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calvin2010

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Ilromantico

Madoka non avevo capito che fossi femmina! Ma non chiedermi perchè :)! Secondo me parlare di "omofobia" all'interno della comunità è abbastanza sbagliato. Diciamo che ci sono diverse categorie di gay che ci piacciono meno e altre di più. Così come nella vita c'è gente a cui piace in stare in compagnia di metallari o gente che preferisce stare in compagnia dei nerds (esempio estremizzato e semplicissimo, tanto per chiarire il mio pensiero :P).

 

Si è verissimo, almeno da quello che vedo io, i gay hanno lo sfottò facile con le lesbiche. Non li ripeterò qui perchè non mi sembra il caso, ma penso che possiate immaginarli. Non sono detti con cattiveria (spero!), ma è vero che queste battutine non sono tante rare e vengono fatta anche da ragazzi che hanno amicizie strette con le lesbiche. Devo dire però da quello che ho visto io, molte volte le lesbiche tendono a farsi i fatti loro e a non cercare più di tanto un dialogo con la comunità gay. Per carità questa è la mia imprecisa e soggettiva impressione di ciò che ho visto, spero di essere smentito :).

 

A me piacerebbe vedere più interazione e partecipazione tra lesbiche e gay. Penso che se in un locale ci fossero per metà lesbiche e per metà gay, i locali sarebbero molto più divertenti e interessanti.

 

 

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Scusate, ma rispetto verso chi?

A chi è che dobbiamo dare meno fastidio, facendo le persone tranquille e sobrie?

Io personalmente ad un Pride (non ad un'altra manifestazione ad hoc, ce ne sono state) senza ogni espressione dello spettro lgbtq e OLTRE semmai anche - asessuali, gente anche eterosessuale ma aperta alla kink e a stili di vita alternativi, eccetera - non parteciperei.

 

Evidentemente si partecipa al Pride con due spiriti diversi, amen. Venirsi incontro non vuol dire forzarsi, vuol dire capire i punti di vista reciproci e accettarli nella loro validità personale.

 

(Noticina: il giorno dopo il pride sono stata in un parco con amici, c'erano numerosi bambini intorno, ci siamo messi tutti a petto nudo, un amico si è tirato su i calzoni e quindi era quasi in mutande e io ero in reggiseno. Molte e numerose normalissime persone erano come noi o anche meno vestite - sapete com'è, i bikini di oggi hanno il tanga anche -, a prendere il sole. Stavano mancando di rispetto a qualcuno forse? Dopotutto erano in un parco pubblico...Chi è infastidito dalla nudità o la trova una mancanza di rispetto ha una concezione di rispetto diversa dalla mia, che preferirei non universalizzassero come se lo fosse.)

 

Al mio paese si viene multati per questo e credo anche nel tuo! XD

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Veramente no, in Italia non è vietato neanche il topless per le donne, quindi figuriamoci...

 

Cavoli, mi sembra che tutta Italia sia una chiesa nella quale non si può entrare con vestiti troppo trasparenti o pantaloncini corti :rolleyes:

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Ariel, esistono delle ordinanze "speciali" in alcune città di Italia ed Hitam si stava riferendo proprio ad una di queste (inerente al portare "abiti succinti").

 

Ad ogni modo, non ho mai capito il bisogno di andare contro al "facciamoci conoscere per ciò che siamo tutti i giorni". Personalmente adoro i Pride incasinati e "sopra le righe" ma non penso che quello sia l'unico modo per dire al mondo "esisto anch'io", perché probabilmente potremmo fare ancora di più facendoci vedere per cosa siamo nella vita di tutti i giorni e facendo capire che "gay" non è solo l'effemminato o la camionista di turno.

D'accordo che nelle altre nazioni gli attivisti non si son sempre presentati in giacca e cravatta per manifestare, però l'Italia è bacchettona e molta della gente presente lo è allo stesso modo, appigliandosi a tutto pur di non ammettere che anche i figli, i fratelli o gli amici potrebbero un giorno dire di essere gay; dati questi presupposti, secondo me sarebbe utile cercare di sensibilizzare abbattendo le distanze e non aumentandole.

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Hinzelmann

Secondo me fondamentalmente no, l'Italia non è un paese

bigotto, se dovessi dire quale sia il tratto fondamentale

dell'Italia, direi che sia l'ipocrisia.

 

Ciò che il Paese nel senso più generico e generale ci

richiede è di aderire ad un conformismo dell'ipocrisia

dove l'omosessualità è e deve restare un fatto privato.

 

D'altronde quale è la difesa del berlusconiano medio

di fronte allo scandalo del bunga bunga? Berlusconi,

era a casa sua e a casa sua ognuno fa ciò che vuole.

 

E' questo doppio standard che caratterizza l'Italia

rispetto ad altri paesi, un doppio standard che per

tanto tempo -diciamocelo- ci ha pure protetti, ma

rispetto alla necessità di appropriarci di uno spazio

pubblico, ora è diventato una gabbia.

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