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Gli "insospettabili" danno fastidio?


Ilromantico

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Fabio Castorino

Auto-definirsi "insospettabili" significa non essere dichiararti ed essere interessati a persone altrettanto non dichiarate e che vogliono rimanere tali. Autodefinendosi insospettabili si vuole sottolineare l'importanza data alla caratteristica di non poter essere identificati dalle altre persone come gay, e ritenere ciò un proprio pregio, da offrire come garanzia di affidabilità ad altri gay non dichiarati. Della serei: potrai tranquillamente farti vedere in giro con me, che tanto la gente non capirà mai che siamo gay.

Un gay maschile che ha fatto coming out si autodefinirebbe "maschile" o "virile", non "insospettabile".

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Se un omosessuale si definisce "insospettabile" o "cripto-gay" a mio parere non ha necessariamente un giudizio negativo nei confronti di tutti quelli che per lui non lo sono nè si sente "superiore" a loro......magari riporta semplicemente un giudizio degli altri e lo fa suo ("ah sì?? Ma dai, proprio non si direbbe..."), non sempre gli "insospettabili" ce l'hanno con la parte più effeminata del mondo gay

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Non è un giudizio di superiorità, è un giudizio di maggiore affidabilità e sicurezza per in non dichiarati.

 

Perchè, un gay che ha fatto coming out non potrebbe definirsi comunque insospettabile, magari citando parole degli altri, al posto di virile e maschile?? Non sarebbe alla fine la stessa cosa?

Sono convinto che il significato di una parola dopende sempre dal contesto e dal modo in cui una persona la usa..

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AndrejMolov89

Se l'attributo insospettabile è indipendente dalla dichiarazione o meno, e se la sua dichiarazione dell'insospettabilità fosse anch'essa indipendente dalla dichiarazione o meno, ti darei ragione.

L'attributo maschile viene usato maggiormente dai gay dichiarati per definirsi virili, invece, insospettabile non viene usato, perché? Secondo la logica che sta dietro a insospettabile c'è un set di attributo della persona che sono equivalenti all'aggettivo maschile, ma evidentemente i dichiarati non lo usano perché oltre a quelle accezioni equivalenti possiede un surplus, ovvero il fatto che sembra che l'omosessualità sia una colpa e che sia una fortuna non essere sospettati :)

 

Infatti per questa ragione non lo sopporto come aggettivo, perché è molto negativo nella sua natura, pur essendo usato come complimento. Come del resto maschile è positivo nella sua accezione, ma potrebbe essere considerato come un offesa se fosse detto ad un gay maschile "Accidenti, sei proprio maschile" XD

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Ok, la domanda è: "Perché un gay dovrebbe definirsi insospettabile

se noin pensasse che essere insospettabile sia un bene?"

 

Io posso essere virile quanto mi pare,

ma tutti nella mia città sanno che io sono gay;

quindi definirmi "insospettabile" farebbe solo ridere.

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io preferisco le persone maschili, ma cio' non toglie che se una persona ha determinati interessi ed è effeminato ed è una brava persona perchè non dovrebbe piacermi oppure essere mio amico?

Sul fatto di essere effeminato o meno penso che sia una questione di gusti ed una cosa soggettiva, siamo persone. ;)

E comunque la questione sull'effeminatezza è una cosa tutta italiana all'estero nemmeno si pone.

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Ma io intendo il caso di un una persona che dice ad un'altra di essere consapevole di sembrare insospettabile, non che lo è, perchè se ovviamente parla ad un suo amico ha già fatto coming out con lui, ecco in questo caso secondo me il termine insospettabile non ha nulla di denigratorio ma constata semplicemente un fatto

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AndrejMolov89

Ma come? Alla fine l'attributo insospettabile è applicato alle persone maschili, quindi con buona pace di tutte le persone maschili, necessariamente sono anche insospettabili. Il fatto è che solo in questo contesto insospettabile ha un significato equivalente a maschile, anzi, il significato maschile è un sottoinsieme di insospettabile. Il termine rimane comunque denigratorio. Il fatto che si sembra maschili, significa che si è maschili e di conseguenza si è anche insospettabili. Insospettabile ha altri significati e questi altri significati influiscono sulla sua negatività.

Una persona che non ha nulla da nascondere dirà di essere maschile e già la fa, mentre chi ha qualcosa da nascondere dice di essere insospettabile, come se avesse qualcosa da nascondere. Mi pare logico, poi non so, boh.

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Penso che più che il termine in sè dia fastidio semmai il modo

in cui viene usato, se viene usato per escludere gay visibili dal

novero delle frequentazioni o "per tirarsela" , o per designare un

degno rappresentante della categoria etc. etc. è chiaro che il termine

darà fastidio a molti.

 

Qualora venisse usato con leggerezza ed ironia il discorso cambierebbe

ma da giovani gay e fra giovani gay, presi fra ansia di normalità e accettazione sociale

- vedi alla voce: "come veniamo rappresentati" " come ci rappresentano nei pride" etc.-

difficilmente il termine "insospettabile" può essere usato con leggerezza.

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Alle volte io sono finito nella corrente opposta.. ho sinceramente desiderato non esserlo.. Un po' per un senso di ribellione e un po' dal: tifi per il Catania? Segui queste cose? Cesùù! Col pizzetto sembri un poliziotto come vuoi rimorchiare? e cose di questo genere..

Io che nel mondo omosessuale ci sono arrivato tardi e spesso transitando alla lontana immaginate me come un bimbo povero davanti ad un negozio di giocattoli a vedere attraverso la vetrina gli altri bimbi giocare liberamente con quello che i loro genitori compreranno..

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Un gay maschile che ha fatto coming out si autodefinirebbe "maschile" o "virile", non "insospettabile".

 

 

Mica vero, i termini sopra sono intercambiabili e descrivono la medesima situazione; dire "sono maschile", "sono virile", o "sono insospettabile", significano la stessa cosa, ovvero "non sono effemminato e/o visibile", dati che scaturiscono soltanto da un aspetto esteriore, e che non hanno nesso con eventuali co o al rapportarsi col prossimo, difatti di gay non visibili ma dichiarati ce ne sono a iosa.

 

Comunque se a qualcuno stanno sulle palle tout court i gay non visibili / maschili / insospettabili, o chiamateli come volete (tanto ci siamo capiti di che parliamo), evidentemente percepisce il proprio essere visibile come un qualcosa di negativo, e ce l'ha con i non visibili perchè questi sono come lui avrebbe voluto essre...non vedo altra spiegazione...

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... e quelli che si credono insospettabili ma effettivamente non lo sono? a me fanno scassare.

è solo un'altra etichetta... poi perchè dovrebbero dare fastidio? come qualcuno ha già detto magari per chi è più effemminato è più semplice fare c.o. mentre per chi non lo esterna è più complicato (proprio perchè agli occhi degli altri è "insospettabile") vogliamo farne una colpa? è vero che magari qualcuno lo fa (l'insospettabile) per essere accettato dalla società, per non essere discriminato ecc... ma non è obbligatorio andare in giro con i post-it in fronte con scritto gay... caro greed, siamo tutti diversi accettalo.

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"insospettabile" e "maschile" sono le parole più gettonate nelle chat gay....

secondo me l'essere, proclamarsi o vedersi insospettabile non c'entra niente con l'essere accettato in società, qui si tratta proprio di accettazione tra gay

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Mica vero, i termini sopra sono intercambiabili e descrivono la medesima situazione

 

Non esistono parole che hanno lo stesso significato, altrimenti non esisterebbero, no? L'uso di una parola invece di un'altra esprime un'intenzione inconscia di esprimere un concetto sottilmente diverso. Dicendo "Arrogante" e "Presuntuoso" esprimo un concetto Molto simile, ma pur sempre diverso.

{questo intervento non esprime un'idea sul topic stesso, solo sul tuo intervento}

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Dreamer, quindi, secondo la tua teoria, potremmo buttare nel cesso tutti i dizionari dei sinonimi...

 

"insospettabile" e "maschile" sono le parole più gettonate nelle chat gay....

secondo me l'essere, proclamarsi o vedersi insospettabile non c'entra niente con l'essere accettato in società, qui si tratta proprio di accettazione tra gay

 

Gettonate per il semplice motivo che, solitamente, chi piace di piu' sono i ragazzi maschili, come del resto nelle chat , anche etero, e' prassi l' esaltare altre dotazioni fisiche, come i muscoli o il seno nel caso di donne. Poi per carita', sappiamo bene che i gusti sono molto vari, c'e' anche chi preferisce ragazzi effemminati come chi preferisce i nerd dal fisico magro e non scolpito, ma i gusti predominanti sappiamo bene quali sono, e cio' che si legge in chat rispecchia tale situazione. Continuo pero' a non capire cosa ci sia di male nel descriversi come insospettabili / non visibili se davvero lo si e', non mi risulta che i muscolosi o i bears si astengano dal narrare le loro caratteristiche fisiche onde evitare che qualcuno possa invidiarli.

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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I sinonimi non indicano parole dallo stesso congruente significato. Indica l'interscambiabilità dei termini nella lingua moderna senza che le sottili differenze inducano a fraintendimenti. Se però si scendesse nello specifico occorrerebbe riconoscere che la radice di ogni parola proviene da un significante a volte perso nel tempo che ha un significato univoco.

Per farti un esempio, alla parola luminoso si attribuisce questa serie di sinonimi:

 

abbagliante, acceso, arioso, bello, brillante, caloroso, chiaro, cristallino, fulgido, gaio

 

Vorresti dire che luminoso ha lo stesso identico significato di questi termini riportati sopra?

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AndrejMolov89

caro greed, siamo tutti diversi accettalo.

Lo accetto benissimo, anzi, per questa ragione sono contro l'uso di queste parole. Una persona ha la ncessità di dichiararsi insospettabile perché è come se fosse un crimine essere gay. Nè più nè meno, i casi che tu mi hai citato sono da comprendere, non da giustificare.

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Purospirito, ma non potresti apportare di tanto in tanto un intervento un po' costruttivo?Gli unici interventi che fai solo delle trollate incredibili!!

 

Per il resto credo che magari una persona si dichari "insospettabile" per far capire che è maschile e non lo stereotipo della "macchietta". Io mi definisco semplicemente maschile o bsx, anche se in realtà per un bsx credo non abbia molto senso definirsi. Dubito fortemente che esistano bsx effemminati visto che la parte etero volente o non nolente fa parte di un bsx.

 

Comunque ripeto non la vedo per nulla il crimine dichiararsi per un gay maschile che cerca solo gente maschile. Sono gusti e modi di essere che vanno capiti e rispettati. Magari si dovrebbero utillizare termini iberici come "avere le piume" o "non averle", che è un modo allegro per dire se è una persona è più o meno effemminata :P

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"insospettabile" e "maschile" sono le parole più gettonate nelle chat gay....

secondo me l'essere, proclamarsi o vedersi insospettabile non c'entra niente con l'essere accettato in società, qui si tratta proprio di accettazione tra gay

 

Bisogna intendersi sul significato di accettazione tra gay

se si intende come riconoscimento tra gay è difficile non

intravedere nell'uso di un termine che serve a creare una

distanza fra sè e gli altri gay, la volontà di affermare una

vicinanza tra sè e gli etero ( ovvero la Società o la Normalità

o la Uguaglianza intesa come indifferenza etc. etc. )

 

Sulla interscambiabilità di "maschile" e "insospettabile"

 

Ovviamente c'è una forte assonanza di significati ed in molti casi

i temini sono usati in modo interscambiabile, non fino al punto di

non vedere come certe immagini maschili feticcio possano diventare

riconoscibilissime ( a partire dai Village People ad oggi potremmo fare

una rassegna di feticci maschili, o di ipermaschilizzazioni di varia natura

che tutto sono tranne che non riconoscibili, intermini sociali e culturali )

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Nella "tensione" sul termine "insospettabile" io vedo molto di più un problema di accettazione da parte di chi si irrita della parola che non il contrario.

"insospettabile" è solamente colui che, rispetto al mondo etero, non corrisponde ad uno stereotipo affermato, che prevede, a torto o a ragione, una forte componente di effemminatezza o quanto meno di affettazione da parte di un gay.

E' quindi una etichetta del mondo etero e rivolta verso questo mondo. I gay ne fanno uso come per altre etichette per assimilazione di un modello culturalmente infuso dalla maggioranza, e, dato che è appunto una etichetta comune, ci sta che la si usi per caratterizzare un modo di essere, generalmente più maschile.

E dato che per molti gay, tra cui io stesso, l'affettazione e l'effemminatezza in un uomo non è una caratteristica sessualmente attraente, ( il che non significa una omofobia o una mancanza di accettazione, ma solo di gusto personale ), l'etichetta di per se ha un senso, così come lo è l'etichetta "bear" o "emo" o tutti gli altri sub-generi che contraddistinguono la categoria.

 

Il gay che si irrita per questa definizione, a mio parere è alla ricerca di un processo di distinzione obbligata e di una affermazione della "razza gay" come elemento sociale distinto, in modo che i dubbi o in generale il conflitto interiore che ha con questa sua natura "controversa" si risolva esternamente, nella società, piuttosto che internamente, nel proprio equilibrio interiore. Dato che il "gay" non è una razza ma è una attitudine sessuale, non vedo come tale ricerca della distinzione sociologica ad ogni costo debba essere per forza sostenuta e perseguita da tutti, ovvero, e preciso, non credo che ci sia una "cultura gay" differente da una "cultura etero", al massimo ci sono mode e memi condivisi dai gay che condividono gli stessi luoghi di aggregazione.

Inoltre è lo stesso discorso con la bisessualità: il gay che si irrita e non riconosce o diffida o non apprezza i bisessuali nasconde la stessa sua esigenza di "distinguersi per non avere dubbi", comportamento comprensibile ma non per questo condivisibile.

 

Riguardo al fatto che "insospettabile" significa maschera per essere "nascosto". Io sono dichiarato a casa e agli amici più cari, insomma laddove serve, e certo non mi nascondo andando in giro, pur se, alla stessa maniera con cui mi comporto con una ragazza, tendo ad evitare effusioni esagerate in luoghi pubblici per una questione di privacy; per il mondo etero d'altro canto io sono perfettamente insospettabile. Per il mondo ursino sono invece, e direi anche fortunatamente, riconoscibilissimo come gay bear molto maschile, questo per dire che l'insospettabilità è una caratteristica prevalentemente tipica degli etero.

 

Riguardo invece all'effemminatezza, esiste anche tra gli etero e ne conosco moltissimi che hanno una vita sessuale ricca e diversificata pur comportandosi come Tognazzi su "Piume di Struzzo".

Stesso discorso quindi per i bisessuali (ancora come me). Se ci sono etero effemminati, figuriamoci se non ce ne sono di bisessuali (questo a rispondere a ilromantico).

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Lo accetto benissimo, anzi, per questa ragione sono contro l'uso di queste parole. Una persona ha la necessità di dichiararsi insospettabile perché è come se fosse un crimine essere gay. Nè più nè meno, i casi che tu mi hai citato sono da comprendere, non da giustificare.

 

 

Come fatto notare da altri utenti sopra chi si definisce insospettabile lo fa solo per mettere in evidenza una sua caratteristica fisica (peraltro molto apprezzata), al pari di un bear o di un palestrato che evidenziano tali caratteristiche in un profilo o sul nickname. Ora, una persona normale che non sia interessata a tale tipologia, di fronte ad annunci di gay maschili o insospettabili, non prova ne caldo ne freddo, semplicemente va oltre; se tale persona e' invece infastidita dal fatto che esistano gay diversi da lei stessa, o da quelli che sono i suoi gusti, chi ha problemi e' soltanto lei.

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Il concetto di razza nel suo riferimento alla specie umana è contestato

in generale, semmai si tende a parlare di "etnia", ovvero di uno strumento

di indagine antropologico-culturale e non di determinazione della realtà.

 

La cultura gay come linguaggio e strumento di riconoscimento tra gay

esiste, di per sè si può discutere quanto la cultura gay riesca a creare

una identità di gruppo, fermo rimanendo che si tratterebbe di una forma

simbolica atta a definire uno spazio relazionale "privilegiato".

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Come fatto notare da altri utenti sopra chi si definisce insospettabile lo fa solo per mettere in evidenza una sua caratteristica fisica (peraltro molto apprezzata), al pari di un bear o di un palestrato che evidenziano tali caratteristiche in un profilo o sul nickname.

E' qui che non concordo.

A parte che l'essere insospettabile non è una caratteristica fisica. Ma chi si dichiara "insospettabile" sta mettendo sul mercato un prodotto ben preciso: "Scegli me, se sei velato e vuoi portarmi in giro senza porti problemi." Nessun'altra informazione passa.

Ognuno può fare quello che vuole, ma non poi sorprenderti se il mondo gay pride si scontra o rimane perlomeno infastidito dalla closetedness.

 

Anche perché, a parte questo fatto, il dire "insospettabile" non mi comunica nessuna altra immagine. Non riesco a immaginarmi un ragazzo insospettabile. E' un po' come dire "non sono nero": ok, ma cosa sei, caucasico, giapponese, messicano?

Se non mi dici cosa sei, ma solo cosa non sei, vuol dire che tutto ciò che ti interessa è distanziarti da una categoria di persone.

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/OT Non chiamerei "cultura" un linguaggio (in senso lato) atto al riconoscimento tra esponenti di uno stesso gruppo. Lo chiamerei "linguaggio simbolico" o "simbolismo"

I gay hanno un "linguaggio simbolico" che contiene anche una serie di stereotipi atti e funzionali in precisi sottogruppi. Il che non rende la cosa ne buona ne cattiva, ma la rende "funzionale".

Cultura è qualcosa in più. E' la descrizione del patrimonio intellettivo di una realtà sociale ben definita, che ne comprenda la storia e il progresso e l'evoluzione, e che la contraddistingue da altre realtà sociali.

Per il mondo gay, credo sia ancora presto definirne una cultura, laddove ancora si fa fatica a definirne una identità che non sia semplicemente la lotta contro la discriminazione verso un gusto sessuale. Credo che un domani riconosceremo parte della produzione artistica, delle lotte sociali, del processo di crescita della comunità gay come "il punto di inizio di una cultura". Però questa è solo la mia opinione da ignorante. /Fine OT

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Per quel poco di esperienza che mi porto dietro, ho sempre avuto pessimi riscontri con chi era solito usare per se stesso il termine "insospettabile".

 

Spesso dietro si celava un'"effeminatezza" vissuta maie e che originava quei caratteri nevrotici ,sospettosi e pieni di tic, che sicuramente avrem un po' tutti incontrato.

Altre volte dietro l'"insospettabile" si celava il modello "ex presunto etero disperato orribile che ripiega sui maschi per disperazione estrema dato che le femmine non gliela danno" .

Tanto per intenderci:

lino_banfi.jpg

 

Proprio per questo ho sempre tenuto alla larga chi si autodefiniva "qualcosa". Un po' come i famosi "solari" o i "giocosi".

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E' qui che non concordo.

A parte che l'essere insospettabile non è una caratteristica fisica. Ma chi si dichiara "insospettabile" sta mettendo sul mercato un prodotto ben preciso: "Scegli me, se sei velato e vuoi portarmi in giro senza porti problemi." Nessun'altra informazione passa.

Ognuno può fare quello che vuole, ma non poi sorprenderti se il mondo gay pride si scontri o rimanga perlomeno infastidito dalla closetedness.

 

Anche perché, a parte questo fatto, il dire "insospettabile" non mi comunica nessuna altra immagine. Non riesco a immaginarmi un ragazzo insospettabile. E' un po' come dire "non sono nero": ok, ma cosa sei, caucasico, giapponese, messicano?

Se non mi dici cosa sei, ma solo cosa non sei, vuol dire che tutto ciò che ti interessa è distanziarti da una categoria di persone.

 

Non sono d'accordo. E' vero che per alcuni c'è questo sotto tema, sarebbe stupido negarlo. Ma d'altro canto direi che chiunque non sia dichiarato si ritiene a suo modo insospettabile o insospettato.

 

Dire "insospettabile" significa dire delle cose, non negarne altre. Significa che hai caratteristiche che non contemplano eccessi tali da essere additato dalla vicina. Il che per molti significa "il ragazzo della porta accanto" e per molti può essere un qualcosa di piacevole.

 

D'altro canto se ti definisci ad esempio "Bear" tu ti distanzi da una moltitudine di persone, che sono quelli che non sono Bear. E lo fai perchè probabilmente ritieni "migliore" essere Bear che non esserlo, per i tuoi gusti.

 

E poi questa caccia a chi non vuol dire in giro di essere gay, perchè deve esistere? Dov'è il problema ad accettare che qualcuno non voglia dire alla gente intorno che gli piacciono i maschietti? Dove nasce questa forma di petulante "codice etico" che mi ricorda molto quello "cristiano"? Se uno vuole essere "insospettabile", se vuole continuare a far credere a famiglia ed amici di essere parte della maggioranza etero, ma saranno cavoli suoi? Tu puoi accettare o no di stare con una persona a queste condizioni, ed è una scelta tua onorevole e condivisibile, ma certo è da rispettare sempre e comunque la scelta di un'altro, sia che sia spinta da motivazioni eccelse, sia dalla semplice volontà meschina di non causare danni al proprio estabilishment personale.

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Beh un nostro patrimonio culturale, esiste eccome.

 

Esistono gli LGBT Studies, la storia del movimento

di liberazione omosessuale, la letteratura a partire

da Oscar Wilde ad oggi, la cinematografia, la musica,

le icone gay, la moda etc. etc.

 

Ovviamente la "cultura alta" compie uno step ulteriore

tematizza, problematizza, riflette.

 

Se questo non basta a creare una identità di gruppo

è perchè ovviamente gli effetti della cultura gay sono

avversati ( cosa diversa è ritenere che in questa identità

possano convivere delle differenze dialoganti...nessuno

ritiene che "il gay" debba essere monolitico )

 

Anche i bear hanno la loro cultura gay

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D'altro canto se ti definisci ad esempio "Bear" tu ti distanzi da una moltitudine di persone, che sono quelli che non sono Bear. E lo fai perchè probabilmente ritieni "migliore" essere Bear che non esserlo, per i tuoi gusti.

I bear si affermano. E' questa la differenza con l'insospettabile.

 

Se io dico che sono bear, o che sono messicano, o che sono furry, o che sono sadico, sto comunicando delle caratteristiche. Se io dico "sono insospettabile," sto comunicando solo l'assenza di caratteristiche. E l'unico messaggio che passa è appunto "Puoi andare in giro con me senza temere di passare per uno che frequenta froci."

 

Se uno scrivesse di essere maschile, già starebbe comunicando una caratteristica. Ma insospettabile non mi comunica niente del genere, perché io ho in mente un sacco di stereotipi di gay maschilissimi.

 

E poi questa caccia a chi non vuol dire in giro di essere gay, perchè deve esistere? Dov'è il problema ad accettare che qualcuno non voglia dire alla gente intorno che gli piacciono i maschietti?

E' una battaglia socio-politico-culturale.

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