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Carabiniere spara, ucciso un 17enne.


Oscuro

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@marco7 In Svizzera c'è mafia, camorra e affini? 

La Svizzera non è come l'Italia in generale.. parlando dal punto di vista della disoccupazione. Se c'è disoccupazione c'è degrado e i giovani poi prendono cattive strade. 

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@yalen86 se c'è in Germania, figurati se non ci sia in Svizzera. 
Comunque vedi, con quest'ultima frase che hai detto, a me sembra che tu stia facendo campanilismo. Come il tizio che si lamentava di africani, arabi, indiani...e cinesi (e vive a Prato...) e poi "no, ma io non sono razzista...".
Boh, in ogni caso, muro o non muro (che poi nessuno sa DAVVERO come sia andata...possiamo solo dedurlo da quello che dicono giornali, avvocati etc.) non si spara ad un ragazzino. Come non si spara a due pescatori, come non si spara in testa e si passa sopra una persona con la camionetta e via dicendo...sia pure Totò Riina insieme a Provenzano a passare...
e poi sto fatto di esaltare ragazzetti di 22 anni con le armi in mano a me sinceramente non va per nulla bene...

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Quanti sono i morti fatti da polizia(soprattutto) e carabinieri, omicidi assolutamente dolosi che non vengono mai puniti? Quando gli omicidi alla cucchi e aldovrandi verranno puniti, allora si potranno prendere gli incidenti per quello che sono, incidenti

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il rione traiano è una di quelle non poche zone di napule dove l'andare in tre, senza casco, su un motorino non assicurato è, purtroppo, la norma: attraversarla, anche in macchina, di giorno, tra cumuli di munnezza da un lato e degradate palazzine popolari dall'altro, è già un pugno nello stomaco. di notte, poi, è da togliere il fiato: non ci passi, a meno che tu non abbia altra scelta. insomma è uno di quei mondi a parte, abbandonati dallo stato a se stessi, del quale nessuno si cura e del quale, a meno di non esserci nato e cresciuto, è difficile farsi un'idea che non sia viziata, alla radice, da pregiudizi e luoghi comuni.

 

ma che un ragazzino di diciassette anni, nato e cresciuto in un quartiere dove l'evidente assenza di una qualsiasi cultura che possa riferirsi alla legalità, possa essere, incidentalmente o meno, colpito a morte da un carabiniere, per il fatto di andare in tre, senza casco, su un motorino non assicurato, non è in alcun modo giustificabile: e, non soltanto per i ben determinati doveri che un appartenente alle forze dell'ordine ha e ai quali dovrebbe ferreamente attenersi ma perché, se si provasse a giustificare il tragico "incidente" come un'inevitabile conseguenza della condotta delinquenziale di uno o più ragazzini, si arriverebbe presto a giustificare l'uso indiscriminato della pistola contro la gran parte di loro. perché, purtroppo, è la gran parte di loro che viene su così.

 

per quanto io stessa rabbrividisca dinnanzi alle parole del fratello della vittima il quale, nel tentativo di difendere la sua memoria, urla alle telecamere che "era un bravo ragazzo, non stava né spacciando né rubando, spiegatemi perché me l'hanno ammazzato", quasi ammettendo che, se fosse stato colto in flagrante a commettere un reato di spaccio o di furto, il tragico "episodio" sarebbe forse stato ammissibile e, così, involontariamente palesando la sua pressocché totale ignoranza di qualsivoglia regola del vivere civile, e per quanto io stessa faccia parte della schiera di napoletani in fuga dalla propria città proprio in virtù del Caos che la governa, esprimo il mio disaccordo con chi liquida la questione solidarizzando con il carabiniere.

 

purtroppo, chi indossa una divisa, in un numero considerevole di casi, lo fa per avere un mestiere.

se anche il colpo contro il ragazzino, teppista magari ma comunque disarmato, fosse partito incidentalmente, a mio avviso, il carabiniere che lo ha sparato è meglio appenda la divisa al chiodo e cambi subito mestiere.

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@Olorin Aridaje.. ma sei fissato con il campanilismo.. :) Hai detto bene "sembra".. visto che hai delle percezioni sbagliate di me. 
Poi se mi definisci pure razzista beh.. si vede che non hai letto tutti i miei post in tutto il forum. 

Come si è detto.. non credo che tutti noi siamo dalla parte del carabiniere (a parte Piasintein).. non si sa se è un fatto accidentale (ma accidentale poi in che senso? visto che lo stavano ammanettando..) o se doloso.. per ora ci si attiene a quello che scrivono i giornali. 

Demò.. io aggiungerei anche quelli della Scuola Diaz durante il G8 di Genova e l'uccisione di Giuliani da parte di Placanica.. 

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credo che la parte più sbagliata della vicenda sia il fratello che ha tentato di giustificare il 17enne dicendo che siccome la famiglia non aveva i soldi per un motorino allora lui ha dovuto usarne uno non proprio e di dubbia provenienza... eh beh. 

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se la giustizia fosse giusta e non assolvesse sempre chi spara.

 

A me non importa nulla che uno sia un pericoloso ultrà, un 18enne che si è fatto una canna o un 17enne che gira su un motorino rubato. Perchè se muore è morto e non torna indietro. E se muore perchè uno ha il grilletto facile, non è una tragedia, è omicidio. Siamo il paese in cui i capi mafiosi passano decenni in latitanza e tutti sanno dove stanno e perdiamo tempo a cercare giustificazioni per questo carabiniere?

 

Aggiungo che se si assolvono sempre le forze dell'ordine, si da' via libera a chi dice che la camorra non avrebbe mai ucciso un ragazzo(anche se lo fa), mentre lo stato si

Edited by Demò
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@Demò sono d'accordo con te. Mi riferisco a quegli individui che si improvvisano agenti CSI dietro una tastiera. Nessuno tranne pochi sanno cos'è accaduto, noialtri dobbiamo sono attenerci alla Giustizia.

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@Pix: la versione resa pubblicamente dai ragazzi che erano con la vittima su quello scooter è che un carabiniere abbia sparato un colpo intenzionalmente contro la vittima.

la versione ufficiale dell'arma è che a quel carabiniere, inciampando, sia partito accidentalmente un colpo.

non mi sembra questione di dettagli. 

le due versioni non sono contrastanti, infatti, circa l'accaduto: i ragazzi erano in tre, non si sono fermati all'alt, sono stati inseguiti, sono caduti dallo scooter per terra, erano disarmati, nessun caso di legittima difesa. gli uni quanto gli altri lo affermano.

le due versioni contrastano soltanto sull'intenzionalità o sull'accidentalità dello sparo che ha colpito a morte il ragazzo. 

quindi, se gli uni dichiarano il vero, ne viene che gli altri dichiarano il falso, nessuna via di mezzo.

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il carabiniere ha dichiarato di essere inciampato.

e i legali della famiglia del ragazzo morto smentiscono che il colpo sia partito accidentalmente.

 

l'indagine, che ovviamente nessuno qui ha la pretesa di condurre, verte su questo.

 

nessuna illazione.

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PeterStillman

 

 

Personalmente non riterrò mai un ragazzo "bravo" se si fa trovare in sella ad uno scooter (naturalmente senza casco) con un pregiudicato ed un latitante e credo che ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità quando commette atti illegali.
 

 

Il tuo discorso @piasintein potrebbe forse avere senso se il ragazzo fosse maggiorenne.

Ma  parliamo di un ragazzo di 16 anni (17 non ancora compiuti). 

Se il punto è far rispettare la legge, prima di tutto la legge dice che un 16-enne non ha ancora acquisito la capacità di agire. 

Nei confronti di 16-enne la legge si applica nell'esclusivo interesse del minore e in sua tutela. 

 

Si possono muovere tutte le obiezioni di circostanza che si vogliono, ma se la legge uccide un 16-enne è la legge che ha fallito, perché la legge può solo tutelare un minore e non punirlo. 

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Il tuo discorso @piasintein potrebbe forse avere senso se il ragazzo fosse maggiorenne. Ma parliamo di un ragazzo di 16 anni (17 non ancora compiuti). Se il punto è far rispettare la legge, prima di tutto la legge dice che un 16-enne non ha ancora acquisito la capacità di agire. Nei confronti di 16-enne la legge si applica nell'esclusivo interesse del minore e in sua tutela.

 

Sì va be', ma uno a 16 anni ed anche meno non è mica un minorato mentale incapace di intendere e di volere!

Francamente questa indulgenza plenaria verso chi non abbia ancora compiuto 18 anni mi sembra alquanto esagerata:

si è arrivati a far scontare pochi anni di carcere alla sedicenne di Novi Ligure che, aiutata dal fidanzato, uccise premeditatamente con cento (cento!!) coltellate la madre ed il fratellino.

Va bene tutto, ma se i minorenni sono tanto dissennati, chiudiamoli in cantina finché maturino come il vino!

 

Però in generale non mi sembra che i sedicenni o i diciassettenni italiani vadano in giro ad uccidere madri e fratelli o anche solo a correre in tre su un motorino con latitante annesso, violando i posti di blocco.

La verità è che ci sono alcuni minorenni, spesso spalleggiati dai maggiorenni, che pensano di poter fare il proprio porco comodo in barba ad ogni regola di convivenza civile, violando tra l'altro leggi (come quella sui caschi per i motociclisti) poste a loro stessa tutela.

Del resto, se il ragazzo fosse morto cadendo dal motorino e battendo la testa senza il casco, probabilmente si sarebbero criticati i vigili urbani perché a Napoli non fanno rispettare l'obbligoo del casco.

Come al solito si pretende tutto ed il contrario di tutto: il rispetto delle norme e l'indulgenza plenaria per chi non le rispetta.

Edited by Mario1944
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Rione Traiano e quella gente sono realtà fuori dal mondo, cui si possono applicare (senza generalizzare, ma azzeccandoci per buona parte) tutti gli stereotipi negativi su Napoli.

Una Napoli che è anche altro (sa essere anche ricchissima, sicurissima ed educatissima), ma che li è quello, tra sottoculture, para-stati e camorre da non vedere più sul modello "Napoli spara" anni '80, ma da considerare come realtà non più centralizzate, ma con a capo comunque persone che - come consoli locali - fungono da moderatori parastatali, tanto nel bene quanto nel male.

 

In quei contesti, neanche la bontà basta, perché accanto alla Napoli dei ragazzi con le palle quadrate in quanto a cultura, ci sono casi di ignoranza profonda, modi di vivere per noi difficili da capire, abitudini a volte senza malizie ma incomprensibili.

 

È il caso, ad esempio, del fratello della vittima, citato, che fa argomentazioni (sul motorino, la povertà etc.) fuori da ogni schema, perchè fuori da ogni schema stanno un bel po' di persone, lì.

 

La verità è che il carabiniere non doveva sparare. È che ha commesso una cazzata. È che ha ucciso un ragazzo.

 

Ma c'è anche un'altra verità: quella che in certi posti i carabinieri combattono contro i mulini al vento in un posto dove lo Stato è per cultura - indipendentemente dall'eventuale criminosità dei soggetti - che non esiste.

 

Quella verità per la quale mentre io scrivo lì stanno a fermare macchine con pregiudicati che da un momento all'altro possono combinare loro qualcosa, se li possono pure mangiare.

 

La verità è che perde la vita il ragazzo, ma perde anche il caeabiniere e l'arma tutta.

 

E vedi un po' se muore un carabiniere, qui come nel resto d'Italia, se la gente scende in piazza e si ribella. Ad arte la camorrina (non la camorra, quella esiste più?) prepara.

 

Aldilà del fatto, esso stesso ci pone grandi realtà di fronte: il principio del fottere, di non ottemperare alla mentalità stato e leggi = necessità per noi cui dobbiamo adeguarci, alla base di tutto.

 

Il carabiniere non doveva sparare. Ma tutto quell'ambaradan di circostanze, prima ancora, non doveva esserci.

 

Ma smontare tutto in questa Italia mi pare davvero possibile: Napoli come l'Italia quasi tutta è stata sempre dominata da stranieri, e ciò ha radicato la cultura del vedere lo stato Stato come qualcosa di non rispondente alle proprie necessità, ma piuttosto come serie di imposizioni "straniere" per abbuffare la pancia degli stranieri, appunto.

 

I sistemi culturali e polici odierni, nel fare l'interesse di alcuni, hanno continuato la tradizione.

 

E siamo arrivati al gran collasso: certe culture imperanti han preso piede, e siamo usciti davvero fuori dal seminato.

 

Come me in questo discorso, ma per dire che aldilà del (povero) morto quel che allucina è tutto il contorno, basta sentire le dichiarazioni ai tg.

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a 17 anni le abbiamo fatte tutti le cazzate, solo che le mie dovevano essere incredibilmente noiose al confronto perché non mi hanno mai portato a essere rincorso dalle forze dell'ordine. 

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E' possibile che il tuo contesto fosse differente, ma è anche vero che, se si vuole essere indulgenti, in forza del contesto particolare, verso il ragazzo che è fuggito ad un posto di blocco insieme con un ricercato, non si vede perché, in forza di quello stesso contesto particolare, non si possa essere indulgenti anche verso il carabiniere che, involontariamente o no, abbia usato l'arma.

Edited by lux
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non possiamo permetterci di essere "indulgenti" perché altrimenti passa il messaggio che se hai un background problematico allora sei esentato dal rispettare le leggi (incluse quelle del codice stradale). al tempo stesso non possiamo fermarci a dire che in certi quartieri di napoli sono tutti criminali e tanto vale giustiziarli. 

 

la questione è: perché un ragazzetto passa il tempo in compagnia di pregiudicati invece di costruirsi un futuro? chi è assente, il governo o la famiglia? entrambi? perché?

 

eventi come questo, invece di limitarsi a sollevare indignazione contro le forze dell'ordine che sparano al minorenne, dovrebbero contribuire a fare in modo che certe cose non si ripetano. 

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Mah insomma anche ad essere non dico indulgenti ma completamente

partigiani e dalla parte delle forze dell'ordine al 100%  e accettando la

loro ricostruzione dei fatti

 

Resta il fatto che il ragazzo latitante che forse avrebbe dovuto essere ai

domiciliari, è scappato e non sono riusciti a fermarlo

 

Mentre dei due caduti dal motorino, che evidentemente non avevano

grosse ragioni di scappare, uno sarebbe morto perché il poliziotto è

inciampato, mentre cercava di ammanettarlo

 

Insomma se non fosse tragico, sarebbe comico 

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AndrejMolov89

Quoto dei miei messaggi su facebook perché esprimono un po' il mio pensiero

1) La questione non deve porsi sul ragazzo morto, bensì nel merito della responsabilità del militare. A me non interessa che fosse un bravo ragazzino o un figlio di puttana che stuprava ricci nel tempo libero, a me interessa capire la responsabilità dei carabinieri. 
Altra questione la questione se è normale in un determinato posto infrangere la legge (non si parla di disubbidienza civile, eh), non è un argomento accettabile perché significa dare ad un intera regione dello stato italiano lo statuto illegale, ma se le leggi non valgono per qualcuno, ne consegue che si può dire anche che non valgono per niente e per tutti e all'interno dell'argomento si può derivare che lì potrà diventare normale che un militare ti spari ad cazzum. 
Il ragazzo per quanto mi riguarda si è messo nelle condizioni di farsi un danno sia legale, sia fisico, fare la scelta di scappare è un atto irresponsabile che sarebbe finito comunque male. Quello che è accaduto è l'ipotesi peggiore possibile, che non doveva accadere, ma questo non implica che bisogna assolvere determinati comportamenti. Le qualità dei tre ragazzi sono irrilevanti al fine di determinare un giudizio sulla vicenda, quel che conta è il comportamento del militare. Io non dico che se la sia cercata, sia chiaro, perché in qualunque caso possibile non doveva succedere una roba del genere, però non si può assolutamente negare che lui si sia esposto volontariamente ad altri rischi che potevano comprometterlo. A me dispiace che sia morto, ma non posso assolutamente accettare che sia assolto delle sue responsabilità perché è morto.




2) Il problema del ragionamento è che o la legge vale per tutti, o la legge non vale. Mi spiego meglio. Non posso accettare che nei paesi ove è d'uso infrangere la legge il controllo delle forze dell'ordine venga visto come un disturbo dell'ambiente sociale in cui si inserisce quel comportamento. Non stiamo parlando di disubbidienza civile nei confronti di una legge ingiusta, ma stiamo parlando di norme di sicurezza stradale e civile. La questione infatti deve concentrarsi sul comportamento del militare in questione, non si possono usare argomenti simili, altrimenti a mio dire, necessariamente crei una zona in cui la legge non è accettata, ma al contempo crei le condizioni per cui qualsiasi cosa potrebbe diventare lecita. Io comprendo assolutamente che il ragazzo non doveva morire, per me non ha senso neppure " se l'è cercata" classico, perché in ogni caso non doveva succedere in qualunque caso. Per ora aspetto un po' come proseguono le indagini sull'accaduto, e spero vivamente che sia un atto involontario determinato da stupidità, che un atto deliberatamente volontario. 

Inoltre sono convinto che ci siano responsabilità a tutti i livelli, ma non posso assolutamente valutare l'individuo come burattino del proprio contesto sociale. Esiste un certo grado di responsabilità e di valutazione crtica delle situazioni, ne consegue che o che fosse infermo mentalmente, oppure che abbia deciso di azzardare quella mossa. Credo assolutamente nelle responsabilità individuali, come del resto credo che l'assenza di un sustrato culturale favorisca comportamenti idioti. 50% sociale 50% individuale. 
Per quanto riguarda il militare io spero e auspico che sia stato un incidente e non un atto di cattiveria gratuita (perché se fosse così, oltre che ad essere criminale è stupido, perché ha fatto qualcosa da cui è difficile difendersi), se è stato un incidente, comunque deve essere "punito" ai sensi della legge.

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E' possibile che il tuo contesto fosse differente, ma è anche vero che, se si vuole essere indulgenti, in forza del contesto particolare, verso il ragazzo che è fuggito ad un posto di blocco insieme con un ricercato, non si vede perché, in forza di quello stesso contesto particolare, non si possa essere indulgenti anche verso il carabiniere che, involontariamente o no, abbia usato l'arma.


E certo....toh, mi viene anche una botta d'indulgenza nei confronti di chi ha massacrato di botte Aldrovandi e già che ci sono anche di Placanica, Spaccarotella e di chi ha ammazzato di botte Stefano Cucchi e Uva....guarda quanto sono buono oggi, che mi metterei a vendere i materassi con Mastrota!
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E certo....toh, mi viene anche una botta d'indulgenza nei confronti di chi ha massacrato di botte Aldrovandi e già che ci sono anche di Placanica, Spaccarotella e di chi ha ammazzato di botte Stefano Cucchi e Uva..

 

Se l'indulgenza dovuta al contesto particolarmente difficile si deve agli uni, non vedo perché non si debba anche agli altri.

Certo da un tutore dell'ordine pubblico si può pretendere di più che da un diciassettenne uso a compagnie ambigue, ma rimane a mio parere difficile non considerare anche che a 17 anni non si è normalmente incapaci d'intendere e di volere a tal punto da non capire che in motorino in tre senza casco è pericoloso andare, che un posto di blocco è pericoloso violarlo e che con latitanti è pericoloso accompagnarsi e quindi se lo si fa, lo si fa a ragion veduta.

Del resto dato che non è ancora chiaro perché, come e quando il carabiniere abbia sparato, è perlomeno strano che si "spari" sul carabiniere o addirittura su tutti i carabinieri, quando comunque le violazioni delle leggi sono state prima che di altri della vittima.

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@Olorin, infatti pare che da ora in poi i minorenni saranno incolpevoli per definizione, qualunque cosa combinino, ed i loro genitori incolpevoli per attrazione modale.... non si sa mai, qualcun altro finisce male per fare il bullo.....

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ma scusa, uno passa il posto di blocco e te lo speroni con l'auto, lo fai cadere e dopo che è caduto, gli spari? boh?!? io non lo so che razza di ragionamento è questo! 
vabbè che in una nazione dove due che sparano ad un'imbarcazione di pescatori (con tanto di testimonianza del superiore che "non è stato vista alcuna arma e nessun uomo armato") per "presunta pirateria" son considerati degli eroi, cosa ci si può aspettare? che abbia ragione il carabiniere

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