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Teologa ex collega di Ratzinger: il Papa è gay


Fabio Castorino

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penso sia sbagliato voler dedurre l'omosessualità di una persona dal suo modo di muoversi o addirittura dalle foto.

 

In salumeria:

 

- "mi fa due etti di crudo?"

- "so' tre etti, che faccio, lascio?"

- "ma si, l'etto in piu' me lo metto sugli occhi"

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ben81 mi sa che tu abbia tanta cera nelle orecchie.. oppure i prosciutti agli occhi per non leggere certe cose :)

Già per me questi toni sono offensivi, ma farò finta di non farci caso.

 

Non credo che sia il caso di fare come dogma la correlazione omosessualità - modi effemminati della persona... innanzitutto non ci sono concetti scientifici che confermano ciò.

Credo che sia tutto spiegato da Hinzelmann:

 

Il punto, secondo me, è che l'effeminatezza ecclesiastica

è abbastanza diffusa nel sacerdozio maschile ( diciamo

quel mix di morbidezza, affettazione, etc. etc. ) e viene

considerata dalla pubblica opinione ( più o meno consapevolmente )

il risultato della castità intesa come rinuncia alla virilità e quindi al

sesso ( ovviamente secondo l'ottica eterosessuale )

 

Inoltre anche se il papa fosse gay, lui direbbe di aver represso questa condizione con la castità e tanto altro, riducendo il sentimento a un "ama il tuo prossimo come te stesso", tutto ciò è proprio dettato dalla dottrina cattolica che non riconosce l'omosessualità come orientamento sessuale oltre a quello eterosessuale.

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Ben, onestamente ho sempre reputato alquanto omofobe le persone che giudicano la sessualità altrui attraverso movimenti o toni della voce. Ammesso poi che Benedetto XVI sia effeminato, cosa che a me non sembra (e del resto a 85 anni suonati mi pare pure complesso percepirlo).

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Toni offensivi una battuta ironica?? Serve la parafrasi?

Non c'e' problema, ve la faccio: negare che quella persona sia molto effemminata significa o aver problemi di vista, o far finta di non vedere, idem per il negare la praticamente scontata correlazione tra effemminatezza ed omosessualita', come anche fatto notare da fabio castorino.

Nel topic sul "gay radar" tutti giustamente parlavano di effemminatezza, e di altri dettagli come "segni" per sgamare l'omosessualita' nel prossimo, e qui, siccome si parla del papa, fate i finti indignati arrivando addirittura a tirare in ballo l'omofobia quando qualcuno fa notare caratteristiche palesi del suo aspetto? Gia' tutto questo e' comico, diventa anche tragico se consideriamo che la persona che difendete (da cosa poi lo sapete solo voi, visto che nessuno la sta insultando) vi ha gia' collocati, secondo la morale sua e della religione che rappresenta, all'inferno.

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Onestamente non credo ci sia da difendere qualcosa, già il fatto che tu ritieni una difesa il negare l'effeminatezza di una persona, significa che per te essere effeminati è un elemento peggiorativo della persona, quindi confermi quello che nel mio precedente post era un semplice presentimento.

 

Il Papa a me non sembra effeminato, punto e basta.

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gab-in-wonderland

personalmente ho trovato sempre molto fastidioso l'accanimento della "gente" verso l'orientamento sessuale dei personaggi pubblici. ok, è divertente, è stuzzicante ma, a noi, che importa se il papa, la sera, dopo il padre nostro, si fa anche il padre di qualcun'altro? avrebbe senso saperlo se fosse lui a farlo sapere, se fosse lui a scendere in campo e a battersi per i nostri diritti. illazioni, ipotesi ed accuse dovremmo lasciarli agli altri, quelli che consideriamo "ignoranti" perchè non ci capiscono. noi siamo per l'uguaglianza, non additiamo, per piacere, almeno noi no.

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Sta cosa del "non additiamo gli altri" non la sopporto, non fa altro che farci apparire ancora più fessi nei confronti di chi ci disprezza!

 

Il papa per me è spudoratamente gay, e se fosse questa la realtà sarebbe MOLTO grave secondo me. A prescindere che lo fosse o no, è inumano che lanci messaggi di odio verso altre creature di Dio. Insomma gay o non gay, sarebbe comunque in netta contraddizione con quello che predica (l'amore) e quello che è.

 

Tuttavia non credo che sia gay in quanto effemminato, credo sinceramente che la correlazione gay/effeminatezza sia abbastanza fuori luogo farla in un forum gay! Ci sono molte persone effemminate, ma etero. Così come ci sono persone altrettanto gay, ma decisamente maschili.

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personalmente ho trovato sempre molto fastidioso l'accanimento della "gente" verso l'orientamento sessuale dei personaggi pubblici. ok, è divertente, è stuzzicante ma, a noi, che importa se il papa, la sera, dopo il padre nostro, si fa anche il padre di qualcun'altro? avrebbe senso saperlo se fosse lui a farlo sapere, se fosse lui a scendere in campo e a battersi per i nostri diritti. illazioni, ipotesi ed accuse dovremmo lasciarli agli altri, quelli che consideriamo "ignoranti" perchè non ci capiscono. noi siamo per l'uguaglianza, non additiamo, per piacere, almeno noi no.

 

Ripeto una cosa già scritta ai tempi dello scandalo minorenni per Berlusconi: il problema in questi casi è sempre la ricattabilità e/o l'essere delle figure pubbliche con un forte potere decisionale.

A me può non interessare con chi va a letto il mio vicino di casa perché magari fa l'operaio e non compie illeciti di sorta (a meno che non si parli di un andare contro la legge o favorire determinate pratiche, come la prostituzione "di strada"), ma se una persona sta sopra di me, può decidere della mia vita in termini del tutto gratuiti e immotivati nonostante il mio non ledere la libertà di qualcuno, allora diventa un mio diritto commentare, criticare o approvare la sua condotta privata.

Qui non stiamo parlando di un Tom Cruise o un Clooney, bensì di una figura religiosa e politica.

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Onestamente non credo ci sia da difendere qualcosa, già il fatto che tu ritieni una difesa il negare l'effeminatezza di una persona, significa che per te essere effeminati è un elemento peggiorativo della persona, quindi confermi quello che nel mio precedente post era un semplice presentimento.

 

Non provare a girare la frittata, per me l'essere effemminati non è un elemento peggiorativo, ma SOLTANTO uno tra i tanti segni che fanno intuire quale sia l'orientamento sessuale di una persona; chi casomai lo reputa un dettaglio negativo è chi, come voi, nega la presenza tale dettaglio anche di fronte all'evidenza.

 

Il Papa a me non sembra effeminato, punto e basta.

 

CVD, negare l'ovvio...c'è liberta' di parola quindi sei liberissimo di farlo, ma non puoi pretendere che qualcuno non ti faccia notare la tua negazione dell'ovvio.

 

 

p.s. è come se io fossi fan di Renato Balestra, ed indi per cui ne negassi la lampante effemminatezza...perchè mai dovrei negare un dettaglio tra i tanti di una data persona, se non lo considerassi come un aspetto negativo della stessa?

 

 

 

Concordo inoltre con il post di lanthe postato qui sopra, qui non parliamo del parere del panettiere sotto casa, ma del potere di un capo di stato e di una religione con un grande seguito, ergo un personaggio in grado di condizionare negativamente le leggi a nostra tutela, come già avvenuto.

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Ripeto una cosa già scritta ai tempi dello scandalo minorenni per Berlusconi: il problema in questi casi è sempre la ricattabilità e/o l'essere delle figure pubbliche con un forte potere decisionale.

La situazione è analoga ma le circostanze sono diverse: nel caso di Berlusconi c'erano delle prove (foto, telefonate, testimoni). Qui c'è una presunta effemminatezza (il post di @@Hinzelmann mi pare abbia dato una spiegazione convincente).

Mi irrita molto che le stesse modalità con cui viene bullizzato il ragazzetto a scuola, vengano poi usate dalla stessa comunità contro terzi. Manca poco che si urli "a frocio".

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A me non sembra abbia una voce effeminata, nè tantomeno movimenti femminei.

Veramente non so di cosa si stia parlando.

 

E comunque essere effeminati o gay non comporta pensarla necessariamente in un certo modo. Se per il Papa le unioni gay sono disordinate noi non possiamo farci niente, problemi suoi.

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Cessa di essere un problema suo in quanto personaggio pubblico, capo di uno stato e di una religione tra le piu' importanti, e quindi persona in grado di influenzare la nostra legislazione, come esposto sopra da me e da un altro utente. Insomma, non parliamo della semplice opinione del panettiere o del vicino di casa.

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D'accordo, @@ben81, ma anziché ripetere quello che hai già scritto, puoi aggiungere qualcosa di concreto che non sia al livello di "Gioia"? Sennò ha poco senso continuare a discutere.

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La situazione è analoga ma le circostanze sono diverse: nel caso di Berlusconi c'erano delle prove (foto, telefonate, testimoni). Qui c'è una presunta effemminatezza (il post di @@Hinzelmann mi pare abbia dato una spiegazione convincente).

Mi irrita molto che le stesse modalità con cui viene bullizzato il ragazzetto a scuola, vengano poi usate dalla stessa comunità contro terzi. Manca poco che si urli "a frocio".

 

Infatti ho citato gab-in-wonderland in merito al considerare inopportune le considerazioni su un papa in generale, non alla presenza o meno di prove.

Lo avevo già accennato in altri post: non credo che la testimonianza di una sua collega teologa o l'effeminatezza possano indicare con certezza l'omosessualità di Benedetto XVI, però non mi lamenterò di certo quando (e se) si avranno prove certe su di lui e sulla sua condotta privata, perché è una figura politica, religiosa e tale da poter influire sulla vita altrui.

Come per Berlusconi, come per gli outing di politici omofobi e religiosi vari, semplicemente non credo al "diritto" di una vita privata per chi ha dei poteri e, non da meno, corre il rischio di essere ricattato.

 

Se per il Papa le unioni gay sono disordinate noi non possiamo farci niente, problemi suoi.

 

Problemi suoi, ma anche di chi è credente e dei governi che devono stare al passo con il Vaticano.

Io non ringrazierò mai abbastanza il riuscire a credere in maniera "elastica", però posso garantire di aver visto gente reprimersi davvero a lungo per via dell'inconcilibilità tra fede e ciò che si è, senza contare chi non riesce a svincolarsi in quanto praticante o non particolarmente avvezzo al considerare il mondo oltre il proprio orticello.

Benedetto XVI parla in quanto papa, non certo come il teologo Joseph Ratzinger che può anche permettersi di considerare l'omosessualità una deviazione; è come per i politici alla fine: a me non sbatte se Tizio considera l'omosessualità peccaminosa, perché lui in base alla Costituzione è tenuto a garantirmi gli stessi diritti di altri e non può basarsi sulla sua idea personale.

Se vogliamo poi parlare del messaggio della Bibbia sull'omosessualità, d'accordo, ma intanto Benedetto XVI sta facendo venir meno qualsiasi tipo di apertura o interpretazione moderna.

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Btw: se ripeto e' perche' c'e' qualcuno che glissa il discorso (magari divagando su omofobia e bulletti, discorsi che col topic non c'entrano una ceppa) e fa finta di non intendere. In un contesto simile repetita iuvant.

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Ripetete e riformulate pure le vostre argomentazioni, se pensate che non siano state recepite. Ma se non avete nulla di nuovo da aggiungere e vi limitate a dire che avete ragione e che gli altri si mettono le fette di prosciutto sugli occhi, allora evitate di ripetere perché è semplice spam.
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Problemi suoi, ma anche di chi è credente e dei governi che devono stare al passo con il Vaticano.

 

Devono? O vogliono?

Quando certe politiche sono state sentite da tutti veramente, la legislazione è cambiata (vedi divorzio, aborto, diritto di famiglia e tanto altro). Io credo che il problema sia ancora una volta la nostra politica inefficiente, incapace di reagire e di cambiare, o anche soltanto di formulare cose nuove e interessanti. Poi ok, una visione religiosa anziché un'altra può inibire certe scelte, ma onestamente dubito che sia questa la motivazione per cui in Italia non c'è alcun riconoscimento alle coppie omosessuali.

Abbiamo tenuto per anni un presidente che era davvero molto lontano da ogni virtù cattolica.

 

 

 

Io non ringrazierò mai abbastanza il riuscire a credere in maniera "elastica", però posso garantire di aver visto gente reprimersi davvero a lungo per via dell'inconcilibilità tra fede e ciò che si è, senza contare chi non riesce a svincolarsi in quanto praticante o non particolarmente avvezzo al considerare il mondo oltre il proprio orticello.

 

Certo, questo è vero. Ma lo stesso grado di repressione io l'ho trovato in persone per niente legate alla chiesa. Penso che a volte sia più un "alibi" che altro, l'inibizione religiosa... specie di questi tempi.

 

 

 

Benedetto XVI parla in quanto papa, non certo come il teologo Joseph Ratzinger che può anche permettersi di considerare l'omosessualità una deviazione; è come per i politici alla fine: a me non sbatte se Tizio considera l'omosessualità peccaminosa, perché lui in base alla Costituzione è tenuto a garantirmi gli stessi diritti di altri e non può basarsi sulla sua idea personale.

Se vogliamo poi parlare del messaggio della Bibbia sull'omosessualità, d'accordo, ma intanto Benedetto XVI sta facendo venir meno qualsiasi tipo di apertura o interpretazione moderna.

 

Io penso che un approccio più aperto di questo non è possibile, a meno che la Chiesa in apposito Concilio non ritratti in maniera profonda la materia della sessualità. Ma dovrebbero avere una spinta molto forte, ad esempio una scoperta scientifica e medica che cambi la visione corrente della sessualità. Purtroppo in questo abbiamo davvero poco, dal momento che neppure si conoscono le cause dell'omosessualità...

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AndrejMolov89

Come non si conoscono?

Quale scoperta scientifica serve?

Semplicemente si vogliono arroccare in una dottrina retrogada. L'omosessualità non è una scelta, non è una deviazione in senso stretto ed è presente in natura e in certe specie c'è anche l'omosessualità esclusiva e monogama. Capito difendere la chiesa, ma non mi pare che non ci siano prove sufficienti per definirla una cosa naturale nè che non ci siano prove sufficienti per definirla una condizione, più che una deviazione e una scelta.

Sugli articoli scientifici si dà per scontato che ci sia una componente genetica, fa conto te :)

Quindi non diciamoci palle. La chiesa vuole cambiare il minimo di sè stessa, perché è contrario alla loro idea di base di essere verità immutabile e rilevata :)

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Ma infatti il Catechismo non dice che è una deviazione o una scelta, dice un'altra cosa.

 

 

 

2357 [...] Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. [...] la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

 

Come vedi non c'è un giudizio sull'omosessualità, il Catechismo si limita a sottolineare l'inspiegabilità della sua genesi e la sua contrarietà alla legge naturale; il che non significa che in natura non esiste l'omosessualità, giacché "legge naturale" indica un tutt'altro insieme di principi immutabili.

 

Aggiunge il Catechismo:

 

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

 

 

Si parla di inclinazione e condizione, non di scelta o vizio.

Il problema è legato alla considerazione della sessualità quale "mezzo" per procreare. Da ciò la condanna di ogni pratica che elude tale fine, dal sesso prematrimoniale alla masturbazione.

 

Non si tratta di difendere la Chiesa, ma di non inventare.

Sulla genesi dell'omosessualità effettivamente c'è un buco, dato che esistono molte tesi confliggenti.

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AndrejMolov89

Ok, ma questo non cambia che sia difficile che la chiesa cambi idea su questo argomento. Anche perché ci sono le ragioni sufficienti per non condannare moralmente l'omosessualità in modo assoluto. La dottrina sessuale della chiesa cattolica o di altre religioni, per la maggiore, sono visione soggettive della sessualità. Su questo non ci piove assolutamente.

Sono dell'idea che anche qualora fosse una scelta l'omosessualità non sia da condannare perché è una libertà individuale, infatti non hanno molto senso le tue ipotesi riguardo la non conoscenza delle cause.

La chiesa difficilmente cambierà opinione, non è detto che non la cambi, ma difficilmente lo farà. ^_^

 

Riguardo il concetto di naturale e ordine naturale, si parla sempre di un concetto paradigmatico della chiesa che fortunatamente non ha nessuna attinenza con la realtà della natura.

Nessun uomo di scienza direbbe che il grave non può andare verso l'alto perché non è naturale, :) E' questo un po' il senso delle mie osservazioni. Per questo non è necessario neppure scomodare la scienza per invalidare quelle premesse logiche per la condanna della pratica omosessuale. Nulla di personale, per carità, però l'inerzia della chiesa è un dato di fatto.

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Io penso invece che nel giro di un secolo sarà necessario rivedere i fondamenti teologici sulla sessualità, sulla famiglia e sulla procreazione anche in conseguenza dello sviluppo tecnico-scientifico. Seppur lentamente la Chiesa lo ha sempre fatto; il tempo è necessario per rimanere coerenti.

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Questo topic è riservato alle congetture sull'orientamento sessuale di Ratzinger.
Se volete parlare della dottrina della Chiesa o della sua evoluzione, potete aprire un altro topic.
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AndrejMolov89

Sono d'accordo con te su questo, il problema è pratico quando vuole imporre i suoi tempi anche agli stati che la ospitano. Se fossimo uno stato realmente laico e privo di ingenerenze da parte del vaticano, suppongo che i tempi con cui la chiesa muterebbe le proprie dottrine sarebbe ancora più rapido.

Ti butto lì una mia idea venuta sul momento. Si potrebbe considerare l'ultimo secolo di progresso ideologico della chiesa come conseguenza del fatto che doveva stare al passo con i fedeli ormai svincolati dal potere temporale della chiesa :)

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Spero di non essermi perso qualche pezzo, ma io mi chiederei prima di tutto, a che scopo si parla dell'orientamento sessuale del Papa (e in particolare, perchè sostenere che è gay). Vedo tre possibilità:

- per fare un po' di gossip

- per screditarlo agli occhi degli omofobi

- Per screditare le sue teorie omofobe dimostrando che è incoerente

 

Escludendo la seconda, che in un ambiente gay aperto è improbabile, se lo si sta facendo - a partire dalla teologa origine della discussione - per fare un po' di gossip, è un argomento che può risultare avvincente, ma a me non interessa...

 

Se, come credo, si apre questo discorso per metterlo di fronte ad un elemento di incoerenza, per rendere meno credibili le sue convinzioni (cosa lecita, dato che un Papa è una delle figure più carismatiche che ci siano), come ha scritto più di una persona qui, vorrei far presente un principio.

 

Come hanno già fatto notare Hinzelmann e Bri.kyn verso la fine della seconda pagina del topic, nella religione cattolica non è considerato peccato "essere attratti da persone dello stesso sesso", bensì lo è ostentarlo o "peggio" avere rapporti in tal senso. Un maschio attratto da maschi, se si confessa e rinuncia alla sessualità, non solo non è considerato un peccatore, ma anzi uno che attraverso la sofferenza per la sua condizione, si "purifica" dai peccati...

 

Per cui, che il Papa sia effemminato o no, non solo non dimostra se è gay, ma non fa proprio alcuna differenza, in assenza di prove che dimostrino eventuali suoi rapporti con altri uomini. E passeggiare con un prete più giovane, non credo lo sia. Per ora, non c'è niente di incoerente nel comportamento del Papa, per quanto non siano condivisibili i discorsi che dedica ai gay.

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Che vergogna però dire queste cose addirittura nei confronti di un'istituzione sì elevata...

Non ha proprio più pudore di niente la gente.

Se anche cosi fosse, non avrebbero dovuto dirlo.

Mah.

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Fabio Castorino

Freddy85 ha ragione in parte: anche se il Papa fosse gay, finché non ci sono prove che abbia avuto rapporti sessuali con uomini, non è possibile accusarlo di incoerenza per quanto riguarda la dottrina della Chiesa sugli amori omosessuali.

Se anche fosse innamorato di padre Georg, ed avesse mantenuto questo sentimento nei limiti dell'affetto paterno e dell'amicizia, sarebbe stato coerente con le idee che esprime pubblicamente. Anzi si potrebbe dire che è particolarmente coerente, perché chiede agli altri gay di fare una rinuncia che lui stesso ha fatto.

 

Il problema è che Ratzinger ha emanato una direttiva per cui i gay non possono fare i preti, nemmeno se accettano e mantengono il voto di castità. Se Ratzinger fosse veramente gay, facendosi prete e diventando addirittura Papa sarebbe stato massimamnte incoerente perché avrebbe violato alla grande una norma che ha imposto agli altri.

Per coerenza, nel momento in cui poneva una norma del genere, avrebbe dovuto abbandonare la carica papale e lasciare anche il sacerdozio.

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Non è del tutto corretto neppure questo. Ti riferisci al documento del 2005, approvato dal Papa, che pone norme e direttive sul "discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri" (Congregazione per l'Educazione Cattolica).

 

Il documento distingue, come del resto fa il Catechismo, tra atto omosessuale e orientamento omosessuale. E dice senza mezze misure:

 

Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay.

 

Al contrario:

 

Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale.

 

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccatheduc/documents/rc_con_ccatheduc_doc_20051104_istruzione_it.html

 

E' chiaro che c'è una considerazione dell'omosessualità totalmente antiscientifica, che non tiene conto dei recenti sviluppi. Ma è anche vero che se un omosessuale crede di poter superare un orientamento che ritiene "transitorio", affogando nella repressione la propria pulsione, può diventare lecitamente un sacerdote.

Del resto il documento si riferisce ad una categoria ben precisa, chi riconosce e si riconosce all'interno dell'omosessualità e del mondo gay (addirittura si parla di "cultura gay"). Quindi per finire il Papa sarebbe comunque coerente con sé stesso e con i principi della fede cattolica.

Per il resto quoto Freddie.

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Fabio Castorino

Sì, ma chi giudica se le tendenze omosessuali "transitorie" sono state superate o meno? Il seminarista stesso? E se tendenze che si credevano "superate" riafforano dopo l'ordinazione?

Secondo me l'attuale effeminatezza del Papa dimostra che le sue tendenze omosex non erano affatto "transitorie", ma l'hanno accompagnato per tutta la vita in quanto parte fondamentale della sua personalità e della sua natura. Magari lui mente se stesso autoconvincendosi di averle superate, represse e sublimate, ma la realtà è un'altra.

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Sì, ma chi giudica se le tendenze omosessuali "transitorie" sono state superate o meno? Il seminarista stesso? E se tendenze che si credevano "superate" riafforano dopo l'ordinazione?

 

Sì, il seminarista stesso. E' evidente che si tratta di un approccio davvero molto poco scientifico, in ultima analisi perchè manca una definizione dell'omosessualità nei termini che impieghiamo noi.

Del resto un omosessuale che si reprime talmente da credere di aver "superato" l'omosessualità in lui sorta fin da piccolo, sicuramente non si riterrà più tale (quindi manca il carattere della radicalità) o non appoggerà la "cultura gay".

 

 

 

Secondo me l'attuale effeminatezza del Papa dimostra che le sue tendenze omosex non erano affatto "transitorie", ma l'hanno accompagnato per tutta la vita in quanto parte fondamentale della sua personalità e della sua natura. Magari lui mente se stesso autoconvincendosi di averle superate, represse e sublimate, ma la realtà è un'altra.

 

Beh, secondo me non è effeminato, seppure lo fosse non è detto che sia/sia stato omosessuale. Quindi non ha senso discuterne ai fini di rivelarne una contraddizione con la dottrina cattolica.

 

 

Scindere l'orientamento omosesseuale dagli atti omosessuali e' palesemente un nonsenso, quindi non ci prendiamo in giro.

 

Sarà un non-sense, ma intanto la dottrina cattolica fa esattamente questo e credo che qui sia un argomento OT come ha già segnalato il moderatore lupo-gurò.

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