni anno
G: Nei primi 100 giorni farò un servizio 06- zero buche per risolvere il problema immediato, in attesa di nuovi appalti. Bisogna fare gare programmate per almeno tre anni con garanzia che siano pulite. Sugli appalti in generale terrò come competenza i Lavori pubblici, che affiderò ad Alfonso Sabella (magistrato ed assessore alla Sicurezza nella giunta Marino).

 

R: I soldi per le buche si possono trovare dal tesoretto di 1,3 miliardi di euro degli sprechi, ma ci vuole la volontà politica per aggredire sacche di privilegi, cosa mai fatta. Dobbiamo rispettare le norme sugli appalti. Mi sorprende questa rinnovata verve legalitaria. Bisogna aggredire le sacche di privilegi, bisogna applicare la norma degli appalti. Ci sono 8mila km di strade, dobbiamo evitare di dare appalti a grandi imprese. Roma ha un tessuto economico di piccole e medie imprese.

 

La Chiesa, l’Imu e fede
R: Noi siamo stati i primi a denunciare il fatto che gli immobili nei quali si esercitava attività commerciali non pagavano l’Ici e siamo stati i primi a denunciare questa situazione alle amministrazioni Marino e Tronca. Marino e il Pd sono stati sordi. Certo che li andremo a richiedere anche perché è lo stesso Papa Francesco che ha dichiarato che è etico, giusto e morale che dove si svolgono attività commerciali si paghino le tasse.

 

G: Quello che è certo è che c’è un decreto fatto da Monti che dice in modo del tutto evidente chi deve pagare e cosa deve pagare. Per quanto mi riguarda la Chiesa sta al livello di qualunque altra associazione o onlus, ciò che è commerciale si paga, ciò che invece è assistenza sociale, lì come per tante onlus, c’è l’esenzione.

 

Redditi e casaletti
G: A parte il fatto che io trovo singolare che lei sia interessato a questo, io non ho nessuna intenzione di aprire un agriturismo, anche perché lei dovrebbe sapere che l’agriturismo per aprirlo bisogna essere coltivatori. Io non sono un coltivatore ho dei terreni agricoli faccio l’olio per me. Sono casaletti (a Subiaco, ndr) sono due fabbricati di 160 metri quadri l’uno, la differenza di come sono stati presi in fotografia è che uno è stato demolito e ricostruito ed era su due piani invece è venuto lungo una striscia di cinque stanze. Tutto assolutamente regolare, tant’è che il Fatto che ha aperto la discussione su questa vicenda ha dovuto scrivere il giorno dopo e correggere che era tutto assolutamente autorizzato. Il resto dei metri quadri di cui lei parla sono i locali che servono per il motore per la piscina.

 

R: Dichiaro tra i 20mila e 25mila euro lordi l’anno perché quando ho fatto il consigliere, lavorando 10 ore al giorno, ho smesso di fare l’avvocato. Come consigliere comunale percepisco 2400 euro lordi per dodici mesi, 1.100 netti.

 

La giunta che verrà
R: Sarà annunciata entro venerdì, la stiamo completando. Mi prendo tutto il tempo è fondamentale avere nomi di livello. Dopo una prima scrematura con lo staff dei parlamentari voglio selezionare io. Sta venendo molto bella, sono tutti pronti a collaborare. Berdini? Molti professionisti hanno chiesto riservatezza anche per il trattamento riservato a me dalla stampa. L’assessore a tempo? Sarà assessore di scopo per le aziende partecipate del Comune.

 

G: In squadra ci saranno sei donne, tra cui Livia Turco, poi il questore Tagliente alla sicurezza, l’ex assessore della giunta Marino, Rossi Doria, Marino Sinibaldi alla Cultura.

 

Carminati e Mafia Capitale
G: Ho paura di chiunque faccia male a Roma sono garantista ma quello che emerge ha fatto malissimo alla città. Non ho nulla da dirgli se non che se divento sindaco sarò vigile e attento perché non vi siano più infiltrazioni come quelle che abbiamo visto.

 

R: Nelle intercettazioni dell’inchiesta Carminati diceva di avere il controllo di tre candidati su quattro noi saremo incorruttibili, come dicevano loro stessi di Fucci (sindaco M5S di Pomezia). Con noi i giochi saranno finiti.

 

Sicurezza
R: Maggior presidio sulle strade, non solo in centro, ma deve aumentare anche la sicurezza percepita. Vigili urbani non possiamo assumerle altri, ma un concorso è già stato fatto.

 

G: Metteremo mille telecamere in più con una centrale operativa che vigili su tutta la città. Le forze dell’ordine in più schierate per il Giubileo rimangano a Roma anche dopo. I vigili vanno riorganizzati.

 

Avviso di garanzia e legge Fornero
I candidati hanno risposto anche alle domande dei sostenitori dell’altro candidato. “Per noi la coerenza è fondamentale, dentro le istituzioni non devono esserci condannati. Se un sindaco riceve un avviso di garanzia deve sentire i cittadini che si potranno esprimere creando un accesso al sito del Comune o a blog di Grillo” ha risposto la candidata M5s a chi chiedeva come si comporterebbe in caso le fosse notificato un avviso di garanzia. L’ex capogruppo M5s Marcello De Vito ha chiesto a Giachetti se ha votato la legge Fornero o il decreto salva banche. Giachetti ha risposto di aver votato la legge Fornero, espressione di un “governo di salvaguardia nazionale, sull’orlo del default. Se partecipo a una maggioranza, io voto di conseguenza”.

 

Asili nido
R: Bisogna aumentare la fascia di esenzione.

 

G: Io vorrei ripristinare la gratuità per il terzo figlio. Non faccio promesse ma ho un’idea di quello che vorrei fare.

 

L’appello finale
R: Con le intercettazioni di Mafia Capitale è tutto chiaro ai romani. Tagliare gli sprechi e i privilegi lo può fare solo una forza politica pulita che non prende finanziamenti e risponde soltanto ai cittadini. Vogliamo una città dove sia bello vivere e questo noi faremo. Abbiamo lavorato tanto in questi tre anni, in Comune e in Parlamento, e tutto quello che abbiamo promesso l’abbiamo fatto abbiamo tagliato stipendi e rimborsi elettorali dei parlamentari, restituito 42 milioni, proponiamo il reddito di cittadinanza, ci impegniamo per far cambiare verso a questa città e a questa società.

 

G: Non voglio fare un appello. Voglio spiegarvi perché mi sono candidato, una scelta che anche alla persona più esperta fa tremare le mani. Ho incontrato tanta rabbia in questa campagna elettorale, anche per responsabilità della nostra parte politica. Ma con la rabbia non si va da nessuna parte. Io ci ho messo passione ma ho sentito anche dibattiti sulla mia barba. Se mi darete la possibilità di occuparmi di Roma sarà un onore e la realizzazione del più grande sogno della mia vita.

Edited by Rotwang
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Domenica 19 giugno si vota per i ballottaggi delle amministrative. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Sono 8,6 milioni i cittadini chiamati alle urne. Venti i comuni capoluogo interessati. Le sfide principali si tengono a Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste. Si vota anche a Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Savona e Varese.

 

Roma si sfidano Virginia Raggi del M5S, che ha preso il 35,2 per cento al primo turno e Roberto Giachetti del PD, che ha avuto il 24,8. Tutti i sondaggi riservati danno come scontata la vittoria di Raggi.

 

Milano si sfidano Beppe Sala del centrosinistra, che al primo turno ha avuto il 41,7 per cento e Stefano Parisi del centrodestra, che ha avuto il 40,7 per cento. Qui la sfida è incerta. Alcuni sondaggi riservati parlano di un testa a testa tra i due con un vantaggio del secondo sull'ex manager di Expo.

 

Napoli si sfidano il sindaco uscente Luigi De Magistris, sostenuto da Italia dei Valori e sinistra radicale, che al primo turno ha avuto il 42,4 per cento e Gianni Lettieri di Forza Italia, che ha avuto il 23,9 per cento. La vittoria di De Magistris è una pura formalità. Il sindaco uscente si è dichiarato pronto a far fronte comune col M5S per creare un movimento popolare che sfidi Renzi alle prossime politiche.

 

Torino si sfidano il sindaco uscente di centrosinistra Piero Fassino, che ha avuto il 41,8 per cento al primo turno e Chiara Appendino del M5S, che ha avuto il 30,9 per cento. Partita dall'esito incerto. Il PD teme l'effetto Pizzarotti.

 

Bologna si sfidano il sindaco uscente Virginio Merola del PD, che ha avuto il 39,4 per cento al primo turno e Lucia Borgonzoni della Lega Nord e candidata del centrodestra, che ha avuto il 22,2 per cento. Merola dovrebbe vincere senza problemi.

 

Trieste si sfidano il candidato di centrodestra Roberto Dipiazza, che al primo turno ha preso il 40,8 per cento e il candidato di centrosinistra Roberto Cosolini, che ha preso il 29,2 per cento.

Edited by Rotwang
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Dacci le tue previsioni per torino, roma e milano rot.

 

Io metto i 5* vincitori a torino e roma mentre a milano vince il pd.

 

Quando si sapranno i risultati definitivi ?

Edited by marco7
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Dacci le tue previsioni per torino, roma e milano rot.

 

Io metto i 5* vincitori a torino e roma mentre a milano vince il pd.

 

Quando si sapranno i risultati definitivi ?

Al primo turno alle 23 hanno dati i primi exit poll, verso mezzanotte le prime proiezioni e i risultati definitivi la mattina successiva, con alcuni conteggi che sono arrivati fino al pomeriggio, ma che non hanno più di tanto cambiato la situazione rispetto alla mattina.

Presumo che sarà la stessa cosa con il secondo turno.

Sicuramente a Roma, Napoli e Bologna vinceranno rispettivamente Raggi, De Magistris e Merola.

A Torino penso che vincerà Fassino anche se non con un distacco così largo e a Milano temo che la spunterà Parisi perché votato anche dai grillini in funzione anti-Renzi e anti-PD.

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Faranno sicuramente prima a scrutinare, perchè al secondo turno non c'è il voto al partito e non ci sono preferenze ai candidati consiglieri, si vota solo uno tra i 2 candidati a sindaco e basta.

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Primi exit poll:

 

TORINO

 

Il risultato più clamoroso se fossero confermati sarebbe Torino con l'Appendino.

 

Per gli altri invece si confermerebbero i risultati del primo turno.

Edited by Sbuffo
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A Milano ha vinto Sala.

A Torino ha vinto a sorpresa Appendino.

A Varese dovrebbe vincere il PD dopo oltre 20 anni di guida leghista.

Il resto come previsto: hanno vinto Raggi, Merola e De Magistris.

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Lo strumento del ballottaggio si conferma un rischio per il Pd quando finisce contro un candidato del M5S, così fu per Pizzarotti a Parma e così è stato oggi a Roma e Torino.
Ai ballottaggi i voti del centrodestra tendono a confluire sul M5S mettendo in difficoltà i candidati del Pd.

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In pratica adesso in Italia se la gioca il centro sinistra e il populismo. Non male, visto lo storico indebolimento della destra. Comunque, i 5 stelle hanno sempre voluto governare, urlando e scalciando. Ben venga quindi la Raggi, che darà la possibilità al suo partito di fare le meritate figuracce e di perdere consensi.

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Il pd deve togliere dalla politica alcuni dinosauri che non raccolgono consensi sufficienti e dare spazio a nuovi candidati se vuole sopravvivere.

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Con Renzi il PD si è spostato a destra nelle politiche economiche.

I lavoratori di classe medio-bassa quindi, sentendosi abbandonati da quello che dovrebbe essere il loro partito di riferimento, o si sono rifugiati nella destra sociale simil-lepenista di Salvini e Meloni o soprattutto, come si è visto in questi ballottaggi, nel M5S che in quanto a politiche economiche è di sinistra (basti pensare al reddito di cittadinanza).

Edited by Uncanny
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Peccato per Bologna... Davvero peccato!!

 

Ad ogni modo gli elettori di centrodestra danno volentieri il loro voto al M5S quando c'è da andare contro il PD, in un modo o nell'altro far perdere il nemico maturale è pur sempre una vittoria, mentre quelli del M5S danno sì il loro voto al centrodestra ma in misura minore. Ad esempio a Bologna la candidata leghista è passata dal 21 al 45, proprio con i loro voti. Ma qui a Bologna si ragiona ancora col PCI e con la linea gotica, quindi ha poco senso...

 

Storica la svolta di Torino. A quanto sembra Fassino non dovrebbe uscire da un governo disastroso della città come Bologna, ma penso sia più un ricambio generazionale. Fassino fa politica da una vita, la gente ha voluto cambiare. Secondo me facendo bene.

 

Roma risultato storico e preventivato. I meloniani hanno votati compatti per la Raggi.

In pratica chi perde decide chi vince e a guadagnarci ora come ora sembra il M5S visto che comunque non hanno governato nulla ed hanno la coscienza (ancora) pulita.

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In pratica chi perde decide chi vince e a guadagnarci ora come ora sembra il M5S visto che comunque non hanno governato nulla ed hanno la coscienza (ancora) pulita.

In verità stanno già governando in diversi comuni e cittadine (circa una ventina) come Parma e mi sembra che abbiano fatto più male che bene, visto che ci sono stati diversi scandali.

Certo è che non si possono paragonare grandi città come Roma e Torino a queste cittadine e quindi sì, le si possono considerare comunque come i primi banchi di prova.

 

Comunque a Varese è confermata la vittoria del PD.

La roccaforte leghista è stata espugnata.

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Per me e' un bene se roma non ha le olimpiadi. Anche ad aggiustare le strade e le scuole si fanno dei posti di lavoro.

 

I romani sapevano bene la posizione della raggi sulle olimpiadi, mica gli arriva la sorpresa ora.

 

Le sindache di torino e roma per me faranno un buon lavoro e verranno rielette in futuro.

 

Alla fine la cosa importante e' che i sindaci governino bene le loro citta' e non di che partito sono.

Edited by marco7
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Torino: Appendino (M5S) 54,56% - Fassino (PD - Centrosinistra) 45,44%

 

Milano: Sala (Centrosinistra) 51,70% - Parisi (Centrodestra) 48,30%

 

Trieste: Dipiazza (Centrodestra) 52,63% - Cosolini (PD - Centrosinistra) 47,37%

 

Bologna: Merola (PD - Centrosinistra) 54,64% - Borgonzoni (Lega Nord - Centrodestra) 45,36%

 

Roma: Raggi (M5S) 67,17% - Giachetti (PD - Centrosinistra) 32,83%

 

Napoli: De Magistris (Sinistra) 66,85% - Lettieri (Forza Italia - Centrodestra) 33,15%

Edited by Rotwang
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Non fu pensata in ottica anti 5stelle, non aveva nulla che potesse sfavorire i 5stelle, anzi l'attuale legge elettorale semmai li favorisce rispetto ad altre leggi elettorali.

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Ma come no. Renzi e berlusconi volevano una legge che potesse dare loro la maggioranza assoluta in parlamento pur non avendola negli elettori. E ora si ritrovano a rischiare di non avere loro la maggioranza relativa negli elettori.

Edited by marco7
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Ma quello non vuol dire una legge anti5stelle, nessun elemento della legge è anti5stelle, anzi per loro è meglio questa rispetto a tante altre.

 

Volevano una legge che permettesse a chi ottiene più voti di aver la maggioranza in parlamento per governare, se poi sarà il Pd il M5S o un ipotetico partito aggregato di centrodestra saranno gli elettori a deciderlo democraticamente alle elezioni.

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Il M5S vince in diversi superiori a questo turno, oltre a Roma e Torino (sulle quali si è già detto tutto) ovvero : Pinerolo e San Mauro Torinese (TO), Peschiera Borromeo e Vimercate (MI), Chioggia (VE), Castelfidardo (AN), Anguillara Sabazia, Genzano, Marino e Nettuno (RM), Ginosa (TA), Noicattaro (BA), Pisticci (MT) e Carbonia (CA).

 

Sorprendenti le sconfitte del centrosinistra a Savona e Grosseto, altrettanto sorprendenti le sconfitte del centrodestra a Latina e Caserta.

 

Nelle grandi città pensavo ad una vittoria di Fassino a Torino e di Parisi a Milano, invece è successo il contrario, prevedibile la vittoria di De Magistris a Napoli anche se non pensavo con queste percentuali, altrettanto prevedibile la sconfitta del PD a Trieste, troppo impopolare il sindaco uscente.

 

In sostanza : va molto bene per il M5S, abbastanza bene per l'area a sinistra del PD e parte del centrodestra (FI, CR), male per PD, Lega e centristi (CD, NCD, ecc...).

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Ilromantico

Mi spiace per Roma, speravo che in Italia non vincesse il populismo. Vi garantisco che la gestione Podemos di Madrid e Barcelona è da brivido. Tra criminalità in aumento, investimenti sulle infrastrutture bloccati per ideologie e incompetenza politica. Ovviamete di tutte le facili promesse a cui hanno aboccato i soliti boccaloni non se n'è vista manco una.

L'unica funzione di questi partiti populisti è che fanno svegliare e rigenerare i vecchi partiti, ma credo che servano solo a questo.

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