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La Grecia di Tsipras


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Icoldibarin


Un tempo la cantavamo ai paesi del sud, fra poco forse qualcuno la canterà a noi.
Tu parli di onorare il debito ma qua si parla di strozzinaggio.
Sappiamo benissimo che il debito accumulato non lo riusciremo mai a ripagare e non c'è diritto che tenga davanti alla fame.
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ma qua si parla di strozzinaggio.

 

presuppone l'esistenza dello strozzino, cosa che qua non esiste. il debito la grecia l'ha preso sul mercato e sapeva come funziona il mercato. il mercato non è uno strozzino, è solo un metodo con cui si trattano i debiti e altre cose e tutti sanno come funziona il mercato. inutile venire a frignare dopo.

 

gli strozzini agiscono fuori dalla legalità delle leggi mentre il mercato agisce nella legalità e la grecia come l'italia e tutti i paesi che hanno debiti sanno quel che il mercato riserva loro se non pagano i debiti. inutile lagnarsi dopo. 

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cosa che qua non esiste

 

Beh, vorrei vedere parliamo di diritto internazionale...quindi è chiaro che manca una definizione

legale di strozzinaggio, tuttavia è accaduto che l'Islanda non abbia restituito un euro del proprio

debito, che non lo restituisca l'Ucraina alla Russia, che l'Argentina ne abbia restituito il 30%

 

Ed in precedenza vi ho illustrato il fatto che la Germania non ha restituito il debito del Terzo Reich

nonostante ci abbia finanziato una guerra di aggressione ad altri paesi

 

La legalità internazionale è largamente costituita da accordi, cioè in via contrattuale, non esiste un

Parlamento del mondo che possa legiferare norme generali ed astratte applicabili ad ogni stato ed in

ogni situazione. Il paragone fra debiti sovrani e debiti privati, quindi non regge

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tuttavia è accaduto che l'Islanda non abbia restituito un euro del proprio debito, che non lo restituisca l'Ucraina alla Russia, che l'Argentina ne abbia restituito il 30%   Ed in precedenza vi ho illustrato il fatto che la Germania non ha restituito il debito del Terzo Reich nonostante ci abbia finanziato una guerra di aggressione ad altri paesi   La legalità internazionale è largamente costituita da accordi, cioè in via contrattuale, non esiste un Parlamento del mondo che possa legiferare norme generali ed astratte applicabili ad ogni stato ed in ogni situazione. Il paragone fra debiti sovrani e debiti privati, quindi non regge

 

 

l'islanda che debito non ha restituito ? quello che una banca islandese ha causato fallendo e che la germania i l'inghilterra ha garantito e poi questi paesi volevano che l'islanda le pagasse ? (se ricordo correttamente la faccenda)

 

il terzo reich è un caso chiaramente politico a fine guerra.

 

il paragone tra debiti sovrani e privati barcolla un po' ma si sa quel che normalmente accade a uno stato che non restituisce i debiti. l'esempio argentino è da vedere e non si sa ancora come finirà.

 

se la grecia vuole farlo è libera di farlo e ne paghi lei le conseguenze. se la grecia non l'ha ancora fatto o non lo farà è proprio perchè non vuole le conseguenze negative di un default. se non ci fossero conseguenze negative l'avrebbe già fatto.

Edited by marco7
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Era solo per dire che hai detto una stupidaggine

il paragone fra debiti sovrani e debiti privati non

regge proprio in assoluto, non è che "barcolla" 

non regge al vaglio critico del buon senso

 

Poi puoi tranquillamente ritenere l'ovvio: che chi fa una cosa la fa

perché è riuscita a farla e chi non la fa evidentemente non l'ha fatta

perché non è riuscita a farla 

 

Questo è tanto vero, quanto lapalissiano però non è che sia molto

significativo

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La spesa sanitaria in Grecia è stata ridotta del 25%

credo sia al 6% del PIL rispetto al 9,2% dell'Italia ed

all'11,4% della Svizzera ( la media OCSE è 9,3% )

 

Una cosa che in Italia è riuscita ed in Grecia solo

parzialmente è la riduzione della spesa dei farmaci

tramite vendita dei cd. medicinali generici e imposizione

di prezzi di riferimento che certo ha ridotto i margini di

profitto di farmacie e grossisti italiani ( che però hanno ottenuto

in cambio un sabotaggio delle parafarmacie e della liberalizzazione

dei punti vendita )

 

Probabilmente in Grecia è un sistema di compressione del prezzo

eccessivo se è  vero ciò che è scritto che i grossisti cercano di rivendere 

all'estero...d'altronde i redditi greci sono crollati e con prezzi più realistici i

Greci non potrebbero comprare ( per non parlare dei disoccupati privi di

copertura sanitaria da sempre in Grecia )

 

Il passo successivo - tipico di ogni paese che cerca di regolamentare i prezzi

per esigenze economico sociali - dovrebbe essere il mercato nero dei farmaci

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non ho detto che in grecia spendono troppo per la spesa sanitaria. quel che succede credo è che le case farmaceutiche non spediscono più farmaci laggiù per le fatture non pagate e poi succede la "stretta sulle forniture". se hai i soldi per pagarle anche in caso di default la merce arriva, il problema è che mancano i soldi.

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Semplicemente ti ho spiegato quello che c'è scritto

nell'articolo che hai linkato:

 

" i produttori diffidano dei grossisti che farebbero vero e proprio

aggiotaggio, rivendendo i carichi di medicinali a prezzi maggiorati

in altri paesi invece di rifornire il mercato locale"

 

Perché accade?

 

Semplicemente perchè il governo greco impone prezzi al consumo

troppo bassi, cosa che in parte si è fatto pure in Italia, ma in Grecia

è eccessivo, i redditi sono bassissimi ed i disoccupati non hanno

neanche copertura sanitaria, il prezzo di vendita imposto è basso e quindi

il grossista fa aggiotaggio

 

il passo successivo sarà il mercato nero

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  • 2 months later...

http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/06/03/grecia-fallimento-uscita-euro-soluzione

 

A Bruxelles, i ministri dell'economia della UE si sono riuniti per sbloccare 7,2 miliardi di € di aiuti, ma non sono attesi grandi passi avanti. Quando un paese non ha più soldi e non può più pagare i suoi debiti ha due possibilità: accordo col Fondo Monetario Internazionale che significa ristrutturazione dell'economia, riportare il bilancio in parità e svalutare la moneta. Quest'ultima non è possibile in quanto lo Stato ellenico non ne ha il controllo, il valore della sua moneta resta alto e non arrivano investimenti dall'estero; oppure il fallimento, il governo incapace di pagare i debiti li rifiuta e per qualche anno è tagliato fuori dai mercati internazionali, ma già da ora può contrarre prestiti solo a costi altissimi. Fallimento non significa disastro per qualcuno, ma la Grecia è entrata nell'eurozona nascondendo le dimensioni del suo debito e i successivi governi greci hanno sfruttato la nuova valuta per ulteriori prestiti. La Grecia non riuscirà mai a pagare i suoi debiti, a meno che non glieli taglino e il suo futuro appare ancora molto incerto.

Edited by Rotwang
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  • 3 weeks later...

Riunione d'emergenza della Banca centrale europea per discutere dell'ampliamento di liquidità di emergenza per le banche greche. La paura del "Grexit" e i massicci ritiri dei depositi bancari in Grecia (3 miliardi di €) stanno mettendo alle strette il sistema bancario ellenico. Tsipras ha affermato un vertice straordinario tra pochi giorni: "Ci sarà una soluzione nel quadro delle regole UE e della democrazia, che permetterà alla Grecia di tornare alla crescita". Il primo ministro greco ha anche detto che un'uscita della Grecia dall'eurozona sarebbe la fine di questa, e non può essere un'opzione né per i greci né per la UE.

 

http://www.huffingtonpost.it/2015/06/19/grecia-bce-riunione_n_7618644.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001

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Speriamo non siano così idioti, deficienti e ottusi da farla fallire, da un lato lo spero così finisce sta farsa dell'Euro e dell'Unione Europea... peccato che le conseguenze siano imprevedibili e pericolose.

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La Grecia è già virtualmente fallita, perché è stata ripetutamente e generosamente aiutata dall'Europa oltre che con nuovi prestiti anche con un taglio del debito, non potendo altrimenti ripagare neppure gli interessi dei suoi debiti!

Purtroppo i suoi conti sono disastrosi a causa dell'allegria nella spesa dei governi che si sono succeduti nel tempo (in proposito per altro sappiamo qualcosa anche noi).

Comunque un'uscita della Grecia non sarebbe certo la fine né dell'euro né della Comunità europea, se non altro perché questa s'era costituita ben prima che entrasse la Grecia ed inoltre la Grecia ha un'economia quasi irrilevante per un colosso come l'Unione Europea che sta alla pari con gli Stati Uniti.

Certo ideologicamente sarebbe grave, dato che il nome stesso d'Europa è greco e soprattutto le fondamenta della nostra civiltà sono greche, ma d'altronde, se essi pensano di poter stare meglio fuori, è anche giusto che se ne vadano.

Peraltro quasi tutti i Greci dicono di voler rimanere.....

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La troika farà di tutto per mantenere la Grecia nell'euro perchè in caso di Grexit il dogma dell'irreversibilità non esisterebbe più.

I Greci avevano i loro problemi ma quando un paese si indebita troppo vuol dire che dall'altra parte ci sono dei creditori (tedeschi e francesi) poco attenti.

In tal senso le ricette della troika e l'austerità hanno aggravato pesantemente la situazione.

Un creditore che strozza il suo debitore non rivedrà in ogni caso mai più i suoi soldi.

Non ci vuole un genio per capire che in piena recessione tagliare salari, pensioni e spesa pubblica vuol dire distruggere un'economia.

Il riallineamento del tasso di cambio invece è la cosa più logica e tecnicamente sensata.

Ma si può fare lasciando l'euro.

Una moneta più debole permetterebbe di importare di meno, attrarre più turismo e sopratutto rilanciare la domanda interna.

Non tutti ci arrivano.  :keeporder:

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I Greci avevano i loro problemi ma quando un paese si indebita troppo vuol dire che dall'altra parte ci sono dei creditori (tedeschi e francesi) poco attenti.

 

Senza dubbio.

Per altro è anche vero che, se non si concedono finanziamenti, spesso si è accusati di voler negare gli aiuti a chi vuol crescere.....

 

 

 

 

Non ci vuole un genio per capire che tagliare salari, pensioni e spesa pubblica vuol dire distruggere un'economia.

 

Dipende dai tagli, dato che spesso ci sono stipendi, pensioni e spesa pubblica fatti su (ingente) misura per mantenere non i poveretti, ma le clientele dei partiti e noi in Italia ne sappiamo fin troppo bene qualcosa......

 

 

 

 

Una moneta più debole permetterebbe di importare di meno, attrarre più turismo e rilanciare la domanda interna.

 

Sì, ma importerebbe inflazione a iosa, che com'è noto rovina chi ha i redditi fissi e le imprese minori che non possono adeguare facilmente i prezzi.

Inoltre stimolerebbe la fuga dei capitali verso monete forti aggravando i problemi di finanziamento del debito.

Non ci sono ricette facili, se si vuole continuare a scialacquare per mantere inefficienze e clientele.

Non ci sono per i conti privati d'una famiglia o d'un'impresa come non ci sono per i conti pubblici di uno Stato.

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Certo ma il punto non è tanto cosa fare, quello che è emerge sono le opinioni pubbliche europee che dimostra come non esista la benchè minima percezione di unità di questo mostro burocratico europeo.

 

Il fatto che paesi come l'Olanda, la Finlandia, la Germania si impuntino è dovuto proprio alla profonda radicazione nel loro elettorato che i problemi della Grecia debbano vederseli loro. Da un punto di vista logico, tale discorso non fa una piega, ma da quello pratico è molto diverso. A prescindere dalle opinioni personali, distruggere un paese è una cosa vomitevole soprattutto se a farlo sono proprio quei paesi che sulla carta dovrebbero essere "fratelli".

 

Il punto è questo, nessuna persona di buon senso farebbe fallire la grecia, è proprio un problema di popoli. L'Europa è un paese profondamente diviso, che non condivide l'obiettivo comunque, sposeresti qualcuno che non ami che non stimi nemmeno?

Ecco io penso che il grande fallimento non è da ricercarsi in questo senso ma nella mancanza di solidarietà, nel fatto che la maggioranza degli europei sarebbe disposto ad accantonare il progetto per far valere un principio e questo significa non credere in quel progetto.

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Sì, ma importerebbe inflazione a iosa, che com'è noto rovina chi ha i redditi fissi e le imprese minori che non possono adeguare facilmente i prezzi.

Inoltre stimolerebbe la fuga dei capitali verso monete forti aggravando i problemi di finanziamento del debito.

Non ci sono ricette facili, se si vuole continuare a scialacquare per mantere inefficienze e clientele.

Non ci sono per i conti privati d'una famiglia o d'un'impresa come non ci sono per i conti pubblici di uno Stato.

 

Un paese che ha perso il 25% del proprio Pil non sta scialacquando, i dipendenti pubblici guadagnano 900 euro al mese in un paese dove la benzina costa come qui in Italia. Quanto dovrebbero guadagnare di grazia?

Certo il sistema pensionistico non è sostenibile ma come fai a renderlo tale con una disoccupazione al 30%.

Oramai su quel sistema ci stanno campando le famiglie, poi certo è possibile anche levarle proprio le pensioni, è possibile anche chiuderli gli ospedali, così tutti siamo capaci di risanare.

TU parli di sprechi, ripeto quello che c'è stato in passato è un conto, ma un'economia va quando gira il soldo, e non mi sembra che l'europa sia attenta a far girare l'economia di un paese ma solo a risanare bilanci.

Un pò come dire guarda, non mi importa se tu mangia 1 volte al giorno,e così stai dentro i numeri, pazienza se poi non hai la forza di lavorare, anzi lavora di più e paga-

 

Così non si va da nessuna parte.

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Ma certo che si troverà, nessuno ha il coraggio di farla fallire, nè può farlo, questa è tutta scena.
Si sta solo cercando di aggravare la situazione sociale in Grecia prendendo tempo, in modo da far rivoltare l'opinione pubblica contro Tzipras e mettere il Monti della situazione.
Fortuna che i greci non sono del tutto coglioni

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Sì, ma importerebbe inflazione a iosa, che com'è noto rovina chi ha i redditi fissi e le imprese minori che non possono adeguare facilmente i prezzi.

Inoltre stimolerebbe la fuga dei capitali verso monete forti aggravando i problemi di finanziamento del debito.

Non ci sono ricette facili, se si vuole continuare a scialacquare per mantere inefficienze e clientele.

Non ci sono per i conti privati d'una famiglia o d'un'impresa come non ci sono per i conti pubblici di uno Stato.

 

La Grecia, come l'Italia, ha assolutamente bisogno di inflazione .

 

I prezzi aumentano quando c'è domanda di beni.

Se la domanda aumenta vuol dire che ci sono dei redditi che comprano.

Al contrario, oggi, c'è deflazione perchè i redditi sono crollati e non c'è domanda.

 

L'inflazione oltretutto riduce il debito pubblico.

Sempre il debito può essere garantito dalla banca centrale greca.

 

E' vero. Non ci sono ricette facili.

Ma c'è la legge della domanda e dell'offerta.

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@Eilat,

che un po' d'inflazione sia opportuna, non c'è dubbio, dato che altrimenti si cadrebbe nella deflazione, essendo difficile un equilibrio perfetto dei prezzi senza aumenti e senza diminuzioni, ma proprio la BCE è all'opera per tentare di evitare la deflazione e causare un po' d'inflazione (non oltre il 2% mi pare) e sembra che ci stia riuscendo, complice anche una certa ripresa nell'Eurozona.

Ma, se la Grecia uscisse dall'euro e dall'Unione Europea probabilmente l'inflazione galopperebbe a tassi smisurati visto che la fiducia nelle facoltà dell'economia greca manca agli stessi Greci, come dimostrano i continui prelievi in contanti dalle banche che, senza l'aiuto della BCE, non potrebbero mantenere l'impegno istituzionale di rendere il denaro al correntista che lo chiede:

se tornassero alla dracma, nessuno la vorrebbe o la vorrebbe in multipli esagerati.

 

 

 

 

Il fatto che paesi come l'Olanda, la Finlandia, la Germania si impuntino è dovuto proprio alla profonda radicazione nel loro elettorato che i problemi della Grecia debbano vederseli loro.

 

A dir la verità quelli che s'impuntano di più sono Paesi come l'Irlanda, la Spagna ed il Portogallo che i sacrifici li hanno fatti e si sono messi in riga ed ovviamente non capiscono perché alla Grecia debbano essere rimessi i peccati gratiis et amore dei.

 

 

 

 

 

Oramai su quel sistema ci stanno campando le famiglie, poi certo è possibile anche levarle proprio le pensioni, è possibile anche chiuderli gli ospedali, così tutti siamo capaci di risanare.

 

Non entro nel merito perché non conosco le cose greche e comunque non sono un esperto, ma la faccenda mi ricorda tanto quelle di casa nostra, dove quando si parla di correzioni degli eccessi pensionisti o degli sprechi sanitari molti (non sempre in buona fede.....) pensano alla riduzione delle pensioni da 500 euro il mese o all'aumento del ticket sui farmaci necessari per quelli che sono sotto il livello di povertà:

chissà perché non pensano invece alle pensioni milionarie erogate alle clientele politiche ed amministrative ad onta di contribuzioni minime ovvero agli sprechi immondi della sanità anch'essi causati quasi sempre dalla necessità di foraggiare adeguatamente le clientele partitiche.

 

Tutto considerato credo che i Greci abbiano ben ragione di lamentarsi delle proprie condizioni presenti e probabilmente ancor più per quelle future, ma, chissà perché......, se la prendono con le persone (fisiche o giuridiche) sbagliate:

l'Europa, il FMI, la BCE, la Merkel.

Ma i loro governanti, i loro politici che per decenni hanno truccato i conti, hanno sprecato i soldi pubblici per favorire sé stessi e le proprie clientele?

Perché non fanno una bella rivoluzione e li appiccano dove invece vorrebbero appiccare la Merkel, il Draghi, la Lagarde, da cui forse non sanno che hanno ricevuto e ricevono continuamente generosi aiuti per stare a galla a spese di tutti gli altri Europei e non solo (pare che i Paesi del Terzo Mondo non siano affatto contenti della generosità del FMI verso la Grecia: chissà perché......).

 

Per carità, secondo me senza Grecia l'Europa sarebbe zoppa ideologicamente e culturalmente, ma diciamo pane al pane e vino al vino pur tenendo  conto che in fatto di svicolare dalle regole europee di bilancio, quando la situazione lo chiede, anche altri Paesi non sono senza peccato (vedi Francia).

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@Eilat,

che un po' d'inflazione sia opportuna, non c'è dubbio, dato che altrimenti si cadrebbe nella deflazione, essendo difficile un equilibrio perfetto dei prezzi senza aumenti e senza diminuzioni, ma proprio la BCE è all'opera per tentare di evitare la deflazione e causare un po' d'inflazione (non oltre il 2% mi pare) e sembra che ci stia riuscendo, complice anche una certa ripresa nell'Eurozona.

Ma, se la Grecia uscisse dall'euro e dall'Unione Europea probabilmente l'inflazione galopperebbe a tassi smisurati visto che la fiducia nelle facoltà dell'economia greca manca agli stessi Greci, come dimostrano i continui prelievi in contanti dalle banche che, senza l'aiuto della BCE, non potrebbero mantenere l'impegno istituzionale di rendere il denaro al correntista che lo chiede:

se tornassero alla dracma, nessuno la vorrebbe o la vorrebbe in multipli esagerati.

 

 

 

 

L'inflazione non centra nulla con la fiducia.

 

Ripeto:

 

+ lavoro = + reddito = + domanda = aumento dei prezzi

- lavoro = - reddito =  - domanda = diminuzione dei prezzi

 

Stai facendo confusione.

Tu parli di spread. :nyam:

Che galoppi pure.  :music:

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L'inflazione non centra nulla con la fiducia.

 

No?:

a me pare che c'entri moltissimo, dato che se non mi fido di qualcuno o di qualcosa chiederò un prezzo più alto per pormi in relazione con lui o con la cosa.....

Se non ci si fida della stabilità d'una moneta, è ovvio che se ne chieda una quantità maggiore per cedere in cambio di quella moneta un qualsiasi bene reale.

Se la Grecia ripudiasse il suo debito, uscisse dall'euro e tornasse alla dracma, chi, prima di tutti tra i Greci stessi, si fiderebbe a ricever dracme in cambio di beni reali?:

quanto meno, per cedere beni reali, vorrebbe una moltiplicazione del prezzo in dracme per compensare i pericoli d'un veloce deprezzamento della moneta.

Inoltre, chi si fiderebbe a prestare soldi alla Grecia dopo che questa avesse ripudiato il suo debito?

Coglioni una volta va bene, ma due volte no!

 

Alla fine la pagherebbero i Greci ed ovviamente la pagherebbero di più  quelli che hanno meno, quelli che non hanno beni reali, quelli che hanno stipendi fissi, quelli che non lavorano con l'estero, quelli che non fanno parte delle clientele politiche e burocratiche:

come al solito del resto (vedi Italia.....).

 

 

 

 

Stai facendo confusione. Tu parli di spread.

 

La confusione la fai tu!:

io non ho parlato di spread!

Edited by Mario1944
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i paesi in cui il pil cresce molto hanno inflazione di solito...

 

ma ci sono anche paesi che vanno bene e non hanno inflazione come la svizzera.

 

la deflazione c'è se c'è ristagna ma attualmente ha forse anche a che vedere col calo dei costi dell'energia.

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ma ci sono anche paesi che vanno bene e non hanno inflazione come la svizzera.

 

la Svizzera praticamente importa moneta e capitali dall'estero, per cui non può avere spinte inflazionistiche (la Svizzera stampa moneta per cambiare valuta estera)

l'altra anomalia sono gli Stati Uniti, la cui valuta è la moneta di scambio di tutto il commercio mondiale: dunque possono stampare moneta, senza creare inflazione interna, per coprire gli incrementi in valore degli scambi commerciali mondiali

è questa l'unica vera ricchezza degli Stati Uniti, la creazione di moneta (e questa è l'unica cosa che davvero gli interessa tutelare: l'euro o lo yuan sono per loro la vera minaccia)

se gli arabi decidessero di farsi pagare il petrolio in Euro, il valore del dollaro crollerebbe immediatamente a picco e scoppierebbe la terza guerra mondiale: da cui si comprende che il fantoccio ISIS serve gli interessi statunitensi... così come l'intransigenza del FMI verso la Grecia serve gli interessi statunitensi

Edited by conrad65
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la Svizzera praticamente importa moneta e capitali dall'estero, per cui non può avere spinte inflazionistiche (la Svizzera stampa moneta per cambiare valuta estera)

 

la svizzera ha la moneta che si rafforza per due motivi:

 

1. esporta più di quel che importa (motivo principale)

2. grande stabilità, specialmente politica. 

 

i paesi che esportano più di quel che importano hanno una moneta che si rafforza rispetto le altre monete e i paesi come italia e grecia che importano beni più di quel che esportano hanno una moneta che perde valore.

 

una moneta che si svaluta è una causa di inflazione alta in generale.

 

la media dell'inflazione in svizzera sugli ultimi 80 anni è del 2% circa, casualmente il valore a cui draghi aspira per l'eurozona.

 

l'america avrà avuto forse il 4-5% di inflazione sul lungo periodo e l'italia prima dell'euro il 10% (?). numeri inventati da me e non presi da tabelle...

Edited by marco7
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ma ci sono anche paesi che vanno bene e non hanno inflazione come la svizzera.

 

Se la Svizzera non va bene, vorrei sapere chi vada bene!

Certo forse andrà meno meno bene degli anni passati, ma credo che siano pochi i Paesi di questo benedetto (si fa per dire.....) mondo che se la passino bene come la Svizzera.

 

 

 

 

la svizzera ha la moneta che si rafforza per due motivi: 1. esporta più di quel che importa (motivo principale) 2. grande stabilità, specialmente politica.

 

Direi che il motivo principale è soprattutto la stabilità politica e la solidità economica d attrarre investimenti o semplicemente capitali e quindi a spingere in alto il franco svizzero con non pochi problemi per gli esportatori.

Del resto la Svizzera è stata ed è ancora rifugio per i capitali in fuga da Paesi poco affidabili politicamente e fiscalmente oppressivi come l'Italia ;-)

 

 

 

 

così come l'intransigenza del FMI verso la Grecia serve gli interessi statunitensi
  

 

 

Intransigenza che non ha impedito all'FMI di concedere condizioni alla Grecia tanto indulgenti da suscitare i malumori di molti Paesi del Terzo Mondo che non capiscono perché debbano contribuire ad un salvataggio che è soprattutto nell'interesse europeo e statunitense.

 

l'italia prima dell'euro il 10%

 

Prim dell'euro giungemmo anche al 20%, ma poi si ridusse intorno al 6% grazie anche all'azione del governo Craxi, il tanto bistrattato Craxi......, che andando contro le consorterie sindacali riuscì a sopprimere (vincendo un famoso referendum) la scala mobile che era la causa moltiplicatrice dell'inflazione.

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grazie anche all'azione del governo Craxi, il tanto bistrattato Craxi......
 

 

penso che nessuno pensa che craxi era un incapace. il problema è che era anche ladro....

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1. esporta più di quel che importa (motivo principale) 2. grande stabilità, specialmente politica.

 

queste due cose sono vere, ma non sono la radice del benessere svizzero: che resta il sistema bancario, ovvero la garanzia che il paese offre, come zona "neutra" a livello mondiale, di garantire la preservazione dei capitali alle grandi borghesie planetarie

e certo un paese politicamente instabile non potrebbe dare questo tipo di garanzie, dunque la stabilità politica fa parte del "pacchetto svizzero"

la grande industria multinazionale svizzera, che pure esiste ed è la fonte dell'export che tu citi, è una conseguenza della grande abbondanza di capitale, non una premessa (e la stessa cosa vale, in misura diversa, per la grande industria multinazionale statunitense)

 

 

 

Intransigenza che non ha impedito all'FMI di concedere condizioni alla Grecia tanto indulgenti da suscitare i malumori di molti Paesi del Terzo Mondo

 

te la dico per come la vedo io: l'FMI ha garantito (almeno inizialmente) condizioni molto indulgenti alla Grecia solo per farsi dire di si e potergli mettere il cappio al collo

e infatti adesso sta dirando quel cappio, a cui è appesa la Grecia e in parte l'euro...

se ne stanno accorgendo perfino i capi di governo europeo, che spero capiscano in fretta che conviene prestare alla Grecia almeno i soldi per ripagare il debito del FMI e rimandare i conti a un secondo momento

perché una cosa è sicura: i greci un po' se ne approfittano di questa situazione e continuano a cicaleggiare, sperando nell'intervento europeo, e dunque hanno certamente bisogno di qualcuno che gli faccia il muso duro: ma questo qualcuno è meglio che non sia l'FMI, per il bene dell'euro

Edited by conrad65
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no conrad: il sistema bancario svizzero è in profonda crisi. quando entrerà in vigore nel 2017 (?) lo scambio di informazioni bancarie tra paesi non si sa quanti soldi resteranno in svizzera e moltissimi posti di lavoro nel sistema bancario sono scomparsi (percentualmente) e scompariranno.

 

la svizzera è fondamentalmente un paese che esporta prodotti ad altissimo valore aggiunto (chimica, medicamenti, orologi,...). le banche sono meno importanti di quel che si dice. ci sono molti cliché errati ad esempio la svizzera esporta più caffé di cioccolata ma nessuno lo sa.

Edited by marco7
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