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Università sempre più sul lastrico..


Sherlock

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Sono studente di lettere all'università della Sapienza di Roma, ma non importa la facoltà adesso. Che succede? Che non si inizia l'anno accademico. Questo non solo alla Sapienza, in molti casi in Italia le proteste dei ricercatori portano a scioperi. Questo è degradante, perchè anche solo eliminare un mese di anno accademico danneggia gravemente gli studenti. Un mese non è poco, e se le cose si protraggono non ho idea di dove si arriverà.

Ieri in una scuola c'era un manifesto per bambini del Ministero dell'Istruzione. Diceva cose del tipo "se arriva un alluvione, la cultura fa acqua?", "se arriva un incendio, il sapere và in fumo?".Ebbene qualcuno, non so chi, ma ha tutta la mia stima, aveva aggiunto in basso a matita:"e se arriva la Gelmini?".

Ma si, prendiamola a ridere che è meglio. Badate bene, non voglio con questo topic aprire alcun dibattito politico, la mia è solo frustrazione e avevo voglia di sfogarmi. Quindi è un topic di sfogo. Non so voi ma a me paradossalmente consola sapere di altri che lamentano situazioni di disagio, fa sentire meno soli.

Io voglio un'università decente!!!! Ok, io ho fintio, fatevi sotto con gli sfoghi(usando un linguaggio consono  :awk: ).

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  • Metamorphoseon90

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Concordo che c'è bisogno di una università decente e per questo sono convinto che molti professori se ne starebbero meglio a casa loro  :awk:

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Concordo l'università italiana in generale sta scadendo sempre più in basso come qualità e paradossalmente le tasse universitarie aumentano enormemente di anno in anno  :awk:

Per fortuna nella mia università l'anno accademico è partito senza problemi e senza spostamenti, ma siamo un'università secondaria e piccola.

I grandi atenei sicuramente ne risentono molto di più di questi tagli.

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Metamorphoseon90

(Lettere anch'io)

 

Sempre peggio! Purtroppo le tasse s'innalzano d'anno in anno - d'altronde se volete una scuola di qualità come si può tener le tasse basse? ci rispondono :awk: - e la didattica non è delle migliori: una riduzione dei tempi che, a quanto mi dicono, prima della riforma 3+2 non c'era: ora con i corsi compressi in pochissime ori e gli esami che si succedono subito, scleri e devi arrangiarti tanto (Ragazzi, con le poche ore che abbiamo dovete fare da soli eh? :D), i professori che insegnavano già prima della riforma, oggi sono "scazzati", i ricercatori trattati a pesci in faccia...

Ho guardato i programmi della laurea quadriennale di lettere: niente di comparabile con quelli odierni... :asd: 

E poi si addusse la scusa dell'ampiezza dei vecchi programmi, che pochi riuscivano a sostenere gli esami... Mah, io ci credo poco :P

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simply_dreamer

che vuoi che ti dica... quest'anno volevo iscrivermi all'università ad una facoltà umanistica, visto il mio percorso di studi, ma poi ho rinunciato sia per un discorso economico, ma soprattutto per le scarse opportunità di lavoro, poi. e di laureati disoccupati ne conosco parecchi. taglia taglia, non sò che ne rimarrà dell'università italiana... chi vivrà, vedrà  :awk:

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Il 3+2 secondo me è una grande cavolata, primo perchè hanno messo di 5 anni facoltà che per arrivare alla laura ne prevedevano solo 4. Io faccio lingue e il vecchio programma quadriennale era molto ma molto diverso, lì si imparavano davvero le lingue e una volta usciti si era pronti a fare la SSIS o comunque si era pronti per l'insegnamento. Adesso alla triennale si fanno male le lingue perchè i corsi di lingua veri e propri sono in un centro linguistico staccato e sono pessimi. Si fanno un sacco di materie inutili che non c'entrano niente tipo (storia della filosofia, storia dell'arte, storia del cinema, storia della fotografia!) e si tralasciano cose tipo didattica delle lingue e altre materie che c'erano nella vecchia quadriennale.

 

L'aumento delle tasse è solo per l'arricchimento degli atenei e dei professori che sono lì da anni fossilizzati, non certo per un miglioramento della qualità :awk:

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Metamorphoseon90

L'aumento delle tasse è solo per l'arricchimento degli atenei e dei professori che sono lì da anni fossilizzati, non certo per un miglioramento della qualità :awk:

Si infatti, la mia citazione era amaramente sarcastica

Prima avevi un anno di tempo per assimilare i programmi, meno esami più corposi e didattica seria oggi, bah

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la situazione è pessima anche nel politecnico di Torino... cavoli ma Prodi doveva proprio cadere.... lo ringrazio cmq perchè almeno sono riuscito a finire la triennale decentemente...

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  • 4 weeks later...
Metamorphoseon90

Il 3+2 secondo me è una grande cavolata .

Cito nuovamente perchè vorrei esprimermi anche sulle prove d'esame. Anche all'Università prove a risposta multipla o completamento più una parafrasi (che, a prescindere, non va mai bene). Ma siamo impazziti? A Lettere esami di letteratura a risposta multipla??? In cui si chiede: "Quante volte è andato in biblioteca inciampando sul secondo gradino il Guicciardini durante la sua permanenza a Roma? 3.5; 4.59, 8,46 volte?" Ne parlavo proprio oggi con un mio vecchio professore che definiva questo come indice di poca serietà e scarsa voglia di lavorare. E' più facile correggere le risposte multiple, che un tema!

 

Gli unici esami seri scritti che ho sostenuto sono stati quelli di Storia! A Lettere!!!

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Anche da me a lingue da quest'anno hanno introdotto gli esami scritti a risposta multipla ed esami scritti per letteratura dove bisogna rispondere alle domande. Ma anche per gli esami di lingue e altre materie... sembra che i professori stiano sempre di più cercando di evitare gli orali che per loro sono più impegnativi.

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Metamorphoseon90

E ti pare una cosa positiva (ovviamente no :salut:)? Esame di letteratura, lingue etc. a risposta multipla è una stupidaggine! Come posso farti capire come ragiono, come spiego, cosa ho capito? O scadiamo nel nozionismo e nella curiosità?

 

Sono impegnativi per i professori gli orali? Sono anche pagati, mi sembra!

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Il 3+2 per noi informatici invece secondo me è un'ottima cosa.

Innanzitutto perché ti permette di andare a lavorare anche dopo solo 3 anni (e c'è una marea di richiesta di triennali), e poi siamo più o meno stati equiparati al resto dell'europa, il che facilità anche la mobilità.

La nota negativa riguardo alla mia facoltà in particolare però è che hanno messo un esame (ingegneria del software) che secondo me è fondamentale anche per un triennale alla laurea specialistica, e obbligatorio solo per un indirizzo di studi.

 

Per tutto il resto... non posso che essere d'accordo con voi.  :salut: Esami a crocette  :sisi:

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No Metamorphoseon90 , non è una cosa postiva... anche perchè delle lingue va persa la componente orale che è molto importante.

E la letteratura non si può riassumere in un "scegli a, b o c"

 

Dal punto di vista dello studente medio però onestamente è molto più leggero un esame così che non un orale.

Tutti i colleghi di corso che ho sentito erano felici del nuovo metodo di esami... non ho sentito uno che se ne lamentasse...

 

Gli insegnanti da noi stanno toccando il fondo, a parte gli esami scritti così ci sono anche professori che fanno lezioni sulle slide di Power Point riciclate ogni anno accademico (non fanno nemmeno lo sforzo di cambiare le date) e il loro compito in classe è solo quello di proiettare e leggere queste slides.

I professori, quelli veri, che ho incontrato fin'ora nella mia breve carriera universitaria si contano sulle dita di una mano.

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ci son esami scritti assurdi..... va bene un economia o statistica ma esami quali scienza politica o qualche diritto che senso ha?

da noi i decenti ci dicono che l'università è un parcheggio per disoccupati(andiamo bene),che la ricerca è roba da figli di papà,,

poi è vero ci son materie inutili mah,,,

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Metamorphoseon90

Dal punto di vista dello studente medio però onestamente è molto più leggero un esame così che non un orale.

Tutti i colleghi di corso che ho sentito erano felici del nuovo metodo di esami... non ho sentito uno che se ne lamentasse...

Certo! Così copi meglio, sai meno, se hai fortuna imbrocchi tutto e vai col 30! Ma quel 30 non vale nulla! Punto! E su questi argomenti sta' sicura che, pur protestando, non importerà nulla a nessuno. D'accordo, io posso anche studiare e approfondire per conto mio, ma allora che ci vengo a fare a lezione???

I professori, quelli veri, che ho incontrato fin'ora nella mia breve carriera universitaria si contano sulle dita di una mano.

Idem. Ne ho trovati quattro soltanto, su undici esami dati

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AndrejMolov89

Io non sono soddisfatto della mia preparazione.

 

Ritengo che con questo sistema scolastico si dia più importanza al sapere che al comprendere. FAcendo confronti con l'università di un tempo, programmi e difficoltà esami, mi rendo conto che c'è un divario quasi abissale. I professori sono costretti a trasmettere nozioni. Questo impoverimento, per me, è stata la rovina della didattica. Per uniformarci a canoni europei, abbiamo dimenticato su cosa si basa il nostro approccio alla cultura, questo, secondo me, è stato sbagliato da un lato, e corretto dall'altro. Abbiamo abusato di un metodo che non ci appartiene, uccidendo il nostro metodo, non abbiamo cercato di mediare tra le due visioni dell'istruzione. Questo si traduce in un totale sbando universitario. Il 3+2 è un mostro, sinceramente, preferirei avere la media del 25-26, meritata che una media alta che è solo l'ombra di ciò che era un tempo quel voto. :salut:

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Metamorphoseon90

Il 3+2 è un mostro, sinceramente, preferirei avere la media del 25-26, meritata che una media alta che è solo l'ombra di ciò che era un tempo quel voto. :salut:

 

Sono d'accordissmo, e sottoscrivo. Sono convinto di non sapere quello che la mia media mi dice di sapere. Quanto vale un 29 su un libro di 100 pagine??? Rispetto ai volumi che si dovevano studiare un tempo l'esame non vale una cippa!

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Io non sono soddisfatto della mia preparazione.

 

Ritengo che con questo sistema scolastico si dia più importanza al sapere che al comprendere. FAcendo confronti con l'università di un tempo, programmi e difficoltà esami, mi rendo conto che c'è un divario quasi abissale. I professori sono costretti a trasmettere nozioni. Questo impoverimento, per me, è stata la rovina della didattica. Per uniformarci a canoni europei, abbiamo dimenticato su cosa si basa il nostro approccio alla cultura, questo, secondo me, è stato sbagliato da un lato, e corretto dall'altro. Abbiamo abusato di un metodo che non ci appartiene, uccidendo il nostro metodo, non abbiamo cercato di mediare tra le due visioni dell'istruzione. Questo si traduce in un totale sbando universitario. Il 3+2 è un mostro, sinceramente, preferirei avere la media del 25-26, meritata che una media alta che è solo l'ombra di ciò che era un tempo quel voto. :salut:

 

[/quote

 

Non posso che quotare.... purtroppo nelle nostre università, ameno nella mia, si da molta importanza al testo(magari scritto dallo stesso docente) che alla qualità della materia, a come collegare la teoria con la pratica.

io pure preferirei la media del 25-26 meritata che una media molto più alta,.

infatti quanto vale un 28, un 30 su libri di massimo 100, 200,300 pagine che si possono preparare benissimo in un giorno?

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Alla Statale a Milano non ho notato nessuna differenza.. Le tasse non sono aumentate, le lezioni si svolgono regolarmente e c'è stato il nuovo ordinamento dei programmi, e su tutti i miei esami, ho avuto solo due esami a risposta multipla che erano comunque parziali e da integrare con una parte orale. O forse è il regno di Via Noto con comunicazione e beni culturali dove non si sente la crisi e tutti sono felici?!

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AndrejMolov89

Guarda che non sono tanto le modalità d'esame. Gli orali da noi sono abbastanza tosti, però i programmi sono impoveriti e non si punta ad approfondire, si tende a concentrarsi sul programma e alcune volte sono poveri.

Cioè, ti fo un esempio. Magmatismo, è una materia molto vasta, ma adesso è stato deciso che è un parziale di un esame di petrografia. Vale 3 crediti, secondo me ne varrebbe minimo il triplo, per farlo veramente bene - se usassimo come unità di vastità i crediti formativi-, però a causa del fatto che si deve rimanere entro quei crediti gli argomenti affrontati o sono tanti e poco approfonditi o pochi e tanto approfonditi. Sinceramente vedo qui la pecca.  Non tanto le modalità d'esame.

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Queste lamentele le ho sentite da tante persone, solo che personalmente io non ne ho risentito, studiando in una università pubblica, nemmeno in qualche ateneo chic. Mi chiedo allora se la situazione qua in Lombardia sia così diversa dalle altre parti d'Italia? I miei esami andavano da un minimo di 3 crediti (circa 500 pagine d'esame) a un massimo di 12 (circa 1600 pagine) con la maggior parte degli esami da 9 cfu (intorno alle 1000-1300 pagine) e gli esami più tosti che mi hanno portato via una decina di mesi di tempo (durante i quali preparavo gli esami meno pesanti). Beati (o poveri) voi, a sentirvi sembra che tutti gli esami abbiano 100 pagine e siano a crocette!

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AndrejMolov89

Beh, non è il quantitativo di pagine a definire la difficoltà d'un esame. 300 Pagine di formule matematiche, possono di gran lunga superare i tuoi esami da 1200 pagine. E' la qualità della materia e definire la difficoltà. ll mio esame di mineralogia aveva 12 crediti, i libri erano da 600 pagine ciascuno e poi bisognava integrare per proprio conto, perché le slide non contenevano tutto ciò che voleva sapere il prof. Io ho passato quell'esame grazie ad un trattato di mineralogia di circa 75 anni fa.

Non mi lamento della semplicità degli esami, mi lamento che certi argomenti vengono trattati molto superficialmente. E molti voti valgono, obbiettivamente, meno rispetto a quelli di un tempo.

Gli esami non mi si misurano con le pagine, ma con la qualità. Questo ragionamento lo trovo sempre in voi umanisti. Parlate di numeri di pagine e mai di contenuti.

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Si però non andiamo fuori tema, non misuriamo i crediti dal numero delle pagine che non valgono per tutte le facoltà, come Greed fa notare non sempre meno pagine significa meno fatica, senza contare dove oltre alle pagine da studiare si consegnano elaborati grafici, plastici, calcoli ecc.

Tornando in topic, alla Sapienza di Roma le cose non vanno tanto bene, il taglio dei fondi ha causato  in molte facoltà un ridimensionamento del numero dei corsi di laurea, facendo diminuire l’offerta didattica, e sopprimere alcuni corsi.

I docenti andati in pensione quest'anno non sono stati rimpiazzati e chi fa un dottorato di ricerca si ritrova all'atto pratico ad insegnare, ovviamente "aggratise"

I corsi sono iniziati un mese di ritardo.

Nella ricerca scientifica l’Italia è all'ottavo posto mondiale, non male, ma tagliati i fondi ai ricercatori sprofonderemo chissà dove.

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Metamorphoseon90

  Gli esami non mi si misurano con le pagine, ma con la qualità. Questo ragionamento lo trovo sempre in voi umanisti. Parlate di numeri di pagine e mai di contenuti.

Guarda, io mi regolo anche sulle ore di lezione: 30 per  cfu, 60 per 12. Argomenti come l'intera storia romana, a mio parere, non si esauriscono in 60 ore... Quindi il docente è tenuto a tagliare parti, essere più superficiale etc.

 

Per quanto riguarda gli esami a crocette, facevo un esempio, non che mi sia capitato sempre, ma riflettevo sul fatto che un esame di letteratura serio a crocette non può essere.

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da noi si sta sfiorando il collasso... alcune lezioni sono state accorpate: non ci sono più turni 1 e 2 per dividere gli studenti più il turno separato per i lavoratori ma è tutto unito...  c'è una lezione che conta tipo 200 (non conosco esattamente la cifra) studenti in laboratorio, che sono stati divisi in due aule di capienza che non credo arrivi a 100, con due prof diversi che parallelamente spiegano le stesse cose .. praticamente ogni volta scatta la caccia alla sedia e noi che lavoriamo "fuori" dalle aule dobbiamo fare il pranzo in laboratorio o cmq farci tenere il posto T_T

in città studi non so come vanno le cose, ma so che per altri corsi più o meno sono stati apportati gli stessi tagli (oltre per mancanza di fondi, credo anche per la protesta dei ricercatori)

Lfn :muro:

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Cavolo la situaizone sembra disastrosa... Ma già quando avevo iniziato io l'università non era una meraviglia... mi sono beccato il primo anno della nuova modalità del 3 + 2 ed il risultato è stato:

1 - Esami che nella metà del tempo spiegavano quello che normalmente, magari riassumendo certe parti e tagliando esercizi / laboratorio ( che per me sono fondamentali nella comprensione di una materia )

2 - Arrivato al secondo anno, certe materie davano per scontato alcuni concetti / formule che agli esami del primo non avevano neanche spiegato !!! Ed il prof gentilmente ti rispondeva "Questa formula la aveta fatta nel esame XYZ, andatela a ristuadiare"  :muro: :muro: :muro:

 

Da allora leggendo i vostri post mi pare sempre peggio ...

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la cosa più bella, almeno da noi, che alcuni docenti, in qualche materia fondamentali in cui dovresti studiare sui manuali classici, tengono a rifare i programmi in base ai libri scritti da loro(così li rifilano agli studenti)...ora mi chiedo ma questo è giusto?

non importa se poi, magari, i libri dei docenti son poco inerenti con la materia?

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Non c'entra molto con la nostra università, ma mi sembrava comunque giusto postare il link

 

http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/10/news/protesta_scuole_inglesi-8965913/

 

La protesta degli studenti blocca Londra

Scontri, assaltato il palazzo dei Tories

Il governo Cameron ha triplicato le rette delle università, contestato anche da molti suoi sostenitori. Ed è esplosa la rabbia dei giovani come non accadeva da decenni: in decine di migliaia hanno paralizzato la capitale. Tensione intorno al Parlamento

 

 

 

Diciamo che è un altro buon motivo per cui non vorrei andare a vivere nel Regno Unito...

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  • 2 weeks later...

Ieri da noi stava girando una raccolta firme per sotenere i ricercatori, visto che il rettore non vuole convocare un'assemblea di ateneo per discutere delle nuove riforme. Si spera che con il supporto anche degli studenti si convinca il rettore a concedere questa assemblea, almeno per parlare dei tagli e del già (precario) futuro dei ricercatori.

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