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Orientamento sessuale


Ianthe

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mentre il discorsi di lanthe riguarda tu, internamente, come ti senti.

 

Premessa a distanza di un anno: all'epoca la mia curiosità venne fuori dal dichiararsi in un modo e comportarsi in una maniera ben più specifica di ciò che farebbe pensare l'etichetta, situazione che da lesbica considero un po' "pericolosa" (ma a livello sociale e per determinate ragioni, non perché me ne importi davvero qualcosa del come Ariel e la compagna modulano la loro relazione nel privato, ci mancherebbe).

Appurata la questione sociale, rimaneva il dubbio sul sentirsi in un modo ed etichettarsi stando in una coppia, il quale sfera considerare ai fini dell'orientamento (o se considerarle entrambe) e via discorrendo, ma anche qui per una ragione ben precisa: ho sempre pensato che un bisex si sentisse tale anche durante una relazione.

 

L'idea di definirsi etero o lesbiche a seconda dell'altra parte della coppia mi ha sempre fatta pensare alla "sessualità fluida", che però a sua volta trovo sia una maniera come un'altra per indicare la bisessualità; l'unica condizione nella quale potrei pensare ad una bisex che si dichiara "a buon diritto" etero o lesbica, è in presenza di esperienze tali da averle fatto capire che non è più potenzialmente attratta da uno dei due generi.

 

Non so se mi sono spiegata.

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Per me è assolutamente importante sottolineare che sono bisessuale, soprattutto se sono in coppia omosessuale, perché voglio ed esigo essere presa sul serio in termini di “vivo una relazione con una lesbica, una relazione seria in cui investo tutta me alla stregua di come un eterosessuale investe nel suo matrimonio”.

 

Il mio interesse nei confronti degli uomini non include il fatto che io debba tradire per forza la mia ipotetica compagna con un uomo nel caso di una coppia chiusa o che io non possa allontanare le avances di un uomo dicendo “no grazie non sono interessata”. Non voglio usare l’escamotage del “sono lesbica” come deterrente, e non voglio dichiarare ciò che non sono.

Inoltre, essere bisessuale è una cosa, essere disponibile è un'altra.

 

 

In tutto questo rispetto la posizione di Ariel e le sue scelte. Ci mancherebbe altro.

Ognuno agisce e si comporta come meglio crede e come meglio sente a patto che non leda l'altro ovviamente

 

.

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Divine è diverso, per il semplice fatto che se un omosessuale o un bisex si dichiarano etero (anche quando affrontano una relazione omo) è ovvio pensare (soprattutto se a pensare sono le persone che hanno già affrontato tutti i co possibili e immaginabili) che sia comodo dire di essere etero (salvo poi intrattenere relazioni con persone del proprio stesso sesso) per il comodo mantenimento di quella convenienza sociale che credo sia sotto gli occhi di tutti nel mondo attuale almeno.

 

Sfido chiunque sano di mente ad andare in giro a dire d'essere omosessuale essendo etero XD

 

Ariel alla fine dice: io ho un rapporto con una donna, vivo con lei e tutti sanno che vivo con lei. È più semplice e meno confusionario dirmi lesbica (all'incirca. La faccio breve, visto che lei questo discorso l'ha affrontato anche in tempi più recenti in altri topic).

Poi il resto sono fatti suoi e della coppia. A livello meramente sociale peò, e di rivendicazioni, lei al momento è lesbica XD

 

(io poi, da lesbica lesbica ho sempre pensato che sarebbe stato più giusto definirsi in funzione della propria relazione del momento. Che si fa prima e evitiamo i discorsi del tipo: perché i gay odiano i bisex? :P)

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SaintJust[/color]' timestamp='1352647555' post='621412']

(io poi, da lesbica lesbica ho sempre pensato che sarebbe stato più giusto definirsi in funzione della propria relazione del momento. Che si fa prima e evitiamo i discorsi del tipo: perché i gay odiano i bisex? :P)

 

... Sì, poi vai tu a spiegare in giro che in realtà colei che si professava lesbica era in realtà una bisex in una relazione saffica. :asd:

Sarà, ma io tutta questa praticità nell'andare per sommi capi non la vedo...

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quindi secondo te se una ragazza bisex sta con una donna dovrebbe dichiararsi lesbica e se sta con un uomo dovrebbe dichiararsi etero?

No. Divine, io non sto dicendo assolutamente A TE come dovresti definirti, mi pare. Se per te definirti bisessuale è la cosa migliore, fallo anche se stai con un koala. Però non puoi TU dire a ME come devo definire la mia sessualità, non più di quanto mi puoi dire come viverla.

 

Io con un uomo non ci voglio stare in una relazione, né oggi né domani. Se cambierò idea, cambierò definizione, tanto il modo in cui ci definiamo non è scritto nella pietra: sono stata una bambina, ora sono una ragazza; sono stata una liceale, ora sono una lavoratrice, e così via.

 

Alice, ma anche e soprattutto SaintJust hanno colto abbastanza bene il punto della questione.

 

Sarà anche che la mia compagna la pensa esattamente come me, e si sente nello stesso modo, che la faccio così semplice...probabilmente se non stessi con lei da cinque anni avrei maturato prospettive diverse al riguardo.

 

Ianthe si è spiegata molto bene, ma ci conosciamo abbastanza da poter civilmente agree to disagree su questo punto direi (senza per questo far sì che non le porti comunque un biscottino al raduno milanese)

 

(Metto da parte il discorso Coppia Aperta che si lega a tutto questo in maniera abbastanza complicata e mi farebbe solamente lanciare altre pietre addosso xD)

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ma io il discorso di ariel l'ho capito, solo che non lo condivido.poi che significa che è meno confusionario definirsi lesbica? io non ci trovo niente di confusionario nel definirmi bisex. ho capito che ariel vede nella definizione di bisex una scelta potenziale ma per me non è così, se ti definisci bisex è perchè ti piacciono entrambi. a sto punto pure definirsi lesbica è irrispettoso perchè vuol dire che possono piacerti anche altre donne. a sto punto tanto vale definirsi semplicemente fidanzata.

 

Ariel non volevo aggredirti e non volevo dirti come definire la tua sessualità, io a volte scrivo in modo irruento ma non avevo intenzione di aggredirti, comunque ora che hai specificato che con un uomo non ci staresti mai credo che il discorso cambi parecchio.

Edited by Divine
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Nella mia relazione decennale, la mia ex compagna un paio di volte mi ha dato della lesbica con la scusa del “stai con me da un casino di tempo, ormai sei lesbica”.

Ma io ridevo (o magari mi incazzavo anche, a seconda se dovevamo litigare o meno) rispondendole “come mai ti scarichi le foto di modelli strafighi o indichi la zona pacco mugolando? Mm?”

Anche lei si dichiarava bisex, seppur dicesse di non riuscire ad innamorarsi di un uomo. Ogni tanto invece le usciva un “mi sa che sono lesbica le donne mi piacciono troppo”.

Ma va bè, questo è un altro discorso.

 

 

 

@@Ariel perchè pietre addosso sul discorso coppia aperta?

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(Metto da parte il discorso Coppia Aperta che si lega a tutto questo in maniera abbastanza complicata e mi farebbe solamente lanciare altre pietre addosso xD)

 

ma uffa, ma perchè buttate li il sasso di discorsi interessanti e poi togliete la mano?! anche nell' altro tread di 2 giorni fa! :cray: a me parlare di ste cose piace un sacco anche perchè ho le idee cosi confuse (a punto tale che dico "confuso è bello") che ascoltare le vostre posizioni mi interessa davvero!

 

@@Ariel perchè pietre addosso sul discorso coppia aperta?

 

appunto!

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Perché la mia coppia di cinque anni, da due è "aperta" (tra virgolette, perché probabilmente praticano di più una coppia di porcospini in pensione, insomma di pratica ce n'è stata estremamente poca, non andando per locali o altro) ma solamente agli uomini - questo proprio perché io e la mia ragazza siamo attratte dagli uomini ma non ci sentiamo minacciate da qualcuno di esterna che possa soppiantare la relazione.

Quindi, a tutti gli effetti, io teoricamente pratico la bisessualità molto più di un bisessuale monogamo, eppure con la maggior parte delle persone, mi dichiaro lesbica. Perché? Perché la maggior parte delle persone non sanno di questi dettagli della mia vita sessuale, né voglio che lo sappiano. Ne parlo qui specificamente perché si parla di sessualità, succede nella vita reale se qualcuno tira fuori l'argomento, se sono abbastanza amica con loro, ma niente di più.

Ma è ovviamente qualcosa di cui non parlerei mai con i miei genitori, ad esempio. Inoltre è una situazione in divenire, anche quella, potremmo benissimo decidere di chiudere la coppia a un certo punto, per esempio. L'unica cosa di cui posso esser certa è che la mia compagna è donna, non vuole transizionare, io non ho intenzione di lasciarla, e quindi se la mia famiglia e i miei colleghi mi vedono come lesbica ci risparmiamo tuuuutti un sacco di grattacapi xD

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comunque, a prescindere dal discorso di Ariel, che ora ha asserito che non starebbe con un uomo, non è la prima volta che su questo forum o anche nella vita quotidiana sento o leggo posizioni del tipo "se sei bisex e stai con una donna/uomo dovresti definirti lesbica/etero perchè la bisessualità implica una scelta".

 

ma guardate che la scelta è SEMPRE POSSIBILE anche se sei lesbica o etero. Qualsiasi persona, uomo o donna che sia, è sempre una potenziale scelta se non è il tuo partner.

Se qulacuno pensa che cambiare etichetti aumenti le possibilità di serietà secondo me si sbaglia di grosso.

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Bè, non sono mai stata a spiegare ai miei i dettagli sessuali della mia relazione in funzione del mio essere bisessuale, come d’altro canto agli amici, a meno che non siano la cerchia stretta e con la quale ho un’altissima confidenza. Anche se il bondage non c’entra un tubo con l’essere gay o meno.

Immagino nessuno lo faccia.

 

Dunque, ho capito cosa intendi sul dichiararti lesbica seppur pratichi (tralascia il quante volte) con la tua compagna la bisessualità.

 

Ad ogni modo gli amici e il parentado vario sapevano della mia relazione con una donna, che poi io, lei, o entrambe fossimo bisex era una cosa irrilevante per loro; meno male, nel senso che non hanno preso la cosa come una situazione di poco valore perché io sono bisex, ma alla stregua dell’essere una coppia etero. (è quello che citavo prima sull’importanza di dire che sono bisex)

Il succo era che vivevo una relazione omosessuale e non eterosessuale.

Un po’ come quando qualcuno mi chiedeva “ha il ragazzo?” e io rispondevo “no, ma ho una ragazza” e di certo non stavo a spiegare se sono lesbica o se sono bisex… A meno che non mi si dicesse anche “non sapevo fossi lesbica”.

Poi va bè, a volte mi andava di spiegare, altre, facevo spallucce.

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Condivido molto il pensiero di Divine e di Shadia.

Io sono sposata con un uomo e persone che conosco da tempo ed erano a conoscenza della mia bisessualità ora mi chiedono "ma quindi ora sei etero?".

E quando me lo chiedono persone che si definiscono lesbiche o omosessuali rimango a bocca aperta.

Anzi, di solito quando conosco determinate persone in determinati contesti (es. raduni del forum o in chat) e dico di stare con un maschio sottolineo sempre il mio essere bisessuale e non etero (ovviamente se ne esce il discorso) proprio perché nasconderlo o definirmi in altri modi sarebbe come nascondere una parte di me molto importante, esattamente come un gay o una lesbica nascondono di esserlo, ci starei proprio male.

Ovviamente facendo un discorso in generale e non parlando del caso di Ariel anche perché più volte ne ho parlato con lei e più volte mi ha spiegato il suo punto di vista.

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@@Ariel non voglio farmi troppo i fatti tuoi quindi se non desideri rispondere np, ti voglio chedere se la decisione della "coppia aperta" è stata contingente a qualche situazione particolare del momento.. oppure è una decisione che avete preso senza necessità particolari ma la sentivate come esigenza per sentirvi piu libere di condividere (non sessualmente intendo ma a voce, per parlarne tra di voi) eventuali altre attrazioni

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@Divine: per un bisex è sempre una potenziale scelta un uomo o una donna.

Per me no. Per me un uomo non è una potenziale scelta neanche in termini di 'divertimento'

Per cui non prendiamo per buono che ciò che valga per te possa, potenzialmente, valere per tutti...

Questo ovviamente a meno che tu non sia del partito: al mondo siamo tutti bisex e etero è omo si reprimono da un lato o dall'altro. Caso in cui se ne può parlare.

 

@Ianthe: si si... Ci vado io in giro a spiegare e a prendermi le pietre :P

(voglio sperare che le faccine vengano davvero interpretate, sennò le pietre qualcuno me le tira davvero XD)

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Alice, ti rispondo via MP che siamo Off Topic ;)

 

La serietà non cambia per me e la mia compagna, ma cambia nella percezione altrui. Tant'è che io ho fatto CO molto precocemente, a 12 anni, come bisex, e più tardi a mia madre ho detto di essere lesbica (in un periodo tra l'altro in cui davvero non ero attratta dagli uomini, sarà che ero nella fase 'luna di miele' della mia relazione attuale :P sapete tipo quando si disegnano i cuoricini attorno al nome - no, va be', quello lo faccio ancora), e lei non per niente si è incazzata moltissimo, perché di fatto quando si è giovani e si dice di essere bisex TUTTI si aspettano che alla fine avrai una relazione eterosessuale duratura. I bisex lo sanno meglio di tutti. Quindi ci si risparmia molta frustrazione a non spiegare. Anch'io tra l'altro in genere dico semplicemente che ho una ragazza e basta, perché si fa molto prima, ma se non ho confidenza e mi si fanno ulteriori domande, preferisco presentarmi come 'socialmente lesbica' per così dire :P

 

@@Northern mi hai fatto ricordare che al mio primo raduno romano del forum, c'erano un ragazzo e una ragazza bisex...conosciutisi sul forum, che si erano messi insieme xD /OT

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In effetti il punto è che se dici di essere bisex non vieni preso sul serio, in termini di intenzionalità verso una relazione omosessuale alla stregua di una coppia etero o gay, né dalle persone in generale, né da una lesbica.

In un altro forum mi sono imbattuta in donne bisessuali che si spacciavano (o spacciano ancora non lo so) per lesbiche. Motivo? “Eh ma se dico di essere bisex nessuna donna mi si avvicinerà mai.”

Io questo lo capisco, perché di essere respinta per non essere lesbica mi è accaduto.

 

Se sei bisex significa che “ah va bè puoi sempre cambiare”, persino da parte di un genitore un po’ chiuso; tira un sospiro di sollievo dicendoti “ma comunque gli uomini ti piacciono sì? Dunque dopo il tuo attuale momento potrai tranquillamente avere un ragazzo sì?”

E questo, quando te lo senti dire, ti fa cascare le ovaie e te le fa rotolare come il giro del mondo in 80 giorni, e ti viene da pensare che se ti dichiari lesbica, anche se non lo sei, semplifichi molto le cose.

Soprattutto a casa. Tuttavia, inquel momento continui col tuo dichiararti bisex anche se stai vivendo una relazione omosessuale, non da un giorno, non da un anno, ma da dieci.

 

Comunque io non sono l’unico caso, nel senso che due miei amiche, entrambe bisex, hanno avuto una relazione di oltre 10 anni. Tra l’altro loro coppia aperta da sempre. Ad un certo punto una delle due disse che si era rotta le palle di dover spiegare cosa sigifica essere bisessuale e di volersi dichiarare lesbica.

Io non fui d'accordo. La sua compagna nemmeno.

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Ecco, diciamo che forse il problema sussiste quando all'interno della coppia c'è discordanza...probabilmente se la mia compagna non fosse d'accordo con me, non avrei troppi problemi a definirmi bisex (cioè, se dovessi farlo di punto in bianco adesso, magari un po' sì, ma non se da principio avesse bocciato la mia idea di definirmi diversamente, sotto domanda diretta). Ma dato che anche lei si comporta nello stesso modo, non abbiamo problemi.

Giusto per curiosità, stanno ancora insieme?

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Temo che la bisessualità sia complicata da far capire, nel senso che avendo così tante sfumature, cioè appunto mi innamoro/non mi innamoromaprovoattrazionesessuale, viene presa sottogamba.

E’ come se di fatto non esistesse, perché o sei gay, o sei etero. E’ come se venisse intesa come una fase di incertezza, di confusione del proprio orientamento sessuale.

Io diciamo che tendo a tener alta la bandiera per questo, perché voglio esser considerata non come una confusa o una viziata sessualmente. Dopo un po’ è sfiancante spiegarlo, ma diciamo che non demordo.

 

 

 

No. Non stanno più insieme. La loro storia finì ben prima della mia per motivi che non riguardavano comunque il loro essere state una coppia aperta.

Fu carino come io feci la spalla su cui piangere ad una delle due, e anni dopo, fu lei a fare spalla ai miei pianti.

Oltre che a prendermi a pedate (letteralmente) nelle terga. Ma le amiche servono anche a questo.

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In effetti il punto è che se dici di essere bisex non vieni preso sul serio

 

non so, dal basso della mia inesperienza nelle questioni di genere, mi sembra tuttavia riconducibile ad un pretesto per mascherare l'insicurezza (altrui)

 

Temo che la bisessualità sia complicata da far capire

 

perchè infatti, non credo ci sia nulla di complicato da capire......

 

o ti fidi di qualcuno o non ti fidi, punto.

 

sarò semplicistica, ma delle volte si tende a razionalizzare pure troppo

 

ps: shadia ti ho quotato perchè mi hai dato lo spunto, non sono riferiti a te, ma perchè hai quotato dei concetti che si sentono spesso, a quelli mi riferisco

Edited by Alice_c
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Io inizialmente mi definivo lesbica, non avendo mai avuto storie con uomini (anche se avevo avuto cotte colossali per ragazzi) quando ho conosciuto la mia ex e capito di provare attrazione per le donne ho fatto un attimo il punto della situazione e ho capito tante cose del passato e tante sensazioni che provavo.

Un paio di anni più tardi dopo essermi innamorata di un ragazzo ho realizzato di essere bisessuale, e ammetto che spesso mi son sentita "dispiaciuta" di essermi definita lesbica in passato, non perché me ne pentissi, ma perché probabilmente mi son "accollata" una definizione sbagliata e mi son sentita in "colpa" verso il mondo lesbo effettivo.

Però era quello che sentivo in quel momento, avevo la mia ex ragazza e vedevo solo lei, per gli altri non c'era interesse. Solo più tardi ho capito che non avevo interesse verso nessuno, non verso nessuno di sesso maschile.

 

La bisessualità è complicata da capire e soprattutto è sfiancante da spiegare.

Non so quante volte mi son ritrovata a rispondere a domande tipo "ma quindi sei occupata con un uomo, e non senti mai il bisogno di andare con una donna?" o "quindi sei un po' ndo coglio coglio?".

 

E non si viene presi sul serio per tanti motivi, molte lesbiche che ho conosciuto non si "fidano" delle ragazze che si professano bisessuali perché spesso e volentieri sono incappate nella tipica ragazza che voleva fare esperienze, per poi essere lasciate di sana pianta per un ragazzo e sentirsi dire "no guarda io son etero anche se stavo con te".

Quindi diciamo che almeno sul lato dell'essere rifiutate a priori non sono propriamente d'accordo, ma capisco il loro punto di vista, è una sorta di autodifesa che hanno sviluppato, purtroppo poi appunto ci rimettiamo noi che dopo anni di chiarimenti personali siamo ben consapevoli di essere bisessuali a tutti gli effetti.

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perchè infatti, non credo ci sia nulla di complicato da capire......

 

o ti fidi di qualcuno o non ti fidi, punto.

 

ps: shadia ti ho quotato perchè mi hai dato lo spunto, non sono riferiti a te, ma perchè hai quotato dei concetti che si sentono spesso, a quelli mi riferisco

 

 

 

Invece pare sia complicato capirlo, però non ho capito io, adesso, cosa significa "o ti fidi o non ti fidi": in merito al discorso dell'inaffidabilità?

Sul p.s. non c'era bisogno era chiaro, ma sei stata gentile a scriverlo, grazie.

 

 

 

 

 

La bisessualità è complicata da capire e soprattutto è sfiancante da spiegare.

Non so quante volte mi son ritrovata a rispondere a domande tipo "ma quindi sei occupata con un uomo, e non senti mai il bisogno di andare con una donna?" o "quindi sei un po' ndo coglio coglio?".

 

 

Uh guarda, vatti a leggere, se vuoi e se ti capita cosa ho postato io sulla questione bisex, soprattutto.

http://www.gay-forum...i-lesbicabisex/

(pagina 4)

 

 

ma capisco il loro punto di vista, è una sorta di autodifesa che hanno sviluppato

 

Ho capito ma come ti puoi imbattere in una stronza bisex che si è fatta i comodi suoi senza arte ne parte, ti può succedere con una lesbica e con un etero.

"no guarda sei stata solo una bella avventura o una bella scopata".

 

Se non sono indiscreta e vuoi/puoi rispondere, hai lasciato la tua ex per un uomo oppure la vostra storia è finita per altri motivi? Ovviamente non ti chiedo quali eh. E' curiosità.

Edited by Shadia
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perchè infatti, non credo ci sia nulla di complicato da capire......

 

o ti fidi di qualcuno o non ti fidi, punto.

 

sarò semplicistica, ma delle volte si tende a razionalizzare pure troppo

 

Il problema è quando ti fidi e rimani scottata: da lì in poi inizi a dubitare molto più facilmente.

Io allo stato attuale non mi pongo alcun tipo di problema nel sapere che l'altra è bisessuale, anzi, ma prima di arrivarci ho dovuto analizzare la questione della bisessualità e provare a capire alcune dinamiche.

Dalla relazione in sé al sesso, capita anche che una lesbica ed una bisessuale (come un gay e un bisessuale) abbiano modi differenti di vedere i due ambiti, determinando quindi delle incertezze nella prima e una conseguente sfiducia nei confronti della seconda; capita anche che alcune ragazze si definiscano bisessuali o lesbiche senza avere fatto la cosiddetta "prova del nove" e che quindi arretrino in seguito.

 

Non è semplice razionalizzare e pensare "va bene, vediamo ugualmente come va", perché la fiducia stessa arriva col tempo e tocca nel mentre adottare un atteggiamento tale da capire se andare avanti oppure no; a volte le risposte arrivano presto perché si ha davanti una bisessuale consapevole di se stessa, ma col tempo si potrebbe anche avere l'impressione di avere a che fare con sì una bisessuale, ma confusa sui sentimenti che può provare o meno. Altre volte ci si può ritrovare davanti una lesbica che si riscopre bisessuale.

La rosa delle variabili è abbastanza ampia, ma certo non tale da giustificare un dire a priori "io di una bisessuale non mi fido". E non è colpa di qualche bisessuale se una lesbica non riesce a capirlo: è solo questione di metabolizzare, fare esperienze e capire.

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Ho capito ma come ti puoi imbattere in una stronza bisex che si è fatta i comodi suoi senza arte ne parte, ti può succedere con una lesbica e con un etero.

 

Infatti sono d'accordo con te, è questa la parte del ragionamento delle lesbiche che non condivido, però penso (almeno da quando ho capito parlandoci, non essendo lesbica in realtà potrei sbagliarmi) che semplicemente per loro sia brutto essere usate come "cavia".

Anzi se qualcuna vuole rispondere a questi quesiti mi farebbe più che felice, perché è una cosa che mi chiedo da molto e nessuna mi ha mai dato risposte precise.

(Edit: Ianthe intanto ha già in parte risposto)

 

Per quanto riguarda la storia con la mia ex no, è finita perché lei mi ha lasciata, infatti per un periodo ho anche pensato roba tipo "no non sono bisessuale mi interesso agli uomini perché non voglio altre donne all'infuori di lei" e roba simile. Ovviamente tutto dettato dal dolore e dal volerla dimenticare al più presto possibile.

Edited by Northern
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Ho capito ma come ti puoi imbattere in una stronza bisex che si è fatta i comodi suoi senza arte ne parte, ti può succedere con una lesbica e con un etero.

"no guarda sei stata solo una bella avventura o una bella scopata".

 

Sicuramente, ma dal mio punto di vista il problema deriva dall'associare un dato comportamento alla confusione.

Nel momento in cui si considera la bisessualità come un ricettacolo di perplessità e lacune varie, si tende a spostare uno o più problemi, di carattere generico (la confusione, il menefreghismo, la paura della società, etc.) verso un orientamento ben specifico (la bisessualità).

E' chiaro che sto sintetizzando, però è per dire che oltre ad essere una forma autodifesa, a volte è proprio una questione di tirarsi fuori dal mucchio e di perdere la voglia di valutare di caso in caso o, almeno, di partire con un atteggiamento differente dal "tanto mi tradiresti".

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A me fa girare le uova e non poco quando una donna che sente di provare affetto/attrazione verso un’altra donna si definisce bisessuale, senza aver fatto la prova del nove.

Più che altro perché poi, anche quando hai a che fare con una “bisessuale vera” metti le mani avanti: e grazie, con sta bella pubblicità sfido io a fidarti…

 

Tra l’atro è risaputo che l’amicizia tra donne, spesso, soprattutto in fase adolescenziale, rasenti l’amore platonico… ma come ho detto un conto è un castello di carta tutto tuo, per quanto meraviglioso possa essere, un conto è scontrarti con la pelle nuda e cruda…

 

Avevo riportato l’esempio della tizia che era si sentiva attratta/innamorata di una ragazza, ma poi quando ci si è trovata a letto si è ritratta perché a disagio se ne è uscita con “no mi sa che non sono bisex ma no sono etero”.

 

Per me, e sembrerò tassativa in questo, hai la consapevolezza di essere bisessuale nel momento in cui ti piacciono le donne e ci vai a letto. Con, o senza amore. O meglio, non hai alcun disagio nel rapportarti eroticamente con una persona del tuo stesso sesso, ma tutt’altro.

Sarò sbagliata io, ma antepongo la fisicità… la prova del nove ti permette di capirti.

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Per me, e sembrerò tassativa in questo, hai la consapevolezza di essere bisessuale nel momento in cui ti piacciono le donne e ci vai a letto.

 

La penso come te, infatti son abbastanza scettica quando mi si presentano ragazze che si definiscono bisessuali e poi ti dicono di non aver mai provato con una ragazza.

C'è anche da dire che questo riporta al discorso di cui sopra, poi magari ci finisce di mezzo una lesbica consapevole e ne rimane ferita se le cose non vanno come si credeva.

Infatti ritengo che in ogni caso ci debba essere sincerità, se si è confuse si dovrebbe chiarirlo prima e non dopo.

 

Comunque alla fine anche i bisessuali maschi hanno gli stessi identici problemi, praticamente io sento solo dire che i bisessuali non esistono, che sono solo repressi, ed è sempre lo stesso discorso, ce ne sono così tanti effettivamente repressi che poi quelli veri passano per ciò che non sono. Piccola parentesi e chiudo.

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Invece pare sia complicato capirlo, però non ho capito io, adesso, cosa significa "o ti fidi o non ti fidi": in merito al discorso dell'inaffidabilità?

 

Si era riferito a quello, ma poi Lanthe è andata un po piu in profondità e ho capito meglio cosa intendete, sto cercando di farmi delle idee, le dinamiche possono essere molto differenti dal mondo etero, perchè in effetti alcune problematiche non sussistono, infatti non avevo preso in considerazione "la prova del nove" come dice Lanthe

 

 

Mi voglio collegare a questo:

 

semplicemente per loro sia brutto essere usate come "cavia"

 

perchè in effetti io delle volte quando leggo di persone che si "scoprono tardi" e quindi hanno tutta una serie di dubbi etc.. e poi alcune risposte sul forum consigliano il "buttati" si, è vero, "buttati" però non posso che farmi venire un pensiero, a quelle ragazze su cui "ci si butta", non so...

in effetti ne subisce la credibilità di quelli/e che sono veramente bisex

 

PS: ne frattempo che scrivevo si sono aggiunti i post di shadia e lanthe e si, decisamente sono daccordo:

 

Nel momento in cui si considera la bisessualità come un ricettacolo di perplessità e lacune varie, si tende a spostare uno o più problemi, di carattere generico (la confusione, il menefreghismo, la paura della società, etc.) verso un orientamento ben specifico (la bisessualità).

 

Per me, e sembrerò tassativa in questo, hai la consapevolezza di essere bisessuale nel momento in cui ti piacciono le donne e ci vai a letto.

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Sarò sbagliata io, ma antepongo la fisicità… la prova del nove ti permette di capirti.

 

Il discorso della fisicità per me è un po' più complesso, nel senso: come un etero generalmente non si pone particolari dubbi e scopre la propria sessualità avendo della stessa una idea di fondo abbastanza delineata (sì, esiste la possibilità di reprimersi, ma in questo post sto riferendomi ad una situazione decisamente basilare), non penso che sul fronte omosessuale sia necessario porsi mille domande solo perché lo standard è un altro.

Riconosco poi che in caso di attrazione verso ambo i generi possano sorgere molti più dubbi e/o difficoltà nel capirsi, solo che non so quanto possa venire spontaneo "frenarsi" dall'etichettarsi solo perché non si è ancora andate a letto con una donna, né in quest'ottica so quanto si potrebbe vedere bene l'idea di una "cavia".

 

La prova del nove per il dichiararsi bisessuali, tenendo conto che spesso noi donne necessitiamo di una forte componente mentale per fare sesso, significherebbe rischiare di illudere qualcuna (e data la giovane età di tante bisessuali o presunte tali, significherebbe anche rischiare di non saper gestire correttamente la situazione) e dare luogo a delle esperienze "from fear".

 

e poi alcune risposte sul forum consigliano il "buttati" si, è vero, "buttati" però non posso che farmi venire un pensiero, a quelle ragazze su cui "ci si butta", non so...

 

Lì temo che il problema dipenda dal come si riesce a gestire la situazione.

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@@Alice_c “Buttati” non vuol dire spacciarsi per bisessuale solo perché è usato come sinonimo di confusa, né tantomeno prendere in giro una persona.

La prima volta che feci sesso una con donna, lei sapeva benissimo che era la mia prima volta, e anche se ero coinvolta emotivamente, (oddio diciamo pure che ero innamorata persa *_*) lei stessa mi disse che magari poteva non piacermi… e mi disse persino di non preoccuparmi e di comportarmi come sentivo.

C’era però chiarezza.

Io avevo detto chiaramente quello che provavo per lei, ma anche che non sapevo se definirmi bisessuale o meno perchè in soldoni, a letto con una non ci ero mai stata.

 

Buttati sgnifica: non reprimerti. Sii sincera con l'altra semplicemente.

 

 

 

@@Ianthe rispodendo ad Alice ho risposto anche a te ^_^

In cuor mio avevo capito che c'era l'alta probabilità che fossi bisessuale, perchè mi ero innamorata di una donna... ma non ho voluto definirmi tale fino a quando non ho avuto anche un riscontro fisico. Tantomeno dire a lei "sono certamente bisessuale".

Le dissi appunto la verità.

Edited by Shadia
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