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Facoltà di Lettere & Filosofia


misterbaby

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Dream_River

Sono al 3 anno di filosofia a Bologna. Le specialistica la farò in "scienze filosofiche" (Purtroppo anche da noi è arrivato questo cancro secondo cui "O una cosa è scienza o non vale un cazzo"), mi mancano 5 esami per laurearmi, poi presenterò la mia tesi sullo status morale degli animali non-umani

 

Sono molto soddisfatto della mia scelta, la maggior parte dei professori sono molto competenti e un numero considerevole è anche capace di trasmettere passione per la sua materia di studio.

Inoltre i servizi offerti agli studenti sono numerosi

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  • 2 weeks later...
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  • misterbaby

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Io sono al secondo anno di letteratura musica e spettacolo, alla Sapienza di Roma, seguo un curriculum in letterature europee moderne e mi piace molto. Vorrei diventare regista, e nonostante l'università non sia la strada più diretta(in realtà di strade dirette non ce ne sono affatto), noto che mi offre moltissimi spunti e conoscenze che si potrebbero rivelare davvero utili. Per cui credo che la cosa positiva di un corso umanistico, anche se non indirizza ad un lavoro certo, è che permette di spaziare molto tra vari campi.

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  • 2 weeks later...

Che bello ripartecipare a questo topic dopo quasi due anni!

Ormai sono in dirittura d'arrivo, mi mancano statistica (sempre: -___-), storia delle religioni classiche e storia delle religioni dell'India (crediti liberi), 6 CFU con la relatrice della Tesi sulla bibliografia che porterò alla laurea (tema: stregoneria popolare beneventana), storia dell'architettura e inglese.

Poi finalmente emigro, ME NE VADO!

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dario sto sbavando sugli esami di storia della religioni classiche (vorrei poterlo fare io) e stora delle religie religioni dell'india....

 

l'unica cosa che però mi puzza dopo una laurea in storia conseguita con il massimo dei voti sono 6 mesi che provo a trovare un lavoro e sta laurea è utile quanto se non minore a una laurea in scienze della formazione. é assurdo che una laura in storia, sicuramente più impegnativa, non abbia una collocazione lavorativa e soprattutto che una laurea del genere non possa essere utilizzata negli ambiti delle scienze dell'educazione...

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Guest CelebritySkin

mi spiace per te , ma è il motivo per cui non l'ho fatta :D

in più conosco gente laureata i scienze della formazione che ha iniziato a lavorare subito

quindi non tutto è per tutti uguale :P

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Io sono al secondo anno di lettere.. la mia passione ha vinto sull'urgenza del denaro. spero un giorno di non pentirmi di questa scelta, per ora sono entusiasta!

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oooooh che bello, questo sì che è il mio topic!

 

allora... iscritta prima ad architettura, poi a beni culturali (ateneo di bari), terzo anno e ancora un pò d'esami da fare. mi piace tantissimo quel che studio, il problema sarà un giorno trovare lavoro :rolleyes: visto che la vedo davvero dura. per il resto mi trovo davvero bene.

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l'unica cosa che però mi puzza dopo una laurea in storia conseguita con il massimo dei voti sono 6 mesi che provo a trovare un lavoro e sta laurea è utile quanto se non minore a una laurea in scienze della formazione. é assurdo che una laura in storia, sicuramente più impegnativa, non abbia una collocazione lavorativa

 

Eh, ma non hai idea dei laureati in scienze della comunicazione... Su tre laureati che conosco, hanno tutte e tre stage retribuito/contratto.

L'unica è saper reinventarsi, riciclarsi.

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Io voglio fare la laurea magistrale all'Università degli studi di Milano, in lingue e letterature europee ed extraeuropee (inglese). C`e` qualcuno che studia li?o ha studiato?

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  • 1 month later...

rinverdiamo un pò questo topic =D ho appena finito il primo anno accademico di lettere classiche e sono felicissima della scelta, che è stata molto travagliata perchè poco accettata in famiglia =( un anno dopo son felice di scrivere in questo topic *_*

@ skanda: non parliamo del problema lavoro futuro! :afraid:

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rinverdiamo un pò questo topic =D ho appena finito il primo anno accademico di lettere classiche e sono felicissima della scelta, che è stata molto travagliata perchè poco accettata in famiglia =( un anno dopo son felice di scrivere in questo topic *_*

@ skanda: non parliamo del problema lavoro futuro! :afraid:

 

 

anche per me fu così. infatti ho fatto 2 anni in un'altra facoltà (passando anche i test d'ammissione e tutto il resto) ma non mi piaceva molto. gli esami storici li passavo e quelli di analisi no :D

beni culturali, come anche lettere, è vista come una facoltà che non dà sbocchi, che non ti assicura un lavoro. però a me piace e questo è ciò che conta. se non avessi perso quei 2 anni a quest'ora sarei già laureata, ma vabbè... :rolleyes:

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anche per me fu così. infatti ho fatto 2 anni in un'altra facoltà (passando anche i test d'ammissione e tutto il resto) ma non mi piaceva molto. gli esami storici li passavo e quelli di analisi no :D

beni culturali, come anche lettere, è vista come una facoltà che non dà sbocchi, che non ti assicura un lavoro. però a me piace e questo è ciò che conta. se non avessi perso quei 2 anni a quest'ora sarei già laureata, ma vabbè... :rolleyes:

 

non importa!quello che conta è renderti conto in tempo di quel che volevi davvero =) poi a questo punto visto che il mondo del lavoro è chiuso a prescindere e sembra che solo ingegneria e medicina diano sbocchi sicuri, tanto vale seguire il cuore U_U

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Starlight86

Uh ma quanti filosofi!

Io faccio Filosofia, terzo anno fuori corso della triennale ( si lo so è imbarazzante essere così tanto in ritardoafraid.gif), devo dire tutti gli esami che ho dato li ho sempre studiati con piacere, esclusi forse quelli dove comparisse Hegel ( muori, bastardo!)

Il problema del lavoro non me lo pongo solo perché l'insegnamento non penso sia la mia strada ( sarei una prof molto molto cazzona), in più il mio sogno è quello di scrivere e campare di questo e una laurea mi può aiutare certo, ma non mi da il posto in ogni caso...io l'ho scelta perché sin dal liceo l'ho amata come materia, ho seguito la mia inclinazione senza curarmi troppo del futuro...

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a trovarlo!!!!! dry.gif

 

 

eh, non ci avevo pensato :D

cmq a parte le sciocchezze, penso bisogna ambire a qualcosa che sia da un lato remunerativo, da un lato soddisfacente... ma questo credo lo cerchino tutti.

per quanto mi riguarda, oltre a studiare mi sto buttando pure in vari concorsi e magari qualcuno lo passerò pure, non si sa mai. :4:

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anche io sto dando un'occhiata ai concorsi...

 

 

...e fai più che bene.

ci sarà il caso in cui non verremo prese, il caso in cui entreremo in graduatoria ma ci chiameranno dopo 10 anni, il caso in cui saranno scaduti già i termini... e il caso in cui arriveremo terze quando i posti disponibili sono in tutto 2 :D (mi è successo proprio ieri :rolleyes: ).

ma al centesimo concorso qualcosa uscirà :ok:

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Per quanto riguarda il lavoro io la situazione la vedo un po' nera, soprattutto con queste regole nuove che spuntano ogni anno. Quest'anno è la volta del TFA! Che da un lato sembra positivo perché pare che una volta entrati si ha la cattedra assicurata, dall'altro lato è negativo, perché per entrare ci vuole una gran bella botta di ..., o di raccomandazione, come al solito!

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è vero..ho letto sul miur ed è una mazzata, anche perchè superare le prove per accedere a questo tfa non è per niente facile, sembra una corsa ad ostacoli! d'altra parte se però questo riuscisse a eliminare il precariato e a far andare avanti solo i motivati tanto meglio =/

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Ragazzi secondo me abbiamo commesso un grave errore a scegliere questa facoltà. Lo dico scherzosamente ma non troppo. Io sto per finire la laurea specialistica ma francamente mi chiedo cosa ho imparato, fra i mille moduletti del cavolo e lezioni assolutamente soporifere e poco interessanti, con professori che leggono pedissequamente il libro e corsi della specialistica che richiamano quelli di triennale. Non ci (mi, scusate) è nemmeo concesso di dire: vabbè, è una facolta che offre pochi sbocchi ma almeno l'ho frequentata con piacere e ho imparato tanto. Un par di ciufoli, perdonate la caduta di stile. Ormai sono molto disilluso e sono convinto che avrei potuto scegliere altro e magari coltivare in un secondo momento la mia passione per le materie umanistiche, passione che è stata messa a dura prova da quest'università che è caduta ad un livello basso basso basso. La colpa è della mancanza di investimento su di essa sicuramente, ma anche, almeno per quanto riguarda la mia facoltà/ateneo (io studio alla Sapienza), della totale mancanza di iniziativa di molti professori, che offrono una didattica scadente e poco stimolante.

Per il "dopo", l'Italia è un paese che non valorizza la cultura e cambiare quest'atteggiamento non è questione di poco tempo, perchè anche quando finirà (speriamo presto) quest'epoca barbarica resteranno comunque delle scorie del recente passato e non è che si può attendere all'infinito i cambiamenti lentissimi di questa nazione. L'insegnamento...è un gran casino, me lo sconsigliano tutti, e ormai è divenuto un mestiere che richiede una vera vocazione, un po' come il medico e l'infermiere, perchè le difficoltà sono tante. Cioè, una sorta di "vocazione" per questo mestiere deve comunque esserci, ma prima era decisamente più facile: ora, con le difficoltà di smaltimento delle liste di attesa etc etc , votarsi all'insegnamento significa solo lacrime, sangue e...tanta incertezza. Ce lo possiamo davvero permettere? L'alternativa è riciclarsi, un po' triste ma...a volte inevitabile.

Scusate se ho attaccato un pippone pessimistico e perdonatemi se vi deprimo, ma la vedo griiigia...

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non devi scusarti fred, perchè penso che esprimi quello che noi tutti pensiamo e cerchiamo tuttavia di ignorare, illudendoci. però hai detto bene, si tratta di una vocazione: da parte mia sento che non avrei potuto scegliere altro, all'uni, forse lingue, ma non sarebbe stato con lo stesso interesse, perchè da quando avevo 12 anni ho sempre sentito che questa era la mia strada. mi rendo conto delle difficoltà, però non possiamo arrenderci. prima o poi dovrà sbloccarsi questa situazione!! :angry: poi forse è un caso personale, ma finora ho trovato due professoresse che mi hanno fatta innamorare ancora di più di queste materie, e gliene sono grata =)

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il problema fondamentale è che uscendo da Lettere non sei una figura specifica e purtroppo spesso richiedono, per il lavoro, figure specifiche.

 

Ma d'altronde perchè uno deve fare una cosa che non gli piace?

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Starlight86

Fred, personalmente non l'ho vissuta in maniera tanto " tragica", nel senso che l'ambiente universitario che si può vivere dove frequento io è abbastanza pratico e i docenti, bene o male, sono tutte persone umane, oltre che preparate ( sarà che il mio ateneo è molto piccolo rispetto alla Sapienza)...ci sono quei docenti che sanno farti amare la materia come ci sono quei maledetti che si presentano a lezione una volta si e venti no, e magari all'esame ti costringono a presentare programmi degni di giurisprudenza o medicinaangry.gif

Secondo me è il sistema triennale + specialistica ad essere una boiata allucinante, purtroppo in casi come la mia facoltà la magistrale non è altro che una rimasticazione della triennale e quindi posso darti ragione sul fatto che non si impara nulla. E si, per il lavoro le nostre aspettative sono davvero esigue ma d'altronde dobbiamo essere fieri di studiare qualcosa che ci piace! a che pro poi buttarsi nel mondo del lavoro con la frustrazione di aver studiato cose che non ci andavano a genio, magari per imposizione della famiglia? il lavoro al giorno d'oggi lo si deve inventare, ed è un discorso che vale per noi letterati tanto quanto ingegneri, avvocati o similiroll.gif

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decisamente...ed in fondo studiare all'uni qualcosa che non piace è da suicidio O.O"

 

 

noooooooooo, impossibile fare una cosa del genere. e io l'ho provata sulla mia pelle, so che significa.

sembra una cavolata scegliere all'università qualcosa che piaccia davvero, ma non tutte le lauree offrono sbocchi. ad esempio, c'è giurisprudenza che in teoria sarebbe la migliore, perchè ti dà accesso a tutti i concorsi e quindi il bagaglio che uno si crea è davvero notevole.

ma ripeto, io dopo la laurea non mi aspetto certo di avere il posto da direttrice di biblioteca o del museo di taranto. voglio un lavoretto che mi dia dignità, che mi dia da vivere e che non mi porti via tantissimo tempo. è bene che la donna non sia completamente assorbita dal lavoro in modo da dedicarsi anche ad altro.

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Starlight86

i. ad esempio, c'è giurisprudenza che in teoria sarebbe la migliore, perchè ti dà accesso a tutti i concorsi e quindi il bagaglio che uno si crea è davvero notevole.

 

 

Vero, non fosse che l'ambiente giuridico è saturo :/ per il resto sono d'accordissimo con te!

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purtroppo dobbiamo dire che la facoltà di Lettere è quella che, anche se dà più cultura, dà anche meno lavoro.

Vogliamo puntare tutti sull'insegnamento? io non so fino a che punto conviene.

 

io ho sempre voluto fare qlo che mi piaceva... così mi sono laureata in sc. della comunicazione e poi ho fatto antropologia culturale (ho cambiato alla specialistica x seguire la mia vocazione da antropologa) e non vi dico che frustrazione quando mi accorgo che 7 persone su 10 non sanno cos'è l'antropologia e quando spiego cos'è mi chiedono "ah, interessante... ma cosa ci fai a livello lavorativo??" <_<

 

se potessi mi prenderei un'altra laurea ancora, però più pratica dal punto di vista lavorativo, un qcosa che ti dia proprio il mestiere quando esci, o mi farei un corso formativo. Noi siamo penalizzati in questo, cioè che quando usciamo non abbiamo un mestiere pratico come ce l'ha un infermiere, uno psicologo, un avvocato, un medico, un ingegnere, un educatore.

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@starlight: è vero, i laureati in legge sono centinaia e le università strapiene. a bari si contano ogni anno non so quante migliaia di persone che si presentano a dare l'esame d'avvocato, immagina nelle città del nord quanti sono! però sento dire che, nonostante siano tanti, riescono fortunatamente a campare tutti. ma devono sgomitare parecchio.

 

@divine: quando mi sono iscritta ho puntato a tutto fuorchè all'insegnamento :D

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