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Manifesto dei privilegi quotidiani degli Eterosessuali


Ainelif

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Quoto in pieno.

Fa una certa tristezza sapere che giovani omosessuali possano essere ancora dannatamente frustrati in questo modo.

 

Tu sei triste, essere consapevoli dello svantaggio in cui si vive è motivo di forza. Va' all'inferno.

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Quoto in pieno.

Fa una certa tristezza sapere che giovani omosessuali possano essere ancora dannatamente frustrati in questo modo.

 

non ho capito perché non dovrebbero esserlo

in Italia tutte le cose della lista sono quasi sempre problemi per un gay, poi che i 20enni di oggi vivano meglio di cento anni fa è bello, ma non sufficiente. magari se vivi in UK o Spagna I ragazzini non hanno motivo di lamentarsi, ma in Italia ce ne vuole di coraggio.

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Bullfighter4

Quando leggo questi ritratti Di una societa' stile Mulino Bianco Gay mi cadono le palle. Quando un uomo eterosessuale viene ammazzato Di botte perche' passeggia a braccetto col fratello e viene scambiato per gay, queste idee Che chiunque Ed ovunque si debba essere dichiarati e felici fa ridere. Se vivete bene dove vivete, consideratevi fortunati perche' molti non lo sono. Io so Di essere fortunato, ma non mi sento Di considerare un debole malato Di vittimismo chi si lamenta delle discrimianazioni contro I gay.

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Come in ogni macro/micro gruppo che si rispetti, aspettarsi solidarietà o comprensione da chiunque è semplicemente pura utopia e molti vedono solamente nella propria esperienza empirica l'unico metro di giudizio per stabilire se determinate situazioni sono bianche o nere.

 

Forse lascia più con l'amaro in bocca quando i problemi e le situazioni sono così palesi, che non riesci a capire come sia possibile denigrare davanti all'ovvio una condizione altrui.

 

Ma vabbè, il mondo è bello perchè è vario.

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Io credo che guardiate troppa TV. Quella certamente inaccettabilmente omofoba. Io sono cresciuto in un paesino di 5000 abitanti del Sud prima di trasferirmi a studiare - 15 anni fa - a Milano prima e a Firenze dopo. L'Italia in cui sono cresciuto io non era omofoba. Non erano tutte rose e fiori ma era OK. Ancora sostenibile. Accettabile. Le cose non andavano meglio all'estero dopo tutto. Stento a credere che la situazione sia drammaticamente cambiata negli ultimi anni. Certo, la frustrazione e' tanta perche' mancano certi diritti ed il dibattito televisivo si e' incattivito, ma se fate coming out (e vivete con serenita' voi stessi) nessuno vi rompera' i maroni. Se ce li avete, certo!

Io ho convissuto per otto anni col mio compagno di allora (tra Milano e Firenze) ed e' stato bellissimo. Nonostante il vergognoso dibattito sui PaCS. Fra noi e quel merdume mediatico e politico c'era il filtro della realta' di tutti i giorni.

Vedete le cose troppo in negativo perche' siete ancora velati e avete troppi timori.

 

CORAGGIO

 

Ovviamente non credo di dover replicare agli insulti di qualche ragazzino che non ha ancora fatto il coming out!

Edited by HugeUnicum
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Io credo che guardiate troppa TV. Quella certamente inaccettabilmente omofoba. Io sono cresciuto in un paesino di 5000 abitanti del Sud prima di trasferirmi a studiare - 15 anni fa - a Milano prima e a Firenze dopo. L'Italia in cui sono cresciuto io non era omofoba. Non erano tutte rose e fiori ma era OK. Ancora sostenibile. Accettabile. Le cose non andavano meglio all'estero dopo tutto. Stento a credere che la situazione sia drammaticamente cambiata negli ultimi anni. Certo, la frustrazione e' tanta perche' mancano certi diritti ed il dibattito televisivo si e' incattivito, ma se fate coming out (e vivete con serenita' voi stessi) nessuno vi rompera' i maroni. Se ce li avete, certo!

Io ho convissuto per otto anni col mio compagno di allora (tra Milano e Firenze) ed e' stato bellissimo. Nonostante il vergognoso dibattito sui PaCS. Fra noi e quel merdume mediatico e politico c'era il filtro della realta' di tutti i giorni.

Vedete le cose troppo in negativo perche' siete ancora velati e avete troppi timori.

 

CORAGGIO

 

Ovviamente non credo di dover replicare agli insulti di qualche ragazzino che non ha ancora fatto il coming out!

 

Beh non so dove tu abbia vissuto esecrande abominio ma io ho fatto coming out con parecchia gente, non sono un nascosto, l'ho già scritto post fa ma vedo che leggete solo quello che volete leggere. La situazione prima era anche peggio, da dieci anni a questa parte sono stati fatti progressi, e tra altri dieci-venti anni se ne faranno altri, magari definitivi.

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Bullfighter4

Come qualcuno ha scritto sopra, il fatto Che il singolo non abbia vissuto drammatiche esperienze non necessariamente significa che I pregiudizi non esistano.

Personalmente sono sposato con un uomo, e sono piu' di 10 anni che viviamo assieme. Vivendo in un quartiere ad altissima concentrazione gay, non e' un problema per nessuno. Anzi. Purtroppo per molti non e' cosi', per um motivo o per l'altro. Fingere Che la maggiorparte della gente accetti I gay nella vita di tutti I giorni e' pura faciloneria. La gente ci ride dietro, ci disprezza, e come molti padri dicono, vive con il motto " meglio un figlio morto Che ricchione". Alla gente Che sta male, soprattutto quando sono giovani, non mi sembra il caso di sbattere in faccia la mia posizione privilegiata. Se anche voi vivete bene la vostra vita, siate meno cinici.

 

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[quote name=R.POST' timestamp='1357091810' post='634790]
magari se vivi in UK o Spagna I ragazzini non hanno motivo di lamentarsi, ma in Italia ce ne vuole di coraggio.

 

Non so in UK, ma in Spagna ancora c'è molto da fare per il bullismo giovanile suy gay (o almeno questo è quello che dicono le associazioni gay spagnole), c'è da premettere che i ragazzini e i giovani spagnoli a me paiono (parere del tutto soggettivo) più maschili ed irruenti nei modi di quelli italiani. Basti pensare che ogni volta che si va in Italia mio marito pensa che 3 ragazzi su 10 siano effemminati, gay o altro perchè vede tanti truzzi con look metrosexual, sopracciglia tagliate o depilate, movimenti aggraziati, occhiali da sole colorati o acconciature da "checca" o altro. E io gli dico "no, quello è un truzzo e quello spera di far colpo sulle ragazze con degli occhiali colorati". Questa premessa serve per dire che magari i ragazzi spagnoli hanno a prescindere (che tu sia o no davvero gay) una certa predisposizione al 'machismo' per cui basta magari non piacerti il calcio o non essere irruento per beccarti in tenera età un 'nenaza'(femminuccia). Sono comunque mie supposizioni, mi limito a dire quello che vedo e non vado certo alle medie né alle elementari né al liceo :D! Posso solo certificare, sempre da quello che ho visto, che nei 3 anni del liceo (mi pare sia solo il triennio qui) e nell'Università non ci sia alcun problema di sorta perché conosco moltissimi ragazzi out con tutti che hanno avuto un percorso out anche gli ultimi anni di scuola ed università.

 

Questa lunga premessa serve per dire che anche qui in Spagna (e magari anche in UK, che ne so!) i ragazzini potrebbero essere sfortunati e avere dei buoni motivi per lamentarsi. Puoi sempre capitare nella classe omofoba o nella scuola cattolica che non ti tutela per nulla, e che si fa?Si ci autocommisera tutta la vita (per quanto ragione si abbia queste orrende ingiustizie) o si pensa a cambiare classe e/o scuola? Si subiscono ingiustizie crudeli, ma non è certo piangendosi addosso tutta la vita che si cambia la propria vita in meglio, bisogna reagire e gli strumenti ci sono.

 

Io da bambino venivo costantemente preso in giro per alcune cose, non mi dicevano 'femminuccia', ma erano i classici insulti crudeli che ti dicono i bambini:"quattrocchi", "cicciobomba" "palla di lardo" (sono esempi, non gli insulti che mi rivolgevano :D). Capisco che a voi non suonino tanto gravi come "femminuccia" o "frocio" ed oggettivamente non lo sono, ma per un bambino non penso faccia differenza perché lui soffre in quanto viene preso in giro per gioco e deriso continuamente. Non che mi prendessero di mira e all'epoca manco mi rendevo conto più di tanto (mi arrabbiavo giusto 5 minuti), ma ripensadoci ora è vomitevole la facilità di insulti infimi che si possono dire quando si è bambini e quanto poco si preoccupino le maestre di questi aspetti. Non dico che devo ringraziare i miei crudeli compagni delle elementari, ma mi hanno permesso di sviluppare una difesa e una capacità di controbattere e reagire particolarmente efficaci. Basti pensare che dalla 1° media in su sapevo come farmi rispettare (a parole o con i fatti!). Per questo forse non ho vissuto una reale paura dell'omofobia, in quanto già da piccolo ci avevano provato a schedarmi per altre cose del mio carattere e del mio fisico. L'essere bisex che per la gente è semplicemente "tu sei gay" per me è stato solo una cosa in più che non mi ha mai creato nessuna reale paranoia o paura. Sapevo che nella mia città Natale non avrei potuto vivere liberalmente e che l'Italia non offriva la qualità di vita che volevo (bello il cibo e il clima, ma la gente morbosa ed ipocrita del belpaese è un incubo). Ho studiato, ho trovato lavoro, ho fatto le mie esperienze, mi sono schiarito le idee sulla mia sessualità e ho vissuto la mia vita (finora) con serenità e nessun particolare intoppo. Miracolato?Fortunato? Non credo, ho solo scelto i momenti giusti, lavorando sodo e scegliendo con cura la mia strada. L'ho fatto io, lo possono fare tutti. Volere è potere.

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Ogni tanto qualche amico americano mi chiede come sia possibile che solo in Italia non si

facciano progressi in merito all'omofobia mentre tutta Europa fa passi avanti. Ecco, basterebbe

tradurgli e fargli leggere un thread come questo.

Edited by calvin2010
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Bullfighter4

Calvin, in America i giovani gay vivono bene nelle grandi citta'. Nell'america conservatrice ( soprattutto nella bible belt) niente affatto. E infatti si spostano nelle grandi citta'. Cosi' come in Italia si spostano a Roma, Milano, Bologna, etc, etc. Sono d'accordo sul fatto che i giovani gay debbano essere forti e non piagnucolosi, ma penso sia comprensibile che si sentano inadeguati in una societa' che e', che piaccia o no, prevalentemente ad uso e consumo degli eterosessuali. Magari manco dall'Italia da troppi anni, ma tutta questa accettazione nei paesini ( del sud o del nord) non me la ricordo. Magari mi sbaglio, e mi farebbe piacere.

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Beh non so dove tu abbia vissuto esecrande abominio ma io ho fatto coming out con parecchia gente, non sono un nascosto, l'ho già scritto post fa ma vedo che leggete solo quello che volete leggere. La situazione prima era anche peggio, da dieci anni a questa parte sono stati fatti progressi, e tra altri dieci-venti anni se ne faranno altri, magari definitivi.

 Ma esecrande abominio  a chi, figlio mio? Parla come ti ha fatto mamma! Ma soprattutto, come ti permetti? Non hai capito niene di quello che ho scritto, come la moderazione del resto. Siete in buona compagnia. Il coming out ti serve a poco se non vivi una relazione stabile alla luce del sole, condividendola col resto del mondo che allora finalmente ti capira' e ti accettera' senza grossi problemi.   Ma con chi credi di parlare? Avrai tempo comunque per crescere.

Viviamo in un mondo precario e nuclearizzato dove resta difficilissimo per un eterosessuale mettere su famiglia e crescere dei figli. Provare per credere. Siamo circondati da ragazze madri e padri separati che mai vedranno i propri figli. Il maschio eterosessuale vive una crisi storica e qui si parla ancora di privilegi. La societa' non e' fatta a misura di eterosessuale, ma a misura di provincialotto semi-benestante. 

 

Sarebbe anche l'ora di smetterla di piangersi addosso.

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Tutti completamente OT, mi sbaglio?
Qui non si tratta di fare vittimismo, piangersi addosso, guardarsi l'ombelico o mettere la capra sul latte versato, si elencavano privilegi che oggettivamente gli eterosessuali hanno. Fatti, non pugnette. Mi piace al contrario il senso positivo di questo topic, che poteva tranquillamente essere "manifesto delle libertà negate alle persone LGBTQ". Mi sembra un buon esercizio di stile scovarli e, da attivista, analiticamente, fare in modo che i privilegi diventino diritti di tutti.

Dunque, battendomene il battacchio, come se non fosse stato scritto niente, continuo ad allungare la lista:
- La mia educazione mi fa facilmente individuare i miei bisogni primari per vivere (conforme) in questa società
- I maggiori opinion leader del mondo, come ad esempio Mel Gibson o il papa, promuovono il mio orientamento sessuale e deprecano ogni comportamento diverso
- In tutte le lingue del mondo il mio orientamento sessuale è dato per scontato

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 Ma esecrande abominio  a chi, figlio mio? Parla come ti ha fatto mamma! Ma soprattutto, come ti permetti? Non hai capito niene di quello che ho scritto, come la moderazione del resto. Siete in buona compagnia. Il coming out ti serve a poco se non vivi una relazione stabile alla luce del sole, condividendola col resto del mondo che allora finalmente ti capira' e ti accettera' senza grossi problemi.   Ma con chi credi di parlare? Avrai tempo comunque per crescere.

Viviamo in un mondo precario e nuclearizzato dove resta difficilissimo per un eterosessuale mettere su famiglia e crescere dei figli. Provare per credere. Siamo circondati da ragazze madri e padri separati che mai vedranno i propri figli. Il maschio eterosessuale vive una crisi storica e qui si parla ancora di privilegi. La societa' non e' fatta a misura di eterosessuale, ma a misura di provincialotto semi-benestante. 

 

Sarebbe anche l'ora di smetterla di piangersi addosso.

 

In Italia se non ti sposi non hai i vantaggi economici se rimani una coppia di fatto. Ripeto: non so dove tu viva, forse a Fantasilandia, io vivo in Italia, e gli eterosessuali non soffrono di crisi sociali a parte quella di cui soffrono tutti come disoccupazione, precariato e povertà. Non mi piango addosso, te lo ripeto anche questo per la duecentesima volta, constato la realtà dei fatti, se in certe zone i LGT sono alla pari degli etero tanto meglio, ma viviamo in uno dei Paesi col più alto tasso di omofobia sociale in Europa occidentale. Dire che questa "lista" è esagerata è difesa nei confronti della società cattolica (sì in crisi ma sempre cattolica ed eterosessista) che ci circonda. Conosco persone single con figli, ma sono sempre una minoranza, e ancora esiste la discriminazione e diffidenza verso chi ha avuto figli da giovanissimo e per "incidente". Il maschio eterosessuale vive una crisi storica e sì si parla di privilegi perché in ITALIA i privilegi etero sono tuttora vigenti per consuetudine e protezione governativa, chi non sa aprire gli occhi non sarà artefice del cambiamento e dovrebbe andarsene a fare in culo. Tu vivi nel Regno Unito? Beh credo sia l'esatto opposto della situazione italiana, l'omofobia è ovunque, in questi Paesi è a minimi livelli. Basta accusare di vittimismo, siete voi degli stronzi di fogna che non sapete guardare in faccia la realtà. Smettete voi difensori di questa società ingiusta e merdosa di sostenerla e dare addosso a chi invece la ritiene sbagliata e pervertita.

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In questa discussione si può obiettare a molte cose tuttavia in Italia, esistono alcuni diritti, tipo l'accesso al matrimonio, che sono esclusivo appannaggio degli etero

Quando un diritto non è riconosciuto a tutti ma solo ad alcuni, si definisce, per l'appunto,  PRIVILEGIO e questo fatto è incofutabile

Edited by prefy
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Guarda, tu devi farti una vita, figlio mio, privilegio che nessuno ti potra' mai togliere.

 

La maggioranza di voi non ha mai neanche avuto una relazione lunga alla luce del sole. Cosa ne sapete del matrimonio? Il matrimonio come istituto giuridico andrebbe esteso a tutte le coppie, anche a quelle dello stesso sesso. Ma la discriminazione ed il privilegio sono due cose diverse.

Edited by HugeUnicum
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Una vita già ce l'ho, non è oggetto di discussione e non devi preoccupartene

Farsela non costituisce privilegio per nessuno ma in certi casi può essere reso più difficile per motivi esterni

resta il fatto che formalizzare una relazione di coppia è privilegio di una parte della popolazione

Saperne o no di matrimonio non c'entra, il principio che conta è che un diritto deve essere agibile per tutti in modo che tutti abbiano le stesse possibilità di scelta

La disparità di trattamento di fronte alla legge è una discriminazione e, per chi la subisce, può avere esiti negativi o positivi, in quest' ultimo caso avremo un privilegio, sono due facce della stessa medaglia

Edited by prefy
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Questa cosa me l'ha dimostrata mia nonna, quando ha invitato Matteo (con cui sono fidanzato da sette anni)

al suo ottantesimo compleanno, insieme alla ragazza di mio fratello e al ragazzo e alla ragazza dei miei cugini.

Invitarmi da solo, sarebbe stato "trattarmi da gay" e per la famiglia sarebbe stato più imbarazzante.

 

Leggo solo adesso questo thread ma devo dire che tua nonna è stata semplicemente fantastica. Ah, come mai citi Trieste come esempio di città omofoba? E' storicamente una delle città più laiche e con la mentalità più europea d'Italia. 

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Vedo che come sempre si parla coi muri e che il succo del discorso non l'avete proprio capito! Ci sono ingiustizie? si. Ci sono discriminazioni?si. Bisogna vivere al massimo la propria vita o farsi affondare dalle discriminazioni, odio e insulti di una manciata di idioti patentati?Viviamo nel 2012 e per quanto indietro stia l'Italia non credo che a Bologna, Torino, Milano o Roma un gay viva così male. Capisco che nel paesino provinciale possa essere un inferno, ma non capisco cosa impedisca di trasferirsi in realtà italiane più accoglienti. Per quanto uno possa essere forte od avere la sindrome del super-eroe non penso sia sano né il massimo vivere in un posto dove si è l'unico gay, ve ne sono 3-4 e/o una decina sono velati o nascosti. E in una città per quanto accogliente possa essere ci sarà pur sempre la possibilità di essere insultato, deriso o altro (la madre degli omofobi è sempre incinta), cambia ovviamente la quantità e la qualità degli attacchi omofobi. Sea Roma è più frequente essere insultato non è detto che a Londra, per quanto meno frequente e più gay-friendly, non possa succedere. Un conto è dover lottare contro un intero paesino o un realtà provinciale troppo retrograda e morbosa, un altro è avere a che fare ogni tanto con qualche deficiente che si può mandare tranquillamente a quel paese.

 

Io sono solidale col problema del topic, ma il punto è che nonostante le discriminazioni reali e le difficoltà non si ci può lasciare influenzare dal giudizio e l'opinione di pochi o molti deficienti omofobi. Così non fate altro che fare il loro gioco ed fargli ottenere quello che vogliono: farvi sentire inferiori, inadatti e infelici. Non siete voi che vi dovete isolare, ma siete voi che dovete isolare gli omofobi e non fare il loro gioco. Non è così difficile, basta selezionare la gente che ci rispetta al 100% facendo volentieri a meno di tutto il resto e vedrete che le sorprese saranno tantissime, molte in positivo per fortuna. Nel CO poi vedrete quanto vi sbagliavate su certe cose.

 

Scoprirete che quelli che pensavate più omofobi si rivelano quelli che non fanno proprio caso al vostro orientamento sessuale, mentre alcuni che da sempre pensavate gay-friendly lo sono tanto per fare i "radical chic" e hanno una concezione da "scoiattolino" (traduzione:simpatici esseri da compatire, ma inferiori) dei gay. Io vengo da una realtà super provinciale, eppure con mio immenso stupore tutta la mia famiglia (includendo zii ed altri),che ritenevo super-omofoba, ha accolto la mia coppia con naturalità e in modi mille volti più gradevoli, genuini e affettuosi di certi famigerati miei "amici e sostenitori dei gay". Un po' è merito della predisposizione della mia famiglia, ma un po' penso che sia anche merito mio. Non mi sono MAI posto come una vittima perché non è un mio problema essere bisex e ho subito messo in chiaro che è un problema loro se non lo capiscono e che la vita è mia. E a mio padre dopo 2 battute omofobe realmente pessime, col vano tentativo di farmi sentire ridicolo e di farmi "ritornare in me", replicai con determinazione "sì, sì è come dici tu. se a te ti da fastidio, mi dispiace, ma la vita è mia e la felicità anche. Se non l'accetti è un tuo problema, non mio.". E una volta passati 5-6 mesi, tutto tornato come prima e meglio di prima e ci chiede sempre quando passiamo a trovarlo in Italia. Se avessi fatto la vittima, o mi fossi lasciato trasportare dalle mie paure e non da quello in cui credo e che voglio, avrei lasciato campo libero a loro per pensare che mi sbagliassi.

 

Ah e per quanto riguarda i falsi "amici dei gay", ho assistito ad atteggiamenti così subdolamente omofobi che 'quasi quasi' preferisco gli omofobi, almeno non fanno gli ipocriti e sono sinceri. Ho assistito a robe tipo "Il giorno prima: ma si vede proprio che sei un donnaiolo. il giorno dopo (faccio CO): ah e quindi?io lo avevo già capito!(la faccia però è di pietra e scandalizzata). "E quindi?che problema c'è?piuttosto fammi vedere chi è", una volta soddisfatta la curiosità  li vedi più distaccati e distanti. Un precedente collega di lavoro tutto "sinistra&rispetto per i gay e per tutti" ha addirittura cominciato ad ignorarmi e scansarmi subito dopo che l'ha saputo, e faccio notare che mi chiamava sempre per fare pausa o uscire di tanto in tanto. Un'altra mia amica poi è l'esempio vivente di come certi falsi "gay-friendly" sfruttino i gay come "scoiattolini" o per fare gli 'alternativi' visto che per lei i gay sono sinonimo di "fuori le righe" sempre e comunque. Insomma per lei dovrebbero essere tutti modaioli, volgari, scopaioli che ascoltano Madonna e Britney Spears, quando vide il mio ragazzo (non l'attuale, cioè mio marito) mi disse "ah, me l'aspettavo diverso. non ti ci vedevo con un tizio del genere" e io riferisco ai miei amici che mi dicono "sì, certo. Se l'aspettava gay cliché perché non sa concepire altri gay". Per ritornare al filo del discorso, io gente del genere la mando gentilmente a quel paese.

 

Mi sono dilungato come sempre, ma ci tenevo a specificare certe cose.

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Domandina OT per tutti quelli che non vogliono parlare di discriminazione dei gay, che non vogliono

vedere mai le cose da una prospettiva gay, che non vogliono mai parlare di diritti gay ecc. ecc.

 

Ma perchè scrivete su un forum GAY?

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Bullfighter4

Soprattutto quasi tutti si sono trasferiti da qualche altra parte (potete benissimo dire Che I motivi sono studio e/o lavoro). L'unico qui che ci mette una faccia e mi sembra viva dove sia cresciuto e' Almadel.

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Soprattutto quasi tutti si sono trasferiti da qualche altra parte (potete benissimo dire Che I motivi sono studio e/o lavoro). L'unico qui che ci mette una faccia e mi sembra viva dove sia cresciuto e' Almadel.

 

Non tutti hanno il carattere di Almadel (o persone simili a lui) e non tutti sentono la necessità di dover sprecare parte della loro vita nel fare i super-eroi verso una realtà provinciale e abbastanza retrograda. A personalità come Almadel in fondo piaccciono le lotte sociali, recitare la parte del guru e si sentono comode nel ruolo del ribelle contro la società, ma puoi davvero biasimare qualcuno se non è disposto ad estenuanti battaglie sociali giornaliere in un clima retrogrado e provinciale? Il ragazzetto di paese di 16anni che deve fare?Fa il super-eroe come Almadel e si sorbisce con tutta probabilità anni di odio e gesti omofobici di tutto il paese o aspetta l'università per trasferirsi in una città più accogliente e decidere di affrontare una battaglia meno dura? Non è certo essere 'codardi', ma essere previdenti ed usare un po' di sale in zucca, io sono decisamente contro la sofferenza inutile e se si può vivere in modo migliore perché non farlo?Perché non "ci si mette la faccia"?Perché fa figo raccontare di aver lottato contro il paese ed avercela fatta?A me fa piacere per chi ce la fa in contesti difficilissimi, ma la sofferenza nel farcela non te la ripaga nessuno e non tutti hanno avuto un finale felice purtroppo e magari in quel paesello hanno finito per restarci a vita. Tanto ci sarà sempre l'occasione di "metterci la faccia" e penso che sia ancora più soddisfacente non dare la soddisfazione a nessuno di non averci sofferto neanche un po'.

 

Buona parte del mio CO l'avevo già fatto nella mia città natale, ma non vedevo l'ora di scappare e di conoscere altre realtà. Anche ipotizzando un clima cittadino favorevole, la città e l'Italia in genere mi sono andati sempre troppo stretti. Sono del parere che bisogna sempre cercare di essere il più possibile felici e gettare delle buone basi per poterci riuscire ed è per questo che risparmiavo sempre per fare economicissimi viaggi che mi permettessero di conoscere un po' l'Europa e nel frattempo studiare a tempo perso le lingue. Dopo essere andato un po' di volte in Spagna mi sono detto, ma io perché non studio e non lavoro qui?E' da lì mi sono trasferito, ho avuto le mie storie (etero/gay) e dopo un po' ho trovato l'amore con la A.  Esattamente di cosa dovrei sentirmi "in colpa"?

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@@Ainelif per quanto sia stato aggressivo nell'esporre il proprio punto di vista, ha toccato in maniera diretta il punto della situazione: ma perchè diamine si da addosso alla propria stessa categoria? E per cosa poi? Per un post in cui si è giocato sul concetto di paura e mancanza dei diritti degli omosessuali in italia rigirando le frasi dal punto di vista etero?
Come diamine si fa a dire che c'è del vittimismo in quelle frasi, quando sono semplici considerazioni che comunque appartengono alla nostra realtà?

 

E fatemi capire, ora solo chi ha avuto una relazione duratura alla luce del sole è detentore della realtà e può arrivare a negare le problematiche che hanno avuto altre persone?

 

Ma sopratutto ma chi vi da il diritto di  stabilire che dalla parte dei vincenti e dei migliori ci sta esclusivamente chi ci ha messo la faccia mentre tutti gli altri sono dei falliti o gente che non ha una vita?

Senza conoscere le loro storie? Senza conoscere il perchè di alcune scelte? Del perchè si preferisce rimanere in silenzio?

 

Peggio degli omofobi.

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Ma quanto la fate tragica? :)

Io mi sono dichiarato a Padova e non a Teheran

e a parte in un caso non ho mai avuto problemi.

 

Fate un bel miscuglio di "omofobia sottovalutata"

(che è la questione dei diritti civili, a cui pare che importi a pochi)

e di "omofobia sopravvalutata"

(che è la paura delle prese in giro, delle botte della perdita di amici e parenti...)

 

Inoltre - pur di non ammettere che potevate fare qualcosina in più -

devo pure sentirmi dire che sono un "super-eroe guru ribelle"

solo perché ho scelto di vivere nella stessa condizione

in cui si troverebbe un qualsiasi ragazzo effeminato o una ragazza mascolina.

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Bullfighter4

In effetti nessuno legge veramente quello Che scrivono gli altri. Non facevo elogi ad Almadel, dicevo solo Che se fosse vero Che non ci sono discriminazioni e i giovani gay vivono spensieratamente la loro vita nei paesini della provincia italiana ( e non), allora perche' non ci rimangono? Ognuno fa come gli pare. Certo Che se uno va a fare il cardiochirurgo in una grande citta' allora capisco Che non lo puo' fare in un paesino, ma se vai a mettere merende sugli scaffali di un supermercato allora e' diverso.

 

Almadel, con l'ultima frase vorresti farci credere Che non sei effeminato?

Il tuo impegno sociale ha compromesso una tua carriera professionale?

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ho preso l'ultimo commento  su repubblica.it allo spot
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/baci-omosessuali-in-uno-spot-scoppia-la-polemica/115188/113592?ref=HREV-2

e ve lo riporto, mi sembra che la ragazza fornisca una buona fotografia di parte della popolazione...

 

ovviamente se volete farvi una bella risata di commenti cosi ce ne sono tanti 

 

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A me del sugo pronto non me ne può fregar di meno, meno ancora delle pubblicità che associano il sesso o l'amore con il cibo (vedi lo yogurt con chi cui si fa l'amore perchè ormai non è che si mangi o si beva...) ma sono libera di DIRE e SOSTENERE che a me coppie gay o etero che si baciano perchè mangiano un sugo urtano la mia vista e mi disgustano, perchè la famiglia non si fonda sulla coppie gay,ma guarda un pò sul matrimonio, parola che, x chi non lo sapesse, deriva da "mater=madre", cosa che i gay non potranno mai essere per natura.Ciò detto è inutile che continuino a rivendicare diritti cadendo ingenuamente nella ghettizzazione, in una paradossale contraddizione in termini; domandatevi: a chi chiedete i diritti? da chi volete consenso?chi è nel giusto non chiede, ha già tutto e sopratutto non si piange continuamente addosso con la manfrina del paese arretrato e dell'omofobia=p­aura dell'uomo? ma di chi?liberi di essere gay ma senza forzare gli altri ad essere "accettati"e sopratutto avendo cura di vivere la propria vita privata a casa propria, nella privacy e non in un continuo vittimismo e un quasi compulsivo impeto a mettere in mostra la propria omosessualità: sono fatti PERSONALI e siccome siamo in un paese libero , siamo tutti liberi di non urtare la sensibilità e i gusti sessuali dell'altro , etero o gay che sia!Lo spot è fuori luogo.
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Edited by marcCA
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Tipregotipregotiprego

La cosa che mi irrita di più è non trovare un giro di parole per esprimere quello che penso senza rischiare il bannaggio.

Quando Benedetto XVI è uscito con la frase che la famiglia è fondata sul matrimonio ho guardato mio marito e gli ho detto "ma pensa te che scema che sono, e io che pensavo si basasse sull'amore..."

Fare poi della semantica sulla parola matrimonio per negare dei diritti è nauseante.

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Io veramente, per fortuna o purtroppo, non mi sono trasferito da nessuna parte, ma vivo da 21 anni ininterrottamente nella stessa casa nel medesimo paese dell'istessa provincia.

I motivi per cui trovo stucchevole la lista li ho già esposti, semplicemente mi sento libero di esprimere la mia opinione, essendo questo un luogo virtuale di incontro, così come mi sento libero di non sentirmi parte della "categoria dei gay", che mi puzza tanto di una presunta comunità omosessuale, che come esponetti tempo addietro, forse discutendo proprio con Almadel, non solo credo sia inesistente, ma la reputo potenzialmente nociva e ghetizzante, e della quale non mi sentirei parte.

 

@@calvin2010 scusa ma francamente mi sembra che si stia parlando, come già in passato, di diritti e tematiche omessuali, almeno che per te discutere non voglia dire concordare con le tue idee. Inoltre non capisco cosa sia la "prospettiva gay", personalmente credo che le visioni siano plurime, circa una ogni omosessuale, e spesso discordi, e le istanze pure possono essere discordi sia nel merito che nei soprattutto nei modi. 

Scrivere sul forum è una simpatica routine tra il diletto ed il cazzeggio, dato che nella maggioranza dei casi mi trovo quasi sempre in minoranza nelle discussioni è anche un utile modo per mettere alla prova le mie convinzioni, informarmi, e caso mai allargare le mie prospettive, soprattutto in merito ad alcuni temi che nella quotidianità poco posso testare. Tu domandi ad alcuni perchè stanno su un forum gay, io domando a te, che provi tanto fastidio per le opinioni non concordi con le tue, perchè stai su un forum.
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Bullfighter4

Come mi disse un vecchio amico ( vecchio nel senso che aveva 60 anni e io poco meno di 30 all'epoca), nel momento Che ti dichiari, tutto cambia. Non necessariamente in male, ma tutto cambia. I rapporti con gli amici, con la famiglia, sul lavoro, etc. Poi raccontatevi le storielle Che volete.

Quello Che si dichiarano giovanissimi poi spesso non possono fare altrimenti, tanto sono gia' additati perche' palesemente visibili. Oppure perche' vivono in ambienti con una mentalita' apertissima. Infatti da questo forum, per il poco Che ho letto, pare Che la vita di un giovane gay nei paesini italiani non sia un problema per niente.

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Bella città Padova comunque! ;) Io avevo capito  che Almadel viveva in un paesino sperduto tra le montagne del Friuli! Forse se avessi vissuto anch'io lì qualcosina in più l'avrei potuta fare, ma sinceramente non ho mai nutrito nessun particolare amore speciale per la mia città natale nè per la mia patria natale, per cui non riesco a sentirmi in "colpa" di nulla. Piuttosto quel "qualcosina in più" lo faccio pur sempre qui in Spagna e indirettamente nella mia città natale. In genere chiunque sia out con tutti e viva serenamente fa sempre e comunque "qualcosina in più" ;).

 

Dopo il CO non è cambiato praticamente nulla. Anche perché il CO per un bisex lascia pur sempre un retrogusto amarissimo visto che la maggior parte crede solo che tu sia gay. Non mi sono sentito nè più libero, nè i rapporti con amici ed altri sono cambiati. E' come se avessi cambiato una bugia (l'eterosessualità) con una mezza bugia ("l'omosessualità)`, ho invidia per chi può dire dichiararsi gay e basta! Comunque nessuna storiella @ non cambia nulla, poi ovviamente depende dai casi e dalle situazioni e dalle amicizie coltivate.

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