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Anche la satira anti-gay è sacra?


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Capricorno57
Se una ragazza esce in minigonna dopo le 22 sta cercando guai?

i guai non si cercano, si attirano, secondo me. 

una ragazza in minigonna in via Montenapoleone a Milano di giorno no,

in via di Pré a Genova di notte sì. 

stesso discorso per l'orologio braccialato in oro al polso e in maniche corte... 

Poi, se Ti piace prendere le botte ma aver ragione, prego accomodati... 

Braciole, Barbera e rutti davanti alla moschea? 

e quindi per concludere qualunque accenno di equiparazione tra le nozze di 2 gay con quelle tra un uomo e un animale merita pesanti ritorsioni.

Edited by Capricorno57
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Se una ragazza esce in minigonna dopo le 22 sta cercando guai? ...e se poi le capita qualcosa di brutto chi la attacca è meno colpevole? E' stato provocato?

 

Il paragone non è male, infatti in una certa temperie socio culturale di segregazione femminile, non solo sessuale, temperie anche nostrana fino a pochi decenni orsono e forse anche oggi in qualche paesino di provincia, una ragazza che andasse in pubblico in minigonna o comunque in abbigliamento succinto, peggio se in ore tarde, potrebbe essere considerata una meretrice adescante e quindi il maschio eccitato che la prendesse, pur forzando il consenso di lei, sarebbe degno almeno di attenuanti, se non altro per essere stato indotto dalla vittima in errore sui segnali lanciati.

 

Capricorno57 ha ragione quindi affermando che chi sbeffeggi Maometto o Cristo od altri dei o persone o cose sacre agli dei, se sia oggetto di reazione fisica violenta ad opera dei cultori di Maometto o Cristo o di altri dei, se la sia cercata, salvo che non sia un povero imbecille ignaro delle opinioni e dei pericoli del mondo che lo circonda.

 

Ma lo stesso possiamo affermare di un uomo che sposi un altro uomo, dove sia possibile, oppure semplicemente lo ami non occultamente:

se sia oggetto di reazione fisica violenta ad opera di omofobi, religiosi o no, senz'altro se l'è cercata, salvo appunto che non un imbecille ignaro.

 

Ergo, se Capricorno57 con compagno fossero  cospersi d'una pioggia di fuoco da un Musulmano o da un Cristiano rigorosamente osservanti e memori della punizione inflitta da Yaveh ai Sodomiti, che se ne facessero una ragione:

se la sarebbero obbiettivamente cercata.


 

 

e quindi per concludere qualunque accenno di equiparazione tra le nozze di 2 gay con quelle tra un uomo e un animale merita pesanti ritorsioni.

 

Sì, certo:

ciascuno si faccia a suo arbitrio giustizia da sé.

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Capricorno57

 

 

Capricorno57 con compagno

per ora non vanno mano nella mano a darsi un bacio davanti alla moschea.

 

 

ciascuno si faccia a suo arbitrio giustizia da sé

ciascuno può farsela, pagandone di solito le legittime conseguenze..  

 

Un reato commesso "per provocazione", per... sfinimento gode di attenuanti? 

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per ora non vanno mano nella mano a darsi un bacio davanti alla moschea.

 

Infatti ho scritto:

"Ma lo stesso possiamo affermare di un uomo che sposi un altro uomo, dove sia possibile, oppure semplicemente lo ami non occultamente: se sia oggetto di reazione fisica violenta ad opera di omofobi, religiosi o no, senz'altro se l'è cercata, salvo appunto che non un imbecille ignaro."

 

Se ami occultamente, sei esente dall'accusa d'essertela cercata, se altrimenti, te la sei cercata..... la pioggia di fuoco, se mai qualche fanatico così ti punisse.

 

 

 

 

ciascuno può farsela, pagandone di solito le legittime conseguenze

 

Pacifico.....

Quindi goditi la pioggia di fuoco per sodomia, contento che l'incendiario sarà probabilmente punito.

 

 

 

 

Un reato commesso "per provocazione", per... sfinimento gode di attenuanti?

 

Attenuanti er provocazione di solito sì, ma dipende dalle valutazioni giurisprudenziali in merito alle circostanze ed alla natura della provocazione, che in genere è riconnessa alle consuetudini etico sociali del tempo e del luogo dell'evento.

Non so invece che intendi per "sfinimento".

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Non so invece che intendi per "sfinimento"

intendo una reiterata azione di molestia o vessazione, che può innescare nel soggetto che la subisce una esasperata esplosione di violenza, insomma una provocazione magari lieve ma ripetuta fino allo... sfinimento..

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Non capisco l'insistenza su questo aspetto.

Non penso che qualcuno giustifichi la strage a Charlie Hebdo

anche di fronte a una satira brutta e offensiva.

(Tranne il Papa naturalmente col suo discorso su "se offendi mia madre aspettati un pugno"

che neanche gli imam sauditi hanno avuto il coraggio di fare)

 

Posso dirti che è stupido limonare col tuo ragazzo a un corte di Forza Nuova

anche senza giustificare la violenza fascista contro i gay.

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Se una ragazza esce in minigonna dopo le 22 sta cercando guai?

No, però è stupida: il suo sacrosanto diritto di vestirsi come vuole quando vuole cozza con quella che è la realtà intorno a noi.

Dimostra di non essere inserita nel tessuto sociale, di non conoscerne le regole, di non sapere in che razza di quartiere vive.

Ha ragione Alma quando dice:

Posso dirti che è stupido limonare col tuo ragazzo a un corte di Forza Nuova anche senza giustificare la violenza fascista contro i gay.

Non si tratta del ragionamento "Se l'è cercata" quanto "E' stato stupido".

 

Tornando quindi a bomba, potremmo definire la politica satirica di Charlie Hebdo semplicemente "stupida".

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Francamente non mi ritrovo nelle cose che

scrivete

 

Capirei al limite se foste in grado di formulare

un giudizio politico, visto che staremmo criticando

una satira religiosa che però si inserisce in un contesto politico

 

Charlie Hebdo è caduto nella trappola di una satira

a favore della laicità, quando in realtà il governo francese

( e purtroppo quello Socialista ) ha operato concretamente

a favore del jihadismo

 

Han voluto credere alle balle del governo socialista francese

 

La Satira di Charlie Hebdo quindi non è stupida perchè offensiva

semmai è scentrata nel momento in cui si inserisce nel quadro di

una propaganda ufficiale, a cui mostra di credere

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Saramandasama

Sì, è da stupidi. Infatti è notorio che ad es. tutte le mazzate prese da attivisti gay, da parte di esponenti di forza nuova, sono avvenute dove erano installate telecamere... Non sia mai che non si potessero riconoscere i picchiatori per ottenere il giusto risarcimento pecuniario. Stupidi sì, ma almeno con qualche soldo in tasca.

Quindi per evitare problemi si diventi tutti attivisti, al più ci si munisca di giubbotto antiproiettile, sicurezza armata -nel caso di giornali satirici-, e si prenda consapevolezza che del fatto che le donne si debbano premurare di essere molestate in presenza di telecamere. Almeno con il lauto risarcimento possono pagarsi un buon psicoterapeuta per superare il trauma della violenza e imparare che dopo le 22 e bene non recarsi in quartieri malfamati.., almeno quelli dove manca una videosorveglianza ottimale, eh!

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Charlie Hebdo è caduto nella trappola di una satira

a favore della laicità

Charlie Hebdo è caduto nella trappola di una satira che non fa ridere.

Punto.

La stupidità nasce da quella che io percepisco come qualità nulla della loro satira e dalla volontà di tutelarsi dietro l'etichetta "satira" per dire delle cose scomode (vere o non vere, poco importa).

Se poi vogliamo fare un discorso ideologico che esuli dalla fattispecie (visto che il topic ha prepotentemente virato in questa direzione), allora lasciamo questo esempio del ciufolo.

 

Sì, è da stupidi. Infatti è notorio che ad es. tutte le mazzate prese da attivisti gay [...] almeno quelli dove manca una videosorveglianza ottimale, eh!

Notevole carica sarcastica.

#JeSuisSalamandro, proprio.

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Ma che Charlie Hebdo facesse ridere o meno è irrilevante:

nessuno deve morire per una vignetta e nemmeno per un insulto.

La questione della satira concessa o meno non riguarda certo il venire massacrati,

l'omicidio premeditato non conosce attenuanti.

 

Il confine sulla satira riguarda in primo luogo la diffamazione

e in secondo luogo l'istigazione all'odio verso categorie deboli.

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Charlie Hebdo è caduto nella trappola di una satira che non fa ridere.

Punto.

La stupidità nasce da quella che io percepisco come qualità nulla della loro satira e dalla volontà di tutelarsi dietro l'etichetta "satira" per dire delle cose scomode (vere o non vere, poco importa).

Se poi vogliamo fare un discorso ideologico che esuli dalla fattispecie (visto che il topic ha prepotentemente virato in questa direzione), allora lasciamo questo esempio del ciufolo.

 

 

Notevole carica sarcastica.

#JeSuisSalamandro, proprio.

Stai scrivendo delle cose che non hanno senso, che si trattasse di

Satira discende dal fatto che è stato pubblicato su un giornale satirico

 

Che la vignetta non costituisse incitamento all'odio lo hanno stabilito i tribunali

Francesi con fior di sentenze etc

 

Che la vignetta faccia ridere o riflettere o sia stupida non rileva da un di vista

Giuridico e politicamente non siete capaci ne volete criticarla

 

Alla critica politica rifiutate anche di rispondere sostenendo che sarebbe ideologica

Evidentemente perché la condividete

 

In pratica siete incapacii di dire alcunché di significativo

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No, però è stupida: il suo sacrosanto diritto di vestirsi come vuole quando vuole cozza con quella che è la realtà intorno a noi.

Dimostra di non essere inserita nel tessuto sociale, di non conoscerne le regole, di non sapere in che razza di quartiere vive.

Ha ragione Alma quando dice:

Non si tratta del ragionamento "Se l'è cercata

Ti sfugge il fine del mio esempio, che aveva lo scopo di mostrare l'attinenza con la vicenda Charlie Hebdo.

Se anche il motivo fosse la stupidità, sarebbe ancora da stabilire se ciò in qualche misura ha portato la ragazza a "provocare" l'assalto. Cioè il fatto che cammini per strada di notte in minigonna la rende colpevole, poi le motivazioni che la hanno portata lì possono essere anche una serie di sfortunati eventi... potrebbe essere anche stata lasciata a piedi dal suo fidanzato, per dire, dopo un litigio, o potrebbe essersi persa.

E se si è solo persa, non poteva mettersi addosso dei pantaloni, calcolando in anticipo la possibilità di perdersi e finire in un quartiere meno sicuro?

Se si trova lì per sua volontà, è colpevole di ciò che di brutto le capiterà? E se lei è colpevole, questo diminuisce la parte di colpevolezza di chi la attacca?

Possiamo giocare a fare i giudici (non è per niente il mio mestiere) per farlo dobbiamo attribuire le colpe.

La legge e l'etica dicono che la colpa è dell'aggressore. Nessuna colpa può essere attribuita a chi indossa una minigonna.

Giuridicamente è un fatto, non c'è nulla da discutere.

Se poi non si crede allo stato di diritto, si può provare ad argomentare su un piano etico, morale. Voglio vedere come sarebbe possibile però, nell'attribuire parte della colpa alla ragazza e di conseguenza diminuire la parte della colpa dell'aggressore, sfuggire ad accuse di maschilismo retrivo.

In questo senso dicevo che la pubblicazione di vigette satiriche, finanche offensive, non posson costituire una colpa tale da giustificare, o diminuire in qualsiasi modo, la colpa dei terroristi assassini.

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Voglio vedere come sarebbe possibile però, nell'attribuire parte della colpa alla ragazza e di conseguenza diminuire la parte della colpa dell'aggressore, sfuggire ad accuse di maschilismo retrivo.

In questo senso dicevo che la pubblicazione di vigette satiriche, finanche offensive, non posson costituire una colpa tale da giustificare, o diminuire in qualsiasi modo, la colpa dei terroristi assassini.

Okay, ora ho capito.

Non era mia intenzione legittimare o giustificare gli attacchi terroristici a CH, questo penso fosse scontato, così come non ritengo che la ragazza che gira a cosce nude sia colpevole di alcunché.

Ribadisco quelle che erano (e sono) le mie posizioni di qualche post fa: nella satira (come in altre forme espressive ma forse qui in misura maggiore perché si parla di un medium per definizione tagliente) si rischia di eccedere con il castigat mores e dimenticare del tutto il ridendo, cioè nel trovare una mediazione "artistica" tra il pensiero graffiante e la forma brillante.

Di fronte ad un simile squilibrio, personalmente parlo di cattiva, stupida satira.

Tutto qui.

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intendo una reiterata azione di molestia o vessazione, che può innescare nel soggetto che la subisce una esasperata esplosione di violenza, insomma una provocazione magari lieve ma ripetuta fino allo... sfinimento..

Ah, va bene, quindi sempre di provocazione si tratta.

 

Comunque la questione saliente è se la tua sodomia manifesta giustifichi la reazione violenta di chi segua un'ideologia reliogiosa per cui il sodomita è un'ingiuria violenta contro l'ordine divino e dunque contro dio:

una specie di blasfemia vivente che provoca la giusta indignazione dell'uomo pio e quindi il giusto castigo.

 

Non penso che qualcuno giustifichi la strage a Charlie Hebdo anche di fronte a una satira brutta e offensiva. (Tranne il Papa naturalmente col suo discorso su "se offendi mia madre aspettati un pugno" che neanche gli imam sauditi hanno avuto il coraggio di fare)

Mi pare invece che il ragionamento di Capricorno57 vada in questa direzione "papale" ed al proposito ho il sospetto che anche gli "imam sauditi" e non solo quelli siano sulla stessa linea argomentativa.

 

Posso dirti che è stupido limonare col tuo ragazzo a un corte di Forza Nuova anche senza giustificare la violenza fascista contro i gay.

La stupidità può essere considerata una temerarietà giudicata da chi vuole giustificarne gli effetti dannosi per il temerario:

il gay che afferma palesemente il suo diritto in un contesto omofobo ed è violentemente represso si può giudicare sia stato temerario se non si giustifichi la violenza inflittagli, stupido se la si giustifichi.

 

Mi meraviglio peraltro che l'affermazione di stupidità venga da uno come te che, se ben ricordo, fu oggetto di violenza in un caso simile.

 

Non si tratta del ragionamento "Se l'è cercata" quanto "E' stato stupido".

Non mi pare che il giudizio sia differente:

è stato stupido, ergo se l'è cercata;

se l'è cercata, ergo è stato stupido.

 

La stupidità nasce da quella che io percepisco come qualità nulla della loro satira e dalla volontà di tutelarsi dietro l'etichetta "satira" per dire delle cose scomode (vere o non vere, poco importa).

Volontà di tutelarsi dietro l'etichetta "satira"?

Direi anzi che, se avessero scritto un articolo teologico sulla natura demoniaca della predicazione di Maometto o filologico sull'inconsistenza testuale del Corano avrebbero attirato molto meno, se non per niente del tutto, l'attenzione degli integralisti:

non ci vedo un articolo teologico o filologico scritto in francese eccitare de visu le masse islamiche ignoranti contro gli autori.

Al contrario, qualunque ne sia lo sviluppo figurativo e testuale, già il titolo stesso di satira su ciò che è sacro fa imbestialire a prescindere chi veneri quella sacralità ed infatti a rigore la satira di Charles Hebdo non era anti islamica, ma anti fanatismo islamico, non contro Maometto, ma contro coloro che lo assumono per giustificare la propria violenza.

 

 

Il confine sulla satira riguarda in primo luogo la diffamazione e in secondo luogo l'istigazione all'odio verso categorie deboli.

La satira diffama:

c'è poco da fare, soprattutto se la si considera riconnessa col dramma satiresco (da Satiri) greco piuttosto che con la satura (da saturo) romana.

 

Quanto ad evitare la "istigazione all'odio delle categorie deboli" , la tua è una nobile raccomandazione, ma è estremamente difficile stabilire quali siano le categorie deboli e che cosa ne sia l'odio, se non altro perché chiunque sia punto sanguinosamente dalla satira si considera debole ed odiato, soprattutto se non può o non vuole reagire violentemente.....

 

 

E se lei è colpevole, questo diminuisce la parte di colpevolezza di chi la attacca?

Certamente!:

in quanto le attribuisci una provocazione, in tanto le attrbuisci almeno una parte di colpa nell'evento della violenza, soprattutto se la provocazione è voluta, mentre, se non fosse voluta, sarebbe un'imbecille e quindi incolpevole, ma dovrebbe essere un'imbecillità riconoscibile.

 

 

Ribadisco quelle che erano (e sono) le mie posizioni di qualche post fa: nella satira (come in altre forme espressive ma forse qui in misura maggiore perché si parla di un medium per definizione tagliente) si rischia di eccedere con il castigat mores e dimenticare del tutto il ridendo, cioè nel trovare una mediazione "artistica" tra il pensiero graffiante e la forma brillante. Di fronte ad un simile squilibrio, personalmente parlo di cattiva, stupida satira.

Insomma la satira è cattiva e stupida se.... satireggia e dunque è buona ed intelligente se non satireggia!

Ineffetti ho il sospetto che sia soprattutto l'irrisione che irriti ed offenda i fanatici religiosi (e non solo quelli) e che quindi tendo a pensare che alla fine la vera satira tollerata sarebbe quella che.... non fosse satira.

 

 

 

In generale comunque va benissimo l'argomentazione contro una satira che possa essere considerata da alcuni provocatoria, purché non ci si meravigli se essa argomentazione sia applicata a qualsiasi caso di richiente un diritto che egli stimi (a torto od a ragione) a sé negato, quando il negatore si consideri provocato dalla richiesta e reagisca violentemente contro il richiedente.

Edited by Mario1944
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la questione saliente è se la tua sodomia manifesta giustifichi la reazione violenta di chi segua un'ideologia

la mia sodomia non giustifica alcunché

ciò nonostante la manifesto nelle modalità che mi sembrano consone al luogo ed alla situazione del momento.

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La satira diffama: c'è poco da fare, soprattutto se la si considera riconnessa col dramma satiresco (da Satiri) greco piuttosto che con la satura (da saturo) romana. Quanto ad evitare la "istigazione all'odio delle categorie deboli" , la tua è una nobile raccomandazione, ma è estremamente difficile stabilire quali siano le categorie deboli e che cosa ne sia l'odio, se non altro perché chiunque sia punto sanguinosamente dalla satira si considera debole ed odiato, soprattutto se non può o non vuole reagire violentemente.....

 

Può essere vero che non sempre sia facile, non è vero che sia

oggettivamente impossibile

 

Ad esempio un discorso è una vignetta pubblicata in un giornale satirico

altro e ben diverso discorso è la stessa vignetta affissa ad ogni muro del

paese come mezzo propagandistico di stigmatizzazione della comunità

islamica che in quel paese vive.

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La stupidità può essere considerata una temerarietà giudicata da chi vuole giustificarne gli effetti dannosi per il temerario: il gay che afferma palesemente il suo diritto in un contesto omofobo ed è violentemente represso si può giudicare sia stato temerario se non si giustifichi la violenza inflittagli, stupido se la si giustifichi. Mi meraviglio peraltro che l'affermazione di stupidità venga da uno come te che, se ben ricordo, fu oggetto di violenza in un caso simile.

 

Cioè tu credi che io sia consapevolmente andato in un ritrovo di fascisti a provocarli?

Non mi va di raccontare per l'ennesima volta il fatto, ma nessuno può dire che "me la sono andata a cercare".

 

 

 

La satira diffama: c'è poco da fare, soprattutto se la si considera riconnessa col dramma satiresco (da Satiri) greco piuttosto che con la satura (da saturo) romana. Quanto ad evitare la "istigazione all'odio delle categorie deboli" , la tua è una nobile raccomandazione, ma è estremamente difficile stabilire quali siano le categorie deboli e che cosa ne sia l'odio, se non altro perché chiunque sia punto sanguinosamente dalla satira si considera debole ed odiato, soprattutto se non può o non vuole reagire violentemente.....

 

Sulla diffamazione direi che è abbastanza facile:

se mi attribuisci un reato per me è diffamazione.

La vignetta su "prima i matrimoni tra gay e poi quelli con le capre"

non mi pare diffamatoria.

 

Sulla seconda parte è obiettivamente più difficile.

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La vignetta su "prima i matrimoni tra gay e poi quelli con le capre" non mi pare diffamatoria.

 

Neanche la vignetta di Charie Hebdo è diffamatoria

se è per questo

 

Sarebbe più o meno comparabile ad una vignetta con Marx

con delle bombe in testa, ai tempi delle Brigate rosse

 

Potremmo in ipotesi ritenere scorretta l'equivalenza Marx-Maometto

solo attribuendo un valore religioso a Maometto che non viene riconosciuto

a Marx, cioè riferendoci al vilipendio di una religione

 

In quel caso, non tanto per l'attribuzione di un reato a Maometto, ma per il

valore sacrale di quell'immagine possiamo ritenere offesa la sensibilità religiosa

degli islamici

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la mia sodomia non giustifica alcunché ciò nonostante la manifesto nelle modalità che mi sembrano consone al luogo ed alla situazione del momento.

 

Né dico che tu faccia male ad essere prudente, ma la prudenza, se non è contraria, certo è stridente con una rivendicazione del proprio diritto di essere homo homoeroticus in un contesto omofofobo, tanto più se omofobo per supposto comandamento divino, e d'altronde non sei tu solo a stabilire se le modalità e la consonanza locale e temporale non diano uno scandalo degno di reazione violenta, ma è anche il contesto etico sociale in cui ti manifesti, se ed in quanto ti manifesti per quello che sei o che vuoi apparire essere.

 

 

 

 

Cioè tu credi che io sia consapevolmente andato in un ritrovo di fascisti a provocarli? Non mi va di raccontare per l'ennesima volta il fatto, ma nessuno può dire che "me la sono andata a cercare".

 

Non lo dico né lo penso certamente io che tu te la sia cercata, se non altro perché il concetto di covo fascista o con altre etichette non mi appartiene e non ammetto si possa applicare ad un luogo pubblico od aperto al pubblico, quasi creando un luogo invulnerabile, un asilo fuori delle regole ordinarie ed esente dalle leggi vigenti.

 

 

 

 

Sulla diffamazione direi che è abbastanza facile: se mi attribuisci un reato per me è diffamazione.

 

Veramente quella sarebbe calunnia, sempreché l'accusante sia conscio della falsità dell'accusa.

Comunque intendo diffamazione in senso lato, non strettamente giuridico:

la satira diffama. è nella sua natura.

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Né dico che tu faccia male ad essere prudente, ma la prudenza, se non è contraria, certo è stridente con una rivendicazione del proprio diritto

Mario:

a) Ti voglio bene

bi) sono d'accordo con Te a non dare soluzioni ma a porre problemi, e

c) io cerco di operare per il meglio nei confronti miei e del mio compagno, sopportando l'invasione aliena per quanto attiene al discorso sulla manifestazione di omosessualità.

Aliena, SI', perchè i vercellesi sani di mente non mi daranno mai fuoco, e i cattominchia sono già domati da una Legge..

C'è un nemico reale, me ne tengo alla larga e non lo provoco con le vignette, tanto per ora vinco io a mani basse. 

Ciò non ci mette al riparo da ogni eventualità della vita, ma ci metto l'impegno e il mio presunto buonsenso. 

Bado al risultato parziale. Su quello definitivo non sono attrezzato.  

Edited by Capricorno57
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Capricorno57:

a ) grazie, ma sono già impegnato felicemente;

b ) non pensare che a me piacciano solo i problemi:
piacciono anche, anzi più, le soluzioni, ma purtroppo spesso queste non ci sono o sono troppo difficili per l'intelletto umano, almeno nella sua forma più diffusa ;-) ed ancor più difficili per le consuetudini inveterate della nostra specie animale;

c ) mi scuso con te ed anche con Almadel se ho dato l'impressione di volermi intromettere nelle vostre scelte pratiche di persone reali inserite in una certa temperie politica, etica e sociale:
mi sono sempre riferito alle vostre affermazioni fatte come persone virtuali, anche se da voi riferite alla vostra realtà esterna a questo forum ed a questa virtualità;
solo per questa virtualità dunque valgono le mie critiche sulla contraddittorietà di certe vostre affermazioni in questo topic rispetto ai principi che, sempre nel vostro essere virtuale in questo forum, avete posti, almeno come li ho interpretati io.

In sostanza, ricapitolandomi ed astraendo dalla vostra o mia od altrui condizione reale o virtuale, mi sembra assurdo che proprio un homo homoeroticus, il quale sia o almeno voglia essere libero di manifestarsi eticamente e socialmente in quanto tale, contrastando perciò le repressioni etiche e sociali della cultura finora predominante non solo nel nostro mondo occidentale, quest'uomo nello stesso tempo pretenda che chiunque manifesti la propria opinione, in forma figurativa satirica, ma anche no, debba tener conto non dico delle leggi vigenti a casa sua, che sarebbe pur giusto, ma dell'opinione degli innumerevoli gruppi sociali, economici, politici, religiosi, filosofici o che so io, i quali potrebbero sentirsi offesi e quindi potrebbero reagire violentemente per quelle opinioni manifestate, e dunque quel chiunque debba reprimersi nella manifestazione della sua opinione:
se l'etica, se le opinioni, se le ideologie tradizionali, ma anche avventizie delle società in cui si vive non sono dissacrabili, se non con la minaccia d'essere considerati corresponsabili delle possibili reazioni violente o addirittura omicide di chi consideri dissacrate le proprie sacralità, allora i primi a tacere, a nascondersi, a reprimersi, sia chiaro che dovremmo essere noi homines homoerotici, non solo in quanto manifestiamo opinioni o chiediamo diritti, ma anche e forse soprattutto in quanto siamo tali manifestamente ed apertamente in pubblico ed in privato, non dissimulando e non occultandoci nelle "latebre del covo".....

Edited by Mario1944
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mi scuso

Tu non devi scusarti di nulla, caro mio, i Tuoi interventi sono sempre i benvenuti..

Fatto sta che, secondo me, hai tutte le ragioni a reclamare la manifestazione in pienezza dei tuoi/nostri diritti, ma sono sicuro che anche tu regoli i tuoi impulsi, le tue manifestazioni, a seconda del contesto.

Contesto che tanto più sarà pubblico, tanto più terrà in qualche modo conto del luogo e della eterogeneità del pubblico.

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sono sicuro che anche tu regoli i tuoi impulsi, le tue manifestazioni, a seconda del contesto. Contesto che tanto più sarà pubblico, tanto più terrà in qualche modo conto del luogo e della eterogeneità del pubblico.

 

Anzi, sono certamento più prudente e più occulto, come homo homeoroticus ovviamente, di quanto tu od altri qui affermiate d'essere nella vita reale:

fui tale nei decenni passati sia della mia adolescenza sia della giovinezza sia della maturità, per l'inclemenza della temperie etico sociale di quegli anni, ma sono tale ancora, anche se forse più per consuetudine acquisita ed inveterata, che per opportunità etico sociale o per pavidità fisica.

 

Ma appunto per tale mia condizione, direi che di noi due solo io potrei, non contraddittoriamente almeno, rimproverare l'imprudenza a chi manifesti opinioni, satiriche o no, od abbia comportamenti che possano sucitare la reazione violenta, per supposte offese alle proprie sacralità, da parte di gruppi religiosi o politici o sociali od altro:

se rimproveri tu quell'imprudenza, considerando almeno come dici di vivere e, sia pur moderatamente, di manifestarti, inevitabilmente a me pare tu cada in contraddizione, perché esigi da altri, al fine di giudicarli senza colpa in caso di reazione violenta di chi si senta offeso dalla dissacrazione, che esercitino una prudenza occultante e reprimente che tu invece rivendichi come tuo buon diritto, etico e giuridico, di non esercitare.

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Nessuno di noi, a quel che so, fa di mestiere il disegnatore

di vignette satiriche

 

Però mi pare abbastanza chiaro che sia un mestiere che implica

una certa vis provocatoria, se devo preoccuparmi di essere prudente

o - in realtà - compiacente nei confronti di chi dispone di mezzi di

ritorsione, forse è bene far altro nella vita

 

Nel caso di alcuni questo può corrispondere ad una forma mentis

da applicare anche agli autori satirici a dispetto del lavoro che fanno

 

Nel caso di altri è un alibi, un espediente retorico

 

Determinato da due motivi facilmente spiegabili, in questo caso si

tratta di una satira religiosa a favore della laicità e come gay abbiamo

problemi a difendere i sentimenti religiosi, non possiamo quindi dire che sia illecito

fare questo tipo di satira nel merito ( anche perchè sui vari Pontefici abbiamo

visto di peggio e abbiamo riso )

 

Il secondo motivo è che c'è il timore che questo tipo di satira possa compromettere

la sicurezza di una certa idea di società, la società multiculturale

 

Non si tratta di una vignetta che compromette l'ordine sociale perchè nessun immigrato

ha in realtà alzato un dito e non c'è stata nessuna campagna d'odio han reagito solo islamisti,

ma genera la paura ideologica che l'idea di una società multiculturale possa essere compromessa

 

Ciò che è discutibile è invece il fatto che il governo Francese si stia muovendo in coerenza con l'idea

di laicità che sostiene di difendere, il ché andrebbe fatto in Medio Oriente e non in Francia

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