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La nostra omosessualità: quando ne parlano i nostri genitori...


Gigia

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Ma infatti il post,Swett,nasce proprio da questa esigenza espressa da mia madre. Io vedo che già tra noi due la mia omosessualità è un problema,figurati poi se ci vedo lei a dirlo agli altri!!! Non credo l'abbia detto a nessuno,tranne alla psicologa...Non è un lato da sottovalutare questo,secondo me, però temo anche che sia la prova del 9 dell'accettazione dei nostri genitori. E soprattutto credo che si posso avere un outing sereno dei nostri genitori solo dopo che l'hanno accettato per bene loro stessi..

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A mia madre non piace che ci ghettizziamo nei locali, disco, quartieri per gay

Non vuole che manifestiamo il nostro amore per strada perchè ha paura dei pestaggi soliti

 

Per il resto quando le chiedono se sono fidanzato, lei risponde a volte non lo so a volte che si ma non si fa vedere mai con la ragazza.

Quindi quello che vogliono capire capiscano, non è un nostro problema

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Non vuole che manifestiamo il nostro amore per strada perché ha paura dei pestaggi soliti

Queste sono le solite scuse mascherate da interesse.

Capisco che possa essere difficile per un figlio accettare che la madre non lo accetti (scusate il giro di parole) ma purtroppo e' cosi'. Una madre che accetta dice "ho paura di quello che potrebbe succederti" ma non ti consiglia di non farlo.

Una madre che non vuole che ti fai vedere in giro, in realta', ha paura piu' del vicino che sparla e del familiare che lo viene a sapere, che di un effettivo pestaggio.

 

Scusate se sono brusca ma dal momento che sono stata vittima in primo luogo di questo genere di "scuse", da parte di mia suocera, non le accetto. Mascherare la propria ristrettezza mentale con altruismo verso qualcun altro e' veramente da persone piccole.

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Secondo me se parti con questo presupposto ti conviene non dirlo :no:

 

non ho paura di dire la verità. trovo solo che delle volte è più conveniente evitare di dirla. ma dopo lo farò anche perchè nella storia di farsi valere per quello che si è credo molto. avrò anche un ego sconsiderato però quando dirò che mi piacciono i ragazzi (non mio fratello solo perchè non voglio mettere nei guai lui..) lo farò con orgoglio!!! e a mazzate con chi ha da ridire! :eek:

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Queste sono le solite scuse mascherate da interesse.

Capisco che possa essere difficile per un figlio accettare che la madre non lo accetti (scusate il giro di parole) ma purtroppo e' cosi'. Una madre che accetta dice "ho paura di quello che potrebbe succederti" ma non ti consiglia di non farlo.

Una madre che non vuole che ti fai vedere in giro, in realta', ha paura piu' del vicino che sparla e del familiare che lo viene a sapere, che di un effettivo pestaggio.

 

Scusate se sono brusca ma dal momento che sono stata vittima in primo luogo di questo genere di "scuse", da parte di mia suocera, non le accetto. Mascherare la propria ristrettezza mentale con altruismo verso qualcun altro e' veramente da persone piccole.

Sapevo che qualcuno mi avrebbe risposto in questo modo.

Ma conoscendo mia madre non è affatto così. Lei si preoccupa e ha paura che possiamo andare a finire in ospedale.

Io sono il primo che non si bacia per strada perché non mi piace farlo, non lo facevo neanche quando ero fidanzato con le ragazze.

 

Mi dispiace per la tua esperienza Sweet e mi dispiace che vedi tutto grigio e sei scettica su ogni storia raccontata

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Guest I_am_igor_stravinskij

Quoto zigulì. Mi trovo nella sua stessa situazione e conosco mia madre. Io e il mio ragazzo passiamo diverse serate a casa mia, e i miei ne sono ben felici, sanno che almeno possiamo stare in pace senza che nessuno ci dia fastidio. Se effettivamente fossero preoccupati di quello che potrebbero pensare i vicini di casa, ad esempio, non credo sarebbero così permissivi.

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Hinzelmann

La presa d'atto dell'omosessualità del figlio come fatto,

non esaurisce la questione...è il primo passo necessario

per poter poi affrontare gli altri.

 

Però perché si instauri una dialettica, un pizzico di dialettica

resta necessaria, il presupposto è che il figlio gay sia andato

oltre la considerazione della propria omosessualità come fatto.

Altrimenti ci si ferma, insieme, ma ci si ferma...al primo gradino.

 

Che una madre preferisca che il proprio figlio stia in casa piuttosto

che andare in locali gay che vede come ghetti, o per strada - dove

potrebbe essere aggredito - lo possiamo anche capire. L'importante

è che alle stesse affermazioni non crediate pure voi...

 

E' normale, penso, per un genitore medio declinare l'omosessualità

del figlio in una serie di paure. Paure di ciò che può pensare la gente,

paure che il figlio non si sistemi e viva una vita "dissoluta", paura che

venga discriminato. Queste paure però devono essere smontate, non

assecondate, altrimenti la paura diventerà il modo in cui vostra madre

farà passare qualunque messaggio ( in una sorta di ricatto affettivo

involontario ) a prescindere dal merito del discorso.

 

I  Vs. genitori non possono essere consapevoli del fatto che dovrebbero

insegnarvi ad essere degli omosessuali coraggiosi e orgogliosi, per poter

crescere come persone coraggiose e orgogliose. Che in realtà voi già siete

dei ragazzi prudenti ( dei "bravi ragazzi" ) e che non avete bisogno di questo

( tutta la vostra adolescenza è stata tendenzialmente vissuta in balia di paure )

ma di un'iniezione positiva di fiducia, coraggio etc. e che siccome siete gay

questo può avvenire solo attraverso il modo in cui vi costruirete intorno alla

vostra omosessualità.

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Guest I_am_igor_stravinskij

Non capisco: cosa c'entrano i vicini? state DENTRO casa. Non vi vede nessuno all'infuori dei tuoi.

 

Non mi si materializza mica in salone e non si traveste da cespuglio per arrivare fino alla porta  :eek:

 

I  Vs. genitori non possono essere consapevoli del fatto che dovrebbero

insegnarvi ad essere degli omosessuali coraggiosi e orgogliosi, per poter

crescere come persone coraggiose e orgogliose. Che in realtà voi già siete

dei ragazzi prudenti ( dei "bravi ragazzi" ) e che non avete bisogno di questo

( tutta la vostra adolescenza è stata tendenzialmente vissuta in balia di paure )

ma di un'iniezione positiva di fiducia, coraggio etc. e che siccome siete gay

questo può avvenire solo attraverso il modo in cui vi costruirete intorno alla

vostra omosessualità.

 

Su questo hai ragione, ma la mia puntualizzazione era diversa. Intendevo enfatizzare il fatto che avere una madre premurosa non implichi automaticamente il fatto che lei non voglia che io venga "scoperto" da suoi conoscenti.

E' vero quello che dici, i miei non avendo vissuto la situazione direttamente non sapevano che atteggiamento io avessi assunto, ma almeno li ho rassicurati dicendo che stare attento ci sto, percui le loro raccomandazioni sono andate scemando con l'andare del tempo. Le loro preoccupazioni ha sempre avuto effetto su di me fino ad un certo punto, nel senso che uscire uscivo ed esco, non mi sono mai fatto tanti problemi da questo punto di vista.

Dal punto di vista del "futuro" (difficoltà a sistemarsi, ad essere accettato etc.), l'argomento è sempre stato affrontato da un punto di vista molto pragmatico, sul genere "studi, ti laurei, lavori". Il fatto che non abbiano considerato la mia omosessualità come eventuale "intoppo" (a dire il vero, non ci avevo mai pensato) mi dà la convinzione che la cosa non li preoccupi, altrimenti me l'avrebbero detto.

Scusate se ho parlato solo di me e dei miei, ma fare delle generalizzazioni avrebbe potuto farmi dire castronerie.

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Che una madre preferisca che il proprio figlio stia in casa piuttosto

che andare in locali gay che vede come ghetti, o per strada - dove

potrebbe essere aggredito - lo possiamo anche capire. L'importante

è che alle stesse affermazioni non crediate pure voi...

 

Mia madre non vuole che io stia nascosto e non ha paura dei pensieri della gente, mi dice che devo fare quello che voglio e quello che sento.

Ma giustamente dove vede pericolo, da buona madre mi dice di stare attento.

Il fatto di andare in locali gay significherebbe ghettizzarsi ed è una affermazione a cui credo.

Dovremmo essere liberi di andare dove vogliamo con il nostro partner, ma purtroppo in Italia non è così ecco perché abbiamo i "nostri" locali e disco

dove ci sentiamo a nostro agio perché nessuno rompe.

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Hinzelmann

Io vi dò delle "dritte" e dei criteri di valutazione, non posso

nè voglio giudicare complessivamente delle situazioni che non

conosco.

 

Sull'annosa questione dei locali gay, non intendo aprire un OT

ma la risposta giusta da dare alla mamma, secondo me sarebbe:

mamma, dei locali in cui i gay possano ritrovarsi e fare conoscenze

esistono ed esisteranno sempre...anche se io ora non ci vado perchè

sono fidanzato e poco mondano. Questi locali non sono ghetti, perchè

chiunque ci può entrare, noi non teniamo fuori nessuno...sono gli etero

che si rifiutano di venirci.

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Sicuramente, se i miei lo sapessero, mi caccerebbero di casa. Non mi porgo neanche il problema di cosa possano dire i miei, non ho più la madre e il "papà" non é un vero padre. Ma so che mia madre, saprebbe cosa rispondere, lei mi accetterebbe.

 

Ne parlerebbe bene e secondo me, sarebbe come la madre del film: Queen As Folk :asd:

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living_my_dream

Argomento veramente interessante e sul quale si potrebbero scrivere pagine e pagine. I genitori sono una specie complicata e alquanto affascinante da analizzare.  :awk: Noi siamo lì e speriamo che ci accettino per ogni singola cosa e ogni singolo gesto per il solo fatto che siamo i loro figli, a volte però ci dimentichiamo che sono essere umani anche loro. Non parlo solo dell' accettazione della nostra omosessualità ma parlo un pò più in generale. Sono dell'idea che anche loro affrontano una sorta di percorso...che lo accettino subito o più tardi, o mai. (spero quest'ultima possibilità non si verifichi mai, anche se succede purtroppo). A volte prendono con tranquillità il fatto che siamo gay, ma poi si trovano in difficoltà nel momento dell'outing, nel momento delle domande. E' normale no? Chi non si è sentito un pò impaurito durante uno dei suoi CO? Questa però non è una giustificazione, sia chiaro. Solo che bisogna dar loro tempo anche per questo forse e non pretendere sempre tutto e subito, come i bambini che sbattono i piedi perché vogliono il gelato.  :asd:

 

Io poi posso dire di essere molto fortunata. In casa, mamma, papà e le due sorelle lo sanno...tra poco lo sanno anche i cani... :asd: a una mia zia l'ho detto io, lo sa anche la figlia, mia cugina, di 9 anni e quando siamo assieme si parla e si scherza sull'argomento senza problemi. Anche a casa è diventato un argomento di cui poter parlare in piena tranquillità, posso fare apprezzamenti in tv, sparare cavolate e quant'altro. Credetemi è bellissimo e ti senti veramente a casa, libero da ogni giudizio. Le altre due mie zie non sanno, una perché non abbiamo rapporti idilliaci e l'altra, che vedo comunque poco rispetto alla zia che sa, perché sono sincera non ho voglia di dirle nulla, ma penso che tra breve saprà e saprete anche perché.

 

Beh qualche settimana fa mia madre mi ha stupita. Sono rimasta senza parole. Una settimana prima io e i miei nonni avevamo avuto piccole divergenze e una sorta di "litigata", premesso che non ho un gran rapporto con loro. Hanno costretto mia madre ad andare lì per parlare con loro. I miei nonni e la loro figlia maggiore. Pronti? Ad un certo punto mio nonno le fa: "Ma alessia(io  :D) è uomo o donna?" Mia madre scioccata: "Ma che significa papà, in che senso?" E lui ha ripetuto la stessa domanda e mia madre anche niente. Poi le fa: "Ma è mai uscita con una ragazzo, ha un ragazzo?" Mia madre: "Papà ad Alessia non piacciono gli uomini, ha capito che le piacciono le donne."  Poi hanno continuato a parlarne anche con mia nonna.

 

La lora reazione è stata tranquillissima anche se legano ancora la cosa ad una sorta di devianza dalla nascita, specialmente mia nonna forse perché legano la cosa a quello che si sente in tv. A 75 anni non si può proprio pretendere tutto no?

 

Comunque morale della favola mia madre torna a casa e mi racconta tutto e mi fa:"Certo che non è per niente facile fare outing" (Sorridente) Per lei è stato naturale rispondere in quel modo e smettere di fingere. Per tutti loro è una cosa tranquillissima, l'hanno presa veramente tutti molto bene.

 

Ci sono rimasta di sasso non me l'aspettavo, non così, non con i suoi genitori eppure mi ha colpita.

 

Capperi mi sono dilungata tantissimo, non volevo scusatemi. Tutto questo per non so nemmeno io cosa dire... :D Fortuna che ho due genitori così.

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Con i miei genitori ho un bellissimo rapporto e con loro posso parlare di tutto.

 

Mia mamma mi dice che quando qualcuno (parenti o amici che siano) gli chiedono ma Luca si è fidanzato ? quando si sposa ?

Lei risponde : fatevi una tazzina di c... vostri  :asd::D Se volete chiamate lui direttamente !!! Ovviamente nessuno chiama  :rotfl:

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Dovendo rispondere rovescio la domanda del topic.

 

Se io fossi genitore di un* ragazz* gay credo che la cosa che mi starebbe più a cuore

sia d'ordine formativo: come aiutare questo ragazzo a formarsi degli strumenti

per vivere pienamente e bene la sua omosessualità? Credo che in un atteggiamento

del genere rientri anche la nota "protettiva" (che non può mai scomparire da un genitore).

 

Poiché sono moderatamente intellettualista, credo che mi preoccuperei che giunga alle azioni

avendo ben chiare le idee necessarie per supportarle. Il coraggio si forma però non solo con

la consapevolezza che bisogna credere e agire per ciò in cui si crede ma anche con un atteggiamento

di natura non-razionale, che credo possa essere favorito dal praticare bene uno sport:

il nuoto, ad esempio. Bisogna anche «sentire» fisicamente di poter contare su se stessi.

L'atteggiamento «studi, ti laurei, trovi un lavoro» e niente ti deve fare deflettere da questa strada,

proprio dei genitori di Igor, sarebbe anche il mio. Ma aggiungerei l'invito a seguire l'associazionismo

gay: per mille ragioni, che non credo di dover spiegare, non ultima delle quali avere una socialità

gay, o almeno la possibilità di formarsela. E nella scelta della Sede universitaria conterebbe molto

sapere se essa ha un qualche grado di collegamento gay, o per il luogo in cui si trova, o per tradizione

sulla quale si può contare o perché non è troppo decentrata da città in cui ci sia una vita gay o

associazionismo gay.

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Mother Fucker

Mia madre lo ha accettato,anche quando si parla di gay con i familiari cerca di difenderci a suo modo...

Mio padre non lo sa e non glielo posso dire e comunque sarebbe inutile...

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I miei da tre anni dal mio CO non si mettono ancora l'anima in pace; buttato due o tre volte fuori casa solo per il fatto di essere ( per loro credere di essere...) gay , e scenate che si ripetono con cadenza regolare. Ricordo che pur non accettando per nulla e vergognandosene molto per quello che avrebbero pensato o detto di loro i vicini o gli amici sono stati loro stessi a spargere da subito  la voce ... in pochi giorni in famiglia tutti sapevano , e praticamente tutti i loro amici ormai sanno di me senza che ovviamente io me ne faccia un problema . Proprio in questi giorni si assiste a qualche breve schiarita nei rapporti e nel modo di affrontare l'argomento omosessualità , di me e dei miei amici.  Spero non si tratti dell'ennesima pausa destinata presto a terminare come al solito con mia madre che ricomincia con la storia di adamo ed eva....

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oddio la storia di adamo ed eva  :asd: è la stessa che mi ha propinato mia mamma in mezzo a tutto il marasma di parole con cui mi ha letteralmente investito quando le ho detto che stavo con una ragazza -.-'' io mi sa che un CO vero e proprio del tipo "mamma guarda che sono lesbica" non glielo ho fatto infatti in una discussione le ho detto che comunque se mollavo la mia ragazza ne avrei trovata un altra e mi ha risposto con ''AH MA ALLORA SEI PROPRIO COSI'?!?!?!'' facendomi rimanere  :D 'ma non era abbastanza logico che tendo per quella parte?' i miei non credo l' abbiano ancora accettato (non ho idea se il fatto sia direttamente riconducibile alla stima che hanno della mia ragazza) i miei parenti non lo sanno e quando mi chiedono se ho il ragazzo preferisco rispondere che sono single per il momento. secondo me mia mamma preferirebbe trovarmi a letto con un ragazzo che solo vedermi abbracciare la mia ragazza  :rotfl: speriamo che prima o poi cambi  :asd:

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  • 1 month later...

Purtroppo i problemi ci sono e rimarranno sempre anche se ti accettano. Nel mio caso ho passato periodi bui dopo il coming out, anche se forzato, mentre ora c'è un clima di serenità apparente. Serenità apparente nel senso che sanno che sono gay, che sono fidanzato, che il week end lo passo dal mio fidanzato (ormai da due anni) e ora non fanno domande.. anzi non hanno mai domandato nulla proprio perché non condividono, accettano ma preferiscono non sapere. D'altronde loro sanno che io devo cominciare a fare la mia vita, a staccarmi sempre di più da casa e se ci pensiamo bene, la stessa cosa la fa anche una coppia etero. Domande in presenza dei miei genitori da parte di altre persone ce ne sono state.. eccome.. anche imbarazzanti. Ma ormai è la vita e con alcune rispondo con mezze verità, si sono fidanzato ma non è di qui

. Anche la nonna fa domande imbarazzanti del tipo: ma è una brava ragazza? è una donnaccia? ti rispetta? ecc ecc e miei genitori si rabbuiano, cambiano discorso, mi guardano come sconvolti. Ma io sono tranquillo (ora di più rispetto a prima) e rispondo semplicemente: si. Ci sono state anche voce che giravano in paese del tipo che io mi ero trasferito, che non mi si vedevano più ecc ma non le ho alimentate e anzi a seconda della persona che mi trovavo davanti rispondevo anche con schiettezza: beh.. o che non si esce con gli amici? Non studio per caso all'università ? insomma il classico tono del ma fatevi i cazzi vostri :look:

Niente è facile, la vita è così. Prima si soffre e poi si impara a conviverci o a combattere :)

I genitori si sa.. hanno sempre dei progetti per i figli, crescerli, vederli sposarsi, formare una famiglia, invecchiare serenamente.. ecc ed è normale, e ci rimangono peggio se hanno un figlio solo (io sono figlio unico). Ma poi penso che imparino a gestire la vita in un altro modo: siamo sempre i loro figli, dobbiamo sempre crescere, l'amore è lo stesso.

Difficile è se si tratta di una famiglia ben radicata negli ideali cattolici (un po' lo è anche la mia) però il tempo a quanto pare lenisce le cose. Quindi tu cerca di viverla serenamente, studia, dà gli esami, se sei innamorato, innamorati tranquillamente.. e i tuoi genitori vedranno che stai bene, sei sereno, produci i tuoi frutti e alla fine apprezzeranno e capiranno.

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La prima raccomandazione chi mi ha fatto mia madre è stata quella di non dirlo a mio padre onde evitare un infarto. :look:

Mah...Sinceramente non m'interessa cosa pensi mia madre di me. Lei dice che mi vuole bene e io non posso non crederle.

Le ho già spiegato che non intendo nascondere la mia vita, tanto meno rinunciarvi, e vedo che lei è infastidita dalla cosa.

 

Io me ne curo poco. Un giorno si è avvicinata al mio pc mentre sfogliavo foto di Taylor Lautner ( :) :) :)) e le ha

guardate insieme a me. ;)

E' rimasta un po' perplessa perché in lei non muore (e non morrà mai) la speranza che io "cambi" ma l'importante è che

non ne faccia una malattia.

Quando avrò un ragazzo non glielo nasconderò, anche se mi ha già detto che non sarà d'accordo per via dei tipi di rapporti,

per paura delle malattie :)

 

In linea di massima quindi non ci sono problemi in casa. Per lo meno, io sto bene. Quando lo saprà mio padre mi auguro non

gli venga un infarto come dice mia madre... :look:

 

PS: Per quanto riguarda le persone fuori dalla mia famiglia me ne interesso anche di meno. Mia madre sa che può parlarne con

chi vuole. Non è un problema. Tanto la gente se i cazzi altrui se li farà sempre, che si voglia o no...e mi risparmia anche qualche CO....

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  • 4 months later...

Mah mia madre non l'ho ancora capita  :)

 

E' stata la seconda persona cui l'ho detto e lei ha risposto che qualcosa aveva già capito da come io e la mia ragazza ci guardiamo (frequenta casa mia come amica da un pezzo). Lei l'ha sempre trovata molto interessante come persona e l'ha presa in modo abbastanza neutrale, all'inizio. Poi ogni tanto sbottava dicendo:mah,mi sembra una cosa così irreale, oppure faceva commenti che lasciavano trasparire che sperava mi trovassi un uomo e che questa fosse una storia non destinata a durare. In parte la capisco perchè fino ad adesso (ho 29 anni) ho avuto solo ragazzi e questa è stata una storia assolutamente imprevista. La cosa che mi da più fastidio è che non vuole assolutamente che si sappia in giro e storce il naso quando sico che bacio in pubblico perchè è terrorizzata che si sappia. Lei non ha mai badato a ciò che pensa la gente,se ne frega. Quindi fatico a comprendere. C'è da dire anche che quando mi sono lasciata è stata lei a consolarmi e a darmi buoni consigli per riconquistarla, c'è da dire che le posso parlare di noi tranquillamente,c'è da dire che è accettata in casa come una persona di famiglia e viene spesso a cena da noi. Però questo suo voler filtrare le informazioni che mi riguardano in famiglia e col mondo esterno mi infastidisce molto. Ci ho litigato 5 mesi per poterlo dire a mia sorella (di 15 anni) che per altro come sospettavo lo aveva capito da subito,e che le è affezionata e si fa coccolare come ha sempre fatto con tutti i miei ex :salut:

 

Mio padre dubito la prenderà bene,quando mai mi sarà concesso dirglielo dalla matriarca. Mah.  :lol: Ci capisco poco.

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Temo che i miei siano insopportabilmente taciturni a riguardo (i miei rapporti sentimentali con il mio ragazzo e la mia omosessualità, intendo), in presenza di parenti e amici (loro, non miei). Non lo vorrebbero dire neanche a mia sorella (ma a lei penso proprio che lo dirò io). Però sono informati, quindi se avessero una mente un po' più aperta potrebbero parlarne.

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