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il Vaticano ribadisce che i gay non possono essere preti anche se casti.


Cosgrove

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La Littizzetto ha commentato ieri: "i seminari si svuoteranno" :sisi:

 

Ed ha ragione!!!!

Te lo dice uno che, per ragioni di lavoro, tra seminari e curie ci bazzica ogni giorno!

Ti posso assicurare che almeno l'80% dei seminaristi è gay, e molti non ne fanno pure un mistero!

Tant'è che, in questi giorni di festa, nelle sacrestie (ovvero il regno dello speteguless) non si faceva altro che parlare, più o meno velatamente, dell'uscita del Vaticano ... e non in positivo!  :D

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Invece per la mia esperienza (un amico in seminario) non ho mai sentito di qualcuno dichiarato o piu o meno "manifesto". Poi certo chissa' che c'è sotto :roll:

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  • 2 weeks later...

Non dico che sia corretto, ma la Chiesa segue una sua coerenza di pensiero. Se uno non è Cattolico non vedo dove sia il problema.

Io che lo sono, vi assicuro che non mi sento per niente discriminato. A parte che non si può parlare di razzismo (non mi pare che stiamo parlando di razze umane, ma di diverso orientamente sessuale), questa è solo una scelta "obbligata". Poichè il sacerdozio è rivolto al maschio (e se vogliamo anche qui ci sarebbe una sorta di discriminazione sessista), se questo maschio è gay viene da sè che una Chiesa o un Convento si trasforma in un ricettacolo di "tentazione".  :cry:

 

E poi queste scelte, oltre che dovute ad una mancata revisione o aggiornamento della dottrina che reputa ancora peccato e deviazione l'omosessualità, sono dovute pure ad una questione POLITICA. Se l'omosessualità non fosse più appannaggio di sinistre e anticlericali affini, la Chiesa cambierebbe parecchio della sua politica/dottrina in ambito sessuale. In effetti se si rispetta la castità, è del tutto irrilevante essere o meno omosessuali. Lo sono tantissimi sacerdoti e sicuramente lo sono stati numerosi Papi e Cardinali. Io penso si combatte l'esternazione più che il fatto in sè.

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Ok, facciamone una questione di parole allora e non di principi. Non è razzismo perchè non si pone un problema di razza ma è discriminazione. Come si fa a fare il test di ingresso a un seminarista per stabilire la sua omosessualità? (non sono sicuro di volerlo sapere forse XD)

 

E perchè di tutte le caratteristiche che un uomo può manifestare e che si possono rivelare negativi per la missione del sacerdozio, ad esempio la pigrizia, l'orgoglio, l'egoismo e chi più ne ha più ne metta, si decide di testare quella particolare caratteristica? La Chiesa non è tentazione di per sè, lo è tutto il mondo se per questo, infatti è una scelta di spirito che si affronta con l'aiuto del divino (sono idealista, ma la vocazione è questo). Se vai in seminario e aspiri alla vita mondana...c'è la confessione, perchè è naturale questo desiderio e se deve essere un peccato, Dio perdona ok. Se invece poi ti fai la sagrestana lì c'è un problema con la tua vocazione. Voglio dire, non ti fai la suora del convento a fianco perchè credi nella tua vocazione e rispetti quello che sei o perchè semplicemente dormite in due strutture diverse? Se è per il secondo motivo allora davvero non c'è più religione!

 

Sul fatto poi che le scelte sull'identità sessuale della chiesa dipendano dalla politica e che è solo una questione di non dar ragione alle sinistre... beh...se lo devo prendere per buona allora il mio sconforto aumenta, pensando che dietro non ci sia nemmeno un minimo principio, ma solo un dispetto.

 

E infine l'ultima tua affermazione bor...si combatte l'esternazione più che il fatto in sè. MALE, perchè il problema che una religione dovrebbe porsi non è quello di come si esternano le cose ma di come le si vivono! Il peccato non deve essere un pro forma, ma quell'handicap che non ti aiuta a procedere nel tuo percorso spirituale, e se non lo spieghi così alla gente cosa ottieni? quella fede superstiziosa di soli dogmi svuotati di qualsiasi insegnamento e senso.

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Poichè il sacerdozio è rivolto al maschio (e se vogliamo anche qui ci sarebbe una sorta di discriminazione sessista), se questo maschio è gay viene da sè che una Chiesa o un Convento si trasforma in un ricettacolo di "tentazione".  :cry:

 

Se la forza di volontà del sacerdote è così debole, allora avrà di problemi ben più seri. Il mondo è pieno di tentazioni. E poi, se permetti, quanti sacerdoti oggigiorno stanno chiusi in un convento? Il prete vive nel mondo vero, non in un mondo chiuso e artificiale.

 

Se l'omosessualità non fosse più appannaggio di sinistre e anticlericali affini, la Chiesa cambierebbe parecchio della sua politica/dottrina in ambito sessuale.

 

Questa, perdonami, ma è una grandissima *******. L'omosessualità è appannaggio di "sinistre e anticlericali affini" proprio perché la Chiesa da secoli la banna come un peccato mortale, non il contrario. E comunque la Chiesa non cambierebbe di una virgola se non fosse spinta dalle correnti di pensiero intorno a lei. Le sinistre anticlericali sono molto recenti storicamente, ti risulta che la Chiesa abbia mai cambiato dottrina in positivo verso l'omosessualità?

Dante già metteva all'inferno i sodomiti come il Papa comanda, 'ndo stavano i mangiapreti cattivi all'epoca?

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Non dico che sia corretto, ma la Chiesa segue una sua coerenza di pensiero. Se uno non è Cattolico non vedo dove sia il problema.

Io che lo sono, vi assicuro che non mi sento per niente discriminato.

 

E poi queste scelte, oltre che dovute ad una mancata revisione o aggiornamento della dottrina che reputa ancora peccato e deviazione l'omosessualità, sono dovute pure ad una questione POLITICA. Se l'omosessualità non fosse più appannaggio di sinistre e anticlericali affini, la Chiesa cambierebbe parecchio della sua politica/dottrina in ambito sessuale. In effetti se si rispetta la castità, è del tutto irrilevante essere o meno omosessuali. Lo sono tantissimi sacerdoti e sicuramente lo sono stati numerosi Papi e Cardinali. Io penso si combatte l'esternazione più che il fatto in sè.

 

Caro bor in quello che hai scritto ti sei contradetto più volte: ammetti che è una scelta "non corretta" (leggo sbagliata) ma che non ti senti discriminato. Ora che tu non ti senti discriminato è un problema tuo ma questo non significa che non lo sei realmente.

 

Quanto all'omosessualità appannaggio delle sinistre evitiamo di fare gli ipocriti: l'omosessualità non è appannaggio di nessuno il problema è che tutte le innovazioni culturali "sfondano" per prime a sinistra perchè da sempre è l'ala politica aperta alle innovazioni.

 

Ci sono partiti di destra in europa (vedi la destra francese) che hanno accettato l'omosessualità e le coppie omosessuali. In conclusione l'omosessualità non è appannaggio di nessuno se non degli omosessuali stessi e se un partito di destra si apre volontariamente agli omosessuali il movimento gay non può che essere contento. Infatti per me è un vero peccato che la parte del movimento gay italiano collocata a destra, gaylib, non ha avuto molta fortuna fino ad ora nella sua attivita di lobby.

 

Poi è curiosa la tua affermazione che la Chiesa è in ritardo nell'aggiornamento della sua dottrina. Fai dell'omofobia ecclesiastica solo una questione di diritto canonico e non teologica. Francamente non vedo le basi per fare questa affermazione

 

:cry:

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Non si può non notare, con orrore, che il magistero della Chiesa ormai inclina a stimare l’amor Greco o deformità dell'animo, per difetto innato, ovvero corruzione causata da un morbo sopravvenuto.

 

Un tempo, di contro, giudicava coloro, i quali fossero Grecamente amanti, ben sani di mente e perfetti di natura, ma viziosi per elezione e peccatori per deliberazione.

 

Non per nulla allora essi erano destinati, mancando il pentimento, al rogo in questa vita ed alle pene inferne in quella futura;  ora, vice versa, sono raccomandati ai medici ed ai risanatori delle menti.

 

Per ciò la Chiesa Cattolica oggi nega che ai candidati al sacerdozio giovi giurare la castità, perché

questa può impedire il peccato, ma non può né sanare la demenza sopravvenuta né correggere la deformità innata.

 

Suppongo siano  sodisfatti coloro, i quali propugnano l'origine innata dell'affezione Grecamente amorosa;  per me, vice versa, il quale stimo essa sia spontaneamente eletta, è una perversione nuova, inaudita ed immonda d'una dottrina dura, ma onesta:

e veramente preferisco mille volte essere abominato quale peccatore turpissimo, in grazia dei comandamenti d’un dio che ripudio, piuttosto che essere stimato demente o deforme, secondo le conoscenze della medicina del secolo nostro.

 

Anakreon.

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e veramente preferisco mille volte essere abominato quale peccatore turpissimo, in grazia dei comandamenti d’un dio che ripudio, piuttosto che essere stimato demente o deforme, secondo le conoscenze della medicina del secolo nostro.

 

E' un problema tuo.

 

Io preferisco giudicare in base all'esperienza empirica mia e di tanti altri gay, delle ricerche sociologiche e di alcuni studi scientifici che più passa il tempo più tendono a credere che omosessuali si nasca e non si diventi (o quanto meno che lo si diventi molto presto)

 

Io sinceramente non vedo quale sia il problema nell'accettare di essere nato gay

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Quanto all'omosessualità appannaggio delle sinistre evitiamo di fare gli ipocriti: l'omosessualità non è appannaggio di nessuno il problema è che tutte le innovazioni culturali "sfondano" per prime a sinistra perchè da sempre è l'ala politica aperta alle innovazioni.

 

Non direi. La Sinistra (quella nostra) appoggia un certo tipo di "richieste" perchè fortemente demagogica.

 

Comunque dovrò riflettere maggiormente sulla questione. Avete sollevato aspetti a cui non avevo prestato attenzione... vi farò sapere.  :asd:

 

 

Io sinceramente non vedo quale sia il problema nell'accettare di essere nato gay

 

Non lo vedo neanche io. Gay si nasce non si diventa. Non è una scelta, è una cosa che è così e basta. Ad esempio perchè ci piace un colore anzichè un altro? Stiamo sullo stesso piano. A qualcuno forse spaventa questo, a me no. Se Dio mi ha creato una ragione c'è. Il fine dell'Uomo non è solo la riproduzione, possiamo essere utili in tanti altri modi...

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Non direi. La Sinistra (quella nostra) appoggia un certo tipo di "richieste" perchè fortemente demagogica.

 

Comunque dovrò riflettere maggiormente sulla questione. Avete sollevato aspetti a cui non avevo prestato attenzione... vi farò sapere.  :ok

 

Veramente il più grande rimprovero fatto dal movimento alla sinistra è di essere vaga e di non appoggiare nulla di specifico.

 

Sono contento che rifletti  :asd:

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Veramente il più grande rimprovero fatto dal movimento alla sinistra è di essere vaga e di non appoggiare nulla di specifico.

 

E' nella natura della Sinistra...  :asd:

 

 

Sono contento che rifletti  :asd:

 

Fatti non foste a viver come bruti...

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Opinioni e decori.

 

Caro Zucchero,

 

non è necessario aspettare che il tempo trascorra, affinché alcuno possa congetturare che tutte le affezioni, tutte le inclinazioni, tutti gli appetiti di ciascuno noi siano innati nel nostro ingegno privato e quindi talmente inculcati in esso, che non possiamo fuggirne per libera deliberazione, essendone, per così dire, incatenati e necessitati.

 

E veramente è opinione antica e recentemente ripetuta che ogni uomo nasca con affezioni, inclinazioni, appetiti ineluttabili, cui la prudenza, quando pur essi siano insolenti secondo il tempo od il luogo in cui egli viva, non possa porre rimedio alcuno.

 

Non di meno, a me tutte codeste dimostrazioni inconfutabili di tanta necessità innata, le quali Tu reputi siano state date, non constano, forse perché i dotti non sono affatto concordi.

 

Comunque sia, stimo più decoroso essere giudicato peccatore dianzi alla giustizia divina, che demente o deforme contro natura, se non per altro, perché non concedo né verità ai comandamenti del nume dei Giudei o d'altri popoli né autorità ai flamini di Cristo o d'altri numi.

 

Per altro, col mio commento volevo solo notare il singolare mutamento del giudizio del magistero Romano della Chiesa circa l'amor Greco;

null'altro.

 

Anakreon.

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Anakreon, si nasce. Rassegnati.  :asd:

 

L'Amor Greco e tutte le lascività dei bei tempi antichi erano costumi sociali più che reali inclinazioni. Forse è vero che siamo tutti bisex... e che l'occasione fa l'uomo ladro. Probabilmente molti bisex vivono da etero perchè condizionati da una certa morale e da un certo tipo di società. Ma l'inclinazione è innata. Che poi costituisca pure peccato è un altro paio di maniche...

 

Poi magari te sei un vizioso lussurioso dedito ad ogni tipo di nefandezza spirituale, ma io questo non posso giudicarlo...  :asd:

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Dilemmi e desiderii.

 

Caro Boro,

 

ammonisci:

"Anakreon, si nasce. Rassegnati."

 

Concedo che possa pur essere inclinazione innata:

difficile, suppongo, dimostrare quale dei due corni del dilemma sia verace.

 

Quello che mi pare tuttavia singolare è che alcune inclinazioni, ad arbitrio, siano stimate innate ed alcune acquisite:

o stabiliamo una via razionale e la perseguiamo costantemente oppure, se non vogliamo giocare a dadi la soluzione, ciascuno elegga il corno che preferisce.

 

Annoti:

 

"L'Amor Greco e tutte le lascività dei bei tempi antichi erano costumi sociali più che reali inclinazioni."

 

E che Ti fa mai congetturare che, quanto ad inclinazioni innate od acquisite, quanto ad azioni morali od immorali, siamo diversi, che furono gli antichi ?.

 

Concludi:

 

"Ma l'inclinazione è innata. Che poi costituisca pure peccato è un altro paio di maniche...Poi magari te sei un vizioso lussurioso dedito ad ogni tipo di nefandezza spirituale, ma io questo non posso giudicarlo..."

 

Peccato, vizio e lussuria in ciò, ch'è innato, e quindi naturalmente necessitante ?:

difficile concederlo...

 

Veramente non posso non lamentare che, come la Chiesa Romana, così anche l'opinione comune pare voglia argomentare in modo assurdo e contraddittorio;  viene a desiderio il magistero e la disciplina dei secoli trascorsi: 

più severi, senza dubbio, ma più razionali.   

 

Anakreon.

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Quello che mi pare tuttavia singolare è che alcune inclinazioni, ad arbitrio, siano stimate innate ed alcune acquisite:

o stabiliamo una via razionale e la perseguiamo costantemente oppure, se non vogliamo giocare a dadi la soluzione, ciascuno elegga il corno che preferisce.

 

Dipende a cosa tu ti riferisci.

 

 

E che Ti fa mai congetturare che, quanto ad inclinazioni innate od acquisite, quanto ad azioni morali od immorali, siamo diversi, che furono gli antichi ?.

 

Non siamo diversi. Credo che anche noi, vivendo in società analoghe a quelle, troveremmo normale innamorarci di persone del nostro stesso sesso. Ma non perchè realmente gay, ma perchè semplicemente "possibile". Il gay "reale" è colui che prova attrazione esclusivamente per la persona del proprio stesso sesso. In quel caso è una tendenza innata e c'è poco da fare...

 

 

Peccato, vizio e lussuria in ciò, ch'è innato, e quindi naturalmente necessitante ?:

difficile concederlo...

 

Possiamo scegliere se dar sfogo alla lussuria o al vizio che c'è dentro di noi.

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Confini ed errori.

Caro Boro,

 

osservi:

"Dipende a cosa tu ti riferisci. ".

 

Mi riferisco, per esempio, all'opinione che alcuni uomini delinquano per inclinazione innata oppure a quella che vuole che tutte le azioni umane, tutti gli eventi della natura siano decreti da un Fato ineluttabile ovvero diretti da una necessità costringente:

non sono opinioni assurde, purché non distinguano ad arbitrio.

 

Circa gli usi degli antichi, annoti:

"Non siamo diversi. Credo che anche noi, vivendo in società analoghe a quelle, troveremmo normale innamorarci di persone del nostro stesso sesso. Ma non perchè realmente gay, ma perchè semplicemente "possibile". Il gay "reale" è colui che prova attrazione esclusivamente per la persona del proprio stesso sesso. In quel caso è una tendenza innata e c'è poco da fare...".

 

Pur ammettendo la Tua defizione di "gay" vero, rimane da dimostrare che solo oggi alcuni uomini possano essere tali, essendo escluso che potessero gli antichi.

 

Concludi osservando:

"Possiamo scegliere se dar sfogo alla lussuria o al vizio che c'è dentro di noi."

Dunque, concedi che alcune inclinazioni siano innate ed altre acquisite:

ma quali ?.

 

Tu là poni il confine tra innato ed acquisito, dove Ti pare conveniente, secondo una certa opinione che hai della natura umana;  altri lo pongono altrove:

è da dimostrare chi sia in errore.

 

Anakreon.

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Io sinceramente ancora non capisco perchè un gay voglia entrare per forza in un ordine che lo svilisce continuamente, con tutte le confessioni protestanti che ci sono proprio su questa bisogna insistere?

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Ordini e fughe.

 

Molti, massimamente in Italia, in quell'ordine sono nati e, per chi confida che Cristo sia stato dio, non è facile fuggirne, se non per altro, perché è l'ordine avito.

 

Anakreon.

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Mi riferisco, per esempio, all'opinione che alcuni uomini delinquano per inclinazione innata oppure a quella che vuole che tutto tutte le azioni umane, tutti gli eventi della natura siano decreti da un Fato ineluttabile ovvero diretti da una necessità costringente:

non sono opinioni assurde, purché non distinguano ad arbitrio.

 

Ti ripeto: non esiste una legge valida sempre. I comportamenti possono essere "innati" e "contingenti" a seconda del caso. Una persona che nasce nella periferia di Napoli ha più probabilità di diventare criminale di un ragazzo che vive sul Lago di Como. Però, per ingenio malo pravoque, può accadere che il ragazzo nato sul Lago di Como sia destinato a compiere azioni più cattive del ragazzo nato nella periferia di Napoli, che invece sempre in virtù dell'indole (in questo caso positiva) può riscattarsi da una situazione di iniziale svantaggio.

 

Ma questo per praticamente tutto: l'omosessualità è stata giudicata partendo dall'asserto che questa fosse una sorta di "scelta" perversa. Mentre invece sappiamo benissimo che quasi sempre è un qualcosa di innato, che è dentro di noi. Dunque non è "abitudine" ma "modo d'essere". E se questo non danneggia nessuno, non vedo perchè dovrebbe essere peccaminoso.

 

 

Dunque, concedi che alcune inclinazioni siano innate ed altre acquisite:

ma quali ?

 

Tutte possono essere diversamente innate o acquisite. C'è l'uomo che nasce gay e l'uomo che si diverte a comportarsi come tale (sessualmente parlando). C'è l'uomo COSTRETTO a rubare e c'è l'uomo indotto a farlo da una propria indole (cleptomani). C'è chi uccide per lavoro (prendi i boia), per necessità (legittima difesa), per vendetta, ecc. e chi lo fa per puro piacere. La modalità cambia, il fatto resta. Ma se giudicassimo tutto secondo il solo criterio del risultato finale, allora molti reati potrebbero essere inclusi sotto la stessa voce. Invece si distingue, e lo si è sempre fatto, tra chi uccide per amore, chi per disperazione, chi per vendetta, chi per crudeltà.

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Opinioni e prove.

 

Caro Boro,

 

affermi:

"Ti ripeto: non esiste una legge valida sempre. I comportamenti possono essere "innati" e "contingenti" a seconda del caso. Una persona che nasce nella periferia di Napoli ha più probabilità di diventare criminale di un ragazzo che vive sul Lago di Como. Però, per ingenio malo pravoque, può accadere che il ragazzo nato sul Lago di Como sia destinato a compiere azioni più cattive del ragazzo nato nella periferia di Napoli, che invece sempre in virtù dell'indole (in questo caso positiva) può riscattarsi da una situazione di iniziale svantaggio. ".

 

Codesta è la Tua opinione, ma suppongo Tu sappia a che altri opinano altrimenti o perché riferiscono la causa delle azioni d'un uomo al tempo ed al luogo, in cui quegli nasca, ovvero perché la riferiscono all'ingegno proprio di colui; alcuni allegano quale causa l'ingegno della stirpe, altri un fato, altri un dio, altri una necessità universale:

difficile dire chi sia nel vero, se pur mai si possa;  ma, al meno, possiamo esigere che ciascuno, opinando come più gli piaccia, non si contraddica.

 

Annoti:

" Mentre invece sappiamo benissimo che quasi sempre è un qualcosa di innato, che è dentro di noi. Dunque non è "abitudine" ma "modo d'essere"."

Già l'apposizione del "quasi" pare indicare che anche Tu abbia qualche dubbio circa l'asserzione che quest'inclinazione sia innata;  comunque sia, rimaniamo sempre nel campo delle opinioni, le quali, affinché siano universamente accolte, debbono essere dimostrate inconfutabilmente e che quindi, mancando la dimostrazione inconfutabile, valgono quanto le contrarie.

 

Concludi:

"Tutte possono essere diversamente innate o acquisite.".

 

Sia pure, ma anche codesta è un'opinione, che, per altro, confligge con quel che pari opinare, quando scrivi aver per certo che l'amor Greco è innato:

"Anakreon, si nasce. Rassegnati.".

 

In somma, mancando prove certe ed inconfutabili, è lecito opinare, ma forse converrebbe non contraddirsi.

 

Anakreon.

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Già l'apposizione del "quasi" pare indicare che anche Tu abbia qualche dubbio circa l'asserzione che quest'inclinazione sia innata;  comunque sia, rimaniamo sempre nel campo delle opinioni, le quali, affinché siano universamente accolte, debbono essere dimostrate inconfutabilmente e che quindi, mancando la dimostrazione inconfutabile, valgono quanto le contrarie.

 

1. Il "quasi" l'ho usato riferendomi a te. Per me anche te sei gay per natura, ma non mi va di insistere. Dunque ti concedo una sorta di eccezione.  :asd:

2. Io non credo ci siano prove a sostegno di quanto tu asserti circa l'omosessualità come "scelta". Non si decide il piatto preferito...

 

 

Sia pure, ma anche codesta è un'opinione, che, per altro, confligge con quel che pari opinare, quando scrivi aver per certo che l'amor Greco è innato:

 

Ho detto che dipende: ci sono persone che scelgono per diletto o per "curiosità" di fare all'amor Greco, ed altre che ci nascono. Ovviamente il primo caso era più diffuso nell'antichità, quando tale costume (importato dalla Grecia) era socialmente lecito. Ma oggi, in una società come la nostra figlia della morale Cristiana, mi spieghi quale vantaggio ne trae una persona etero a dilettarsi nell'Amor Greco? Io credo nessuna. Ergo chi "fa" il gay semplicemente lo è di natura.

 

 

In somma, mancando prove certe ed inconfutabili, è lecito opinare, ma forse converrebbe non contraddirsi.

 

Io non mi contraddico. O almeno non lo faccio mai in un forum.  :salut:

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Eccezioni ed opinioni.

 

Caro Boro,

 

annoti:

 

"1. Il "quasi" l'ho usato riferendomi a te. Per me anche te sei gay per natura, ma non mi va di insistere. Dunque ti concedo una sorta di eccezione.  :salut:

2. Io non credo ci siano prove a sostegno di quanto tu asserti circa l'omosessualità come "scelta". Non si decide il piatto preferito...".

 

Le eccezioni si dice confermino le regole...

 

Per altro, come io non ho prove, fuori del ragionamento, così non mi pare che Tu navighi in un mare inconfutabilmente probatorio.

 

Domandi:

" Ma oggi, in una società come la nostra figlia della morale Cristiana, mi spieghi quale vantaggio ne trae una persona etero a dilettarsi nell'Amor Greco? Io credo nessuna. Ergo chi "fa" il gay semplicemente lo è di natura"."

 

Forse ti sfugge che gran parte dei mortali, colla morale Cristiana, per altro oggi molto violata anche dai Cristiani stessi, hanno poco, se non nulla, a fare:

dedurre le inclinazioni o le repulsioni d'un'intera specie animale, dalle consuetudini d'un certo popolo in un certo secolo, mi pare audace, se non temerario.

 

Concludi:

"Io non mi contraddico. O almeno non lo faccio mai in un forum."

 

Forse non m'accorsi che scrivesti a me privatamente;  ma la contraddizione era tuttavia palese, tra l'asserzione:

"Tutte possono essere diversamente innate o acquisite."

e l'asserzione:

"Anakreon, si nasce. Rassegnati.".

 

"Tutte" non è "molte" e, in ogni caso, devi dimostrare la ragione, per cui poni tale eccezione singolare per l'amor Greco:

mancando dimostrazioni certe ed inconfutabili, fluttuiamo nel mare delle opinioni.

 

Anakreon.

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Per altro, come io non ho prove, fuori del ragionamento, così non mi pare che Tu navighi in un mare inconfutabilmente probatorio.

 

Ma infatti questa è la mia opinione, che nasce dalla mia esperienza. E ti assicuro che gay si nasce. Almeno nel mio caso. Non so te se hai scelto, ma se così fosse tu non saresti gay nella stessa misura in cui lo è chi nasce. E stesso il fatto che esisterebbero due tipologie di omosessuali, darebbe ragione a me delle mie ipotesi.

Che per tanto restano tali, perchè la Scienza ancora ci deve dare una risposta precisa.

 

 

Forse ti sfugge che gran parte dei mortali, colla morale Cristiana, per altro oggi molto violata anche dai Cristiani stessi, hanno poco, se non nulla, a fare:

 

La "morale" dei nostri popoli è ancora molto Cristiana. La Laicità esiste da una sessantina d'anni. Il sentimento religioso con i suoi insegnamenti è ancora molto forte e vivo. Dunque influenza non poco l'opinione generale. Ma molti qui scambiano questo per "ingerenze vaticane"...  :salut:

 

 

dedurre le inclinazioni o le repulsioni d'un'intera specie animale, dalle consuetudini d'un certo popolo in un certo secolo, mi pare audace, se non temerario.

 

Non è temerario, è razionale. Fino a 50 anni fa una caviglia di una ballerina faceva scalpore... ora non ci fa specie il capezzolo. Anticamente gay si era quasi per moda, poi giunse la morale Cristiana e l'Amor Greco è caduto nell'oblio. Tranne ovviamente chi gay ci nasce...

 

 

"Tutte" non è "molte" e, in ogni caso, devi dimostrare la ragione, per cui poni tale eccezione singolare per l'amor Greco:

mancando dimostrazioni certe ed inconfutabili, fluttuiamo nel mare delle opinioni.

 

Ho detto che tutti i comportamenti possono essere innati o "scelti". Non ho posto alcuna eccezione: anzi, ho fatto l'esempio del furto o dell'assassinio. Entrambe possono essere tendenze "innate" o "scelte" per particolari esigenze.

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ho trovato un'intervista ad un prete infarcita di stereotipi e ignoranza, secondo il tizio si tratta di una malattia mentale per mancanza di affetto... è curioso come poco dopo dica "il razzismo è un male strisciante" ha proprio ragione!

 

http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20081123&Categ=16&Voce=2&IdArticolo=2299772#top

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Opinioni e sogni.

 

 

Caro Boro,

 

considerando le Tue annotazioni:

 

l’una "E ti assicuro che gay si nasce. Almeno nel mio caso.",

 

l’altra "Ho detto che tutti i comportamenti possono essere innati o "scelti". Non ho posto alcuna eccezione: anzi, ho fatto l'esempio del furto o dell'assassinio. Entrambe possono essere tendenze "innate" o "scelte" per particolari esigenze."

 

mi pare non si possa negare che Tu distingua tra uomini che nascono delinquenti o peccatori ed altri che, vice versa, nascono innocenti o santi, ma vogliono poi, per elezione, delinquere e peccare.

 

L'opinione non è nuova:

per i peccatori, ricordo il Calvino, per i delinquenti, il Lombroso;

ma non mi pare sia molto razionale:

 

in primo luogo, perché dovremmo distinguere gli uomini degni di pena, perché peccatori o delinquenti per elezione, dagli uomini indegni di pena, perché peccatori o delinquenti per necessità di natura, essendo iniquo punire chi non delinqua o pecchi deliberatamente;

 

in secondo luogo, perché, essendo evidente che delitti o peccati dipendono dal tempo e dal luogo, in cui viviamo, e possono dunque mutare anche nel corso della nostra vita singolare, per variazione di leggi civili o morali; si darebbe il caso che uomini, prima delinquenti o peccatori per natura, variate le leggi civili o morali, non sarebbero più tali, ma diverrebbero innocenti o santi per natura;

 

in terzo luogo, perché, dovendo concedere che il genere umano si distinguesse in due specie:

delinquenti o peccatori per natura ed innocenti o santi per natura;

dovremmo anche assegnare a qualcuno la potestà di stabilire quando un uomo appartenesse ad una ovvero all'altra specie, posto che tanta differenza, se pur fosse, non apparirebbe evidente nei lineamenti o nelle forme o nell'abito del corpo umano;

ma chi potrebbe avere tale intima conoscenza dell'animo e della natura di ciascun uomo ?;

e, concesso che alcuni pur l'abbiano, chi riconoscerebbe loro un'autorità universale per la necessaria discrezione ed assegnazione dei nati alle due specie ?.

 

In somma, se accedessimo a codesta Tua opinione, incorreremmo poi in difficoltà ineluttabili, quando volessimo veramente riconoscere uomini dell'una e dell'altra specie:

sarebbe, dunque, più sogno, che opinione.

 

Anakreon.

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