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PPP a quarant'anni dalla morte


conrad65

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dobbiamo metterci d'accordo, di chi stiamo parlando?

Siccome stiamo facendo affermazioni molto generiche, io mi riferivo ai vari prostituti di borgata che pasolini si faceva: fossero gay, non fossero, fossero bisessuali è indifferente, non possiamo stabilirlo, perchè ci possono essere molti motivi per accettare di fare sesso con Pasolini anche se non c'è un corrispettivo fisso ma solo la promessa di un "bel regalo"

parlavo proprio dei ragazzi di vita.

Esempio meno generico: quando Ninetto Davoli andò militare e appena terminata la naja si sposò, PPP la prese malissimo (e abbondano le testimonianze a referto su sta sua crisi).

Non credo abbia mai ammesso nemmeno a se stesso di essere innamorato del suo Riccetto, però si comportò da *vedova -bianca- inconsolabile* molto a lungo

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Ok. Quindi se i ragazzi di vita escono con pasolini lo fanno per sfogarsi e basta, il ricchione è lui, capito. Io pensavo funzionasse come semplice prostituzione di minori o pederastia antica(non vuole essere riferimento alto ma è proprio l'unico altro che avevo)

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Badate bene qui non si sostiene affatto che negli anni '60 o '70

PPP non avrebbe avuto la possibilità di fare coppia fissa con un

omosessuale, semplicemente lo escludeva

 

Come ebbe a dire in una intervista Paolo Poli, lui "aveva altri gusti"

riferendosi all'impossibilità che Pasolini potesse provare attrazione

per una checca borghese come lui

 

Ora il problema è che Paolo Poli magari sconfinava nel travestitismo

e pare troppo checca a molti di voi, ma cito lui perchè è uno dei pochi

ad essere stato così esplicito circa l'impossibilità di qualcosa tra PPP e

lui...ma PPP ha conosciuto Penna, Bellezza e certamente tantissimi altri

omosessuali meno flamboyant di Poli, eppure non "eterosessuali" e di

nessuno è stato più che amico ( anzi, molti ne condividevano i gusti )

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Ok. Quindi se i ragazzi di vita escono con pasolini lo fanno per sfogarsi e basta, il ricchione è lui, capito. Io pensavo funzionasse come semplice prostituzione di minori o pederastia antica(non vuole essere riferimento alto ma è proprio l'unico altro che avevo)

mmhh.. nì.

nel senso che non necessariamente dovevano trovare un frocio più vecchio x.. quagliare, capitava pure che si *sfogassero* tra ragazzetti,

ma era visto/tollerato come fosse poco più di un gioco o una forma di cameratismo adolescenziale molto più spinta.

 

Oggi per fortuna è cambiato tutto, e ste ipocrisie da "si fa, ma non si dice" e "vizi privati e pubbliche virtù" stanno finalmente scomparendo.

E almeno io non le rimpiango affatto, anzi!

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Insomma, st'iconetta del martire intellettuale emarginato perchè frocio, diciamocelo, è una gran cazzata

 

devo riconoscere a posteriori che avevi pienamente ragione: basta vedere gli strombazzanti panegirici di questo anniversario, soprattutto da parte cattolica

sorprendente il cattolico Franceschini che fa il suo omaggio alle 5 di mattina sul luogo del delitto lasciando un giglio...

sento puzza di fregatura, ho come l'impressione che la chiesa si sia fatta piacere il Pasolini paternalista e moralista frequentatore in doppiopetto e occhiali scuri di borgate romane

sembra che tutti adesso adorino la sua icona da ricchione borghese composto ma sofferto, con quella sua oltraggiosa faccia da bocchinaro birichino che è lì lì per ravvedersi, così come dalle parti del Vaticano si staranno ancora leccando i baffi per l'orrido ma cristico martirio finale

che abbia ragione Demò?

 

 

 

A me ha colpito molto uno statunitense(di quelli un po' rabbiosi, non ricordo chi però) che diceva " per me Pasolini è soltanto un santo cattolico". Ecco, un po' ci credo

 

Pasolini "era davvero" un santo cattolico o è stato rivoltato, ribaltato, spappolato, manipolato affinché lo divenisse?

Edited by conrad65
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La domanda è spinosa, suppongo possano essere date risposte diversificate

 

La polemica sul Pasolini cattolico nasce dalla sua attività di polemista giornalista

e da una lunga serie di articoli contro il mutamento antropologico della società

italiana

 

Tutta l'intellighenzia di sinistra reagisce, Pasolini contro i capelloni, Pasolini contro

la liberalizzazione dell'aborto etc : Pasolini è cattolico o nostalgico perchè frocio

 

Bisogna riconoscere che, da un lato tutta la critica morale alla nostra società non fa

altro che riprendere Pasolini, tutti noi quando cominciano un discorso di critica dei

costumi abbiamo almeno la tentazione di addebitare la colpa al "consumismo"

 

Pasolini lo ha detto per primo, ma la formula ha avuto un enorme successo

ed anche la chiesa cattolica, che all'epoca reagiva indignata perchè Pasolini

criticava pure la chiesa per la resa al consumismo, riprenderà a piene mani

i discorsi pasoliniani, come anche il PCI con la "questione morale" e la critica

al cd "edonismo reganiano"

 

Il rischio è che Pasolini si riduca solo a questo, pochi articoli di giornale che

tutti hanno letto e riletto, ignorando il fatto che magari aveva firmato per i

referendum ed andava al congresso dei Radicali

 

Per quanto riguarda l'omosessualità mi ribello, perchè semmai PPP fu vittima

del neo-marxismo e del freudismo

 

Questo è ciò che gli disse Cesare Musatti - tratto da una intervista dopo la sua morte del 1975

 

«[A Pasolini] dissi che l’omosessualità è dovuta a un mancato sviluppo e ad una regressione del comportamento erotico a fasi immature, preadolescenziali. È il prolungamento dei giochi sessuali dei ragazzetti. È l’impulso sessuale che non arriva ad orientarsi verso la donna per troppo rispetto...»

 

E a questo PPP finì per credere, non perchè cattolico ma perchè Marxista

mi sembra troppo autoassolutorio per quella intellighenzia di sinistra con cui

lui polemizzava, dare la colpa al cattolicesimo di PPP

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non conoscevo la citazione di Musatti, ma spiega benissimo il discorso che facevo sopra sull'omosessualità vissuta come una fase dello sviluppo sessuale addirittura pre-adolescenziale (concetto evidentemente molto in voga allora e oggi x fortuna molto superato)

Edited by freedog
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Sì intendiamoci @freedog secondo me la propensione erotica

di Pasolini ad interpretare l'omosessualità in un certo modo

pre-esisteva in lui, come in moltissimi omosessuali della sua generazione

e discendeva da una tradizione culturale-patriarcale-maschilista, però

ad un intellettuale come Pasolini che leggeva, si informava, non è che

arrivassero stimoli esterni a cambiare opinione

 

Anzi Musatti ci metteva pure un bel "cappello scientifico" sopra, una spiegazione

nuova scientifica freudiana ( con tutto il peso che il freudismo aveva sui neo-marxisti

che pensavano di rinnovare Marx con questi nuovi saperi )

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Sì intendiamoci @freedog secondo me la propensione erotica

di Pasolini ad interpretare l'omosessualità in un certo modo

pre-esisteva in lui, come in moltissimi omosessuali della sua generazione

e discendeva da una tradizione culturale-patriarcale-maschilista, però

ad un intellettuale come Pasolini che leggeva, si informava, non è che

arrivassero stimoli esterni a cambiare opinione

 

Anzi Musatti ci metteva pure un bel "cappello scientifico" sopra, una spiegazione

nuova scientifica freudiana ( con tutto il peso che il freudismo aveva sui neo-marxisti

che pensavano di rinnovare Marx con questi nuovi saperi )

esatto

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«[A Pasolini] dissi che l’omosessualità è dovuta a un mancato sviluppo e ad una regressione del comportamento erotico a fasi immature, preadolescenziali. È il prolungamento dei giochi sessuali dei ragazzetti. È l’impulso sessuale che non arriva ad orientarsi verso la donna per troppo rispetto...»

 

Certo che a Pasolini, che da quel poco che so adorava la madre, uno che dice che l'omosessualità deriverebbe anche dall'eccessivo rispetto per le donne deve avere un impatto forte.

Oggi ho cominciato a leggere Petrolio: già sono in confusione tra Carlo e Karl, che Pasolini dall'alto mi assista...

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aneddotica:

 

st'anniversario è stata la prima occasione di scazzo con la nuova -ma in realtà vecchissima..- dirigenza del Mieli:

siccome hanno mandato sto comunicato stampa Urbi & Orbi [nb: Orbi è da leggersi nel senso di cecati..]

 

"Ma nei rifiuti del mondo, nasce un nuovo mondo: nascono leggi nuove dove non c’è più legge; nasce un nuovo onore dove onore è il disonore... da [sesso, consolazione della miseria!].

All’alba del 2 novembre di quaranta anni fa veniva barbaramente ucciso Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore, regista, giornalista, omosessuale.

Pier Paolo Pasolini è uno di quei nomi che solo a pronunciarlo ha un peso enorme: è un molosso nella cultura italiana.

La sua morte, oltre a rimanere uno dei casi giudiziari più eclatanti della storia italiana con le sue mille lacune e sospetti di mandanti eccellenti, ha permesso alla Comunità Omosessuale di quegli anni di mettere in luce le contraddizioni della nuova società borghese.

Fu proprio uno di quei “Ragazzi di vita”, il reo confesso Pelosi, a vendicare la società della tracotanza di Pasolini: una vittima della “Norma eterosessuale”, pronta ad armarsi contro il cliente pur di affermare il proprio machismo e confermarsi un eterosessuale che vende il proprio corpo a clienti depravati.

Pur essendo stata una figura costantemente censurata e attaccata da ogni ambiente politico e cattolico-borghese per le sue idee e per essere stato lo scrittore scomodo che ha avuto il coraggio di raccontare storie scabrose e cruente, mettendo in ridicolo certi “poteri forti”, alcuni sostengono che fu l’omosessualità l’unico movente del suo omicidio, cercando di gettare, anche dopo la morte, altro fango sulla sua memoria.

Il Circolo di Cultura Omosessuale, raccogliendo l’eredità consegnatagli, vuole ricordare con forza Pier Paolo Pasolini, affinché sia la sua visione contraddittoria e provocatoria della società possa sempre essere spunto per riflessioni e il superamento di quella morale che lo ha ucciso.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli"

 

e ho (poco) sobriamente fatto notare che hanno perso l'ennesima eccellente occasione per tenè il becco chiuso co st'elenco di banalità da santino di san PPP marire (iconetta che, ripeto se non si fosse capito, detesto),

mi son sentito rispondere "ma sticazzi, l'avemo mandato solo perchè così le redazioni sanno chi sò i referenti nuovi, chè quello che c'interessa davero è quando devono da pubblicà sulle serate de Mukka!!".

 

E' finita colle sedie che volavano...

Se questo è il nuovo corso, aridateme quello vecchio!!!!

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Veramente volevano scrivere "molosso" ?

non lo so e non voglio saperlo.

ma sono riusciti nella titanica impresa di riuscirci.

 

questi sono i risultati quando metti degli idioti all'ufficio stampa x meriti... vabbè lasciamo stare, sennò me riparte l'embolo bestemmiatorio 

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Beh mettiamola così, Pasolini fra le tante suggerì di abolire la

scuola media dell'obbligo "in attesa di tempi migliori"...hanno

voluto dargli ragione e far vedere che quei tempi al Mieli sono

ancora di là da venire

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mettiamola così: questa sarà la mia espressione la prox volta che incontro quegli ebeti del "nuovo corso"

:triniti:  :triniti:  :triniti:  :triniti:  :triniti:

Edited by freedog
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posso citare il testo di ''giovanni testori''...

è stato fondamentale, a quanto ho capito, per cambiare la prospettiva con la quale si giudicava il caso Pasolini.

La gente ha iniziato a chiedersi se nel masochismo di Pasolini si potesse individuare il sentimento di colpa provocatogli dal vivere in una società che lo considerava diverso e sbagliato, o peccatore.

Se nel suo cercare rapporti con ragazzi squallidi , ''marchette'' di strada, attempati eterosessuali dai modi di fare sadici e dalla sessualità scissa da qualsiasi affetto, non ci fosse il riflesso di una condizione omosessuale vissuta male (come lo era per i più), una condizione di disagio che non era legata alla scelta omosessuale in sé e per sé (Pasolini avrebbe potuto trovarsi un compagno, giusto?), ma anche al ''linciaggio morale'' (di cui mi pare parli Alberto Moravia) cui gli omosessuali erano sottoposti,

come nel caso Lavorini, pochi anni prima..

Sono informato perché proprio ora ho letto il testo di 'Andrea Pini'', Omocidi , Gli omosessuali uccisi in Italia

ne cito una parte

"Sull'atroce morte di Pasolini s'è scritto tutto; ma sulle ragioni per cui egli non ha potuto non andarle incontro, penso quasi nulla. Cosa lo spingeva, la sera o la notte, a volere e a cercare quegli incontri? La risposta è complessa, ma può agglomerarsi, credo, in un solo nodo e in un solo nome: la coscienza e l'angoscia dell'essere diviso, dell'essere soltanto una parte di un'unità che, dal momento del concepimento, non è più esistita; insomma, la coscienza e l'angoscia dell'essere nati e della solitudine che fatalmente ne deriva. La solitudine, questa cagna orrenda e famelica che ci portiamo addosso da quando diventiamo cellula individua e vivente e che pare privilegiare coloro che, con un aggettivo turpe e razzista, si ha l'abitudine di chiamare "diversi""

Il testo completo, molto interessante,  è presente qui

http://pasolinipuntonet.blogspot.it/2012/07/rischio-della-vita-di-giovanni-testori.html

( non so se mi è permesso isnerire il link, nel caso la direzione me lo può far notare)

Edited by Olimpo
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Saramandasama

O.T. A proposito di scissioni. I toni di certi tuoi interventi parrebbero essere scritti da altre persone. Alterni critiche dal taglio accademico a dubbi adolescenziali del gay più ingenuo. Just to say..

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O.T. A proposito di scissioni. I toni di certi tuoi interventi parrebbero essere scritti da altre persone. Alterni critiche dal taglio accademico a dubbi adolescenziali del gay più ingenuo. Just to say..

ok .. vabbè.. è una tua opinione..

Edited by Olimpo
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Beh Testori si è poi convertito cattolico ed ha aderito a Comunione e Liberazione

 

Il chè chiarisce abbastanza bene perchè le associazioni LGBT magari danno una

lettura agiografica di PPP - salvo gli esiti sgrammaticati : gli altri erano anche peggio

 

Insomma quasi nessun intellettuale omosessuale italiano aderì al movimento di liberazione

omosessuale, non Arbasino che lo prese in giro, non Bellezza che lo ritenne "ghettizzante"

non Testori che si convertì cattolico, non Renato Zero--"sono di un'altra pasta", non Lucio

Dalla "non-mi-definisco", non Armani che mascherò la morte per AIDS del suo partner e fece

CO 30 anni dopo, non Zeffirelli "non-sono-omosessualista" e l'elenco potrebbe continuare

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paolo poli che a novant'anni fa interviste in cui inneggia al papa re e sostiene che le battaglie a favore del matrimonio gay hanno rotto (i coglioni, parole sue)

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Paolo Poli mi è rimasto nel cuore da quando, ai tempi in cui ero un pargoletto, me lo sono trovato al tavolo in un ristorante di terra natia e disse senza remora "quelle puttane delle suore" riferendosi all'asilo lager che frequentavo

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Non ho mai capito se Paolo Poli dice tutto quello che direbbe una drag queen sul palco o viceversa.

Domandare un'opinione a checche simili è come interrogare Karen Walker.

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Paolo Poli è l'ultimo rimasto vivo ; che sia contro i matrimoni gay

non meraviglia, sono contrari omosessuali molto più giovani di lui

un po' mi meraviglierebbe se fosse veramente a favore del Papa Re

perchè per come lo conosco sarebbe anche disposto a subire il

matrimonio omosessuale pur di far dispetto alla Chiesa, ma solo

a questa unica condizione...solo ci vorrebbe lo stile di uno Zapatero

non "Ce-lo-chiede-l'Europa-Renzi"

 

E' chiaro comunque che per amor di una battuta a effetto sarebbe

disposto a tutto, non escludo quindi possa aver detto la qualunque Lol

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oh, non mi trattate male l'ultima pazzah divah rimasta!!!

sarà anche un burbero borbottone, ma ha avuto *los huevos* di essere SEMPRE se stesso, anche in un'epoca strabigotta come gli anni 50-60.

 

Lui & Elio Pandolfi sono gli ultimi due grandi gay dichiarati dello spettacolo che sanno fare BENE tutto, dal musical al teatro.

Personaggi che dovremmo solo venerare, a prescindere da quel che possono dire!

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Comunque - per correttezza - ciò che fa testo sono i

Comunicati Ufficiali

 

Ed a Vanity Fair Paolo Poli ha dichiarato:

 

Vanity Fair.it, 15 giugno 2015: Un’ultima cosa: ha sempre detto di essere contrario ai matrimoni gay: «“Caro, l’hai messo tu il sale nell’acqua? Bene, così non la salerò un’altra volta”. Noiosi». Ma la domanda è: non crede che anche i gay dovrebbero avere il diritto di essere banali e noiosi? «Va bene. Andai al Comune di Firenze a firmare sì per l’aborto e se c’è l’occasione andrò a firmare sì per i matrimoni gay. Anche per fare un dispetto al Papa. Che fa così il moderno e poi dice: “Eh no, quello no. Eh no, quell’altro no”».

 

Quindi per certi versi ci avevo azzeccato ( anche perchè glielo avevo sentito già dire questa

cosa del dispetto al Papa la ripete quasi sempre...sia al ristorante che nelle interviste )

 

Alla fine non lo si può criticare più che tanto, dissentì da PPP sull'aborto ed è un passo oltre

Aldo Busi su matrimonio

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Molto interessante questa discussione. Ci sarebbero tante cose da dire, io Pasolini lo conosco abbastanza, sia come regista che come scrittore. La cosa più illuminante che ho letto qui è ognuno ha il suo Pasolini...

Lui scrisse una frase stupenda, "lo scandalo del contraddirmi", si riferiva all'essere fermamente contrario allo sfruttamento borghese del sottoproletariato, ma di notte andare personalmente a sfruttare quei ragazzi offrendo soldi o premesse di una parte in un film. Questa è forse la più nota di una serie di contraddizioni che determinano una certa facilità a fare proprio un aspetto di PPP per volta, e mai vederlo tutto intero.

Perché è vero che Pasolini aveva un fortissimo senso del sacro, è vero che era un intellettuale ed aderiva al PCI (amore poco ricambiato), è vero che è morto assassinato in modo barbaro, ecc.

 

Per il sottoproletariato però non è stata detta finora una cosa importante, che per lui i ragazzi di borgata erano gli unici ad essere innocenti. Erano gli unici a salvarsi dalla corruzione borghese... e senza comprendere questo ideale che diventa anche erotico (e che, penso io, riporta anche PPP alle prime esperienze friulane) non si può comprendere perché andasse a marchette, perché abbia scelto Davoli come attore-burattino, non si posson capire i suoi film e i suoi libri...

Certo c'è un momento in cui parla della corruzione che arriva anche nelle borgate, e infatti a quel punto si interessa ai poveri del terzo mondo, principalmente gli africani.

Eppure gli innocenti ragazzi africani non arriveranno mai a sostituire gli innocenti ragazzotti romani come oggetto di desiderio.

 

Trovo molto simile la poetica dei romanzi di Busi un paio di decenni dopo, con la differenza che la corruzione è ovunque e nessuno si salva, a parte gli handicappati ("Vita standard di un venditore provvisorio di collant" "La delfina bizantina").

 

Ci sarebbe poi qualcosa da aggiungere sul Pasolini antipatico stro*** insopportabile, avete visto Nerolio?

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All'inizio di Petrolio c'è una sua descrizione di sé stesso in un ricevimento pieno di intellettuali, non dice esplicitamente che è lui ma si capisce, e scrive che una sensualità indecente grondava da quel corpo.

In effetti è vero che Pasolini era sensuale, basterebbe questo per innamorarsene, anche quando come me i limiti intellettivi e culturali non permettono di godere pienamente delle sue opere.  :fie:

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