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L'omosessualità nel 2019


calvin2010

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Nel 2019 ricorrerà il 50° anniversario dei moti di Stonewall,

la nascita del moderno movimento di liberazione gay.

 

Già qualche anno fa avevo provato a immaginare quale

sarebbe stata la situazione dei diritti e delle persone LGBT

in quell'anno.

Per certi versi sono più ottimista. A New York, dove avvennero

i moti, i gay hanno pari diritti. Non era scontato anni fa.

In compenso rispetto a un paio di anni fa sembra molto più

improbabile che nel 2019 in tutti gli USA i gay avranno pari

diritti.

Sull'Italia ero e rimango molto pessimista.

 

Curiosità:

 

Nel 2019 ricorre il 500° anniversario della morte di Leonardo.

 

Sempre nel 2019 sono ambientati alcuni film che trattano

(o almeno accennano) il tema dell'omosessualità: Blade

Runner e V per Vendetta.

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La scaramanzia non serve.

Non immagine certo il 2019 come un punto d'arrivo.

 

Mi piace pensare che il 2019 possa essere la fine della

"fase 1." E che si possa cominciare la "fase 2."

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ma fai bene @@calvin2010 tanto noi siamo solo di passaggio, fortunatamente passeggeri distratti. Come hai citato tu V per Vendetta non saremo noi a vedere una nuova alba, ma quelli che verranno dopo di noi *_* quindi pensiamo prima a passare quest'anno che i maya ritengono conclusivo... e pensiamo al 2014 come anno della tassazione di tutto *_*

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Ehi! Guarda che se la prima fase è durata 50 anni

e la seconda ne dura altrettanti, io spero di esserci ancora!

 

Secondo te la fase 1 dovrebbe finire

con gli USA e l'Europa e la totale uguaglianza per i gay?

 

Perché se ti aspetti questo credo che non si sarà alcuna fase 2 per il Movimento GLBT.

Forse cominceranno a germogliare i semi di una nuova Rivoluzione Sessuale, più generale,

che non riguarda più i diritti di una comunità specifica.

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@@Almadel Con fase uno intendevo l'eguaglianza formale, di fronte alla legge.

 

Con la seconda fase intendo l'uguaglianza sostanziale. Intendo l'accettazione da parte

della società dell'omosessualità come sullo stesso piano all'eterosessualità.

 

Un cambiamento culturale più che legale. Ovviamente in questo senso senso si potrebbe

dire che quella che ho chiamato fase 2 sia in realtà iniziata già da un pezzo.

Intendo dire che con l'uguaglianza dei diritti (in occidente) il movimento gay ha completato la

salita, ma manca la altrettanto lunga discesa.

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Personalmente non credo allora

che sarà mai possibile una vera fase due.

 

Ho come l'impressione che per i ragazzini

- per chi ha una eterosessualità ancora immatura -

sia normale un certo rigetto per l'omosessualità

e che ci sarà sempre bisogno di proteggere gli adolescenti

da questo effetto collaterale dell'eterosessualità.

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@Almadel

 

Mi stupisce che tu dica questo.

 

Non sono d'accordo che "un certo rigetto per l'omosessualità" sia inevitabile.

Anche se sono convinto che "un certo rigetto per il diverso" sia inevitabile.

C'è un mondo di differenza.

 

Questo in realtà apre un'altra parentesi sul perchè penso a una "fase due."

Quando il movimento gay è nato il massimo risultato ritenuto possibile era

la "tolleranza." Certo i primi attivisti gay non si immaginavano orde di ragazzine

etero pubblicare valanghe di gifs su tumblr con maschietti che si baciano.

E nemmeno che milioni di etero pagassero per vedere uno spettacolo del genere.

Questo cambia tutto. Significa che tutto è alla nostra portata di mano.

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A mio avviso la crisi generazionale di cui parla Alma è un problema da secondo piano. E' molto vasto e di sicuro si può intavolare una discussione lunghissima sul vuoto lasciato dagli attivisti omosessuali ormai invecchiati e le nuove leve fin troppo concentrare a incipriarsi il naso su un comodo letto di tolleranza avuto fin troppo aggratis..

 

Anyway, come stiamo discutendo in altri post, è la corrente generale che mi preoccupa. La crisi europea, lo status mediocre e arretrato in cui imperversano paesi come l'Italia, la Grecia etc e la pressione del regime mussulmano seguito poi dal monopolio spostato ad est (caduta degli Usa, nascita della Cina) sembrano tutti monsoni portanti dritti dritti su di noi l'austero regime di oscurantismo che affligge questi nuovi colossi.

Le nostre porte sono aperte, e noi siamo profondamente fragili..

Temo in un inversione di marcia molto forte. Lo sviluppo di queste libertà è arrivato tardi e su una schiena debole. Temo per libertà ben più vecchie e consolidate, figuriamoci per quelle riguardanti l'omosessualità..

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valanghe di gifs su tumblr con maschietti che si baciano

 

Non farmi fare il radical chic che non sa cosa siano queste parole :)

 

Non sono d'accordo che "un certo rigetto per l'omosessualità" sia inevitabile.

Anche se sono convinto che "un certo rigetto per il diverso" sia inevitabile.

C'è un mondo di differenza.

 

Io mi immagino che se sono un 13enne che non ha mai avuto una ragazza

ho come unica arma per fare il mio "comuing out da etero"

quello di dire "non sono gay, non mi piacciono i maschi".

Credo che in certi casi l'unica cosa che possiamo fare

è quella di definirci in negativo, se non possiamo farlo in positivo.

 

Certo: in un mondo in cui i 13enni fanno sessoi con le 13enni

probabilmente l'omofobia tra adolescenti non esisterebbe.

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@Almadel

Non sono d'accordo sulla premessa.

Non credo affatto che (la gran parte) degli atteggiamenti omofobici

siano dovuti all'incertezza sulla propria sessualità.

Tutti i gruppi hanno bisogno di un capro espiatorio e per come sono

le cose oggi, i gay rappresentano il perfetto capro espiatorio. L'elemento

estero contro cui coalizzarsi e compattare il gruppo.

Ma c'è tutta una serie di circostanze che portano i gay ad essere considerati

tali. E sono convinto che possono essere neutralizzate.

Di esempi ne esistono infiniti.

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Non penso che la gran parte dell'omofobia

sia dovuto a comportamenti di eterosessualità acerba:

spesso e volentieri c'entra la religione

(religione che nel 2019 certo non sparirà).

 

Sì, penso che i deboli abbiano bisogno di un capro espiatorio.

Se i gay la spunteranno si troverà un altro "debole" da vessare;

ma i gay rimangono perfetti perché rimarranno sempre un insulto.

Non è credibile chiamare "zingaro" un tuo compagno di banco cinese

o chiamare "ciccione" un ragazzo magro e antipatico. "Gay" va sempre bene.

 

Se l'emancipazione dei gay sarà perfetta,

vedo un buon sostituto nella coprofilia.

"Michele, è vero che bevi piscio?" invece di "Michele, è vero che ti piace il cazzo?"

O qualcosa di simile. Magari invece discrimineranno i bambini senza iPad :D

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@Almadel

 

spesso e volentieri c'entra la religione

(religione che nel 2019 certo non sparirà).

 

Ecco, esatto. La religione.

Nel 2019 si "comincia." Io pensavo di finire nel 2069.

 

Se i gay la spunteranno si troverà un altro "debole" da vessare;

 

Certo. Con qualcuno purtroppo se la prenderanno sempre. Anche se forse

sempre meno.

Ma essere vessati per essere grassi non è lo stesso che per essere gay.

 

ma i gay rimangono perfetti perché rimarranno sempre un insulto.

 

Non sono d'accordo. Per niente.

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Se ci sarà mai una fase due, non potrà certo limitarsi a solo noi omosessuali, ma a tutti i componenti della comunità LGBT.

 

Io penso che Almadel abbia ragione quando dice che un adolescente etero, può definirsi soltanto in negativo, almeno fino a quando le uniche due opzione considerate saranno "etero" o "omo"

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Manca all'ipotesi Almadel una spiegazione

 

Potrebbe essere vero se regge il binarismo di genere ovvero l'idea

che una identità maschile possa costruirsi solo in modo oppositivo

per poter affermare il proprio predominio ( nei cfr. delle donne, dei

gay etc. )

 

Perchè è ovvio che se una identità maschile eterosessuale deve formarsi

per forza affermando la propria superiorità occorre anche qualcosa da

disprezzare

 

Se invece si prende atto del fatto che il binarismo di genere è reale ma

immaginario, nel senso che la maggior parte dei comportamenti non sono

esclusivamente maschili o femminili, ma questa esclusività serve solo ad

affermare una opposizione simbolica più che reale...le cose potrebbero

essere diverse.

 

Direi che il 2069 serve tutto, ma ci si potrebbe arrivare

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@Hinzelmann, le tue proposizioni 3 e 4 convergono in una conclusione: solo la cultura potrà

salvare da quella conseguenza negativa che Almadel ipotizza come inevitabile, e che anche tu ammetti

come preponderante per la gran massa di eterosessuali. D'altra parte, aggiungerei, anche le élites devono

tenere conto dei branchi e dei grandi gruppi di massa: anche se è vero che li possono pure avversare e

educare. Quindi forse prevarrà uno scenario composito.

 

A mio parere lo scarico dell'aggressività su un capro espiatorio (che ha tante ragioni, ma sarebbe troppo

lungo elencarle) è legato alla costituzione della «mascolinità», che è inseparabile - ma in misure assai

diverse - dall'identità etero maschile, se non altro perché è richiesta dalle società (basta questo). Ha però

un'altra ragione: essa è provocata dal bisogno di negare la propria parte omosessuale, per diventare

«eterosessuale». Questo, in maniera celata, non solo lo ammettono pure i freudiani, parlando di

"fase efebica", ma è alla base delle preoccupazioni di Freud, è assolutamente fondante la psicoanalisi,

che è una forma quasi-epistemologica di codificazione "teorica" dell'eterosessualità e eteronormatività.

 

Allora ciò che potrebbe modificare in maniera sensibile le cose potrebbe essere anche lo sviluppo della bisessualità,

adesso non stiamo a discutere in che forma: basterebbe rovesciare (e ti pare poco! :-) ) il percorso tracciato, per

cui la "fase efebica" non sia una fase da sopprimere e"trattare" perché ceda al più presto il passo all'eterosessualità,

ma sia accettata, anche solo come una fase.

 

Fantascienza? Non lo so.

 

Ci sono poi le lotte e le trasformazioni del costume e del sentire specificamente realizzate da

gay e lesbiche. In ogni caso, @calvin ha ragione di sperare, o meglio di essere speranza.

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A mio avviso la crisi generazionale di cui parla Alma è un problema da secondo piano. E' molto vasto e di sicuro si può intavolare una discussione lunghissima sul vuoto lasciato dagli attivisti omosessuali ormai invecchiati e le nuove leve fin troppo concentrare a incipriarsi il naso su un comodo letto di tolleranza avuto fin troppo aggratis..

 

Anyway, come stiamo discutendo in altri post, è la corrente generale che mi preoccupa. La crisi europea, lo status mediocre e arretrato in cui imperversano paesi come l'Italia, la Grecia etc e la pressione del regime mussulmano seguito poi dal monopolio spostato ad est (caduta degli Usa, nascita della Cina) sembrano tutti monsoni portanti dritti dritti su di noi l'austero regime di oscurantismo che affligge questi nuovi colossi.

Le nostre porte sono aperte, e noi siamo profondamente fragili..

Temo in un inversione di marcia molto forte. Lo sviluppo di queste libertà è arrivato tardi e su una schiena debole. Temo per libertà ben più vecchie e consolidate, figuriamoci per quelle riguardanti l'omosessualità..

 

Ma no, dai! L'Europa è la signora delle libertà e da Rousseau a oggi non c'ha mai piegato nulla! (per dirne una: l'asservimento economico da oltre 50 anni agli Usa non ci ha fatto reintrodurre la pena di morte...insomma per dire che la civiltà è qualcosa che nessun soldo potrà compromettere. Io vedo un futuro sempre più luminoso, anche per la nostra comunità. Dai! :)

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Credo di non essermi proprio spiegato.

Io credo che la differenza tra il dichiararsi gay e il dichiararsi etero nell'adolescenza

è che - nel gruppo dei pari - la prima possa essere affermata "senza prove".

 

"Dichiararsi eterosessuale" non basta.

Fino a che non hai la ragazza questo non significa nulla.

E per compensare questa mancanza c'è una "affermazione in negativo".

 

L'omofobo della classe non è mai il figaccione che se le fa tutte:

ma il secchioncello, il pretino, il ragazzetto grasso

gente che domani diventerà un Giovanardi, un Buttiglione, un Ferrara...

 

"Sconfiggere l'omofobia" significa immaginare un mondo

dove non ci siano ragazzini sfigati; dove l'eterosessualità adolescenziale

non sia una conquista, ma una semplice condizione personale.

 

Questo mondo non arriva nel 2019, ma neanche nel 3000.

Finché un ragazzino si ammazzerà di seghe per non poter avere Belen, l'omofobia esisterà.

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Mi è difficile fare qualsiasi previsione su un periodo così lungo, sette anni.

Ma il mio timore più grande è che, almeno in Europa, cambi ben poco. In fondo, se penso a sette anni fa, dal 2005, non mi viene in mente nessun cambiamento fondamentale per noi gay, idem per lbt.

 

Calvin mi potresti dire i cenni omosessuali presenti in Blade runner? Al momento non mi sovviene nulla ^^'

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Certo Isher c'è l'alternativa bisessuale che potrebbe sciogliere

l'opposizione nel maschile di etero a gay, è successo in passato

in Grecia e potrebbe succedere di nuovo.

 

Almadel di fatto accetta il binarismo di genere e la costruzione della

maschilità eterosessuale come dato di natura, ovviamente su questi

presupposti niente può cambiare. Ci sarà sempre un giovane etero

inadeguato e mai sarà richiesto al giovane gay di essere adeguato

al gruppo di coetanei ( semmai al gruppo gay da coetanei gay che

imitano il gruppo etero )

 

Io ipotizzo, direi, che sia strutturale e profondo ma possa cambiare.

 

Il dato del tutto generico che potrebbe preoccuparci è che anche in

paesi avanzati, sul piano dei diritti delle donne e dei gay, ci sono dei

fenomeni di bullismo adolescenziale e omofobico. Quindi esiste un

fattore di resistenza, un nucleo duro, ed è avversato in molti paesi.

 

Per questo ipotizzo la necessità di un cambiamento culturale più

complesso e profondo

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Hinzelmann, puoi immaginarti l'eterosessualità del futuro come vuoi,

- anche sostituendo la bravura negli sport con l'abilità nel make-up -

quello che non potrai fare è evitare che chi non piace alle ragazze

possa sentirsi inadeguato; né potrai evitare che per integrarsi in un gruppo

sia spinto a denigrare quelli che non vi appartengono.

 

Certo, puoi dire che un giorno saremo tutti Bisessuali.

E che quindi non ci siano gruppi di adolescenti etero,

ma è come pensare che il meticciato risolverà il razzismo...

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Non mi risulta che i gay inadeguati odino gli etero, anzi spesso li amano.

 

In realtà la costruzione della maschilità inizia prima ancora, attraverso il

disprezzo delle bambine e del femminile. Quindi un primo punto di attacco

immaginabile è legato alla costruzione della maschilità e al binarismo di genere.

 

Possibilità che - mi è ben noto - ti è del tutto incomprensibile, ma che certo non significa

ipotizzare bambini "fru-fru" ( perchè non credo che il femminismo svedese abbia prodotto

mezzi maschi, è il maschilismo mediterraneo che li produce ) Il fatto che un maschio debba

disprezzare tutto ciò che è femminile per affermare la superiorità del maschile può lentamente

diluirsi perchè è una opposizione simbolica, reale ma in larga parte immaginaria

 

Un secondo punto di attacco, quello proposto da Isher, è separare la maschilità

dall'identità eterosessuale includendovi la possibilità della bisessualità ( che è ciò

che avveniva in Grecia, nonostante il maschilismo )

 

Quindi i due discorsi sono integrabili, ma diversi.

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Ah già, tu pensi che bambine e bambini giochino separatamente alle Elementari

perché la famiglia, la scuola e la televisione hanno insegnato loro così

e che eventuali differenze tra i gruppi di etero e di omosessuali adolescenti

siano il frutto di qualche regola sociale della quale ci sfugga la precisa formazione.

 

Ho motivi per credere che non sia affatto così.

Penso piutto che il bambino e il pre-adolescente gay percepiscano da subito

una "differenza" ancora inesplicabile tra loro e i loro coetanei

e che la vivano in modo diverso: a volte adeguandosi ai giochi dell'altro sesso,

a volte isolandosi, altre volte creando gruppi alternativi con giochi diversi.

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Per carità, lasciamo stare...

 

Riprenderei invece il filo del discorso sulla Grecia antica

e cercando di semplificare -brutalmente- direi questo

 

Abbiamo un eroe omerico che ha una relazione omosessuale

ed è Achille. Questo eroe viene criticato per il fatto di mostrare

emozioni da Aristotele ( piange, mostra ira ) il chè è sconveniente

per un semidio maschile, non è sconveniente il fatto che sia un eromenos

il chè è del tutto normale in Grecia, ma che le virtù maschili possano

essere compresenti ad aspetti opposti.

 

Poi inizia a dibattersi se questo eroe possa essere un eromenos,

si inizia a problematizzare la natura di questa relazione omosessuale

sembra strano che sia Patroclo quello con la barba. Eppure nelle

rappresentazioni arcaiche era così.

 

Infine abbiamo la cancellazione della relazione omosessuale, la loro

è una amicizia esemplare e basta. Non può coesistere un eroe maschile

e l'omosessualità

 

Si tratterebbe di compiere questo percorso a ritroso, ma fino in fondo

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Fabio Castorino

Nel 2019 nella maggioranza degli Stati degli USA ci saranno i matrimoni gay, così come in Francia, Regno Unito, Germania, Australia e Brasile. In Italia ci saranno le unioni civili o PACS, ma non i matrimoni e certamente non le adozioni. Alcune confessioni protestanti, tra cui la Chiesa Anglicana, avranno iniziato a celebrare nozze omosessuali in chiesa.

Alcuni paesi del mondo dove oggi l'omosessualità è reato l'avranno depenalizzata.

L'accettazione sociale dell'omosessualità avrà fatto ulteriori passi avanti, ma esisteranno ancora il bullismo nelle scuole e gli attacchi omofobi (per fortuna almeno sarà in vigore anche in Italia una legge che preveda aggravanti per i reati commessi con queste motivazioni).

 

Nel 2069 l'omosessualità sarà legale in tutti i paesi del mondo e i matrimoni gay saranno legali ovunque tranne che nel mondo islamico e in parti dell'Africa.

Tutti principali paesi occidentali avranno già avuto un gay dichiarato come Capo delo Stato e/o del governo.

L'accettazione sociale dell'omosessualità in Italia sarà totale, a parte qualche persistente episodio di bullismo nelle scuole, che però verrà affrontato con prontezza e severità.

Le principali religioni avranno smesso di perseguitare i gay, a parte alcune correnti più radicali dell'Islam. Il Cristianesimo sopravviverà solo in Africa, dove farà campagna a favore dei gay.

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