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23/03 Pronuncia della Corte Cost. sulla leggettimità di rifiuto ai matrimoni gay


lux

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Il 23 marzo prossimo la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittimità del rifiuto ricevuto da parte di alcune coppie che si erano rivolte al proprio comune chiedendo le pubblicazioni matrimoniali. A dare la notizia è stato l'avvocato Antonio Rotelli durante il secondo e ultimo giorno del terzo congresso nazionale dell'associazione radicale Certi Diritti. Diverse coppie gay in diverse città d'Italia, aderendo alla Campagna di Affermazione Civile lanciata da Certi Diritti e Rete Lenford.

 

Fonte: gay.it

 

 

È interessante pensare che qualsiasi esito ci sarà, farà comunque scalpore.

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Fabio Castorino

Io ho paura di questa sentenza: un pronunciamento negativo sarebbe una delusione, ma uno positivo potrebbe costituire un pericolo ancora maggiore, in quanto i clericali potrebbero reagire tentando un colpo di Stato per cancellare tutte le istituzioni laiche e trasformare definitivamente l'Italia in una teocrazia; inoltre potrebbero sfogare la loro frustrazione per non poter più impedire i matrimoni gay lanciando una campagna di odio e di violenza contro gli omosessuali, ovviamente tutto in nome della "difesa della famiglia".

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orodeglistupidi

La Chiesa non agirebbe mai con il clamore di un colpo di Stato, è sempre molto subdola.

 

Poi vedo difficile incrementare ulteriormente le campagne omofobe. Nel caso, avrei una scusa per iscrivermi una buona volta in palestra.  :P

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In qualunque caso è una grande notizia.

 

Possibilità:

 

1)la Corte interpreterà in modo restrittivo l’art. 29, trasformando la “naturalità”, che per i nostri Costituenti era razionalità e ragionevolezza, in una specie di mostruoso comandamento moralistico, anticamera dello stato etico, che sarebbe la tomba della libertà di tutti, non certo solo dei gay.

 

2)la Corte accederà a una interpretazione storica ed evolutiva – e quindi più neutrale rispetto alle nuove esigenze emerse con la visibilità delle coppie gay – di questo principio costituzionale, tenendo conto del fatto, come la Corte ha già fatto in passato, che sia la famiglia che il matrimonio in Italia sono profondamente cambiati negli ultimi 60 anni e continueranno certamente a cambiare.

 

3)la Corte si limiterà a raccomandare al legislatore modifiche al diritto di famiglia o – più probabilmente – l’istituzione di una qualche forma di unione civile, tenuto conto anche della necessità, impostaci dall’art. 117 della nostra Costituzione, che l’ordinamento italiano si adegui alle disposizioni europee. Dall’Europa non ci arrivano solo raccomandazioni o appelli politici, ma vere e proprie norme come l’art. 9 della Carta di Nizza, recentemente recepita nel Trattato di Lisbona, che ci chiedono di provvedere al riconoscimento in una qualche forma delle coppie gay.

 

(riferimento: rete Lenford)

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È interessante pensare che qualsiasi esito ci sarà, farà comunque scalpore.

 

Forse quello che intendevi dire è che qualsiasi esito ci sarà, passerà comunque in sordina sui (tele)giornali y/y?

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Con te non c'è gusto ad usare il sarcasmo nascosto :sbav:

 

Voglio essere (utopisticamente) ottimista sul fatto che ne daranno per lo meno notizia :D

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Io ho paura di questa sentenza: un pronunciamento negativo sarebbe una delusione, ma uno positivo potrebbe costituire un pericolo ancora maggiore, in quanto i clericali potrebbero reagire tentando un colpo di Stato per cancellare tutte le istituzioni laiche e trasformare definitivamente l'Italia in una teocrazia; inoltre potrebbero sfogare la loro frustrazione per non poter più impedire i matrimoni gay lanciando una campagna di odio e di violenza contro gli omosessuali, ovviamente tutto in nome della "difesa della famiglia".

 

 

e sarà in quel preciso istante che io uscirò vestito color arcobaleno... :sbav:

 

io sono un uomo LIBERO :D

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Secondo me, comunque vada, su parte dei giornali e in rete la notizia circolerà (ovviamente), e in televisione credo proprio ne parlarenno, non foss'altro per organizzare l'ennesimo dibattito da pseudo-talk show e dar modo a politici e opinionisti di centrodestra (e immagino alla Binetti) di indignarsi, o cantare vittoria, a seconda.

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  • 1 month later...

La Corte Costituzionale si proncuncerà il 23 marzo sulla questione di legittimità costituzionale inerente le norme che non consentono alle persone di orientamento omosessuale di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso.

 

Ad aprile 2009 il tribunale di Venezia aveva considerato fondate le ragioni di una coppia gay che chiedeva di accedere all'istituto del matrimonio e per questo ha deciso il rinvio alla Corte Costiuzionale.

Qui il testo dell'ordinanza del tribunale di Venezia:

http://www.altalex.com/index.php?idnot=45870

 

Lo stesso aveva poi fatto ad agosto 2009 il tribunale di Trento rinviando alla Corte Costiuzionale la richiesta di accedere al matrimonio di una seconda coppia(questa volta di lesbiche) considerandola fondata.

 

A queste se ne sono aggiunte poi diverse altre.

 

Ora dovrebbe arrivare il verdetto della Corte Costituzionale atteso per il 23 marzo:

FIRENZE - La corte costituzionale si pronuncera' il prossimo 23 marzo sui matrimoni gay. Ci sono almeno 30 coppie che, di fronte al rifiuto dei comuni di fare le pubblicazioni, si sono rivolti alla suprema corte.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Gay-consulta-pronuncera-marzo/19-03-2010/1-A_000091160.shtml

 

Se ci fosse un parere positivo della Corte Costituzionale ci sarebbe un'intoduzione dei matrimoni omosessuali per via giurisprudenziale tramite la Corte Costituzionale.

 

Personalmente però andrei cauto e non mi lascerei andare a facili illusioni, comunque il 23 si vedrà.

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abstractio86

Io vedo un pericolo ancora maggiore: nel caso in cui la corte dovesse dichiarare incostituzionali le norme che regolano l'istituzione del matrimonio in Italia, con conseguente possibilità per le coppie dello stesso sesso di poter contrarre matrimonio, la maggioranza di governo prenderebbe l'iniziativa di una riforma di modifica della carta costituzionale, ad esempio specificando che il matrimonio si possa celebrare solo e soltanto tra un uomo ed una donna.

In quel caso, anche se l'opposizione dovesse osteggiare la riforma (cosa non scontata) facendola votare a maggioranza semplice (meno dei due terzi del parlamento), un eventuale referendum abrogativo non avrebbe alcuna possibilità di successo. Ciò significherebbe dire addio ad ogni speranza di diritti per i prossimi cinquant'anni.

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È interessante pensare che qualsiasi esito ci sarà, farà comunque scalpore.

Forse quello che intendevi dire è che qualsiasi esito ci sarà, passerà comunque in sordina sui (tele)giornali y/y?

 

In effetti basta vedere la risonanza che neanche la parte web dei media ha dato alla decisione che verrà presa oggi .. :sisi:

 

In quel caso, anche se l'opposizione dovesse osteggiare la riforma (cosa non scontata) facendola votare a maggioranza semplice (meno dei due terzi del parlamento), un eventuale referendum abrogativo non avrebbe alcuna possibilità di successo. Ciò significherebbe dire addio ad ogni speranza di diritti per i prossimi cinquant'anni.

[semi-ot]Ma la Costituzione non può essere modificata unicamente con doppio passaggio alla Camera e con i 2/3 assoluti a favore? Non penso abbiano le ... di farlo.[/semi-ot]

 

Link rassegna stampa in tempo reale

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Ne parla Il Giornale...ovviamente per far constatare il fatto che la Presidenza

del Consiglio si è costituita a mezzo dell'Avvocatura di Stato contro una decisione

favorevole al matrimonio gay :sisi:

 

L'Avvocato di Stato ha perorato l'inammissibilità del ricorso e la difesa delle prerogative

del Parlamento di fronte alla possibilità di una sentenza il cui dispositivo costituirebbe una

manipolazione del tessuto normativo.

 

Il Relatore nominato è Alessandro Criscuolo, membro eletto dalla Cassazione, di cui era

Presidente di Sezione, già membro togato del CSM, penalista e civilista e Presidente della

Associazione Nazionale Magistrati. Qui un breve curriculum nel giorno del suo insediamento:

http://www.cortecostituzionale.it/documenti/informazione/eventi/cris_54_56.pdf

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Guest Staralfur_84

pps: ho controllato, la causa è la seconda in ruolo della giornata.. ovvero non dovrebbe mancare molto alla pronuncia!!

 

edit: non è vero.. la Corte si ritirerà in camera di consiglio solo alle 17  :sisi:

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Aggiornamento:

"La Carta di Nizza - ha sottolineato l'avvocato Vittorio Angiolini - impone una diversa lettura delle norme che regolano questa materia". "I diritti - ha aggiunto la collega Marilisa D'Amico - non possono essere di serie A e di serie B. Il diritto a esprimere il proprio orientamento sessuale non si può fermare di fronte all'istituto più importante per il suo esercizio". E' contraddittorio, poi, ha detto l'avvocato Massimo Clara, il fatto che un uomo che si sottoponga all'intervento chirurgico possa ottere un cambio di status legale e sposarsi, mentre due uomini non possano farlo. "La natura - ha aggiunto - cambia con la storia e i costumi". " E' una concezione povera e meschina - ha concluso - quella che dice che questo nuovo matrimonio danneggerebbe quello vecchio".

 

La Carta di Nizza non impone il riconoscimento del matrimonio gay, al massimo lo incoraggia.

E' questa la tesi avanzata da Gabriella Palmieri, dell'avvocatura dello Stato di fronte alla Corte costituzionale nel procedimento sul riconoscimento dei matrimoni gay.

"A livello internazionale non è previsto alcun obbligo a riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Non lo chiede la normativa comunitaria, né la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, né la Carta di Nizza. A livello europeo si registra una pluralità di scelta negli ordinamenti dei diversi Paesi. Anche la Carta di Nizza afferma che la competenza finale è comunque del legislatore nazionale".

"Esiste un nucleo essenziale - ha proseguito - di interpretazione univoca della norma. Immaginare una lettura evolutiva della norma non vuol dire considerare la norma in bianco o illegittima per intervenuto mutamento dei costumi".

 

Fonte: Virgilio.It

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Solo per la precisione: Ainis fa un mucchio di confusione sui paesi dove è

in vigore il matrimonio gay...

Sta di fatto che il matrimonio omosessuale viene consentito in Belgio, Olanda, Spagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Islanda, nonché in 4 Stati americani.

In realtà in Finlandia, Danimarca e Islanda non c'è il matrimonio gay, c'è

invece in Canada e Sudafrica. Mentre gli stati americani che consento il

matrimonio gay non sono quattro ma cinque.

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upgrade:

 

I giudici della Corte costituzionale sono riuniti in camera di consiglio al Palazzo della Consulta, per discutere sulle decisioni da prendere in merito alle dieci cause poste a ruolo e illustrate in udienza questa mattina, tra cui quella più attesa sui matrimoni fra individui dello stesso sesso. La camera di consiglio, iniziata alle 17;30, dovrebbe protrarsi per un paio d'ore e poi essere aggiornata a domani. Se si seguirà l'ordine di illustrazione tenuto stamani in udienza, il caso delle nozze tra coppie gay sarà il secondo ad essere discusso. La sentenza, dunque, potrebbe essere emessa in serata oppure slittare a domani.

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Grazie del link Hinzelmann.

Spero vivamente che si sappia qualcosa di più entro stasera. Il mio cuore non sta reggendo bene l'attesa. E' da ieri che ho cominciato ad essere in ansia. Sono impaziente perché più tempo passa più ci spero, e se le speranze devono venire infrante, preferisco che avvenga il prima possibile.

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sono trepidante anche io, che pure non mi cambia niente... In realta' immagino che se anche la sentenza fosse a favore del matrimonio civile gay, si troverebbe sicuramente qualcosa per ribaltarla, ad esempio come detto da qualcuno l'aggiunta dell'espressione "tra un uomo e una donna". l'Italia e' troppo orgogliosa per farsi dire da un tribunale cosa fare... ci sarebbe sicuramente un sentimento da bastian contrario se la sentenza fosse pro-gay. Con tutto quello che hanno fatto finora anche per bloccare le forme piu' lievi come Pacs, Dico etc, mi immagino la reazione di fronte a una corte costituzionale che dica: sai che c'e', dovete introdurre direttamente il matrimonio civile!

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vabbè, se è per quello è anche un paese con molta poca voglia di fare, sinceramente dubito che si impegnino a cambiare la costituzione per andare contro i gay, non perchè siano omofobi ma perchè significherebbe mettersi a lavorare per qualcosa.

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abstractio86

L’audio del dibattito alla Corte Costituzionale http://bit.ly/9w9Ic5

 

I video del dibattito alla Corte Costituzionale.

Prima parte: http://bit.ly/9w02Y0

Seconda parte: http://bit.ly/aTII5C

 

Fonte:

 

http://www.puta.it/blog/2010/03/23/queer/23-marzo-i-matrimoni-gay-alla-corte-costituzionale-il-giorno-piu-lungo-e-lattesa-e-rinviata-a-domani/

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