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Lingue straniere


stefan

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Cosa, Andrea o Ariele?

Andrea in italiano è *solo* maschile, visto che deriva dal greco "andros" che tra l'altro significa "uomo virile"

 

Infatti sbagliano i popoli germanici. Nikita, ad esempio,  è un nome russo che i tedeschi usano al femminile, ma in realtà è solo maschile.

 

io ho sempre amato imparare nuove lingue per ora come straniera conosco bene il francese , ma l'inglese mi attizza molto sentirlo parlare quindi lo stimolo ce l'ho  :)

 

A me piace un sacco l'accento britannico:D

Invece quelo nasale statunitense....mhhhh...molto meno :)

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Io parlo bene inglese e un po' tedesco, che vorrei decisamente migliorare. Altre lingue che mi piacerebbe studiare sono:

1. Russo

2. Francese

3. Hindi (non chiedetemi perchè  :))

Penso comunque che l'italiano sia una delle lingue più belle in assoluto....  :)

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Sto pensando d'iscrivermi a un corso di spagnolo o tedesco... Spendere centinaia di euro per una lingua così vicina all'italiano però mi sembra assurdo, quindi opterei per il tedesco. Rimango dell'idea che imparare la lingua sul posto valga più del corso di lingua con libri, listenings e lavagna... Ok che so benissimo l'inglese, ma non sapere altre lingue mi fa venire voglia di darmi fuoco, e soprattutto all'estero mi mette in imbarazzo!

Anche a me piacerebbe studiare Hindi!

 

p.s. ricordiamoci di evitare due post di fila, modificate il precedente e amen :)

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Io ho appena fatto un'annualità di hindi all'università  :) Bellissima la scrittura, grammatica tosta all'inizio ma per molte cose fattibile, pronuncia abbastanza impegnativa...però davvero una bella esperienza  :)

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Io parlo bene inglese e un po' tedesco, che vorrei decisamente migliorare. Altre lingue che mi piacerebbe studiare sono:

1. Russo

2. Francese

3. Hindi (non chiedetemi perché  ;))

Penso comunque che l'italiano sia una delle lingue più belle in assoluto....  :D

 

Bravo il russo è una lingua magnifica e molto musicale, al contrario delle voci gutturali che ci propinano nei film-.-

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@Sneg: sono pienamente d'accordo... il russo è una lingua molto musicale e melodica!!!

 

Wow!!! Mi ha sorpreso quest'interesse comune verso la lingua Hindi!!! Ma secondo voi è possibile/intelligente studiarla da autodidatti??

 

@Hanky: il tedesco è una lingua bellissima!! Però secondo me è una di quelle lingue per le quali una preparazione "da classe" è assolutamente necessaria (o eventualmente da autodidatti, ma ci vuole molta costanza e forza di volontà). Prima di tutto ha una grammatica molto 'puntuale' e quindi studiarla in classe serve a inquadrare quelle che sono le varie costruzioni grammaticali. Poi, essendo una lingua particolarmente amante di composti (alcuni spaventano di primo acchito per lunghezza e complessità), è bene avere la guida di un insegnante quando si comincia a famigliarizzare con essi... Es: "Schreibwarengeschäft".... piccola parolina per dire cartoleria :) (chiedo scusa se ho dimenticato qualche Umlaut)

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Wow!!! Mi ha sorpreso quest'interesse comune verso la lingua Hindi!!!

Kamasutra  :) (anche se è scritta in sanscrito, ma va be'),

comunque gli orientalisti mi dicono che l'Hindi non è cosí difficile come si pensa, molto piú facile di cinese, giapponese o arabo, ma non credo piú facile del tedesco.

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Sto pensando d'iscrivermi a un corso di spagnolo o tedesco... Spendere centinaia di euro per una lingua così vicina all'italiano però mi sembra assurdo, quindi opterei per il tedesco. Rimango dell'idea che imparare la lingua sul posto valga più del corso di lingua con libri, listenings e lavagna... Ok che so benissimo l'inglese, ma non sapere altre lingue mi fa venire voglia di darmi fuoco, e soprattutto all'estero mi mette in imbarazzo!

Anche a me piacerebbe studiare Hindi!

 

p.s. ricordiamoci di evitare due post di fila, modificate il precedente e amen :)

 

Occhio che lo Spagnolo è solo apparentemente molto simile all'Italiano. :)

 

Comunque fossi in te anch'io mi butterei sul Tedesco, è una lingua che mi affascina da sempre. :rotfl:

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Lo spagnolo un po' lo conosco perché quando ho fatto l'anno in America la famiglia che mi ha ospitato era di origini messicane (e poi vabbè, ho seguito il corso per la certificazione all'università ma nulla di che) mentre per il Tedesco partirei proprio da zero! Devo pensarci.

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Occhio che lo Spagnolo è solo apparentemente molto simile all'Italiano. :gha:

 

Che dici? E' uguale!

Qui in spagna quando non so una parola.. la provo a modificare dall'italiano e al 90% è quella!

Te lo dico perchè io non ho mai studiato spagnolo e in 2 settimana già lo parlucchiavo.

La cosa difficile dello spagnolo sono i tempi verbali, visto che ne ha di più dell'italiano!

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[...]  la lingua Hindi!!! Ma secondo voi è possibile/intelligente studiarla da autodidatti??

 

secondo me no, perché la lingua è la visione del mondo di una società. L'india ha una cultura molto lontana dalla nostra e secondo me anche se studi con un insegnante avrai solo un'idea parziale della lingua e del significato delle parole. Cioè secondo me quando si studiano lingue come il cinese, l'hindi, i termini tradotti sono spesso adattati all'italiano per renderli accessibili a noi (un po' come lo yoga, che è stato adattato), il significato vero delle parole poi è un altro, che se non conosci la cultura del posto e il modo di pensare ti sarà sempre estraneo.

Figuriamoci a studiare da soli...

 

Cioè lo puoi fare (io ho un dizionario italiano-wolof, wolof-italiano e ogni tanto me lo guardo) ma secondo me non sarà mai come studiare la lingua di una cultura più vicina alla nostra. Ti mancherà sempre qualcosa.

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Che dici? E' uguale!

Qui in spagna quando non so una parola.. la provo a modificare dall'italiano e al 90% è quella!

Te lo dico perché io non ho mai studiato spagnolo e in 2 settimana già lo parlucchiavo.

La cosa difficile dello spagnolo sono i tempi verbali, visto che ne ha di più dell'italiano!

 

Mi riferivo proprio alla grammatica, dato che Hanky parlava di studio.

E'complessa e il più delle volte non segue le stesse regole dell'Italiano.

 

La lingua parlata, anche non conoscendola, può essere comprensibilissima e questo lo so, sono stato in Erasmus 6 mesi a Pamplona e a parte rari casi non ho mai avuto problemi. :gha:

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Che dici? E' uguale!

Qui in spagna quando non so una parola.. la provo a modificare dall'italiano e al 90% è quella!

Te lo dico perché io non ho mai studiato spagnolo e in 2 settimana già lo parlucchiavo.

La cosa difficile dello spagnolo sono i tempi verbali, visto che ne ha di più dell'italiano!

 

Io, partendo quasi dallo stesso livello, capisco più il francese dello spagnolo :gha:

Il francese infatti ci ho messo abbastanza poco ad impararlo a livelli piuttosto buoni :asd:

 

Il mio obiettivo resta sempre l'inglese, spero di riuscire a trasferirmi per un po' in Englan prima o poi -.-

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Kamasutra   :sisi: (anche se è scritta in sanscrito, ma va be'),

comunque gli orientalisti mi dicono che l'Hindi non è cosí difficile come si pensa, molto piú facile di cinese, giapponese o arabo, ma non credo piú facile del tedesco.

 

 

Bhè almeno l'hindi è una ligua IE, credo che se tu voglia impararlo da autodidatta, puoi trovare il corso pubblicato da Hoepli con i cd :love:

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Bhè almeno l'hindi è una ligua IE, credo che se tu voglia impararlo da autodidatta, puoi trovare il corso pubblicato da Hoepli con i cd :sisi:

Si confermo, ho usato quello all'università ed è semplice da usare anche da autodidatta. L'unica cosa è che servirebbe prendere anche un vocabolario di hindi, visto che quello del libro non è totalmente sufficiente per tutti gli esercizi  :love:

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Che bello!!! Potremmo fare raduni di Hindi (ma prima tocca che mi compri il libro  :))!!!

Che mi dite invece dell'Urdu? è effetivamente molto simile all'Hindi?

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Si confermo, ho usato quello all'università ed è semplice da usare anche da autodidatta. L'unica cosa è che servirebbe prendere anche un vocabolario di hindi, visto che quello del libro non è totalmente sufficiente per tutti gli esercizi  :ok:

 

I libri Hoepli sono fatti bene, io ci studio il serbo-croato :)

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Che bello!!! Potremmo fare raduni di Hindi (ma prima tocca che mi compri il libro  :ok:)!!!

Che mi dite invece dell'Urdu? è effetivamente molto simile all'Hindi?

 

Io non sono uno specialista in lingue asiatiche, ma credo che tu possa trovare interessante quest'articolo :)

http://www.guidaindia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=864:urdu-laltra-faccia-della-hindi&catid=47:usi&Itemid=60

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Grazie mille Sneg per il link  :)!! L'articolo è interessante  :ok:!!

Riallacciandomi a quanto detto qualche post fa da Sunshine sul collegamento lingua-cultura, di cui la lingua è sicuramente l'espressione più immediata... ritenete che, in generale, studiare lingue di culture estremamente diverse dalla nostra sia realmente possibile? Per studiare intendo ovviamente arrivare a "fare propria" una lingua... Mi piacerebbe anche sapere se ritenete che, affinchè sia eventualmente possibile, si debbano proprio assorbire le relative culture o sia invece sufficiente "conoscerle". Non so se sono stato chiaro  :hm:

 

Ps: non so se fosse più appropriato aprire un nuovo topic, ma dato che mi sono riallacciato alla discussione di questo ho pensato di postare semplicemente qui....

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Studiare le lingue di culture molto diverse è certamente possibile, ma farlo senza conoscere neppure un po' la cultura lo rende molto arduo, non tanto a livello di studio inteso come regole/grammatica, ma a livello di utilizzo proprio, perché quando si arriva al punto di "fare propria" una lingua, come dici tu, il parlato dovrebbe venire spontaneo, non condizionato dal pensiero delle regole... Che solitamente è ciò che rende un parlante non nativo immediatamente riconoscibile.

 

Per spiegarmi un po' meglio ti faccio un esempio con il giapponese, che studio da molti anni.

Nella cultura giapponese sono centrali le nozioni di soto (il fuori) e uchi (ciò che è proprio). Queste nozioni si riflettono anche nelle strutture grammaticali e nel tipo di lessico utilizzato, per cui se non si capiscono si farà una confusione terribile con i termini.

Per dire, per indicare i rapporti di parentela (madri, padri, zii ecc) si usano di solito due parole diverse... Mamma si può dire "okasan" in un contesto soto, oppure "haha" in un contesto uchi. Se tu parli con tua madre, ti rivolgerai a lei come "okasan", perché in quel momento lei è "fuori" rispetto a te. Se invece parli con una terza persona di tua madre, ti riferisci a lei come "haha", perché stai parlando di qualcosa che ti è proprio, quindi tua madre in quel momento è uchi. Ovviamente invece la madre della persona con cui stai parlando è "okasan".

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Uh accidenti, e io che credevo che l'apettualità del verbo russo fosse filosofia :)

Certo che l'uomo a volte si complica la vita terribilmente!

Rimosso il quote totale del post precedente!

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Concordo con Lum: una conoscenza piena della lingua di un paese "altro", soprattutto in ambito traduttivo, non può prescindere da una conoscenza della cultura da cui si origina. Rimandendo in tema di Giapponese, vai a tradurre "mono no aware" solo col dizionario :)

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  • 2 months later...

che bella sorpresa che c'è una discussione proprio sulle lingue straniere, mi conferma che questo forum è meraviglioso, sembra la mia vita in tutto e per tutto!

Allora, sono laureato in lingue e letterature straniere moderne, indirizzo europeo, era il primo anno del cambiamento proprio quando mi iscrissi. Ho studiato inglese, tedesco e olandese, queste lingue le parlo e scrivo benissimo. Devo ringraziare il metodo di apprendimento della nostra facoltà che ci faceva incontrare studenti di italiano dei Paesi Bassi, Inghilterra e Germania che erano da noi per l'Erasmus, così eravamo motivati a parlare per conoscere meglio i Paesi di provenienza dei nostri coetanei. Anch'io sono stato borsista all'estero, quando sono entrato all'università non avevo mai studiato il tedesco e al terzo anno i miei docenti mi hanno mandato in Germania con il progetto Erasmus per studiare filologia germanica che ho superato brillantemente. Poi sono stato anche nei Paesi Bassi e in Belgio (Fiandre) con borse estive per l'olandese e in Inghilterra trascorro le vacanze tutta l'estate ogni anno. All'università ho studiato anche la storia e la geografia dei Paesi delle lingue del mio corso di laurea, e ciò mi ha permesso di comprendere meglio la loro letteratura e anche certi vocaboli.

Aggiungo una cosa importante: se i nostri nonni e bisnonni avessero vinto borse di studio all'estero, non ci sarebbero mai state guerre, perché conoscere nuovi Paesi porta a conoscere i popoli che vi abitano, e si scopre che esiste tanta ignoranza che diffonde banalità e luoghi comuni, persino ora nel 2011. All'estero nessuno mi ha preso in giro, perché la legge punisce ogni discriminazione, così c'è anche il pericolo di ritrovarsi una multa e gli abitanti sono educati, ma non per la paura di una multa, ma perché reduci da secoli di democrazia. L'Italia è all'età della pietra per la democrazia, ma questo è un altro argomento.

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Anche secondo me una lingua si impara veramente solo e soltanto sul campo. Sui libri, da autodidatta o non, è possibile farsi un'infarinatura, imparare l'impalcatura teorica, ma una lingua va oltre tutto ciò e ne ho fatto esperienza personale. Prima di venire in Deutschland avevo studiato il tedesco per un paio d'anni, la mia grammatica era pressocché perfetta e potevo vantare un livello "C1".

Poi arrivato in Germania mi resi conto che in realtà il mio vocabolario era estremamente limitato, o comunque non era quello che serviva, e che soprattutto non riuscivo a sostenere decentemente una comunicazione, o perché non capivo (i vari listening con la loro dizione perfetta servono poco o nulla) o perché reagivo agli "stimoli" comunicativi con una meccanicità e lentezza del tutto innaturali. wacko.gif

 

Studiare una lingua da sé è possibile, ma si arriva ad una conoscenza passiva, quella cioè che ti può servire per leggere un libro o capire sommariamente il TG, ma la comunicazione è tutt'altra cosa...

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Anche secondo me una lingua si impara veramente solo e soltanto sul campo. Sui libri, da autodidatta o non, è possibile farsi un'infarinatura, imparare l'impalcatura teorica, ma una lingua va oltre tutto ciò e ne ho fatto esperienza personale. Prima di venire in Deutschland avevo studiato il tedesco per un paio d'anni, la mia grammatica era pressocché perfetta e potevo vantare un livello "C1".

 

 

io invece vorrei contraddirti! Ho studiato inglese da autodidatta, ma diciamo nemmeno tanto, semplicemente ho iniziato col tradurre canzoni per imparare tanti nuovi verbi e parole.

All'inizio ascoltavo qualche programma in lingua originale (ma manco tanto), soprattutto ho letto il dizionario di inglese (ovviamente non tutto :D).

Beh, quando sono stato in Inghilterra non ho avuto nessunissimo problema a portare avanti le conversazioni in inglese, nonostante devo ammettere che non ho un vocabolario grandissimo.

Sarà anche che a me viene naturale imparare una lingua straniera (anche se ho studiato solo l'inglese) però ho sempre avuto naturalità ad apprendere le grammatiche e quant'altro senza dovermi sforzare, bastava una lettura e quello che avevo studiato l'avevo fatto mio.

Sarà anche dovuto al fatto che son sempre riuscito a ragionare sin dai primi studi in inglese, invece che in italiano con conseguente traduzione inglese.

Vabbè, tutto questo per dire che io non concordo con la tua tesi!

 

 

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Io penso che lo studio sia fondamentale. Non sto parlando del modo in cui le lingue vengono spesso oggi insegnate (con modelli che prendono esempio dalla spontaneità dell'apprendimento linguistico dallo 'contro' con una lingua). Ritengo che per arrivare a un livello intermedio-basso sia sufficiente studiare (ovvamiente uno studio serio e rigoroso della grammatica, degli aspetti culturali della lingua, della sintassi, di vocabolario). Tuttavia, per andare oltre a quel livello è necessario immergersi nella lingua, usandola e subendola nei paesi in cui viene parlata. In questo modo quello che si è imparato comincia ad avere senso, la mente inizia a produrre spontaneamente e velocemente frasi grammaticamente corrette, il vocabolario si amplia, la pronuncia e la comprensione verbale migliorano.

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io invece vorrei contraddirti! Ho studiato inglese da autodidatta, ma diciamo nemmeno tanto, semplicemente ho iniziato col tradurre canzoni per imparare tanti nuovi verbi e parole.

All'inizio ascoltavo qualche programma in lingua originale (ma manco tanto), soprattutto ho letto il dizionario di inglese (ovviamente non tutto :D).

Beh, quando sono stato in Inghilterra non ho avuto nessunissimo problema a portare avanti le conversazioni in inglese, nonostante devo ammettere che non ho un vocabolario grandissimo.

Sarà anche che a me viene naturale imparare una lingua straniera (anche se ho studiato solo l'inglese) però ho sempre avuto naturalità ad apprendere le grammatiche e quant'altro senza dovermi sforzare, bastava una lettura e quello che avevo studiato l'avevo fatto mio.

Sarà anche dovuto al fatto che son sempre riuscito a ragionare sin dai primi studi in inglese, invece che in italiano con conseguente traduzione inglese.

Vabbè, tutto questo per dire che io non concordo con la tua tesi!

 

 

è consentito dissentire grin.gif

 

comunque boh, sarà che l'inglese è un caso particolare rispetto alle lingue di cui si è parlato sopra, considerato che in un modo o nell'altro ci siamo "immersi" comunque e che l'abbiamo studiato sin da piccoli...

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Forse anche quello che dici tu è vero, però conosco un ragazzo che ha studiato il Giapponese da autodidatta e lo sa alla perfezione! Infatti riesce a tradurre anime e manga direttamente dal giapponese... secondo me ci vogliono qualità particolari!

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Se uno vuole imparare una lingua da solo aiuta tantissimo guardare film/telefilm in quella lingua.

 

Almeno per me con lo spagnolo sta funzionando alla grande.

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Se uno vuole imparare una lingua da solo aiuta tantissimo guardare film/telefilm in quella lingua.

 

Almeno per me con lo spagnolo sta funzionando alla grande.

 

hai ragione, io lo spagnolo non l'ho mai studiato, ma guardando i video su youtube, capisco tutto, anche senza sottotitoli.

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