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Razzismo, un tumore.


Eous

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Salve a tutti, apro il mio primo topic...e lo apro sfogandomi un po.

Vorrei sinceramente leggere un vostro parere a riguardo, e capire se sono l'unico idealista rimasto sulla faccia della terra.

Partendo da un presupposto odioso "le categorie", dico odioso perchè secondo me dare delle categorie impone dei limiti, odio i limiti e quindi odio le categorie...a prescindere....partendo da questo concetto la società è suddivisa in diverse categorie che spesso si scontrano tra di loro...per esempio OMOFOBI ed OMOSESSUALI....due distinte categorie che,reciprocamente, si detestano perchè in antitesi totale; spesso questo porta a categorie che attaccano e categorie che sono attaccate...nel nostro caso (statisticamente) l'omofobo attacca ferocemente l'omosessuale.

Sarebbe bellissimo che le "categorie" si scontrassero in modo pacifico, mi ritengo idealista ma non utopico fino a questo punto...quindi so da omosessuale che, quasi sicuramente, mi troverò ad uno scontro ( + o - colorato) con un omofobo perchè mi sentirò accusato di essere "diverso", "anormale" e "contronatura".

Il pregiudizio porta razzismo.

E fin qui, accetto tutto...a malincuore...ma lo accetto. Accetto che esista il razzismo.

Mi sembra che rasenti quasi l'assurdo notare che anche nelle grandi categorie si siano formate altre categorie che pur vivendo, anche se in modo diverso, la stessa situazione spesso arrivano ad un razzismo interno.

L'omosessuale "insospettabile" che da di "diverso" ad un omosessuale "visibile" è una realtà che mi lascia perplesso perchè già è grave giudicare il prossimo, ancor più grave è chi giudica il prossimo e poi reclama i diritti costituzionali come "la libertà di espressione", la "libertà di pensiero", la "libertà di parola" e via dicendo.

Questo è il nocciolo della questione.

Perchè ci facciamo la lotta anche tra di noi? perchè abbiamo acquisito anche noi l'orrendo vizio di sputare sentenze basandoci su pregiudizi? anche noi (e per NOI intendo tutta la categoria, quindi gay,lesbo,bsx,trans) siamo carnefici dunque. Se è così non vedo il motivo per il quale ci battiamo tutt'oggi, non capisco perchè esistono delle associazioni, dei diritti, delle manifestazioni etc...se ci dobbiamo infangare beh, facciamolo nell'ombra che facciamo una figura più dignitosa.

Il gusto personale, su come debba essere l'uomo o la donna della nostra vita è giusto che rimanga, ma non limitiamoci al gusto "personal-sentimentale"(neologismo appena creato) nello sceglierci amicizie, compagnie o semplicemente fare due parole senza obiettivi prefissati.

Altre cose devono influenzare la scelta, ben più importanti.

E' come dire " si, sei una persona intelligente, in sintonia con me, abbiamo gusti simili e ci troviamo nei discorsi ma...ahimè...indossi una maglietta a pois e non una giacca nera" o peggio ancora " ah, guarda lui/lei ha la maglietta a pois, è sicuramente un cretino/a". Abbastanza assurdo no?

Visto che non riesco a capire quella che, ahimè, ormai è una realtà palese chiedo cortesemente a chi fa uso di questa discriminante di spiegarmi il motivo e di dare un senso a queste mie (forse stupide) elocubrazioni mentali.

Vorrei anche sentire il parere di chi è stato vittima nella sua vita di tali discriminazioni, come se le è vissute e come pensa di agire a riguardo.

Certo, se sono stato l'unico a vedere questa realtà allora prometto a tutti di andare da uno psicologo e di farmi analizzare bene perchè vuol dire che ho una realtà distorta e quindi sarà il caso di farmi dare una revisionatina al motore.

Chiudo qua, sperando di avere problemi di testa ( non avrei mai creduto di dovermi augurare una cosa simile).

Ah, spero di non esser stato troppo criptico e di non aver fatto discorsi un po troppo contorti.

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Condivido in pieno ciò che dici!

 

Emblematico è l'avversione di certi gay ai gay pride additandoli come una carnevalata quando i nrealtà si tratta di manifestare per ottenere il diritto ad essere diversi

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no vabbè aspetta sugar.io anche sono contro un certo tipo di gaypride. stari nudi su una carrozza strusciandosi non credo sia  il modo migliore di ottenere diritti.inoltre noi dobbiamo ottenere diritti,non ottenere  il diritto ad essere diversi.diversi?

 

comunque per quel che dice eous credo che le sottocategorie siano nate nella grande categoria omosessualità perchè molti magari ancora non accettano pienamente di essere omosessuali. è belllo avere la doppia vita... comodo....

oppure spesso non si vuole essere circoscritti  e giudicati in base a qualcuno simile a noi ma che ha atteggiamenti che noi giudichiamo sbagliati...esempio gli effemminati...

no?

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no vabbè aspetta sugar.io anche sono contro un certo tipo di gaypride. stari nudi su una carrozza strusciandosi non credo sia  il modo migliore di ottenere diritti.inoltre noi dobbiamo ottenere diritti,non ottenere  il diritto ad essere diversi.diversi?

 

Le rivendicazioni politiche  e legislative non possono essere scisse dal diritto ad essere diversi altrimenti cade tutto l'apparato rivendicativo!

 

Comunque non volevo difendere chi sta nudo su un carro ma le drag, i gogo, i ragazzi effemminati (alias checche) addidati come troppo diversi da chi si crede (e sottolineo crede) insospettabile  :)

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Perchè ci facciamo la lotta anche tra di noi?

 

Perchè siamo pur sempre come tutti gli altri esseri umani; alla fine, siamo come gli altri.

Il fatto è che alle persone interessa il proprio bene e non quello comune, per questo esistono certe divisioni nel "mondo omosessuale".

Anche la questione dell'essere diversi. A parte il fatto dell'orientamento abbiamo pur sempre due braccia e due gambe e dei sentimenti: ho notato che molti ragazzi trovino l'omosessualità un grado superiore, un livello più alto a cui accedere rispetto agli altri.

Vabè, altri motivi sono interessi personali, superficialità... le solite cose che affliggono il mondo da sempre in sostanza. Per me.

 

Le rivendicazioni politiche  e legislative non possono essere scisse dal diritto ad essere diversi altrimenti cade tutto l'apparato rivendicativo!

 

Ma veramente trovo che "l'orgoglio gay" sia per affermare una diversità di amore, che di base è la stessa. Non una rivendicazione di diritti. Questi stessi non devono marcare la diversità ma l'uguaglianza a livello di cittadino.

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Guest leduetorri91

condivido pienamente con amarantos. Come possiamo pretendere certi diritti  se noi per primi ci autoescludiamo e facciamo della nostra diversità un cavallo di battaglia? perchè non puntare invece, appunto, su quanto un omosessuale e un eterosessuale siano simili, anzichè diversi? tante volte mi capita di dichiarare apertamente la mia omosessualità a persone che conosco anche da 10 minuti :) , eppure mi sono sempre trovato nel pieno di conversazioni interessanti e costruttive in cui omosessuali o eterossuali non fa tanta differenza, anche se si parla di questioni riguardanti la sfera dell'amore, ma c'è sempre uno scambio reciproco tra persone che sono alla pari, che entrambe lottano per realizzare i propri progetti, progetti diversi, chiaramente, ma che non precludono l'uguaglianza dal punto di vista umano...

racconto poi un annedoto che mi fa sorridere, ma che può fornire un interessante spunto di riflessione XD :)

le prime volte in cui parlavo di omosessualità con mia madre non avevo ancora le idee particolarmente chiare, marcai a tal punto la diversità e il distacco dalla consuetudine a cui portava l'omosessualità, che mia madre mi disse qualcosa del genere: "vedi, tu dici che siete diversi, e poi pretendete gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, ti sembra una cosa ragionevole?"  :)

Ora, è vero che gli imbecilli non scompariranno mai dalla faccia della terra, ma purtroppo gente come mia madre è disposta a qualsiasi scorrettezza retorica, e la cosa si fa più grave quando a fare certe affermazioni è un personaggio di un certo peso politico. Allora perchè, almeno nei confronti dell'opinione pubblica, non puntare di più su quelli che sono i tratti comuni e su ciò che ci unisce, anzichè su quello che ci divide?

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Beh, Eous;

gli "omofobi" non sono una categoria.

Ci possono essere gli etero o i gay,

ma l'Omofobia è un'opinione, non un'identità.

Se ci scontrassimo con gli etero

saremmo come gli omofobi;

mentre se non ci scontrassimo con gli omofobi

saremmo vittime due voltei.

 

Amarantos dice giustamente che siamo tutti uguali.

E "noi" non siamo meglio di loro, quindi ci comportiamo come loro.

Nello stesso stupido modo.

 

Nonostante io sia "legalmente discriminato"

in quanto non posso sposarmi nè adottare

e sono stato vittima di abusi da parte delle Forze dell'Ordine

per un bacio nel centro di Milano;

devo dire che non ho mai subito discriminazioni dirette.

 

Non le ho subite perchè sono maschile e dichiarato.

Il mio fratellino ha subito più bullismo omofobo di me

perchè, pur essendo etero, ha avuto uno sviluppo più lento.

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gli "omofobi" non sono una categoria.

Ci possono essere gli etero o i gay,

ma l'Omofobia è un'opinione, non un'identità.

 

Vero, ma era per fare un esempio di scontro reale...l'ora tarda non mi è stata amica nel fare l'esempio  :).

 

Perchè siamo pur sempre come tutti gli altri esseri umani; alla fine, siamo come gli altri.

 

E', o dovrebbe essere una consolazione? il fatto è che generalmente le vittime di discriminazione non dovrebbero discriminare perchè sanno ciò che significa no? boh a me sembra tanto logico....

 

no vabbè aspetta sugar.io anche sono contro un certo tipo di gaypride. stari nudi su una carrozza strusciandosi non credo sia  il modo migliore di ottenere diritti.inoltre noi dobbiamo ottenere diritti,non ottenere  il diritto ad essere diversi.diversi?

 

Nessuno ti obbliga a sfilare su una carrozza mezzo nudo...però non vedo perchè non debba essere un buon modo per manifestare visto che, come ho già detto nel post, esiste un diritto costituzionale. E poi non siamo diversi da nessuno è li l'errore.

 

 

comunque per quel che dice eous credo che le sottocategorie siano nate nella grande categoria omosessualità perchè molti magari ancora non accettano pienamente di essere omosessuali. è belllo avere la doppia vita... comodo....

oppure spesso non si vuole essere circoscritti  e giudicati in base a qualcuno simile a noi ma che ha atteggiamenti che noi giudichiamo sbagliati...esempio gli effemminati...

no?

 

Hai centrato il problema, gli omosessuali che non si accettano spesso sono peggiori degli omofobi...e, lo so che sono inpopolare, ma spesso i loro giudizi crudeli sono pieni d'invidia....invidiano chi ha il coraggio di essere ciò che vuole essere...cosa che non riescono a fare con se stessi perchè hanno paura di ammetterlo (per primi a se stessi).

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perchè non puntare invece, appunto, su quanto un omosessuale e un eterosessuale siano simili, anzichè diversi?

 

Perchè nessuno mette in discussione ciò che i gay hanno in comune con gli etero ma ciò che hanno di differente!

 

anche se si parla di questioni riguardanti la sfera dell'amore, ma c'è sempre uno scambio reciproco tra persone che sono alla pari, che entrambe lottano per realizzare i propri progetti, progetti diversi, chiaramente, ma che non precludono l'uguaglianza dal punto di vista umano...

 

Vero ed è proprio qui il punto: progetti diversi! Che hanno diritto allo stesso trattamento legislativo e sociale

 

Allora perchè, almeno nei confronti dell'opinione pubblica, non puntare di più su quelli che sono i tratti comuni e su ciò che ci unisce, anzichè su quello che ci divide?

 

Ogni volte che si discute di gay pride e/o visibilità in generale salta fuori l'opinione pubblica: avvolte si ha un terrore infondato di questa opinione pubblica come se il problema sia trovare un compromesso con lei e non ci si rende conto che in realtà deve essere l'esatto contrario

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E', o dovrebbe essere una consolazione? il fatto è che generalmente le vittime di discriminazione non dovrebbero discriminare perchè sanno ciò che significa no? boh a me sembra tanto logico....

 

Ma quanti hanno logica a questo mondo?Per molti è più naturale vendicarsi su "innocenti" che evitare tali marcature nella società... è un ciclo che non finisce mai: perchè uno dovrebbe non discriminare gli altri se poi lui stesso viene discriminato?Alla maggior parte sta bene questa di "Logica".

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Ciao Eous,

mi interessa molto la parte in cui scrivi (cito):

 

L'omosessuale "insospettabile" che da di "diverso" ad un omosessuale "visibile" è una realtà che mi lascia perplesso perchè già è grave giudicare il prossimo, ancor più grave è chi giudica il prossimo e poi reclama i diritti costituzionali come "la libertà di espressione", la "libertà di pensiero", la "libertà di parola" e via dicendo.

 

La frase dà adito ad un fraintendimento per cui ti chiedo, che cosa intendi per "insospettabile" e "visibile"?

 

Se per visibile intendi uno che non ha timore di camminare accanto al suo ragazzo e guardarlo da innamorato anche in pubblico, ti do il mio pieno appoggio sul discorso.

Se invece come "visibile" ti riferisci ad un modello di estetica e di comportamento "à la Malgioglio" , ovvero il gay dal look improbabile e che magari parla per doppi sensi in pubblica piazza in maniera sguaiata, allora sono il primo a giudicare, non vergognandomene di farlo. Però qui non si parlerebbe piu' di "gay visibile" perche' se cosi' fosse tu sottintenderesti che sarebbe normale che un gay appartenesse a questa "categoria" (altrimenti l'avresti chiamato gay bizzarro, o gay fuori norma).

Riasumendo, proprio per far luce sul discorso, che cosa intendevi?

Un salutone!  :rotfl:

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Un uomo o una donna  che non si vergogna di camminare mano nella mano del suo ragazzo/a per la strada non è un gay visibile, è un gay col buon senso...buon senso stroncato dalla realtà che ti sbattono in faccia i mass media quando ti dicono "gay in terapia intensiva perchè vittima di atti di razzismo". Non è giusto vivere nel terrore di persone IGNORANTI.

A prescindere, io per gay "visibile" intendo uomini effemminati, passatemi un termine che odio, "checche" oppure donne molto mascoline.

Tu hai detto che sei il primo a giudicare, finalmente qualcuno che si espone, allora io di rimando ti chiedo: cosa fa di male un essere umano che si veste "alla Malgioglio" e che magari ha atteggiamenti più o meno eccentrici ed esuberanti? a prescindere dal gusto personale, per intenderci, a prescindere dal fatto che piaccia o meno il compagno effemminato, esattamente che fa di male per essere sottoposto ad un critico giudizio?

Secondo me niente...però...illuminami.

Se non ci fossero state le sufragette probabilmente le donne sarebbero ancora in casa a far la maglia senza il diritto di voto, se non ci fosse chi ha il coraggio di mostrarsi per come è e di lottare a suo modo per dimostrare che non c'è nessuna colpa da espiare, ma semplicemente si è così perchè così si nasce (la scienza sta iniziando ad avvalorare questa tesi) vivremmo ancora nell'ombra.

E' vero che l'omosessualità non si riduce a ragazzi muscolosi truccati in modo ridicolo che ballano su di un carro fatto di piume di struzzo, ma è semplicemente un estremismo a cui siamo arrivati perchè ci hanno sempre tacciato per "trasgressivi", sorge spontaneo fare di una critica un'arma che però incarna un principio molto importante, che è quello di " guardatemi, sono gay ma non sono diverso da voi, ho semplicemente un altro approccio alla vita"anche se mi rendo conto che può risultare impopolare. Sinceramente, a mio avviso, riescono a rendere la manifestazione "gioiosa"; d'altronde gay (GAI in origine provenzale) vuol dire gioioso, gaio e le Drag Queen ed i Drag King sono divenuti icone del mondo omosessuale ( anche se non necessariamente sono gay) e li trovo tremendamente simpatici e bravi nel rappresentare (in modo comico, satirico o drammatico) una fetta del nostro "genere sessuale" senza dimenticarci dei transessuali e dei transgender. Insomma, illuminami dai, cosa c'è di male nell'essere come si vuole essere? che c'è di male a vivere la propria vita nel rispetto di se stessi e degli altri?

 

P.S. un piccolo inciso: ESSERE RIDICOLI non è oggettivabile, un abito, un atteggiamento, un valore che per me può essere "ridicolo" per altri può essere interpretata come "coraggio" o addirittura "normalità" e/o "virtù. Ed ovviamente anche vicerversa, ciò che per me è una virtù può essere interpretato come ridicolo.

Ma quanti hanno logica a questo mondo?Per molti è più naturale vendicarsi su "innocenti" che evitare tali marcature nella società... è un ciclo che non finisce mai: perchè uno dovrebbe non discriminare gli altri se poi lui stesso viene discriminato?Alla maggior parte sta bene questa di "Logica".

 

Se tutti la pensassimo così dovremmo essere in perenne guerra, non credo minimamente alla legge del taglione, che tra l'altro era di moda nei popli antichi di civiltà meno progredite. Siamo nel 2009.

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Emblematico è l'avversione di certi gay ai gay pride additandoli come una carnevalata quando i nrealtà si tratta di manifestare per ottenere il diritto ad essere diversi

Secondo me non è affatto emblematico.

Perchè il gaypride ognuno lo vede diversamente. C'è chi lo vede come una specie di "festa", chi come una "sfilata" che come ha detto WhiteWhite serve a molti per strusciarsi nudi su un camion.

Le lotte per i diritti IO le vedo con un altro occhio, ciò non significa che io addito i gay, addito i gaypride, è ben diverso.

 

Che poi tutto deriva dalla categorizzazione.

Non penso che l'avere in comune l'orientamento sessuale possa significare di amare tutti e dare ragione a tutti i propri simili difendendo le LORO idee.

Prima di amarci tanto perchè omosessuali, dovremmo amarci tanto in quanto PERSONE.

Non vorrei essere frainteso comunque, non intendo che discriminare altri gay sia giusto, affatto. Ma il fatto che si possano avere controversie e problematiche anche all'interno del mondo gay, mi sembra naturale, per il motivo che ho espresso su.

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Come si sa, Stonewall lo hanno fatto le checche;

perchè i gay maschili - da quando esiste il mondo -

sono sempre riusciti a farsi i cazzacci loro.

 

Ho un amico che ha studiato arabo nello Yemen

(dove c'è la pena di morte per i gay)

che mi ha detto che si è trovato benissimo,

basta non essere "visibile" e fai quello che gli va.

 

Al Pride ci si veste da donna* per ricordare Stonewall,

se io non mi vesto da donna lo faccio solo perchè ai Pride

ci vado sia per manifestare che per rimorchiare

(e rimorchiano di più i maschietti che le travestite)

Certo non lo faccio "per sembrare sobrio"

(sono maschile, ma "sobrio" non mi definisce per niente)

 

 

*Ci si dovrebbe vestire da donna.

Non lo fa più nessuno.

Ormai è una gara a chi ha più pelo, muscoli e poga più duro.

Di gay ce ne sono sempre meno, una marea di "etero solidali"...

Andateci e poi mi dite se ho ragione o no.

 

Malgioglio mi fa schifo, è berlusconiano.

Platinette mi fa schifo, è berlusconiana.

Renato Zero mi fa schifo, è cattolicissimo.

Dolce e Gabbana, non ne parliamo.

Perchè sono gay? Figuriamoci.

Li avete visti gli etero di "Uomini e Donne"?

Ecco, appunto...

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Ciao Eous!

Cito la tua frase:

 

" A prescindere, io per gay "visibile" intendo uomini effemminati, passatemi un termine che odio, "checche" oppure donne molto mascoline. "

 

Come ho già scritto nel mio precedente intervento, detta così la tua frase indicherebbe due categorie: i visibili e gli invisibili. Ma essere omo è veramente questo? parrebbe che per te un gay è visibile non quando si dichiara, bensì quando si atteggia in modi cosidetti stravaganti.

Mi chiedi che cosa abbiano fatto di male, e io ti rispondo che una persona per esser giudicata non deve per forza agire con atti illeciti o fare qualcosa di socialmente inaccettabile, ma porsi in modo tale da balzare all'occhio senza uno scopo preciso. Così io non giudico, bensì apprezzo ad esempio un trans che va a fare la spesa al supermercato vestito da donna, ma mi permetto di giudicare un ragazzo che schiamazzi in maniera petulante recitando la parte del cosiddetto "effemminato" ( sappiam tutti che molti la recitano e poi se li incontri individualmente... puf sembrano eterosessuali) e che parli di cazzemazzi tutto il tempo, ma lo giudico non in quanto gay bensì in quanto STUPIDO. Se una persona è vuota come il guscio di un uovo bevuto, sia esso un "tamarro" eterosessuale di provincia, sia esso un 14enne che scrive con le K ed ha carenze educative, ho diritto di dirlo e di non fare il solito buonista facendo finta di nulla.

:asd:

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Dunque.

Io non sopporto troppo gli estremismi e tra questi, a mio avviso, rientra anche sbandierare il proprio orientamento sessuale.

Non sopporto gli eterosessuali che colgono ogni occasione per dare esibizioni di testosterone e virilità e non sopporto gli omosessuali che giocano a farsi vedere più effeminati di quello che sono (chiedo scusa se ho parlato solo di uomini, la stessa affermazione vale reciprocamente per le donne). Trovo inoltre controproducente darsi da soli delle etichette, è il modo migliore per essere emarginati. Credo che non avrei avuto tanti problemi a confessare alla mia famiglia la mia omosessualità se i mass media non trasmettessero continuamente figure quasi farsesche di omosessualità sbandierata (mi sono trovato a dire: non tutti gli omosessuali sono così...). Questa comunque è solo un MIA opinione (e dopo capirete perché sottolineo questo fatto).

 

Vorrei ora citare due casi che ho vissuto.

 

Primo: un mio amico ha dicrhiarato apertamente di essere omofobo.

Strano? Beh un po'. Però mi ha dato la possibilità di chiedergli spiegazioni e giustificazioni al riguardo. Le sue posizioni si sono rivelate, in definitiva, analoghe a quanto ho appena espresso sopra...

 

Secondo: una ragazza lesbica mi ha detto in faccia: "ma come puoi andare con un altro uomo? che schifo!"

Ok, probabilmente questa ragazza ha proprio un'avversione per il sesso maschile. Però ho trovato abbastanza indicativo come l'intolleranza possa annidarsi ovunque.

 

In entrambi i casi, sono riuscito a parlare con le persone interessate, a condividere posizioni e a trovare punti convergenti.

 

Ciò che voglio dire, in definitiva, che la differenza (ANCHE E SOPRATTUTTO DI OPINIONI!) può essere sempre fonte di scambio e crescita, se si ha il coraggio di dialogare, di esprimere il proprio punto di vista e di ascoltare gli altri.

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Caro Niebla,

un tuo amico ha dichiarato di essere omofobo,

poi quando ti ha esposto la sua posizione;

tu hai scoperto di pensarla come lui.

Invece di accorgerti di soffrire di "omofobia interiorizzata"

sei diventato velocemente empatico nei suoi riguardi.

 

Ora dovrò farti degli esempi.

Sai cos'è l'esibizionismo?

 

"Esibizionismo" significa che quando - in teoria -

dovresti sverginare qualcuno, il giorno stesso fai una festa

in cui inviti amici e parenti a mangiare a tue spese.

E ti fai accompagnare fino alla camera, dove finalmente "glielo metterai".

Spesso, la sera prima vai a vedere uno spogliarello per "stimolarti"

o - sempre più raramente - il giorno dopo esponi le macchie di sangue sul lenzuolo.

 

Questo si chiama "matrimonio"

ed è socialmente accettato e mostruosamente più esibionista di un Gay Pride.

Noi gay MAI tratteremmo l'atto di sverginare come una sagra paesana.

 

Né tu né il tuo amico, però, avete nulla da eccepire.

 

Altro esempio.

Nonostante la Letteratura e la Storia,

ci consegnino una storia dell'omosessualità

fatta di grandi artisti, grandi scrittori e condottieri;

sei bloccato nel dichiararti da Cristiano Malgioglio.

 

Quello che non riesce a Shakespeare, Leonardo e Alessandro Magno

riesce non appena la tua famiglia vede Platinette.

Non ti sembra strano?

 

Cos'è l'omofobia?

 

1)Avere due pesi e due misure

 

Sagra per lo sverginamento = sacra tradizione;

Festival della libertà sessuale gay = volgare provocazione

 

2) Generalizzare quesllo che non ci piace

e considerare eccezioni quello che ci piace.

 

Se vedo Malgioglio, i gay sono tutti come lui.

(E legittimo la mia famiglia a pensarlo)

Se scopro che Michelangelo è gay,

devo dire che è un genio NONOSTANTE sia gay

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Almadel, lasciami introdurre la mia risposta dicendoti che adoro come scrivi e che credo di essere già innamorato di te... (giuro non è ironico).

Se avessi dovuto scrivere la parte avversa alla mia tesi, credo avrei utilizzato gli stessi paralogismi...

 

Giusto per sfizio retorico ti rispondo utilizzando il tuo stesso metodo poi (giuro) la smetto di giocare...

 

"Esibizionismo" significa che quando - in teoria -

dovresti sverginare qualcuno, il giorno stesso fai una festa

in cui inviti amici e parenti a mangiare a tue spese.

E ti fai accompagnare fino alla camera, dove finalmente "glielo metterai".

Spesso, la sera prima vai a vedere uno spogliarello per "stimolarti"

o - sempre più raramente - il giorno dopo esponi le macchie di sangue sul lenzuolo.

(...)

Noi gay MAI tratteremmo l'atto di sverginare come una sagra paesana".

=> INFATTI NESSUN GAY HA MAI LOTTATO PER IL MATRIMONIO OMOSESSUALE

 

 

Nonostante la Letteratura e la Storia,

ci consegnino una storia dell'omosessualità

fatta di grandi artisti, grandi scrittori e condottieri;

sei bloccato nel dichiararti da Cristiano Malgioglio.

 

GIULIO CESARE ERA, A QUANTO, PARE GAY E I SUOI SUDDITI, NONOSTANTE I VARI "VENNI, VIDI, VINSI" LO SALUTAVANO "PASSA LA REGINA"

Magari sono più bloccato dai grandi condottieri che da Cristiano Malgioglio...

IL GRANDISSIMO PITTIORE SOPRANNOMINATO "IL SODOMA" RITRAE S.SEBASTIANO CHE PIù CHE PENETRATO DA FRECCE SEMBRA PENETRATO DA ALTRO...

Magari sono più bloccato dai grandi artisti che da Cristiano Malgioglio...

 

Chiudo questo gioco inutile dicendoti che non sono affatto in disaccordo con quanto dici...

 

Il gay pride continua a darmi fastidio e credo di essere libero di pensarlo, come c'è chi non sopporta che si faccia festa con i clacson quando vince la nazionale...

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C'è chi mi ha tirato fuori la legge del taglione...ma...suvvia...che caduta di stile

C'è chi ha tirato fuori Malgioglio...e ribadisco il SUVVIA...

C'è chi ha confuso VISIBILE con DICHIARATO....ragazzi ma...boh

C'è chi ha pensato che l'orientamento sessuale sia per forza una specie di coesione...non è certamente quello che ho detto

C'è chi ha detto che gli etero sono ovviamente omofobi...NON E' VERO...gli omofobi sono omofobi, gli etero sono etero...che poi gli omofobi siano etero mi sembra normale(anche se spesso non è così, molti omofobi sono gay che non ammettono di esserlo)...ma non confondiamo la cioccolata con la cacca.

Il punto centrale del problema, del mio dilemma, è:PERCHE' FARE UN PROCESSO ALL'INTENZIONE? PERCHE' SFOTTERE QUANDO SIAMO I PRIMI AD ESSERE SFOTTUTI? vi rendete conto che non ha senso? con che coraggio possiamo dire ad un omofobo "tu non hai nessun diritto di giudicarmi?" visto che siamo i primi a morderci il culo tra di noi...

Io non sfilerei mai in un carro con le piume di struzzo, non mi vestirei mai a pois, non mi truccherei mai...come non mi vestirei mai in giacca e cravatta, non andrei mai ad una partita di calcio, non mi ecciterò mai di fronte ad una corsa automobilistica ne di fronte a battute volgari sulle donne. D'altronde..quello si chiama GUSTO PERSONALE...sul quale non ho niente da eccepire.

Un conto è il gusto personale, un conto è il giudizio crudele in cui, tra l'altro, mi sono imbattuto anche in questo forum che, ahimè, consideravo pieno di gente col cervello e invece...vabbè..errare è umano...così dicono...(più che sul forum, nella chat del forum).

Una CHECCA, dev'essere per forza tr..a? un ragazzo vanesio dev'essere per forza vuoto? una donna mascolina dev'essere per forza rozza? un eccentrico dev'essere per forza stupido? anche a me urtano le K, sono un sostenitore dell'italiano, però basta parlarne tranquillamente senza puntare l'indice. E'il pregiudizio che genera razzismo che mi irrita e mi fa diventare agressivo...e mi dispiace di apprendere che i gay non sono da meno.

Forse perchè ho idealizzato la "categoria" un po troppo...forse perchè pensavo nella mia mente contorta che avessimo acquisito una specie di sistema immunitario contro il pregiudizio, forse perchè nel mio mondo fantastico dovremmo schierarci contro chi ci taglia le ali. A PRESCINDERE DAL GUSTO PERSONALE!!!!!Ed è esattamente questo che succede ai gay pride, persone omosessuali e non che, nonostante il loro modo di essere, sfilano per dichiarare la loro uguaglianza. Se non piace non è un problema, basta non andarci.

Un diritto non è un dovere.

Spero di esser stato più chiaro e spero di ricevere risposta a questo anzichè a disquisire su ciò che io intendo per VISIBILE,visto che mi pare abbastanza ovvio visto che te lo chiedono anche nei siti d'incontri, separato spesso dalla voce "Dichiarato"  :asd:

Sono stato più chiaro?

Mi scuso anticipatamente per il tono leggermente aggressivo, però quando ci vuole ci vuole.

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Poffarbacco, quanto fervore!  :asd:

 

La questione è: chi ti dice che certi giudizi partano da uno sguardo superficiale alle cose, e che non nascano invece alla base del materiale,quand'esso sia sufficiente, che i suddetti soggetti ci offrono ? Proprio in questo si differenzia il pregiudizio dal giudizio. Se la checca XY è effettivamente tr..a non bisogna dirlo, perchè..."povera checca, cosi' la discriminiamo" ? Se un ragazzino pieno di K mi fornisce suo malgrado le basi per fare un quadro del suo essere, non devo avere un parere su di lui?  Per comprendere i pilastri comportamentali di una persona non è necessario doverci trascorrere una vita assieme, ad un occhio attento anche uno o due post lunghetti su un forum sono significativi.

Per l'argomento pride, lascio il campo a chi l'ha trattato.

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  • 3 weeks later...
Guest Ickretta

Ma quanti hanno logica a questo mondo?Per molti è più naturale vendicarsi su "innocenti" che evitare tali marcature nella società... è un ciclo che non finisce mai: perchè uno dovrebbe non discriminare gli altri se poi lui stesso viene discriminato?Alla maggior parte sta bene questa di "Logica".

 

Si è una logica, appunto, il comportarsi come chi ci discrimina ci rende più "uguali" (oddio ora mi becco le frecciate da tutt* nel forum) però molte/i applicano questa "regola" per quel motivo, perchè subire la discriminazione può generare anche il rifiuto (sotto diverse forme ovviamente, una è quella dell'affiliazione ad un dato sistema).

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Bah, io non ci trovo alcuna logica. Lo vedo più come un capriccio da bambini, e dato che un adulto almeno in via teorica dovrebbe comportarsi in modo più maturo, si arriva alla conclusione che il modo in cui agisce non ha appunto, logica.

Io la vedo così: un essere umano subisce una discriminazione, e la diffonde nella coscienza degli altri perchè ritiene di essere l'unico debole, in una società di forti... e non trovando alcun appoggio che possa sostenerlo, sia da un punto di vista umano che istituzionale, sente come un dovere discriminare, perchè non è giusto che sia capitato proprio a lui. Troppo individualismo ed egoismo.

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Per quanto mi riguarda, se devo opinare su qualcuno lo faccio sulla persona senza guardare alla sua identità sessuale. Poi quella può rientrare nell' opinione, ma di certo non parte da lì. E non discrimino, o almeno ho cercato sempre di non farlo. E se parlo male del gay pride, lo faccio pensando all' idea che mette nella testa della gente ignorante, lo faccio pensando a esibizionisti che gay o non gay, non approvo. Così come non approvo quei matrimoni tutti sorrisetti e chiacchere insipide. Non discrimino tra i discriminati, do un mio personale pare su di una persona. Se penso che possa arrecarmi danno con il suo atteggiamento, se penso che sia fuori dalla mia visione di decenza, se penso che col suo comportamento non possa riuscire ad essermi vicino. Non per questo non la accetto. La accetto comunque, in quanto persona, degna d' essere tollerata e accettata, ma tutto ciò non vuol dire che sarò sempre impegnato in un dolce conflitto con questa fatta di discussioni e di frecciatine xD

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