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Rapporto con la fede


wasabi

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In questi giorni, spinto forse da fatti di cronaca o da alcune discussioni qui sul forum, mi è venuta la curiosità di approfondire con voi l’argomento “ fede religiosa”.

Secondo me è un aspetto molto importante della vita e del modo di essere di una persona.

Mi piacerebbe sapere se voi avete qualche tipo di credo religioso.

Non mi riferisco solo alla religione Cristiana, ma in generale neanche ad una religione specifica.

Credete in Dio (in qualunque modo lo vogliate chiamare)?

Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

Credete nella vita dopo la morte? Se sì, come la immaginate?

Avete maturato o cambiato le vostre convinzioni nel corso della vita? Quanto vi ha influenzato il credo della vostra famiglia di origine?

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Credo ci siano altre discussioni simili in giro per il forum...

 

Credete in Dio (in qualunque modo lo vogliate chiamare)?

No.

Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

Percepisco una fitta rete di coincidenze.

Credete nella vita dopo la morte? Se sì, come la immaginate?

Decisamente no.

Avete maturato o cambiato le vostre convinzioni nel corso della vita? Quanto vi ha influenzato il credo della vostra famiglia di origine?

In Italia tutti gli Atei sono nati Cattolici; la difficoltà sta nel liberarsi dal lavaggio del cervello che ti fanno da bambino.

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Credete in Dio (in qualunque modo lo vogliate chiamare)?

no, in un Dio come lo intende la fede no.

non a caso le mie idee non si basano assolutamente su quanto la chiesa esprime, bensì sono frutto di mie personali supposizioni.

 

Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

devo riconoscere che il mondo come lo conosciamo noi oggi è troppo elaborato, troppo perfetto per essere frutto di coincidenze, a mio avviso.

voglio dire, sembra tutto lavorato a tavolino, come ogni cosa si incastonasse con un'altra in maniera studiata e messa in atto.

non saprei però esprimermi con fermezza, ecco, non so esattamente di cosa sono convinto XD

 

Credete nella vita dopo la morte? Se sì, come la immaginate?

non saprei, ma credo che siamo solo degli strumenti in funzione del proseguimento del pianeta e dell'evoluzione.

 

Avete maturato o cambiato le vostre convinzioni nel corso della vita? Quanto vi ha influenzato il credo della vostra famiglia di origine?

mh no, la penso da sempre così, anche se ripeto che le mie sono vaghe idee, non sono convinto di nulla.

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Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

devo riconoscere che il mondo come lo conosciamo noi oggi è troppo elaborato, troppo perfetto per essere frutto di coincidenze, a mio avviso.

voglio dire, sembra tutto lavorato a tavolino, come ogni cosa si incastonasse con un'altra in maniera studiata e messa in atto.

non saprei però esprimermi con fermezza, ecco, non so esattamente di cosa sono convinto XD

 

A cosa ti riferisci?

Perché io invece vedo un mondo informe e caotico

dove innumerevoli specie si estinguono e si generano

alla ricerca di un breve posticino nell'ecologia....

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Mercante di Luce

Personalmente reputo di non avere elementi per esprimere una convinzione nel campo, sia per quanto riguarda l'esistenza o meno di un dio (o più...), sia per quanto riguarda la vita dopo la morte. Credo che tutto questo sia fondamentalmente dovuto alla mia impossibilità di concepire l'infinito, sia per lo spazio che per il tempo.

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A cosa ti riferisci?

Perché io invece vedo un mondo informe e caotico

dove innumerevoli specie si estinguono e si generano

alla ricerca di un breve posticino nell'ecologia....

 

beh, l'estinzione e la generazione delle specie animali fanno parte di un sistema che funziona così da sempre, la caoticità di cui parli è forse il dinamismo naturale che assicura un ricambio delle specie?

io mi riferisco semplicemente al fatto che gli elementi naturali che permettono la vita sulla terra siano molto molto perfetti, e che i cambiamenti verso cui andiamo incontro in parte sono causati dall'attività umana e in parte dal susseguirsi di varie ere che da sempre si sono alternate.

l'uomo per vivere necessita di acqua, sole, nutrienti e un habitat ideale, e tutte queste caratteristiche esistono, precise e perfette.

altra cosa da aggiungere, che si ricollega a questo discorso: noi conosciamo l'origine dell'universo a partire dal Big Bang, dal quale poi, in seguito a varie vicessitudini, si è creato l'universo come lo conosciamo e come è stato studiato.

bene, mi sono sempre chiesto da cosa si fosse originata quella serie di atomi che diedero origine alla molecola e quindi alla materia che hanno fatto sì che il Big bang avvenisse.

Da dove proviene? e se eventualmente derivasse da qualcosa di antecedente, questo qualcosa da dove arriva?

 

tutte domande a cui logicamente non possiamo dare risposta, ed è per questo che tutto mi sembra così particolare, come se fosse stato creato ad arte.

è anche vero che semmai esistesse qualcosa di soprannaturale, questo da dove arriva?

 

domande che non fanno altro che arrovellarci il cervello, non saprei davvero cosa risponderti Almadel.

so solo che non mi sono mai affidato a quanto espresso dalla chiesa o dai dogmi della fede, bensì tutto ciò che penso è frutto della mia intricata mente :D

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Hai presente cos'è il principio antropico?

E' ovvio che sulla Terra ci siano le condizioni perfette per la Vita,

perché se non ci fossero non ne potremmo neanche parlare :D

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@Almadel

Ok, ma questa combinazione perfetta e la nascita della vita sono frutto del caso? voglio dire, quella "forza" che ha fatto sì che si originassero dei tessuti vivi che, l'uno assemblato all'altro, dessero origine ad un organismo vivente da dove si originano? come funziona?

cioè sono queste le domande a cui non mi dò risposta. qualora poi esistesse un enunciato a me sconosciuto che non si limiti a dirmi che le condizioni attuali sono quelle che hanno permesso la vita ma COME questa vita sia nata postamelo pure che almeno mi dò qualche risposta XD

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Io credo che una profonda ricerca spirituale sia un percorso importante per una persona, aldilà delle risposte che poi si ottengono.

 

Purtroppo la tendenza attuale è di "ateizzarsi" di principio in ribellione alle religioni di base che vengono fornite nel pacchetto educativo standard.

La tendenza è anche quella di prendere concetti scientifici in maniera superficiale e utilizzarli come prove irrefutabili dell'ateismo.

Non è sbagliato in se, come processo, ma è che ci si ferma alla superficie delle cose, spesso (non sempre e non tutti), si "passa ad altro".

 

Ci sta tutto. Secondo me è un agire un po' superficiale, alla stessa maniera di accettare in maniera superficiale un credo prestampato. Però è un "secondo me" senza nessuna volontà di criticare chi non crede e chi ha fatto scelte differenti da me.

 

E' credo però importante dire che non è l'unico modo e non è per forza il modo giusto di approcciare a questi argomenti.

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Ilromantico

Credete in Dio (in qualunque modo lo vogliate chiamare)?

 

Si, ma non con gli standard della Chiesa. Inoltre, anche se mi rifiuto di crederci, penso che in qualche modo la religione abbia qualcosa a che fare con gli alieni. Non mi spiego perché nei popoli antichi ci siano molto riferimenti al cielo e ad esseri supremi che vengono dal cielo.

 

Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

 

Si, ho avuto una decina di episodi maligni (poltergeist, "folletti dispettosi", presenze e apparizioni di gente morta) e anche esperienze benigne (sogni, coincidenze particolarmente fortunate) e che mi hanno salvato la vita (un pullman che sono stato costretto a prendere il giorno dopo e poi scoprire che quello del giorno prima era caduto in un burrone, una macchina che, senza ragione spiegabile, non ci fa aprire gli sportelli e ci fa perdere il tempo necessario per far diventare un incidente da grave a leggero).

 

Inoltre nella mia vita ci sono troppe coincidenze intrecciate per pensare che sia pura casualità. Finora, non so perché, ho sempre ottenuto esattamente tutto ciò che ho sempre immaginato e sognato, e non credo minimamente di essermi sforzato tantissimo per ottenerlo, ma mi è sembra bastato desiderarlo per vederlo poi realizzato per magia.

 

Credete nella vita dopo la morte? Se sì, come la immaginate?

 

Si ci credo, ma non so come sarà. Non immagino nessun paradiso, ma qualcosa ci sarà.

 

Avete maturato o cambiato le vostre convinzioni nel corso della vita?

 

Penso che col tempo si siano rafforzate le mie convinzioni

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Credete in dio (in qualsiasi modo lo vogliate chiamare)?

Si,ma non secondo i dettami della chiesa...penso che ci sia un'entità superiore e benevola.

 

Credete in qualche forma del soprannaturale?

sinceramente, si. ho visto diversi fenomeni (non so se poi sono solo auto suggestione).

 

Credete nella vita dopo la morte? come la immaginate?

Mi piace pensarlo: mi piacerebbe un posto dove ci sono tutte le persone a me care che purtroppo ho perso, e dove si vive in compagnia e allegria.

 

Avete maturato o cambiato le vostre convinzioni nel corso della vita?

Beh, sinceramente le mie convinzioni son sempre state queste, e si sono solo rafforzate col tempo.

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Uhmmm io sarei un'atea agnostica....

per cui no, non credo in Dio (e quindi sono Atea) ma non credo in Dio perché il mio periodo agnostico mi ha portato a capire che non potendo dimostrare in alcun modo la sua esistenza è inutile limitarsi a lasciare sospesa la questione (può esistere come no, ma comunque non è dimostrabile)... propendo di più per la non-esistenza.

 

Per il soprannaturale dipende a cosa ti riferisci...

 

Non credo nella vita dopo la morte, a livello logico sono più portata a pensare che la cosa più ovvia sia la reincarnazione.

 

Ovviamente le mie convinzioni sono cambiate nel tempo. So di non essere mai stata cattolica, neanche da bambina, non volevo neanche fare la comunione, ma mi è stata imposta... però le mie convinzioni attuali sono troppo legate al mio raziocinio per pensare che già a sei anni io vivessi la questione religione in questo modo... solo che non ho ricordi chiari di come la vivessi.

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@Almadel

Ok, ma questa combinazione perfetta e la nascita della vita sono frutto del caso? voglio dire, quella "forza" che ha fatto sì che si originassero dei tessuti vivi che, l'uno assemblato all'altro, dessero origine ad un organismo vivente da dove si originano? come funziona?

cioè sono queste le domande a cui non mi dò risposta. qualora poi esistesse un enunciato a me sconosciuto che non si limiti a dirmi che le condizioni attuali sono quelle che hanno permesso la vita ma COME questa vita sia nata postamelo pure che almeno mi dò qualche risposta XD

 

E' chiaro che pretendere di spiegare il principio antropico in due righe

è uno sforzo al di là di qualsiasi divulgatore di filosofia della scienza :D

 

Se io prendo cento milioni di persone e ne salvo una a caso e le altre le ammazzo,

è ovvio che l'unica persona che si salva penserà che non sia stato un "caso"

e non penserà agli altri 99999999 che non ci sono.

Funziona così con gli spermatozoi, no? Uno si salva e gli altri non nascono...

Ma visto che l'unico in grado di pensare è quello che si è salvato,

chiaramente penserà che "non possa essere stato un caso"

 

Su miliardi di stelle della Galassia sono una decina (o anche meno) hanno la Vita.

Per forza noi siamo nati "in un pianeta speciale"; perché se non fosse stato "speciale"

non avremmo neanche saputo che potevamo anche non nascere...

 

Sul modo in cui si sono sviluppati "tessuti vivi" per fortuna oggi abbiamo le idee piuttosto chiare.

Abbiamo delle idee chiare perché abbiamo potuto osservare più o meno tutti i passaggi

tra un vermetto chiamato Pikaia Gracilens all'Homo Sapiens.

Abbiamo anche visto come si generino aminoacidi tra un frullato di acqua e ammoniaca.

Se però fosse facile ricreare in laboratorio ciò che ha portato da questo alla vita,

significherebbe che l'Universo è pieno zeppo di vita in tutti gli angoli.

Visto che così non è, la Vita dev'essere qualcosa di molto improbabile

e dovremmo lavorarci con milioni di laboratori per milioni di anni

per sperare che si generi di nuovo spontaneamente.

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Per il soprannaturale dipende a cosa ti riferisci...

 

Intendo tutto ciò che non è osservabile con i cinque sensi o spiegabile dalla scienza.

 

Aggiungo un'altra domanda per declinare meglio:

 

Ritenete che, per dare senso alla nostra esistenza, sia necessario ricorrere a qualcosa che vada oltre la nostra limitata vita terrena? E' indispensabile trovarlo questo senso?

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Io credo che una profonda ricerca spirituale sia un percorso importante per una persona, aldilà delle risposte che poi si ottengono.

 

Purtroppo la tendenza attuale è di "ateizzarsi" di principio in ribellione alle religioni di base che vengono fornite nel pacchetto educativo standard.

La tendenza è anche quella di prendere concetti scientifici in maniera superficiale e utilizzarli come prove irrefutabili dell'ateismo.

Non è sbagliato in se, come processo, ma è che ci si ferma alla superficie delle cose, spesso (non sempre e non tutti), si "passa ad altro".

 

Ci sta tutto. Secondo me è un agire un po' superficiale, alla stessa maniera di accettare in maniera superficiale un credo prestampato. Però è un "secondo me" senza nessuna volontà di criticare chi non crede e chi ha fatto scelte differenti da me.

 

E' credo però importante dire che non è l'unico modo e non è per forza il modo giusto di approcciare a questi argomenti.

 

In realtà sono i sostenitori della trascendenza

che si sforzano di trovare delle "falle nella Scienza"

per infilarci dentro qualcosa di irrazionale.

L'Ateismo è una posizione filosofica, non scientifica.

 

E' vero che le religioni tradizionali dicono sempre

delle cose tanto palesemente false che alcuni hanno l'istinto

a rifiutare con queste anche l'esistenza stessa di un Dio.

"La Chiesa è omofoba, la Chiesa dice che Dio esiste,

la Chiesa sbaglia a essere omofoba, quindi Dio non esiste".

 

Credo che il mio Ateismo preservi principalmente la bellezza del mondo.

Di fronte a un cristallo di neve, preferisco pensare che non ci sia un artefice;

un cristallo di neve disegnato da un designer (sia pure divino)

smetterebbe subito di sembrarmi affascinante,

ma solo un lavoretto di computer-grafica (sia pure divina).

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Credete in Dio (in qualunque modo lo vogliate chiamare)?

Mah così su due piedi sarei tentato a dire di no, in alcuni casi direi di si, da laico non ho prove ne per dimostrare che esiste ne che non esiste.

 

Credete in una qualche forma di “soprannaturale”?

Si, sicuramente, ci sono cose che non si riescono a spiegare scientificamente.

 

Credete nella vita dopo la morte? Se sì, come la immaginate?

Non saprei, è un argomento che mi inquieta e che preferisco ignorare, chissà forse qualcosa c'è veramente, ma non voglio saperlo.

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Si, ho avuto una decina di episodi maligni (poltergeist, "folletti dispettosi", presenze e apparizioni di gente morta) e anche esperienze benigne (sogni, coincidenze particolarmente fortunate) e che mi hanno salvato la vita (un pullman che sono stato costretto a prendere il giorno dopo e poi scoprire che quello del giorno prima era caduto in un burrone, una macchina che, senza ragione spiegabile, non ci fa aprire gli sportelli e ci fa perdere il tempo necessario per far diventare un incidente da grave a leggero).

Inoltre nella mia vita ci sono troppe coincidenze intrecciate per pensare che sia pura casualità.

 

Sul serio hai avuto questi episodi? L'apparizione di gente morta mi da l'idea di una cosa terribile. Anche a me sono capitati episodi e coincidenze strane, ad esempio una mattina qualche settimana fa mi ero svegliato pensando al terremoto e nel pomeriggio c'è stata veramente una scossa, coincidenza bah? Inoltre mi ricordo perfettamente, malgrado siano passati diversi anni che un giorno che ero passato a trovare mio nonno percepivo qualcosa di "strano", il giorno dopo venne ricoverato all'ospedale e morì dopo tre giorni, era l'ultima volta che l'avevo visto in vita, va detto che aveva quasi novant'anni e non stava bene da tempo ma quel giorno in casa dei miei nonni percepivo un'aria strana.

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Intendo tutto ciò che non è osservabile con i cinque sensi o spiegabile dalla scienza.

Non vorrei cercare il pelo nell'uovo, ma questa definizione lascia molto a desiderare.

 

Non siamo in grado di percepire le particelle subatomiche con i cinque sensi. Ciò che più si avvicina a quello che volevi dire è se crediamo in qualcosa che non abbia alcuna influenza su ciò che possiamo direttamente percepire.

Eppure quando si parla di credenze, hanno sempre tale influenza.

 

E che cosa sia non spiegabile dalla scienza non lo sappiamo, sappiamo soltanto ciò che è attualmente non spiegato.

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Per esempio la Scienza non spiega con precisione

come fanno certe balene a trovare il Nord magnetico,

ma di sicuro non è qualcosa di soprannaturale :)

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io più che religiosa sono spirituale, non a caso ho scelto Divine come nick ;) La sfera del sacro e del divino mi ha sempre appassionata molto.

La mia spiritualità personale è di stampo orientale, fino a poco tempo volevo convertirmi allo shintoismo perchè mi ci rivedo molto ma non è possibile :(

 

comunque...

 

credo in un'energia, in una legge (dio, tao, allah, come lo si vuol chiamare) da cui tutto è nato e credo nelle forze della natura (che possono essere benissimo rappresentate come delle divinità) che vanno amate e rispettate perchè noi siamo, in fondo, ospiti di questo mondo. Credo nella reincarnazione e di conseguenza nella legge del karma.

credo che la vita non è assolutamente limitata a ciò che viviamo e vediamo nella quotidianità, ciò che viviamo è solo il velo di maya.

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Io ho creduto per tanto tempo.. Ma da quando ho smesso, sono diventato un altro :D

 

Se devo dire se credo in Dio, ancora non riesco a rispondere.. Mi alterno tra varie ipotesi: o Dio c'è, ma noi ne siamo totalmente isolati; o quello che chiamiamo Dio, in verità è una sorta di legame che unisce l'umanità intera, un po' come una sorta di "mente collettiva"; oppure non esiste affatto!

 

Al soprannaturale non credo minimamente. La mia idea è che ogni singolo fenomeno soprannaturale, in verità sia perfettamente naturale, solo molto inverosimile, al punto che allo stato attuale delle conoscenze non sia spiegabile..

 

Ultimamente sono più propenso a non credere nella vita dopo la morte.. (E la cosa non mi fa il minimo effetto, tanto dopo morto o continuo a vivere, o sparisco ma non mi rendo conto di essere sparito!) Se proprio dovesse esserci qualcosa dopo (ma qui sto già "sperando", non supponendo xD), dovrebbe essere o la reincarnazione, o la totale fusione con la mia anima gemella (si, sono un inguaribile romantico xD).

 

Come dicevo prima, poi, io per tutta la mia vita sono cresciuto in un ambiente cattolico, e non sono neanche stato molto male.. Ho cominciato a stare male da poco tempo, e quindi ho smesso di credere nella Chiesa, e poi anche al Cristianesimo stesso e alle religioni in generale.. Essendomi mentalmente (purtroppo, non ancora fisicamente) distaccato dagli ambienti ecclesiastici, ora sto rimettendo in discussione ancora tutto quello in cui ho sempre "creduto", ma non pretendo di avere delle risposte.. Tanto, l'aldilà, se esiste, è comunque un altro capitolo della mia esistenza, per ora penserò a vivere al meglio questo :)

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Io ho creduto per tanto tempo.. Ma da quando ho smesso, sono diventato un altro biggrin.png

 

Fai buona pubblicità all'UAAR e dicci quanto stai meglio adesso, però! :)

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Sono una persona ragionevolmente dubbiosa. Chiunque abbia studiato e letto di filosofia non può non mettere in dubbio il proprio credo, difatti, sebbene io percepisca una "bellezza" che trascende a livello sensitivo la realtà materiale, accetto il dubbio che essa possa essere solo un inghippo di neurotrasmettitori, o lo "spirito" della natura divinizzato.

Qualunque credo convenzionale ( in particolare le religioni monoteiste e politeiste ) è quasi del tutto privo di senso. Concetti come "la preghiera", "la provvidenza divina" e svariati altri che caratterizzano le religioni occidentali sono contraddittori e illogici. ( e non venite fuori con l'agostiniano "eh, ma Dio non deve essere logico", perché ha senso quanto le teorie della cospirazione aliena di Scientology )

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@Almadel, sicuramente c'è chi cerca le falle della scienza per insaccarci il sovrannaturale e c'è chi si appella ad una errata concezione della scienza per dire che questa rappresenta in toto la "non spiritualità".

 

Io non sostengo la giustezza ne dell'una ne dell'altra delle posizioni. Ritengo, anzi, sono abbastanza certo che l'esperienza spirituale sia un percorso interiore e soggettivo, nel quale la forma del fiocco di neve e l'esistenza di un anima coesistono perfettamente.

 

Spiritualità, infatti, non per forza significa dire che c'è un "Dio" che ha fatto tutto quanto. Non è una gara "materiale vs materiale".

 

Spiritualità è altro. "Cosa" altro è un discorso che non può essere insegnato, solo esperito.

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gaiovalerio

Premetto che fino a qualche tempo fa ero inserito ll'interno di gruppi ecclesiastici e questo ha condizionato non poco il mio rapporto con la fede.

Oggi posso dire di credere in Dio, ma non secondo i dettami della chiesa! Qualche volta prego pure, mi dà un certa serenità, non lo faccio certo per ottenere qualcosa dal mio Dio!

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Qualunque credo convenzionale ( in particolare le religioni monoteiste e politeiste ) è quasi del tutto privo di senso.

 

Non si può fare alcun paragone tra i monoteismi e i politeismi. Innanzitutto nel politeismo non esiste un Dio creatore del mondo.

Anche il termine Dio (che bisogna usare con la maiuscola, se ci si vuole riferire proprio al concetto corrente di "dio", che è quello

del "dio monoteista creatore") solo convenzionalmente può essere usato nello stesso senso nel politeismo e nel monoteismo: ma

non lo ha, lo stesso senso. Infine, il politeismo non ha la pretesa di avere un senso, se con ciò s'intende un significato veritativo.

Certo, il politeismo non riteneva di sè stesso di essere insensato; ma ha tollerato tranquillamente nei secoli di essere criticato,

relativizzato, decostruito, e anche negato dalla filosofia, o meglio da alcune correnti, della filosofia, greca.

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