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Laboratorio di scrittura 2: la vendetta


Bea

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Come non detto.

Mi sono ritrovata improvvisamente con un sacco di lavoro da fare per l'università e in questi giorni sto lavorando come un mulo -.- In più c'è da dire che trovo abbastanza difficile seguire lo stile di scrittura che usate, insomma non riescoi a produrre niente di decente  :(

Ragazzi scusate veramente tanto ma non ce la faccio... Consideratemi fuori dal gruppo :asd:  :(

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Lo stile narrativo piace poco anche a me, tant'è che andrò da solo per la mia strada, mi sembra che si era stabilito che si potesse fare.

 

Fratti scrivi quello che ti pare, non vincolarti alle storie, alle linee narrative già tracciate, dà alito al respiro della tua ispirazione del momento, oblitera il tuo biglietto e intraprendi il tuo viaggio, noi tutti vogliamo solo vivere del barlume di una tua idea.

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Metamorphoseon90

Ho provato ad inserire il mio contributo... ho usato parecchio l'indiretto libero, non so se sia troppo presente il narratore.

Ditemi un po' voi che vi pare.

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Carissimo Metam ... te possino caricà, mi hai fregato l'idea del bigliettaio! Era da un qualche giorno che pensavo al bigliettaio come protagonista del mio pezzo e ora tu non solo lo usi, ma ci fai arrivare pure il treno in stazione. Ora che m'invento io?  :D 

 

Dovrò dare fondo alle mie "eccezionali" doti creative, ma ci riuscirò, ne va del mio onore (altrimenti sarò costretto a lavare l'onta con un karakiri).  :D

 

Babò, lascio da parte i miei problemi e ti stronco senza pietà il pezzo ...  ;)

 

Scherzo naturalmente

 

"il pezzo fa schifo" acc... (reggetemi ... reggetemi). Ricomincio:

 

Sicuramente il racconto sa di poco, in ogni modo mi piace l'idea di far diventare quanto letto parte del romanzo che, evidentemente, l'autore stava rileggendo in quel treno, anche se poi si accorge solo dopo di avere con sé una bozza corretta e questo non va bene.

Il pretesto giusto per parlarne è deboluccio. Mii dispiace ma quello del bigliettaio e della capo treno sono poco funzionali (  :bua: ). Innanzi tutto non si capisce bene se siano la stessa persona oppure, per timore che arrivi il bigliettaio a chiedergli il biglietto, il protagonista si reca dalla capo treno che sta seduta appunto in testa al convoglio. Però non si tratta solo di questo, la capotreno che invita il passeggero distratto a parlargli del suo romanzo è a dir poco inverosimile, anche nella parte del protagonista che le racconta le sue aspettative eccetera, non è un dialogo credibile.

 

La qualità della prosa non l'ho analizzata approfonditamente e magari dovrei astenermi, tuttavia non mi ha mai coinvolto. La chiusa spiritosa, invece, è carina.

 

Secondo me andava riletto e magari "lasciato fuori il bigliettaio", svelando semplicemente che quanto si stava leggendo era il romanzo di questo giovane; il quale richiudeva il manoscritto perché il treno giungeva in stazione. Certo ti saresti perso per strada la chiusa umoristica, ma almeno avresti lasciato a chi deve scrivere ancora un minimo di spazio d'azione ... sono stato troppo di parte?

 

Ma no, dai. Lo so che in questi giorni scrivere non è facile: Chi ti parla è uno che cerca di finire il suo romanzo proprio sfruttando questi giorni di festa. Tuttavia gli altri pezzi erano più elaborati, forse troppo ermetici, ma c'era più carne al fuoco e si sentiva.

 

Dai che la prossima tornata e la mia e potrai rifarti, affila le unghie  ;)

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Metamorphoseon90

Carissimo Metam ... te possino caricà, mi hai fregato l'idea del bigliettaio! Era da un qualche giorno che pensavo al bigliettaio come protagonista del mio pezzo e ora tu non solo lo usi, ma ci fai arrivare pure il treno in stazione. Ora che m'invento io?  ;)  

Aho! Io t'ho detto che scenne, ma chi t'o o disce che nun po' risalì a caricà sta capotreno bburina caciottara rompicoj** (no, me fermo sennò m’ariva er banne)??? ;)

 

Innanzi tutto non si capisce bene se siano la stessa persona oppure, per timore che arrivi il bigliettaio a chiedergli il biglietto, il protagonista si reca dalla capo treno che sta seduta appunto in testa al convoglio.

Certo che sono la stessa persona! Che io sappia il capotreno è abilitato alla vendita dei biglietti :D E lui va incontro a lei.

Però non si tratta solo di questo, la capotreno che invita il passeggero distratto a parlargli del suo romanzo è a dir poco inverosimile, anche nella parte del protagonista che le racconta le sue aspettative eccetera, non è un dialogo credibile.

Lo so, infatti non piace nemmeno a me (è una colossale ca**ata, una sçla), in realtà avevo un'altra idea per la testa, in cui avrei sviluppato in chiave ancor più umoristica il rapporto del giovane con la nonna, ma mi pareva troppo strana come cosa...se vuoi te lo spiego in un PM.

Certo ti saresti perso per strada la chiusa umoristica, ma almeno avresti lasciato a chi deve scrivere ancora un minimo di spazio d'azione

Ma pensace, a Silver!, Ce poi riuscì a proseguì. Perché n’ce provi così?

 

“Quattro coglionate in croce come queste non le ho mai lette!!! Ma che autore può essere così deficiente a far parlare di un libro la capotreno con ‘sto idiota!!!??? ”

 

 

D’altronde io so’ musicista, non scrittore, ma c’ho provato :D

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Silverselfer

@ Metam: Ci hai provato? Se la mettiamo così, hai fatto di più. Capovolgere le diverse linee narrative sintetizzandole nell'espediente del romanzo di cui farebbero parte, denota una certa dimestichezza con la letteratura, se non da scrittore, almeno da "lettore attivo". Se ci sono cose che non ho capito o frainteso, sarò felice di scoprirle in MP, anche se lo scopo di un lab di scrittura è proprio comunicare agli altri e farsi migliorare dalle osservazioni di tutti i partecipanti ... un po' come in una band quando si arrangia un pezzo nuovo.

 

Oibò, non meno il can per l'aia (povera bestia), e vi passo il mio pezzo. Come noterete ha ben poco a che spartire con il resto. L'ho scritto prima e non dopo aver guardato "Benvenuti al Sud", ma io stesso mentre vedevo Bisio nel film, ho pensato che somigliasse parecchio al mio protagonista; del resto si parla di stereotipo di grana grossa in entrambi i casi.

 

Oggi è l'epifania che tutte le feste si porta via, quindi mi andava di ridere prima di infilarci di nuovo in trincea sul fronte della sopravvivenza contro la grottesca quotidianità italiana.

 

Uzz Uzz a tutti...

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Metamorphoseon90

:lol: Ho letto!  :lol:

:salut:Non ti dico chi mi è venuto in mente alle prime righe

è il nome di un politico,

è Veneto,

è [CENSURA - E LAVORARE MATTINO, POMERIGGIO E SERA, ARTISTI!!]....

 

Mi è piaciuto, hai mantenuto il tono "leggero" che avevo proposto alla fine della mia prova. Secondo me hai reso bene i pensieri del Wanderer (ma proprio veneto lo dovevi fare? Povero me, non sono io comunque :)), invece le parentesi quadre :ok: a che servono in sè? A descrivere quello che sente il viaggiatore? Se è così il racconto non diventa quasi teatrale? Spiegami un po'.

Seconda cosa: come si connette al mio? Spero non per la provenienza geografica dell'autoreprimadite :ok: :)

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Credo che le parentesi servano a parlarci del viaggiatore SUL viaggiatore. Insomma è la pulce!

Complimenti a Silver che ha saputo dare un'ulteriore virata al racconto! :D

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Silverselfer

Felice che non vi siate annoiati a leggerlo :gha:

 

Le parentesi quadrate sono quadrate perché spezzano la lettura proprio come in una partitura teatrale. Naturalmente contengono il pensiero molto elementare della piattola. L'ispirazione mi è venuta da Welsh quando, non mi ricordo bene in quale romanzo, sovrappone fisicamente (nel senso che ci copre il il normale incedere della narrazione) con il pensiero della tenia che vive nell'intestino del protagonista (mannaggia non mi sovviene il titolo del romanzo). Babò, era solo per dire.

 

Il protagonista è veneto per pigrizia di chi scrive  :gha: perché non conosco i lombardi, invece discendendo proprio da meneghini migranti nel pontino, così mi è stato più facile interpretare il pensiero veneto.

 

Per il resto ho scritto questo raccontino come fosse un episodio tra altri episodi che si sono svolti su questo treno. Sinceramente non sapevo come innestarmi con una trama già praticamente chiusa. Il mio bigliettaio avrebbe dovuto incontrare tutti gli altri personaggi, ma è andata che il caro Metam mi ha fatto deragliare il proposito e a questo punto non sono stato capace di fare altro.

 

Però sarebbe carino un lab di scrittura sempre aperto, fatto come un treno, dove chiunque possa aggiungere un vagone, cioè un racconto, che accade su questo convoglio. Magari chiamarlo Milano/Palermo express, così da poter far salire ogni genere di italiano (?)

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  • 1 month later...

Però sarebbe carino un lab di scrittura sempre aperto, fatto come un treno, dove chiunque possa aggiungere un vagone, cioè un racconto, che accade su questo convoglio. Magari chiamarlo Milano/Palermo express, così da poter far salire ogni genere di italiano (?)

 

Sto leggendo i topic della sezione e questo è senza dubbio uno dei più interessanti.

 

Secondo me sarebbe carino organizzare un mini concorso letterario interno al forum.

Ma senza treni e vagoni, solo liberissimi racconti personali.

 

Io di certo sarei curiosissim* di leggere un racconto scritto da Fratty, Bea, Ecate, D., Almadel, Lestat e Sissy.

E di altri ancora naturalmente.

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Ciao Bea.

Io potrei partecipare.. sì.

Sarebbe carino e mi piacerebbe farlo,

anche se l'idea di scriver un racconto,

e poi farlo a leggere a tutti un pochetto

mi spaventa.

 

Comunque... solo tu hai risposto per ora.

In quanti leggono questa sezione del forum?

Come chiedere agli altri utenti di partecipare?

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Non so quanti utenti leggano questa sezione, ma credo che le persone che hai nominato siano più o meno tutte osservatrici di questi topics.

Per quanto riguarda la richiesta di partecipazione, vedrai che piano piano ognuno dirà la sua. (Se vuoi, c'è sempre la possibilità di inviare un MP).

:aiuto:

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Io di certo sarei curiosissim* di leggere un racconto scritto da Fratty, Bea, Ecate, D., Almadel, Lestat e Sissy.

E di altri ancora naturalmente.

 

Grazie Andrògino, però devo confessarti che è qualcosa che richiede tempo e volontà, una cosa bellissima ma non è il mio campo, e siccome su queste cose sono fiscali (ho la mia arte, il disegno) metto lì tutta la mia energia mentale, o quasi tutta, quindi verrebbe fuori qualcosa di "tirato" e poco comprensibile probabilmente, se fosse avvenuto in un altro periodo ci avrei pensato.

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Sì ti capisco, non a caso ho usato la parola personale.

Scrivere un racconto ben fatto richiede parecchio tempo,

una santa pazienza ed una ferrea volontà.

Forse più avanti, in un altro periodo, ti avanzerà un poco

di energia mentale, e ti verrà voglia di farlo.

Ciao.  :aiuto:

 

Per Bea, una curiosità mia, quanto c'hai messo a completare la tua parte di "Der Wanderer"?

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Quindi per scrivere un racconto, ben più lungo del tuo capitolo, possono servire anche due mesi.

Esagero secondo te?

Col lavoro e tutto il resto prima non ce la farei credo.

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Sì, dipende dalla persona, dal tempo a disposizione, e da mille altre cose...

Se non sbaglio per il racconto a più voci avevate fissato una scadenza.

Un poco flessibile forse, ma pur sempre una scadenza.

[Magari mi sbaglio eh. Mi sbaglio?]

Ed allora mi porto avanti e chiedo prima di dire sì, no, nì.

:aiuto:

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Io vi osservo  :pausa:

 

Scherzi a parte, fino almeno al 9 marzo non riuscirò a fare assolutamente nulla, in questi giorni sono in un momento di relativa calma ma durerà poco :rotfl:

Scusatemi mi sarebbe piaciuto partecipare :bua:

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Ma guarda forse ho sbagliato io ad usare la parola concorso,

non credo cambierebbe granché se si decidesse di farlo ora,

tra un mese oppure tre. La cosa bella sarebbe (per me) leggere

qualcosa di vostro, e se poi tra gli autori vi fossero alcune delle

persone verso le quali provo maggior simpatia, tanto meglio,

ed i nomi li ho già fatti un poco più in su, tra questi il tuo Fratty.

 

Voglio solo far presente che non c'è nessuna fretta.

Chi se la sente di scrivere può farlo quando gli pare, yesterday,

tomorrow and forever - non che serva il mio consenso! - qualcuno

disposto a leggere con interesse di certo non mancherà.

 

Detto questo non voglio assolutamente insistere, non mi

permetterei mai. Ci tenevo a spiegarmi e basta.

 

Ciao ciao.

 

:pausa:

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Sono d'accordo con Andrògino.

L'idea di fare una sorta di percorso fatto da racconti, dove ognuno metta il suo genere e la sua storia, la trovo stimolante.

Detto questo, mi piacerebbe conoscere il nome del terzo utente (oltre me ed Andrògino) che ha già dato l'ok.

:pausa:

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