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Pride e spirito di partecipazione etero


Ilromantico

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@schopy Appunto, anche noi siamo cresciuti con queste impostazioni, non ci devono stupire ...  anch'io fino a non molto tempo fa avevo molti dubbi in merito.

 

Quando inizierai a vedere un buon numero di esempi concreti e reali di famiglie omogenitoriali attorno a te (e non sarà grazie all'adozione ma grazie alla PMA) ti renderai conto che si può fare tranquillamente, e questo vale anche per gli etero, secondo me. Quando tutti questi pionieri avranno aperto la strada, la legge, con l'ultimo treno, si adeguerà ...

Edited by wasabi
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Beh ma allora cadete in contraddizione...però

Non è così facile ottenere l'uguaglianza che si sta

ottenendo negli USA, se voi per primi...

 

...insomma non è un problema di governo vigente.

 

Ed in effetti non lo è affatto è da 13 anni almeno che si fanno

pride di massa

 

D'altronde se pure un gay in prima battuta pensa che

la cultura gay sia solo una produzione culturale fatta

da autori gay...e stop ( non so se ho capito bene )

 

Vero è che ricomprendere tutta questa complessità

in quella che poi è una parata, dovendo tenere conto

degli "Apocalittici" ( cioè il fatto di essere bombardati

da critiche abbastanza infeconde...in quanto manifestamente

infondate-cretine-deliranti ) non è per niente semplice

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10 minuti nel caso di persone molto intelligenti, molto aperte al dialogo, abituate a ragionare, a porsi domande etc ...

Ah no, sono sempre ben spesi. Si gettano sempre semi.

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e questo giudizio è limitato agli etero gay-friendly? cioè una persona che manifesta per i diritti senza che sia "parte in causa" ha sempre un secondo fine o cmq una motivazione estranea ai diritti stessi, oppure questo è vero solo per gli etero che vanno al pride?

 

Certamente. Infatti gli etero gay friendly sono in stragrande maggioranza di sesso femminile - e si capisce perché.

O sono i soliti poveri, progressisti che scimmiottano tutte le cagate di origine americana per sembrare moderni, povera gente!

 

Sulla farneticante pretesa di adozioni e omogenitorialità a priori (quasi come fosse concessa per interdizione divina dal dio Priapo in persona) vessillo della stupidaggine assoluta dei cosiddetti "(omo)integrati" e del loro egoismo spudorato ( un po' di simmetria dopo le carinerie che Hinzelmann ha vomitato sugli apocalittici ci vuole, no?  :onthequiet: )

 - qualche precisazione così da ridiscendere coi piedi per terra, dopo che Obama  ha fatto tanto levitare:

 

 

Ii matrimonio omosessuale e l'omogenitorialità sarebbero il trionfo della triangolazione edipica e del fallocentrismo omosessuale. Uno dei padri dovrebbe necessariamente fare il "mammo" e l'altra la "papessa"  :xmascouple:  per rispettare i ruoli della famiglia etero di cui si fa la mimesi ed avere un minimo di credito pedagogico.

Senza contare che questi esperimenti sono giocati sulla pelle di minorenni che per egoismo non si vuole tutelare, e che sono i veri soggetti deboli e discriminati :fuckyou:

Vorrei vedere le statistiche riguardo la vita adulta di questi figli arcobaleno - purtroppo non ci sono ancora  e non si può dire che siano persone integrate (rispetto a sè stesse), equilibrate etc. Il fatto che gli omogenitori li portino al pride e si mostrino felici, non significa proprio nulla, data la loro incapacità di intendere e di volere :suicide:

 

Sfortunatamente è molto difficile discutere di ciò in un forum gay, perché l'ideologia fallocentrica acceca.

Edited by akinori
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Ah no, sono sempre ben spesi. Si gettano sempre semi.

 

Hai ragione, ne vale sempre la pena, mai arrendersi.  :D Intendevo che nella maggioranza dei casi 10 minuti non sono sufficienti ...

Poi ci sono i casi disperati, anche tra i gay eh (vedi sopra), ma quelli ci sono sempre stati, in ogni battaglia culturale che la storia ricordi  :rolleyes: 

Edited by wasabi
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Certamente. Infatti gli etero gay friendly sono in stragrande maggioranza di sesso femminile - e si capisce perché.

Mi limito alla prima riga, perchè andremmo ot per quanto riguarda la genitorialità, che è proprio il mio ambito preferito, sarà un piacere poterne discutere in altri topic, anche se l'ideologia fallocentrica fa poca presa su di me ^_^

Per il resto, temo di non poter essere certa di aver capito. Quindi gli etero al pride non ci vanno in quanto persone interessate alla difesa dei diritti civili? perchè la loro mente da etero glielo impedisce, perchè gli etero non possono avere a cuore i diritti civili in quanto tali, o per quale altra motivazione tu escludi questa cosa?

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Poi ci sono i casi disperati, anche tra i gay eh (vedi sopra), ma quelli ci sono sempre stati, in ogni battaglia culturale che la storia ricordi

 

Effettivamente ci sono molti casi disperati, su questo hai pienamente ragione! Peccato che condizionino i gay più ingenui che non hanno gli strumenti culturali e politici adatti ad accedere ad una visione della realtà diversa e non omonormativizzata.

 

p.s.

quella dei gay non è una battaglia culturale, è una lotta di gender, al limite. E' ridicola questa posa da intellettuali solo perché facendosi portatori di idee "progressiste" importate, si ritiene di dare un contributo all'evoluzione dell'intera umanità :haha:

 

Mi limito alla prima riga, perchè andremmo ot per quanto riguarda la genitorialità, che è proprio il mio ambito preferito, sarà un piacere poterne discutere in altri topic, anche se l'ideologia fallocentrica fa poca presa su di me

 

Cara, tu soggiaci alla logica fallocentrica come tutti gli esseri umani, volente o nolente. Il Fallo è il Significante Dispotico dell'economia libidica umana. Ti rimando a [link rimosso]

per ulteriori delucidazioni.

 

 

 

Quindi gli etero al pride non ci vanno in quanto persone interessate alla difesa dei diritti civili?

 

Certo che no! Cosa vuoi che freghi ad un etero di sesso maschile dei diritti gay? Anzi, farà di tutto per ostacolarli, se è sano di mente, perché se la lotta ha un esito positivo, per i gay, l'etero perde dei privilegi. Ma nessuno di voi ha mai letto Il Principe di Machiavelli?

Gli etero gay friendly (che non coincidono necessariamente con quelli che vanno allo zoo) sono in genere di sesso femminile, perché identificano i diritti dei gay con quelli delle donne (e metonimicamente scatta una fraintesa solidarietà di genere).

Oppure i babbioni progressisti, radical chic che si sentono "avanti", perché "l'ha detto anche Obama che i gay devono sposarsi, quindi". Sono gli stessi a favore dell'integrazione delle minoranze, tanto poi il contatto reale con la multiculturalità lo ha la cameriera filippina, loro la multiculturalità la vedono solo in televisione o ne sentono parlare nei dibbbattiti :nomention:

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Certo che no! Cosa vuoi che freghi ad un etero di sesso maschile dei diritti gay? Anzi, farà di tutto per ostacolarli, se è sano di mente, perché se la lotta ha un esito positivo, per i gay, l'etero perde dei privilegi. Ma nessuno di voi ha mai letto Il Principe di Machiavelli?

Gli etero gay friendly (che non coincidono necessariamente con quelli che vanno allo zoo) sono in genere di sesso femminile, perché identificano i diritti dei gay con quelli delle donne (e metonimicamente scatta una fraintesa solidarietà di genere).

 

ma tu senti ganzo! cmq io la solidarietà di genere non l'ho mica tanto sentita devo dire, anzi! mi trovo a difendere le donne più qui che da altre parti, dovessi "sostenere la causa" per affinità di genere staremmo freschi...

quindi gli etero maschi sono essere abietti in cui è impossibile trovare un briciolo di senso civile. Meno male che sono donna via...

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@akinori oddio, mi hai fatto fare quattro risate, grazie ai tuoi potentissimi mezzi culturali che ti hanno ridotto così  :D ..

 

@Viola77 hai capito? soggiaci anche tu alla logica fallocentrica ...  se vuoi saperne di più, c'è sempre il blog  :cool: 

 

Che poi, a parte tutto, solo un etero molto, molto miope penserebbe di perdere dei privilegi a causa dell'estensione di pari diritti agli omosessuali.

Edited by wasabi
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@Viola77 hai capito? soggiaci anche tu alla logica fallocentrica ... 

va bene su, mi hai scoperto! soggiaccio al fallo anch'io..

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@wasabi....ma ridotto come, tesò? Cerca di ragionare con la tua testolina, invece di fare da radioserva a chi ha pensato prima di te e ti ha messo in bocca tutto quello che hai da dire :uhsi:

...ops! spero che non mi si dica che ho perso la pacatezza... :yes:

 

 


quindi gli etero maschi sono essere abietti in cui è impossibile trovare un briciolo di senso civile. Meno male che sono donna via...

 

Ma quali essere abietti, non fare la femminista, su :girlwitch:

 

Sono un genere che persegue i suoi interessi, come gli altri. E attualmente ragionano nel breve termine, perché le circostanze economiche sono sfavorevoli.

Sai che significa "soggiacere al fallo"?  :bye:

Edited by akinori
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Ma quali essere abietti, non fare la femminista, su :girlwitch:

 

era una battuta ^_^

Lasciami gongolare una volta che il mio essere donna è un vantaggio qua dentro su!

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@akinori A te invece chi ha messo in bocca questa caterva di boiate?? (E ti risparmio la battuta fallocentrica su chi mette in bocca a me le cose ...;-))

Se sono proprio tutte farina del tuo sacco mi preoccupo ancora di più, gioia mia, vuol dire che stai proprio male!!

 

Anch'io ho perso un po' in pacatezza ed è un peccato, in quanto dovrei compatirti in silenzio, ma non preoccuparti, tornerò a farlo   ^_^ 

Edited by wasabi
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Sai che significa "soggiacere al fallo"?  :bye:

non ti preoccupare, era una scaramuccia con wasabi. Ma accetto la spiegazione di buon grado :)

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Caterva di boiate cosa? :girlcrazy:

 

Ah già, probabilmente wasabi pensa che Deleuze sia una cremina per il viso e Guattari una nuova  pietanza esotica giapponese & trendy...e io dovrei preoccuparmi della sua voglia di compatirmi? :haha:

Sì, stia zitto, farà una figura migliore! :onthequiet:

 

@viola, è difficile spiegarti in due righe l'economia libidica e il Significante Dispotico. Dovrei citare Lacan...e magari qualcuno penserà che parli di spinelli :afro:

 

Facciamoci una risata, per ora. Poi se vuoi approfondire puoi andare sul link che ti ho postato e se hai ancora dei dubbi, puoi mettere i tuoi commenti e chiedere delucidazioni come stanno facendo altri :bye:

Edited by akinori
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1 Lo troverei un po' ridicolo... 2 molti etero troverebbero ridicolo che fosse ricordato loro che l'omosessualità è produzione di cultura.

3 L'omosessualità è quel che è... 4 ché molti omosessuali possano anche produrre cultura credo non lo neghi nessuno.

 

1 Non spieghi perché, a parte la spocchia che trasuda dalla tua affermazione

2 un'altra valanga di spocchia trasferita su non meglio precisati "molti etero"- probabilmente saranno gli etero che conosci tu

3 sì, e una rosa è una rosa è una rosa...

4 non è vero: molti gay sono desessualizzati quanto all'orienamento sessuale: si è lottato secoli (e si lotta ancora) per affermare che Saffo è lesbica, che Proust sia omosessuale non è di dominio pubblico e in quasi tutte le lezioni di Liceo (e non solo) si continuano a chiamare con nomi di donna i personaggi gay della Recherche, e gli esempi porrebbero essere moltilicati.

 

Comunque l'atteggiamento "ma lo sappiamo che l'omosessualità è anche produzione di cultura" è proprio l'affermazione spocchiosa delle persone di media cultura, e la trovo irritante perché ci leggo una superficilità unita ad alterigia spocchiosa.  

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Probabilmente il modo migliore per integrare

la cultura omosessuale in un Pride

sarebbe istituire un "carro di libri"

in mezzo ai "carri di musica".

Come idea sembra piuttosto semplice e fattibile.

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Sarà mica questo Soledamore l'ispiratore di Akinori? Vedo che hanno posizioni molto simili. Tra l'altro è una teoria molto interessante quella del fallocentrismo. http://www.gay.it/forum/viewtopic.php?f=174&t=30362&sid=fe714e32d28884b0dbaa09ae05a10291

Oh, oh, oh :taunt:.......che domande, suvvia!  O forse vuoi significare che si AUTO-ispira?  :angel:  

ma poi cosa sarebbe questa reclame alle tue st....ehm... teorie? <_<

Edited by prefy
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Sarà mica questo Soledamore l'ispiratore di Akinori? Vedo che hanno posizioni molto simili. Tra l'altro è una teoria molto interessante quella del fallocentrismo. http://www.gay.it/fo...baa09ae05a10291

 

 

 

Grazie per la segnalazione! Soledamore è un grande teorico (cattolico) del pensiero queer. Entrambi abbiamo seguito insieme dei seminari di filosofia contemporanea e abbiamo almeno un paio di maestri in comune. Mi è capitato di leggere qualcosa in passato scritto da lui e abbiamo avuto anche lunghi scambi epistolari sulle tematiche queer. Recentemente ha scritto nel mio blog 

[link rimosso]

un commento un po' risentito...spero comunque che si faccia...risentire perché le sue osservazioni sono sempre interessanti. Purtroppo non è stato un pensatore sistematico, e molte cose che ha scritto restano perle gettate alle scrofe, come quel thread sul "Fallo negato" che tu hai citato e che sto rileggendo

Anche se entrambi ci muoviamo nel solco della tradizione neo-queer, le differenze sono rilevanti: io sono laico, Soledamore è cattolico. Inoltre lui è a favore del riconoscimento religioso del matrimonio omosessuale, ancora abbiamo una visione diversa sull'ano lunare e il fallo solare (temo che non sia riuscito a integrare bene Bataille con Jung e l'Eliogabalo con Schroeder).E' stato un grande forumista, senza i suoi interventi quel forum sarebbe collassato già 5 anni fa. Credo lo abbia abbandonato, quel povero forum ormai morto e sepolto, perché in overdose di (s)troll* (scusate il piccolo OT)

 

 

 

ehm...sulle adozioni neanch'io ho un'idea chiarissima....salvo che in Italia adottare è un casino anche per le coppie eterosessuali.

 

Maledetti pedagogisti, ci son loro dietro tutte queste crisi di coscienza in cui sono immerso.

 

Beh, insomma...i pedagogisti fanno il loro mestiere! Il loro scopo non è perorare la causa gay, ma tutelare una crescita sana del bambino attraverso i loro studi e le loro ricerche.

 

 

@Almadel, non credo sia una buona idea istituire un carro di libri, anzi a dirla tutta lo trovo anche ipocrita. Fin quando la sottocultura gay resterà chiusa nella sua omonormatività, esercitandosi unicamente nella congiura del silenzio intorno alle voci dissidenti e innovative, sarà sempre il solito ghetto appagato del suo becero provincialismo, incapace di sucitare la benché minima curiosità nella persona avvertita, qualunque sia il suo orientamento o gender.

 

 

E chiudo, per ora: spero che agli imminenti gay pride vengano tantissimi etero! non vedo l'ora di studiare dal vivo il loro spirito di partecipazione, può darsi che quest'anno stimolati da Obama gratifichino i partecipanti con una carità di genere più pelosa del solito  :P:

Edited by Loup-garou
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Ilromantico

 

 


Non so proprio su che base lo dici

e francamente non mi piace questa disinformazione.


Questa è la lista degli Incontri e Convegni Politici del Veneto Pride:

http://www.vicenzapr...ontri-convegni/

Scorrila fino in fondo perché è lunga.



Questa invece la lista delle Manifestazioni e Iniziative

di cui la parata finale è solo la più importante:

http://www.vicenzapr...oni-iniziative/



Questa invece è la conferenza che ha organizzato la mia associazione

http://www.vicenzapr...-degli-affetti/

sempre all'interno delle iniziative per il Pride.

Ti risparmio l'elenco delle iniziative culturali.

 

Guarda che non abito certo nel paesino di Heidi, la disinformazione o la conoscenza di iniziative è l'ultimo dei miei problemi. Ho visto iniziative anche più grandi ed 'evolute' da quelle che linki tu, ma il problema è sempre lo stesso: risultano di nicchia, radical chic o da circolo culturale. Si potrebbe investire MOLTO di più su certi temi ed invece ce ne se pulisce le mani facendo attività "caserecce" e di nicchia tanto per dire averne fatta qualcuna. Qualche laboratorio culturale o iniziativa nella settimana del Pride sulla famiglia o altro non basta, sa tanto di presa per i fondelli visto che per altre cose l'impegno e l'organizzazione massiva non mancano. C'è un problema di fondo ed è inutile negarlo. 

 

E' una situazione che paragonerei al consumismo di Natale dove per tutto l'anno non si fa un cavolo per i bambini poveri e poi a Natale si manda l'offerta ai poveri per pulirsi la coscienza. Ma quei 50/100 euro di offerta non bastano, si potrebbe fare molto di più per i poveri tutto l'anno.

 

@prefy ti ringrazio per la gentilezza nel rimuovere la tua immagine avatar.

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@Ilromantico, santiddio...

 

Tu hai detto "perché chi organizza i Pride non dà la stessa importanza..."

E io ti ho risposto: "Guarda che si dà molta più importanza alle iniziative politiche".

 

Se le iniziative risultano "di nicchia" evidentemente è perché la gente non ci va.

Perché la gente non ci va? 

Non so, dimmelo tu o i tuoi amici che sicuramente non ci andate...

Che ci vuole ad aprire il sito di un Pride e a guardare tutte le iniziative politiche/culturali correlate?

Se poi in Spagna non le fanno, questo non lo so. 

 

La verità è che quelli come te "si svegliano" solo per il Pride.

Arrivano in mezzo alla festa e chiedono: "Ma dove sono le iniziative politiche?

Ma cosa fanno le organizzazioni durante l'anno?"

 

La vera domanda è: ma dove siete voi durante l'anno?

Io gli inviti durante l'anno li mando alle solite quattrocento persone:

se è un incontro con dei genitori gay che parlano di "gravidanza per altri"

arrivano in 40 e se faccio una festa arrivano in 300.

 

Ora IGNORO cosa dovrei organizzare per non sembrarti "di nicchia" o "radical-chic";

ma francamente non vedo il motivo di spendere decine di migliaia di euro

per invitare Ricky Martin a parlare dei suoi figli, quando possiamo far venire un amico da Trieste

che racconterà la stessa storia per cento euro tra viaggio e cena, no?

 

Per me è una situazione molto umiliante, perché magari

qualcuno che non conosce la relatà ti legge su internet e ti crede.

 

A pochi interessa quello che fa l'associazionismo durante l'anno

soprattutto a quelli che una volta l'anno si mettono a criticare cose a cui non partecipano.

E se fai una festa "sei commerciale" e se fai qualcosa di impegnato sei "radical-chic":

la cosa orrenda è che spesso sono le stesse persone a straparlare!

(Cioè io capisco se il filosofo snob non viene alle feste

e se il cubista scemo non viene alle conferenze;

quello che non capisco è come si possa criticare sempre tutto

senza mai aver provato a fare qualcosa di meglio).

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Ilromantico

 

 


Se le iniziative risultano "di nicchia" evidentemente è perché la gente non ci va.

Perché la gente non ci va?

 

 

 


Ora IGNORO cosa dovrei organizzare per non sembrarti "di nicchia" o "radical-chic";
ma francamente non vedo il motivo di spendere decine di migliaia di euro
per invitare Ricky Martin a parlare dei suoi figli, quando possiamo far venire un amico da Trieste
che racconterà la stessa storia per cento euro tra viaggio e cena, no?

 

 

 


A pochi interessa quello che fa l'associazionismo durante l'anno

 

Mi sembrano argomentazioni paragonabili a un cane che si morde la coda. Rigirare le domande non serve a nulla perché mettere in evidenza il non andare agli eventi culturali o l'andare al pride dà origine allo stesso tipo di problema e risposta. Per il Pride investono e riescono a racimolare pubblico mentre per gli altri eventi proprio no.  Evidentemente si fa troppa poca pubblicità, li si rende fin troppo "culturali", sono cose fin troppo autoreferenziali e la "grandezza" è infinitamente ridicola rispetta a un Pride. Con queste premesse è logico che molti non sono invogliati ad andarci, ma il problema sta proprio nel rendere "culturali" e "radical chic" cose che in realtà riguardano tutti. E' un po' come se qua per le molte manifestazioni sulla sanità pubblica cominciassero a fare festival del cinema medico o congressi di medicina. Ovviamente non lo fanno e manifestano con un giusto mix di "ironia" (marce funebri della sanità, ecc.), serietà (spiegazione in piazza di quello che si chiede) e vicinanza alla gente (a proposito la comunità lgbt è sempre lì a supportare con la bandiera l'iniziativa ;)). E ripeto sono cose che richiedono solo partecipazione e nessun costo particolare né ospiti "speciali", non capisco perché si debbano spendere soldi per invitare la gente. Se si organizzano cose del genere mi metto in prima linea, ma andare ad inutili laboratori della famiglia con 20/30 persone o festival 'radical chic' autoreferenziali di cinema gay mi sembra uno spreco di tempo. Non devo fare l'alternativo o l'hipster, non m'interessa, voglio dedicarmi alla sostanza dei problemi non a un noioso fumo cultural-intellettualoide.

 

Per quanto a me non facciano impazzire i Pride, almeno lì la sostanza di riunire moltissime persone là si raggiunge ed è pur sempre qualcosa, ma il resto mi sembra un vero peccato e uno spreco di energie e soldi che potrebbe essere organizzato e valorizzato decisamente meglio.

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Non devi far altro che dire: "Io andrei a un'iniziativa fatta così"

oppure "Io sono andato a questa iniziativa

ma l'avrei organizzata diversamente"

e io posso risponderti nel merito.

 

Un genere di iniziativa che piace abbastanza sono i "flash mob".

Fai qualche assurdità in piazza e intanto spieghi con dei volantini perché lo fai.

E' più o meno sulla falsariga del "funerale della sanità"

(anche se di "funerali" se ne fanno parecchi come flash mob).

 

Non è però un'iniziativa adatta a un Pride.

Al tempo dei DICO ne fu organizzato uno con delle sveglie,

col sottotitolo "è l'ora dei diritti".

Per il picchetto al consolato russo, ci siamo messi delle maschere di Putin...

Per il TDOR abbiamo invece fatto una veglia con le candele, leggendo in cerchio storia di trans uccise.

 

Un'altra cosa molto frequente è il "kiss crossing" in cui - senza dir nulla -

alcune coppie attraversano la strada da lati diversi e a metà strada si baciano.

Poi c'è il "frozen kiss" in cui i partecipanti a un certo momento si baciano e rimangono "congelati"

fino a che - a un nuovo cenno - non smettono e tornano a fare quello che facevano.

 

Il Pride - penso ovunque - è invece una sfilata con una settimana di approfondimenti. 

Le possibilità di fare altre cose - non intellettuali - ci sono.

Generalmente si fanno durante l'anno, con l'occasione giusta.

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Isher, on 27 Jun 2013 - 8:24 PM, said:

 

1 Non spieghi perché, a parte la spocchia che trasuda dalla tua affermazione

2 un'altra valanga di spocchia trasferita su non meglio precisati "molti etero"- probabilmente saranno gli etero che conosci tu

3 sì, e una rosa è una rosa è una rosa...

4 non è vero: molti gay sono desessualizzati quanto all'orientamento sessuale: si è lottato secoli (e si lotta ancora) per affermare che Saffo è lesbica, che Proust sia omosessuale non è di dominio pubblico e in quasi tutte le lezioni di Liceo (e non solo) si continuano a chiamare con nomi di donna i personaggi gay della Recherche, e gli esempi potrebbero essere moltiplicati.

 

Comunque l'atteggiamento "ma lo sappiamo che l'omosessualità è anche produzione di cultura" è proprio l'affermazione spocchiosa delle persone di media cultura, e la trovo irritante perché ci leggo una superficialità unita ad alterigia spocchiosa.

Alterigia spocchiosa...? Sai quando si parla per macrocategorie "etero"/"gay" senza statistiche in mano -se pure ne esistono...- ciascuno caratterizza quel "molti" sulla scorta delle proprie conoscenze.

Quel che troverei buffo è che, siccome non credo, citando personaggi a caso, che Marlene Dietrich o Proust fossero "geniali" perché omosessuali, mi meraviglierei se ci fosse uno stand dedicato a loro ad un pride, come tu suggerivi, se atto allo "scopo" di provare che l'omosessualità è anche produzione di cultura.

Ecco, è questa la tesi che trovo strampalata.

E di qui la superficialità;...io non credo affatto che l'omosessualità sia produzione di cultura, non perché "lo so", ma perché se guardo un dramma di Tennessee Williams o un film di Luchino Visconti gli elementi "omosessuali" emergono con prepotenza...così come se guardo un film di Spielberg intuisco che ha trascorso l'infanzia a fantasticare su fumetti e aviatori. Intendo dire, che ciascun artista porta "il proprio" sulla scena, o in un'opera...quindi insomma, io non sento quest'intento "educatore"...della serie anche noi gay possiamo fare cultura. Insomma, un gay può far tutto quel che vuole, e credo che questo sia ben chiaro a moltissimi ormai.

@Hinzelmann: se mai si dà una cultura gay, non è tanto gay perché prodotta da autori gay, quanto perché fruita principalmente da pubblico gay. Rimango sul cinema che vado forte: "Brokeback Mountain" di certo è stato "fruito" da moltissimi gay, benché il suo autore non sia gay, e l'ho trovato un film fortemente diseducativo per i giovani gay -perché decisamente troppo deprimente- ma potenzialmente molto utile alla causa gay per chi gay non è...

 

Ho avuto la fortuna di incontrare docenti che al liceo m'han spiegato che Saffo era lesbica e Proust gay, ed un professore di religione -con simpatie grilline ante litteram- che accettava di discutere di adozioni da parte di coppie gay...la cosa buffa in quell'occasione fu che io per primo mi schierai contro l'idea che fosse meglio essere adottati da una coppia gay anziché da genitori etero potenzialmente abusanti, perché credo che su questi temi per "vincere" si dovrebbero fornire almeno argomentazioni ammantate da maggior sostegno, credibilità...

Noi secondo me disponiamo di relativamente "pochi" strumenti per capire se una coppia gay potrebbe essere o no una buona coppia genitoriale..ovviamente ipotizzando che ci sia qualcuno che sa cos'è o no una buona coppia genitoriale -di qui la mia battuta sui pedagogisti- ragion per cui forse bisogna insistere sul matrimonio prima e poi, perché sposati, sul diritto -sulla carta, già acquisito- di adottare.

 

Ed è un campo di battaglia dove ciascun partito a proprio supporto porta "indagini", "studi" che fra di noi possiamo lodare o condannare quanto vogliamo, ma si tratta di studi che partono in partenza come "ideologizzati", in un senso o nell'altro...possiamo solo sperare di aver buone influenze in qualche Corte, e che negli anni a venire sempre più sentenze siano a nostro pro. Una cosa un po' all'americana...ma se aspettiamo che la politica metta in agenda questi temi, pride o non pride, di questo passo non si farà molto, indipendentemente da Proust e Saffo...che Proust e Saffo "servano"...boh. Sì, per far retorica possono tornar buoni. Se fossi il ghostwriter dei discorsi del presidente degli Stati Uniti ce li metterei in mezzo probabilmente :)

Edited by schopy
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...la cosa buffa in quell'occasione fu che io per primo mi schierai contro l'idea che fosse meglio essere adottati da una coppia gay anziché da genitori etero potenzialmente abusanti, perché credo che su questi temi per "vincere" si dovrebbero fornire almeno argomentazioni ammantate da maggior sostegno, credibilità...

 

Più che buffo, lo trovo paradossale...ma dimostra il fatto che certe battaglie non sono

affatto semplici se i condizionamenti culturali "bloccano" i gay per primi.

 

Mi ci posso mettere per primo anche io, se vuoi...son più vecchio di te figurati se

non ne ho dovuti superare un bel po'...ma tu sei intelligente e avrai notato che se

si parla di sesso, quasi la maggioranza degli utenti ritiene vietata una serie di cose 

che vietata non è, è più realista del re, più moralista di un prete etc. etc.

 

Questo porsi in una situazione tale per cui noi si debba dimostrare di essere meglio

di un etero "potenzialmente abusante" riflette un sentimento di inferiorità, comune alla

maggioranza di noi. Sentimento che poi individualmente si proietta verso argomenti

diversi, ma si riconosce in quasi tutti ( ovviamente in % diverse, con diversi approcci

e qualità di interventi )

 

" Se mai si dà cultura gay" ( già me lo metti in dubbio: esiste veramente? )

 

Ma se partiamo da questo dato - il dubbio - "esiste, non esiste, in cosa consiste..."

ed è un dubbio sollevato da uno studente di filosofia...questo significa che il 99%

dei gay di fatto ritiene che non esista

 

Ritiene che la cultura gay sia una commediola a tema americana, che svaga come

un locale a tema...non meraviglia  -se la situazione è questa- che Isher possa inorridire

 

Eppure c'è un festival di cinema Lgbt - di diverso livello - in quasi ogni regione...

 

L'obiezione Almadel - come obiezione pratica, terra-terra - è giusta.

Far sfilare al Pride di Torino un carro del festival del Cinema...che proietta

spezzoni di film, non è semplice, costa...e non è detto che serva.

 

E sicuramente se le iniziative collaterali vengono marginalizzate è prima di tutto

un problema determinato dal fatto che i gay non ci vanno...per cui noi dobbiamo

porci il problema di come essere più efficaci, ma certo non è colpa degli organizzatori.

 

PS 

Le iniziative culturali e politiche gay non sono snob, radical chic o di altissimo livello

è proprio l'ultimo dei nostri problemi...a volte possono essere "scarse" perchè è tutto

gratis, chi interviene non è preparato etc. etc. ma è comprensibile una discontinuità

essendo tutto volontario

 

Se però il giudizio che se ne dà, è il contrario esatto....vuol dire che l'ignoranza

dei gay è catastrofica

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Questo porsi in una situazione tale per cui noi si debba dimostrare di essere meglio

di un etero "potenzialmente abusante" riflette un sentimento di inferiorità, comune alla

maggioranza di noi.

Ecco questa è una delle cose che mi colpisce di più, un confronto assurdo.

Sentir dire che essere adottati da una coppia omosessuale è meglio di niente (meglio di una coppia etero abusante è un pensiero talmente orribile che non lo formulo nemmeno), che è meglio che stare in istituto, è una frase che non solo è omofoba, ma viola il concetto stesso di famiglia, che si basa sull'amore e non sul sesso.

Cosa vuol dire @shopy "argomentazioni ammantate da maggior sostegno"? Che ci dobbiamo accontentare di essere meglio di uno dei reati più odiosi del mondo, quello di due genitori abusanti? alla faccia di argomentazioni ammantate da maggior sostegno. Secondo me giova ben poco un approccio di questo genere.

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Quello che devi capire @Viola77 è che questo modo di porsi

prima di essere politico e prima di essere culturale...è psicologico

ed è una situazione psicologica...attraverso cui - per certi versi -

tutti noi gay passiamo.

 

Il sentimento di inferiorità...

 

E' qualcosa che è estraneo a te, ma estremamente familiare a me

ed è un qualcosa di vischioso, nel senso che può spostarsi da un

tema ad un altro, per capirsi: lo sconfiggo sul matrimonio, mi risalta

fuori sull'adozione ; lo sconfiggo sul sesso, mi risalta fuori sui ruoli

sessuali, lo sconfiggo pure lì, ma risalta fuori sulla sessualità....tende

a replicarsi.

 

Altro esempio, Schopy non ha apprezzato Brokebak Mountain.

Si può essere d'accordo o meno, non mi interessa.

 

Il film ha per oggetto una storia gay ma effettivamente non è stato

creato-diretto da gay. Ed è stato un successo mondiale...sarebbe stato

logico sentire Schopy dire: è una storiella etero sui gay, utile agli

etero ma diseducativa per un gay...ci vuole un autore gay per scrivere

cose veramente gay.

 

Ed invece mi dice il contrario....è gay perchè ai gay è piaciuto e lo

hanno visto ( come se un film di Ford sugli indiani fosse ritenuto un

esempio di cultura nativo-americana...perchè gli indiani hanno la colpa

di averlo visto al cinema ...cioè alla fine è pure colpa loro ? ) E se un

gay avesse scritto quella storia in modo diverso, meno deprimente

visto che questo aspetto non piace? Sarebbe invece irrilevante...

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Quello che devi capire @Viola77 è che questo modo di porsi

prima di essere politico e prima di essere culturale...è psicologico

ed è una situazione psicologica...attraverso cui - per certi versi -

tutti noi gay passiamo.

 

Il sentimento di inferiorità...

Un caro amico me l'ha già spiegato mesi fa, capisco quello che vuoi dire. Eppure si deve ancora dire le cose come stanno no? Io capisco il motivo per cui schopy dica una cosa del genere (e ti ripeto, perchè me l'hanno amorevolmente spiegato) ma anche se posso capire il motivo che c'è dietro posso cmq confutare la frase, non so se riesco a spiegarmi. "Io lo so il motivo per cui tu lo dici, ma ancora non è la verità". E forse si può partire da lì, dal confutare la frase, per dare il puntello per giustificare a se stessi e agli altri l'esistenza di un diritto, no?

 

Su BBM, è diseducativo perchè è deprimente? mah, non saprei. Il racconto da cui è tratto è ancora più duro, non ti risparmia niente con la sua scrittura asciutta, ti butta tutto lì e ti arrangi se fa male. In questo il film è anche edulcorato...

Edited by Viola77
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OT

Se vuoi una risposta "frocia", breve e concisa...probabilmente il film è piaciuto

ai gay per gli stessi motivi per cui Fassbinder ( gay ) ammirò e rivalutò Douglas Sirk....

fino al punto di rifare "secondo amore" in "la paura mangia l'anima"

 

Guarda entrambi i film, pensando a Fassbinder prima spettatore, poi autore

 

Ovviamente il film non ha mediamente depresso lo spettatore perchè è un

melodramma...non è piaciuto a chi si è sottratto alla catarsi ( non che sia una

colpa, nè piangere, nè non riuscire ad emozionarsi...)

fine OT

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