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Lingue straniere


stefan

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Chi di voi studia lingue straniere o all'univerità o da autodidatta?

 

Io non sono iscritto a lingue ma le studio per passione.

 

Ho iniziato con la lingua serba e da poco sto provando anche il turco e l'albanese.

 

Voi che lingua studiate o parlate?

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HaNKy87PaNKY

(Ti ho cambiato leggermente il titolo del topic)

 

Io oltre all'italiano parlo inglese. L'ho studiato dalla terza elementare in poi, università compresa, e ho fatto un anno negli States durante le superiori. Lo parlo a un ottimo livello anche perché è una lingua che mi piace molto, anche se devo dire che ho qualche problema col british english perché non riesco a capire la patata in bocca con cui parlano, quindi mi trovo meglio con l'americano. Ultimamente pratico poco il parlato e credo si senta, mentre lo scritto non ha nessun problema.

 

Se non avessi studiato spettacolo avrei sicuramente scelto lingue, ma più per interesse personale e per viaggiare che per finire a fare l'interprete o il traduttore.

 

A volte tento di iniziare dei podcast gratuiti di corsi di lingua (francese, svedese e giapponese), ma non ho la costanza di andare oltre le prime lezione :)

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Io non sono mai riuscire a imparare veramente le lingue straniere colla didattica «situazionale» (se ancora si

chiama così) che ormai è universalmente diffusa. Sono sempre riuscito a impararle solo con una base piuttosto

forte di insegnamento tradizionale, di tipo sistematico, oppure andando all'estero.

Così, pur avendo studiato inglese e tedesco, li ho disimparati, o al massimo

smozzico qualche parola o frase, tanto quanto basta per fare l'idiota internazionale.

In tutti i Goethe-Institut d'Italia il metodo situazionale impera con

una rigidità assolutamente teutonica. Parlo e scrivo senza problemi il francese, che

ho studiato in Francia e poi al Centre Culturel Français di Roma che ha un'ottima duttilità e varietà

d'insegnamento. I podcast e metodi similari mi annoiano mortalmente.

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Frattaglia

Cosa si intende come didattica situazionale? I colloqui?

Secondo me bisogna partire con una buona base della grammatica, ma è altrettanto utile far provare allo studente delle situazioni reali.

Uhm, non penso di riuscire a esprimere quello che intendevo.

 

Comunque parlo un buon inglese (direi ottimo, ma sicuramente è più scarso di Hanky qua sopra :D), ho studiato francese ma non ricordo nulla, mi piacerebbe imparare il tedesco.

Prima o poi lo farò. :)

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Il metodo situazionale è quello che si basa sulla parcellizazione delle regole grammaticali e sintattiche

che vengono applicate a frasi esemplificative, o semplici conversazioni, o brevi testi, da impararsi in

altrettante lezioni. E' un metodo che esalta la conversazione, la parola, ma frustra ogni esigenza

sistematica, o anche solo generale. Per il tedesco è una follia. In ogni caso con me non funziona.

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HaNKy87PaNKY

Io ritengo che sia un metodo utile per un utilizzo a breve termine in ambito scolastico, ma perde di senso nel momento in cui bisogna allontanarsi dalla costruzione "Joanna is at the news-stand" e bisogna buttarsi in una vera conversazione. Lo dimostra il fatto che gente che studia una lingua per anni non riesce a sostenere una normale conversazione. Ah dimenticavo di dire che conosco anche un po' di spagnolo anche se non l'ho mai studiato, ma che ho imparato ascoltando la mia prima famiglia ospitante in America e poi praticandolo durante i viaggetti in Spagna.

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Secondo me ci vorrebbe una via di mezzo, perché limitarsi alla grammatica non basta. Dal canto mio, quello che veramente mi aiuta a fare il salto di qualità con le lingue è leggere, leggere, leggere. Il che spiega perché non progredisco nel giapponese, ancora non conosco abbastanza ideogrammi.

 

Comunque, conosco molto bene il portoghese, ho un livello C1 ma vorrei fare l'esame anche per il C2.

Parlo bene anche l'inglese, ma la mia pronuncia è pessima perché non ho mai avuto occasione di praticarlo con madrelingua.

Studio da anni il giapponese, dopo 3 mesi sul posto riesco a sostenere una conversazione elementare ma sono ancora lontana dal livello che vorrei.

Ho studiato (poco) il francese, mi piacerebbe approfondire. Lo spagnolo lo capisco abbastanza bene ma non lo parlo, però quando mi è capitato di andare in Spagna non ho avuto problemi le rare volte che ho dovuto comunicare (di solito se ne occupa mia sorella che è praticamente bilingue).

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A me piacciono molto le lingue, tant'è che ho deciso di farne il mio percorso di studi e (spero) il mio futuro lavoro.

Studio Lingue (con specializzazione in ambito economico) a Milano, come lingue ho scelto Inglese e Russo.

L'inglese mi pare di saperlo piuttosto bene, non è impeccabile, ma rispetto a molti studenti di lingue che ho la possibilità di sentire quotidianamente, posso dire di essere ad un buon livello di conoscenza. Tra l'altro ho la fortuna di poter praticare la lingua molto spesso essendo che collaboro con una associazione che si occupa di accogliere e far integrare gli studenti stranieri in ERASMUS (llp) qui nella mia università (infatti ho molti amici stranieri).

Il Russo l'ho scelto in primis perchè mi interessava conoscere la grammatica e la sintassi di una lingua di origine slava, in secondo luogo perchè mi interessava la cultura del paese, e per ultimo il fatto che ai giorni nostri conoscere una lingua (seppur ESTREMAMENTE difficile) come è il Russo è estremamente qualificante su un curriculum.

Inoltre studio da tre anni spagnolo presso l'instituto Cervantes, e devo dire che mi trovo piuttosto bene (al pià presto darò il DELE 4, il terzo se vogliamo parlare della vecchia organizzazione, l'ultimo per intendersi XD). Il livello di insegnamento è molto buono, poi ovviamente dipende anche dall'impegno che uno decide di metterci. Fortunatamente lo spagnolo è una lingua che mi riesce particolarmente facile (sarà perchè ho origini Colombiane?) e quindi non mi richiede un particolare sforzo.

A inizio anno avevo deciso di iniziare anche a seguire il corso di Norvegese in Statale, e l'ho fatto per un semestre. L'ho trovato una lingua estremamente facile (e poi non vedevo l'ora di vedere come era una lingua norrena  :ok:), pronuncia a parte. purtroppo per mancanza di tempo ho deciso di abbandonarlo, con l'intenzione di riprenderlo a settembre quando andrò in Erasmus in Lituania, mettendolo nel mio piano di studi alla Vilnius University  ;)

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Dark_Ansem

io parlo inglese a livello quasi eccellente ed un piccolo tedesco, putroppo.

mi piacerebbe imparare a parlare spagnolo, francese, russo e giapponese!

putroppo il tempo non basta XD però, con una ricerchina su Internet, ho visto che esistono software pluripremiati diversi dalla stupida Rosetta Stone per imparare. peccato che costino 1 occhio!

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Diciamo che parlo inglese abbastanza bene e non ero male in francese ma ho ormai perduto gran parte di quello che avevo imparato ;)

Ho poi il desiderio sfrenato di imparare il tedesco.

 

Sono inoltre d'accordo con Isher sul metodo: riesco molto meglio ad imparare a tavolino la grammatica e poi applicarla invece di un approcio immediato alla pratica che limita esclusivamente a situazioni che conosci ma non permette di espandersi autonomamente verso altri contesti.

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Giapponese, al momento ad un livello intermedio, anche se con qualche dubbio sulla lingua parlata e su certi argomenti che dovrebbero in teoria essere di base, ma sui quali mi dispero ancora.

Inglese perche' ci sono due annualita' all'universita', un po' a fatica, anche se sono consapevole che si tratti di una lingua fondamentale. Il mio guaio e' la pronuncia, da rispolverare dopo circa 10 anni :gha:

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Io del giapponese studiato all'università non ricordo assolutamente niente, ho imparato più in 3 mesi sul posto che in 3 anni di uni...

Soprattutto il metodo d'insegnamento degli ideogrammi fa acqua imho.

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Mother Fucker

Io ho studiato per diversi anni l'inglese con la partecipazione a vari corsi e devo dire che me la cavavo bene sopratutto con la comprensione,tuttavia sono passato due anni dall'ultimo corso e mi sento arrugginito.

Ho studiato anche un pò di spagnolo quest'anno con una ragazza spagnola che era qui in erasmus.

Da ottobre ho deciso di seguire un corso di spagnolo e di francese,ci sono buoni istituti a Napoli,solo che non ho ancora deciso con quale iniziare per prima.

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Io sarei curiosa di sentir parlare tutte queste persone che affermano di parlare inglese a un livello ottimo o eccellente. Troppe ne ho sentite che sbandierano questo bellissimo "me la cavo" e poi non sono in grado di affrontare un semplice dialogo. La gente e' convinta che l'inglese sia quello che si impara a scuola. Io ho a che fare tutti i giorni della mia vita con italiani ignoranti che si traducono la frase in testa mantenendo la costruzione italiana e escono fuori con certi obbrobri che ci sarebbe da sbattergli ripetutamente un libro di grammatica in testa.

/rant over

Inutile specificare che io parlo inglese fluente dal momento che vivo a Londra, o forse si', va specificato perche' e' pieno di italiani che vivono a Londra ma frequentando solo altri italiani sono fermi al livello scolastico sopracitato.

 

Ho una laurea in lingue, e ho fatto quattro anni di tedesco, arrivando grazie a un paio di viaggi a parlarlo fluentemente. Purtroppo l'ultimo di quei viaggi e' stato 7 anni fa - fatevi due conti e capirete che ho perso tutto il mio tedesco, senza la possibilita' di praticarlo. Per me, personalmente, funziona molto la conversazione e l'ascolto per imparare una lingua, ma prima devo avere delle basi grammaticali, apprese secondo il metodo "situazionale" menzionato da Isher. All'universita' ho dovuto ripetere il corso di tedesco base, perche' la prima docente che ho avuto non si spreco' minimamente a spiegare la grammatica. Dal momento che tre quarti della classe avevano gia' studiato tedesco alle superiori, le sue lezioni erano semplicemente un elenco di vocaboli da imparare. Credo di non aver nemmeno provato a dare l'esame. L'anno dopo il docente e' cambiato, e miracolo dei miracoli ha spiegato le regole grammaticali, di cui io fino a quel momento non sapevo assolutamente niente. Morale della favola all'esame presi 26 o 27 se non sbaglio, dopodiche' sono andata avanti senza problemi. Tie'.

 

Francese lo feci alle medie e nonostante non mi piaccia come lingua, all'universita' ho sostenuto due opzionali di francese senza nessuna preparazione e ho preso dei voti soddisfacenti senza grosso sforzo.

Lo spagnolo lo capisco abbastanza ma non lo parlo, infatti evito di far capire alle persone spagnole che le comprendo, altrimenti si aspetterebbero che io risponda nella loro lingua, e non sono in grado (anche perche' non ho le sopracitate basi di grammatica, non l'ho mai studiato).

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Frattaglia

Io sarei curiosa di sentir parlare tutte queste persone che affermano di parlare inglese a un livello ottimo o eccellente. Troppe ne ho sentite che sbandierano questo bellissimo "me la cavo" e poi non sono in grado di affrontare un semplice dialogo. La gente e' convinta che l'inglese sia quello che si impara a scuola. Io ho a che fare tutti i giorni della mia vita con italiani ignoranti che si traducono la frase in testa mantenendo la costruzione italiana e escono fuori con certi obbrobri che ci sarebbe da sbattergli ripetutamente un libro di grammatica in testa.

/rant over

Inutile specificare che io parlo inglese fluente dal momento che vivo a Londra, o forse si', va specificato perche' e' pieno di italiani che vivono a Londra ma frequentando solo altri italiani sono fermi al livello scolastico sopracitato.

 

E infatti l'ho detto, io a livello ottimo non ci arrivo  :gha:

Ho un vocabolario ampio, tendenzialmente le mie frasi non sono costruite sulla base di traduzioni dall'italiano però effettivamente si nota che non sono inglese madrelingua. Ho l'abitudine di scrivere sempre frasi molto lunghe, mentre l'inglese invece le fa sempre molto più spezzettate quindi...insomma, si vede quando scrivo su internet che non provengo da un paese anglofono.

Più che altro la mia difficoltà è la pronuncia. Leggo e scrivo molto (frequento anche forum stranieri, che spesso sono ben lontani dall'inglese scolastico che si impara, ma oltre a questo studio praticamente solo su testi inglesi), però oggettivamente non mi capita spesso (volendo fare una media... un paio di volte al mese, sporadicamente?) di parlarlo. Non lo parlo ottimamente, ma sicuramente sono ben lontano dall'inglese maccheronico!

Mi piacerebbe sicuramente perfezionarlo, quello si. :asd:

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Io inglese l'ho parlato praticamente solo mentre ero all'estero, mentre sono in Italia non mi capita mai o al massimo se mi capita di dare indicazioni a un turista.

Ora che sono stata in Giappone è stato quasi obbligatorio, visto che nessuno aveva un livello decente di giapponese, e ho capito e mi son fatta capire da persone di almeno 10 nazionalità diverse XD certo c'è chi lo sa meglio di me, ma penso di essere decisamente al disopra dell'italiano medio. L'unico mio problema è la pronuncia, quella sì che fa veramente schifo. Prima o poi devo decidermi a prendere qualche certificazione.

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Mother Fucker

Beh alla fine l'unico vero modo per imparare bene una lingua è farlo vivendo all'estero.

Fare dei corsi qui può servire per imparare bene la grammatica e avere una base orale che può essere anche buona,in base poi al tipo di corso e al grado di apprendimento della singola persona.

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Beh alla fine l'unico vero modo per imparare bene una lingua è farlo vivendo all'estero.

non concordo con questo, a me da' molto fastidio la gente che mi chiede se parlavo inglese prima di trasferirmi a Londra. certo che lo parlavo, ed era al 100% corretto anche prima.

io la prima volta che ho fatto un viaggio in un paese di lingua inglese e' stato nel 1998 per una settimana. nel 1999 ho fatto un'altra settimana. sempre con i miei genitori. Nel 2000 ho iniziato l'universita' e la mia docente, americana, ha dato per scontato che avessi fatto esperienze di vita all'estero, ci e' rimasta di sale quando le ho detto che il tempo totale da me passato all'estero ammontava a due settimane.

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Mother Fucker

Come ho anche detto,molto dipende dalle capacità di apprendimento di ognuno di noi.

Ad esempio io andavo molto bene sia a scuola che fuori,all'ultimo corso di inglese che ho fatto ero il più bravo e la prof. americana si complimentava.

Però per una conoscenza completa della lingua ci vuole almeno qualche mese in inghilterra o America,parlando dell'inglese ad esempio.

Un mio amico vive la da un anno e lo parla bene(escluso l'accento) e prima non riusciva a dire manco una frase.

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Io, e stento a crederlo io stesso, sono del parere che una persona debba essere "portata" per le lingue straniere.

Conosco persone che hanno vissuto uno o più anni all'estero e, una volta tornati in Italia, parlano come o peggio di prima. Ovvio, sapranno qualche phrasal verb in più o qualche espressione idiomatica in più, ma se non sai costruire una frase, ti serve ben poco.

 

Ovvio, sperare di arrivare a un livello OTTIMO in lingue assurdamente difficili come il Russo rimanendo qui in Italia è impensabile.

Alla fine l'inglese, checchè se ne dica, è una lingua abbastanza facile (mi riferisco alle basi grammaticali ovviamente), e cercano di propinartelo in tutte le salse, in tutti i modi e in ogni momento. è chiaro che poi ognuno lo deve coltivare e lo fa suo secondo il suo interesse e le sue capacità.

Per il Russo e per altre lingue (il Finlandese? il Giapponese? smentiscimi Lum se dico una boiata) non funziona proprio così per diversi motivi

non per ultimo il fatto che sono appunto lingue il cui interesse vine con gli anni, di certo uno a 5 anni decide di mettersi a studiare Cinese per diletto o perchè fa un corso all'asilo, e sappiamo tutti che le lingue si apprendono molto più velocemente quando si è più giovani.  :gha:

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Frugale978

Il kebab (arabo  كباب, kebāb cioè "carne arrostita", turco  kebap) è un piatto, a base di carne, tipico della gastronomia turca, persiana e araba, divenuto popolare in America settentrionale e in Europa occidentale grazie all'immigrazione proveniente dal Medio Oriente.

 

Fonte: Wikiedia  :asd:

 

A forza di mangiarlo magari almeno la ricetta la imparo  :gha:

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Io ho studiato inglese alle superiori e un pochino all'università, ma non mi piace e neanche ho modo di praticarlo. Mentre invece adoro lo spagnolo e lo sto imparando abbastanza bene perchè ho fatto un corso A1 prima di partire per l'erasmus in Spagna e un A2 qui in spagna, considerando che vivo qui da 8 mesi, posso dire di avere imparato tanto e posso tranquillamente affrontare una conversazione in Spagnolo. :asd: Ho intenzione di continuare a studiare anche dopo. Una lingua che invece non ho mai studiato, ma che mi piacerebbe studiare è in tedesco. Mi sarebbe utile anche per il fatto che studio filosofia.  :gha:

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Io, e stento a crederlo io stesso, sono del parere che una persona debba essere "portata" per le lingue straniere.

Conosco persone che hanno vissuto uno o più anni all'estero e, una volta tornati in Italia, parlano come o peggio di prima. Ovvio, sapranno qualche phrasal verb in più o qualche espressione idiomatica in più, ma se non sai costruire una frase, ti serve ben poco.

 

Oddio, dipende. Per esempio mia sorella (che studia lingue pure lei) è più portata di me, perché per esempio riesce a riprodurre meglio le pronunce - quando parla spagnolo ha zero accento italiano. Io invece faccio più fatica, ma nonostante tutto riesco a raggiungere dei buoni livelli.

 

Ovvio, sperare di arrivare a un livello OTTIMO in lingue assurdamente difficili come il Russo rimanendo qui in Italia è impensabile.

Alla fine l'inglese, checchè se ne dica, è una lingua abbastanza facile (mi riferisco alle basi grammaticali ovviamente), e cercano di propinartelo in tutte le salse, in tutti i modi e in ogni momento. è chiaro che poi ognuno lo deve coltivare e lo fa suo secondo il suo interesse e le sue capacità.

 

Conosco persone che parlano un buon giapponese senza essere mai state in Giappone, o per periodi non significativi. E personalmente non penso ci siano lingue più difficili di altre, è solo che ne abbiamo una percezione diversa. Per un italiano lo spagnolo sembra più semplice perché appartentendo allo stesso gruppo linguistico ha molte regole in comune. Per il giapponese, per dire, devi arrivare a "pensare" in modo differente per padroneggiare la lingua, ma non è che sia più difficile in sé.

C'è un tizio che ha imparato il giapponese in un anno e mezzo senza esserci mai andato, seguendo il metodo dell'immersione totale. Per me è un po' estremo (e poi a me interessano anche alcuni aspetti grammaticali che lui tralascia), ma è un metodo che può funzionare.

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Ma l'immersione totale credo sia estremamente cara, oppure ci sono attualmente tariffe abbordabili?

Credo che un'immersione totale duri di media 8 ore al giorno, non credo di più, e sapevo che ci fossero pacchetti

di 4 settimane (non so se contemplanti il sabato e la domenica).

 

So anche che l'immersione totale si perde come acqua fresca. Suppongo che debba poi essere utilizzata come

trampolino di lancio per uno stage all'estero, o per un corso di studio regolare, con un impegno orario settimanale

normale, in Italia.

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L'immersione totale che intendo io (e il tipo in questione) si fa a casa, non a scuola, e dovrebbe andare avanti per 18 ore al giorno almeno, per quello dicevo che è estrema XD

A questo punto metto il link, così vi rendete conto di cosa s'intende: AJATT. Antimoon invece è il sito dal quale ha preso ispirazione.

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