Jump to content

Nozze gay: la Consulta conferma il no.


WYWH

Recommended Posts

Si questa è l'italia di silvio e del pd, quando erano al governo mica hanno fatto tanto per noi lesbiche, gay e transgender (aggiungo anche queer), insomma è l'italia che non vuole urtare gli stessi potentati che ci hanno messo con le pezze...... non dico dove ma è facile immaginarlo, intanto in puglia esiste il registro delle unioni civili, ma quello è un comunista che non può dirlo nemmeno palesemente nel suo partito perchè è male essere comunist* giusto?

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 85
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Sbuffo

    19

  • Loup-garou

    14

  • Bry.kyn91

    13

  • Hinzelmann

    9

Ha chiaramente detto che la conzezione di matrimonio contenuta nel testo cosituzionale non è comprensiva del matrimonio omosessuale e rimanda ad una concezione tradizionale.

Per cui se lo si vuole serve una riforma costituzionale.

 

Questo può piacere o meno(e a me non piace)ma così si è pronunciata.

 

Così sono parole a vanvera. Citazione?

 

Come ho già detto, il fatto che l'art. 29 si riferisca al matrimonio tradizionale è cosa diversa dal dire che l'art. 29 vieta il matrimonio non tradizionale. Credo che la differenza sia facilmente comprensibile da chiunque.

Link to comment
Share on other sites

intanto in puglia esiste il registro delle unioni civili

 

 

Trattasi però di Registri simbolici. Sono presenti in varie città italiane, a partire dal 1993, e

varie forze politiche li hanno chiesti, e anche il movimento glbt, all'epoca e tuttora, perché anche

un registro simbolico ha un valore. Ora però si vorrebbe dell'altro...

Link to comment
Share on other sites

Si questa è l'italia di silvio e del pd, quando erano al governo mica hanno fatto tanto per noi lesbiche, gay e transgender (aggiungo anche queer), insomma è l'italia che non vuole urtare gli stessi potentati che ci hanno messo con le pezze...... non dico dove ma è facile immaginarlo, intanto in puglia esiste il registro delle unioni civili, ma quello è un comunista che non può dirlo nemmeno palesemente nel suo partito perché è male essere comunist* giusto?

 

Per questo è cosa saggia votare Sinistra Ecologia e Libertà.

 

Si ottiene il doppio risultato di mandare a casa Silvio e mandare al governo un partito laico e gay-friendly. :salut:

 

Senò finchè ci sarà Silvio non cambierà mai nulla, anzi semmai faremo pure passi indietro.

 

Come giustamente dici in Puglia Vendola le unioni civili le ha introdotte per quanto gli era permesso come compentenze(un presidente di regione ha competenze limitate in questa materia):

 

immagine1zk.jpg

http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/politica/legge-unioni-gay/legge-pacs-puglia/legge-pacs-puglia.html

Link to comment
Share on other sites

L'ho messa la citazione.

 

Per essere una citazione è una citazione, ma non è la citazione giusta. Non si afferma da nessuna parte che l'art. 29 vieti il matrimonio gay o che la Consulta imponga la legge costituzionale per introdurlo nella tua citazione.

 

Quella citazione non fa altro che dire, come ho già detto, che l'art. 29 non copre nel suo significato il matrimonio omosessuale. Questo non vuol dire che lo vieti, né che una legge ordinaria che lo riconosca sarebbe in contrasto con detto articolo.

Link to comment
Share on other sites

Se non lo vietasse e lo ammettesse allora la Consulta avrebbe dovuto dichiarare illegittima la normativa vigente in forza dell'articolo 3 della costituzione.

 

Io capisco che uno vuol a tutti i costi non vedere quello che c'è scritto nella sentenza ma secondo me ci prendiamo solo in giro.

 

Per altro anche se fosse quale parlamento si metterebbe a fare una legge sul matrimonio omosessuale per poi rischiare di farsela cancellare dalla Corte Costiuzionale e aver fatto tutto per nulla.

Link to comment
Share on other sites

Per questo è cosa saggia votare Sinistra Ecologia e Libertà.

 

Si ottiene il doppio risultato di mandare a casa Silvio e mandare al governo un partito laico e gay-friendly. :salut:

 

Senò finchè ci sarà Silvio non cambierà mai nulla, anzi semmai faremo pure passi indietro.

 

iCome giustamente dici in Puglia Vendola le unioni civili le ha introdotte per quanto gli era permesso come compentenze(un presidente di regione ha competenze limitate in questa materia):

 

immagine1zk.jpg

http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/politica/legge-unioni-gay/legge-pacs-puglia/legge-pacs-puglia.html

 

 

Ecco sbuffo!, grazie per aver linkato l'articolo.

Link to comment
Share on other sites

Sbuffo, Santa pazienza... :salut: :)

 

Ovviamente hai pieno diritto alle tue opinioni, ma ti inviterei a riflettere

sul fatto che non molto tempo fa sostenevi su questo forum che la

soluzione della questione omosessuale in Italia era votare Ignazio Marino.

 

Poi a posteriori, converrai con me, le cose non si sono risolte in modo così

automatico. Non puoi ogni anno eleggere un Campione della Questione gay

e poi, in nome di questo appoggio, adagiarti-adeguarti al 100%, nella speranza

che...? Cosa,poi? Come se Sinistra e Libertà potesse ottenere il 50%...come se,

come se etc. ( più facile cambi la composizione della Corte, o maturi una posizione

culturale in ambito accademico, magari sotto la scorta di un mutamento internazionale )

 

Una linea politica è una linea politica. E questa deve essere NOSTRA, poi si può anche

decidere di appoggiare Sinistra e Libertà, ma l'ordine delle priorità non può essere invertito.

 

E' incredibile che in nome di un'ordinanza, certo sfavorevole, si debba assistere a questa

rincorsa...in alcuni casi, non il tuo certo, quasi paradossale a dare ragione a chi ci avversa.

Fino a voler dire che la Costituzione vieta il matrimonio...che è argomento di Buttiglione!!

Link to comment
Share on other sites

Marino infatti forse ti è sfuggito che non è stato eletto segretario...

 

Io propongo solo quelle cose che mettono la comunità omosessuale in una condizione più favorevole.

 

Per cui la condizione più favorevole per la comunità omosessuale all'epoca era un Pd con Marino come segretario(per altro la sua mozione nel Pd era anche sostenuta dalla Lesbica Paola Concia e dall'omosessuale Ivan Scalfarotto) invece di Franceschini o Bersani.

 

Poi uno poteva anche non votarlo alle elezioni il Pd io infatti non lo voto e voto Sel.

 

Io non dico poi nemmeno che la Costituzione vieti i matrimoni omosessuali, la mia personale interpretazione infatti differisce da quella della Corte Costituzionale ma semplicemente prendo atto mio malgrado di quello che ha deciso la Corte Costituzionale.

Link to comment
Share on other sites

Neanche Vendola diventerà mai Presidente del Consiglio

e lo sai benissimo. Avevo ragione all'epoca e ce l'ho oggi.

 

Non discuto la tua prospettiva migliorista, che dovrebbe

essere però una tattica, non la strategia.

 

E' il modo in cui la sostieni.

 

Vedete che avete già trasformato questo topic in un

topic di sostegno a Vendola?

 

Certo, meno paradossale che sostenere che ha ragione

Buttiglione, come - di fatto - fanno altri... :salut:

Link to comment
Share on other sites

Quoto quello che ha detto Sbuffo sulla Corte, che è in realtà quello che ha detto la Corte. Che poi si voglia leggere in altro modo la Costituzione, l'ordinanza e qualsiasi altra cosa sia scritta in caratteri latini è potere di tutti. L'articolo 29 non vieta l'esistenza di altre formazioni sociali al di fuori della famiglia, ma riconosce la famiglia come una particolare formazione che gode di determinati diritti e doveri. Null'altro è equiparabile alla famiglia così come è designata dalla Costituzione, quindi una legge ordinaria che introducesse simili cose verrebbe sicuramente dichiarata illegittima dalla Corte. Senza contare gli eventuali pasticci che uscirebbero fuori per l'inadeguatezza della nostra classe politica.

Che poi al di là di tutte queste disquisizioni più o meno giuridiche, resta un problema concreto e difficilmente superabile nel giro di un cambio di governo: la mentalità della gente e la concezione corrente dell'omosessualità. E lì che giochiamo la partita vera. Lo Stato per come la vedo io dovrebbe potenziare qualcosa che già c'è, non inventare cose che non ci sono nè nella mente nè nel cuore delle persone. Altrimenti si cade nel tecnicismo e nella pura formalità (e giù con le solite disquisizioni politiche e giuridiche).

P.s. Più volte mi è parso di capire che questo forum segua un filone politico ben preciso. E' così? Cioè, sono ammesse opinioni politiche divergenti oppure no? Mi piacerebbe saperlo.  :salut:

Link to comment
Share on other sites

Ma se uno dice ''non votiamolo tanto non vince'' in sociologia si chiama profezia che si autoadempie.

 

Non ha senso non andare a votare uno ''perché tanto non vince'', uno almeno ci prova anche perché non c'era nulla da perdere nell'andare a votare, poi anche io sapevo che Marino non aveva grandi possibilità però ci ho provato comunque perché mi prefiggevo come fine quello di mettere nelle condizioni migliori la comunità omosessuale e Marino segretario era per noi meglio di Bresani e molto meglio di Franceschini.

 

Con Vendola invece la situazione è diversa perché ha molte possibilità in più anzi io direi che se le primarie si facessero la sua vittoria è quasi certa perché Bersani ha il carisma di una ciabatta.

Non per nulla diversi dirigenti del Pd le primarie nemmeno le vorrebbero perché sanno che se si fanno Bersani perde.

 

Anche un recente sondaggio Demopolis ha confermato il vantaggio di Vendola tra gli elettori di centrosinistra:

42811.jpg

Indicativo è anche il dato di Facebook in cui la pagina di Vendola è quella con più fan tra tutti i politici(sia di sinistra che di destra) con circa 360.000 fan(la pagina di Bersani ne ha appena 45.000):

http://www.facebook.com/pages/Nichi-Vendola/38771508894

 

Comunque il mio intervento era solo per dire che secondo me serve guardare avanti, oramai la vai matrimonio omosessuale tramite la Corte Cositutionale è una via preclusa, quindi cerchiamo di guardare avanti e cerchiamo di individuare quali sono i passi futuri che possono essere utili e che ci possono mettere nelle condizioni più favorevoli.

Link to comment
Share on other sites

Un attimo siamo andat* fuori dal tema, si parlava di una sentenza, io ho citato Vendola ma non per far lui promozione, solo perché nella sua regione (a differenza delle regioni governate dal pd) ha il registro delle unioni civili, si parlava della concia, che dice ma di fatto non riesce (voglio essere buona) a convincere il suo partito ad applicare le idee che ha lei.

Questo non è, da parte mia, fare promozione all'una o all'altra parte politica, è solo analizzare le parole a vuoto del pd e quelle non dette di Vendola (riguardo alle unioni civili) ma applicate.

D'altra parte non l'ho tirata fuori io la concia.

Link to comment
Share on other sites

Vabbè, avevo deciso di lasciar perdere, ma non riesco a sopportare che questi errori si diffondano come miti.

 

Se non lo vietasse e lo ammettesse allora la Consulta avrebbe dovuto dichiarare illegittima la normativa vigente in forza dell'articolo 3 della costituzione.

 

La questione dell'art. 3 è affrontato un paio di paragrafi dopo al passaggio da te citato. Quindi è la stessa Corte a rispondere, con due argomentazioni, che tradotte in soldoni sono:

 

- Non c'è contrasto con l'art. 3, in quanto le norme del codice civile non fanno altro che adeguarsi al modello di matrimonio delineato dall'art.29.

- Non c'è contrasto con l'art. 3, in quanto matrimoni gay ed etero presentano disomogeneità che vanno prese in considerazione (in sede politica).

 

Io capisco che uno vuol a tutti i costi non vedere quello che c'è scritto nella sentenza ma secondo me ci prendiamo solo in giro.

 

Sbuffo, devi ancora farmi vedere questo passaggio dove la Corte afferma che occorre una legge costituzionale per ammettere il matrimonio gay, oppure che l'art. 29 vieta il matrimonio gay.

 

La parte da te citata non diceva questo. Tra l'altro, sarebbe carino che leggessi anche le parti da me citate, dove la Corte dice espressamente che la materia è soggetta alla piena discrezionalità del Parlamento. Il Parlamento non esprime la sua piena discrezionalità tramite leggi costituzionali.

 

Per altro anche se fosse quale parlamento si metterebbe a fare una legge sul matrimonio omosessuale per poi rischiare di farsela cancellare dalla Corte Costiuzionale e aver fatto tutto per nulla.

 

Un Parlamento che sappia leggere una sentenza? Ammetto che il nostro potrebbe non rivelarsi all'altezza di un simile compito...

Link to comment
Share on other sites

Gli articoli che hai portato tu sono articoli in cui la corte stava parlando delle unioni di fatto, riguardo ad essere e ai diritti che esse riconoscono c'è la piena discrezionalità del parlamento.

 

Dice specificatamente che si sta riferende alle unioni:

''spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette''.

Una legge sulle unioni di fatto infatti non è esclusa e su quello al parlamento rimane la piena discrezionalità.

 

Se la legge sul matrimonio non è in contrasto con l'art. 29 e contemporaneamente non è in contrasto con l'art.3 vuol dire che non può esserci una legge sui matrimoni omosessuali.

Delle due l'una:

-o l'art.29 ammette anche i matrimoni omosessuali e allora la legge sui matrimoni andava abrogata nella parte in cui li vieta agli omosessuali per contrasto con l'art.3

-o l'art.29 non li ammette e ammette solo quelle eterosessuali e allora non è in contrasto con l'art.3 che non può far nulla.

Link to comment
Share on other sites

Gli articoli che hai portato tu sono articoli in cui la corte stava parlando delle unioni di fatto, riguardo ad essere e ai diritti che esse riconoscono c'è la piena discrezionalità del parlamento.

 

Sbagliato.

 

Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri.

 

Si deve escludere, tuttavia, che l’aspirazione a tale riconoscimento – che necessariamente postula una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia – possa essere realizzata soltanto attraverso una equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio. È sufficiente l’esame, anche non esaustivo, delle legislazioni dei Paesi che finora hanno riconosciuto le unioni suddette per verificare la diversità delle scelte operate.

 

Ne deriva, dunque, che, nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost., spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette, restando riservata alla Corte costituzionale la possibilità d’intervenire a tutela di specifiche situazioni [...]

 

Enfasi mia. Tradotto nei soliti soldoni, la Corte sta dicendo: è sbagliato sostenere che il riconoscimento dell'unione gay possa essere raggiunto solo tramite il mezzo dell'estensione alle coppie gay dell'istituto del matrimonio. Il riconoscimento delle coppie gay può essere raggiunto in più modi: matrimonio, unioni civili, ecc.

 

La scelta del riconoscimento spetta alla piena discrezionalità del Parlamento: solo il Parlamento può compiere la scelta politica tra matrimonio gay, unioni civili o altro ancora.

 

Se la legge sul matrimonio non è in contrasto con l'art. 29 e contemporaneamente non è in contrasto con l'art.3 vuol dire che non può esserci una legge sui matrimoni omosessuali.

 

Sbagliato. Vuol dire che la legge non è incostituzionale. Tu stai suggerendo che una certa materia possa essere disciplinata solo in due modi: una maniera costituzionale e una incostituzionale. Il che è falso: nell'ambito del "costituzionale" esistono plurimi modi di disciplinare una materia.

 

Delle due l'una:

-o l'art.29 ammette anche i matrimoni omosessuali e allora la legge sui matrimoni andava abrogata nella parte in cui li vieta agli omosessuali per contrasto con l'art.3

-o l'art.29 non li ammette e ammette solo quelle eterosessuali e allora non è in contrasto con l'art.3 che non può far nulla.

 

-o l'art. 29 riconosce il matrimonio eterosessuale e ignora il matrimonio omosessuale. Il che implica che il matrimonio omosessuale non è un diritto costituzionale riconosciuto né vietato costituzionalmente.

Link to comment
Share on other sites

Ma non esiste l'ignorato in quel caso. :salut:

 

O il nostro testo costituzionale ammette matrimoni omosessuali o non li ammette.

 

Se non li ammette non si può far nulla se non una modifica costituzionale sennò andava abrogata la normativa sul matrimonio.

 

In sostanza se la Costituzione dice che l'art.29 afferma che il matrimonio è quello tra un uomo e una donna non è che ignora il matrimonio omosessuale il testo costituzionale sta dicendo che il matrimonio è quello tra uomo e donna e non quello omosessuale perché quello omosesseuale è tra persone dello stesso sesso.

 

Infatti la Consulta motiva che nel testo costituzionale emerge anche dal comma 2 dell'art.29 che il matrimonio è quello tra persone di sesso diverso infatti dice:

''i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso. In tal senso orienta anche il secondo comma della disposizione che, affermando il principio dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, ebbe riguardo proprio alla posizione della donna cui intendeva attribuire pari dignità e diritti nel rapporto coniugale.''

 

La diversità di sesso è un requisito dell'art.29 della costituzione per il matrimonio, per questo i matrimoni omosessuali sono esclusi.

Link to comment
Share on other sites

Ok, Sbuffo. Prendo atto che ormai siamo arrivati al livello "È così perché lo dico io".

 

Non esiste l'ignorato in quel caso, parola di Sbuffo. Amen. :salut:

Link to comment
Share on other sites

Non è così perché è parola di sbuffo, ho spiegato il perché.

 

Se la Corte dice che il matrimonio indicato dall'articolo 29 è quello tra uomo e donna e non quello omosessuale cioè c'è la caratteristica della differenza sessuale che emerge dall'art.29 e questa caratteristica non è presente nei matrimoni omosessuali che quindi non possono essere previsti nel matrimonio.

 

Naturalmente questo può piacere o no e a me non piace però ne prendo atto.

Link to comment
Share on other sites

Se la Corte dice che il matrimonio indicato dall'articolo 29 è quello tra uomo e donna e non quello omosessuale cioè c'è la caratteristica della differenza sessuale che emerge dall'art.29 e questa caratteristica non è presente nei matrimoni omosessuali che quindi

 

...quindi l'art. 29 non si riferisce al matrimonio omosessuale. Questo è già stato appurato.

 

 

 

Ma

Ma non esiste l'ignorato in quel caso. grin

 

È parola di Sbuffo.

 

 

 

 

O il nostro testo costituzionale ammette matrimoni omosessuali o non li ammette.

 

È qui che sta la tua confusione. Dire che tutto ciò che non è espressamente enunciato come diritto nella Costituzione è non ammesso è un non senso.

Link to comment
Share on other sites

Ceto che non è espressamente enunciato nella Costituzione ma lo ha appunto detto la Corte Costituzionale indiviuando che l'art.29 fa specifico riferimento alla diversità dei coniugi e una coppia omosessuale non ha questo requisito... :salut:

Link to comment
Share on other sites

Ci rinuncio Sbuffo. Purtroppo è inutile cercare di farti capire gli errori nella tua interpretazione della sentenza, se non riesci nemmeno a comprendere quello che io scrivo.

 

La nostra conversazione non è altro un tu che dici "X quindi Y", io rispondo "X è vero, ma la tua implicazione logica è errata, Y è falso", a cui tu rispondi "Ma X è vero!!! Quindi Y". È completamente inutile. :salut:

Link to comment
Share on other sites

A dire che ci sono errori sei tu e non è che tu sei la verità incarnata. :salut:

 

Dal mio punto di vista sei tu quello che non riesci a capire. :)

 

La Corte ha chiarito che per l'art.29 il matrimonio dev'essere tra persone di sesso diverso, questo può piacere o meno però non si può far altro che accettarlo.

 

Basta leggersi il testo:

I costituenti, elaborando l’art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un’articolata disciplina nell’ordinamento civile. Pertanto, in assenza di diversi riferimenti, è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso.

 

In sostanza dice che i costituenti nello scrivere ed elaborare l'articolo 29 hanno individuato come definizione di matrimonio quella tra persone di sesso diverso e l'articolo 29 quindi prevede la differenza di sesso per il matrimonio perché i Costituenti nell'elaborare questo articolo si erano ispirati al matrimonio che era allora presente nel codice civile cioè quello tra persone di sesso diverso.

 

Il requisito della differenza di sesso i giudici dicono poi che si trae anche dal comma 2 dell'art.29:

 

In tal senso orienta anche il secondo comma della disposizione che, affermando il principio dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, ebbe riguardo proprio alla posizione della donna cui intendeva attribuire pari dignità e diritti nel rapporto coniugale.

 

Per cui il matrimonio previsto è quello tra uomo e donna.

 

Per altro anche la Corte specifica che non è che non hanno messo le coppie omosessuali perché l'omosessualità non sapessero cosa fosse ma perché volontariamente volevano tenerla fuori infatti dice:

 

bechè la condizione omosessuale non fosse certo sconosciuta.

 

Anche perché poi i giudici costituzionali dicono pure che non si può questo precetto costituzionale del matrimonio tra uomo o donna superarlo per via ermeneutica tramite interpretazione.

Ma perché mai la corte dovrebbe parlare del superamente del precetto costituzionale sul matrimonio tra uomo e donna per allargarlo agli omosessuali se questo non esclude gli omosessuali?

 

Questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica, perché non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bensì di procedere ad un’interpretazione creativa.

 

Dice anche che la normativa sul matrimonio attuale non da luogo ad irragionevole discriminazione perché unioni omosessuali e matrimonio non possono essere ritenute omogenee:

 

la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio.
Link to comment
Share on other sites

Potrai mai far sposare due uomini o due donne con un presidente che è alleato con la chiesa! i fondi per le scuole private... le scuole private da chi sono fondate o meglio chi ha il potere nelle scuole private? spesso nelle scuole private ci sono i preti! tutto gira intorno alla chiesa e a quel poco di buono che è alto 1 metro e mezzo se dio vuole, quindi noi che ospitiamo o meglio che abbiamo nel nostro stato il vaticano farebbe mai sposare due persone che considera abominio e quant'altro? è qui che ci ritroviamo! l italia deve cambiare sono stato da poco nella manifestazione del pd, partito democratico a capo di bersani, oddio il suo spot del rimbocchiamoci le maniche non mi ha colpito particolarmente tanto è vero che è stato soggetto a critiche ma il suo discorso a piazza san giovanni (Roma) mi ha specialmente colpito (ovviamente dovremmo vedere se tutto ciò che dice è vero! ) ha parlato dell omosessualità due volte dicendo esplicitamente basta omofobia non ha messo in chiaro qualche diritto a noi a favore però già che c'è fuori silvio il che sarebbe gratificante aspettando un italia ad uno stato superiore di evoluzione  e aimè se silvio starà ancora fino al 2013 ho poco da sperare ma chissà forse ci salvano i maya prima comunque ecco il matrimonio è fuori discorso affinchè abbiamo la chiesa affianco la vedo male ma magari si potrà sposarsi più in là in qualche stato vicino all italia (svizzera e quant'altro) anche se la spagna è già accessibile per questo diritto quindi nulla o si aspetta o meglio si rivoluziona un po tipo alla Milk (pace e ricordi alla sua dignità ideali e palle!) mi piacerebbe comunque una bella svolta cittadina!

Link to comment
Share on other sites

In punto di diritto ha ragione Loup-Garou, quella sentenza è criticabilissima, non ci è certo piaciuta,

ma non dice affatto che il principio contenuto nell'art. 29 Cost ha un contenuto precettivo che vieta

o preclude il matrimonio gay.

 

Sotto il profilo politico, con Berlusconi ( senza Fini e con Lega e Storace ) non avremo niente.

 

Questo non significa affatto che altri ci daranno il matrimonio gay, perché sappiamo che non

sarà così. Allora o fingiamo che questo risultato sia oggettivamente impossibile e quindi possiamo

rinunciare a chiederlo, o prendiamo atto che su questo punto siamo SOLI ( a parte i radicali )

e dobbiamo adoperarci perché la situazione cambi. Questo di per sè non preclude la possibilità

di votare Sinistra e Libertà...alle eventuali prossime elezioni, sono due cose distinte: questo è un

problema di "atteggiamento mentale" pre-politico.

 

Per fare un paragone storico siamo come negli USA negli anni '50 prima delle sentenze della Corte

Suprema che imposero la fine della discriminazione alla comunità afroamericana.

 

La politica segregazionista fu una soluzione sostenuta per quasi un secolo dal sistema politico americano

( destra e sinistra, anzi per certi versi era un problema dei democratici più che dei repubblicani, visto che

il sud era all'epoca democratico ) La situazione cambiò per un insieme di fattori storici epocali.

 

Il fatto che la Corte Suprema dopo 4 mandati democratici consecutivi fosse sbilanciata, il fatto che dopo la

II Guerra Mondiale c'era un debito di riconoscenza dello stato federale ( e del Presidente ex Capo di Stato

maggiore dell'esercito ) nei cfr. della comunità nera, in ultimo la guerra fredda che impose agli Stati Uniti

un ruolo di difensori della democrazia ed una immagine internazionale ( e ovviamente la discriminazione razziale

oltre ad una certa disinvoltura in latinoamerica erano i due capisaldi della critica, non solo comunista, ma direi

marxista in generale: le due ombre all'immagine democratica degli USA )

 

Ovviamente siamo lontani dall'essere in una situazione simile. Tuttavia il paese avrebbe motivo di doverci

gratitudine? In teoria sì, se pensiamo che un buon 50% del made in Italy è opera nostra, in concreto no

perchè i gay rinunciano a rivendicare la propria identità ed il proprio contributo collettivo al paese. Ancora,

in Europa la situazione cambia...questo determina una pressione culturale e politica sull'Italia etc. etc.

Link to comment
Share on other sites

si parla tanto dell'articolo 29 e ammetto che ne ignoravo il contenuto, cosi sono andato a spulciare la nostra bella Costituzione:

 

Articolo 29

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

 

Chi ha un background giuridico puo' spiegarmi dove sta il riferimento alla diversita' dei coniugi? Sembra che il costituente abbia lasciato alla legge il compito di  decidere i limiti del matrimonio stesso, ma parlo da ignorante...

Link to comment
Share on other sites

si parla tanto dell'articolo 29 e ammetto che ne ignoravo il contenuto, cosi sono andato a spulciare la nostra bella Costituzione:

 

Articolo 29

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

 

Chi ha un background giuridico puo' spiegarmi dove sta il riferimento alla diversita' dei coniugi? Sembra che il costituente abbia lasciato alla legge il compito di  decidere i limiti del matrimonio stesso, ma parlo da ignorante...

 

La Corte Costituzionale spiega che la differenza di sesso tra i coniugi la si desume:

-sia dai lavori preparatori dove il riferimento dei cosituenti nell'elaborare l'articolo 29 è stato il matrimonio eterosessuale presente nel codice civile e hanno volutamente escluso quello omosessuale pur essendo la condizione omosessuale a loro nota.

I costituenti, elaborando l’art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un’articolata disciplina nell’ordinamento civile. Pertanto, in assenza di diversi riferimenti, è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso.

-sia dal secondo comma dell'art.29 dove parla di ''eguaglianza morale e giuridica dei coniugi'' una frase che è stata inserita proprio per tutelare la donna in modo da garantirle pari dignità e diritti nel rapporto coniugale.

In tal senso orienta anche il secondo comma della disposizione che, affermando il principio dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, ebbe riguardo proprio alla posizione della donna cui intendeva attribuire pari dignità e diritti nel rapporto coniugale.
Link to comment
Share on other sites

Sotto il profilo politico, con Berlusconi ( senza Fini e con Lega e Storace ) non avremo niente.

 

Questo non significa affatto che altri ci daranno il matrimonio gay, perché sappiamo che non

sarà così. Allora o fingiamo che questo risultato sia oggettivamente impossibile e quindi possiamo

rinunciare a chiederlo, o prendiamo atto che su questo punto siamo SOLI ( a parte i radicali )

e dobbiamo adoperarci perché la situazione cambi. Questo di per sè non preclude la possibilità

di votare Sinistra e Libertà...alle eventuali prossime elezioni, sono due cose distinte: questo è un

problema di "atteggiamento mentale" pre-politico.

 

Ma l'adoperarci perché la situazione cambi passa per forza di cose dalla sconfitta di Berlusconi alle elezioni perché solo così si creano condizioni diverse e favorevoli.

 

Per tutta una serie di motivi che sono anche stati detti.

 

Da un punto di vista strettamente politico è vero che molto probabilmente non avremo il matrimonio omosessuale ma potremmo finalmente avere una legge sulle unioni civili e potremmo avere una legge contro le discriminazioni sessuali.

 

Questo ha poi anche implicazioni culturali sul medio e lungo periodo perché il fatto di riconoscere le unioni civili vuol dire che per la prima volta lo stato effettivamente riconosce le coppie omosessuali per cui è un riconoscimento pubblico e un'emersione dalla clandestinità delle coppie omosessuali, inoltre tutte le nuove generazioni che nasceranno si ritroveranno già con una legge sulle unioni omosessuali per cui la cosa diventerà del tutto naturale per loro, allo stesso tempo una legge antidiscriminazione fa passare il messaggio che chi discrimina o compie atti di violenza contro un omosessuale è severamente punito per cui anche questo crea un clima culturale più favorevole.

 

Anche il fatto di mandare a casa Berlusconi romperà quel clima di derisione e mancanza di rispetto verso gli omosessuali con le sue perenni battute tipo «Meglio le belle ragazze che essere gay» perché non sono delle semplici battute ma mandano dei messaggi impliciti perché se anche una delle più alte cariche dello stato deride gli omosessuali in qualche modo vuol dire che legittima a maggior ragione il comune cittadino invece di dare il buon esempio.

 

Inoltre non essendoci più Berlusconi con la maggioranza in Parlamento sarà possibile evitare la nomina di giudici costituzionali conservatori che sarebbero contrari al matrimonio omosessuale per cui anche questo ci mette in condizioni più favorevoli.

Link to comment
Share on other sites

"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

 

Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare."

Scusate, ma dove si parla di differenza di sesso? Si parla di coniugi, non di marito e moglie. E se io ricordo bene, la sentenza della Corte diceva che ovviamente a quei tempi non si pensava al matrimonio gay, ma che non per questo motivo la società ed il matrimonio devono cristallizzarsi.

P.S. Ma la Concia è venuta a Reggio? =O Non ne sapevo nulla.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...