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Ci sono persone porno e persone non porno, voi in che gruppo siete?


MyleneFarmer

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Valeria Montebello: «Il dating ha stravolto il sesso dei trentenni»

di Micol Sarfatti

L’autrice, classe 1989, ha indagato l’erotismo dei Millennials in un podcast. «Siamo rimasti sospesi tra i tempi dell’amore reale e quelli dell’amore virtuale. Oscilliamo tra il porno e la goffaggine»

La nostra generazione è stata la prima a confrontarsi con le app di dating, da Tinder in poi. Hanno stravolto il sesso e le relazioni?
«Totalmente. Noi, in ogni settore della vita, siamo la fascia di età ponte tra l’era analogica e quella digitale, non facciamo eccezione nemmeno in questo. Abbiamo vissuto un’adolescenza e una prima giovinezza di corteggiamenti e incontri fisici, poi dieci anni fa, ci siamo ritrovati sui telefoni questo nuovo strumento per conoscersi e tutto è cambiato. Io stessa vivo le app di dating in modo ambivalente, da un lato sono ipercritica perché ci hanno tolto dal reale e dal rischio. Dal vivo è più fastidioso essere rifiutati, online si può fare la cosiddetta “pesca a strascico” senza troppe ripercussioni emotive. Il consenso da match o da like dà una scarica di adrenalina a cui è difficile rinunciare. Dall’altro lato mi vengono in mente certi approcci molesti nei locali o alle feste che non rimpiango. Ho nostalgia però delle chiacchierate faccia a faccia, senza chat».

La nostra autostima, sentimentale e non solo, oggi passa dal consenso online.
«Questo crea un profonda scissione: in Rete siamo tutti disinibiti, ma nella realtà, spesso, siamo goffi. Noi, a differenza della Generazione Z, quella dei ventenni, non siamo nati in questo ecosistema. Conosciamo perfettamente il meccanismo dell’incontro online, ma ha sempre qualcosa di straniante. In fondo siamo un po’ Boomer, sembriamo i sessantenni che fanno un uso smodato di emoticon ( ride). Le app di dating sono sempre più settoriali: esistono quelle politicizzate, di destra o di sinistra, quelle per vegani, per animalisti... Questa specificità estrema elimina la casualità dell’incontro, lo rende un mercificio».

Sembriamo avere grande consapevolezza tecnologica e pure del nostro corpo, che accettiamo e mostriamo sempre di più. Apparenza o verità? 

«Io non credo che il femminismo della quarta ondata, fatto di hashtag e battaglie su Instagram, abbia portato a una vera consapevolezza del corpo. Si rivendica il diritto di non depilarsi esattamente come nel Sessantotto. Poi, per fortuna, sono stati fatti grandi passi avanti per i diritti civili, c’è un uso della terminologia identitaria più consapevole, ma non tutte le battaglie in voga oggi sono così contemporanee. C’è ancora molto da fare. Nel mio podcast non sono a favore della positivizzazione del sesso e del corpo a tutti i costi. Non mi piace l’esibizione retorica del difetto fisico, è un meccanismo esclusivo e non inclusivo. Se una ha la fortuna di essere bellissima si sente quasi obbligata a trovare un’imperfezione. Questo nuovo racconto è comunque un’imposizione, un canone estetico a cui sottostare e un modo per imbrigliare il sesso e le relazioni».

Una volta il porno era proibito, difficile da reperire, circondato da un alone di mistero. Oggi possiamo fruirlo liberamente e quando vogliamo dal nostro smartphone. Il nostro modo di immaginare e vivere il sesso è cambiato?
«L’industria pornografica è sempre esistita, ma prima era fatta di star che vivevano perlopiù in California nella San Bernardo Valley, ora è immersiva e non solo per i siti raggiungibili da chiunque. La piattaforma OnlyFans, ad esempio, è stata una rivoluzione: con un abbonamento dai 3 ai 50 euro hai a disposizione creator che inventano contenuti soft porno apposta per te. Molti però vogliono solo piccoli momenti di quotidianità, come uno scatto appena svegli al mattino, mentre si studia, si gioca al computer o si fa una torta. Così si ha l’illusione di avere una relazione. Questa intimità surrogata rende sempre più difficili i veri legami».

Quindi, nella realtà, si fa meno sesso?
«Sì, si fa sempre meno sesso reale. Lo hanno dimostrato anche molte ricerche, pubblicate soprattutto da testate americane. La pandemia poi non ha contribuito a migliorare la situazione».

Non è che la liberazione di cui ci siamo sentiti portabandiera negli ultimi 10-15 anni, dalla fluidità al poliamore, alla fine, ci ha ingabbiati?
«Abbiamo sicuramente creato delle crepe nel modo di vivere le relazioni, ma non tutte sono ancora codificate, è come se stessimo prendendo le misure. In teoria siamo progressisti, ma nella pratica stiamo diventando conservatori, a volte persino reazionari, perché continuiamo a imporci regole. Se non vivi il sesso in un determinato modo sei fuori dal tempo, se vuoi una dimensione erotica “semplice” ti senti un alieno. Poi c’è il grande tema dei filtri: in rete, non solo sulle app di incontri, mostriamo una versione di noi che spesso non corrisponde alla realtà, per questo abbiamo paura dell’incontro dal vivo. C’è un grande spaesamento».

Tra ipersessualizzazione, app, sdoganamento del porno, esiste ancora un’idea di sesso “normale”?
«Sì, soprattutto tra le coppie di lungo corso, che, magari, si sono conosciute prima della rivoluzione delle app. Sono una specie da preservare e tutelare come le volpi artiche. Se parlano con un amico single rischiano di andare in crisi, vengono assaliti da mille dubbi».

Ormai però siamo una generazione adulta. Saremo condannati in eterno a questa idea del sesso?
«La storia ci insegna che i periodi di grande attenzione verso la sfera sessuale sono ciclici. Non sarà certo facile liberarsi dall’idea di un approccio prima virtuale e poi fisico, ma, ad un certo punto, non sarà più gratificante essere apprezzati solo per delle foto ritoccate, viste da uno schermo. Abbiamo passato gli ultimi tre anni chiusi in casa, più in rete che nella realtà. Ci stuferemo. A me è già successo».

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Per noi gay non è una questione da Millenial.

Io ho cominciato a fare incontri tramite internet a 24 anni, vent'anni fa.

Un gay nato nel 1989 potrebbe benissimo non essere mai entrato in un locale gay.

Persino molti miei coetanei hanno perso la verginità così.

 

Avendo cominciato a essere sessualmente attivo a 17 anni,

ho fatto in tempo a vedere come si stesse prima e per la nostra comunità sono cambiate tre cose.

 

La più evidente è l'enfasi sul ruolo sessuale.

Quando ti piaceva un ragazzo e lo baciavi in un locale, non sapevi se era "attivo" o "passivo".

E facevi anche in tempo a innamorarti e metterti insieme,

prima di capire quanto eravate compatibili sessualmente.

 

La seconda invece riguarda i kinky.

Qualunque cosa strana ti piacesse a letto non avevi modo di trovare qualcuno che la condividesse.

Non è che in un locale puoi domandare se piacciono i piedi, il bondage, il pissing o altro.

E non è detto tu abbia il coraggio di chiederlo successivamente.

 

La terza - ma non ne sono sicuro al 100% - è la quantità di partner.

Selezionare un partner in una app e combinare un appuntamento

è molto più difficile rispetto a scopare in un cruising bar o in una discoteca.

In un locale se ti piace anche solo il 10% delle persone e piaci solo al 10% di esse,

se si è in cento una scopata con una persona che ti piace te la fai; ma potresti essere anche molto più fortunato.

Nelle app perdi talmente tanto tempo con persone incerte, lontane, bugiarde, complicate o simili

che cercare un partner non è più l'attività del sabato sera, ma praticamente un lavoro quotidiano.

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4 hours ago, Almadel said:

Nelle app perdi talmente tanto tempo con persone incerte, lontane, bugiarde, complicate o simili

che cercare un partner non è più l'attività del sabato sera, ma praticamente un lavoro quotidiano.

Questo dipende dal modo in cui mediamente si fruisce delle app, distrattamente e con scarsa concentrazione. Non credo di averci incontrato molti bugiardi, e forse quello incerto e complicato a volte sono io, ma se tu, un tu generico, stai su di un'app saltuariamente, quando non hai altro da fare, e non puoi garantire a potenziali partner in quale altro giorno/momento sarai disponibile, ché non sai se potrai raggiungere la tal persona che vive in un'altra città eccetera, tutto si sfalda prima di cominciare. E poi, troppe fotografie, troppe rassicurazioni preventive, troppi programmi...tutto questo non aiuta la spontaneità.

21 hours ago, MyleneFarmer said:

Poi c’è il grande tema dei filtri: 

Venendo rifiutato più spesso online che dal vivo questa cosa non la capisco fino in fondo 🤔

Sono più un tipo da rimorchio dal vivo, in chat non si riesce ad essere ugualmente teatrali (una caratteristica tra l'altro poco apprezzata dai giovani)

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1 hour ago, schopy said:

Venendo rifiutato più spesso online che dal vivo questa cosa non la capisco fino in fondo 🤔

Idem, è un problema che non capisco.

22 hours ago, MyleneFarmer said:

Tra ipersessualizzazione, app, sdoganamento del porno, esiste ancora un’idea di sesso “normale”?
«Sì, soprattutto tra le coppie di lungo corso, che, magari, si sono conosciute prima della rivoluzione delle app. Sono una specie da preservare e tutelare come le volpi artiche. Se parlano con un amico single rischiano di andare in crisi, vengono assaliti da mille dubbi».

Questa è proprio la dimostrazione che chi parla non ci ha capito nulla.

Chi si è conosciuto prima delle app fa "sesso normale" per obbligo,

è costretto a non comunicare al partner i suoi desideri per paura di perderlo.

Le app sono una sorta di terapia di coppia preventiva ed è questo che le rende frustranti;

ma al tempo stesso ci permettono di mettersi a nudo in modi prima impossibili.

 

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Saramandasama

Le app non fanno perdere tempo e sono più precise

L’equivalente pre app sono le agenzie matrimoniali o gli annunci sui giornali con richiesta specifica 

Non dimentichiamo che anche i genitori del Papa emerito si trovarono attraverso un annuncio ben particolareggiato su un giornale agli inizi del novecento

Edited by Saramandasama
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31 minutes ago, Almadel said:

Chi si è conosciuto prima delle app fa "sesso normale" per obbligo,

è costretto a non comunicare al partner i suoi desideri per paura di perderlo.

Non escludo però che nel corso di una relazione ben riuscita i partner riescano a trovare qualche soluzione per conciliare le reciproche fantasie se pure non le conoscevano prima di fidanzarsi 🙂

31 minutes ago, Almadel said:

Le app sono una sorta di terapia di coppia preventiva ed è questo che le rende frustranti;

Sì, ma questo è il metodo che io utilizzo per acquistare una t-shirt online: 100% cotone, vestibilità un po' più ampia per l'estate, possibilmente monocroma, possibilmente finitura irregolare...immaginare di far la stessa cosa per un partner a me non entusiasma molto, tanto meno il fatto che lui faccia lo stesso con me 😅

6 minutes ago, Saramandasama said:

Le app non fanno perdere tempo e sono più precise

Per un acquisto sì, ma per una serata divertente o per una frequentazione le app danno DAVVERO più garanzie di un incontro casuale...? 🤔

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MyleneFarmer

Non sei una persona porno? @schopy

https://youmark.it/ym-podcast/ci-sono-persone-porno-e-persone-non-porno-viaggio-nella-sessualita-contemporanea-attraverso-il-racconto-di-una-storia-damore-il-podcast-di-valeria-montebello/

“Le persone si dividono in porno e non porno. Se fai parte della prima categoria non avrai così tanti problemi.

Se fai parte della seconda, hai due strade: vivere una vita triste o fare finta di essere una persona porno. Io vivo una vita triste”

conoscete persone che non sono porno ma che fingono di esserlo?

Edited by MyleneFarmer
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Saramandasama

La casualità  è un elemento sopravvalutato. In un mondo di ansiosi che hanno bisogno di bere per “sciogliersi” non parlerei comunque  di naturalità o casualità  come aspetti imprescindibili o positivi
Siamo ancora ai livelli di app come macelleria? Tanta immaturità in questa visione del mondo e un po’ di boomerismo 

 

Edited by Saramandasama
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Andare in un locale non è "casuale" come flirtare al banco dei surgelati.

 

In ogni caso il problema dei Millenial gay è che non seguono

l'importante regola di diversificare gli investimenti.

Bisogna rimorchiare sulle app & al supermercato & nei locali:

solo così ci si potrà fare un'idea più precisa del nostro potenziale penico

e cogliere i limiti delle singole modalità di approccio.

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13 minutes ago, Almadel said:

In ogni caso il problema dei Millenial gay è che non seguono

l'importante regola di diversificare gli investimenti.

Bisogna rimorchiare sulle app & al supermercato & nei locali:

solo così ci si potrà fare un'idea più precisa del nostro potenziale penico

e cogliere i limiti delle singole modalità di approccio.

Non bisogna mai perdere la speranza (questa riflessione è autoriferita)

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11 minutes ago, MyleneFarmer said:

ti è mai capitato?

se sì, che città?

Proprio al supermercato, solo una volta ci provò un cassiere. (Sempre a Padova)

In generale mi è capitato di rimorchiare fuori da luoghi gay a causa di occhiate insistenti

in stazione, in piazza, a casa di amici etero, in osteria, a scuola o all'università.

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Saramandasama

Provarci al supermercato è abbastanza cringe 

con la nuova sensibilità nazi politically correct ci si potrebbe beccare anche una denuncia 

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@MyleneFarmer ma che significa essere "porno"? 😃

Comunque, diciamo che dai 20 ai 25 ero piuttosto disponibile e mi eccitava molto la fase della conquista, quasi di più del sesso in sé. Inutile dire che pure sedurre il prossimo è un lavoro...fossi più alto di una dozzina di centimetri sarebbe stato tutto molto meno faticoso.

2 hours ago, Saramandasama said:

La casualità  è un elemento sopravvalutato. In un mondo di ansiosi che hanno bisogno di bere per “sciogliersi” non parlerei comunque  di naturalità o casualità  come aspetti imprescindibili o positivi 

Perciò per te è auspicabile che qualsiasi nuovo contatto sia mediato dalla chat o da un precedente dialogo virtuale....?

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3 hours ago, Saramandasama said:

La casualità  è un elemento sopravvalutato. In un mondo di ansiosi che hanno bisogno di bere per “sciogliersi” non parlerei comunque  di naturalità o casualità  come aspetti imprescindibili o positivi

salamà, quindi secondo te il mood in cui sei in quel momento non conta niente?

metti che stai coi gironi cogliati perchè hai scazzato con tutti al lavoro o sei in ritardissimo per una riunione importante e in quel mentre ti arriva il msg del tuo flirt virtuale sui frocial tutto "pucci pucci - trottolino amoroso" & smielate varie.

non mi dire che non ti salirebbe il crimine a livelli serial killer, che non ci credo.

---

non è casualità quella?

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MyleneFarmer
1 hour ago, schopy said:

@MyleneFarmer ma che significa essere "porno"? 😃

Ma hai letto l'articolo o no?!

1 hour ago, freedog said:

non mi dire che non ti salirebbe il crimine a livelli serial killer, che non ci credo.

penso basti non rispondere 🤷🏽

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Saramandasama
2 hours ago, schopy said:

 

Perciò per te è auspicabile che qualsiasi nuovo contatto sia mediato dalla chat o da un precedente dialogo virtuale....?

No, ma la chat o le chat sono un modo come un’altro per fare conoscenza. Sapere le specifiche dell’altro e avere dichiarato le proprie, facilita l’iter conoscitivo. 
Dover capire dopo 3 incontri che l’altro ha stats fisiche o caratteristiche personali incompatibili e di conseguenza ghostarlo non è il massimo. 

Il punto non è il mezzo, in ogni caso— ma la superiorità ( non so in cosa) che alcuni danno all’incontro fortuito, al non virtuale. Come se conoscere Tizio o Caio in biblioteca nobilitasse la cosa. Cazzate!
 Immagino 100 anni fa gli amici del padre del Ratzinger ridere del fatto che per trovare moglie abbia avuto bisogno di un annuncio su un giornale…

 

 

Edited by Saramandasama
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Quante volte *occhi a cuoricino*, poi conosci la persona e nulla ti dai del cretino, perché ti eri infatuato dell'esteriorità e dell'idea falsa che ti eri fatto di lui.

Non ho mai avuto la possibilità di dire "mmm che bono" ed essere a letto insieme: non stimarlo sul piano mentale, ma solo sul piano fisico

Edited by Pugsley
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37 minutes ago, MyleneFarmer said:

penso basti non rispondere 🤷🏽

già, così parte la lagna del "perchè visualizzi e non mi rispondi? non ti piaccio più?? mi stai tradendo???" e via coi gay drama che ci tocca leggere sul forum ogni 3 per 2.

ah, prima che lo ribadisci un'altra volta, lo so già di essere un vecchio boomer analogico, grazie

Edited by freedog
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1 minute ago, freedog said:

già, così parte la lagna del "perchè visualizzi e on mi rispondi? non ti piaccio più?? mi stai tradendo???" e via coi gay drama che ci tocca leggere sul forum ogni 3 per 2.

ah, prima che lo ribadisci un'altra volta, lo so già di essere un vecchio boomer analogico, grazie

Per questo tra coetanei è meglio

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13 minutes ago, Saramandasama said:

Il punto non è il mezzo, in ogni caso— ma la superiorità ( non so in cosa) che alcuni danno all’incontro fortuito, al non virtuale. Come se conoscere Tizio o Caio in biblioteca nobilitasse la cosa. Cazzate!

Ma chi lo dice che sarebbe "superiore" l'incontro fortuito?...siete voi maniaci delle chat con la coda di paglia a pensarlo, temo :D 

Il primo fidanzatino l'ho conosciuto su di un forum, perché le chat non esistevano ancora, e quello che delle chat mi dà noia è ricevere foto non richieste di cazzi e culi, o attendere delle ore per ricevere risposta da quegli unici due coetanei che mi filano ecco...mi pare una perdita di tempo, e allora tanto vale perder tempo qui sul forum...

3 minutes ago, Pugsley said:

poi conosci la persona e nulla ti dai del cretino, perché ti eri infatuato dell'esteriorità e dell'idea falsa che ti eri fatto di lui.

Non mi è mai successo in realtà. Credo sia invece quello che molti devono aver pensato di me 😂

 

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3 minutes ago, Pugsley said:

Non ho mai avuto la possibilità di dire "mmm che bono" ed essere a letto insieme: non stimarlo sul piano mentale, ma solo sul piano fisico

Hai ragione:

non ha caso l'omoerotismo classico ricercava la kalokagathia.

D'altronde anche l'occhio vuol la sua parte e del resto secondo Platone il bello è la manifestazione visibile del bene:

 

image.png.26deb4c40bb13aa416a64c4e93cdd500.png

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3 minutes ago, Mario1944 said:

non ha caso

:nono:

NO, DA TE NON L'ACCETTO STI STRAFALCIONI!!!

ho capito che postà sti modelli photoshoppati ti fà uscì di testa, ma a sti livelli è eccessivo perfino per te!!!

Edited by freedog
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8 minutes ago, Mario1944 said:

D'altronde anche l'occhio vuol la sua parte e del resto secondo Platone il bello è la manifestazione visibile del bene:

Platone non calcolava che chi è bello molto spesso è str*nz*

8 minutes ago, Mario1944 said:

 

image.png.26deb4c40bb13aa416a64c4e93cdd500.png

Noi abbiamo il nostro @Cesco00 😉

Edited by Pugsley
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7 minutes ago, freedog said:

NO, DA TE NON L'ACCETTO STI STRAFALCIONI!!!

ho capito che postà sti modelli photoshoppati ti fà uscì di testa, ma a sti livelli è eccessivo perfino per te!!!

Parce senectuti....  😉

6 minutes ago, Pugsley said:

Platone non calcolava che chi è bello molto spesso è str*nz*

Forse allora non è veramente bello....

Edited by Mario1944
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38 minutes ago, Pugsley said:

Platone non calcolava che chi è bello molto spesso è str*nz*

Invece un po' sì...Alcibiade nel Simposio non ci fa un figurone, e Socrate, che deve contenerlo perché il ragazzino è ricco, bello e sfacciato, riesce a fargli cogliere la superiorità delle qualità morali su quelle fisiche.

 

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Saramandasama
1 hour ago, schopy said:

Ma chi lo dice che sarebbe "superiore" l'incontro fortuito?...siete voi maniaci delle chat con la coda di paglia a pensarlo, temo :D 

Il primo fidanzatino l'ho conosciuto su di un forum, perché le chat non esistevano ancora, e quello che delle chat mi dà noia è ricevere foto non richieste di cazzi e culi, o attendere delle ore per ricevere risposta da quegli unici due coetanei che mi filano ecco...mi pare una perdita di tempo, e allora tanto vale perder tempo qui sul forum...

Non mi è mai successo in realtà. Credo sia invece quello che molti devono aver pensato di me 😂

 

Fatti un profilo decente, impegnati e non avere fretta. Ti dá noia ricevere foto di cazzi?

Se non sono importanti, lo posso capire. Ghosta chi non ti aggrada e passa oltre. Migliora le tue skills in merito alle chat, vedrai che invece di cazzeggiare sul forum avrai altri cazzi di cui occuparti☺️

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47 minutes ago, Saramandasama said:

Fatti un profilo decente, impegnati e non avere fretta. Ti dà noia ricevere foto di cazzi?

Ma che vuol dire profilo decente? A me viene da ridere a vendermi per come non sono 😄 ho messo un paio di foto in cui sono figo, ma puntualmente quando me ne chiedono altre, dove sono normale, i ragazzi cambiano idea...e scrivere i pensierini per descrivermi, dire come sono o come non sono, non lo so, ci provo anche, ma mi sembra così infantile...ogni persona è un mondo, che si dovrebbe dire di sé su Grindr?

Qualche volta sì, i cazzi mi danno noia, anche perché ricevo soprattutto foto di cazzi antichi.

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