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Ai gay piace il Giappone?


Dottor.meow1

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A me piace la cultura giapponese di un tempo.

Ma la società giapponese attuale fa schifo (scusate il commento lapidario, ma anche se vorrei andarci come turista, non credo che vorrei MAI viverci, posso argomentare il perchè).

Qualche manga o anime mi piacciono, ma ritengo che ci siano anche un sacco di schifezze.

 

 

Secondo me il giappone viene troppo mitizzato :-/

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Qualche manga o anime mi piacciono, ma ritengo che ci siano anche un sacco di schifezze.

 

Non esiste il paese perfetto, bisogna valutare i pro e i contro per ogni stato.

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Io posso parlare per esperienza personale: mi considero una pecora nera, in quanto studio il giapponese e la civiltà giapponese per una passione prevalentemente linguistica e in parte letteraria. Apprezzo anche altro, ma è decisamente collaterale, e a volte mi sento quasi "in colpa" per la poca propensione a tutto il resto.

 

Perché tanti appassionati del Giappone? Io ritengo che la cultura manga/anime degli ultimi 30 anni abbia contribuito a formare un'immagine un po' stereotipata di un Giappone folle, anticonformista e in alcuni casi - in una visione occidentale - sacrilego. In parte ciò è vero, ma la follia dell'arcipelago ha origine da una pesante oppressione sociale, dove il singolo è una parte del tutto e obbedisce a un' "entità" superiore, un tempo l'imperatore, ora la Società. Vi basti come esempio il fenomeno del karoshi (la morte per super lavoro), o quello dello shiken no jikoku (l'inferno degli esami), per il quale gli studenti subiscono una pressione incredibile fin dalle elementari, in cui il buono o cattivo andamento influisce sulla loro intera vita sociale; spesso la situazione è così insostenibile da spingere al suicidio tantissimi giovani, mentre altri si richiudono in se stessi e nel mondo della loro stanza (i cosiddetti hikikomori), e altri ancora si trasformano una volta a settimana in bamboline gothic per le vie del quartiere modaiolo di Shinjuku, tentando così di allontanarsi dal baratro che spinge alla follia e alla disperazione.

Ma tutto questo certi occidentali non lo vedono, e continuano a immaginare il Giappone come il paradiso degli eccentrici e della libertà.

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Sono i ragazzini ad avere passione per il giappone e la cultura nipponica e quindi manga a seguito. Soprattutto quelli perversi, gay e non, perchè in giappone la mentalità diciamo che sostiene certe tematiche omoerotiche e che qui sono considerate trasgressive e censurate.

 

Il fatto che tutti i gay che conosci amano il giappone, vuol dire per la maggior parte che conosci solo gay adolescenti e post adolescenti. Immagino che un gay più maturo non abbia poi questa inclinazione.

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Non esiste il paese perfetto, bisogna valutare i pro e i contro per ogni stato.

 

Riguardo alla citazione che hai fatto mi riferivo principalmente ai manga... a parte rari casi, negli ultimi anni in fumetteria mi è parso di vedere quasi solo fuffa. Ma forse sono anche io che sono diventata più esigente come gusti...

 

Ma sul perchè non vorrei mai vivere in Giappone, la risposta sta esattamente in quello che dice Kuyashii. La cultura giapponese di fino a qualche decennio fa era fantastica ma i giapponesi vivono MALISSIMO.

 

In parte ciò è vero, ma la follia dell'arcipelago ha origine da una pesante oppressione sociale, dove il singolo è una parte del tutto e obbedisce a un' "entità" superiore, un tempo l'imperatore, ora la Società. Vi basti come esempio il fenomeno del karoshi (la morte per super lavoro), o quello dello shiken no jikoku (l'inferno degli esami), per il quale gli studenti subiscono una pressione incredibile fin dalle elementari, in cui il buono o cattivo andamento influisce sulla loro intera vita sociale; spesso la situazione è così insostenibile da spingere al suicidio tantissimi giovani, mentre altri si richiudono in se stessi e nel mondo della loro stanza (i cosiddetti hikikomori), e altri ancora si trasformano una volta a settimana in bamboline gothic per le vie del quartiere modaiolo di Shinjuku, tentando così di allontanarsi dal baratro che spinge alla follia e alla disperazione.

Ma tutto questo certi occidentali non lo vedono, e continuano a immaginare il Giappone come il paradiso degli eccentrici e della libertà.

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Dottor.meow1

se hai avuto sta fortuna non penso che a quest'ORA saresti qui a raccontarcelo xDxD :D

 

ho detto da piccoli perchè a quella età si è come delle spugne si assorbe, si è attratto da tutto e man mano si entra nella fase matura si fortificano le passioni, logico che una passione può svilupparsi in qualsiasi momento xD volevo evidenziare solo che da piccoli è più facile perchè tutto sembra puro e immacolato °_°

scusa cosa intendi con passione per i denti ? ò_ò non avanzo supposizioni per evitare di sbagliare xD

 

vai oltre non sulla fisicità ma sul senso logico >.<

 

io per nerd pensavo fosse uno che gioca sempre ai videogames xD

 

 

1)Lo so l'avevo capito. Bhè mi hanno sempre attirato come parti del corpo,arrivano ad eccitarmi.

2)Si,i nerd sono anche quello.

3)Ok hai ragione.

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Ho studiato giapponese per passione lingustica e letteraria. Vivo in Giappone. Mi piace? sì, a me piace perché mi trovo a scoprire ogni giorno delle cose che continuano ad affascinarmi. Non mi fa impazzire, non sono un malato di Giappone. La maggior parte dei ragazzi che fanno il jet program e degli altri stranieri che conosco sono gay, a farsi un giro alla facoltà di studi orientali a roma ci si ritrova ad un gay pride praticamente. E' una domanda che mi sono sempre posto pure io perché così tanti gay sono attratti dal Giappone. Sicuramente l'immagine (per altro molto falsa) data dai prodotti del giappone (anime ecc.) ha contribuito moltissimo a dare un immagine di un paese anticonformista (esistono tantissimi manga con temi sull'amore gay). C'è da dire che la maggior parte dei gay che conosco in Italia non ha interesse minimo per il sol levante.

Detto ciò, riconosco che è un paese molto chiuso e, per TAAAANTISSIME cose, un paese arretrato rispetto all'occidente. Per certe cose (diritti dei lavoratori, diritti delle donne, diritti per gli stranieri, sigh, diritti in generale) è indietrissimo. E' troppo facile far parlare i nippofili italiani che vivono di manga e anime, bisognerebbe provare sulla propria pelle (vivendoci magari) cosa significa essere immersi nella società giapponese. La descrizione di Kuyashii dipinge la realtà in maniera perfetta! Io nonostante tutto non sono uno di quei gay a cui il Giappone fa impazzire, ho altri interessi che prevalgono sui manga e gli anime (che, vi dirò, non mi piacciono), dio il JPOP, non uso videogiochi. Sono un gay anomalo evidentemente.

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privateuniverse

Anch'io ho la sensazione che, tra i nippofili, un po' come tra i melomani, i gay sono sovrarappresentati. Mi è capitato di chattare spesso anche con americani e, anche in quel caso, ho avuto la stessa impressione.

 

Quanto a me, non provo alcun interesse per le culture dell'Estremo Oriente e tanto meno per il Giappone.

 

Anzi, direi che, mentre il mondo cinese mi lascia indifferente, per quello giapponese ho una vera e propria avversione.

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Non credo ci sia una forte correlazione. L'unica cosa che ho notato è che i gay sono in genere frequentatori di ristoranti di Sushi, ma non credo nemmeno che il Sushi piaccia a tutti i gay.

 

A me piace la cucina giapponese e mi ritengo anche parecchio esperto in materia, ma non mi considero un fan del Giappone. Credo anch'io che sia una cultura affascinante, ma in realtà molto triste e terribile.

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ognuno ha un proprio pensiero del Giappone da quel che ho capito, che raggruppando indicate come gay = giappone, ma secondo me questo ragionamento è errato e come voler dire a tutti i gay piace il pene e scoprirsi che esistono sottoclassi A & P, quindi secondo me ognuno è affascinato dal giappone a secondo di ciò che gli piace, al romantico piace per la cucina, a me per i manga e anime, a tizio per le diavolerie erotiche che si inventano, ad almadel per il kamasutra giapponese edizione tascabile 2012 edito da ISadomaso...

 

forse quello che più mi ha colpito del giappone, partendo da una conoscenza prettamente di anime e manga, e la tradizione giapponese... forse perchè anche io sono tradizionalista, ma nel mio caso la passione per l'oriente non si limita solo al giappone, infatti ho iniziato ad apprezzare la Cina, la Korea, forse perchè hanno una radice comune....

io ho 24 anni e non mi ritengo un ragazzino con una passione del giappone che perderò con l'avanzare degli anni, infatti sono convinto che essa aumenterà sempre... culminerà con la mia morte sotto a un albero di ciliegio mentre vestito con un kimono lascerò ai posteri una mia poesia in giapponese *_*

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mmm di tutti i miei amici gay il giappone e i manga piacciono solo a me, nella mia compagnia di solito 'ste robe piacciono agli etero ai nerd...sarà che noi di Cremona viaggiamo al contrario!!! :D

 

 

Quote for truth :asd:

 

Ovviamente scherzo, anche se diciamo che molti nerd vivono fra manga ed anime lol.

Per quel che mi riguarda, mai avuto manga, mai avuto desiderio di andare in giappolandia, e gli anime li guardo solo se sono nel canale giusto alla tv

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A me è sempre piaciuto il Giappone, da quando ero bambino, anche prima dell'inondazione di cartoni animati giapponesi sulle televisioni private. Mi piacciono: la scrittura ideografica, le pagode, i kimono, i templi con i torii, i giardini e i ciliegi in fiore e i ryokan come pensioni per ospiti.

Ora che in Italia abbiamo internet, i primi filmati gay che ho visto erano giapponesi.

Non sono mai stato in Giappone perché so che è un Paese molto costoso, il viaggio è molto lungo e faticoso perché l'aereo segue il sole e non ho nemmeno amici giapponesi. Mi affascina quel Paese perché per noi occidentali è esotico, ma anche per loro l'Italia è un Paese esotico.

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  • 3 weeks later...

Se mi piace il Giappone? Eccome! Mi è sempre interessata molto la cultura giapponese, e quasi per caso l'anno scorso ho avuto la possibilità di passarci 3 settimane... beh, ha quasi superato le mie aspettative! I templi, la cordialità della gente, le case tradizionali in legno, gli onsen, ma anche la natura del Giappone... ho trovato tutto bellissimo!

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jokerthewarrior

Mah, forse se creassimo una statistica scopriremmo che il Giappone piace più ai gay che agli etero? Per me non c'è tutta questa correlazione anche perché bisogna guardare anche all'età ed all'ambiente in cui si vive. Il fenomeno anime e manga, per esempio, oggi ha più diffusione rispetto a 10 anni fa, quando forse erano i fumetti americani ad avere la meglio. Quindi direi che comunque (nel bene e nel male) la cosa si sta diffondendo un po' in tutta Italia, qui continuano ad aprirsi fumetterie, nonostante i prezzi dei manga siano in aumento.

Nel mondo etero, però, superata una certa età, non tutti parlano facilmente di queste passioni che vengono viste come roba da sfigati o da immaturi.

Mi dissocio però da chi dice che noi seguiamo i manga e gli anime perché c'è un modo diverso di trattare la sessualità. Certamente fa piacere vedere personaggi omosessuali di tanto in tanto ma non è necessario, specialmente se sono solo delle macchiette comiche. Infatti gli anime più seguiti restano Naruto, Bleach, One Piece cioè shounen che non parleranno mai di questi temi.

 

Inoltre @@purospirito sarà pure vero che chi segue anime e manga è mediamente giovane ma NON è sinonimo di immaturità essere un otaku, così come non lo è essere un nerd o un geek. C'è dietro semplicemente la voglia di conservare intatto il proprio immaginario e, magari, tuffarsi con la mente in un universo diverso ogni volta. C'è chi preferisce farlo con un libro, chi con un manga, chi con un anime. Io, per esempio, a furia di stare sui libri a studiare preferisco un mezzo più leggero, disimpegnato come un anime, questione di gusti.

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Mi piacciono molto manga e anime, sono un grande estimatore del cinema giapponese (e asiatico in generale) e in parte anche di alcune serie televisive. Mi piacerebbe molto conoscere per esperienza diretta il patrimonio ambientale del Giappone.

 

Studiando filosofia, mi sono avvicinato negli ultimi tempi allo studio del pensiero orientale (e controversa la questione nel mondo accademico se si possa parlare di "filosofie orientali") in maniera più approfondita.

 

Ma non penso che tutto questo faccia di me un "nippofilo".

 

La maggior parte dei giapponesi che ho conosciuto li ho trovati insopportabili, la cucina giapponese mi disgusta, e se fossi costretto a dover sopportare la realtà politica giapponese...lasciamo perdere.

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Bhè certe zone si ma se vai al centro di Tokyo non credo che troverai geishe che camminano per strada o samurai. Si,il fatto che la loro cultura non si sia mai fatta influenzare è vero ma comunque per quanto ho visto in un ''documentario'' su MTV si vedevano hotel dediti solo al sesso con giocattoli erotici di tutti i tipi e questa non mi sembra una cosa da persone chiuse di mente. Poi su un focus ho visto che hanno dedicato una giornata al pene > < poi bho.

 

No, non hai capito il senso del mio discorso.

Avere una cultura chiusa a contaminazioni esterne, non vuol dire che questa non si evolva. Non troverai samurai in centro a Tokyo, così come non troverai gladiatori e ninfette latine in piena Roma, fermo restando che l'Italia è stato per anni un Paese chiuso all'altro e per molti aspetti lo è tutt'ora.

 

La "giornata al pene" è una tradizione millenaria, per quello parlavo di una cultura sui generis e particolare, che per noi occidentali può suonare buffa in qualche modo. La chiusura a contaminazioni esterne non riguarda una ''chiusura di mente''. Sul sesso i Jappi hanno una grandissima cultura, dalle rappresentazioni artistiche, ai manga fino ai videogiochi Hentai, ed è poi nella realtà che vige ancora la regola del ''si fa ma non si dice'' (da qui gli hotel).

 

Sul topic in sé credo sia un caso: sarebbe come dire che a tutti i gay piace il fuxia o mettere il boa di piume.

 

@@purospirito Ma che stai dicendo? Adolescenti perversi?

Edited by Dexter
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Forse è arrivato il momento di parlare del rapporto fra Giapponesi ed Estetica

 

I Giapponesi hanno fatto un'arte della disposizione dei fiori, della costruzione dei giardini,

della piegatura della carta, della miniaturizzazione delle piante, della gastronomia ( cosa

dire di un menu giapponese di alta cucina a base di fugu? ) del rito del tè etc.

 

C'è un approccio, una attitudine giapponese alla ricerca della bellezza, una bellezza

essenziale ( pensiamo anche all'haiku o ad alcuni loro film ) che si cala nel quotidiano

( i fiori, i giardini, il cibo, il tè...) per "sacralizzarlo" ( un approccio che potrebbe nascere

dalla religiosità shintoista cioè dall'animismo: la natura, le cose hanno un'anima )

 

Ed io credo sia questo più che la morale che potrebbe affascinare un gay

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jokerthewarrior

Ma gli yaoi sono costruiti per la gioia delle ragazze. I ragazzi gay ne ricavano poco o niente visto che il modello maschile rappresentato è sempre quello del ragazzo efebico, ossia un modello d'uomo che viene mostrato perché più facilmente accettabile in un rapporto intimo con un altro uomo rispetto al maschio virile. Ho sentito tante ragazze dire che se i protagonisti fossero più maschili non leggerebbero gli yaoi perché ne rimarrebbero impressionate.

Mostrano un mondo gay che non è reale quindi come potrebbero spingere un omosessuale ad interessarsi alla cultura giapponese? (ce la farebbe con qualcuno ma non con tutti)

Diverso è parlare dei bara yaoi ma sono letture troppo di nicchia per giustificare un interesse del genere.

 

Concordo invece con Hinzelmann, probabilmente è l'ideale estetico una delle prime attrattive. Gli stessi paesaggi nipponici con la fioritura dei ciliegi richiamano il senso estetico e la spiritualità di chi vi è immerso.

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Oddio, io di ragazzi gay che apprezzano i Yaoi ne conosco parecchi, e fra questi includo anche me.

 

Il bello di questo genere è proprio l'essere incentrato su quella che potremmo chiamare “omosessualità bianca" (Quella che come archetipo a Oscar Wilde e il suo amante) invece che sul “omosessualità nera" (dark room e saune gay, per intenderci

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A me piace il Giappone, ma penso di amare probabilmente soltanto quello che riguarda cultura e tradizioni passate.

Per il resto, come avete già fatto notare, è da bollare per tanti motivi.

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