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Questioni etiche legate all'omogenitorialità tramite GPA (gravidanza surrogata o "utero in affitto") e donazione di sperma.


wasabi

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Prendo spunto dalla discussione sorta all'interno del topic sull'aborto per sottoporvi una questione che, secondo me, merita un approfondimento a sé.

Cosa pensate delle modalità che possono consentire agli omosessuali di avere bambini, che siano anche biologicamente figli di uno dei componenti della coppia?

Mi riferisco, in particolare, a pratiche che in Italia sono (ancora) illegali come la gestazione per altri, altrimenti detta "utero in affitto", o alla donazione di sperma per le donne.

 

A questo link si trovano informazioni a riguardo:

 

http://www.famigliearcobaleno.org/Info_GDS.asp

 

1) Secondo voi, quali sono i problemi etici (se esistono) da tenere in conto nel ricorrere a questi strumenti?

 

2) Voi prendereste in considerazione queste possibilità, avendone la facoltà?

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io mi batto per una concezione secondo la quale l'omosessualità

 

(o meglio ancora la bisessualità, cioè la condizione in cui nn ci sono confini pregiudiziali nei gusti sessuali, ma solo preferenze o inclinazioni prevalenti che non escludono le altre):

 

essere omo/bisessuale è una variante naturale della natura umana

 

allo stesso modo, i bambini nascono da un uomo e da una donna

 

certo possono venir fuori in molte altre situazioni diverse

 

però penso che la cosa migliore e più bella sia che un bambina abbia un padre-uomo-di sesso maschile e una madre-donna-di sesso femminile

 

 

trovo davvero squallida la storia del genitore a e genitore b

 

mi ricordano le mostruosità delle ideologie totalitarie....

 

 

rivendico la bellezza della omosessualità, che è sempre esistita,

 

allo stesso modo amo vedere i bambini nei passeggini portati da mammà e papà

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Non voglio mancarti di rispetto, o risultare offensivo haider, ma la tua posizione mette un po' troppo in condizioni di serie B l'omosessualità. Penso che gli omosessuali possano benissimo costruire qualcosa senza doversi ritrovare in schemi rigidi a loro negati. @@wasabi Io ho riflettuto a lungo sulla questione. All'inizio ero totalmente contrario, ma poi col tempo ho cambiato idea. Forse l'umanità ha quest'idea così rigida che i genitori devono stare assieme e d'amarsi, ma l'amore per i figli e l'amore per i partner sono 2 amori diversi che non devono essere per forza legati. Non c'è niente di più squallido di una coppia che sta assieme per i figli o gente che si sforza di avviare una relazione (matrimoni riparatori e simili) perché ha un figlio con quella persona. Penso che i bambini siano felici se anche i genitori lo sono e che una persona non può "utilizzare" i bambini per 'ricattare' od elemosinare l'amore del partner. Io non lo vivo e non so quello che si prova, ma non credo che debba essere piacevole fare un figlio con una persona da cui poi magari ci si separa e si è comunque costretti a mal sopportare per il bene del bambino. Tra ripicche e gare incoscienti (o no) nel dimostrare al bambino che si è il "genitore migliore" alla fine il bambino non vive in un clima per nulla piacevole. Per non parlare del fatto che magari 2 etero si sposano fanno un figlio e a 3 anni dalla nascita del figlio si separano e fanno vita da single (o in coppia non ufficiale) e quindi di fatto sono genitori SINGLE quindi non sono per nulla diversi dagli altri modelli di genitorialità visti come "cose dell'altro mondo". C'è solo la facciata che prima erano una coppia e l'hanno fatto assieme, ma nella realtà dei fatti sono genitori single che magari si odiano e fanno vivere il bambino in un clima tensioni e continui cambi scomodi (3 giorni io-il secondo sabato tu-ecc.). In che modo 2 genitori gay dovrebbero essere meno etici?E una madre single?Tra l'altro ho qualche amica (pure etero tra l'altro) che si è fatta l'inseminazione e fa la madre single e mi sembra abbastanza felice e i bambini non sembrano avere grandi traumi (anzi). Io ero contrarissimo all'utero in affito, ma dopo aver visto un documentario ho cambiato idea ed è una scelta che invidio tantissimo a chi può permettersela. Purtroppo ha costi spropositati (solo per ricconi :(), ma le donatrici di utero e la gestante sembrano davvero farlo per pura vocazione e non sentono il legame genetico. Io avevo questa immagine crudele di donne sfruttate per portargli via il bambino comprato, ma col documentario ho cambiato totalmente idea. Se le donne possono utilizzare lo sperma di uno sconosciuto non vedo che problema etico debba esserci nell'utilizzare la pancia di una donna. E' solo molto più problematico e complicato, ma è lo stesso utilizzo strumentale. Se vincessi al super enalotto sfrutterei questa possibilità, ma visto che non sono di certo ricco e viviamo tutto sommato in un'epoca di transizione faremo la cosa più semplice e priva di qualsiasi "se" e "ma" e a prova di qualsiasi impedimento giuridico: faremo un'inseminazione con una grandissima amica (super fidata) e così il bambino/a avrà semplicemente una mamma e 2 papà :).

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Sono totalmente d'accordo con @@Ilromantico per quanto riguarda la questione etica, ovvero non trovo nulla di sbagliato nell'avvalersi di persone che volontariamente si prestano a portare in grembo il figlio altrui.

 

Anch'io inizialmente vedevo queste pratiche con un po' di diffidenza, poi sono entrato in contatto con la realtà delle famiglie arcobaleno e ho cambiato completamente idea.

 

Mi pongo un dubbio su quello che dici qui, @@Ilromantico :

 

faremo la cosa più semplice e priva di qualsiasi "se" e "ma" e a prova di qualsiasi impedimento giuridico: faremo un'inseminazione con una grandissima amica (super fidata) e così il bambino/a avrà semplicemente una mamma e 2 papà :).

 

Dal punto di vista giuridico il bambino avrebbe una madre e un padre (quelli biologici), l'altro padre non avrebbe alcun diritto di legge sul figlio.

 

A livello personale, al di là del discorso economico, che comunque è importante, preferirei in futuro adottare un bimbo già nato, in quanto non mi interessa particolarmente che a livello biologico sia mio figlio.

Se in Italia non sarà possibile quando per me sarà l'età giusta, potrei pensare di farlo qui a Londra.

 

Non ho però nulla in contrario verso la pratica delle GPA, regolamentate in modo chiaro dal punto di vista giuridico.

Avrei un po' più di perplessità ad avvalermi di amiche che si "prestassero" allo scopo, perchè non mi sentirei portato per la genitorialità a 3, con ruoli, diritti e doveri non stabiliti in modo chiaro.

 

In questo video viene mostrato in modo molto coinvolgente come funziona la gestazione per altri:

 

Edited by wasabi
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Si, da un punto di vista giuridico l'altro padre non sarebbe tutelato, ma da un punto di vista pratico non vedo ostacoli. Certo è fondamentale trovare una persona MOLTO di fiducia e con cui ci è uno splendido rapporto, e non è facile trovarle o che ci sia la giusta situazione. Da un punto di vista legale poi comunque basta uno dei 2 papà a tutelare ed avere pieni diritti sul bambino, se lo Stato non riconosce il secondo papà potremo farcene una ragione. La realtà dei fatti saranno una mamma e 2 papà (almeno spero :))

 

Le adozioni ci ho pensato e ne sono un fermo sostenitore, ma il calvario è così lungo e tremendamente complicato per i gay che sinceramente non ci sto. Vorrei capire perché 2 deficenti etero possano essere genitori per sbaglio o a qualsiasi circostanza e chi adotta invece deve passare una specie di esame da genitore e mille calvari, Lo trovo scorretto ed ingiusto. Tanto vale che risparmio soldi di eventuali uetri in affitto, evito calvari e ottengo il mio diritto ad essere genitore nel mondo più semplice ed incontestabile. Nessuna scemenza cheil bimbo non ha la madre o il padre (che ribadisco non credo sia fondamentale) e nessuna perdita di diritto sul bambino in quanto biologicamente mio o di mio marito.

 

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In generale credo che la propria opinione istintiva abbia poco valore (benchè la maggior parte della gente si limiti a giudicare in base ad essa), ma soprattutto su temi così delicati sarebbe meglio lasciar parlare i fatti o le persone formate in grado di comprenderli ed analizzarli.

Il mio primo pensiero, essendo cresciuto in una famiglia tradizionale, è stato: “Due papà? Giammai!” Poi, pensandoci bene: “due mamme? Perché no?” e ripensandoci meglio, mi sono reso conto che io di mamme ne ho avute parecchie, tra zie, nonna e cugine maggiori con cui ho passato se non più tempo rispetto a quello trascorso con mio padre, sicuramente un tempo di maggior qualità. A ben vedere, se devo far riferimento a qualcuno, se ho bisogno di un consiglio serio, se mi serve un appoggio di qualsiasi genere, tendo a cercarlo al di fuori del mio nucleo familiare (tant’è vero che i primi CO sono avvenuti con le zie e la cugina). Uscendo un attimo dal mio caso specifico e documentandomi un poco, leggo che, effettivamente, il bambino tende ad avvalersi di modelli di riferimento che non necessariamente appartengono al nucleo familiare in senso stretto. Senza contare che la famiglia “tradizionale” è in realtà tradizionale per modo di dire, essendo un prodotto piuttosto recente della nostra società; basti pensare ai figli accuditi da balie ed educatrici nelle famiglie benestanti di una volta o alle famiglie allargate dei ceti più poveri, in cui l’infanzia si esauriva rapidamente per cedere il posto al lavoro nei campi e il contatto coi genitori era limitato (penso ai romanzi di Zola, Verga o ai racconti dei miei nonni, dei tempi in cui bambini venivano per lo più lasciati liberi di scorazzare, mescolandosi a fratelli, cugini e vicini di casa e venendo spesso cresciuti dalle sorelle e dai fratelli maggiori, più che dai genitori).

In secondo luogo, l’omogenitorialità esiste; è inutile cercare di reprimerla; semmai è opportuno valutare cosa effettivamente è saltato fuori da queste “famiglie arcobaleno”; gli studi sono parecchi e propendono decisamente in loro favore, arrivando addirittura a sostenere che “Gay Parents are better than Straight Parents”, in quanto i figli di coppie omosessuali vengono ovviamente cercati e fortemente voluti, a differenza di quanto avviene nel 50% dei casi (stando a ricerche americane) tra gli eterosessuali (spesso neppure in coppia); inoltre, una coppia omogenitoriale che richiede l’adozione è soggetta ad uno stretto controllo e supporto psicologico, risultando perciò molto più selezionata rispetto ad una coppia “eterogenitoriale”.

 

Guarda caso, l’omogenitorialità è un traguardo raggiunto nei paesi più avanzati in tutti gli ambiti; paesi da cui sarebbe opportuno prendere esempio ad occhi chiusi (o semi-chiusi)!

 

Fermo restando che ognuno è libero di fare ciò che vuole, nella misura in cui non nuoce agli altri, mi viene solo da guardare un po’ di sbieco la gravidanza assistita. Capisco che il DNA urli dalle nostre cellule (anche io vorrei avere un figlio col mio sguardo, magari non col mio nasone, però), però c’è davvero bisogno di continuare a proliferare? Le coppie gay sono sterili, guardiamo in faccia la realtà; ciascuno potrà avere il suo discendente, ma la coppia in sé non potrà mai avere una discendenza in comune. Perché intestardirsi a voler “donare” la vita a qualcuno? Più che un dono, la vita mi sembra una condanna: ce ne sono già tanti di condannati, aiutiamone qualcuno! Io credo che mi sentirei molto più utile, pensando di aver donato una famiglia a un povero disgraziato, piuttosto che essermi incaponito per crearne un altro.

 

"chi adotta invece deve passare una specie di esame da genitore e mille calvari": questo, in effetti può esser un buon motivo per ricorrere all'amica/o donatrice/ore; però piuttosto che fare la trafila per la fecondazione credo sia davvero meglio l'adozione!

 

Vi cito un po’ di materiale interessante:

 

http://www.benessere...nitorialita.htm

 

http://www.huffingto..._n_1208659.html

 

http://www.cisonline...genitoriali.pdf

 

http://cronachelaich...isplay?ID=36083

 

http://www.ilfattoqu...tifiche/359769/

Edited by Patroclo
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Da specificare che in generale non sono contraria alla pratica "utero in affitto", ma da madre onestamente non ci riesco ad immaginare che strazio deve essere a rinunciare ad un bambino portato nel grembo per 9 mesi. Siamo sempre animali e gli istinti influiscono tantissimo sulla nostra vita, subito dopo il parto grazie agli ormoni la donna è capace di affezionarsi anche ad un cucciolo di cane se le fai credere che questo è la sua "creatura", si chiama imprinting, non è da sottovalutare. Vorrei dire che dover abbandonare il proprio figlio alla nascita è una trauma per la madre, veramente una tragedia quando capita, quindi le persone che decidono di "affittare" l'utero (anche etero) incentivano alcuni comportamenti dannosi alla psiche in un certo senso, spingono le persone a compiere qualcosa di doloroso e innaturale per qualsiasi animale - dare via il proprio figlio. Non parlando del fatto che "affittare" l'utero è come comprare un rene, la gravidanza ancora oggi è imprevedibile: si può morire anche all'interno della struttura ospedaliera per il distacco della placenta per esempio, una patologia che non si può prevedere e curare; si può avere una patologia preeclamptica la quale può portare alle eventuali lesioni renali e epatiche permanenti, l'innoquo "cesario" è comunque all'80 per cento dei casi porterà ad una impossibilità di avere altri figli con il parto naturale... Insomma la gravidanza e il parto non sono certo una passeggiata. Un altro aspetto che mi preoccupa in questo caso è l'allattamento: il bambino allattato artificialmente già parte svantaggiato, non lo dico io, lo dice l' OMS. Quando ciò accade perché la madre non può allattare o perché non è capace di svolgere la propria funzione genitoriale è un conto, ma quando una coppia decide in anticipo di privare il proprio figlio della possibilità di avere una salute migliore è un altro conto. Se fossi un uomo preferirei percorrere una strada di adozione o fare un accordo con una coppia lesbica o una donna single e crescere il bambino insieme a loro/lei come fanno i genitori divorziati.

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Io ho delle perplessità sulla genitorialità dei gay in genere, ma sicuramente non approvo nella maniera piu assoluta tutti i metodi di fecondazione assistita. Anche bnelle copie etero dove forse potrei arrivare ad approvarla se una giovane coppia debba essere aiutata per problemi medici. Se proprio si vuole essere genitori, megli pensare ad un'adozione per dare una possibilità a bambini che hanno difficoltà

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Da specificare che in generale non sono contraria alla pratica "utero in affitto", ma da madre onestamente non ci riesco ad immaginare che strazio deve essere a rinunciare ad un bambino portato nel grembo per 9 mesi. Siamo sempre animali e gli istinti influiscono tantissimo sulla nostra vita, subito dopo il parto grazie agli ormoni la donna è capace di affezionarsi anche ad un cucciolo di cane se le fai credere che questo è la sua "creatura", si chiama imprinting, non è da sottovalutare.

 

Ecco, queste sono state le riflessioni che inizialmente mi facevano guardare con sospetto a queste pratiche.

Poi ho letto alcune testimonianze di donne che si sono offerte come "portatrici" e che mi hanno fatto vedere il tutto con occhi diversi.

 

In particolare, ne ricordo una che diceva più o meno così: "Nella mia vita forse non avrò scoperto la cura contro il cancro, forse non avrò avuto il Nobel per la pace, ma sono sicura di aver cambiato la vita a qualcuno".

Mi sono commosso, perchè ho capito che le donne che fanno queste scelte, al di là del rimborso economico sacrosanto, lo fanno con lo spirito di essere utili alla vita di qualcun altro, con generosità e altruismo.

Credo che sia molto utile anche il fatto che la donatrice d'ovulo sia una persona diversa rispetto a quella che porta avanti la gravidanza, perchè forse questo rende ancora più marcato il fatto che si sta portando il grembo il figlio di qualcun altro, che si sta offrendo "in prestito" il proprio corpo per un fine nobile.

 

Le adozioni ci ho pensato e ne sono un fermo sostenitore, ma il calvario è così lungo e tremendamente complicato per i gay che sinceramente non ci sto. Vorrei capire perché 2 deficenti etero possano essere genitori per sbaglio o a qualsiasi circostanza e chi adotta invece deve passare una specie di esame da genitore e mille calvari, Lo trovo scorretto ed ingiusto.

 

Verissimo il fatto che la trafila per le adozioni è micidiale e assurda, spero possa migliorare negli anni, perchè comunque, per la mia sensibilità, rimane la strada che preferirei percorrere.

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Io sono favorevole da sempre alle coppie omogenitoriali.

Trovo, come già detto in altri post, che per un bambino conti l'affetto di una persona piuttosto che il suo sesso (anche se sicuramente non è una cosa semplice per nessuno...)

 

Riguardo il tema in oggetto invece mi lascia perplesso. Personalmente non credo che riuscirei ad avere un figlio con il mio compagno sapendo che il bambino è per "metà" di uno dei 2... e per metà di una "sconosciuta".

 

Anzi... non sarei nemmeno sereno se la madre surrogata fosse una amica o una persona conosciuta.

 

Il vedere il bambino crescere, vederlo assomigliare ad uno dei 2... e sapere che dentro di se ha qualcosa di un padre... ma non dell'altro, per me non sarebbe gestibile.

 

Biologicamente 2 uomini non possono avere figli, e questa cosa la rispetto (già per 2 donne si sentono di studi che renderebbero possibile la cosa), per cui mi arrendo a questa evidenza e sicuramente opterei per l'adozione.

 

A quel punto la famiglia diventa una "missione" per dare affetto ad un bambino che è stato rifiutato da altri. E il mondo è pieno di bambini che necessitano di questo affetto.

 

La cosa triste è il parlare di questo mio desiderio ben sapendo che mai sarà messo in pratica, per motivi di diritti mancanti e di età della coppia... ma mi auguro con tutto il cuore di vedere, prima di non essere più vivo, una coppia gay in Italia che adotta.

Edited by Fabiofax
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Ovviamente ognuno di noi ha una sua sensibilità e opta per il metodo che ritiene più giusto. Qui ne abbiamo elencati tre e io sinceramente non vedo nulla di male in nessuno dei 3.

 

@@Fabiofax tu la vedi in un'altra ottica e ci sta, ma la madre non sarebbe per nulla 'una sconosciuta' e non ha un mero scopo 'strumentale' bensì farà parte di questa famiglia allargata e staremo il più possibile assieme nelle feste e nel tempo libero per il bene del bambino. Per me è meglio farlo con una persona di cui so potermi fidare e su cui non ci saranno problemi di ripicche amorose e gare al 'genitore più bravo". E il fatto che il bambino assomigli a solo uno dei 2 non può fregrmene di meno, anzi la trovo pure una cosa dolcissima. Avere un pargoletto che assomigli a lui è un pò come avere un'altra parte di lui (e viceversa lui con me). Per tagliare la testa al toro il mio sogno è di farne 2 :)

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E il fatto che il bambino assomigli a solo uno dei 2 non può fregrmene di meno, anzi la trovo pure una cosa dolcissima. Avere un pargoletto che assomigli a lui è un pò come avere un'altra parte di lui (e viceversa lui con me). Per tagliare la testa al toro il mio sogno è di farne 2 :)

 

Su questo sono perfettamente d'accordo anch'io, non mi importerebbe proprio niente a chi assomigliasse il bambino.

Anzi, se assomigliasse al mio compagno sarebbe meraviglioso :-)

Anche l'idea di averne due, uno a testa, sarebbe proprio carina!

 

Non saprei bene, invece, come gestire il rapporto con la madre ...

Intendo dire, è già difficile essere d'accordo in due sull'educazione dei figli e sulle scelte che li riguardano, figuriamoci in tre.

Poi avrei paura dell'effetto "esclusione" del genitore non biologico nel momento in cui sorgessero problemi tra i due padri.

Finchè va tutto bene, nella coppia e anche con la madre/amica, tutto perfetto ...

Ma in caso di rotture, liti, incomprensioni?

La legge tutelerebbe solo il padre biologico.

 

Nel caso delle GPA, invece, l'aspetto giuridico tutelerebbe entrambi i padri e la madre rinuncerebbe completamente ai diritti sul bambino.

Mi sembrerebbe una soluzione più chiara e meno foriera di casini in caso di problemi.

Edited by wasabi
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Ci tengo ad aggiungere che non sono favorevole per la MIA coppia ad una situazione di GPA.

 

Ma non ho nulla contro chi ricorre a questa alternativa. E l'idea di @@Ilromantico di avere 2 figli per risolvere il problema è deliziosa :)

 

Per come sono fatto io so che non ce la farei... ma non per questo penso male di Ricky Martin :)

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Addie, per questo molto spesso l'ovulo impiantato nell'"utero in affitto" è di un'altra donna, questo cambia molto le dinamiche.

 

Devo dire di essere a favore della famiglia allargata, quindi preferisco amici che si aiutano a donne in prestito e sperma di sconosciuti, ma non trovo nulla di sbagliato nelle pratiche. Semplicemente, il primo mi sembra il modo migliore e più diretto per far sì che il bambino abbia meno dubbi possibile, e il maggior numero di role models di entrambi i generi. Difatti, è quello che intendo fare con la mia compagna.

 

In verità i problemi etici sono più o meno gli stessi dell'adozione, più le difficoltà che ha sollevato Addie e a cui in parte si trova soluzione con il metodo già descritto, cioè di non far crescere la propria creatura alla donna. Sinceramente vorrei che si effettuasse una scrematura maggiore, per far sì che lo facciano solo donne veramente mosse anche da altruismo e non donne che lo fanno solamente per il compenso, proprio perché quest'ultime temo soffrirebbero di più il risvolto psicologico: sarebbe di fatto quasi una forma di prostituzione, e questo mi preoccupa.

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Credo che certe pratiche, quali quelle sopracitate da te siano coerenti e coese, tuttavia credo che la cosa più bella e profonda sia il più grande atto d'amore: l'adozione. credo che i bambini possano crescere bene in famiglie formate da uomo donna .. due uomini e due donne... che in realtà anche se dello stesso sesso una coppia omosessuale racchiude in se tutti i principi del maschio femmina ...Poi ditemi che tutti quelli cresciuti in famiglie di uomo donna hanno avuto infanzia adolescenza e gioventù felice ..e mi butto dalla torre di pisa..

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Domanda: una volta ottenuto un bambino, come si organizza una coppia di uomini per l'allattamento? Svariati studi provano che l'allattamento al seno è preferibile sia per questioni nutrizionali che psicologiche e avere una balia è una spes che la stragrande maggioranza delle coppie nonp può permettersi.

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Io sostengo fermamente il diritto delle coppie gay ad avere figli, per molti motivi tra i quali quello già citato da molti di voi che ciò che rende una famiglia degna del suo nome è l'amore e l'affetto che riesce a trasmettere, non il puro legame biologico...

MA non sono favorevole alla pratica della GPA, perché credo che a rendersi disponibili sarebbero soprattutto donne in difficoltà economiche che andrebbero incontro così a danni sia fisici che psicologici. Purtroppo è già così in paesi in via di sviluppo quali l'India, dove vi sono molte donne che si sottopongono a sequele di gravidanze una in fila all'altra per conto di coppie occidentali di modo da poter mantenere la propria famiglia. Il diritto ad avere figli non deve sconfinare in pratiche di sfruttamento.

L'adozione è un metodo bellissimo per avere figli, infatti ciò che si dovrebbe legalizzare non è la GPA ma l'adozione gay, semplificando le pratiche burocratiche che oggi rendono difficilissimo anche per una coppia etero sposata riuscire ad adottare un bambino.

Per quanto riguarda questa questione

 

Domanda: una volta ottenuto un bambino, come si organizza una coppia di uomini per l'allattamento? Svariati studi provano che l'allattamento al seno è preferibile sia per questioni nutrizionali che psicologiche e avere una balia è una spes che la stragrande maggioranza delle coppie nonp può permettersi.

L'allattamento al seno è sicuramente da preferire, detto ciò esistono anche donne che per svariati motivi non possono allattare e questo non incide in maniera molto rilevante sulla salute e sul benessere del bambino.

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Io non sono stato allattato al seno e ho sempre goduto di ottima salute :-)

 

Sono d'accordo che bisognerebbe selezionare con attenzione le donne che si offrono per fare le portatrici, valutandone le motivazioni e limitando il numero di gestazioni per cui possano offrirsi, affinché non si creino meccanismi perversi di sfruttamento della povertà.

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Anni fa ero in disaccordo. Ho sempre pensato che un bambino/a ha bisogno di due figure, una femminile e una maschile. Stop.

Lo pensavo perché mi basavo sulla mia personale esperienza riguardo l’assenza di uno dei miei due genitori e di cui io, compresi i miei fratelli/sorelle, ne abbiamo fortemente (io anche pesantemente) risentito.

 

Tuttavia, crescendo, rendendomi conto di cosa sono le famiglie arcobaleno e del fatto che se a casa viene meno a suoi doveri per x (ics) motivi una figura maschile o femminile, la puoi benissimo trovare in altre persone: insegnanti, nonni, parenti, amici… oppure, nei casi più fortunati nei puoi fare benissimo a meno.

 

Con genitoriale non intendo un uomo e una donna, ma abbraccio uno spettro più ampio… donna-donna, uomo-uomo, genitori non biologici, nonno-nonna, educatori ed educatrici nel caso dei bambini che vivono in un orfanotrofio.

 

Quanti bambini crescono con i nonni perché i genitori biologici sono (per motivi anche lavorativi) assenti?

Quanti bambini passano la stragrande maggior parte della giornata con i nonni e vedono pochissimo i genitori? O con gli zii? O la zia da sola... o la nonna da sola?

O la baby sitter?

 

 

Come hai già letto altrove, @wasabi, ho espresso il mio totale accordo sull’inseminazione.

 

Ho detto che lo ritengo un grande atto d’amore verso l’essere umano, se tu doni il tuo seme, e il tuo seme può realizzare il desiderio di una donna eterosessuale o omosessuale di diventare madre biologica. Per madre, non intendo solo la genitorialità che si affronta anche tramite l’adozione, ma parlo del viscerale desiderio che una donna ha nel volere percepire, sentire, vivere tutto ciò che i 9 mesi di una gravidanza le manifestano.

 

Stessa cosa per l’utero in affitto. Sono favorevole all’adozione, e ritengo sia importantissimo che una famiglia consideri la possibilità di adottare un bambino, ma sono anche favorevole al fatto che tu, uomo, desideri che il tuo seme possa renderti padre biologico.

 

Mi interrogo come, in termini emotivi, una donna che presta il suo utero, seppur solo come “casa” per la gravidanza, possa poi distaccarsi… io non credo riuscirei.

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Domanda: una volta ottenuto un bambino, come si organizza una coppia di uomini per l'allattamento? Svariati studi provano che l'allattamento al seno è preferibile sia per questioni nutrizionali che psicologiche e avere una balia è una spes che la stragrande maggioranza delle coppie nonp può permettersi.

 

Mia mamma non mi allattò... in quegli anni si era diffusa una fobia (finta) che alcune donne potessero trasmettere qualcosa ai figli... e non lo fece (mentre allatto mia sorella 2 anni dopo... )

Non mi sembra che io abbia problemi nutrizionali nè tanto meno psicologici :D Anzi, rispetto a mia sorella che ha intrapreso una triste vita da massaia... io mi sento molto più realizzato.

 

Per cui direi che quegli svariati studi possono essere cestinati senza problemi.

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Senza dubbio il latte della madre è il meglio per il bambino, ma chi, per le ragioni più svariate, non lo può ricevere non ne ha di certo grossi danni.

 

Comunque, è anche possibile che la madre prelevi il latte con appositi strumenti e lo faccia avere al bambino, che lo può bere con il biberon.

Un po' laborioso ... ma non impossibile ...

Edited by wasabi
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Nell'utilizzo che ho visto io era per dare supporto alla moglie.. avevano 3 gemelli e sta povera donna non poteva farsi ciucciare il seno H24... e così il marito la aiutava.

L'ho anche visto come utilizzo terapeutico per far sentire il padre più vicino al figlio (e far capire anche cosa si prova)...

Diciamo che gli utilizzi sono molteplici... certo fa un po' ridere a vedere.... ma se qualcuno trova il biberon troppo "distaccato" può provare anche questo metodo :D

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Mah... mi lascia un pò perplessa la tetta materna finta.

Figurati se un bambino non di accorge che non è la madre: per istinto succhia, come col biberon, però, mancano tante componenti: calore, odore, sapore (non del latte), battito cardiaco...

Edited by Shadia
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Ma sì dai, il biberon può andare benissimo ...

 

La tetta finta mi ricorda troppo il film "Ti presento i miei", dove la usa De Niro!! :D

Edited by wasabi
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Maddai ancora con la storia del latte materno e del latte in polvere!LOL. Il latte materno è da preferire, ma col latte il polvere la gente cresce sana lo stesso. Alla fine il latte materno è un alimento con tutte le vitamine e quello che volete, ma non è mica una pozione magica! Se non esistesse nemmeno il latte artificiale si utilizzerebbero altri succedanei. Tralasciando la tematica gay, come ha già detto più di qualche utente, può capitare che certe donne siano impossibilitate ad allattare.

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Riprendendo un po' il discorso del topic e abbandonando il discorso nutrizione - anche se solo parzialmente visto che dico che anche io non sono mai stato allattato al seno per problemi, all'epoca, di mia madre (che, detto in maniera forse impropria... "non aveva latte"..) - dico la mia sulle questioni etiche legate all'omogenitorialità e su quale metodo adotterei, io, per essere padre..

 

In questo momento della mia vita, se mi dovessero chiedere se volessi avere figli, direi probabilmente che in futuro ne vorrei, e proverei a fare la cosa più semplice del mondo.

 

A meno che non mi innamorassi di una donna, e ne facessi quindi con lei, se mi innamorassi di un uomo, e maturassi con lui un sincero (e non egoistico... cioè bhé, un po' di sano egoismo c'è sempre in queste cose, ma mi riferisco al fatto che non lo farei solo perché mi piacerebbe avere un figlio, ecco) volere un figlio, probabilmente lo adotterei.

 

Fino a qualche giorno fa, neanche l'adozione mi stava tanto a genio. Pensavo infatti che poteva essere confusa troppo come un vezzo, una momentanea forma di sfizio da parte di due uomini.. Ma poi qualcuno (in chat) mi ha fatto notare.. Ma perché? Tra un uomo e una donna è diverso? No... e allora la mia sega mentale è finita.. :).

 

In realtà penso dunque che anche due uomini possano avere questo sentore forte di voler donare qualcosa ad una creatura, e scrutandomi dentro questa componente sta piano piano nascendo in me, seppur io sia giovane.

 

Allora, riflettendo e ripensando, penso davvero che l'adozione anche per due omosessuali possa essere una bella cosa...

 

Sono assolutamente convinto che, per quanto a sviluppo della personalità, un ragazzo non venga assolutamente coinvolto in senso negativo, ma anzi possa addirittura trarre qualche vantaggio umano in termini di comprensione ed apertura mentale da questa sua provenienza da famiglia leggermente diversa dalla canonica odierna. E possa delinearsi la sua strada autonomamente... com'è giusto che sia...

 

Entrando nel pieno della domanda, invece, posso dire di non essere d'accordo con tecniche di inseminazione e cose varie...

 

Innanzitutto i figli non sarebbero mai biologicamente dei due uomini, ma di uno solo (e il farne due, uno a testa, mi sembra una cosa un po' sciocca, a dire il vero), ma la ragione di fondo è che non accetto che una madre si separi da un figlio portato in grembo dopo la sua nascita.

 

E' proprio la morte della profonda vocazione alla maternità.. E secondo me è veramente una gran cavolata... che fa male per prima alle madri... (con i rischi, si, lo credo anche io, che diventi un modo per far soldi, tra l'altro..).

 

Non ultime da considerare due cose: non mi fa specie il fatto che io debba per forza lasciare traccia biologica di me sulla terra.. Quindi credo poco alla componente biologica, che fondamentalmente non mi frega proprio.. (mentre mi interessa lasciare buoni esempi e buoni spunti a chi incontro e incontrerò nella mia vita).

E poi, seconda cosa, non sottovaluto la componente "carità" (nell'umiltà, però, eh), che subentra quando si adotta un figlio che, naturalmente, ha di per sè - per il suo essere in adozione - una storia più difficile che è lecito e nobile, secondo me, voler risanare (in uno scambio reciproco di affetto, anche se ad ogni modo, da genitore, vorrò credere sia sempre il figlio a dare doni più grandi ai suoi genitori).

 

P.S. Non disdegno, poi, anche l'idea dell'affido (da vivere anche da single).. Temporaneo, si, ma altrettanto edificante da un punto di vista umano (e non per un mero istinto da crocerossina per paura di finire all'inferno, come qualcuno vorrebbe pensare.. Ma perché io questo aspetto "educativo" lo credo e voglio davvero).

Edited by Fe92
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Fe92 ..hai scritto cose molto belle ..le condivido quasi tutte. Per esperienza personale posso dirti chel'amore e l'affetto che lega i genitori adottivi ai figli adottivi... addirittura è maggiore di genitori biologici con figli biologici =). e cmq credo che tutti in realtà vogliano dei figli xD

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