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Vendola su Ratzinger: quasi uno scoop


Isher

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dal giornale  Libero, 21 aprile 2005

 

Vendola ai gay: leggete Ratzinger

 

Il neogovernatore della Puglia: "Benedetto XVI è un maestro. Sbagliato attaccarlo"

 

Intervista di Elisa Calessi

 

Roma - Joseph Ratzinger, Papa Ratzinger ha ragione. «Il pensiero debole, il relativismo, è un disarmo. Non aiuta a conoscere». Comincia da questa "scandalosa ammissione" il dialogo con Nichi Vendola. La sinistra, il mondo laico, dice il governatore comunista, gay e cattolico, ha qualcosa da imparare da questo papa dall'asprezza ideologica. Da cui, certo, si può dissentire. E lui, per certi versi, lo fa. Ma non senza riconoscere quel «punto di verità che, dice, vale per cattolici e laici, di destra e di sinistra».

 

Quindi non è d'accordo con chi ha attaccato il Papa "oscurantista"?

 

«Ratzinger è uno dei teologi più acuti, più raffinati e dal pensiero più potente che io conosca al mondo».

 

Il giornale del suo partito lo ha dipinto come l'uomo della conservazione.

 

«Non c'è dubbio che egli negli anni del pontificato di Woityla sia stato il custode dell'ortodossia. (sic!) «E quindi nella classificazione impropriamente politica che viene fatta all'interno dei vertici della Chiesa, venga collocato fra i conservatori».

 

Dentro quella definizione, perchè, c'è anche un giudizio negativo. Lei cosa ne pensa?

 

«Com'è stato ricordato più volte anche in questi giorni Papa Giovanni XXIII, da cardinale, veniva collocato tra i conservatori.

Francamente è difficile poter giudicare un Papa dal mestiere di cardinale».

 

Isher: allora Vendola è talmente ignorante - come gay - da non conoscere il documento teologico ufficiale della Chiesa sull'omosessualità???

 

Vuoi dire che potrebbe riservare delle sorprese?

 

«La condizione di libertà e di solitudine che caratterizza l'esercizio del pontificato, addizionata di ciò che i credenti chiamano il ruolo di interprete della voce di Dio e quindi il ruolo che può giocare lo Spirito Santo, rende assolutamente improprio qualunque pronostico. Non ci sono simulazioni possibili su un futuro pontefice».

 

Qualcosa, perché, ha già cominciato a far vedere. Penso all'attacco contro la "Dittatura del relativismo" che ha provocato le ire di molti laici. Lei cosa ne pensa?

 

«Credo che il Papa Ratzinger coglie, invece, un punto di verità».

 

In che senso?

 

«La sua tensione è forse concentrata su ciò che riguarda i costumi individuali, su cui più si esercita il tradizionalismo cattolico. Ma l'espressione "relativismo etico" nel mondo della guerra infinita, nel mondo della riproducibilità tecnica dell'orrore, nel mondo di Beslan, nel mondo del turismo sessuale, è un'espressione io credo adeguata ad indicare un problema».

 

Ma non è da "fondamentalisti", come hanno scritto in molti, sostenere che c'è una verita'?

 

«Io penso che il pensiero laico debba porsi il problema di una soglia oltre la quale non si può passare».

 

Quale?

 

«Innanzitutto la tutela della vita».

 

Insomma a Nichi Vendola piace Ratzinger. Ho capito bene?

 

«Ci sono molte cose, ovviamente, che non ho condiviso di Papa Woityla e molti atteggiamenti che non ho condiviso nel cardinal Ratzinger. Dico però che sia pure nel dissenso capisco il senso».

 

Non è spaventato dal Papa della tradizione?

 

«La Chiesa è la tradizione. Piuttosto, come ultima pecorella del gregge, quella smarrita, mi permetterei di dire una cosa. Se la modernità è confusa, contraddittoria e forse spaventosa, l'antidoto non può consistere nel ripristino del dogma. Sarebbe una scorciatoia velleitaria rispetto al problema che hanno mondo religioso e mondo laico».

 

Traduco: le posizioni possono non essere condivise, ma c'è un punto universalmente vero in questo Papa.

 

«Mondo laico e mondo religioso hanno, allo stesso modo, un problema: rifondare la modernità. A partire dal primato insopprimibile della vita".

 

Ratzinger è anche il custode severo della morale. Lei, da cattolico non ha mai nascosto la sua omosessualità, come la vive?

 

«Credo che questa ortodossia sia un ombrello precario per ripararsi dal temporale del cambiamento. Lo dico con estremo rispetto, ma mi fa la stessa tenerezza delle palline di naftalina che provano a custodire il vecchio guardaroba. Non aiuta ad affrontare le sfide del tempo nuovo".

 

Isher: questo lo giudico il passaggio più squallido, più povero, più misero, DA PARTE DI UN OMOSESSUALE. Ginocchioni.

 

 

Woityla è stato molto amato dalla sinistra perchè considerato il Papa della pace. Ratzinger cosa può insegnare alla sinistra?

 

"Lui, come Woityla, ci insegna che il pensiero debole - il relativismo culturale, etico, non ci aiuta a conoscere, trasformare il mondo".

 

Insomma il relativismo è una resa. Altra cosa è la debolezza, che è l'esperienza della vita, della limitatezza della vita.

 

«Ma Ratzinger come Woityla è un pensiero forte».

 

Non rischia, come dicono in molti, di uccidere il dialogo, la tolleranza?

 

«Il mondo, tanto più nel momento in cui si smarrisce, ha bisogno di un pensiero forte. Di una forte narrazione. Se non apparisse un'espressione archeologica, mi verrebbe da dire che ha bisogno di forti ideologie».

 

 

 

Isher: questa è roba troppo impegnativa, troppo forte, troppo...TROPPO! perché si possa pensare che Vendola l'abbia ritrattata

 

 

 

       

       

       

                   Libero, 21 apr 05 

           

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Invece le ha ritrattate, Isher.

Ecco come.

 

Corriere della Sera, 9 giugno 2005

 

Vendola: Ratzinger mi ha deluso sulle coppie di fatto parole feroci

Speravo che Benedetto XVI ci prendesse per mano, non mi aspettavo una dichiarazione di guerra. Credevo che il seggio di Pietro, a un millimetro dallo Spirito Santo, potesse generare solo la teologia della tenerezza e dell' accoglienza ROMA - Nichi Vendola, lei come governatore della Puglia ha accolto Ratzinger a Bari nel suo primo viaggio da Pontefice: ci sperava davvero in una sua apertura? In particolare in un' apertura sulle coppie di fatto... « Ci speravo sì. E invece che delusione le dichiarazioni del Papa. Da credente, da cristiano, da cattolico: che delusione! » Ma cosa sperava che dicesse il Papa? . « Mi aspettavo che la curia romana potesse finalmente aprire le finestre sul mondo e si misurasse non già con il relativismo etico, bensì con la fenomenologia del vivente » . La fenomenologia del vivente? « Sì, la pluralità di relazioni che hanno al centro il corpo, il desiderio, l' affettività, l' amore. C' è una Chiesa diffusa e molecolare che da tempo ha cominciato la sua immersione in questa realtà. Ma c' è anche un mondo cattolico che ormai convive con stili di vita che non riesce a considerare peccaminosi. Poi c' è la Chiesa di Oltretevere » . La Chiesa di Oltretevere, ovvero il Vaticano? « Sì, il Vaticano. Lo dico con dolore e sottovoce: ma dal Vaticano si percepisce lo sforzo di delineare un esercizio di potere e non altro. Quando sento dire una frase come " le coppie di fatto allontanano da Dio" sento rabbia. Sono frasi che contengono un certo grado di ferocia » . Un certo grado di ferocia? E' una frase che ha detto il Papa quella che ha appena riportato... « Non parlo di intenzioni feroci, ma dell' effetto che provoca » . Lei è un omosessuale dichiarato: si aspettava un' apertura anche sulle coppie di fatto omosessuali, probabilmente. Di certo non si aspettava una sorta di retrocessione anche nei confronti delle coppie eterosessuali... « Non mi aspettavo una dichiarazione di guerra » .Ma cosa le dava fiducia che questo Papa potesse avere un atteggiamento di apertura? « Forse era una speranza emotiva e non razionale. Speravo che non esistesse un copione già scritto. Pensavo che fosse finalmente arrivato il momento di trovare qualcuno che ti prendesse per mano. E poi... » . E poi? « Poi pensi che quando uno entra nell' abitazione del Papa e siede sul seggio di Pietro vive costantemente ad un millimetro dallo Spirito Santo. Si confronta costantemente con orizzonti talmente ampi e con un' idea talmente assoluta e incalcolabile dell' amore che immagini che possa generare soltanto quella teologia della tenerezza e dell' accoglienza di cui il mondo ha bisogno » .E invece? « Invece questo Papa ha ripetuto una condanna anche all' omosessualità usando parole che ricordavano i canonisti seicenteschi: turpe atque iniqua luxuria. Che peccato » . Lei è cattolico. Praticante? « A modo mio. Rifuggo il consumismo religioso e la spettacolarizzazione del sacro. Ma amo i luoghi intimi, lì dove risuonano i canti gregoriani oppure i silenzi abissali » . La sua condizione omosessuale non è accettata dalla Chiesa: lei invece lo vorrebbe. Ma lo vorrebbe davvero? « Certo. E penso che questo atteggiamento del Papa sia anacronistico e destinato alla sconfitta. Vorrei che invece che castigare le libertà civili la Chiesa lanciasse un moderno anatema su temi come la schiavitù o la povertà » . « Spero, la speranza non muore mai. Tuttavia... » . « Credo che non avrò questa fortuna. Credo che non sarà la mia generazione che avrà la fortuna di ascoltare parole evangeliche da parte della Chiesa » .

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Ma è una ritrattazione insincera, disgustosa, Almadel.

 

La Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali di Ratzinger è del

1° ottobre 1986!

 

L'intervista su Libero è del 21 aprile 2005.

 

La "ritrattazione" sul Corriere è del 9 giugno successivo.

Non ha certo cambiato parere in un mese e mezzo,

dopo averla pensata a quel modo sul «fine teologo dal pensiero forte»

e su tutto il resto per 19 anni.

 

Gliele hanno fatte ritrattare perché non fosse coperto di cacca dai gay e

perché quelle dichiarazioni non nuocessero al Partito.

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sebastian83

Sono un po' perplesso... Qualcuno ha mai chiesto conto a Vendola di quell'intervista? Capisco che avrà voluto darsi un tono istituzionale ("sono governatore della Puglia, quindi ammiro l'Ordine Costituito Vaticano"), ma un minimo di onestà intellettuale....

 

Certo che dire oggi "il mondo ha bisogno di ideologie forti" è una frase piuttosto infelice...

Quando arriverà l'età del dialogo e del confronto?

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Ero così sicuro che avresti risposto così, Isher

che solo per rispetto non te l'ho fatto notare

nello stesso post in cui ho fornito l'articolo del Corriere

(gli avevi già negato il diritto a ritrattare...)

 

Se ti accontentavi di una smentita, l'hai avuta.

Nè più nè meno significativa della dichiarazione.

 

Sono certo che qualcuno abbia detto a Vendola

che una simile posizione era inaccettabile.

 

La cosa ridicola è giudicare con una simile leggerezza

cose che erano note da sempre: serviva davvero

qualche compagno che gli tirasse l'orecchio

per dirgli che non ha la minima idea

su chi sia Ratzinger?

 

Dopo aver letto entrambi gli articoli,

mi ricordo di aver pensato:

"Vendola, se non sai le cose: perchè parli?"

 

Tu lo consideri in malafede,

io lo reputo un ignorante, almeno in materia.

 

Il vero giudizio politico su di lui

ci sarà solo quando saranno fatti i giochi

dei nuovi schieramenti

(lui coi Verdi, la Sinistra DS e forse i Socialisti)

e alla sua Sinistra una possibile fusione

tra Rifondazione e Comunisti Italiani.

 

A naso credo che voterò "Italia dei Valori".

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Vendola? Un illuso. L' ennesimo pagliaccio a rappresentare la comunità glbt. Già considerata un circo dell' orrore e della lussuria.

 

Oltretutto questa gentaglia che pensa davvero di potersi affidare a una Chiesa che ha sempre cercato di imporsi e mai ha rispettato il pensiero altrui, davvero mi da sui nervi. É patetico pensare quanto siano degli ingenui e degli illusi. La via è si quella del dialogo, ma della lotta forte nella discussione.

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Sarà un pagliaccio

ma non rappresenta la comunità GLBT.

Non più di quanto Ferrero rappresenti i Valdesi

o Giuliano Ferrara rappresenti gli atei.

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Non mi sembra abbia detto nulla di scandaloso.

 

Ha ripetuto più volte di essere in dissenso e ha ripetuto di essere critico verso l'ortodossia cattolica.

 

Pur essendo in dissenso gli ha riconosciuto semplicemente di essere ideologicamente e intellettualmente forte.

 

Anche in guerra perde chi sbaglia nel sottovalutare il nemico.

 

Poi Vendola preferisco giudicarlo per le politiche che fa e non per qualche dichiarazione strumentalizzata dai giornali.

 

Fatti come questi:

 

Una legge sulle unioni civili:

vendolaunioniciviliinpu.png

 

Interventi per contrastare le legislazioni berlusconiani razziste e discriminatorie:

width=400 height=109http://img252.imageshack.us/img252/6751/vendoladivietomediciden.png[/img]

 

Interventi legislativi di tagli alla casta tagliandosi il suo stesso stipendio:

width=366 height=400http://img252.imageshack.us/img252/1463/vendolataglipuglia.jpg[/img]

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Ero così sicuro che avresti risposto così, Isher

 

(gli avevi già negato il diritto a ritrattare...)

 

Se ti accontentavi di una smentita, l'hai avuta.

 

 

No, scusa Almadel, non mi attribuire cose che non ho detto,

o non fraintendermi.

Io ho scritto che le cose che ha detto Vendola sono «troppo»

forti, troppo impegnative, troppo gravi nel loro contenuto

per poter essere smentite. Intendendo questo: si smentisce una dichiarazione

improvvida, una valutazione errata, un'affermazione che risulta falsa,

o frutto di disinformazione, e varie cose del genere,

ma come si fa a smentire un intero pensiero, un Vendola-Pensiero

su Ratzinger, e di quella portata? Non ha senso.

 

Proprio per questo non mi accontento affatto di quella ritrattazione,

sulla quale la pensi come me: non viene da lui, gli è stata imposta.

 

 

"Vendola, se non sai le cose: perchè parli?"

 

Tu lo consideri in malafede,

io lo reputo un ignorante, almeno in materia.

 

 

Anch'io reputo Vendola un ignorantino e non ci vuole molto a capirlo.

E anch'io mi sono domandato se per caso non fosse tanto ignorante da parlare

di Ratzinger senza conoscere le sue posizioni in materia di omosessualità

e senza conoscere la famigerata Lettera pastorale. Ma è impossibile.

Un gay di 50 anni non può non conoscere un documento di tanta importanza,

del 1986. Un documento che è commentato e ha ricevuto una dettagliata

risposta dai gay di GayLib sul sito di Oliari!

 

Ma ammettiamo che sia un pagliaccio che parla a vanvera sulla pelle

degli omosessuali che dice di rappresentare: con ciò il giudizio politico su di lui è già dato,

una volta e per sempre, e non c'è bisogno di aspettare i nuovi schieramenti.

 

Se poi ti leggi attentamente l'intervista del 21 aprile 2005 vedrai che la

Lettera sull'omosessualità la conosce benissimo: ci sono varie allusioni, qua e là,

abbastanza precise.

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