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Marvel Special #2: Wolverine


thomas80

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Settembre segna il ritorno della rubrica con cui pian piano svelo un po' di storia dei vari personaggi supereroistici che in questi anni stanno rivivendo una seconda giovinezza grazie alle trasposizioni cinematografiche hollywoodiane e che da diversi decenni ci allietano sulle pagine di vari comic books. Tocca stavolta a uno dei membri più famosi (se non il più famoso) degli XMen.

 

Storia di un' Arma ambulante

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Wolverine è un personaggio particolare, dalle origini misteriose. La storia del suo passato è triste e molto complicata, a tal punto che questo personaggio a volte pare avere più di un passato. Wolverine nacque ad Alberta, in Canada, alla fine del XIX secolo, secondogenito di Elizabeth Howlett. Sembra impossibile, ma Wolverine all'inizio era un ragazzino qualsiasi, per di più fragile e malaticcio, di nome James. Il giovane iniziò tuttavia ben presto a conoscere il dramma, che accompagnerò per sempre la sua esistenza. Suo fratello John Jr. morì in giovane età, forse perchè era un mutante. Durante una lite in famiglia James mostrò per la prima volta i suoi poteri, ucccidendo con i suoi artigli il giardiniere Thomas Logan che, a sua volta, aveva ucciso suo padre, e sfigurandone il figlio Dog. Sua madre, già sconvolta, perse del tutto la ragione e si suicidò.

 

Chiamatemi Logan

Perduta la memoria, James prese il nome del giardiniere ucciso, e, divenuto per tutti Logan, in compagnia dell'amica Rose si rifugiò nella cittadina mineraria di Coalville, dove la ragazza sposò il caposquadra della miniera. Logan prese parte a numerosi combattimenti, accrescendo la sua fama di duro tanto da guadagnarsi il soprannome di Wolverine. Quando Dog riuscì a rintracciarlo, Logan riacquistò memoria del passato e, dal desiderio di vendetta, scaturì una lotta feroce durante la quale Logan per errore uccise Rose. Costretto a fuggire, visse per un periodo nella foresta per poi ricomparire in un'altra cittadina del Canada dove si innamorò di Silver Fox, una bella nativa americana anch'essa mutante. Ma i guai non erano finiti: Victor Creed, conosciuto come Sabretooth, rapì e ferì a morte Silver Fox scatenando il primo di una lunghissima serie di scontri con Wolverine.

 

I reparti speciali

Durante la Prima Guerra Mondiale, Logan combattè nei Reparti Speciali: maneggiò pugnali ed esplosivi, incontrò il romanziere Ernest Hemingway ed ebbe una relazione con Janet, poi uccisa dal suo ufficiale superiore, Cyber. Naturalmente Logan cercò di vendicarsi, ma alla fine dello scontro fu proprio lui a trovarsi in svantaggio. Dopo questa sconfitta, vagò per il mondo: finì in Cina e poi in Giappone, dove incontrò creature immortali e studiò con mistici e samurai. Sull'esotica isola di Madripoor incontrò una dona che non morì poco dopo averlo conosciuto: la misteriosa Seraph, che difendeva Madripoor dal fedele ordine di assassini chiamato La Mano. Seraph e la sua isola offrirono a Logan tutto ciò che di bello si possa desiderare: dall'amore alla comproprietà di un bar. Ma il nostro eroe aveva bisogno di muoversi. Nel 1936 salvò la Scozia dai Nazisti e combattè nella Guerra Civile Spagnola. Nel 1937, alla caduta di Shanghai, incrociò per la prima volta la spada con il maestro di arti marziali Ogun. Nel 1941, dopo aver incontrato Capitan America e Natasha Romanova (che diventerà la Vedova Nera), si gettò a capofitto nel conflitto mondiale. Logan combattè al fianco degli eroi più forti, tra cui Capitan America e Nick Fury, quindi addestrò i reparti speciali in Grecia e si paracadutò ltre le linee nemiche in Normandia, combattendo una lunga schiera di nemici: La Mano, l'agente nazista Eikert, il Barone Strucker, il vampiro Bloodscream e il cyborg Geist.

 

Freelance

Dopo la guerra e un breve periodo trascorso a combattere i comunisti in Cina, Wolverine sparì per venti anni. Per quanto ne sappiamo, lavorò in proprio, si impratichì con i coltelli, passò da un bar all'altro in Brasile e trovò l'amore, o qualcosa di simile, prima con Cracklin' Rosa e poi con Charlemagne, l'agente segreto dai folti capelli. Logan trascorse gli anni '50 e '60 a lavorare come tuttofare: modalità e tempi di queste attività restano poco chiari. Di sicuro ha volato con Ben Grimm poco prima che questi si trasformasse nella distruttiva Cosa. Inoltre incontrò l'agente speciale Carol Danvers, ovvero la futura Miss Marvel/Warbird. Si unì quindi a Victor Creed e David North (alias Maverick), per formare il primo Team X. Fu proprio all'interno di questo team che Logan adottò per la prima volta ufficialmente il nome di "Wolverine" e fece coppia con alcuni elementi improbabili, l'odiato Sabretooth e la presunta morta Silver Fox. Il nostro eroe e la bella nativa non ebbero, però, molto tempo da dedicare ai ricordi, visto che la stessa Silver Fox non perse tempo, vendendo Sabretooth e Wolverine e passando al gruppo terroristico HYDRA.

 

Progetto Arma X

Nel 1968 Sabretooth e Wolverine oltrepassarono la Cortina di Ferro e sconfissero i terribili super agenti Epsilon Red ed Omega Red. Tuttavia, Wolverine non riuscì ad accettare i modi violenti di Sabretooth e durante la missione abbandonò Team X, che si sciolse.  A questo punto Logan si avvicinò ad una sezione del governo canadese tanto segreta che neppure chi ne faceva parte si rendeva conto di farne parte. Assunse l'identità di un detective della polizia di Long Island, ritrovò Cracklin' Rosa e diede una mano all'amico Nick Fury, accanito masticatore di sigari: quindi collaborò con i coniugi Richard e Mary Parker, agenti del governo americano e più tardi genitori di un certo Peter, per gli amici Spider-Man. Ma l'intero affare dei mutanti, le guerre, i ricordi del passato, gli intrighi, diventarono insopportabili per Wolvie, che si diede all'alcool e alla droga e venne licenziato dall'agenzia governativa segreta per aver sparato ad un compagno in un poligono di tiro. Ma a questo punto della storia il governo canadese ha già deciso di includere Wolverine nel bizzarro progetto Arma X: i responsabili del programma inserendo e manipolando i ricordi erano in grado attraverso il lavaggio del cervello di rendere la loro vittima un killer senza memoria e senza emozioni.

 

L'adamantio e Alpha Flight

Per lasciarsi tutto alle spalle, dai ricordi alle guerre, Wolvie si era diretto verso lo Yukon, ma, appena raggiunte le distese gelate, venne rapito dagli agenti del  progetto Arma X. Le sue ossa vennero amalgamate con un metallo indistruttibile chiamato adamantio e lo stesso accadde ai suoi artigli, che Logan non si era neppure reso conto di avere.

Quelli di Arma X non furono però abbastanza in gamba da gestire Wolverine. Il nostro eroe, fatte a pezzi le installazioni dell'Agenzia, si diresse verso le montagne, non per farsi una birra ghiacciata, ma per vivere come un vero ghiottone (wolverine) allo stato selvatico. Questa volta fu "trovato" da James "Mac", nuovo capo del dipartimento H e Heather Hudson, una coppietta felice che stava trascorrendo la luna di miele sulle montagne canadesi. Gli Hudson portarono a casa Logan e presto si resero conto di avere a che fare con una creatura metà uomo e metà bestia, con ossa indistruttibili e artigli grandi come i binari di un treno. Grazie alle amorevoli cure di Heather, Logan abbandonò la sua condizione ferina e tornò a lavorare per il governo canadese. Il suo primo scontro fu una scazzottata con l'Incredibile Hulk e Wendigo, dalla quale uscì sconfitto. Nella missione seguente venne inviato in Iraq, per aiutare la Delta Force a liberare l'Ambasciata Americana occupata da mercenari e militanti iracheni. Poco dopo l amissione in Iraq, la popolarità dei supereroi salì alle stelle. Mac Hudson decise allora che anche il Canada aveva bisogno di una squadra di supereroi e ingaggiò Logan come leader del gruppo in via di formazione, chiamato The Flight: Logan ebbe un bel costume giallo e blu. Formò un gruppo inseparabile con Snowbird, Smart Alec, St.Elmo, Stitch e Groundhog e insieme combatterono il supercriminale statunitense Egghead. Wolvie diresse alla grande la sua squadra vanificando le minacce di Egghead. Purtroppo St.Elmo perse la vita, Groundhog diede le dimissioni e The Flight venne smembrata in tre gruppi: Alpha, Beta e Gamma. La prima, Alpha Flight, diventò la principale squadra di supereroi canadese, con Wolvie al comando.

 

Un eroe internazionale

Wolverine è assolutamente imprevedibile. La missione riguardante Egghead allontanò Wolvie dalla Alpha Flight, ma James Hudson riuscì a riportarlo all'interno del gruppo In seguito, la cattiva conduzione da parte dello stesso Hudson della questione riguardante Bedlam, allontanò di nuovo Logan, ma la scoperta che il suo antico maestro Ogun si era trasformato in un essere malvagio lo riportò in Canada. Infine, dopo aver amoreggiato con Snowbird e Charlemagne, Wolvie decise di dichiararsi al suo amore non corrisposto, Heather Hudson. Abbandonò così il Dipartimento H dopo aver collaborato al reclutamento di Sasquatch e Aurora. La morale di queste vicende è che Wolvie era un personaggio troppo grande per la Alpha Flight: il Canada non gli bastava più: voleva salvare il mondo!

 

La X che fa la differenza

Entrano in scena gli X-Men. Quando facciamo la loro conoscenza, il primo gruppo di super eroi (Ciclope, Bestia, Angelo, Uomo Ghiaccio e Marvel Girl/Jean Grey) reclutati da Charles Xavier è rimasto imprigionato sull'isola di Krakoa e ha bisogno di aiuto. Il Professor X chiama in soccorso Logan insieme con una nuova squadra di mutanti. L'operazione si conclude con successo e senza dispersi, e così il Professor X fa a Wolvie un'offerta irrifiutabile. I vecchi X-Men fecero così posto ai nuovi, tutti tranne Ciclope, alla cui ragazza, Jean Grey, Logan si agganciò come un missile a ricerca termica. Con i nuovi X-Men Wolverine trovò la sua strada, incontrò uno spirito affine (Nightcrawler) e una vecchia conoscenza (Banshee) ma, soprattutto, si sentì a casa, come mai prima. Ma i guai sono sempre in agguato e Thunderbird, uno dei nuovi acquisti, rimase ucciso. Per gelosia o chissà cos'altro, Mac Hudson ingannò allora Wolvie per farlo tornare alla Alpha Flight. La situazione ora è tremendamente confusa: il Professor X e Jean Grey sono convinti che gli altri X-Men siano morti, mentre in realtà sono finiti in Giappone.

 

Il vero amore

In Giappone Wolvie trovò qualcosa di molto prezioso: Mariko Yashida, la persona più vicina a rappresentare l'amore della vita. Gli sforzi per arrivare all'altare procurano a Wolverine e agli X-Men guai di tutti i generi: dallo scontro tra Rogue e Carol Danvers, da cui scatur' una nuova Miss Marvel con dei ricordi soltanto parziali del suo amore per Wolverine: al tentativo di Viper di avvelenare gli X-Men, che portò Rogue, ormai perdonata, in punto di morte (solo un bacio di Wolverine la salverà, trasferendo in lei la sua forza guaritrice).  C'è poi anche l'insignificante questione dell'amante provvisoria di Wolverine, Yukio, per non parlare dell'orfanella Amiko, che Wolvie prese sotto la propria tutela. Infine c'è la manipolazione di Mariko da parte di Mastermind, che portò la donna a sentirsi inutile come una lametta usata.

In effetti, i due innamorati attraversarono peripezie tali che alla fine il matrimonio sembrava veramente improbabile. Prima di poter anche solo pensare di sposare Mariko, Wolvie doveva battere il suo antico maestro Ogun per riscattare l'anima di Kitty Pride; combattere Lady Deathstrike per ottenere il diritto sul proprio scheletro; scovare il killer del padre della sua ultima amichetta, Wong Ai-Chia; tornare a Madripoor e corteggiare una nuova bellezza esotica, la perfida Tyger Tiger; infine cercare di impedire a Silver Fox di sabotare il suo matrimonio avvelenando Mariko con il veleno del pesce palla. Ok, ma questo non è abbastanza: piuttosto che far soffrire Mariko, Wolverine la uccise con i suoi artigli.

Poco dopo questi fatti, Wolverine iniziò a rivivere i momenti felici trascorsi accanto a Silver Fox, ai tempi in cui Sabretooth era ancora Victor Creed. Una differenza fondamentale tra il "nuovo" passato frutto del progetto Arma-X e il "vecchio" passato, presumibilmente reale, consiste nel fatto che nella nuova versione dei fatti Sabretooth uccide veramente Silver Fox. Wolverine così seppellì l'ennesima ragazza, dopo Mariko e Janice, e se ne andò consapevole che alcuni ricordi piacevoli erano frutto di una fantasia manipolata. Questa invece non è una invenzione: mentre Wolverine lottava con Magneto nella sua stazione spaziale, questo usò i suoi potenti poteri magnetici per strappare l'adamantio fuori dalle sue ossa. Doveva fare molto male, ma non quanto la successiva decisione da parte di Logan di abbandonare gli X-Men per ritornare in Giappone, dove ritroverà Amiko maltrattata. Dopo essersi accordato con Silver Samurai per fare rimanere Amiko con Yukio, Wolverine si prepara alla resa dei conti con Sabretooth. Dopo molti scontri in cui sembrava che, a turno, uno dei due non ne sarebbe uscito incolume, giunse il momento in cuil e provocazioni di Sabretooth fecero sì che gli artigli di Wolverine, ora semplicemente ossei, si allungassero proprio nel cervello del suo rivale. Addio gatto preistorico? per ora...

Il primo tentativo di restituire a Wolverine l'adamantio perduto è compiuto da Genesis, tramite l'utilizzo del metallo recuperato dal corpo dell'antico nemico di Wolverine, Cyber. Ma l'esperimento fallì e fece nuovamente uscire di sè Logan. Sarà l'eroina greca Elektra, con qualche hamburger crudo, a sottrarre Logan alla sua condizione ferina.

 

Mostruoso

Dopo aver combattuto lo spirito errante di Ogun e aver trovato morta un'altra vecchia fiamma, Ai-Chia, trucidata dallo spietato killer McLeish, Wolverine fu costretto ad un matrimonio riparatore con Viper, che si fece sposare reclamando un vecchio debito contratto da Wolvie con Seraph. Non c'è nulla che Wolverine desideri di meno e sa bene che questa mossa lo renderà inviso alle ragazze che per lui contano davvero, Jean Grey e Jessica Drew. Ma un debito di sangue va rispettato e nemmeno Sabretooth, ora ricoperto interamente di adamantio, irrompendo alla festa, riesce a impedire l'unione. Con Sabretooth ormai indistruttibile e smanioso di combattere, ci si aspetterebbe una lotta all'ultimo sangue per il titolo di Peggior Mutante Peloso, e questo è proprio quel che accadde. In una lotta approvata da Apocalisse, Wolverine contro ogni probabilità eliminò Sabretooth. Naturalmente, l'ulteriore titolo che ottenne (Morte, il quarto cavaliere dell'Apocalisse) non fruttò quanto quello di campione del mondo dei pesi massimi. Sarà difficile privare Wolverine del titolo.

E questo ci porta a oggi (più o meno). Con le ossa di nuovo piene di adamantio, una scatola piena di sigari e degli scrittori di talento che portano avanti la baracca, Wolverine è tornato nel gruppo degli X-Men più forte, pericoloso e determinato che mai.

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Dietro la maschera

 

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Wolverine non è sempre stato il più amato dei mutanti. In effetti, è mancato poco che non esistesse proprio. Scopriamo le sue vere origini...

 

Vale la pena di chiedrsi se il feroce mutante canadese avrebbe raggiunto la sua popolarità se fossero stati realizzati i progetti iniziali di Len Wein su Wolverine, lo sceneggiatore che insieme al disegnatore Dave Cockrum introdusse una nuova generazione di mutanti in Giant-Size X-Men n.1, del 1975. Wein aveva originariamente immaginato un nanerottolo arrabbiato, canadese francese e psicopatico di 19 anni, dotato di guanti provvisti di artigli, piuttosto che l'eroe senza età, fumatore di sigari e con dei veri artigli. Furono i suoi successori, Chris Claremont e John Byrne, a decidere che il canadese noto come Logan dovesse essere un tipo solitario e misterioso. Lo scrittore  l'artista, inoltre, idearono lo scheletro di adamantio, il fattore rigenerante e il passato da samurai del personaggio, utili per tenere a freno la sua incontenibile rabbia.

 

La genesi di Wolverine è precedetnte alla sua adesione agli X-Men, avvenuta in uno storico fumetto del 1975. Nel 1974 il capo editore della Marvel, Roy Thomas, suggerì a Wein di dare vita a un eroe canadese per ringraziare i molti ammiratori della Marvel a nord dei confini statunitensi. "Volevamo qualcuno che fosse una sorta di eroe negativo. I nostri personaggi avevano la tendenza a esordire come cattivi, per poter combattere contro un eroe, e infine trasformarsi essi stessi in eroi. Questa era l'idea di partenza", racconta Thomas , "In questa fase io tirai fuori un'idea, ancora vaga, su ciò che il personaggio avrebbe dovuto essere. Avevo in mente due nomi. Uno era Wolverine (ghiottone), l'altro Badger (tasso). Entrambi gli animali sono feroci e vivono nel nord degli Stati Uniti, ma sono anche associati al Canada, cosa che li rendeva una scelta naturale. Alla fine ho optato per Wolverine perchè aveva un suono più cattivo"

Quando Thomas passò l'idea a Wein, che all'epoca scriveva per L'Incredibile Hulk, propose altre due caratteristiche per disegnare l'eroe appena abbozzato. "Volevo che fosse feroce, come potrebbero esserlo un ghiottone o un tasso. Questi animali sono noti per la loro aggressività e la loro irritabilità. E volevo anche che fosse basso, visto che entrambi sono animali piuttosto piccoli". Lo scrittore e disegnatore Herb Trimpe inserì Wolverine, disegnato da John Romita Sr., secondo l'ispirazione di Wein, nelle battute finali di Incredible Hulk n.180. Wein non aveva dei progetti precisi su Wolvie oltre quella prima apparizione, anche se pensava di riutilizzarlo prima o poi. Il momento giusto arrivò con Giant Size X-Men n.1 che, dice lo scrittore, "fu il motivo per cui lo feci diventare un mutante. In ufficio si parlava di far tornare gli X-Men come gruppo internazionale. Mi immaginavo di affidare a qualcuno che fosse entusiasta di scrivere per gli X-Men lo sviluppo di un mutante canadese. Chi poteva sapere che quello scrittore sarei stato io?".

 

Cockrum disegnò la prima apparizione del nuovo team di mutanti. Per coincidenza, aveva fatto parte del gruppo che lavorava a un rilancio, poi abortito, degli X-Men prima del famigerato Incredible Hulk n.180 e aveva isegnato alcuni personaggi. Uno di questi era  "un tipo simile a una volpe, animalesco e feroce chiamato Wolverine."

Quando Cockrum schizzò per la prima volta Wolverine senza maschera, il risutlato sorprese molto Wein. "Con le basette e il sigaro, hai aumentato di trent'annil 'età di quel tipo", esclamò lo scrittore che, fino a quel momento, pensava ancora che il personaggio da lui ideato dovesse essere un adolescente.

 

Quando Claremont subentrò a Wein, dapprima risolse una seccante questione. "Se gli artigli si trovano nei guanti, allora chiunque può indossarli e diventare Wolverine. Quindi cosa c'è di speciale?" La sua risposta fu.... rendere gli artigli una parte estensibile dell'adamantio, il metallo più resistente di tutto l'Universo Marvel, che in seguito si scoprirà rivestire lo scheletro di Wolverine. "Ho sempre considerato Wolverine come uno psicopatico", affermò Wein, "I ghiottoni sono fatti così: sono imprevedibili. L'istinto di Wolvie fa si che se lo saluti in un modo che non gli va, avrò voglia di tagliarti la gola. Ma è proprio la sua capacità di controllo, a differenza dei suoi artigli, a renderlo un eroe. E' una battaglia interiore per controllare il mostro che è in lui, la bestia che attaccherebbe la gola del nemico. Un eroe è colui il cui istinto sarebbe quello di uccidere, ma non lo fa perchè sa che è sbagliato. " Claremont utilizzà un altro approccio. "Ho considerato l'idea dell'assassino psicotico come una spiegazione della violenza insita nel personaggio, per fonrire un'interessante dinamica interna al gruppo. C'è un tipo dal carattere instabile, parecchio inaffidabile... non si sa mai quando perderà il controllo".

 

Quando Cockburn abbandonò The X-Men, Byrne prese il suo posto. Il disegnatore di origine inglese prese sotto la propria ala il mutante. "Ritengo che il mio più grande contributo al personaggio di Wolverine sia di averlo fatto sopravvivere. Chris e Dave volevano sbarazzarsene, ma io dissi loro 'No, no, non eliminerete l'unico personaggio canadese, ora che avete un canadese che lo pià disegnare.". Con Claremont e Byrne, gli X-Men ebbero un immenso successo e Wolverine si dimostrò il personaggio più amato del gruppo. e, dopo tutto, la popolarità di Wolverine non si indebolì mai. In effetti, quanto più il suo passato si faceva confuso ed enigmatico, tanto più cresceva il suo fascino. La sua celebrità arrivò ad eclissare tutti gli altri supereroi della MArvel, tranne Spider-Man. Wein ha una teoria per spiegare il successo del piccoletto canadese: "E' un tipo insignificante, un perdente che però affronta gli ostacoli più grandi e li supera grazie alla sua tenacia. Chi non vorrebbe essere al suo posto?"

 

 

Tre assistenti al top

 

Anche se molti degli alleati di Wolverine hanno combattuto al suo fianco, pochi di essi hanno un posto speciale nel suo cuore.

 

 

Jubilee

Scolaretta in fuga con poteri mutanti esplosivi, Wolverine ha caldeggiato il suo ingresso negli X-Men ed è stato per lei una figura paterna nei momenti difficili.

 

Shadowcat

Programmata per uccidere Logan. Wolvie la ha aiutata a tornare alla normalità. Almeno la normalità degli X-Men.

 

X-23

E' veramente della stessa pasta di suo padre. Logan ancora non sa quanto siano legati, e nemmeno che le stesse persone che gli hanno fornito il suo adamantio hanno creato dal suo DNA una nuova assassina mutante...

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Proprio questo mese inizia sul mensile italiano dedicato all'artigliato canadese una nuova saga, successiva agli eventi descritti nel maxi-evento House of M  che ha sconvolto il mondo mutante del Marvel Universe, in cui Logan affronta i misteri del suo passato. In seguito alla conclusione della maxisaga infatti, Wolvie ha sì mantenuto i suoi poteri mutanti (artigli e potere rigenerativo), ma ha anche riacquistato la memoria del suo passato (esperimenti di Arma X gli avevano impiantato falsi ricordi in modo da ottenere uno spietato killer a loro disposizione, e il suo potere rigenerativo annullava i ricordi dei traumi subiti riconoscendoli come ferite pericolose). Proprio in seguito a questi ricordi, nei primi capitoli vediamo il nervoso nanerottolo dirigersi proprio in quel laboratorio dove per la prima volta il suo scheletro fu rivestito d'adamantio. E lo S.H.I.E.L.D. sta tremando (e presto scopriremo il perchè....)

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  • 4 months later...

E da Dicembre, la nuova grande saga Wolverine ORIGINS, che ripercorrera' i tanti punti oscuri del passato di questo affascinante personaggio. Consigliato per chi vuole avvicinarsi alla lettura delle avventure di Wolverine

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