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Ragazzi gay picchiati in discoteca


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toraepantote

Chiarirebbe una testimonianza dei due ragazzi, forse non si erano nemmeno resi conto di chi avessero veramente intorno a loro.

 

Per me la questione è semplice: non vorrei mai che qualcuno facesse del male alla persona che amo. Questo ci porta ad evitare situazioni di rischio: come per esempio percorrere dopo una certa ora, a piedi, una strada buia e mal frequentata. O anche qui dovrei percorrerla ugualmente in nome del mio diritto di donna a non essere violentata?

Combattere per i propri ideali richiede metodo, non basta agitare la spada per aria a casaccio. E per me sfidare la sorte contro energumeni potenzialmente omofobi, nella loro tana, è un po’ come battersi alla Don Chisciotte. E se proprio siete così impavidi (mi riferisco a chi manifesta la propria omosessualità sempre e comunque), informatevi su cosa ne pensano i vostri familiari stretti; chiedete loro per esempio se sarebbero disposti ad assistervi in caso di danni permanenti. Lecito battersi a 360° ma è anche giusto non costringere gli altri a diventare la loro croce per i propri ideali.

 

Ed infine, Ariel davvero si deve arrivare al punto di mettere in pericolo la propria vita per renderla degna di essere vissuta?

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Toraepantote, tutti questi scrupoli riguardano solo la tua omosessualità

o chiedi a tua madre se sarebbe disposta ad assisterti disabile

anche quando esci con l'automobile o vai a sciare?

 

Io non ho mai detto a mio padre: "Senti vecchio, smetti di mangiare salato

perché col caxxo che ti sto vicino se fai un infarto!"

Eppure la pressione alta è molto più pericolosa dell'omofobia.

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AndrejMolov89

pericolo la propria vita per renderla degna di essere vissuta?

non so te, ma grazie ad un ragionamento del genere per un periodo ho ritenuto indifferente lo status vita e lo status morte. ^^
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Se uno rischia consapevole di rischiare le opzioni sono due: o e' incosciente, o e' masochista: sta ai diretti interessati dirci a quale categoria appartengono, io mi sono limitato ad avanzare le ipotesi desumibili da certi comportamenti poco prudenti.

Come volevasi dimostrare, non mi sono inventato nulla. Quando dici che le uniche possibilità sono o incoscienti o masochisti, stai dicendo o che non sono consci del pericolo che corrono (incoscienti), oppure ne sono coscienti e se lo stanno cercando perché gli piace soffrire (masochisti).

 

Senza contare che mi sfugge come possa fare questi discorsi la stessa persona che tempo fa scriveva:

Beh, motivi comprovati di salute e/o economici sono motivi oggettvi e validi. Io pero' rimango perplesso davanti a chi non guida per una generica paura. Quasi tutti hanno avuto paura nei primi giorni di guida, poi pero' diventa automatico come tutte le cose, io addirittura ho trovato divertente guidare sin dai primi giorni. E ' proprio il non volerci nemmeno provare che non capisco, e che trovo limitante e assurdo

Vuoi delle statistiche sugli incidenti stradali, così poi ci potrai dire se sei incosciente o masochista?

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Be', non è quello che facciamo tutti i giorni? Andando in macchina, attraversando la strada, conoscendo persone nuove...

La nostra vita è costantemente in pericolo, ci sono migliaia di attività più pericolose del prendere per mano la propria ragazza. Quindi sì, a mio parere la vita per essere degna di essere vissuta, bisogna viverla 'pericolosamente'.

 

Non capisco perché certi rischi sono accettabili, e altri meno. L'amore e la libertà di esprimerlo non dovrebbero rendere accettabili molti più rischi rispetto semplicemente alla voglia di divertirsi o di superare i propri limiti (fumo, alcool, o senza rischi ovvi per la salute: nuotare a largo, scalare montagne)?

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Quoto Ariel e Almadel.

Ragazzi vi sembrerà strano, ma una volta che stavo pesantemente per essere aggredito non era perchè tenevo la mano al mio ragazzo - ero single -, ma perchè non avevo voluto offrire a una sigaretta a tre ragazzi. Avrei dovuto smettere di fumare per strada, come minimo. La volta prossima sarei stato aggredito per aver, magari, guardato in modo sbagliato il tizio sbagliato incrociandolo sul marciapiede.

E che facciamo, ci chiudiamo in casa, smettiamo di vivere?

Raccontatelo a lei

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Parks

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Oh, Rosa Parks è il nostro mito! :D

Ma i Neri non sono come noi,

nessuno considera masochista o incosciente

Martin Luther King o Nelson Mandela...

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toraepantote

Almadel i paragoni mi sembrano impropri.

Un conto è svolgere la vita normalmente (che sia guidare l'auto, attraversare la strada, passeggiare sotto agli alberi); certo la vita è imprevedibile, il pericolo è dietro l'angolo in qualsiasi momento...un incidente mortale, un investimento, il ramo che ci cade addosso.

Certo è che non si può tenere tutto sotto controllo, nè tantomeno pensare di non vivere per cercare di evitare ogni imprevisto.

 

Cosa diversa è essere consapevoli di ciò che le nostre azioni possono facilmente innescare in un determinato contesto:

sfidare la stupidità umana è un discorso, non vivere la vita in funzione degli imprevisti è altro.

La prima cosa è evitabile (e non comporta nessuna conseguenza);

anche la seconda è evitabile (basterebbe chiudersi in una campana di vetro) ma ci porterebbe ad una vita di privazioni.

Non mi sembra siano proprio la stessa cosa.

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Scusa, ma che cos'ha la vita di coppia di non abbastanza "normale"? Guidare è vivere normalmente, non nascondere i propri sentimenti cos'è?

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Ilromantico

Ma non mi dire, la solita carrellata di mie frasi decontestualizzate e opportunatamente selezionate per farmi passare per quello che vi fa più comodo.

 

Non ho cercato problemi ad ammettere quello che ho scritto, ma NON è certo nel modo o nel senso da te riportato Loup Garou. "Andarsela a cercare" è un modo di dire della lingua italiana, non mi pare nemmeno di difficile comprensione, non è che si spera che la cosa succeda, ma che purtroppo si può facilitare il fatto che la cosa succeda. Se tu cammini con un rolex d'oro in centro è probabile che te lo rubino, ma se tu vai in periferia solo di notte con il rolex d'oro in bella vista "te la vai a cercare". E il vittismo da 4 soldi sarebbe poi lamentarsi che in periferia di notte non si può camminare tranquillamente con il rolex d'oro in bella vista. Ma davvero che concetti 'difficili' da capire...

 

semplicemente faccio notare che si tratta di scelte IMPRUDENTI che possono mettere a repentaglio che le pratica

Ecco appunto

 

Beh, il romantico alla fine sappiamo tutti che fa post ipocriti e incoerenti

 

Beh almeno mi è finita bene, potevo sempre farne alcuni privi di contenuto o con scleri esistenziali/adolescenziali :)

 

 

Preferisco mille volte dire che quello che penso realmente invece di dover assecondare il parere generico del forum. Trovo rivoltante questo atteggiamento denigratorio e distruttivo che si assume ciclicamente nei confronti degli utenti che 'osano' pensarla diversamente e che non ci stanno a fare i 'buonisti a tutti i costi'. Capisco che fa più effetto lasciarsi andare al buonismo ed eregersi a "paladini temerari della giustizia gay", ma la realtà è diversa e io non vedo l'utilità nel mettere a rischio ciò che ho di più caro a questo mondo. Io ho interesse e utilità a far vedere la mia coppia in luoghi familiari e comuni (cinema, ristorante,ecc) perché è lì che si dimostra alla gente che "ci siamo anche noi".

 

Comunque sto ancora aspettando di capire come e dove espongono la propria relazione in pubblico Loupgarou, Ariel, Almadel, Casper. Io mi ricordo un vecchio post in cui molta gente non riusciva manco a limonare in pubblico, quindi c'è qualcosa che non mi torna in questo post...

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Perfetto: per me camminare mano nelle mano col mio ragazzo

è perfettamente aderente alla mia idea di "svolgere la vita normalmente"

ed eventuali rari incidenti fanno parte della normalità.

 

La privazione dell'automobile (esistendo i piedi, gli autobus, le biciclette e gli aerei)

è assolutamente più accettabile rispetto alla privazione di una normale vita di coppia,

che è fatta anche di imboccarsi reciprocamente di gelato fuori da una gelateria.

 

In confronto Rosa Parks - che pretendeva di potersi sedere nei posti riservati ai Bianchi -

era mossa da una ricerca di dignità molto inferiore alla nostra

(tutto questo casino solo per una questione etnica? Niente di paragonabile alla nostra richiesta

di non dover confinare il nostro amore in "posti separati")

Inoltre Rosa Parks non sfidava solo la "stupidità umana" di qualche razzista,

ma addirittura le leggi del suo Paese - cosa che noi a tenerci per mano non facciamo -

 

Non dubito affatto che la zia o le amiche di Rosa Parks

l'abbiano chiamata "incosciente" e "masochista"

quando hanno saputo che era in galera;

ma la reazione principale è stata: "Sediamoci tutti nei posti dei Bianchi".

 

Voi forse non vi sentite discriminati a "stare al vostro posto"

(- Fatelo nei vostri locali! - Ci dissero due vigili urbani a Milano

- No - Gli rispondemmo - Dateci voi i vostri numeri di matricola -);

ma io sì.

 

E non per "incoscienza", ma per il suo contrario: per una presa di coscienza.

E non per "masochismo", ma per il suo contrario:

per non farsi sempre mettere i piedi in testa e dire che va bene così.

 

Tanto - tra vent'anni, come sarà successo alle amiche sceme di Rosa Parks -

vi vergognerete di quello che state pensando ora.

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Ilromantico, mi spieghi quale interpretazione ho dato delle tue frasi? Le tue frasi non le ho nemmeno interpretate, mi sono limitato a dire:

Loup-garou[/color]' timestamp='1332843524' post='550828']Ma qui si sta parlando di dei ragazzi che sono stati pestati e di un Ilromantico e di un ben81 che saltano fuori praticamente a dire "Se la sono cercata."

Cosa incontestabile, soprattutto nel tuo caso, visto che hai ripetuto questa espressione almeno quattro volte in questo topic. Quale senso oscuro ho dato ai tuoi post?

Visto che siamo in tema, che ne dici di lasciare perdere il vittimismo?

 

Comunque sto ancora aspettando di capire come e dove espongono la propria relazione in pubblico Loupgarou, Ariel, Almadel, Casper.

Mano nella mano, abbracci, baci, pomiciate, petting... Praticamente finché l'altro non mi ferma, perché se fosse per me finisco per dimenticarmi di essere in pubblico...

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(In realtà esporre la propria relazione in pubblico

non è per nulla pericolo; il rischio maggiore è esporla

quando pensi che nessuno ti stia vedendo...)

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Almadel i paragoni mi sembrano impropri.

Un conto è svolgere la vita normalmente (che sia guidare l'auto, attraversare la strada, passeggiare sotto agli alberi); certo la vita è imprevedibile, il pericolo è dietro l'angolo in qualsiasi momento...un incidente mortale, un investimento, il ramo che ci cade addosso.

Certo è che non si può tenere tutto sotto controllo, nè tantomeno pensare di non vivere per cercare di evitare ogni imprevisto.

 

Cosa diversa è essere consapevoli di ciò che le nostre azioni possono facilmente innescare in un determinato contesto:

sfidare la stupidità umana è un discorso, non vivere la vita in funzione degli imprevisti è altro.

La prima cosa è evitabile (e non comporta nessuna conseguenza);

anche la seconda è evitabile (basterebbe chiudersi in una campana di vetro) ma ci porterebbe ad una vita di privazioni.

Non mi sembra siano proprio la stessa cosa.

 

Come non comporta alcuna conseguenza?

 

Basta che ti sposti dal 2012 al 1812 e credo che adattarsi a quel contesto

significherebbe per te una serie di privazioni enormi...l'obbligo sociale di

sposarsi, l'omosessualità come rapporto solo sessuale consumato furtivamente

alla Fortezza da Basso piuttosto che sotto al Colosseo etc. insomma quel contesto

ti risulterebbe oggi intollerabile, no?

 

Quindi tu alle privazioni attuali ci sei abituata, ti ci sei adattata e non soltanto

per regola di prudenza, ma anche cancellando alcuni desideri, accontentandoti

di quel poco o molto che hai, al punto di ritenere normale evitare certi comportamenti

"anormali".

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Comunque sto ancora aspettando di capire come e dove espongono la propria relazione in pubblico Loupgarou, Ariel, Almadel, Casper. Io mi ricordo un vecchio post in cui molta gente non riusciva manco a limonare in pubblico, quindi c'è qualcosa che non mi torna in questo post...

 

Bene... vuoi un po' di esempi pratici?

Mi sento libero di camminare mano nella mano per il centro il sabato, circondato da migliaia e migliaia di persone senza pormi il minimo problema se fra esse ci sia o meno quello al quale un semplice gesto come il suddetto scatenerà chissà quale reazione: disinteressata, sdegnata o violenta.

Mi sento libero di rimanere in un parco affacciato sul Po, nel cuore della notte a coccolarci (e prendermi un raffreddore) confidando che le pattuglie delle FdO che ciclicamente passano avranno pronto un manganello per un eventuale aggressore e non per me e il mio ragazzo che su una panchina ci abbracciamo e baciamo.

Mi sento libero di baciarmi camminando per strada, di manifestare le mie emozioni senza filtri, di non nascondere a nessuno la mia relazione omosessuale, dato che la legge italiana non la vieta ancora.

 

... una normale vita di coppia, che è fatta anche di imboccarsi reciprocamente di gelato fuori da una gelateria

 

Ecco, appunto... altro valido esempio.

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Imboccarsi reciprocamente in locali pubblici è un buonissimo esempio, camminare abbracciate per un parchetto di provincia portando a passeggiare il cane è un altro, ma anche sedersi in grembo all'altra sull'autobus, baciarsi in stazione quando l'altra se ne sta per andare al lavoro...

Mi dispiace di non poter portare esempi più estremi, perché andiamo in discoteca solo ai raduni (e quindi due volte l'anno, in discoteche gay), e ultimamente il massimo della nostra vita sociale è una cena da amici. Però ecco, non mi pare nulla di straordinario, mi pare la normalità: davvero tutti voi vi private di tutto questo solo per una paura remota?

 

Poi è ovvio che ci sono persone più o meno schive, e questo è un altro discorso...alla mia ragazza non piace limonare dove qualcuno può vederla, quindi quello non lo facciamo :P

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Ilromantico

Tanto - tra vent'anni, come sarà successo alle amiche sceme di Rosa Parks -

vi vergognerete di quello che state pensando ora

 

Forse qui l'unico che dovrebbe vergognarsi sei tu con la tua arroganza. Ma scendi dal piedistallo santo cielo...! :rolleyes:

 

Piuttosto abbiamo capito che anche voi camminate mano nella mano, vi abbracciate e baciate il partner in centro nelle grandi città, ma non vedo nulla che faccia parte dei comportamenti 'imprudenti' a cui si faceva riferimento nel post. Per me sarebbe 'anormale' se un gay che abbia fatto coming out e abbia una relazione (o no) non avesse il coraggio di farsi vedere mano nella mano e baciarsi in centro. A me interessava più capire se questo coraggio lo si troverebbe anche in una discoteca etero (e specifico etero, non gay-friendly o in centro), in un paesino o in periferia. Inoltri i baci sono normali 'bacetti' o sono appassionati (mi sento un idiota a fare sta domanda, ma non sono la stessa cosa)?

 

Mi ha incuriosito solo la testimonianza di Loup Garou che afferma di limonare e fare addirittura petting, la domanda sorge spontanea: dove e in quali occasioni?

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Ma è diventato un topic di gossip? XD

 

Per strada dove capita, o sulle panchine. In particolare quando parlavo di "petting", pensavo a una volta che su una panchina ci siam messi l'uno sopra l'altro a palparci e ad amoreggiare (da vestiti chiaramente). :lol:

La mia vita gay è prevalentemente a Milano, ma delle effusioni le ho scambiate anche in altre città e in almeno un paese di mare e un paese di montagna.

 

In discoteca non ci vado praticamente mai. Ma sarei molto più imbarazzato dall'idea di ballare che dall'idea di pomiciare su un divano. :lol:

 

Detto questo per farti felice, ma se il topic deve prendere questa piega perché non ne aprite uno apposta in S&R o A&R?

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AndrejMolov89

Beh almeno mi è finita bene, potevo sempre farne alcuni privi di contenuto o con scleri esistenziali/adolescenziali :)

 

 

Preferisco mille volte dire che quello che penso realmente invece di dover assecondare il parere generico del forum. Trovo rivoltante questo atteggiamento denigratorio e distruttivo che si assume ciclicamente nei confronti degli utenti che 'osano' pensarla diversamente e che non ci stanno a fare i 'buonisti a tutti i costi'. Capisco che fa più effetto lasciarsi andare al buonismo ed eregersi a "paladini temerari della giustizia gay", ma la realtà è diversa e io non vedo l'utilità nel mettere a rischio ciò che ho di più caro a questo mondo. Io ho interesse e utilità a far vedere la mia coppia in luoghi familiari e comuni (cinema, ristorante,ecc) perché è lì che si dimostra alla gente che "ci siamo anche noi".

 

Comunque sto ancora aspettando di capire come e dove espongono la propria relazione in pubblico Loupgarou, Ariel, Almadel, Casper. Io mi ricordo un vecchio post in cui molta gente non riusciva manco a limonare in pubblico, quindi c'è qualcosa che non mi torna in questo post...

Bah, mi limito ad osservare il tuo post con estremo sgomento. Il tuo pensiero differente è un "giudizio" contro chi ha un comportamento diverso dal tuo. Questo non è un pensiero, ma un offesa, so che la differenza per te non sussiste, ma sta di fatto che tu hai detto che "chi se la va cercare, se la merita": è il succo di ciò che hai scritto. A me non pare una critica elaborata sul modo di lottare o di manifestare la propria omosessualità, anzi... non mi pare di aver osservato un dubbio o altro, oppure un timore; no, sei stato direttamente offensivo verso quelle persone. Nessuno ti obbliga a vivere la tua vita di coppia in un determinato modo, ma permetti a questo pensiero comune, (che a quanto pare un tempo era chiamato "Buon senso"), di prendersela con la tua affermazione che sono "pittime" e se la sono andata a cercare, come a giustificare quello che gli è successo.

Inoltre ci hai presi per cretini negando qualcosa che avevi scritto precedentemente. Prenditi le responsabilità di ciò che scrivi, e io mi prenderò le responsabilità di ciò che ho scritto qualora tu volessi segnalarmi ai moderatori.

 

Io nelle mie relazioni faccio fatica ad essere omoaffettivo, soprattutto in pubblico. Ammiro e ammirerò sempre Ariel, Almadel e Loup per il coraggio di vivere la quotidianità. Sto cercando di rimettermi in carreggiata lentamente.

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toraepantote

io non vedo l'utilità nel mettere a rischio ciò che ho di più caro a questo mondo.

 

Questo concetto riassume molto bene quello che penso.

 

Per me le persone che amo e la loro incolumità valgono molto di più degli ideali alla Giovanna D'Arco.

Sono molti i modi di combattere le battaglie omosessuali e luoghi certamente più opportuni (oltre al fatto che non credo che i due ragazzi si siano messi a ballare per vincere una battaglia ma solo perchè avevano il desiderio di farlo).

 

@Hinzelmann, tu stai facendo di tutta l'erba un fascio.

Ci sono situazioni e situazioni; ognuna va compresa ed analizzata nella sua specificità.

io non mi reprimo affatto, semplicemente non sfido la stupidità altrui in contesti chiaramente pericolosi.

 

Io lo chiamo senso di responsabilità, tu magari lo chiami repressione. Punti di vista.

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Ilromantico

Per strada dove capita, o sulle panchine.

 

Si trallallero, mi è difficile credere che ti metti a pomiciare dappertutto, soprattutto nell'omofoba Italia. Sento testimonianze molte diverse, evidentemente saranno pazzi e paranoici i miei amici :rolleyes:

 

Domani vado a pomiciare anch'io nei divanetti di una discoteca etero e in periferia, sicuro che non mi succede niente :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

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Se uno rischia consapevole di rischiare le opzioni sono due: o e' incosciente, o e' masochista: sta ai diretti interessati dirci a quale categoria appartengono, io mi sono limitato ad avanzare le ipotesi desumibili da certi comportamenti poco prudenti.

 

Penso che per dei ragazzi che sono stati pistati, perché rei di aver ballato su un cubo, si possa al massimo dire che sono stati "ingenui" in relazione al contesto, ma pensare seriamente che se la siano cercata equivale a considerare valida l'eventualità della violenza.

 

Per carità poi: concordo con il modus vivendi di @toraepantote, probabilmente perché noi come donne siamo abituate in primis a cautelarci e quindi nell'ambito di una coppia siamo più tendenti ad affidarci a questo tipo di analisi del momento, ma proprio per questo non riesco a castrarmi e pensarla in termini di "solo in locali friendly" o "rivendico la mia coppia in contesti tranquilli" (per @Ilromantico: dove si rischia ugualmente, a volerla dire tutta - basti ricordare l'aggressione di mesi fa ad una coppia lesbica in un ristorante).

Nel baciarmi con qualche ragazza non mi sono mai sentita parte di una "lotta attiva" nei confronti dell'omofobia, però di avere mediato tra un mio diritto e quella che è la realtà esterna sì; non mi metterei mai di fronte ad un gruppo di soli uomini a baciare la mia ragazza mentre stiamo in un luogo poco frequentato, ma in altri contesti lo faccio e a sentirmi "incauta" o "masochista" solo perché lo faccio non ci sto.

 

Tra l'altro, smettiamola di raccontarci la storiella del "la coppia gay corre rischi e quella etero no": se capita il folle di turno, anche la coppietta etero intenta a baciarsi o amoreggiare al parco rischia, come può succedere anche in ambiti strettamente "etero".

Per sentirci davvero sicuri dovremmo chiuderci in casa, seguire il consiglio di chi dice "queste cose fatele a casa vostra", vestirci in maniera normale, evitare locali ed evitare anche di parlare troppo in giro, ma per come la vedo io questo significa limitare la propria libertà personale e correre il rischio di vivere da infelici.

 

P.S. è inutile dire che da donna mi saltano i nervi quando leggo frasi come "se la sono cercata", perché non posso fare a meno di pensare che come si riesce a trovare una "motivazione" per eventi del genere, la si potrebbe trovare anche per uno stupro o un'aggressione.

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Parlo da persona che non si è mai fatta il minimo problema ad amoreggiare in pubblico, ma sempre dentro certi limiti perché secondo me certe cose vanno fatte in privato e non certo nella pubblica piazza, questo a prescindere dal fatto che il partner sia dello stesso sesso o del sesso opposto. Con la mia ragazza camminavo mano nella mano per strada, mi scambiavo abbracci e baci e non eravamo una coppia ambigua ma seriamente affiatata, lei si faceva molti più problemi di me e la cosa a volte mi faceva davvero imbestialire. Ciò non toglie che è importante anche valutare la situazione che si ha intorno, io se mi fossi ritrovata in un locale etero pieno di burini ( cosa impossibile perché non frequento questi locali, li detesto ) avrei evitato di scambiarmi effusioni, non certo per limitare la mia libertà di espressione amorosa, quanto perché non vedo perché andare a cercare il pericolo quando non ce n'è bisogno. Con questo non voglio dire che i ragazzi se la sono cercata, semmai sono stati un tantino ingenui e la loro ingenuità l'hanno pagata a caro prezzo, io personalmente però non sarei mai andata su un cubo a scambiarmi effusioni con il mio/la mia partner, a maggior ragione sapendo come è arretrato il nostro paese verso certi argomenti.

 

Detto questo sono seriamente dispiaciuta di vivere in un paese così omofobo e pericoloso, notizie come queste ormai sono all'ordine del giorno.

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Ilromantico

Tra l'altro, smettiamola di raccontarci la storiella del "la coppia gay corre rischi e quella etero no":

 

Eh sì hai ragione, smettiamola di raccontarci la storia che i gay sono discriminati, smettiamo pure di manifestare e lottare per i nostri diritti. Non mi ero accorto che stavamo già in una società tollerante e 100% sicura per i gay :rolleyes: .

 

se capita il folle di turno, anche la coppietta etero intenta a baciarsi o amoreggiare al parco rischia, come può succedere anche in ambiti strettamente "etero".

 

La differenza è che i pazzi possono capitare a chiunque e in qualunque situazione, anche quando cammini per una strada e un pazzo può spararti o prenderti a martellate (mi ricordo di un caso di cronaca), ma gli attacchi omofobi derivano da una società omofoba non certo da una sfortunata probabilità di incontrare un pazzo. La probabilità di un attacco omofobo è relativa a ciò che si fa e dove lo si fa, se fai un giro in centro mano nella mano col tuo partner ci può essere una percentuale abbastanza bassa (se non per dire irrilevante nelle grandi città o zone altamente tolleranti) che qualcuno ti dia fastidio, ma sei vai a limonare in una discoteca di periferia il pericolo sarà altissimo.

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Eh sì hai ragione, smettiamola di raccontarci la storia che i gay sono discriminati, smettiamo pure di manifestare e lottare per i nostri diritti. Non mi ero accorto che stavamo già in una società tollerante e 100% sicura per i gay :rolleyes: .

 

Ti sei reso conto che questa uscita non c'entra molto con la parte che hai riportato del mio post, vero?

 

La differenza è che i pazzi possono capitare a chiunque e in qualunque situazione, anche quando cammini per una strada e un pazzo può spararti o prenderti a martellate (mi ricordo di un caso di cronaca), ma gli attacchi omofobi derivano da una società omofoba non certo da una sfortunata probabilità di incontrare un pazzo.

 

Esiste una percentuale di rischio diversa per ogni situazione ma, come ho detto nella prima parte del post che hai citato, proprio per questo non dobbiamo prenderci in giro con la storiella del "siamo gay e quindi corriamo rischi, mentre altri no".

Allo stesso modo non trovo che si corrano rischi solo per effusioni omosessuali in pubblico, perché basterebbe anche solo parlarne alle persone sbagliate per ritrovarsi a passare un brutto quarto d'ora; stare a dare degli incoscienti o dei soggetti che se la sono cercata, solo perché si reputa il proprio approccio più "sensato", equivale a non considerare che potenzialmente siamo tutti a rischio.

E' chiaro poi che l'omofobia comporta delle violenze "razionali" e delle problematiche ben più estese della follia di un singolo, ma a voler fare un discorso capillare finiremmo col dover reputare solo le mura di casa abbastanza sicure.

 

La probabilità di un attacco omofobo è relativa a ciò che si fa e dove lo si fa, se fai un giro in centro mano nella mano col tuo partner ci può essere una percentuale abbastanza bassa (se non per dire irrilevante nelle grandi città o zone altamente tolleranti) che qualcuno ti dia fastidio, ma sei vai a limonare in una discoteca di periferia il pericolo sarà altissimo.

 

Molte volte è relativo anche a chi compone la coppia.

Due uomini probabilmente rischiano più insulti o pestaggi di noi donne, che magari veniamo lasciate stare o riceviamo insulti/proposte, ma quando dice male a noi c'è anche il rischio di stupri.

 

(Sì, è OT come risposta rispetto a quanto hai scritto, ma l'alternativa sarebbe potuta essere un "grazie ilromantico, da lesbica non lo avrei mai immaginato")

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baciarsi in stazione quando l'altra se ne sta per andare al lavoro

 

Questo me l'ero dimenticato: fatto pure questo.

 

Inoltri i baci sono normali 'bacetti' o sono appassionati (mi sento un idiota a fare sta domanda, ma non sono la stessa cosa)?

 

E a completamento dell'informazione precedente, specifico: bacio appassionato (in stazione, al parco, in discoteca).

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Questo concetto riassume molto bene quello che penso.

 

Per me le persone che amo e la loro incolumità valgono molto di più degli ideali alla Giovanna D'Arco.

Sono molti i modi di combattere le battaglie omosessuali e luoghi certamente più opportuni (oltre al fatto che non credo che i due ragazzi si siano messi a ballare per vincere una battaglia ma solo perchè avevano il desiderio di farlo).

 

@Hinzelmann, tu stai facendo di tutta l'erba un fascio.

Ci sono situazioni e situazioni; ognuna va compresa ed analizzata nella sua specificità.

io non mi reprimo affatto, semplicemente non sfido la stupidità altrui in contesti chiaramente pericolosi.

 

Io lo chiamo senso di responsabilità, tu magari lo chiami repressione. Punti di vista.

 

No mi dispiace sei tu che fai di tutta l'erba un fascio.

 

Ignorando le conseguenze della tua scelta, mettendo sul piatto della bilancia un unico peso

 

E dicendoti poi a posteriori che è normale

 

Dire: sono i gay che se la cercano...è chiaramente un espediente retorico, un finto realismo

per metterti in pace con te stessa, non è una assunzione di responsabilità vera

 

Peraltro io sono l'unico in questo topic che ha preso posizione descrivendo prima l'episodio:

dei gestori di discoteca che espellono dei gay da un esercizio pubblico per aver ballato su un cubo

 

Voialtri invece, SENZA neanche entrare nel merito del fatto....avete tratto delle conclusioni.

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Dire che gli altri se la sono cercata, che sono stati ingenui, che queste cose accadono solo in periferia, solo agli uomini...è un modo per dirsi: io sono al sicuro, perché io non mi comporto così.

Ma ovviamente è un falso senso di sicurezza, perché ci sono stati attacchi anche in pieno giorno, in ristoranti affollati, addirittura attacchi a persone etero che sembravano gay al branco che ha incominciato pestaggio.

 

Questo è perché la colpa è sempre, completamente, di chi attacca, e i fattori che ci sono intorno valgono molto poco. Voi pensate che uno pesti perché è provocato dal bacio? Uno pesta perché ha voglia di pestare, e se ha deciso di pestare voi troverà qualsiasi scusa.

Senza contare naturalmente che gli atti di bullismo e discriminazione spesso sono effettuati da conoscenti, colleghi, persone che sono nella nostra vita tutti i giorni, piuttosto che da sconosciuti...di chi è l'ingenuità allora? Di chi è la colpa? Non possiamo essere pronti ad ammettere che la colpa in ogni caso non è MAI della vittima, di quello che fa, e dove, quando queste cose non costituiscono reato?

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Ilromantico

Santo cielo, pur di non rivedere le vostre posizioni o comprendere le critiche/ragionamenti di chi non la pensa come voi fareste carte false!

 

Mi ricordo che il quadro delle dimostrazioni d'affetto in pubblico non era così roseo in un vecchio topic, e invece ora si viene a scoprire che c'è gente che non ha problemi a pomiciare nelle panchine, nelle discoteche etero o a comportarsi con la stessa libertà di una coppia etero dappertutto. Che vi devo dire?Se è vero lo sapete solo voi e me ne congratulo, ma in nessuna capitale europea (a parte berlino e le città del nord-europa che non conosco) ho visto tutte queste coppie gay spensierate che camminano dappertutto mano nella mano o pomiciano. Al contrario, all'infuori del centro/quartiere gay o zone gay-friendly, raramente vediamo qualcuno mano nella mano e penso di non aver mai visto nessuno pomiciare. Ci capita di sgamare molte coppie al cinema o in zone "no-gay", ma la domanda è sempre la stessa "perchè siamo gli unici a tenerci per mano?perchè le altre coppie sono così discrete?". Ovviamente qualche coppia gay 'spensierata' ci sarà, ma la cosa purtroppo non è così tanto comune come la dipingete.

 

 

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