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Primarie del Pd 2013


Sbuffo

  

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  1. 1. Chi voterete/votereste nelle primarie del PD?

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    • Voterò PD ma non andrò alle primarie
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privateuniverse

-la seconda è che secondo me serve far sentire al Pd che c'è ed è forte una base di elettorato di sinistra perchè alla fine quello che interessa ai politici sono i voti e se tu gli fai percepire che quella base di elettorato c'è ed è ampia cmq loro ne terranno conto se invece vedono che quella base non c'è possono essere portati a rivolgersi di più verso altre fette di elettorato, quindi anche se Civati perdesse ma facesse cmq un buon risultato la dirigenza non potrà cmq non tener conto di quella fetta consistente di elettorato.

 

Questo secondo me è un buon motivo per NON andare a votare alle elezioni del segretario del PD.

 

Se l'affluenza fosse alta, il segnale che verrebbe inviato alla dirigenza del PD è che si è disposti a ingoiare di tutto dal PD.

 

Se l'affluenza fosse bassa, invece, questo sì che sarebbe un segnale d'allarme.

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No perchè non sono elezioni politiche quindi non vuol dire che quella gente va al voto, vuol dire che quella gente vuole una dirigenza politica di sinistra per pensare di votare quel partito.

 

Quel segnale che dici tu lo si da poi alle elezioni politiche andando a votare magari Sel invece del Pd non alle primarie.

 

Le primarie servono proprio per spostare il Pd su posizioni più di sinistra.

Edited by Sbuffo
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privateuniverse

Insomma, come il voto per Marino che diedi nel 2009.

 

Che non è servito assolutamente a niente.

 

Io conosco un solo modo in cui un partito ha cambiato linea politica: quando è stato abbandonato dagli iscritti e dagli elettori. Questa è la condizione necessaria, anche se non sufficiente, perché un partito corregga i suoi errori (è necessaria ma non sufficiente perché ci sono partiti talmente fossilizzati da suicidarsi).

 

Se alle elezioni per il segretario del PD (che, peraltro, si svolgono senza regole vere, per cui è ben possibile che il voto del simpatizzante possibilista per Civati sia neutralizzato dal voto del destrorso per Renzi, tanto entrambi hanno la possibilità di andare a votare, per non parlare delle truppe cammellate) dovesse andare a votare, che so, il venti per cento di quelli che andarono a votare per le stesse elezioni nel 2009, questo sì che sarebbe un segnale inequivocabile che le porcate commesse dal PD praticamente da sempre (ma, per limitarsi a quelle degli ultimi quattro anni, la blanda opposizione a Berlusconi, la scelta per la presidenza della repubblica prima di proporre Marini, poi di silurare Prodi e infine di votare per Napolitano, le larghe intese) non saranno più digerite.

 

Andare a votare alle elezioni, invece, di per sé significa "siamo ancora disposti a credervi, a concedervi l'ennesima prova d'appello".

 

Inoltre, credere che il PD diventerebbe un partito accettabile se solo avesse un altro segretario è da ingenui. I problemi del PD sono strutturali: è il progetto in sé che è sbagliato.

Edited by privateuniverse
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Ma Marino non ha vinto.

Inoltre se nessuno avesse votato Marino magari il Pd avrebbe preso posizioni ancora più conservatrici.

Poi non è che se Marino non ha vinto o è andata male al candidato di sinistra in passato allora sarà sempre così anche in futuro, uno ci prova tanto se non ci prova di sicuro non vincono.

 

Poi tra il fatto che vinca Civati o che nessuno vada a votare il Pd vedo più probabile la prima perchè ci sarà sempre chi andrà a votare il Pd.

Poi quel segnale di non andare a votarlo e magari votare un partito più di sinistra ripeto che si può benissimo poi fare alle elezioni ma farlo alle primarie è inutile e anzi dannoso.

 

Inoltre il Progetto in sè che tu reputi sbagliato non è che sia scritto nelle tavole della legge, il progetto è in continua evoluzione e lo decide il segretario e l'Assemblea Nazionale come deve evolversi quel progetto se deve stare a sinistra se deve ad esempio stare nel PSE se deve battersi o meno per i matrimoni omosessuali.

Edited by Sbuffo
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A chi dice che il suo voto non vale a molto rispondo che invece vale per sé stessi: votate la vostra preferenza senza preconcetti, avrete comunque fatto il proprio lavoro di buon cittadino.

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privateuniverse

Poi tra il fatto che vinca Civati o che nessuno vada a votare il Pd vedo più probabile la prima perchè ci sarà sempre chi andrà a votare il Pd.

 

Chi è causa del suo mal...

 

 

Poi quel segnale di non andare a votarlo e magari votare un partito più di sinistra ripeto che si può benissimo poi fare alle elezioni ma farlo alle primarie è inutile e anzi dannoso.

 

Dannoso no.

 

Non partecipare alle elezioni del segretario del PD è un segnale che si aggiunge al non votare per il PD alle elezioni.

 

(Per non parlare del principio, semplicemente aberrante, in base al quale il segretario di un partito non viene scelto in primo luogo da chi è iscritto a quel partito, e neanche da chi è almeno simpatizzante o elettore, ma anche da qualcuno che potrebbe oppure no votare per quel partito.)

 

 

 

Inoltre il Progetto in sè che tu reputi sbagliato non è che sia scritto nelle tavole della legge, il progetto è in continua evoluzione e lo decide il segretario e l'Assemblea Nazionale come deve evolversi quel progetto se deve stare a sinistra se deve ad esempio stare nel PSE se deve battersi o meno per i matrimoni omosessuali.

 

Il PD non è nato per essere un partito di sinistra; è nato, al contrario, per essere un partito NON di sinistra e NON socialista.

Questo non soltanto nelle intenzioni della componente proveniente dalla Margherita, ma persino di buona parte, se non di gran parte, degli ex DS che ne fanno parte.

 

Dico questo tenendo bene a mente che l'idea di socialdemocrazia e di socialismo che, da qualche anno a questa parte, sta maturando la gran parte dei partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti europei è talmente scialba e indistinguibile dalle politiche della destra conservatrice da farne poco più che delle belle copie della stessa destra; paradossalmente, il PD da questo punto di vista è stato quasi un precursore, purtroppo (soprattutto se penso al PS francese o all'SPD tedesco per come sono oggi).

 

L'argomentazione secondo la quale il PD sarebbe "in continua evoluzione" fa sorridere. Dalla sua nascita, il PD ha facilitato la caduta del governo Prodi e la conseguente vittoria di Berlusconi alle elezioni del 2008, contribuito a desertificare il resto del centrosinistra con la truffa del voto utile (per poi perdere, alle europee immediatamente successive, un quinto dei voti così raccattati), fatto un'opposizione blanda e compromissoria allo stesso governo Berlusconi; poi, ha appoggiato il pressoché disastroso governo Monti, è riuscito a perdere le elezioni conducendo una campagna elettorale, oltre che inefficace, ambigua e contraddittoria, fatto un pasticcio incredibile quando si è trattato di eleggere il presidente della repubblica e infine, ciliegina sulla torta, è riuscito ad allearsi con lo stesso Berlusconi, contro il quale aveva chiesto il voto.

 

Se questa è "evoluzione", chissà cos'è l'"involuzione".

 

Per carità, tutti sbagliamo. Il problema è che coloro che criticavano il progetto del PD nel 2007 e ai suoi albori questi errori li avevano previsti. Non ne avevano previsti altri: perché, come spesso accade, è difficile realizzare bene un piano di per sé cattivo, e quindi il PD è stato in grado di rivelarsi persino peggio dello schifo che i suoi critici pensavano ne sarebbe uscito fuori.

 

Tu puoi anche saltare da un tetto e dire che ti sei rotto la gamba per caso, che questo non si ripeterà la prossima volta che ritenterai; ma penso che, se ti viene detto che ti romperai una gamba saltando dal tetto a causa del fatto che le tue ossa non saranno in grado di resistere alla sollecitazione cui saranno sottoposte, su questa spiegazione sarebbe meglio che riflettessi prima di riprovare a saltare dal tetto. (Il mio è un tu retorico, sia chiaro).

Edited by privateuniverse
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Il Pd è nato con azionista di maggioranza i Ds che erano un partito socialdemocratico quindi si può dire che per la maggior parte è un partito formato da socialdemocratici, anche nel parlamento europeo ha creato un gruppo parlamentare assieme ai Socialisti Europei.

Alle prossime europee è probabile che ci sarà il passo successivo che è quella di iscriversi pure al partito socialista europeo visto che tutti i candidati alle primarie sembrano favorevoli.

 

Ma ripeto che al di là di quello che era quando è nato un partito si evolve cambia, il Pd è giovane è nato a fine 2007 sono appena 6 anni che esiste e la classe dirigente non è di fatto ancora cambiata perchè è sempre stata quella vecchia D'Alemiana.

 

Queste sono le prime primarie in cui si presenta una nuova classe dirigente che non ha mai guidato il partito prima.

Edited by Sbuffo
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A chi dice che il suo voto non vale a molto rispondo che invece vale per sé stessi: votate la vostra preferenza senza preconcetti, avrete comunque fatto il proprio lavoro di buon cittadino.

 

il tuo argomento, si sa, è costituzionalmente inattaccabile.

ma, forse, uno dei problemi è proprio la discrepanza tra i principi sanciti dalla nostra costituzione e l'attuale realtà sociale e politica, disastrata e desolante, di cui questi principi dovrebbero essere il presupposto e i quali, invece, sono sempre più frequentemente smentiti dal mare di merda in cui ormai ristagnamo.

l'italia non è una repubblica fondata sul lavoro, infatti.

 

non è poi necessariamente a causa di un preconcetto che un avente diritto al voto può decidere di non adempiere (più) il suo dovere di cittadino.

un cittadino, per esempio, che è disoccupato o precario, che non può comprarsi una casa, che ha difficoltà a pagare l'affitto, che non ha più nulla da consumare se non forse il suo tempo, può anche lucidamente ritenere che la sola cosa rimastagli da fare, a un certo punto, sia non fingere più di essere quel tale cittadino uguale a tutti gli altri cittadini...

con quale alternativa?

forse: la rivoluzione degli uomini e delle donne in carne e ossa, letteralmente dal basso.

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Diciamo che il PD, in ordine alla questione del riconoscimento dei diritti, deve necessariamente operare una scelta chiara e definitiva in ordine alla sua componente cattolica, la quale, su di essi, detiene sempre un potere di veto...anche Civati, seppur personalmente favorevole a matrimoni egualitari e adozioni, poi parla di confronto con chi non è d'accordo e questo, in definitiva, è un po' lavarsene le mani circa quelle che saranno gli atti concludenti del partito (copione già visto e rivisto)

Insomma anche Civati presidente non sarà Zapatero e non scaricherà i vari Fioroni :threaten:   per non perdere l'elettorato cattolengo e, riconosciamolo, su questi temi ha solo espresso la volontà di sostenere la posizione della sua corrente ma non ha vincolato il partito,

Mica ha detto: con me si farà così, chi non è d'accordo è fuori! qua si vuol continuare a fare i democratici a tutti i costi ma a spese del riconoscimento dei diritti egualitari

Insomma anche lui, per quanto giovane di sinistra ecc...è sempre un politico italiano :(

Edited by prefy
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anche Civati, seppur personalmente favorevole a matrimoni egualitari e adozioni, poi parla di confronto con chi non è d'accordo e questo, in definitiva, è un po' lavarsene le mani circa quelle che saranno gli atti concludenti del partito (copione già visto e rivisto)

Scusa, ma di cosa dovrebbe parlare, Civati è già stato più fuori che dentro nel PD in questi anni per le sue posizioni e può contare si e no una quindicina di parlamentari.

Per ora rimane dentro un partito, con cui nel bene e nel male, bisogna confrontarsi. Altrimenti non si chiama partito.

A me pare che le parole dette nel confronto siano state le più chiare e meno abigue possibili: nessuna inibizione, nessun timore, piena uguaglianza nei diritti sia in termini di matrimonio che in quelli d'adozione.

Mi pare una voce assai diversa da quella degli altri candidati o di Bersani, che rassicurava i compagni gay da una parte ed i cattolici dall'altra in due separate sedi.

Qua si sono usate parole più che chiare davanti ad un confronto nazionale, in cui vedendo i commenti che girano sul faccialibro, c'ha pure perso diversi voti per questo. Penso che questo coraggio vada almeno ricompensato un minimo.

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Cuperlo ha detto che ci vuole un confronto aperto senza pregiudizi con chi la pensa diversamente non Civati, Civati ha espresso una posizione molto chiara e netta pro matrimoni gay, tant'è che Fioroni appoggia Cuperlo come candidato alla segreteria non Civati.

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Credo che questa discussione - giusta per carità - abbia

scarso rilievo pratico in questo momento e su questo forum.

 

Nel senso che poi alla fin dei conti, quasi tutti qui finiscono

per votare SEL: sia chi partecipa alle primarie, sia chi non

vi partecipa.

 

E - sempre rimanendo a questo forum - è chiaro che i rapporti

di forza fra Civati e l'establishment e fra PD e SEL sarebbero ben

diversi da quelli reali ( intesi come relativi alla società in generale )

 

Il problema è se questa discussione possa essere trasposta fuori

di qui laddove altri potrebbero finire per votare PD sulla base del fatto

che, nonostante abbia vinto Renzi, nonostante Fioroni e Letta etc.

 

"voto PD perchè almeno c'è Civati" ( cd foglia di fico no? )

 

Questo atteggiamento è molto diffuso a sinistra, cioè "mastico amaro

MA mi illudo che" credo però che sia poco diffuso fra gli elettori di

sinistra gay, soprattutto fra i più informati che seguono la politica

In passato quando non esistevano rivendicazioni precise dei gay

anche i gay di sinistra tendevano ad illudersi come gli etero, ma

oggi direi sia impossibile.

 

Anche perchè - fin qui - non è che il PD ci abbia dato meno o poco

di quel che si chiedeva, semplicemente ci ha dato niente e quindi 

anche i più ottimisti alla fin fine finiscono per votare altri partiti.

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@Hinzelmann: beh, se vincesse Civati

a molti di noi potrebbe piacere l'idea

che SEL confluisca nel PD.

 

In fondo Rifondazione era uscita dal PDS perché non c'erano più i riferimenti al Comunismo;

i Comunisti Italiani erano usciti da Rifondazione per appoggiare il governo dei DS...

va da sé che SEL - volendo sia governare col PD sia non facendo riferimenti al Comunismo -

non vedrei a quale identità possa fare riferimento (se non al personalismo di Vendola).

 

Per un gay italiano le parole di Civati devono venire salutate con entusiasmo

e non vi è nessuna considerazione - neanche quella di essere un gay di Destra -

che dovrebbe impedirci di sostenerlo nelle primarie

(Esattamente come voterei Galan se ci fossere le primarie di CDX).

 

Questo è quello che possiamo fare concretamente nel 2013 in Italia:

mi stupisce anche pensare che possa esserci un dibattito :)

 

Poi è chiaro che se vincerà Renzi, mi rifugerò in qualcos'altro più a Sinistra;

ma almeno il gusto di provarci....

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Questo è quello che possiamo fare concretamente nel 2013 in Italia:

mi stupisce anche pensare che possa esserci un dibattito :)

 

 

sarà come dici, Almadel: concretamente non c'è per un omosessuale di sinistra altra cosa da fare se non votare per civati.

 

personalmente, pur conoscendo sulla mia pelle cosa significa essere un omosessuale in una società come la nostra, penso però che l'urgenza a cui oggi dovrebbe rispondere un politico di sinistra degno di questo nome sia relativa, innanzitutto, alla questione del lavoro.

 

il mio problema principale, cioè, è che sono precaria, non che sono omosessuale.

 

civati, relativamente a questo tema, individua nella diminuzione dell'aliquota marginale per l'imposta sul reddito il punto da cui ripartire. a me, precaria da quando ho messo piede nel cosiddetto "mercato" del lavoro, sembra però nulla più che una blanda soluzione. 

il problema, prima ancora che detassare l'imposto sul reddito, è di chi è disoccupato o di chi per sopravvivere è costretto giocoforza ad accettare contratti che non solo non garantiscono al lavoratore alcuna continuità ma, come ben si sa, alcuna tutela. 

il problema è la cosiddetta "flessibilità" introdotta dalla legge biagi, la quale avrebbe dovuto agevolare la creazione continua di nuovi posti di lavoro e la cui messa in pratica si è rivelata essere però, nella totale noncuranza sia dei governi di centro-destra sia dei governi di centro-sinistra, la causa di uno sfruttamento - questo sì a tempo indeterminato - del lavoratore cosiddetto "precario".

 

da un partito di sinistra, io esigo che si parli di una nuova riforma del lavoro: i contratti a progetto, occasionali, intermittenti sono divenuti il pretesto, per un datore di lavoro, per alleggerire il costo di un lavoratore, ufficialmente svincolato dai diritti riconosciuti a un lavoratore dipendente, ma di fatto soggetto a tutti i doveri dello stesso. sono, cioè, nella realtà dei fatti una violazione di un principio fondamentale della nostra costituzione. devono essere aboliti. 

quanto ai contratti temporanei o interinali, visto che è utopia o anacronismo ragionare in termini di posto fisso, potrebbero essere i soli, in assenza al momento di altre soluzioni percorribili, a restare in vigore: purché si stabilisca magari il limite minimo della durata del contratto in questione (assumere un lavoratore per una settimana o per un mese non può essere la regola in un paese, come l'italia, dove la maggior parte di quelli che lavorano lavorano per grazia ricevuta).

 

mi si perdoni la deriva forse un po' off topic ma, tornando alle brave facce del pd, anche se partendo da altre considerazioni, la penso come privateuniverse: forse il non concedere più "prove d'appello" agli ennesimi sfidanti su sky avrebbe il senso di far capire ai vari signori e signorotti del pd che "le porcate commesse dal loro partito non saranno più digerite".

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@bastian, a me il pragmatismo va più che bene.

Se dici "voto Renzi perché le sue idee sul lavoro mi fanno sentire più tutelata" lo posso capire;

ma non penso proprio che tu creda una cosa simile.

 

Io direi che il benaltrismo deve finire.

Anche perché non dobbiamo scegliere tra un neoliberista gay-friendly e veterosindacalista omofobo:

ma tra un ex-comunista gay-friendly e un ex-democristiano abbastanza omofobo:

l'unica obiezione che posso sentire è che non hai i due euro :)

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@Almadel

 

no, io non voterò per le primarie perché, alle prossime elezioni politiche, non voterò comunque (più) pd.

e non voterò (più) per il partito comunista dei lavoratori. e non voterò (più) sel. e non voterò (più) m5s. 

e continuerò a non votare per quelli a cui non ho dato, mai, il mio voto.

il mio benaltrismo si concretizzerà forse in una scheda bianca.

e io vorrei che la maggioranza degli aventi diritto in italia andasse a votare, per le prossime elezioni politiche, appunto, per non esprimere (più) alcuna preferenza.

perché vorrei fallissero non soltanto le primarie del pd.

ma tutto, proprio tutto, il cucuzzaro.

poco pragmatico, i know.

 

chiaramente, poi, due euro da regalare ancora devo averli in qualche tasca bucata, ma non per questo è vero di meno che sono alla frutta, è chiaro, lo so.

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Questo è quello che possiamo fare concretamente nel 2013 in Italia:
mi stupisce anche pensare che possa esserci un dibattito :)

 

No beh...ora mi sembra eccessivo.

 

Dei motivi di dibattito ci possono essere, eccome.

 

Uno può essere la legittima posizione dell'astensione per

protesta sopra indicata da @bastian

 

Io magari non condivido...ma ci sta.

 

Un'altra posizione con del fondamento mi pare possa essere quella di chi

dice: non è il mio partito, ritenendo che la forma partito vada salvaguardata

da una sua "degenerazione", magari è una posizione intellettuale

 

Io sotto questo profilo direi che comprendo...ma d'altronde è

anche vero che essendo un fenomeno oramai generalizzato

non mi stupirei neanche di una hp. fusione SEL-PD.

 

( Non so se  la vedrei come qlcs. di positivo è l'unico

partito con un riferimento alla "sinistra" nel nome che si

fonde con un altro che si dice riformista non di sinistra...)

 

La crisi della forma partito e la possibilità che le primarie

siano una sterile operazione politica, c'è....ma è una crisi che

non riguarda solo il partito che fa le primarie, ma tutti i partiti

rappresentati in Parlamento.

 

Un terzo argomento è la cd. "foglia di fico" cioè il fatto che bisogna

essere coerentemente pragmatici....che è poi il motivo principale

per il quale molti gay il PD non lo votano, perchè fa di tutto per

smentire qualunque proposito ottimistico.

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A me continua a sembrare strano il dibattito

sia sulla "astensione" sia sul "non voto il PD".

 

In primo luogo ci si può ragionevolmente "astenere"

- non solo in politica, ma in ogni cosa della vita -

solo quando ci si fida così tanto degli altri 

da farsi andare bene qualsivoglia loro scelta.

"Come la vuoi la pasta?" "Come vuoi tu, amore."

Non mi pare che però sia questo il caso.

 

In secondo luogo, io voterei pure per gli avversari.

Preferirei Montezemolo al posto di Berlusconi come padrone del PDL,

preferirei Luttazzi al posto di Grillo come padrone del M5S

e ovviamente preferirei Civati al posto di Renzi come segretario del PD.

(E ovviamente preferisco il PD perché ha un segretario e non un padrone...)

 

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Va beh tu voteresti sempre e comunque

 

E' una opinione....

 

Io mi limitavo a registrare che qui, sia chi si astiene

sia chi vota Civati alle primarie, poi mi pare votare SEL

che è una affermazione diversa

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Scusa, ma è ovvio.

Anche la compagna di Civati vota SEL

e molti che voteranno Renzi votano PDL.

 

Io voterò volentieri il PD con Civati,

sarò indeciso tra PD e SEL con Cuperlo

e voterò SEL con Renzi.

 

Se potessi rottamare Grillo e Casaleggio,

prenderei pure in considerazione di votare M5S.

E persino il PDL, se indicassero me come premier.

 

Parlare delle intenzioni di voto è proprio grossolano:

prima si vota alle primarie e poi si decide in base al programma.

Io ancora non c'ho il microchip.

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Personalmente capisco bene la delusione verso il Pd, e capisco bene chi, dopo l'inizio di questa legislatura, si farebbe strappare le unghie piuttosto che votarlo ancora. Ho riflettuto molto sulla possibilità dell'astensione, ma non riesco a non pensare che come strumento di protesta finalizzato a "mandare un segnale" alla classe politica sia molto poco efficace, perché nel concreto ha l'effetto opposto.

Supponiamo che alle primarie vadano a votare solo 300.000 persone, solo gli iscritti. "Che legnata! Certo che la gente non ne può più di noi!" penserebbero i vari D'Alema, Bersani, Letta, Veltroni, Fioroni, Bindi e continuate a piacere. E intanto si fregherebbero le mani, perché vorrebbe dire che a votare saranno andate quasi solo le loro clientele (o i vecchi iscritti abituati a obbedire a prescindere ai vecchi dirigenti) dando loro ancora una volta un peso all'interno del partito molto superiore al reale consenso di cui godono nel Paese, e la possibilità di essere ancora una volta candidati alle elezioni.

E lo stesso meccanismo si ripeterebbe alle elezioni, con gli attuali partiti che si vedrebbero attribuire dai pochi che sono andati a votare un potere molto superiore al loro effettivo consenso. Il punto, però, è che poi le leggi che approverebbero non varrebbero solo per chi ha votato, ma per tutti. Per questo è molto difficile che io opti per l'astensione.

E, tornando al caso specifico delle primarie, il mio entusiasmo è anche dovuto al fatto che stavolta mi pare ci sia un signor meno peggio a disposizione, e che per una volta non ci sia da votare tappandosi il naso.

 

Non è il mio caso.

 

Io non voterei per il PD neanche se il segretario fosse Civati.

 

Allora auguraci buona fortuna! ^^ E se conosci qualcuno che prenderebbe in considerazione l'idea di votare il Pd suggeriscigli Civati ^^

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e che per una volta non ci sia da votare tappandosi il naso.

 

Beh, diciamocelo.

Per me un PD a guida Civati non sembra "il meno peggio"

è assolutamente qualcosa che ha tutti i crismi per essere "buono".

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In primo luogo ci si può ragionevolmente "astenere"

- non solo in politica, ma in ogni cosa della vita -

solo quando ci si fida così tanto degli altri 

da farsi andare bene qualsivoglia loro scelta.

"Come la vuoi la pasta?" "Come vuoi tu, amore."

Non mi pare che però sia questo il caso.

 

 

:grin:

 

e se il caso fosse:

"come la vuoi la pasta?".

"ora non ho appetito, mangerò fuori più tardi, non preoccuparti per me".

 

forse, è soprattutto quando non ci si fida degli altri che ci si astiene dal chiedere o accettare il loro soccorso o il loro intervento.

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privateuniverse

Diciamo che il PD, in ordine alla questione del riconoscimento dei diritti, deve necessariamente operare una scelta chiara e definitiva in ordine alla sua componente cattolica, la quale, su di essi, detiene sempre un potere di veto...anche Civati, seppur personalmente favorevole a matrimoni egualitari e adozioni, poi parla di confronto con chi non è d'accordo e questo, in definitiva, è un po' lavarsene le mani circa quelle che saranno gli atti concludenti del partito (copione già visto e rivisto)

Insomma anche Civati presidente non sarà Zapatero e non scaricherà i vari Fioroni :threaten:   per non perdere l'elettorato cattolengo e, riconosciamolo, su questi temi ha solo espresso la volontà di sostenere la posizione della sua corrente ma non ha vincolato il partito,

Mica ha detto: con me si farà così, chi non è d'accordo è fuori! qua si vuol continuare a fare i democratici a tutti i costi ma a spese del riconoscimento dei diritti egualitari

Insomma anche lui, per quanto giovane di sinistra ecc...è sempre un politico italiano :(

 

Non si può chiedere l'impossibile, né a Civati né a SEL.

Ci sarà sempre una dialettica con la componente del centrosinistra conservatrice sulle tematiche dei diritti civili, compresi i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Quello che conta sono i rapporti di forza.

Se i rapporti di forza tra PD e SEL fossero rovesciati, le cose starebbero diversamente; così come starebbero diversamente se, nel PD, fossero rovesciati i rapporti tra Renzi e Civati.

 

 

Mi è saltato il riquadro con la citazione di @Hinzelmann:
 
"voto PD perchè almeno c'è Civati" ( cd foglia di fico no? )
 
 
Appunto.
 
E' un po' il succo dell'utilità, per chi è critico nei confronti del PD, del non andare a votare per il suo segretario.
 
(Con questo recuperi un po' di punti dopo tutti quelli che hai perso nell'altra discussione. :D)
 

 

beh, se vincesse Civati

a molti di noi potrebbe piacere l'idea

che SEL confluisca nel PD.

 

Spero che questo non succeda mai.

 

Sarebbe un vero suicidio.

 

Allora auguraci buona fortuna! ^^ E se conosci qualcuno che prenderebbe in considerazione l'idea di votare il Pd suggeriscigli Civati ^^

 

Certo, io sarei ben contento che Civati ottenesse un ottimo risultato; a me piace.

 

(Oltretutto è anche carino, vabbè).

 

Purtroppo ho solo un amico che milita nel PD (ma se ne sta staccando); lui non voterà per Renzi perché lo detesta ma, quando ho provato a suggerirgli il nome di Civati, ha detto che non gli piace e che voterà per Cuperlo.

 

Non sono granché come propagandista politico (infatti, anche quando sono stato candidato alle elezioni non sono andato bene, d'altra parte, come noto, sono "fastidioso"). :D

 

Io non detesto affatto Civati: detesto il PD, e penso che i suoi vizi siano incorreggibili, connaturati a quel partito; per questo non voterei per il PD neanche se il suo leader fosse Civati.

 

Penso che sia sbagliato, per chi è prevalentemente critico (da sinistra) nei confronti del PD, andare a votare alle elezioni del segretario, anche andare a votare per Civati; perché il modo migliore per forzare una sterzata a sinistra del PD è quello di non andare a votare, neanche per Civati.

 

Ma se una persona è un simpatizzante del PD, nel senso che ritiene che ciò che lo accomuna al PD sia più di quel che lo fa dissentire, meglio che vada a votare e che vada a votare per Civati.

 

 

@bastian17

 

Veramente, parlando di precariato, mi sembra che Civati, onestamente, non si limiti a quel che dici tu; è un fautore del contratto unico (non ricordo se anche a tutele progressive, che è un'idea, secondo me buona, dell'economista del lavoro Tito Boeri) e, da questo punto di vista, Civati va benissimo.

Edited by privateuniverse
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@bastian, non so se sia impossibile convincere le persone nei forum

o se sono io che non sono tanto in grado.

 

No, tu "non mangerai fuori più tardi"

(tradotto: "Non te ne andrai in Spagna

o in Francia, dove c'è una Sinistra che ci piace")

E se anche "mangerai fuori più tardi"

cosa ti costa lasciare in frigo - per me che rimango -

la possibilità di trovare in frigo una delle cose che cerco (i matrimoni gay)

piuttosto che il solito frigo tragicamente vuoto?

 

La Politica non è 

 

chiedere o accettare il loro soccorso o il loro intervento

quelle persone a cui ti riferisci sono i pompieri e i chirurghi e si diventa per concorso, mica con un'elezione.

Quello che la Politica ti chiede è "Dove troviamo i soldi per pagare pompieri e chirurghi?"

E le risposte sono solo due: ciascuno deve assicurarsi (Destra) oppure verranno pagati dai più ricchi (Sinistra).

E tu semplicemente rispondi: "Decidete pure voi".

 

Io non posso credere che una lesbica precaria sia neutrale.

Incazzata sì, delusa sì... disperata, impotente, quello che sia.

Ma "fate voi, per me tanto è uguale" no.

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Io non detesto affatto Civati: detesto il PD, e penso che i suoi vizi siano incorreggibili, connaturati a quel partito; per questo non voterei per il PD neanche se il suo leader fosse Civati.

 

 

 

Penso che sia sbagliato, per chi è prevalentemente critico (da sinistra) nei confronti del PD, andare a votare alle elezioni del segretario, anche andare a votare per Civati; perché il modo migliore per forzare una sterzata a sinistra del PD è quello di non andare a votare, neanche per Civati.

 

 

 

Ma se una persona è un simpatizzante del PD, nel senso che ritiene che ciò che lo accomuna al PD sia più di quel che lo fa dissentire, meglio che vada a votare e che vada a votare per Civati.

Questo è un ragionamento che non condivido ma capisco, e a cui non mi sento di opporre nulla. Due visioni diverse, entrambe rispettabili, vedremo quale sarà quella giusta con la saggezza del domani.

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perché il modo migliore per forzare una sterzata a sinistra del PD è quello di non andare a votare, neanche per Civati.

 

@Icoldibarin, visto che hai detto che è "una visione rispettabile a cui senti di non opporre nulla"

saresti così gentile di spiegarla anche a me?

 

Cioè, ti immagini lo stesso discorso visto da Destra? Magari per le primarie del PDL?

Tipo: "Il modo migliore per forzare una sterzata a destra del PDL è quello di non andare a votare, neanche per la Santanché"

E che sarebbe? Una cosa futurista alla Casa Pound?

 

E' il perfetto slogan dell'anti-civatismo:

"Le cose cambiano non facendo nulla".

 

PS:

@privateuniverse, il fatto che Civati sia carino

- unito alla tua cronica assenza di ironia -

è esattamente iol motivo per cui non lo sostieni.

E non lo dico io: è solo che casualmente

stavo sfogliando la tua perizia psicologica.

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Veramente, parlando di precariato, mi sembra che Civati, onestamente, non si limiti a quel che dici tu; è un fautore del contratto unico (non ricordo se anche a tutele progressive, che è un'idea, secondo me buona, dell'economista del lavoro Tito Boeri) e, da questo punto di vista, Civati va benissimo.

 

il contratto unico alla boeri - assumere in ingresso per 36 mesi un lavoratore, assicurargli un salario minimo orario, un reddito minimo di sussistenza e altri minimi diritti via dicendo, quindi essere libero di licenziarlo, e assumerne uno nuovo per un altro giro della giostra - è una presa per il culo.

(certo, tre anni di precariato garantito sono meglio che zero, lo pensava persino la fornero...).

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privateuniverse

il contratto unico alla boeri - assumere in ingresso per 36 mesi un lavoratore, assicurargli un salario minimo orario, un reddito minimo di sussistenza e altri minimi diritti via dicendo, quindi essere libero di licenziarlo, e assumerne uno nuovo per un altro giro della giostra - è una presa per il culo.

(certo, tre anni di precariato garantito sono meglio che zero, lo pensava persino la fornero...).

 

E allora dovresti votare per partiti anche più a sinistra di SEL.

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