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sciopero o non sciopero


lollone

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Ciao, ho letto ora questo post e anche se ormai è tardi volevo lo stesso dirti qualcosa lollone.

Condivido il fatto che sia stupido scioperare per andare a giocare ai videogiochi o a fare un giro in centro ma molti ragazzi che partecipano ai cortei lo fanno perchè ci credono veramente (io di cortei ne ho fatti tanti da quando ho 14 anni anche andando fino a roma: 10 ore di treno super stipato di gente e ci ho sempre creduto). Se uno studente non crede nella protesta però credo sia giusto che vada a scuola e non protesti.

 

Questo odio della Gelmini c'è perchè sta mandando a picco la nostra scuola e la nostra università.

Poi volevo chiederti come fai a dire che la cosa non ti riguarda. Quando finirai il liceo forse vorrai andare all'università e in quanto studente universitario queste cose ti toccheranno eccome. E infine devo aggiungere che molto probabilmente i tagli li hanno fatti anche a scuola tua, ma se non te ne sei accorto è anche perchè in ogni caso non conosci mica la situazione del contratto dei tuoi singoli insegnanti, la situazione dei supplenti e la situazione di tanti altri professori disoccupati. In più queste poteste sono anche fatte in vista del futuro. Magari i tagli non si sentono subito, ma dopo un po' di tempo porteranno a situazioni molto tragiche nella scuola pubblica. Io la vedo così ed è per questo che provo un odio profondo per la Gelmini e per questo governo. Ma se continuiamo a votarli vuol dire che ce li meritiamo (intendo noi come popolo italiano).

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cosa sarebbe deprimente il mio pensiero o quello di Madoka?

 

La realtà che descrivi

 

Mi sono impegnato alle superiori nella rappresentanza degli studenti costruendo assieme ad altri una realtà scolastica locale di un sindacato studentesco (Il sindacato a livello nazionale a cui faccio riferimento è questo)

 

Se avessi dovuto basare il mio impegno sulla partecipazione degli studenti alla lotta per i propri diritti e il loro interesse per la realtà scolastica in cui sono essi stessi coinvolti, non avrei fatto niente, buona parte degli studenti meriterebbe, sotto un certo aspetto, di affogare nella propria merda

 

Attualmente faccio la stessa cosa all'università, non è che la maggior parte degli universitari sia molto diversa, però almeno un minimo di consapevolezza che è da coglioni non interessarsi del futuro dell'università è quasi unanime

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AndrejMolov89

Gli studenti non sono interessati, perché non tutti gli studenti sono stati fatti entrare in certe ottiche. Molte persone, me compresa, hanno benefici concessi e non conquistati, il fatto che tutto sia concesso rende difficile l'interesse attivo nei confronti di una situazione complessa come l'istruzione italiana e i meccanismi che l'hanno deteriorata.

 

Quel che noto, dal mio punto di vista - che è passibile di cambiamento - è che, sia nella lotta, che nell'essere totalmente passivi alla situazione, vi sia solo un ottica egoistica. Questo è comprensibile, visto che siamo figli di una cultura di persone che non ha a cuore il bene comune di tutti. Credo che sia fondamentalmente per questo che in generale le parti in gioco tendano a non rischiare tanto, perché in fondo si sta lottando per sè stessi e quindi, logicamente, è paradossale sacrificarsi totalmente per sè stessi, perché ovviamente la lotta e anche le proteste sono finalizzate al proprio benessere. 

 

Ritengo che lo sciopero avrebbe senso - con questo non dico che le proteste attuali siano sbagliate - se si è consci del valore collettivo di questo bene chiamato istruzione, e di come bisogni sacrificarsi per garantire alla propria comunità un bene necessario per progredire culturalmente e arrivare, perciò, ad uno stato di benessere generale. Obbiettivamente, ora come ora, non c'è una cultura tale per fare ciò.

 

Per esempio, assistendo alle assemblee di facoltà, volevo proporre, anche partendo dalla mia ignoranza in materia, di tenere delle lezioni sull'istruzione italiana nell'ultimo secolo, e di farlo possibilmente in piazza, per far capire come si è evoluta la faccenda, e, non solo, oltre a fare una giusta informazione dell'argomenti.

 

Ritengo, inoltre, che sia ingiusto criticare in modo assoluto le persone che non mostrano un interesse verso questo argomento, perché è qualcosa di necessario visto il clima culturale in cui sono educati; per cambiare questo trend, bisogna lavorare sul far ragionare le persone su questo argomento: il bene individuale come effetto del bene collettivo e non il bene collettivo come effetto del bene individuale.

 

Il ragionamento di Lollone è sbagliato, perché presuppone che il benessere sia uno stato individuale e che non sia collegato con la situazione esterna, questo ragionamento porta al menefregismo. Ma di per sè, è anche lo stesso ragionamento che s'insegna a scuola, in cui la classe non è vista come organico, ma come un insieme d'individui.

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Il ragionamento di Lollone è sbagliato, perché presuppone che il benessere sia uno stato individuale e che non sia collegato con la situazione esterna, questo ragionamento porta al menefregismo. Ma di per sè, è anche lo stesso ragionamento che s'insegna a scuola, in cui la classe non è vista come organico, ma come un insieme d'individui.

 

Appunto, tantissime persone menefreghiste non si rendono conto che questo loro agire nuoce anche a se stesse e non solo alle altre. E' un concetto in generale difficile da far capire. Secondo me ognuno deve cercare di far qualcosa per cambiare nel suo piccolo. Anche se siamo solo una goccia nel mare meglio che una goccia faccia qualcosa piuttosto che stiano tutti fermi e impassibili.

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Ritengo, inoltre, che sia ingiusto criticare in modo assoluto le persone che non mostrano un interesse verso questo argomento, perché è qualcosa di necessario visto il clima culturale in cui sono educati; per cambiare questo trend, bisogna lavorare sul far ragionare le persone su questo argomento: il bene individuale come effetto del bene collettivo e non il bene collettivo come effetto del bene individuale.

 

Il ragionamento di Lollone è sbagliato, perché presuppone che il benessere sia uno stato individuale e che non sia collegato con la situazione esterna, questo ragionamento porta al menefregismo. Ma di per sè, è anche lo stesso ragionamento che s'insegna a scuola, in cui la classe non è vista come organico, ma come un insieme d'individui. 

 

Appunto. Anche supponendo che una persona abbia interesse a fermarsi dopo il liceo e quindi non venga più toccata personalmente dalla questione istruzione, questa persona si suppone che vorrà: medici che la seguono formati adeguatamente, altre persone che gli forniranno servizi (dall'ufficiale pubblico al poliziotto) che sappiano bene quello che facciano e che possano fornirgli servizi adeguati, se vorrà e potrà avere dei figli una scuola che fornisca un'istruzione decente agli stessi, ecc ecc.

Anche volendo vedere la propria vita da un punto di vista unicamente individuale e egoistico, è impensabile non considerare il fatto che noi siamo comunque dipendenti dalla società, e che un miglioramento della stessa comporta anche un miglioramento per noi stessi.

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  • 3 weeks later...

Ribatto anche sta volta. Mercoledì si tornerà a far sciopero con annessa manifestazione in piazza.

Ma non staranno diventando un po' troppi questi scioperi?

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Secondo me un minimo di utilità ce l'hanno si. Ce l'hanno se però chi sciopera va a manifestare. Se invece quelli che scioperano se ne stanno a casa o vanno a farsi un giro in centro lo sciopero diventa ridicolo. Secondo me gli scioperi a scuola hanno senso solo se accompagnati da manifestazioni con grossi numeri.

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AndrejMolov89

Sinceramente, ho sempre timore che chi organizza gli scioperi sia colpito da una sorta di narcisismo intellettuale. E' un mio timore, forse generato un po' dall'incapacità mia di essere cosciente del mio ruolo o altro.

Gli scioperi sono utili e vista la situazione non sono mai troppi, ma parlo ovviamente da una astronave al di là dell'atmosfera - l'ho premesso inizialmente-.

Sinceramente, vista la mia situazione, cioè, ho poca coscienza eccetera, ho un po' di timore a partecipare acriticamente allo sciopero per seguire il gregge, però, è una mia situazone personale che non toglie che approvi le manifestazioni quando sono utili e "violente" e meno dannose

In linea di massima gli scioperi devono servire e sfortunatamente devono essere "violenti". Uno sciopero che non distrugge il rito monotono quotidiano di almeno quattro persone, non è uno sciopero, ma semplicemente un'allegra marcia dei pinguini.

:afraid:

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ahhh mi dispiace ma io domani sto a letto. mi sono già stancato certo si i tagli...la gelmini e tutto. ma adesso sta diventando una massa di gente che non ha voglia di fare un ***** e che quindi decide di scioperare.

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prima di tutto GREED non ti puoi permettere di insultarmi perchè non mi conosci proprio.

 

e poi io la penso così e non sono l'unico. punto.

se poi i gay si devono fare paladini della giustizia! io lo sbatto non ce l'ho. e poi non sto a fare un cazzo. dopo essere andato a letto devo anche studiare per l'interrogazione del giorno dopo e si...penso che sia tempo meglio utilizzato.

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AndrejMolov89

Lol, se ti offendi per così poco, vuol dire che ho colpito il punto. No, non ti ho offeso, ma il fatto che ti senti offeso è veramente particolarmente interessante.

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Guest burro.e.miele

@ Greed89 OT/ Don't touch my lellone, solo io lo poso offendere/OT  :rotfl:

 

Effettivamente, lelly, il tuo è esattamente lo spirito del resto della massa. Tue testuali parole, basta che fai una semplice rilettura. E poi, non prenderla sul personale, non sei mica a Nürnberg... niente processi, solo una constatazione... :afraid:

 

Non è un caso che lo sciopero, secondo me così come strutturato, non ha assolutamente efficacia. Deve essere UNO, mirato, apolitico e numeroso. Deve essere preparato, senza il peso di una riunione di partito, ma come una manifestazione volta a chiedere un cambiamento dell'attuale stato di cose. Qualche anno fa (Moratti age), ero uscito da scuola qualche ora prima, per fare una visita, proprio nei periodi in cui in Milano saltavano le lezioni e si fingeva di fare occupazioni e manifestazioni. Mi ricordo che, uscendo dalla clinica, il serpentone di studenti manifestanti trotterellava scompostamente lungo il tracciato, controllato dalle forze dell'ordine. Un tizio mi si avvicina e mi dice di non cazzeggiare, di unirmi al corteo. Siccome era esattamente la stessa strada che dovevo fare per recarmi a pranzo a casa, decisi di infiltrarmi.  :rotfl:

Insomma, ho fatto 300m ascoltando le più inutili proteste e insulti alla Moratti. In quei 10/15 minuti di passeggiata affollata, non ho sentito uno parlare di qualcosa di costruttivo, tutti chiedevano la testa della Signora Brichetto Arnaboldi in Morartti. Se avessero saputo che studiavo in una scuola privata, mi avrebbero torturato e portato alla forca, lì in piazza.  :salut:

Scommetto, seppur non ne abbia la certezza, che l'80% dei manifestanti/scioperanti/cazzari che prendono parte a queste manifestazioni, non sanno neppure cosa voglia fare la Gelmini, al di là dell'opinione politica e dell'opinione sulla sua riforma. Scendono in piazza, perché gliel'ha detto qualcuno, perché vogliono perdere tempo, perché vogliono passare del tempo insieme a cazzeggiare, davanti alle vetrine di boutiques e pasticcerie del centro, senza rendersi conto che quelle ore di studio e scuola che stanno perdendo graveranno, seppur in minima parte, negativamente sul loro bilancio di studi.

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greed e B&M: lo so che faccio parte della massa di gente che non fa ma forse è meglio non andarci proprio piuttosto che stare la e continuare a dire: gelmini fanculo!

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AndrejMolov89

E' giusto protestare contro le ingiustizie. I valori che si conquistano sono duraturi e passano da generazione a generazione, le concessioni sono del tutto irrilevanti, perché possono essere tolte e dimenticate.

La protesta ha senso se si ha sentimento sincero. Sinceramente appoggio le proteste, vorrei parteciparvi. Ma, visto come sto attualmente, la mia partecipazione risulterebbe poco sentita, perché ne approfitterei per sentirmi parte d'un gruppo, non per il contenuto.

In ogni caso, tu come studente, dovresti essere conscio del valore della protesta, al di là della tua non adesioni a manifestazioni. Ritieni che la scuola italiana meriti quello che stanno facendo? Vuoi che quando arrivi l'università tu venga ricompensato per far numero per dare soldi all'università, oper il tuo lavoro? Vuoi studiare ed essere competente per dare un servizio alla società, oppure studiare per avere un titolo e avere un lavoro per avere soldi?

 

Io ti butto qua le domande^

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Vorrei fare un piccolo OT

 

Non è un caso che lo sciopero, secondo me così come strutturato, non ha assolutamente efficacia. Deve essere UNO, mirato, apolitico e numeroso.

 

Tra gli studenti si usa troppo spesso questo termine APOLITICO. E' un termine sbagliato.

Semmai volevi dire APARTITICO. Purtroppo al giorno d'oggi c'è troppa confusione dei termini politica e partito. Secondo me una manifestazione apolitica non può esistere. Perchè mentre tu manifesti stai facendo politica (attenzione non sto dicendo che ti riconosci in un partito di destra o di sinistra, ma semplicemente che stai facendo politica). Manifestare vuol dire fare politica. Discutere sui diritti degli omosessuali è fare politica. Se vogliamo estendere il termine anche quando scegli di comprare una marca di un cibo al supermercato piuttosto che un'altra stai facendo politica.

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Guest burro.e.miele

Esatto, è quello che intendevo, non mi sono espresso correttamente. Intendevo proprio apartitico.

In questo senso, non condivido manifestazioni che dall'alto si configurano come immensi tappeti rossi...  :afraid: come purtroppo spesso accade.

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E' giusto protestare contro le ingiustizie. I valori che si conquistano sono duraturi e passano da generazione a generazione, le concessioni sono del tutto irrilevanti, perché possono essere tolte e dimenticate.

La protesta ha senso se si ha sentimento sincero. Sinceramente appoggio le proteste, vorrei parteciparvi. Ma, visto come sto attualmente, la mia partecipazione risulterebbe poco sentita, perché ne approfitterei per sentirmi parte d'un gruppo, non per il contenuto.

In ogni caso, tu come studente, dovresti essere conscio del valore della protesta, al di là della tua non adesioni a manifestazioni. Ritieni che la scuola italiana meriti quello che stanno facendo? Vuoi che quando arrivi l'università tu venga ricompensato per far numero per dare soldi all'università, oper il tuo lavoro? Vuoi studiare ed essere competente per dare un servizio alla società, oppure studiare per avere un titolo e avere un lavoro per avere soldi?

 

 

 

quoto sulle domande da farsi prima di aprtecipare ad uno sciopero

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beh, contando che gli studenti "teoricamente" non hanno diritto a sciopero....

 

-"Per sciopero si intende l'astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti, per motivi salariali, per protesta o per solidarietà."-

 

uno sciopero non serve a nulla a mio avviso. insomma, cosa gliene frega ai presidi, ai ministri e compagnia bella se degli studenti stanno a casa o a manifestare...ci perdono loro e basta.

facendo così rinunciate ad un servizio che AVETE PAGATO e che PAGHERETE. è più sensato cercare di finire gli studi senza fare casini.

Tanto se devono fare tagli o modifiche le faranno anche se scioperate 365 giorni all'anno....

 

PARERE MIO.

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Ma infatti tecnicamente quello degli studenti non si dovrebbe chiamare sciopero. Il senso di non andare a scuola è quello di andare alla manifestazione, o comunque a qualche iniziativa di protesta.

Se non si crede sia utile, allora si va a lezione. Stare a casa è un'opzione senza senso compiuto, dato che non ha nessun effetto politico pratico.

 

Sul fatto che debba essere apartitico, concordo che non deve essere identificato (o strumentalizzato) da una parte politica che se ne appropria per attaccare l'altra (come avviene spesso). Però se ad una manifestazione plurale, sono presenti anche dei partiti o sindacati, non lo vedo un problema.

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AndrejMolov89

Non è sensato finire gli studi senza fare casini.

 

http://www.geologi.info/tagliati-dalle-universit%C3%A0-25-dipartimenti-di-scienze-della-terra-su-31_news_x_6007.html

 

Anche perché, se il mio dipartimento non è tra i 6 fortunati, non posso finire gli studi. Lo studio è un diritto. e sinceramente, seppur sia un po' ai bassi fondi del movimento, inciterei lo sciopero intesa come manifestazione per conquistarsi il diritto di poter studiare.

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ma noi l'anno scorso l'abbiamo fatta perché al bar nei bomboloni c'era poca crema  :pausa:

 

però non capisco l'odio profondo verso la Gelmini tutto quà

 

 

 

Ma li mortacci tua e di chi non te lo dice.... e grazie al cazzo che andiamo a rotoli in Italia... questo dice pure che non ha avuto problemi a scuola e noi all'univarsità abbiamo le pezze al culo perchè non sappiamo se dall'oggi al domani le lezioni continuano... sono stati soppressi un'infinità di corsi... e ormai è tutto bloccato si fanno occupazione una settimana si e l'altra pure e questo mi dice che è giusto manifestare per i bomboloni alla crema e no per la riforma della scuola!!!

Ma te la crema ce l'hai nella testa, che ormai ti ha oppresso talmente tanto che davvero non riesci a guardare al di là del tuo naso rifatto! 

Non mi azzardo a leggere oltre questo topic perchè l'acidità di stomaco mi divorerebbe... Non mi sorprende del perchè siamo in questa situazione ma su questo fronte non posso proprio transigere...

 

L'IGNORANZA è la forma di male che non riesco proprio a sopportare... e qui ne abbiamo piene le tasche!!!!

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questo dice pure che non ha avuto problemi a scuola e noi all'univarsità abbiamo le pezze al culo perché non sappiamo se dall'oggi al domani le lezioni continuano... sono stati soppressi un'infinità di corsi... e ormai è tutto bloccato si fanno occupazione una settimana si e l'altra pure e questo mi dice che è giusto manifestare per i bomboloni alla crema e no per la riforma della scuola!!!

ma se da noi non è stato tagliato niente e gli stipendi dei professori sono uguali a prima che dovrei dire? delle balle.

vabbè se scrivo a quest'ora e in questo topic avete capito come è andata.

 

benissimo! la coordinatrice di classe ha chiamato mia madre dicendole che lo sciopero non c'era e che ha 'scioperato' solo metà della nostra classe in tutto l'istituto.

oggi mi spetta una bella sgridatina.

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AndrejMolov89

Lollone è un problema gravissimo. Perché tu giudichi male uno sciopero, quando gente si vede negare il diritto allo studio? Per carità, sono un po' vigliacco a non andare a protestare, e un po' indeciso come sempre, ma caspita, se tu non conosci la situazione, non dovresti pigliarti il ruolo di moralizzatore.

Che ho fatto io per meritarmi l'impossibilità a studiare? Cioè, ragiona in questi termini.

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