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21enne suicida perchè gay, roma.


faby91

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AndrejMolov89

 Secondo me bisognerebbe valutare i suicidi di giovani omosessuali e fare una statistica per vedere l'estensione del problema. Non voglio fare l'insensibile di turno, però, l'eccessivo sensazionalismo non permette di inquadrare la problematica nella sua interezza. Paradossalmente possono esserci meno suicidi di giovani omosessuali, ma il risalto mediatico lo fa emergere ad "emergenza". Sono dispiaciuto per la sua morte, sia chiaro, ma ci sono tanti aspetti che a livello comunicativo m'incutono non poco timore, per esempio il fatto che la figura dell'omo-bisessuale o del transgender emerga in situazioni in cui implicitamente il lettore è portato a vedere tutti come delle persone disagiate. Con questo non voglio affermare che non si debba dare risalto, anzi ... il problema sta nei giornalisti cialtroni che sembrano talmente stupidi da sembrare macchiavellici nel riportare le notizie.
Poi mi sovviene un altro dubbio: perché le ragazze lesbiche non si suicidano? Cioè nei giornali la parola omosessuale è diventato sinonimo di omosessuale maschio, mi chiedo per quale ragione non sussiste il fenomeno anche nell'altro sesso.

 

 Il problema dell'omofobia è culturale, attualmente il parlamento e buona parte della comunità rainbow si sono focalizzati sulla legge dell'omo-transfobia, che a mio parere non è uno strumento legislativo preventivo, ma di tutela della vittima di omofobia (che ci deve essere dato che il clima è comunque insopportabile). A me pare che nelle istituzioni scolastiche e di supporto sociale manchino degli strumenti per intervenire, sia per volontà che per disinteresse. Molto probabilmente il ragazzo si è portato questo fardello per molto tempo da solo, e non trovando un luogo sicuro in cui confidarsi ed esprimere le sue frustrazioni, ha covato questo dolore da solo. La politica dovrebbe assolutamente intervenire sia per tutelare la vittima, sia preventivamente, e su questi fronti dubito che ci siano le persone adatte in parlamento a poterlo fare che postivamente, cioè con delle norme a tutela della vittima.
L'estensione della legge mancino anche ai reati di discriminazione in funzione dell'orientamento e del genere sessuale, per il politico medio a mio parere potrebbe rappresentare la soluzione più pigra, nel senso che focalizzando l'attenzione su questa legge lo spaccia come qualcosa di realmente risolutivo del problema, qui c'è quasi una sorta di presa per il culo, imho, perché bisognerebbe assolutamente focalizzare l'attenzione su strumenti sociali e culturali, che permettano di agire preventivamente su casi di omofobia che oramai è divenuta una questione culturale-sociale rilevante.
Io mi chiedo se in tutto questo fossero stati presenti degli strumenti sociali di supporto, se erano accessibili, se durante l'età scolastica ci fossero state persone competenti che potevano prevenire... Sinceramente vedo un'estrema pochezza di azione culturale e sociale negli ambienti scolastici, delegate alle associazioni omosessuali: quest'ultime, pur fornendo un ottimo supporto, hanno il problema che allontanano le persone che non si accettano, perché l'andarci implicherebbe l'accettazione e dire ogni tanto "sono gay" e sperare che nessuno ti senta. 
Io non ho mai avuto problemi con il mio essere omosessuale durante l'età scolastica, né nessuno mi ha preso in giro, avevo un disagio psicologico dato dalla persona nella mia interezza, e avere avuto un supporto umano da parte di una insegnante mi è stato veramente utile, invece noto che i tre casi del suicidio romano mancavano proprio di qualsivoglia supporto, quindi è un fallimento delle istituzioni che disumanizzano la socialità.

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il risalto mediatico lo fa emergere ad "emergenza"

 

Questo è vero, ma succede anche per "l'emergenza maltempo"

ce ne saranno dieci l'anno...ma poi niente viene fatto per il dissesto

idrogeologico che costituisce la fonte del pericolo.

 

Veniamo quindi a ciò che lo Stato ha fatto per non abbandonare

l'osservazione del fenomeno ai giornali:

 

Esiste l'OSCAD

 

Nello specifico, su 138 segnalazioni, il 55,8% ha riguardatodiscriminazioni razziali, il 29% l’orientamento sessuale, il 10% il credo religioso, il 3,6% l’età ed infine il 2,2% la disabilità. Delle 133 segnalazioni relative a fatti di altra natura, invece, sono 64 i casi che non hanno richiesto trattazione, perché relativi a situazioni già definite. Sono 69, invece, quelli trattati dalle Forze di polizia (54) o dall’Unar (15).

http://www.cirdi.org/notizie/osservatorio-per-la-sicurezza-contro-gli-atti-discriminatori-piu-di-300-segnalazioni-in-poco-piu-di-due-anni/

 

 

Intendiamoci 300 segnalazioni in due anni sono ridicole...a livello operativo

però il 29% non è poco in proporzione ad altre categorie a rischio ed in assenza

di reati perseguibili

 

Nonostante questo presso il Dipartimento pari opportunità:

paiono esistere solo queste due commissioni alla voce "violenza e discriminazioni"

http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/organismi-collegiali

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unmondomigliore

Comunque Roma è una città omofoba, non capisco perché viene suggerita come meta gay friendly. E' vero che ci sono tanti locali a tema, ma ci sono anche tante aggressioni, soprattutto nell'orario notturno.

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unmondomigliore

sì, ma ad es. Milano è più tranquilla di Roma. Ho letto anche delle esperienze di immigrati stranieri gay, che dicevano di trovarsi bene a Milano. Lo stesso discorso vale per Firenze e Bologna. Roma non la consiglierei a nessuno, come tutte le città del sud - Italia (dove vorrei ricordare l'accettazione dell'omosessualità non raggiunge neanche il 50%).

 

Inoltre è proprio a Roma che sono successi 2 suicidi di gay in un solo anno. Non penso che se fosse capitato in un ' altra parte di Italia, il telegiornale non ne avrebbe parlato. Non penso neanche che a Roma ci sia una quantità maggiore di gay.

Edited by unmondomigliore
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unmondomigliore

ma perché tu ci abiti? Io parlo per quello che ho sentito dire, poi non lo so. Secondo me non è una coincidenza che questi 2 suicidi (nello stesso anno) sono avvenuti proprio a Roma.

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ma perché tu ci abiti? Io parlo per quello che ho sentito dire, poi non lo so. Secondo me non è una coincidenza che questi 2 suicidi (nello stesso anno) sono avvenuti proprio a Roma.

Beh oddio diciamo che i sentimenti contro alla "classe gay" sono un po' ovunque, da alcune parti piu accentuati che in altre. Rimane il fatto che oggi, con mio frande stupore, ho avuto due ragazzi fidanzati davanti a me per 1 oretta, senza grande stupore di chi gli stava attorno

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unmondomigliore

secondo me il problema rimane alla radice di questa nazione, fatte le differenze per alcune singole città....

in generale il popolo italiano mi sembra meno propenso ad accettare l'omosessualità, ed è moltissimo irritato dalla sua ostentazione. Cioè molti pensano ''oh ok sei gay, non mostrarlo in pubblico e ti accetto''.

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No! Un altro suicida. Queste notizie mi intristiscono tantissimo, ma certe volte non so cosa pensare. A 21 anni hai tutta una vita davanti, hai forse tutta la forza per fregartene di tutto ciò che ti circonda (anche in minima parte) e fare le prime esperienze. E' indubbiamente vero che il mondo può crollarti addosso anche a 21 anni, quella sensazione di immobilità può portarti a lasciarti andare a gesti forti, tra l'altro fatti con una lucidità ed una coscienza (come ha mostrato con la lettera) che dimostrano un grande coraggio, secondo me.

 

Ora tocca allo stato cambiare, tocca allo stato fare qualcosa per tutelare tutte le persone e dimostrare che una persona non si può giudicare per cosa indossa, per come si comporta o, peggio, con chi va a letto. Ma questo paese di merda, lasciatemelo dire, è sempre più impegnato a continuare a farsi rappresentare da un vecchio di 80 che si porta a letto minorenni, già...

Edited by Luka34
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Non ne posso più, davvero... Ogni volta che sento queste cose mi crepa il cuore in mille pezzi... Ma è possibile? Quanti ne dovranno morire ancora prima che l'Italia e gli italiani smettano di essere merda?

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Credo molti troppi ancora..

 

Per uno che si suicida che ne sono altri cento che muoiono dentro

Ma che non compiono il gesto estremo, ma morti rimangono..

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"...esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza"

Ma siamo realisti, ci vogliamo rendere conto che questi omofobi NON HANNO ALCUNA COSCIENZA?

Quanti di quegli omofobi mettono in discussione le proprie convinzioni ogni qualvolta accadono fatti del genere? e quanti penseranno "uno di meno!"

già si leggono in giro i commenti che parlano di vittimismo da parte di presunte lobby gay che cavalcano la notizia per ottenere "indebiti privilegi", che negano l'omofobia, che inneggiano alla guarigione dall'omosessualità come unica soluzione

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unmondomigliore

per me dalle scuole andrebbe abolita la religione e insegnata l'educazione sessuale...

se ci sono persone che ancora credono che gli omosessuali siano dei deviati, beh è colpa dello stato, cioè di noi , che non abbiamo mai preso l'iniziativa nelle scuole e nei luoghi d'educazione.

L'omofobia c'è dappertutto, ma in Italia posso dire che c'è tanta ignoranza. 

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Affatto! la colpa della mancanta educazione nelle scuole non è "di noi" ma dello Stato apparato, mi risulta che molte associazioni prendano l'iniziativa di fare incontri nelle scuole ma spesso si frappongono i divieti di associazioni genitori, capi d' istituto, lo stigma di autorità religiose, politici e amministratori locali

Proprio l'altrio giorno leggevo sul giornale LIBERO, uso a fomentare l'omofobia con i suoi articoli volutamente rozzi, che introdurre il tema della prevenzione del bullismo omofobico eseguire le direttive europee sulll' educazione sessuale, equivarrebbe a veicolare l'omosessualità tra i giovani....con questi presupposti non c'e da meravigliarsi di fatti del genere

Edited by prefy
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Purtroppo anche io non mi aspetto molti cambiamenti da parte di questi pezzi di cacca.

Come penso che una legge decente contro l'omofobia sia ancora lontana.

Confido ma con poca speranza,che le nuove generazioni che ora sono in procinto di diventare

genitori,riescano ad ad essere più attenti ai segnali di disagio che i figli lanciano loro.

Soprattutto spero che insegnino ai propri figli ad avere un dialogo con loro.

Quando si ha al proprio fianco la famiglia tutto è più semplice.Una legge è assolutamente necessaria per punire i colpevoli di questi atti osceni ma bisogna costruire un rapporto di fiducia con la famiglia.COMUNICAZIONE ecco cosa servirebbe innanzitutto.

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PietroUomoDiPietra

COMUNICAZIONE ecco cosa servirebbe innanzitutto.

 

Appunto, comunicazione... Non sarebbe una brutta idea che, regolarmente ogni paio di mesi, per esempio nelle vicinanze delle scuole o comunque dove si trovano i ragazzi (locali, bowlings, ritrovi vari...) comparisse una locandina che elencasse i posti dove poter chiedere aiuto e i numeri di telefono a cui rivolgersi per potersi sfogare, così come i siti internet su cui andare a cercare informazioni. Basterebbe destinare, per dire, 50 centesimi di ogni ingresso in un locale con tessera Anddos o Arcigay allo scopo che una simile campagna su base, poniamo, bimestrale, non peserebbe economicamente praticamente su nessuno. Perché ciò che uccide questi ragazzi non è solo l'omofobia... ma il SENTIRSI SOLI in mezzo all'omofobia, senza sapere nulla di dove poter trovare rifugio quando si sta scoppiando. Dare indicazioni BEN VISIBILI di dove si possa trovare rifugio è il primo passo almeno per attenuare questa piaga dei suicidi giovanili. Già, purtroppo, di spinte al suicidio ne ricevono già da altre parti (incertezza sul futuro, l'angoscia di finire ad essere economicamente di peso per la propria famiglia ecc.), facciamo la nostra parte per alleviarne una: quella che viene dal sentirsi soli e isolati.

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Ho letto i vari commenti, ma parto dall'ultimo. La comunicazione di cui parli tu esiste, anche se deve diventare più efficace. Ci sono i progetti nelle scuole, c'è la gay help line, il lavoro delle associazioni. E questo va bene, ma non basta.

 

Non ricordo chi prima ha scritto di non aver fatto coming out. Il coming out, di cui si celebra anche la giornata ogni 11 ottobre, è una delle azioni più forti per prevenire l'omofobia, e far crescere culturalmente la società in cui viviamo. Io oggi direi, a chi ancora vive nascosto, di farsi forza, di uscire allo scoperto, e parlare con chi gli è vicino. Questo è un percorso difficile e faticoso in moltissimi casi, ma serve davvero tantissimo. Perché in molti casi omofobia coincide con solitudine. 

 

Ora al di là delle riflessioni penso che occorra un momento di forte vicinanza. Domani, il 30 ottobre, alle 21 a Roma(in via San Giovanni in Laterano, nota come "gay street"), si terrà una mobilitazione per ricordare questo ragazzo, e ribadire ancora una volta l'importanza della lotta all'omofobia. Vi invito a partecipare, intervenire, ma soprattutto vi invito ad "esserci", col corpo e col cuore. Lui che ci ha lasciato merita questa vicinanza. 

 

http://www.gaycenter.it/interno.asp?id=1&id_dettaglio=456&t=Mobilitazione%20mercoled%EC%2030%20ore%2021%20alla%20Gay%20Street%20a%20Roma

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Oltre che rattristato sono anche un po' incredulo.

Parteciperò domani alla commemorazione, sembra strano ma con tutte le associazioni LGBT di oggi, internet, forum, community, e in una città grande come Roma, ci sono ancora giovani che si sentono soli e si suicidano perché sono gay, abbiamo fallito in qualcosa.

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unmondomigliore

vi consiglio di leggere quest'articolo per rendervi conto della grave situazione  a cui la nostra nazione sta andando incontro in tema di omofobia

http://aldro.com.unita.it/lavoro/2013/10/28/non-e-un-paese-per-gay/

 

"Un recente indagine Demoscopea e da “Gay.it” nel mondo della scuola ha dato risultati che fanno riflettere molto, per non dire poco meno che agghiaccianti. L’82% degli studenti tiene nascosto orientamento e identità diversa dal genere di appartenenza. Il 52% ha subito discriminazioni per questi motivi (nel 90% da compagni e per il 15% da insegnanti), costituite nel 77% da offese e da minacce e bullismo nel 25%. Solo il 7% ha dichiarato il proprio orientamento, e l’85% degli insegnanti messi al corrente di episodi di discriminazione non hanno preso posizione. Molti dei quali, di solito, dopo queste tragedie, si precipitano ad assicurare «nella mia classe certe cose non succedono»."

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Ieri il messaggio che è passato dalla manifestazione, quello più importante secondo me, non è stato il solito appello alle istituzioni. Il messaggio era più quello di riflettere su quello che possiamo fare noi, tutti quanti, come persone. E quella è la cosa più bella e più forte. Lo ha fatto capire molto bene la giornalista che ha condotto la manifestazione, Delia Vaccarello, quando ha chiesto a tutti di abbracciarsi. Bisogna tenere in gran conto il ruolo di ogni singola persona, e quanto abbia importanza anche solo uno sguardo, una parola in più verso il prossimo. Una parola detta piuttosto che una non detta. Lo sappiamo tutti. Quante volte vi sarà capitato che anche il gesto gentile e casuale di un estraneo vi abbia improvvisamente illuminato una giornata storta? E questo è solo un esempio. Fare questo, con impegno, rivolgere lo sguardo e il cuore agli altri: questa è la vera rivoluzione.

Io ho avuto un po' di difficoltà a fare il mio intervento ieri sera, perché mi turbava il fatto che ci si ritrovava lì a dire di essere vicini al prossimo per colpa dell'ennesimo suicidio. E questo mi è sembrato, in parte, terribile. E spero che non mi capiti più. Spero che non capiti più, in generale. E che la prossima volta che ci riuniremo per abbracciarci non sarà per commemorare una vittima, ma per festeggiare una vittoria. Per festeggiare i primi matrimoni gay. Per festeggiare la civiltà, la gioia, e non il dolore e la solitudine. E ci credo, che lo faremo. Cazzo se ci credo

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Bellissimo intervento il tuo Sherlock ieri sera.

Quello che fra tutto a me ha colpito (e ovviamente non poteva che essere così) è quando è stato detto che sono le famiglie che devono fare CO, dire prima che serva, prima di sapere, a prescindere dall'orientamento sessuale del proprio figlio e figlia "se tu fossi omosessuale per noi non cambierebbe niente".

E siccome poi l'amore si impara dai genitori, in ogni caso quella frase detta, se anche non "serve" direttamente è un seme piantato e sarà per lui sempre più facile di fronte al CO di un amico dire "per me non cambia niente".

Edited by Viola77
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unmondomigliore

Bellissimo intervento il tuo Sherlock ieri sera.

Quello che fra tutto a me ha colpito (e ovviamente non poteva che essere così) è quando è stato detto che sono le famiglie che devono fare CO, dire prima che serva, prima di sapere, a prescindere dall'orientamento sessuale del proprio figlio e figlia "se tu fossi omosessuale per noi non cambierebbe niente".

E siccome poi l'amore si impara dai genitori, in ogni caso quella frase detta, se anche non "serve" direttamente è un seme piantato e sarà per lui sempre più facile di fronte al CO di un amico dire "per me non cambia niente".

è una cosa bellissima, ma rimane una pura utopia

 

 

Io ho avuto un po' di difficoltà a fare il mio intervento ieri sera, perché mi turbava il fatto che ci si ritrovava lì a dire di essere vicini al prossimo per colpa dell'ennesimo suicidio. E questo mi è sembrato, in parte, terribile. E spero che non mi capiti più. Spero che non capiti più, in generale. E che la prossima volta che ci riuniremo per abbracciarci non sarà per commemorare una vittima, ma per festeggiare una vittoria. Per festeggiare i primi matrimoni gay. Per festeggiare la civiltà, la gioia, e non il dolore e la solitudine. E ci credo, che lo faremo. Cazzo se ci credo

Spero che non sia un giorno troppo lontano. Ma in generale credo nell'uguaglianza dei diritti e spero che un giorno tutti la raggiungeranno. 

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La lettera de ragazzo suicida esortava gli omofobi di fare i conti con la loro coscienza

Riporto solo un paio di commenti a caso dei lettori pubblicati nel sito de "il giornale" http://www.ilgiornale.it/news/interni/962323.html rispetto alla suddetta niotizia

 

Riccardo 1970

Lun, 28/10/2013 - 09:50

 

Umanamente mi rattrista sentire di un giovane di 20 anni che decide di togliersi la vita, ma se lo ha fatto era solo perché aveva una personalità debole e no perché la società é omofoba. Anzi! In italia e in europa i gay hanno tutele quasi più degli eterosessuali e gli stati si stanno muovendo a loro favore anche a discapito degli eterosessuali come ad esempio il discorso su genitore1 e genitore2. Ecco adesso le lobby gay hanno il loro martire su cui fare leva per avanzare ancora più pretese che non oso nemmeno immaginare. Tra un po anche a messa non si potra piu leggere le parti della Bibbia e del Vangelo dove vengono nominati i sodomiti.

 

 

 

stock47

Lun, 28/10/2013 - 09:40

 

Spiace per il suicidio di un giovane e spiace che lui non stesse bene con l'Italia omofoba ma se si vuole dare la colpa della sua morte a questa naturalissima omofobia ha sbagliato i conti sia lui che chi sostiene tale punto di vista. Addirittura c'è chi farnetica di leggi contro l'omofobia, in pratica contro il sentimento che suscitano gli omosessuali nella gente normale. Dire che siamo alla follia della logica e dello stravolgimento della naturalità delle cose, è dire poco. Leggendo l'articolo ci si tuffa nell'ipocrisia più o meno velata dei vari opportunismi di partito e individuali, un vero schifo. Nessuno che abbia il coraggio di dare del pane al pane e del vino al vino. Tanto varrebbe dire alla gente che i criminali sono degli eroi e che la gente normale dovrebbe cambiare atteggiamento e sentimenti nei loro confronti. Nel caso degli omosessuali non siamo a questo livello perchè la differenza non è sentita come un pericolo per la gente normale, tant'è che gli omosessuali, nella loro esistenza e nei diritti umani, al pari di chiunque altro cittadino, sono accettati da chiunque. Non sono accettati, viceversa, le loro pubbliche ed eccessive esibizioni che disgustano i normali sentimenti della gente normale, e ci mancherebbe altro! Sono accettati, sì, ma non anche doverli subire in maniere fastidiose e inopportune che, oltre a disgustare le sensazioni altrui, danno spettacolo non edificante nei confronti dei figli di tutti, che hanno diritto a vivere in una società il più possibile vicino alla natura normale e non a quella malata. Sul ragazzo suicida mi rimane da dire che spesso nelle famiglie non ci si cura molto dei figli maschi, credendo erroneamente che il loro sviluppo sessuale segua il suo naturale percorso. Sono più curate le figlie, da questo punto di vista, anche perchè è la madre che le segue più attentamente, mentre per i maschi la stessa cosa non avviene, con i riusltati che vediamo di diffusione della omosessualità maschile e di caduta dal pero dei genitori quando se ne accorgono, troppo tardi per rimediare.

 

a voi le conclusioni

Edited by prefy
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unmondomigliore

prefy, io sono semplicemente disgustato da ciò che è scritto in quei commenti. Come si fa a pensarla in quel modo? Cioè significa avere una visione completamente distorta della realtà. Ma io mi chiedo ''Con quale prospettiva ragionano queste persone?''. Io non la riesco neanche a concepire, scusate. 

 

Ora si vuole far passare l'omofobia come un sentimento naturale e l'omosessualità come una realtà ''malata'' che può essere originata da una scarsa attenzione genitoriale. Siamo davvero raggiungendo il ''limite''. E' proprio l'opposto di ciò che dicono " L'omosessualità è presente in oltre 1500 specie viventi, l'omofobia in solo una. Chi va contro natura?''

 

E' troppo difficile prendersi le proprie responsabilità ? Questo ragazzo è morto per colpa della SOCIETA' OMOFOBA in cui viviamo. E' una società che non fa altro che stigmatizzare e demonizzare le persone diverse!!  E' una società in cui le persone ''diverse'' non possono manifestare i loro sentimenti, perché verrebbero chiamate esibizioniste. Non possono chiedere diritti perché ne hanno già ''troppi''. Non possono sposarsi perché sono ''contro natura''. Non possono adottare un bambino che muore di fame dall'Africa perché il bambino ha bisogno di due genitori, l'etero stupratore e la moglie cornuta.

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A me non frega niente che idiota1 e idiota2 pensano cosí.

 

Della gente proprio non mi interessa.

Voglio solo aver gli stessi diritto loro.

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