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La Buona Università


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Sembra che il Governo voglia riformare il sistema universitario. Tra le tante proposte ci sarebbe quella di rivedere la formula 3+2. Il link all'articolo sotto.

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/tempo_di_esami/2015/01/19/in-arrivo-la-buona-universita-ecco-come-cambiera_6a385255-512b-4383-b412-36e43a179857.html

 

Cosa ne pensate? Quali modifiche bisognerebbe apportare per rendere l'università migliore?

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mmhh.. a naso direi molto fumo negli occhi.

ora, io sono stato una delle ultime matricole del vecchio ordinamento (quello prima del 3+2), quindi non conosco a fondo se & come l'ambiente sia cambiato quando quella riforma è diventata operativa a tutti i livelli.

 

A leggere le statistiche http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/tempo_di_esami/2015/01/19/scuola-personalizzata-gli-studenti-scelgono-le-materie-_0d19db49-da4b-4cce-82dd-bb584386fe17.html 

cmq dovrebbe essere cambiato ben poco dalla fine del secolo scorso..

 

Ma per quel poco che ne so, il problema grosso è rimasto quello delle baronie accademiche, che l'articolo che hai linkato non nomina proprio.

Che sia una dimenticanza casuale??

Edited by freedog
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AndrejMolov89

Abolire il 3+2 ha senso per determinati corsi di laurea. Anche se, magari, sarebbe più opportuno riformarlo e renderlo maggiormente sensato.

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che è il 3+2 italiano se posso chiedere ?

 

per me obama ha appena fatto una buona proposta riguardo l'università cioè di abolire la tasse universitaria per gli studenti migliori. per me vanno incitati gli allievi a studiare, se uno non si impegna nello studio e sta parcheggiato all'università tanto per passare il tempo va scoraggiato. so che molti studenti non saranno d'accordo ma io la penso così. diciamo che per il 10% degli studenti che sono i migliori dovrebbero fare l'università senza pagare.

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Marco7 si vede che non sei italiano: nelle università c'è molta raccomandazione e i professori sono inetti nel dare la giusta valutazione. La conseguenza di una legge del genere sarebbe che i soliti non pagano e il resto deve strapagare.

Edited by Pix
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vabbè pix: a sto punto i professori che danno le note in base a criteri soggettivi vanno licenziati. 

 

 

 

e il resto deve strapagare.
 

 

se il 10% non paga significa che il resto 90% paga il 10% in più per avere la neutralità dei costi nell'operazione.

 

l'italia ha bisogno di buone università e per fare questo ci vogliono buoni professori e buoni studenti. i professori che non valgono nulla vanno sbattuti fuori e gli allievi bravi vanno incitati.

Edited by marco7
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Vanno licenziati quasi tutti e in tronco. Adesso come adesso gli unici istituti validi sono quelli privati.

Comunque 3+2 vuol dire laurea di primo livello, che dura tre anni e laurea di secondo livello, detta specialistica, che ne dura due. È universalmente riconosciuto che quella che dura 3 anni non vale niente.

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Adesso come adesso gli unici istituti validi sono quelli privati..

mica tanto vero..

pensa solo ai vari Cepu, Cusano, quei *diplomifici* che servono solo ai figli di papà per avere (pagando assai..) lo pseudo pezzo di carta...

e mi dicono che pure la Luiss sta un po' svaccando..

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diciamo che per il 10% degli studenti che sono i migliori dovrebbero fare l'università senza pagare.

Questa non è meritocrazia. La meritocrazia consiste nel fatto che chi è meritevole deve avere la possibilità di proseguire gli studi. Se hai un reddito alto non me ne frega nulla se hai la media del 30 e non sei fuori corso: devi pagare come tutti. Gli aiuti maggiori devono arrivare a chi ha reddito basso e buoni risultati.

 

 

 

che è il 3+2 italiano se posso chiedere ?

È la riforma dei corsi di laurea che è stata fatta negli anni passati, permette di dividere tutti i corsi in laurea breve (durata teorica di tre anni) e laurea magistrale (durata teorica di 2 anni dopo la triennale). È stata organizzata male quasi ovunque, in molti corsi quasi nessuno riesce a laurearsi in tempo e deve perdere tempo per la tesina triennale o perché ci sono esami troppo compressi. Forse avrebbe senso solo per alcuni corsi, se strutturata opportunamente. Ad ogni modo per la maggiorparte sarebbe meglio prevedere una durata di 4 anni come negli USA, più specializzazione opzionale in seguito.

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Se hai un reddito alto non me ne frega nulla se hai la media del 30 e non sei fuori corso: devi pagare come tutti. Gli aiuti maggiori devono arrivare a chi ha reddito basso e buoni risultati.
 

 

per me chi è bravo deve essere avvantaggiato dal sistema indipendentemente se è ricco o povero. essere nel 10% dei migliori non è una cosa facile e non bastano i soldi per farlo.

 

perchè uno ricco bravo dovrebbe essere discriminato rispetto a uno bravo povero ? il premio deve essere lo stesso per me.

 

normalmente i migliori non provengono da una famiglia benestante perchè se già stai bene finanziariamente sei meno spronato a riuscire nella vita rispetto a uno povero. perchè discriminare il ricco bravo che è già un'eccezione di suo ?

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vabbè pix: a sto punto i professori che danno le note in base a criteri soggettivi vanno licenziati.

 

 

 

se il 10% non paga significa che il resto 90% paga il 10% in più per avere la neutralità dei costi nell'operazione.

 

l'italia ha bisogno di buone università e per fare questo ci vogliono buoni professori e buoni studenti. i professori che non valgono nulla vanno sbattuti fuori e gli allievi bravi vanno incitati.

Come la fai facile!! Chi decide chi sono i cattivi professori? E chi decide chi sono i bravi studenti?

Mi verrebbe da dire che solo gli studenti con la loro valutazione possono decidere chi é il bravo professore....ma non mi fido troppo, che poi confondono bravo con buono, a ragione magari visto cosa sono abituati a patire.

 

Bisognerebbe licenziare? In italia i lavoratori del pubblico che contano(e i prof di sicuro contano), non si licenziano, al massimo, tra mille proteste, si prepensionano.

Che sarebbe meglio di niente eh!

La meritocrazia deve partire dai docenti e bisogna stravolgere i programmi.

Ma soprattutto, bisogna coinvolgere gli studenti se si vuole cambiare l'universitá e non a livello di inutili questionari ministeriali.

 

 

E poi...gli sgravi incentivano(oltre ad aiutare chi non ce la farebbe senza) di sicuro, ma mai quanto serie orospettive lavorative, peró allora bisogna cambiare il paese, non l'universitá

Edited by Demò
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Demò: 

 

- i professori li si valutano in base al contenuto delle loro lezioni, alla loro didattica (durante le lezioni e come materiale che scrivono per gli allievi), alla ricerca che fanno e anche su come fanno gli esami se in italia questo è un problema.

 

- gli allievi migliori si identificano tramite le note che hanno normalmente, se queste note non sono viziate da professori che le danno secondo preferenze personali arbitrarie.

 

già il fatto che la grande maggioranza dei professori in italia è italiano lascia supporre che qualcosa non va bene nella scelta di chi è professore in italia. quando si nomina un professore nuovo va scelto il migliore e vanno attratti anche professori dall'estero.

Edited by marco7
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ci complichiamo sempre la vita noi italiani,il 3+2 è il fallimento per eccellenza delle riforme.

una brutta copia di com'è strutturata l'università all'estero...una volta tanto ci basterebbe copiare da uno stato progredito a caso per risolvere il problema!

la chiave come diceva marco7 è la non internazionalizzazione delle nostre facoltà,professori stranieri pochissimi,studenti stranieri ancora meno e questo porta ad un sistema bloccato ad un modello di 100 anni fa dove il professore potente decide il destino di tutto il dipartimento e i ragazzi meritevoli fuggono via.

in primis andrebbero erogati più fondi e creati parametri seri di assegnazione,non come ora che viene valutata la media dei risultati degli iscritti,che ha portato magicamente le nuove università a fare schizzare a palla i voti e i relativi soldi ricevuti ma creando sfilze di nullasapienti...

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Demò: 

 

- i professori li si valutano in base al contenuto delle loro lezioni, alla loro didattica (durante le lezioni e come materiale che scrivono per gli allievi), alla ricerca che fanno e anche su come fanno gli esami se in italia questo è un problema.

 

- gli allievi migliori si identificano tramite le note che hanno normalmente, se queste note non sono viziate da professori che le danno secondo preferenze personali arbitrarie.

 

già il fatto che la grande maggioranza dei professori in italia è italiano lascia supporre che qualcosa non va bene nella scelta di chi è professore in italia. quando si nomina un professore nuovo va scelto il migliore e vanno attratti anche professori dall'estero.

Marco, ripeto, la fai troppo semplice.

Se un sistema intero è malato, riformarlo è tremendamente difficile e ci vuole molto tempo e molta decisione.

Io ti ho chiesto chi valuta i professori, tu mi hai risposto come li si deve valutare.

Ma chi li valuta?e chi controllerá il controllore?

La mia idea é che, essendo l'universitá un servizio, deve essere valutata dal fruitore, ossia lo studente.

É stata una logica inconcepibile fino ad ora in italia. Ma sappiamo che docenti, universitá e ministero fino ad ora non sono riusciti ad assicurare un buon servizio accademico.

 

E poi...bisogna sapere cosa si vuole veicolare, l'accademismo lontano dal mondo del lavoro é il vizio peggiore dell'universitá qui.

 

Tornando alla questione incentivi agli studenti migliori: sono favorevole a concederlo idifferentemente dal reddito, perché un paese pieno di evasori fiscali spesso finisce per agevolare i ladri a scapito degli onesti

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perchè uno ricco bravo dovrebbe essere discriminato rispetto a uno bravo povero ?

Perché il ricco bravo ha già la possibilità finanziaria di studiare, mentre il povero bravo sarebbe costretto a rinunciare agli studi per andare a lavorare.

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Io ti ho chiesto chi valuta i professori, tu mi hai risposto come li si deve valutare. Ma chi li valuta?e chi controllerá il controllore?
 

 

per la didattica orale li valutano gli allievi tramite formulari.

 

per la documentazione scritta sulla didattica li valutano pure gli allievi e altri professori (magari pensionati così che non hanno conflitti di interessi)

 

per il contenuto delle lezioni li valutano pure altri prof, forse in modo anonimo, che non anno di che prof si tratta.

 

per la valutazione della loro ricerca li valutano altri prof in base a quel che pubblicano su riviste o ad altri risultati che ottengono.

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Io non vedo nè tutta questa inettitudine dei professori, nè tutte queste raccomandazioni a livelli stratosferici, ma credo dipenda anche dall'università che frequento e dalla facoltà scelta.

 

Io penso che test di valutazione alla fine del corso (e prima degli esami) siano ottimi per valutare la docenza. Da me sono anonimi e obbligatori, e si compilano online.

E penso che i voti si avvicinino molto di più al reale con test a risposta multipla come modalità di esame totale o almeno come parte dell'esame stesso, per dare un minimo di fondamento al voto espresso.

 

Quanto alle riforme, zero tasse o grandi sgravi per gli studenti meritevoli per voti ed esami conseguiti, abolizione di tutte le borse di studio a base reddituale (la corsa a chi dichiara l'Isee più falso) ove lo studente non dimostra di meritare, servizi aggiuntivi (mensa, palestra etc.) per gli studenti che conseguono buoni risultati.

 

Insomma, merito e non reddito, tenendo comunque il sostegno per i redditi bassi meritevoli (!), però. Mi par ovvio e doveroso!

 

Quanto alla storia dei "ricchi": avete idea di quanto possa essere premiante, anche per uno studente non povero (perchè i ricchi son pochi!), guadagnarsi qualcosa?

La base familistica deve sparire: io sono una persona singola, non per forza devo contare su una famiglia su cui potrei non voler contare (mod. Scandinavo).

 

Merito valga anche per i prof: la comunità scientifica internazionale può comunque dire quanto vale un prof in base a ciò che pubblica: di qui incentivi e penalizzazioni anche per il personale docente.

Basta nascondersi dietro false storielle...

 

In ultimis, credo che ciclo unico e 3+2 siano grossomodo la stessa solfa: cambiamenti pressochè ininfluenti. Renderei tuttavia obbligatorio un numero di appelli minimo per ogni unuversità: alcune uni e alcuni cdl ne hanno troppo pochi.

Edited by Fe92
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Telecamere nelle classi, in modo che se un professore è accusato di negligenza si possono vedere i filmati.

Premi per i meritevoli? Una cavolata! Tutti hanno diritto allo stesso trattamento. Chi studia vedrà realizzarsi i propri progetti e questo è tanto. Gli studenti più poveri hanno bisogno di borse di studio!

Edited by Pix
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Premi per i meritevoli? Una cavolata! Tutti hanno diritto allo stesso trattamento. Chi studia vedrà realizzarsi i propri progetti e questo è tanto. Gli studenti più poveri hanno bisogno di borse di studio!

Mentalità come questa hanno fatto del nostro Paese un Paese fallimentare.

 

I premi si danno a chi li merita. A tutti i meritevoli!

 

Gli studenti sono adulti singoli, non figli di famiglie, e non devono chiedere alle famiglie più di altri solo perché hanno una casa in più o un appezzamento di terra ereditato.

 

È questo il diritto allo stesso trattamento da esercitare!

 

I poveri devono avere ogni mezzo per poter studiare. Ma se non prendono voti alti ed esami, trovassero loro il modo per pagarsi studi in cui non dimostrano impegno.

Sono stanco di pagare tasse e mensa a chi gira con giubbini Woolrich, drinka tutte le sere, si dice povero una volta all'anno e non dà esami.

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concorso con fe92...solo i meritevoli hanno diritto di ricevere gratifiche e a maggior ragione se questi meritevoli sono indigenti,non posso pensare di trattare tutti allo stesso modo,ma bisogna puntare più risorse sui migliori,piuttosto che distribuire senza senso soldi a pioggia

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per la documentazione scritta sulla didattica li valutano pure gli allievi e altri professori (magari pensionati così che non hanno conflitti di interessi)

 

per il contenuto delle lezioni li valutano pure altri prof, forse in modo anonimo, che non anno di che prof si tratta.

 

per la valutazione della loro ricerca li valutano altri prof in base a quel che pubblicano su riviste o ad altri risultati che ottengono.

 

ah, beata ingenuità!

come si vede che non vivi in italia..

 

usually, qui gli odierni prof sono i figli (o i generi, i cognati, i fratelli, gli amanti..) dei vecchi prof pensionati che dovrebbero giudicarli; non ce n'è uno che, secondo il tuo criterio, non avrebbe qualche "conflitto di interesse"..

 

Per dirti, all'epoca mia il preside di Lettere a la Sapienza (la facoltà che frequentavo) era Rambo Paratore, che stava lì in una cattedra minore (geografia) perchè era figlio di un illustre latinista degli anni 50... Le sue lezioni (le pochissime volte che le faceva..) erano famose perchè era palesemente impacciato e spesso erano gli assistenti a dover rispondere alle domande degli studenti

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Sono stanco di pagare tasse e mensa a chi gira con giubbini Woolrich, drinka tutte le sere, si dice povero una volta all'anno e non dà esami.

Quello è un problema di come si valuta il reddito, non del reddito in sé. C'è stato un cambiamento nella compilazione dell'ISEU quest'anno, non so esattamente che modifiche siano state apportate, ma spero sia più difficile fregare ora.

 

 

 

Merito valga anche per i prof: la comunità scientifica internazionale può comunque dire quanto vale un prof in base a ciò che pubblica: di qui incentivi e penalizzazioni anche per il personale docente. Basta nascondersi dietro false storielle...

Attualmente questi criteri sono assolutamente falsati e si basano solo sulla quantità di pubblicazioni e di citazioni in altri lavori. Il risultato è che in giro un sacco di gente che cerca continuamente di pubblicare merda e fa scambio di citazioni con altri colleghi per guadagnare punti.

La verità è che trovare un criterio oggettivo per giudicare la ricerca è estremamente difficile e il mondo universitario funzionava meglio forse quando questi criteri non c'erano.

 

 

 

Gli studenti sono adulti singoli, non figli di famiglie, e non devono chiedere alle famiglie più di altri solo perché hanno una casa in più o un appezzamento di terra ereditato.
Se sono indipendenti economicamente basta che spostino la residenza e abbiano un lavoro ed il reddito dei genitori non viene conteggiato.

 

 

 

Ma se non prendono voti alti ed esami, trovassero loro il modo per pagarsi studi in cui non dimostrano impegno.

In linea di principio andrebbe bene, ma nella pratica sarebbe problematico. Se una persona fosse costretta a prendere voti alti e subito per rimanere in università sarebbe portata a studiare solo per superare gli esami bene (quasi sempre a memoria) e non per capire l'insegnamento bene (cosa che richiede tempo e pazienza e non fretta), sarebbe indotta inoltra a scegliere esami 'facili' (dove c'è un professore che regala 30) al posto di quelli che le interessano maggiormente.

 

Il punto è che non esiste la bacchetta magica per stabilire chi necessità di sgravi e chi è meritevole, questo complica qualsiasi tentativo di riforma.

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Io non sono molto d'accordo sulla nota "PIù Laureati". Di questi ce ne stanno già abbastanza, è la qualità ad essere bassa. Provengo da una realtà piccola quindi la mia esperienza potrebbe essere falsata però per me c'è proprio la tendenza a far laureare tutti senza pensare minimamente che si lascia allo stato brado una quantità di inettitudine pericolosa.

 

Le tasse vanno regolate in base al reddito e al merito. Da me la domanda di borsa di studio poteva essere fatta da tutti ma avevano priorità i redditi bassi E la media dei voti ottenuti entro un certo periodo. Poi hanno tagliato i fondi. Uno studente ricco non deve essere penalizzato ma neanche accostato a uno che arranca a fine mese. Sarebbe ingiusto. In fondo l'uguaglianza non è mettere tutti sullo stesso piano, ma fare in modo che tutti possano raggiungere il medesimo traguardo.

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io non capisco tutte ste difficoltà che voi paventate per valutare i professori. in svizzera quando c'è una cattedra da assegnare si fa il concorso pubblico a cui partecipano anche professori esteri e si sceglie il meglio. se riescono a fare la scelta significa che ci sono criteri per valutarli.

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..ecco, appunto: in Svizzera!!

E' da stamattina che cerco di farti capire il senso di "baronia accademica", che è un concetto sul mafioso molto andante, forse non troppo chiaro per chi non sa cosa siano gli italici atenei...

Edited by freedog
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davydenkovic90

Affermazione gravissima "più laureati" ... anni fa andai a un orientamento a economia (non che mi interessasse, ma me li facevo tutti, tutti inutilissimi, grazie).

la professoressa che teneva questo orienamento, candidamente, disse che per l'università uno studente fuori corso è un costo in più, e che quindi conviene non averne. E allora promuoviamo tutti, diamo la laurea a tutti, siamo tutti contenti, e ciao. A chi meriterebbe 18 diamo un bel 30 e lode, e a chi meritava la bocciatura diamo un bel 24, e così tutti si laureano.

Edited by davydenkovic90
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E certo, diamo la possibilità ai figli di papà di vivaccare con borse di studio ed Erasmus mentre a chi non arriva a fine mese non facciamo sconti! Alla fine, soldi per soldi, la gente sceglierà le università private perché più efficienti.

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Quello è un problema di come si valuta il reddito, non del reddito in sé. C'è stato un cambiamento nella compilazione dell'ISEU quest'anno, non so esattamente che modifiche siano state apportate, ma spero sia più difficile fregare ora.

Spero anche io ci siano cambiamenti, e soprattutto ci siano controlli. Più dell'80% degli ISEE presentati sono FALSI!

In teoria ci saranno degli incroci con i conti correnti e i registri del Fisco, speriamo sia davvero così!

 

 

Attualmente questi criteri sono assolutamente falsati e si basano solo sulla quantità di pubblicazioni e di citazioni in altri lavori. Il risultato è che in giro un sacco di gente che cerca continuamente di pubblicare merda e fa scambio di citazioni con altri colleghi per guadagnare punti. La verità è che trovare un criterio oggettivo per giudicare la ricerca è estremamente difficile e il mondo universitario funzionava meglio forse quando questi criteri non c'erano.

Vero fino ad un certo punto: chi fa scambio prima o poi si riconosce. Vuoi mettere, invece, le riviste e gli editori SERI?

Se ho un prof che pubblica su Science, lo premio. Lì non si scherza. Chi pubblica sul Giornale del Molise, con tutto il rispetto, lo prendo a calci in culo.

Capisco le citazioni, ma capisco anche che le LORO pubblicazioni, se valutate in base a chi le pubblica, parlano da sole e senza troppe possibilità di imbroglio.

 

 

 

Se sono indipendenti economicamente basta che spostino la residenza e abbiano un lavoro ed il reddito dei genitori non viene conteggiato.

 

Solo parzialmente vero. Per non far conteggiare l'ISEE della famiglia, bisogna avere residenza esterna all’unità abitativa della famiglia da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda, in alloggio non di proprietà di un suo membro, e contempoaneamente avere redditi da lavoro dipendente o assimilati fiscalmente dichiarati, da almeno due anni non inferiori a Euro 7.502,00.

Prima dei due anni e se queste condizioni non si verificano, risulti comunque in famiglia.

 

MA...

 

Aldilà di questo, che pure è un problema, la storia è un'altra. Perché un figlio di due impiegati con la media del 30 deve per forza CHIEDERE a casa e pagare il massimo delle tasse (malgrado la sua famiglia ricca non sia, solo borghese)?

Perché in Italia le borse di merito sono così poche, mentre si guarda solo al reddito, spesso a prescindere dai risultati e dalla voglia degli studenti? Perché?

Questa è una mentalità tutta italiana... che ci penalizza!

Immaginate cosa sia regalare anche un solo pasto a settimana, aldilà di ogni valore economico, a chi si spacca il culo mentre studia... A volte non è neanche una questione di soldi, è questione di PREMIO per chi MERITA.

 

 

In linea di principio andrebbe bene, ma nella pratica sarebbe problematico. Se una persona fosse costretta a prendere voti alti e subito per rimanere in università sarebbe portata a studiare solo per superare gli esami bene (quasi sempre a memoria) e non per capire l'insegnamento bene (cosa che richiede tempo e pazienza e non fretta), sarebbe indotta inoltra a scegliere esami 'facili' (dove c'è un professore che regala 30) al posto di quelli che le interessano maggiormente.

Questa è una vera scusa, bella e buona.

Se l'università è cazzuta, e gli esami e i prof anche, studiare senza capire comporta il non superamento dell'esame, o un voto basso. E non è detto che bisogna farsi vecchi per CAPIRE un esame. Ma chi ve le dice queste cose?

Gli esami sono fatti per essere superati nei tempi indicati, comprensione degli argomenti inclusa. Il resto è fuffa.

Tutti questi esami a scelta io poi neanche li vedo, in Italia. Sono marginali e non caratterizzanti il percorso di studi.

 

Se uno ha problemi con lo studio, è o perché ha scelto una facoltà sbagliata per lui, o perché si impegna poco, o perché ha problemi personali o di metodo.

Per tutte e tre le dinamiche ci sono soluzioni: cambiare, studiare come si deve e rivolgersi agli sportelli di sostegno psico-metodologico.

 

La verità è che a molti non piacciono i cambiamenti, perché finirebbero i crogiolarsi ... a tasse ridotte e borse di studio pagate pure al 99esimo anno fuori corso... 

 

 

E certo, diamo la possibilità ai figli di papà di vivaccare con borse di studio ed Erasmus mentre a chi non arriva a fine mese non facciamo sconti! Alla fine, soldi per soldi, la gente sceglierà le università private perché più efficienti.

Gli sconti si fanno a tutti i meritevoli. In primis, ai più poveri, poi mano mano anche ai meno poveri, attingendo risorse dai tanti poveri che però non fanno nulla in università.

Quanto alle università private, le due o tre in Italia che non sono laureifici costano 8-10.000 euro all'anno. Se pensi che al massimo in Italia, se sei tra i più ricchi, ti chiedono 1500, max 2000 euro all'anno, ti accorgi che la differenza è assai più che banale.

E non so dove tu le veda, ma le università private son quasi sempre robe ben lontane da buoni atenei. Se vero è che quelle lo sono per davvero (e non sono solo università per ricchi che sganciano e si laureano), ripeto che si possono contare sulle dita forse di una sola mano.

Edited by Fe92
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davydenkovic90

Io un anno ho ricevuto , mi pare, 120 euro solamente per il fatto che sono iscritto a matematica.

Ve lo giuro.

Lì per lì non ho neanche indagato molto, ma non mi ha fatto piacere... dico "da esterno", non mi ha fatto piacere sapere che vengono dati soldi a caso in questo modo, oltretutto in una facoltà che non richiede costi aggiuntivi (ci servono solo quei pochi libri).

Edited by davydenkovic90
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