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Un amore violento..


Paolino90

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il problema principale qua sono io, attualmente non ho la forza psicologica e fisica di affrontare una cosa del genere, non me la sento, ho l'anima lacerata in mille pezzi, e la mia vita in frantumi da incollare pezzo per pezzo, anche se con scarsi risultati. 

ma è proprio per questo che dovresti dar retta ai suggerimenti di Almadel & Ghost!!!

In finale, non devi far altro che raccontare all'help line, al centro anti violenza, all'arcigay o similia quel che hai raccontato a noi e dar loro tutti gli estremi delle denunce, del referto del pronto soccorso + il nome di quella capra di terapeuta che ha sparato quell'enorme cazzata.

Poi si muovono loro; e, conoscendo la categoria, ti garantisco che nei casi come il tuo sanno essere dei cagnacci belli cazzuti che è sempre MOLTO meglio non avere contro...

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Il punto è che ognuno ha i suoi tempi: tempi per innamorarsi,per lasciarsi picchiare senza alzare un dito,per soffrire in silenzio,per denunciare,per avere paura,per affrontare l'enorme quantità di esperienze (comprensibilmente traumatiche vissute)!!!!

 

Davvero ci sentiamo in diritto di sentenziare su ciò che deve o non deve fare questo ragazzo?sulla veridicità o meno delle sue parole?Caspita NON lo conosciamo!!!(non sappiamo chi sia,cosa abbia provato ecc)se vogliamo aiutarlo supportandolo moralmente,dando consigli ecc ok... ma non possiamo poi incazzarci se questo non si comporta come ci aspettiamo noi!

 

un po' di rispetto ...

 

Io capisco che queste storie risveglino in ognuno di noi dei ricordi,delle emozioni,delle paure che finiscono per diventare la nostra ottica dalla quale osservare la scena che ci si presenta!Ma obbligare l'altro ad assumere le nostre posizioni e quel che è ancora peggio PRETENDERE che faccia ciò che noi ci aspettiamo o ciò che noi faremmo o abbiamo fatto in quella situazione è semplicemente ASSURDO!!

 

Vuole usare questo spazio anche solo per sfogarsi?per avere qualche pacca sulla spalla?!?!?ok e allora?!?!? perchè dobbiamo fargliene una colpa!?

 

I consigli glieli possiamo dare lo stesso,sarà poi lui a decidere come utilizzarli!

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Fammi capire, @Plutone, se un tuo amico ti raccontasse una cosa simile

tu gli diresti che fa bene a sfogarsi e gli daresti una pacca sulla spalla

o lo trascineresti in Questura? 

 

Potente anche cercare di farmi passare per insensibile,

ma io continuerò a pensare che gli insensibili siate voi.

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lo dico una volta per tutte: ho fatto denuncia ai carabinieri il giorno stesso che sono finito in ospedale!!!!

parlo ad almadel, io capisco io tuo punto di vista, per certi punti di vista sono d'accordo co quello che dici,  cioè  dirmi che devo andare per avvocati in questura ecc....ci sta...quello che non capisco è la vostra insistenza...

Ma caspita come lo devo dire che ora ho uno stato psicologico fragile ed andare ad impelagarmi in questioni legali con tribunali, avvocati, questure ecc..per ORA non me la sento, non ho ne la testa ne la forza ne l'energia per farlo... prima di iniziare questo iter ho bisogno di ritrovare un mio equilibrio e scacciare questo dolore che ho dentro...

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Paolino90, il motivo per cui dovresti farlo ora è che ovviamente quando ti "sentirai meglio" potrebbe non essere più possibile farlo. Più si aspetta a coinvolgere un avvocato, più diventa difficile preparare il caso.

 

Il fatto è che adesso ti sentirai di merda sia che tu non faccia nulla sia che tu faccia qualcosa. Domani quando ti sentirai meglio probabilmente sarà troppo tardi per agire, e potresti rimanere col rimpianto di non aver agito prima per tutta la vita, perché sei scappato invece di affrontare il problema a muso duro e difendere la tua dignità. E, ancora più importante, agire per difendere la tua dignità, avere la vicinanza di altre persone che ti sostengono nella tua battaglia, ricevere una condanna ufficiale del suo comportamento, probabilmente ti aiuterà a sentirti meglio.

 

Questo a maggior ragione se pensi che la tua esperienza possa essere d'aiuto agli altri. Perché non è certo scrivendo la tua storia qui, che potrebbe o non potrebbe essere vera, che aiuterai qualcuno.

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Fammi capire, @Plutone, se un tuo amico ti raccontasse una cosa simile

tu gli diresti che fa bene a sfogarsi e gli daresti una pacca sulla spalla

o lo trascineresti in Questura? 

 

Potente anche cercare di farmi passare per insensibile,

ma io continuerò a pensare che gli insensibili siate voi.

 

 

Ma Almadel, prima di tutto cercherei di ascoltarlo! sì ... può sembrare una ca**ata ma per me e per persone che vicino a me hanno sofferto, l'ascolto vero ha significato tanto!!!Quando nessuno voleva o poteva ascoltare ... 

 

Poi cercherei di capire quali sono le sue esigenze in quel momento ... Ma non fraintendermi ... non sto dicendo che consigliare di prendere provvedimenti sia inutile o non legittimo ... solo che oltre al nostro consiglio credo sia utile anche venirsi un po' incontro tutto qui ... Ha detto che per ora non se la sente ... cavolo vogliamo rispettarla come cosa? se riteniamo che sia essenziale per mille ragioni (giustissime eh,su questo non metto becco) comportarsi in un certo modo,ad esempio contattando avvocati ecc,ok va bene ... ma invece di "aggredirlo"sarebbe forse meglio chiedere il perchè non se la sente ... cosa sta vivendo ora che gli impedisce(secondo lui) di fare qualcosa come denunciare ....

 

 

Almadel,io non ho cercato di farti passare in nessun modo ...nel mio post precedente non mi sembra di aver trasmesso questo messaggio anzi,rileggi bene ... comunque da quel che ho letto mi sembra di capire che la cosa ti coinvolge molto(e questa è tutt'altro che insensibilità) ...   ma chiedevo solo un po' di rispetto per i suoi tempi ...

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Vorrei tanto riportare un filo di razionalità in questo topic, unito se possibile ad una certa empatia.

Paolo credo che tutti qui siano sensibili alla storia che tu hai raccontato. Noi tutti siamo dispiaciuti per quello che ti è successo, noi tutti soffriamo leggendo la tua storia. Tutti, ognuno a suo modo, stanno cercando di darti un parere per esserti di aiuto. Non dire che non cerchi aiuto: non si minaccia così tante volte il suicidio se non si sta cercando aiuto.
(E questo tema, che personalmente trovo importante quanto quello della violenza, dovrebbe portare il forum intero, e in particolare moderatori e amministratori ad interrogarsi. E' poi così giusto lasciare che vengano postate idee suicide da vari utenti, e la cosa rimanga senza alcuna conseguenza da parte di nessuno?)

Ma tu Paolo in alcune cose stai sbagliando. Alcuni ti hanno detto che non stai facendo le cose giuste, ma, e qui mi rivolgo ad Alma, prima del fare c'è il dire, e prima del dire c'è il pensare. Tu non stai facendo le cose giuste perché fai fatica a dire le cose giuste, perché ti è difficile pensare le cose giuste.
Tu devi cercare, ed è importantissimo, la parte di te che vuole smettere di essere una vittima. Se tu sei un essere umano, e non un fake, quella parte esiste, è dentro di te, e la puoi trovare. Si è interrotto l'abuso fisico, che è una prima e importante vittoria, ma tu sei rimasto nella posizione della vittima, e questo non ti fa bene. Non ti fa bene postare immagini di lividi, non ti fa bene ripetere che non ce la fai, non ti fa bene ripetere che vuoi solo morire, non ti fa bene continuare a ripetere che noi non ti possiamo capire perché non abbiamo passato le cose che hai passato tu. E noi in questo ti possiamo aiutare, in minima parte, per quanto leggere delle parole su uno schermo possa aiutare... ma molto di più ti aiuteranno gli psicologi o gli psichiatri o i tuoi famigliari.
Non ti sto facendo una colpa per essere rimasto in questa posizione, sia chiaro! Qualcuno ti ci ha messo, e la colpa va tutta a lui. Tu però qualcosa puoi fare, per uscire da questa posizione, e ti consiglio di provarci, per te stesso, per i tuoi famigliari che ti vogliono bene, per non fare vincere lui, il tuo ex violento, che non ti faceva uscire di casa, e che ti ha spezzato la forza di volontà; vinci tu se torni padrone della tua vita, se cominci a uscire di casa, se ritrovi la fiducia e la stima di te, se smetti di annegare nel dolore e nella sofferenza; altrimenti, se non lo fai, sei solo uscito da una gabbia per entrare in un'altra.
Non è un percorso facile e non è un percorso veloce. Ci vorrà del tempo, come altri hanno già scritto... ti è stato diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress, e mi sembra che il quadro ci sia; scegli di guarire, non pensare che tutto sia inutile, non rimanere la vittima, ascolta i consigli degli altri, di chi ti sta aiutando e di chi ti vuole bene, perché ora le cose che pensi, che dici, che fai, sono tutte falsate dalle brutte esperienze che hai subito; fidati di chi ha esperienza in questo campo, cerca dentro di te la parte che non vuole essere più vittima, segui i percorsi che ti vengono indicati (anche quando ti sembrano stressanti, anche quando ti sembra che non ne valga la pena), e vedrai che starai meglio, sempre meglio.
E mi raccomando, con lui evita ogni contatto, telefonate email o qualsiasi cosa. Mi raccomando è importante, c'è gente che è morta, letteralmente, per aver fatto l'errore di risentire l'aggressore.

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Vorrei tanto riportare un filo di razionalità in questo topic, unito se possibile ad una certa empatia.

 

Paolo credo che tutti qui siano sensibili alla storia che tu hai raccontato. Noi tutti siamo dispiaciuti per quello che ti è successo, noi tutti soffriamo leggendo la tua storia. Tutti, ognuno a suo modo, stanno cercando di darti un parere per esserti di aiuto. Non dire che non cerchi aiuto: non si minaccia così tante volte il suicidio se non si sta cercando aiuto.

(E questo tema, che personalmente trovo importante quanto quello della violenza, dovrebbe portare il forum intero, e in particolare moderatori e amministratori ad interrogarsi. E' poi così giusto lasciare che vengano postate idee suicide da vari utenti, e la cosa rimanga senza alcuna conseguenza da parte di nessuno?)

 

Ma tu Paolo in alcune cose stai sbagliando. Alcuni ti hanno detto che non stai facendo le cose giuste, ma, e qui mi rivolgo ad Alma, prima del fare c'è il dire, e prima del dire c'è il pensare. Tu non stai facendo le cose giuste perché fai fatica a dire le cose giuste, perché ti è difficile pensare le cose giuste.

Tu devi cercare, ed è importantissimo, la parte di te che vuole smettere di essere una vittima. Se tu sei un essere umano, e non un fake, quella parte esiste, è dentro di te, e la puoi trovare. Si è interrotto l'abuso fisico, che è una prima e importante vittoria, ma tu sei rimasto nella posizione della vittima, e questo non ti fa bene. Non ti fa bene postare immagini di lividi, non ti fa bene ripetere che non ce la fai, non ti fa bene ripetere che vuoi solo morire, non ti fa bene continuare a ripetere che noi non ti possiamo capire perché non abbiamo passato le cose che hai passato tu. E noi in questo ti possiamo aiutare, in minima parte, per quanto leggere delle parole su uno schermo possa aiutare... ma molto di più ti aiuteranno gli psicologi o gli psichiatri o i tuoi famigliari.

Non ti sto facendo una colpa per essere rimasto in questa posizione, sia chiaro! Qualcuno ti ci ha messo, e la colpa va tutta a lui. Tu però qualcosa puoi fare, per uscire da questa posizione, e ti consiglio di provarci, per te stesso, per i tuoi famigliari che ti vogliono bene, per non fare vincere lui, il tuo ex violento, che non ti faceva uscire di casa, e che ti ha spezzato la forza di volontà; vinci tu se torni padrone della tua vita, se cominci a uscire di casa, se ritrovi la fiducia e la stima di te, se smetti di annegare nel dolore e nella sofferenza; altrimenti, se non lo fai, sei solo uscito da una gabbia per entrare in un'altra.

Non è un percorso facile e non è un percorso veloce. Ci vorrà del tempo, come altri hanno già scritto... ti è stato diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress, e mi sembra che il quadro ci sia; scegli di guarire, non pensare che tutto sia inutile, non rimanere la vittima, ascolta i consigli degli altri, di chi ti sta aiutando e di chi ti vuole bene, perché ora le cose che pensi, che dici, che fai, sono tutte falsate dalle brutte esperienze che hai subito; fidati di chi ha esperienza in questo campo, cerca dentro di te la parte che non vuole essere più vittima, segui i percorsi che ti vengono indicati (anche quando ti sembrano stressanti, anche quando ti sembra che non ne valga la pena), e vedrai che starai meglio, sempre meglio.

E mi raccomando, con lui evita ogni contatto, telefonate email o qualsiasi cosa. Mi raccomando è importante, c'è gente che è morta, letteralmente, per aver fatto l'errore di risentire l'aggressore.

 

 

io comprendo tutte le tue parole, e ti rispondo punto per punto, io non ho MAI detto che non cerco aiuto, io purtroppo non avendo persone con cui sfogarmi (tranne forse una o due che fortunatamente mi stanno molto vicino, di cui una di questo forum), a volte mi capita nei miei momenti più tristi e più bui, probabilmente sbagliando, di buttare fuori tutto il dolore che ho dentro, perché non ho altri modi concreti in cui incanalarlo o con cui esprimermi, purtroppo o per fortuna a me buttare fuori e parlare e condividere ogni mio singolo pensiero e stato d'animo mi fa bene. e mi aiuta MOLTO....e credo che nella mia situazione, almeno per me, buttare fuori mi aiuta, e ci tengo a precisarlo, perché questo lo pensano in molti, NON PER ESSERE COMPATITO, perché della compassione altrui non me ne faccio nulla, ma come valvola di sfogo per ricevere qualche consiglio utile e pacato rispettando come mi sento (e non in modo aggressivo come è stato fatto da alcuni utenti). 

io sto combattendo il tutti i modi, ma prima di pensare a punire quella persona, voglio trovare il mio equilibrio e la mia serenità, perché se una persona prima di tutto non trova equilibrio e serenità non riesce a fare nulla, e ora come ora sono concentrato su questo percorso su me stesso, per cercare a trovare quel minimo di serenità e quel minimo di tranquillità, per poi iniziare a prendere provvedimenti più concreti in merito. Sto cercando di guarire infatti, ma se vado a intraprendere percorsi legali che mi causano ulteriore stress, e magari finisco pure per rivederlo, non ne esco più. per essere intraprendere un percorso del genere ritengo che prima di tutto devo essere io sereno e pronto per affrontarlo, perché andare per avvocati ecc... non è una cosa facile che crea uno stress ulteriore non indifferente. quindi non sto dicendo che non farò nulla ne che rimarrà impunito, sto solo dicendo che per ora non ho la forza e la facoltà per farlo. Ora sto lavorando molto su me stesso che è la mia unica e sola priorità per ritrovare la mia serenità, poi verrà tutto il resto... 

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io voglio trovare il mio equilibrio e la mia serenità, perché se una persona prima di tutto non trova equilibrio e serenità non riesce a fare nulla, e ora come ora sono concentrato su questo percorso su me stesso, per cercare a trovare quel minimo di serenità e quel minimo di tranquillità, per poi iniziare a prendere provvedimenti più concreti in merito. 

ma proprio in questo possono aiutarti (e tanto!) i cagnacci legulei che continuiamo a suggerirti!!

mentre tu stai (fisiologicamente) cercando di mettere assieme i cocci dopo st'esperienza sicuramente devastante, loro si possono prendere carico di tutti quegli stress tra cause, codicilli & cavilli che tu giustamente ti vuoi risparmiare!

 

insomma, potrebbero darti concretamente una bella mano, non solo con qualche pacca sulla spalla come possiamo fare noi da dietro un monitor!

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si ma per quanto possono fare tutto loro sicuramente io dovrei contribire, andare, fare, spedire documenti, chiamate ecc... non credo proprio che facciano tutto loro senza coinvolgermi....anche perchè anche per loro sarebbe alquanto difficile....

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si ma per quanto possono fare tutto loro sicuramente io dovrei contribire, andare, fare, spedire documenti, chiamate ecc... non credo proprio che facciano tutto loro senza coinvolgermi....anche perchè anche per loro sarebbe alquanto difficile....

epperò esistono le deleghe: puoi mollare loro tutto l'iter (referti, denunce, eccetera); al max dovresti andare a testimoniare a processo, se non patteggiano prima delle udienze!

 

Per dirti, una ragazza qui a Roma è stata ridotta in coma un anno fa dal suo boy manesco & cocainomane; anche se lei è ancora inchiodata a un letto e non si sa se si riprenderà mai, lui è stato condannato e si farà 15 anni di galera.

NB: la causa l'hanno seguita le ass.ni antiviolenza, non i di lei genitori (che non potevano permettersi avvocati & spese legali)

Edited by freedog
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Ok dai consideriamo un capitolo chiuso il discorso denunce, abbiamo capito che al momento è inutile insistere perchè Paolo non se la sente, quindi anche se tutti consapevoli che chi di dovere rimarrà impunito fino a quando non pesterà un altro ragazzo -dato che non è stato fermato in tempo- vediamo come affrontare la cosa che gli preme, ovvero uscire dal tracollo .

 

Al momento hai bisogno di qualcosa ? hai amici abbastanza forti che ti reggano durante questo periodo di ricostruzione ? Hai gente con cui uscire ?

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Beh devo dire che, prescindendo dal lato legale, non è certo la prima storia violenta

tormentata o autodistruttiva di cui vengo a sapere in vita mia

 

Diciamo che mediamente tra gay la violenza è meno unilaterale, ma questo se vogliamo

ha anche i suoi vantaggi nel senso che ne sei uscito prima e il fatto di finire in ospedale

a turno -in due- non è una grande consolazione all'atto pratico 

 

Inoltre quando aggressività e violenza sono scambiate e condivise, tutto diventa più complicato

( non solo sotto il profilo legale, ma proprio psicologico )

 

Invece apparentemente  hai ben chiaro il quadro delle responsabilità, non hai il cd.

complesso di colpa del "sopravvissuto", il ché è un altro elemento positivo

 

Questo non ridimensiona in niente i tuoi attuali contraccolpi emotivi, ne sei uscito da poco

ma serve a collocarli in un quadro più ampio, razionale

 

Può capitare a tutti nella vita di incontrare persone sbagliate, farsi incastrare in situazioni

negative da cui si fatica ad uscire, figuriamoci se di mezzo c'è un innamoramento che se

vogliamo è un enorme apertura di credito che facciamo ad un'altra persona

 

Due persone disposte ad ascoltarti le hai ( certo per un gay è più difficile trovare supporto

nella famiglia e poi tu sei giovane quindi molti tuoi amici e conoscenti saranno etero )

 

Non escludere quelle persone con cui senti di non poterti sfogare, ma che possono costituire

delle distrazioni, semplici compagnie con cui uscire etc ( magari non ora ma fra qualche giorno )

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 al momento è inutile insistere perchè Paolo non se la sente, quindi anche se tutti consapevoli che chi di dovere rimarrà impunito fino a quando non pesterà un altro ragazzo -dato che non è stato fermato in tempo- 

Penso, che far venire i sensi di colpa (perchè questa frase chiaramente ha questo intento) non aiuti certo a farmi star meglio!!!  di conseguenza lo  vedo sinceramente un modo subdolo per indurmi ad agire comunque a tutti i costi. e penso che questi due concetti siano chiari a CHIUNQUE legga la tua frase. e trovo questa tua affermazione poco corretta. 

Al momento hai bisogno di qualcosa ? hai amici abbastanza forti che ti reggano durante questo periodo di ricostruzione ? Hai gente con cui uscire ?

a tutte queste domande ho ampiamente risposto precedentemente; se tu, invece di rispondere senza prima leggere tutti i miei post precedenti, li leggessi, queste domande non ti verrebbe nemmeno di farle. ma comunque lo ripeto tranquillamente per la seconda volta: 1) al momento avrei bisogno di serenità e qualcuno su cui contare (o dal punto di vista affettivo o da un punto di vista di amicizie), 2) ergo non ho amici in grado di starmi vicino in questa situazione e di conseguenza,3) non ho quindi gente con cui uscire, MAI.

perchè come ho scritto già, la gente quando stai bene ti cerca anche per uscire tutti i giorni, divertirsi ecc.. quando invece sa che hai un problema serio, pur di non essere coinvolto e non avere pesi,ti evita come l'ebola, almeno nel mio caso. quindi no purtroppo non ho NESSUNO.

 

 

ne sei uscito prima e il fatto di finire in ospedale a turno -in due- non è una grande consolazione all'atto pratico

 Inoltre quando aggressività e violenza sono scambiate e condivise, tutto diventa più complicato ( non solo sotto il profilo legale, ma proprio psicologico )

Perdonami, non ho capito cosa intendi in questa frase, cosa vuoi dire con finire in ospedale a turno? in che senso sono scambiate e condivise?

guarda che io al mio ex compagno non ho mai alzato un dito ne tanto meno lui è mai finito in ospedale...se ho capito bene la tua frase...

Edited by Paolino90
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Tu parli di sensi di colpa,io di consapevolezza e risveglio da quel torpore post traumatico in cui palesemente sei caduto, quel non voler quasi più saper nulla. Giustificabile ma che appare come un sasso mal lanciato nello stagno vista la tua pubblica lettera. L'importante è che tu capisca che nessuno ti sta attaccando e di conseguenza tu possa usare un tono adeguato e per quanto possibile sereno.

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@

 

come già detto ripetutamente da me, non è possibile interpretare il tono su cose scritte, non essendo udibili, sappi che quanto da me detto è stato detto con l'intenzione di un tono pacato e tranquillo.

tu vuoi a tutti i costi farmi fare qualcosa che io al momento NON ME  LA SENTO, sia dicendomelo apertamente, sia utilizzando il senso di colpa. chiedo io invece a te di non forzare le mie scelte ne con modi espliciti ne con modi impliciti, te ne sarei grato. (per i non udenti, il tutto espresso con tono pacato). 

Edited by Paolino90
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Bizzarro che la tua pacatezza si esprima con sottolineature e maiuscoli . Sarà un tuo modo di fare -ahime- malinterpretabile e di conseguenza perdonaci se capiamo male .

 

Io non è che voglio che tu denunci, al modo in cui qui nessuno vuole che tu faccia qualcosa che tu non voglia . 

 

Anche perchè un conto è fornire un parere o un'opinione su come ci saremmo comportati noi (e che devi accettare poichè l'area si chiama "Consigliamoci" e sei tu ad aver aperto un topic qui ) e un conto è voler per forza di cose che tu faccia qualcosa .Ti posso assicurare che non c'è proprio alcun interesse nostro privato e soprattutto alcuna voglia di incaponirsi con uno sconosciuto, non ci viene nulla in tasca se tu denunci o meno, non ci cambia l'esistenza . Semmai si discute sui modi più logici da attuare in caso debba succedere qualcosa di simile a qualcuno del forum . E se non ti piace che diciamo che la strada più efficace non sia quella da te attuata, sta comunque nel gioco della discussione .

 

In caso tu invece avessi solo voluto fare uno sfogo personale, me lo dici e sposto il tuo intervento nell'area "scritti" o "emozioni e sfoghi" in cui non è necessario per forza ricevere risposte , e te lo dico da moderatore per farti un favore - casomai tutto questo polverìo sia nato da un fraintendimento d'area -.

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no, la sezione è giusta, sono probabilmente i tuoi modi di scrivere che vengono mal interpretati.. io accetto critiche e consigli di tutti con il CUORE..purché fatti nel rispetto

Edited by Paolino90
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Allora a questo punto il topic si può anche chiudere, visto che i consigli dati non sono stati apprezzati.

 ma chi ha mai detto questo????????? ma hai letto il mio post precedente?

 

non facciamo orecchie orecchie da mercante please

Edited by Paolino90
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Diciamo che mediamente tra gay la violenza è meno unilaterale

 

Non mi riferivo alla tua storia specifica, ma ad altre di cui sono venuto a conoscenza

nel corso degli anni

 

In genere - mediamente - è più frequente rispetto alle storie etero  che entrambi i partner

se le diano di santa ragione ( ovviamente negli scenari più svariati, eroinomane che sta con

alcolista, problematico che sta con masochista distonico etc. )

 

Mentre nel tuo caso, appunto, no

 

Ma - secondo me - alla fine è un vantaggio, perché queste storie violente o autodistruttive

diventano molto più difficili da gestire rispetto alla tua, che mi sembra più semplice e chiara

 

Questo senza ridimensionarne i contraccolpi emotivi, che ci stanno tutti

 

Vedrai che in pochi mesi di terapia ne esci

 

Tutto qui

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no non è un vantaggio secono me, che piu autodistruttiva di quello che ho vissuto io ci sia poco. ti lascia dentro una ferita che nonostante mesi sanguina ancora. purtroppo. 

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Paolino a me comunque sembra che tu, nonostante dica di non averne la forza, non voglia poi poi troppo uscirne da questa situazione.

 

Mi pare quasi come se ti lasciassi cullare da questo malessere, che poi altro non è che una scusa per evadere, per rifugiarsi in se stesso.

 

Ma lo fanno tantissime persona, anche inconsapevolmente.

 

Intanto lascio stare il punto denuncia ed, anzi, condivido i modi con cui hai ripreso chi ti ha invitato, anche in modo egoistico ed incurante di te, ad agire: bravo, perché quando si ha l'anima a terra, ma a terra veramente, non parlo di tristezza temporanea, agire è l'ultima cosa che ci passa dalla testa.

 

Purtroppo il fatto di non avere persone valide intorno a te che possano aiutarti è un grande limite, supereresti il dramma più velocemente: ma sappi che, come ti ho già detto, questo è uno stralcio di vita che farà sempre parte di te, solo che col tempo cambierai il modo in cui vedere questa vicenda, la farai tua, e non farà più male come adesso.

 

Prenditi il tempo che vuoi per reagire: adesso piangi, fatti del male e soffri, che tanto lo stai già facendo, e dispiace a tutti noi, ma sappi che arriverà il momento in cui deciderai di non dargliela vinta, e capirai  anche perché hai smesso di volerti bene.

 

Anzi, forse infondo non te ne sei mai voluto,

perché di fondo un amore così violento e cieco è giustificato solo da tanta sottostima di te stesso,

non solo dall' Amore in se che, si sa, rende ciechi.

 

E anche solo dai tuoi sfoghi, perdona la sfrontatezza, il tuo è un animo ancora da 'ragazzina' (non è una frecciatina, anch'io sono gay ahah), ma intendo da ragazzina dalla tensione autodistruttiva, che altro non vuole che scappare da se, perché la realtà per come è ora ti fa ribrezzo.

 

Quando ti sarai stancato di star male, sappi che ti mancherà anche questa sofferenza, e di punto in bianco ti sentirai vuoto, come se avessi subito una perdita: succede a tutte le persone che hanno un disagio psicologico di tipo depressivo.

 

Ma, e chiudo riallacciandomi a quanto detto all'inizio, fatti pure trasportare da questo malessere, ma non usarlo come scusa, non ti ci nascondere dietro, non chiuderti in te stesso che è un eroismo che non porta a niente.

 

Ti sembreranno magari frasi troppo astratte e poco concrete, ma spero che un giorno capirai il senso di ciò che voglio dirti :) 

Edited by Luchetto93
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@@Luchetto93

 

 capisco le tue parole e accetto tutti i tuoi consigli a braccia aperte e spero davvero che un giorno come dici te (e ne sono certo vedrò la cosa con occhi diversi), inoltre ti ringrazio anche per supportarmi nel mio pensiero che molti utenti cercano di indurmi con modi discutibili a farmi prendere azioni concrete. 

 

riguardo invece a certe tue affermazioni/giudizi sulla mia persona, mi permetto però di dissentire, purtroppo non conoscendomi non puoi giudicarmi dicendo che non mi voglio bene e che non ho stima di me, da una persona che non sa come sono veramente, non lo trovo corretto.

dandomi dell'animo da ragazzina autodistruttiva, non conoscendomi è un po presuntuoso perché come ti ho detto non mi conosci e soprattutto in secondo luogo non sai minimamente come ci si possa sentire dopo quello che mi è successo ( e non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico) e quindi non sai cosa significhi per una persona essere picchiato e subire violenze da una persona che amavo con tutta l'anima a cui ho dato la vita.

quindi dirmi che io sto scappando o mi sto chiudendo in me stesso, assolutamente no, perché non sai come sto affrontando la cosa nel mio privato. trovo le tue affermazioni oggettivamente, con rispetto parlando, presuntuose. ciò nonostante la mia era solo una tranquilla puntualizzazione, quindi detta in modo pacato e senza nessun rancore nei tuoi confronti.

Edited by Paolino90
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perché non sai come sto affrontando la cosa nel mio privato

 

Non posso sapere cosa fai nel privato,  posso basarmi solo da quanto ci dici di te qua sul forum.

 

Forse sono considerazioni presuntuose hai ragione, ma mi baso solo da quanto emerge dai tuoi interventi qua sopra e... rimango della mia idea.

 

Ma non conta cosa penso io, conta ciò che pensi tu e se dici che non è così, non può che farmi piacere.

 

Aggiornaci degli sviluppi e considera tutti gli interventi che ti hanno fatto presente, cogliendo solo ciò che ritieni opportuno :)

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Ciao. Paolo, mi dispiace tanto. Ma queste cose si possono superare.

Una cosa però, mi sento di dirtela. Hai fatto bene a rivolgerti a psicologa e psichiatra. So che ora questo percorso non ti sta aiutando. Ma succederà, arriverà un momento in cui starai meglio. Questo te lo posso assicurare e ce lo devi avere sempre presente nella testa. Però attenzione: se vedi, tra qualche mese, che con la psicologa non va, puoi sempre cambiarla. Gli psicologi sono come i professori. Ci sono quelli con cui trovi bene, quelli con cui ti trovi male. Quelli bravi e gli incompetenti. Da un punto di vista pratico: uno psicologo non dev'essere come l'amico che ti ascolta ininterrottamente e ti dice "devi essere forte". Certo può e deve fare anche questo. Ma deve anche fare altre cose. Deve farti capire delle cose che ti fanno sentire e agire in modo diverso. Se ciò non accade, cioè se tu tra due/tre mesi non noti alcun cambiamento, allora o non è bravo o semplicemente usa un metodo che con te non funziona.

E scusa se te lo dico, ma sono d'accordo con Almadel. Io se fossi una persona che ti vuole bene, ti costringerei a richiamare i Carabinieri mille volte al giorno, farei la denuncia, e contatterei io in prima persona associzioni, avvocati e media. Posso solo immaginare il dolore che stai provando, ma la cosa giusta da fare è denunciarlo. Il prima possibile. E scusami, non voglio urtare la tua sensibilità, ma trovo sconcertante che le persone accanto a te non ti spingano in questa direzione.

Per il resto, ti auguro di stare meglio e ti abbraccio virtualmente. Starai meglio, questo te lo prometto.

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