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Un altro ragazzo gay si toglie la vita


Bromuro

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q8 Ben81 ... solo che è più semplice strumentalizzare il fatto e usarlo a proprio vantaggio che prenderne le distanze... ora tutti bravi a parlare .. e quando era in vita chi ha fatto qualcosa?

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Non lo posso dare per scontato, ma tu conosci qualcuno a cui piaccia essere vittima di quella che non è una singola battuta, ma di sfotto' continuati per anni, addirittura via web?

Io non conosco nessuno che sia cosi' masochista...non tutti hanno la forza di reagire, ma è inutile ricordare che le prese per il culo non piacciono a nessuno.

Quindi, ammesso che possano esserci stati anche altri problemi, il comportamento tenuto verso di lui da parte di questi piccoli mostri è senz'altro una concausa che ha portato a questo triste epilogo.

 

p.s. il fratellino lo ha trovato soltanto dopo che era troppo tardi.

Edited by ben81
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...Ma se il padre lo picchiava? O se i suoi si stessero separando? O se avesse sofferto di depressione fin da piccolo? O se avessa avuto una mega ansia per i risultati scolastici? O il padre avesse violentato la madre? O se avesse spezzato una gamba al fratellino e si dilaniasse dai sensi di colpa? O se.......

 

Cioè, ci rendiamo conto che, pur di trovare il modo di cavalcare le nostre - sacrosante - battaglie, stiamo ignorando un intero mondo di possibilità?

 

Se - e dico se - l'unica cosa certa è che si vestisse di rosa e cose del genere, non possiamo dire "eh quindi è sicuro che venisse deriso pesantemente".

Un mio amico gay al liceo era già una super checca, ma era anche un leader carismatico. Con ciò non dico che deve essere così, ma checcavolo, sappiamo tenerci un po' di beneficio del dubbio, o dobbiamo per forsa usare una tragedia per i nostri scopi?

 

Ma cosa intendi con "usare"? Il mio sopo è combattere l'omofobia, non dovrei parlare di omofobia in un caso

dove l'omofobia è evidente anche se forse non è l'unico fattore?

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Ne parlano ora su La7. vediamo che dicono.

 

(...)

 

Servizio "neutro", come La7 fa di solito.

"Ragazzo Estroverso", "gay" o "da capire se stesso".

 

Non hanno fatto un quadro di finto etero (presentato dal nonno) ma nemmeno accusato i compagni di classe.

 

Hanno mostrato però le immagini della fiaccolata di Roma e, per fortuna, hanno chiuso il servizio ribadendo la necessità di una legge anti omofobia.

Edited by Fabiofax
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... be' ma anche tanto le fiaccolate hanno assunto toni di strumentalizzazione xD

 

 

ieri sera alla fiaccolata milanese ..alla lettura di alcune righe di un comitato pro gay .. mi si è sviluppata una bile assurda

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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Se - e dico se - l'unica cosa certa è che si vestisse di rosa e cose del genere, non possiamo dire "eh quindi è sicuro che venisse deriso pesantemente".

 

Verissimo, le due cose non sono necessariamente correlate, ma come c'è stato il tuo amico al liceo che non si faceva mettere i piedi in testa, ci sono stato io alle medie che una volta all'uscita da scuola fui preso a sputi perché ero timido e giocavo con le ragazzine. Ogni caso è a sè, nel bene e nel male.

 

Poi, che per arrivare a suicidarsi non basta essere preso per il culo tra i banchi di scuola mi pare che qui nessuno lo abbia messo in discussione. Anche da questo punto di vista, per esperienza personale,posso confermare che di mezzo ci sono solitamente ben altre ragioni. Ma sono del parere che anche qualora in minima parte questi episodi potessero aver influenzato le decisioni di Andrea a compiere quel gesto è compito di noi tutti denunciare l'accaduto e fare in modo che nessun altro ragazzo debba soffrire per simili forme di oppressione. E' vero, può essere che non c'entri assolutamente un cazzo il fatto che fosse gay, il fatto che si vestisse da donna, il fatto che si mettesse lo smalto etc. In questa storia ci sono molte cose che effettivamente non sappiamo e non nascondo ci siano anche sul fronte gay certi comportamenti ambigui (ad esempio a me convince poco tutta la sicurezza con cui il Gay center ha dichiarato che il ragazzo fosse gay, come lo sapevano?). Però c'era una pagina su facebook con insulti e sfottò, tra cui alcuni omofobi, c'era sicuramente un contesto (la scuola) che notoriamente non è uno dei più open minded e gay friendly che si possa trovare, c'era un ragazzino che sfidava apertamente certe norme sociali consolidate. Non è sufficiente? Vero, non lo è. Ma come non è sufficiente a gridare "al lupo, al lupo", non è altrettanto così poco sufficiente da far finta di nulla. Del resto il lutto anche un'occasione per prendere atto della propria vulnerabilità, per mettersi in discussione e riflettere.

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ieri sera alla fiaccolata milanese ..alla lettura di alcune righe di un comitato pro gay .. mi si è sviluppata una bile assurda

 

Ti capisco. A me capita la stessa cosa quando leggo i tuoi messaggi.

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OFF TOPIC.

@@calvin 2010: Simpatia portami via. Voglio dire non si può stare simpatici a tutti e non sei il primo a cui sto sui coglioni e quindi che dovrei fare? cosa vorresti che facessi?. Ad ogni modo sei molto gentile educato e simpatico. ^^ PS: Nessuno ti aveva chiesto di esternare la tua opinione su di me e tanto meno mi tange quel che pensi!

Edited by Yken
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calvin ti ha detto che leggere i tuoi post gli fa sviluppare la bile, riprendendo esattamente la stessa tua frase in cui dicevi come a te ti si sia sviluppata in altra occasione.

Ha detto cioè la stessa cosa che hai detto tu, per primo.

 

Inoltre on ti ha detto che gli stai sui coglioni, come tu pretendi, né che gli sei antipatico, come tu cerchi di ritorcergli. E non ha espresso un'opinione su di te,

anzi è proprio il contrario: ha detto qual è il risultato, qual è l'emozione che gli tocca subire leggendo i tuoi post

(ed è lo stessa che è capitato a me e a molti altri miei amici leggendo alcuni post in questo topic di altri forumisti).

 

Ma una cosa giusta la dici: è vero, Calvin è molto educato. Io al suo posto non avrei la sua tolleranza verso la rimozione dell'omofobia

e la sindrome di Stoccolma di diversi forumisti.

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vorrei aggiungere una considerazione sui suicidi.

 

i giovani gay hanno tassi di suicidi e tentati suicido superiori a quelli degli etero (si sa da diversi studi in vari paesi) . Perchè ?

 

si dovrebbe rispondere perchè sono più depressi degli etero (visto che il 90% dei suicidi sono di persone con depressione che è uan malattia).

 

ma perchè i giovani gay sono più depressi ?

 

la mia risposta è perchè si sontono più soli, nella classe dove studiano c'è un altro gay se hanno fortuna e magari non sanno chi è, a casa magari temono a fare coming out, se lo fanno magari co sono reazioni negative, si sentono non conformi al modello usuale etero, non hanno amici che li comprendono veramente forse....

 

per fare sentire i giovani gay a loro agio con se stessi bisognerebbe che la società consideri i gay / klesbiche e le loro coppie sullo stesso piano delle coppie etero, per questo sarebbe necessario un'uguaglianza legale per le coppie omosessuali rispetto a quelle etero e una buona accettazione in tutta la società.

 

purtroppo non è proprio così e allora che fare ?

 

una possibilità per far sentire a loro agio i giovani gay è tenerli in un ghetto tipo un liceo per gay ma ci sono vantaggi e svantaggi e ci vuole la volontà politica di proteggere queste minoranze. questa volontà oggi in italia non c'è.

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i commenti della mamma, tratti da un articolo di leggo

 

Venerdì 23 Novembre 2012 - 19:43

 

ROMA - «Lo hanno crocefisso come Gesù». Ha le mani che le tremano, la voce rotta ma riesce comunque a lanciare il suo grido di dolore. È una madre che non vuole arrendersi all'idea di aver perso suo figlio. E ora chiede giustizia per quei bulli che lo hanno schernito, deriso, preso in giro, forse la vera causa di quel gesto terribile, di quella sciarpa stretta al collo per dire basta con la vita.

 

SENSIBILITÀ "ROSA" Erano in tanti oggi nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma a portare l'ultimo saluto al 15enne suicida, additato su Facebook come gay. Molti erano suoi coetanei, compagni di classe. E tra questi, forse, anche quei bulli che su Facebook lo deridevano perchè eccentrico. E a questi, che non sono «gli amici veri» ma solo il «marcio del futuro», la madre urla: «Li voglio fuori, lo hanno diffamato, deriso, umiliato». Poi, trattiene le lacrime e continua con la voce tremante: «L'unico colore rosa è quello della sua sensibilità - riferendosi allo 'sfottò virtualè 'il ragazzo dai pantaloni rosà - se fosse stato gay me lo avrebbe detto, senza avere vergogna o pregiudizi. Lui lo sapeva, io c'ero sempre per lui». E spiega: «La foto su Facebook in cui appariva truccato era di carnevale ma lo hanno voluto deridere e farne un mostro. Un profilo diffamante creato da persone cattive».

 

I FUNERALI Infine arrivano le lacrime. Quelle che ha trattenuto durante tutto il funerale, forse per non farle vedere all'altro suo figlio, più piccolo che si è stretto a lei per tutto il tempo. «Wèll never find someone like yoù, parafrasando una canzone di Adele, e 'Il silenzio è il nostro dolorè. Queste parole, scritte su due striscioni, hanno accolto la piccola bara marrone al suo arrivo in chiesa. Poi i compagni di classe, stretti in un abbraccio attorno al feretro coperto di rose bianche, hanno ricordato il loro amico scomparso: «Sei un folle - ha detto una di loro leggendo una lettera e fermandosi più volte singhiozzando dal dolore - ma i folli sono sempre i migliori. Avevi delle idee e se provavano a contraddirti eri pronto a sorridere. Nascondevi i tuoi problemi dietro una maschera ed eri una persona speciale che ci ha fatto cambiare idea su molte cose». Poi tra le navate della chiesa sono arrivate le note di un violino suonato da una sua compagna di scuola. E tutti, lacrime agli occhi, hanno ricordato quella vita spezzata dalla violenza degli insulti. «Era un ragazzo dolce, simpaticissimo e originale - racconta il suo istruttore di vela - Mi viene in mente quando mise i suoi vestiti, tutti ordinati, nel frigorifero del bungalow. Lo usò come armadio. Quell'episodio fece ridere tutti...». All'uscita della chiesa a salutare la bara è stato l'applauso di parenti e amici. Non così forte da sovrastare le parole pronunciate della madre: «Non avrò pace finchè non avrò giustizia».

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Scrooge Mcduck

Io non so niente, non so il vero motivo per cui si è suicidato, non ho letto le vomitevoli polemiche che sono nate ovunque, so solo che ho pianto e mi viene da piangere anche ora pensando a cosa può esserci di così sbagliato agli occhi degli altri da spingere a compiere questo gesti, al fatto che fino a pochi anni fa potevo essere io quel suicida.

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Mettiamo in fila i fatti

 

1) Non esiste una certificazione di frociaggine....un ebreo è tale perchè figlio di ebrei etc.

quindi è chiaro che l'omofobia si dirige contro una omosessualità DICHIARATA se la vittima

è un gay dichiarato, oppure si dirige contro una omosessualità PRESUNTA ( due ragazzi che

si tengono per mano, piuttosto che un 15nne che si veste di rosa ) mostrata con atti e/o comportamenti

interpretati da chi ii vede..peraltro a 15 anni si può essere gay in itinere, gay non accettati etc.

 

2) Si valuta quindi il profilo facebook e si vede se contiene insulti omofobi a prescindere dalla

verità o meno della omosessualità della vittima - come sempre. Lo si valuta pure a prescindere

dall'atteggiamento della vittima, visto che stiamo parlando di una persona che non era in grado

di difendersi ( liquidare il tutto dicendo che era un eccentrico dotato "autoironia" come fanno ora

alcuni insegnanti e compagni significa autoassolversi, come minimo...)

 

3) La scuola sbaracca tutta la colpa sulla famiglia ( e però niente viene detto su questi problemi familiari

perchè c'è la privacy ) e la Concia ci crede, la famiglia d'altronde dice che era "calunniato" a scuola

sono due atteggiamenti "scarica barile " perchè nè l'una nè gli altri si prendono responsabilità

 

4) Mentre però lo scaricabarile della famiglia può essere tollerato perchè gli è morto un parente da 24

ore e perchè son fatti loro...lo scaricabarile di una istituzione pubblica è intollerabile ( fa molto reazione

del paesello di fronte allo stupro: il "mostro" non è mai del paese....il paese non deve entrarci niente )

 

5) Scuola e Famiglia si trovano d'accordo però su una cosa: NON era gay. Due ricostruzioni opposte

entrambe sbagliate convergono sulla cancellazione dell'omosessualità della vittima,

-La famiglia per tutelare l'onore del figlio ( era una calunnia ) Ma un figlio gay NON deve essere considerato una vergogna

questa E' già omofobia. Gli altri problemi non li sappiamo...ma questo è evidente nel nonno, se non nella mamma.

-La scuola per sbarazzarsi del problema omofobia, ma come detto l'omofobia può colpire una omosessualità presunta quindi

l'atteggiamento della scuola E' anch'esso già omofobico, oltrechè superificiale perchè un ragazzo che si impicca credo sia

difficile si possa dire fosse dotato di tutta questa "autoironia"

 

La reazione della comunità gay è scomposta, perchè? La notizia parte da Fabrizio Marrazzo ( che il 90% dei militanti lgbt di Roma odia

per motivi probabilmente anche validi...ma che attengono alla litigiosità interna ) che viene pubblicato su un giornale. D'altronde la

Concia ritiene di fare un Comunicato per stopparlo sulla base di una visita alla scuola e la notizia viene raccolta da Cristiana Alicata

( due militanti del PD note per aver sdoganato CasaPound sull'omofobia sulla base di un incontro-dialogo. La Concia poi militando

in un partito in gran parte omofobo ha la tendenza a "bersi" come verità, pozioni quotidiane di omofobia...)

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premette che non ho letto niente di questa notizia, solo quanto da voi postato

il suicidio resta un gesto misterioso, e risalire al movente è impresa quasi sempre impossibile

quindi lascerei per ora da parte il suicidio, e focalizzerei l'attenzione su un fatto conclamato: c'è stato nella vita di questo ragazzo un grave e ripetuto accanimento omofobo

attenzione poi a un altro aspetto: se davvero egli stesso ha inscenato qualcosa che potrebbe assomigliare a una forma di "compiacenza" (difficile dirlo con certezza, ma da quanto raccontate potrebbe essere) alle aggressioni, ebbene questa potrebbe essere solo acquiescenza verso il carnefice, una forma di autolesionismo per un estremo tentativo di farsi accettare nella propria diversità, trasformandola in qualcosa di consapevolmente "disprezzabile" in modo da prendere su di sè i sensi di colpa dei carnefici

qualcosa del genere, se protratto nel tempo, può trasformarsi in una forma di lento suicidio della propria identità psicologica, e alla luce di questo il gesto estremo potrebbe essere anche una conseguenza di un modo di reagire alle aggressioni ambientali "non sano"

questo ragazzo andava certamente aiutato da un punto di vista psicologico

Edited by conrad65
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Interessante:

 

http://27esimaora.corriere.it/articolo/se-gay-e-uninfamia-pure-da-morti/

 

Nel 2007 un altro ragazzo, Matteo, 16 anni, si è tolto la vita a Torino perché lo «accusavano» di essere omosessuale. È stato male per mesi, anche se «sorrideva sempre» (hanno raccontato) e alla fine si è buttato dal quarto piano. Dopo, la reazione è stata la stessa: «Non è vero che era gay, non è vero che era gay». Il Giornale titolò: «Il suicida diventato icona gay. Il pm chiude il caso: una bufala». Io non so se Andrea e Matteo fossero gay. E davvero non importa: se anche lo fossero stati?

Ora però tutti accorrono a dire che Andrea non lo era. Questa negazione in morte di un’identità possibile mi sembra un’ulteriore forma di violenza. Il corollario che passa sottotraccia è: se fosse stato gay avrebbe avuto un motivo per ammazzarsi. Oppure: non puoi essere gay, neppure se ti uccidi per la disperazione di non poterlo essere. Sembra che «gay» sia un’infamia pure da morti. Per gli adolescenti omosessuali è un messaggio terribile. E di certo non aiuta a prevenire i suicidi.

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Non potevi fare analisi migliore @Hinzelmann. Comunque è proprio vero il fatto di buttarla su "era ironica/molto eccentrico (ma non gay)" e una non troppa velata omofobia!

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(Piccolo OT scemo)

Asd, ma il liceo pellegrino di Massa è noto per la sua quantità di glbt XD

La mia migliore amica stava in una classe con tre lesbiche e un gay!

Comunque mi sento di sottoscrivere il post di @@Hinzelmann

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Fabio Castorino

Se la madre dice: "Li voglio fuori, lo hanno diffamato, deriso, umiliato» e «La foto su Facebook in cui appariva truccato era di carnevale ma lo hanno voluto deridere e farne un mostro. Un profilo diffamante creato da persone cattive» vuol dire che il quadretto idilliaco che certi compagni e professori hanno cercato di dipingere ai media e alla Concia, secondo cui Andrea sarebbe stato benvoluto da tutti e non ci sarebbe mai stata nessuna derisione, è FALSO, è una menzogna creata per insabbiare le responsabilità e lavarsi la coscienza. Scema la Concia che ha abboccato. Dalle parole della madre si capisce che Andrea aveva effettivamente alcuni amici che lo sotenevano, ma i bulli che lo sfottevano e ne facevano addirittura "un mostro" esistevano veramente. Questa tragedia ha dei responsabili che devono essere individuati e puniti!

Edited by Fabio Castorino
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Beh, certo, cosa avrebbero dovuto dire ?"sì, siamo stati noi"?E' chiaro che stanno facendo di tutto per evitare di assumersi le proprie responsabilità, preside in testa.

Che poi da parte di alcuni compagni fosse benvoluto mi pare lo si capisca anche facendosi un giro per i profili delle sue compagne di classe in cui ho trovato diverse foto come queste:

https://www.facebook...&type=1

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=403946869644543&set=a.403941609645069.88453.100000877004927&type=1&theater

https://www.facebook...&type=1

 

però intanto quella pagina di fb dubito che non fosse stata creata con un intento preciso.

Edited by Orfeo87
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AndrejMolov89

Dico come la penso, anche se sarò leggermente impopolare...

Sono d'accordo con le osservazioni fatta da Penna. La situazione è troppo complessa per ridurla alla sola omofobia, ma questa affermazione non implica che pensi che non ci sia stato del mobbing omofobico come con causa.

La situazione è stata ben descritta da Hinz, che rende anche palesi molti dubbi riguardo il fatto in sé, ma non per quanto riguarda la generale opinione sull'omosessualità che queste persone avevano. I genitori, i ragazzi e le stesse istituzioni l'hanno difeso dall'accusa di omosessualità dei giornali questo implica un atteggiamento negativo nei confronti dell'omosessualità, ed avendo questo ragazzo modi di porsi, che la stragrande maggioranza di deficienti interpreta come distintivi dell'omosessualità, non è assolutamente da escludere che fosse deriso o comunque ragguardito sia a casa che a scuola.

Ora la questione dell'essere o meno omosessuale è del tutto secondaria: l'omofobia non ha necessariamente come vittima un omosessuale.Sembrerà assurdo, ma è così, molti ragazzi sono stati DERISI, UMILIATI e anche a volte VIOLENTATI ( faccio riferimento al caso del cameriere trentino, eterosessuale doc, che aveva atteggiamenti leggermente effeminati, brutalmente violentato con un bastone perché è stato scambiato per gay), solo perché sembrano GAY. Questi sono fatti da non sottovalutare, certe posizioni violenti, vessatorie sono prese non perché una persona sia gay, ma perché lo sembra. In questo caso specifico il ragazzo non si sa se è gay, ma sicuramente è stato vittima di omofobia e se lo fosse stato realmente, sarebbe stato violentato anche dopo la morte con la difesa dalla igniomosa accusa di omosessualità. Io sinceramente non so se fosse gay, ma sicuramente è stato vittima di omofobia. Non posso escludere che l'omofobia non sia la principale causa, ma comunque esisteva questa componente nella sua vita quotidiana.

C'è gente che parla di strumentalizzazione della morte, ma io non vedo nessuna strumentalizzazione, solo un po' di leggerezza in determinate affermazioni che riducono troppo la persona di Andrea, senza considerarlo nel suo complesso. Non c'è nessun uso famelico della tragedia per portare acqua al mulino ipotetico delle lobby gay, c'è solo il desiderio di esprimere la nostra rabbia nei confronti di una situazione che ha contribuito ad aumentare il disagio di Andrea, che lo ha tormentato. Non credo che si parli di strumentalizzazione, ma di riemersione di un tema ricorrente nel panorama sociale italiano.

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Poverino, mi dispiace tanto. Queste cose non dovrebbero accadere, mai. Io stesso sono stato vittima di insulti e bullismo durante il periodo delle medie.. questa è ignoranza pura. Nel 2012 ancora dobbiamo assistere a queste tragedie.. questo ragazzo aveva diritto di vivere; e di vivere la sua sessualità come meglio credeva. Mi auguro che quei deficenti paghino, e paghino anche pesante, perchè so cosa si prova. Forse lui non è stato abbastanza forte come me per superare la cosa.. Il mio pensiero và ai suoi genitori e soprattutto a lui.. che Amarezza.

Edited by Max
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Ho sentito alcuni istanti fa un intervento della madre del ragazzo in tv. Sinceramente non so cosa pensare, non conosco a fondo la vicenda per poter comprendere veramente se il ragazzo fosse gay o meno. E' abbastanza comune che un ragazzo gay non si apra con i prorpi genitori, soprattutto in così giovane età quando ancora non si ha la certezza della propria sessualità. Vedo anche io qualcosa di omofobo nelle parole della madre. Ma capisco che sono parole dettate dal dolore del momento e probabilmente questo rifituo dell'omosessualità dipende dal fatto che quella povera madre si è trovata di fronte alla realtà nella maniera più atroce. Il figlio non ha avuto modo di spegarle cosa sentiva dentro di se e lei rifiuta a prescindere il fatto che il mondo si fosse reso conto delle reali inclinazioni del figlio mentre lei magari aveva voluto vederle solo come delle particolarità. Non la si può comunque biasimare, in questo momento avrebbe potuto dire qualsiasi cosa...

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Sono perfettamente d'accordo con Nemo. Purtroppo questo ragazzo è stato vittima della forma di bullismo più vigliacco che non è quello di natura fisica, che è ovviamente da condannare, ma quello di natura psicologica, basato sull'offesa, sul pettegolezzo, sulla maldicenza. Quello, insomma, che ti consuma giorno dopo giorno, che ti fa soffrire e che ti uccide lentamente.

Alla fine, purtroppo, credo che nessuno pagherà per questo.

Il mio pensiero in questo momento va a questo ragazzo e alla sua famiglia che piange un figlio morto a causa della cattiveria, dell'ignoranza e dei pregiudizi.

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Sto continuando a vedere, su tutte le reti, la dichiarazione della madre.. che ora finalmente parla.

Continua a dire che il figlio era innamorato di una ragazza e che è stato diffamato, ed etichettato come FROCIO.

 

Non capisco se la madre vede il fatto che si dicesse che il figlio fosse gay una offesa o se semplicemente si esprime male.... Voi come la vedete?

Edited by Fabiofax
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Ho visto un paio di volte la dichiarazione della madre del ragazzo.

Ha detto che lo smalto se lo metteva per non mangiarsi le unghie, che era innamorato di una ragazza e che siccome era educato e colto lo offendevano dandogli del frocio (cito testualmente).

Omosessualità vista come un'accusa infamante da cui difendere il figlio; questo ho capito di quel discorso.

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@@Fabiofax il mio commento si riferisce proprio a quelle dichiarazioni. E' evidente chela madre cerca di smentire il fatto che il figlio fosse gay, per cui non penso prorpio che si esprima male. Il problema più che altro è capire perchè lo fa:

 

-Lo pensa realmente. E ci può stare anche se mi sembra improbabile

-La considera un'offesa verso la memoria del figlio, e in questo modo a mio avviso offende lei stessa la memoria del figlio negando la sua natura

-Non perdona a se stessa di non essersi accorta della vera natura del figlio, o peggio ancora di essersene accorta senza aver potuto far nulla

 

Ma questo non lo sapremo mai...

Edited by nemo
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