Jump to content

[ilfabbro] Primo Coming Out in famiglia


ilfabbro

Recommended Posts

Ieri ho fatto Coming Out con mio padre. A dirla tutta avevo già fatto un tentativo di parlarne con i miei, conclusosi con i miei che mi ripetevano che no, era solo una fase, e non mi dovevo preoccupare assolutamente, tra l'altro anche loro alla mia età... e che comunque avrei dovuto parlarne con un professionista (e via dallo psicologo)...

 

Invece ieri ho seguito mio padre con una scusa mentre andava a sbrigare la contabilità del negozio e una volta che ci siamo trovati a quattr'occhi gli ho ricordato il mio primo tentativo di Coming Out, il fatto che si sbagliavano e non era per niente una fase, il mio disagio nel doverlo nascondere in continuazione, l'ansia di compiere un gesto effeminato, gli sforzi per non parlare con una voce nasale e tutte le paranoie che hanno accompagnato i miei ultimi anni di vita e infine il fatto che voglio farla finita con tutto ciò e che sto cercando di avvicinarmi più possibile al mondo gay.

 

La risposta mi ha sorpreso: mio padre è dispostissimo ad accettarmi come gay, ma è convinto che dovrebbe essere un professionista a decretarlo e non io (quindi di nuovo dallo psicologo). Quindi mi ha chiesto un resoconto dettagliato di come la mia unica storia con una ragazza si potesse conciliare con ciò.

 

Ricordo che quando mi ero messo assieme a L. una delle cose che più volevo da quella storia era la possibilità di essere "normale", la possibilità di imparare a comportarmi come un etero, che desideravo in continuazione di farmi vedere in giro con lei (casomai qualcuno avesse nutrito ancora qualche sospetto) e che quando mi ha lasciato ho sofferto molto anche perchè sentivo che questa possibilità mi veniva tolta per sempre. La fine del "sogno normalità", diciamo.

 

Non sono stato in grado di spiegarlo a mio padre che ricordandosi di come stavo male in quel periodo insiste che questa è per forza una visione distorta di come sono andate le cose.

 

Io, personalmente, mi sento abbastanza sicuro del fatto mio... in ogni caso qualche seduta dallo strizzacervelli mi sembra un prezzo ragionevole per essere accettato da papà.

 

Voi che ne pensate?

Link to comment
Share on other sites

penso sia una scelta tua se andare o meno dallo psicologo,la realtà comunque non cambia e se sei gay lo resti sia andandoci che no, tutto sta a te e alla tua personalità,se sei disposto a farlo lui non potrà che confermare le tue certezze...

congratulazioni per il tuo CO comunque,avere il coraggio di dirgli tutto schiettamente a quattrocchi e dopo il suo iniziale rifiuto di considerarti gay al 100% non è da tutti!...

Link to comment
Share on other sites

Al posto tuo accetterei soltanto se tuo padre rispondesse affermativamente alla seguente domanda:

 

- se non fosse stato un coming-out da omosessuale ma da eterosessuale, cioè tipo "mamma e papà, ho scoperto che le ragazze mi attraggono molto, però con le donne mi sento imbranato, insicuro, la mia unica esperienza finora è stata con un ragazzo ecc.", insomma la situazione rovesciata...

 

...ti avrebbe risposto ugualmente che sarebbe opportuno verificare se la tua attrazione eterosessuale sia "una fase"?

e verificarlo con uno specialista, sottolineo.

 

In caso contrario, significa che tuo padre parte dal presupposto della patologia e attende la controprova di un parere esperto per smentirsi; se poi aggiungi che persino tra gli psicologi - perlomeno dalla mia esperienza - la patologizzazione dell'omosessualità è ancora serpeggiante... vedi tu.

Io piuttosto inizierei dal chiedere ai tuoi di raccontarti dettagli di quelle "loro" fasi di gioventù, visto che dici che pare abbiano accennato di averne avute... :D

Link to comment
Share on other sites

consigliare di andare dallo psicologo mi sembra sia diventato più un modo per sviare la responsabilità di genitore nei confronti di un argomento piccante.

'vai dallo psicologo, ti saprà dire lui cosa fare'

non vi sembra sia un modo di fare sbagliato? gli psicologi stanno diventando i nostri secondi genitori? e ve lo chiede una che ha intenzione di iscriversi a medicina per poi fare psichiatria e che è andata da due psicologi ( per altri motivi ) per cercare di trovare delle risposte, che non sono riusciti a dare.

 

io piuttosto cercherei di placcare , con la dovuta calma , tuo padre e chiedergli di affrontare il discorso come si deve. hai detto che ti accetta ( parolona odiosa ) come gay, quindi in teoria non dovrebbe aver problemi a parlarne e convincersi che solo tu puoi sapere come stanno le cose e che uno psicologo, in questi casi, non serve a nulla. ( sempre che tu non voglia andarci per altri motivi legati all'omosessualità ovviamente )

Link to comment
Share on other sites

Sani e dementi.

 

Caro Fabbro Armonioso,

 

un cugino di mia madre, psichiatra illustre, fu per molti anni rettore degl'istituti psichiatrici d'una provincia Lombarda.

 

Lui mia madre diceva essere più demente, che fossero i dementi che curava:

ma forse era solo una malignità femminile...

 

D'altronde, pare che gli psicologhi siano una specie diversa dagli psichiatri.

 

Comunque sia, quando andrai a consulto, porta in dono al medico un libro che illustri le opere di Leonardo da Vinci o di Michelangelo o di Caravaggio oppure un'edizione dei frammenti dei lirici Greci, con il segno apposto ad uno dei carmi d'Anacreonte o d'Ibico o di Saffo, nei quali quei poeti cantarono dell'amor Greco oppure anche un'edizione del Simposio di Platone ovvero un libro che narri le gesta dell'imperatore Adriano Augusto o di Federico secondo re dei Prussiani; potresti anche donargli un disco con il balletto del Chaikovsky intitolato il Lago dei Cigni oppure con qualche altra opera di lui.

 

Quando Ti domanderà la ragione del dono, rispondigli che preferisci mille volte essere demente e cantare insieme con quegl'ingegni egregii, che essere sano e belare fra il gregge comune.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

Vai dallo psicologo solo se credi che possa aiutarti, non perchè te lo chiede tuo padre. Se non vuoi andarci fai capire a tuo padre che sei sicuro di te stesso e che puoi capirlo benissimo da solo se sei gay o no. Non ci vuole mica una laurea  :eek:

Complimenti per il sangue freddo, comunque  :D

Link to comment
Share on other sites

Io, personalmente, mi sento abbastanza sicuro del fatto mio... in ogni caso qualche seduta dallo strizzacervelli mi sembra un prezzo ragionevole per essere accettato da papà.

 

Voi che ne pensate?

 

Io concordo con te, rispetto a tante reazioni violente, quella di tuo padre è acqua di rose!

Link to comment
Share on other sites

Mah, io la vedo in maniera molto meno tragica... una delle motivazioni principali per cui mio padre dice che dovrei andare da uno specialista è che lui non ha esperienza di omosessualità e si trova in imbarazzo anche a consigliarmi sul da farsi, non credo che voglia patologizzare la cosa (speriamo bene :D)...

 

@Anakreon: Parole illuminanti... vorrei scriverle sulle pareti di camera mia, se non fosse che mia mamma mi ucciderebbe :eek:...

Link to comment
Share on other sites

Madri e pareti.

 

Caro Fabbro armonioso,

 

Tua madre non sarebbe nel torto, se si lamentasse perché suo figlio avesse scritto sulle pareti di casa.

 

Ma potresti applicare ai muri qualche riproduzione delle opere di quegli autori, per ad esempio un bel maschio nudo dipinto o scolpito dal Bonarroti:

quale genitore potrebbe rimproverare un figlio, il quale, dilettandosi d'ammirare tanta eccellenza, ne ornasse la casa o, al meno, la sua camera ?.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

Carissimo Anakreon

 

Non è cattiva idea... una delle prime cose che intendo fare, una volta ultimato il coming out familiare è proprio quello di cambiare un po' l'aspetto della mia camera per renderla... un po' più congeniale a me.

 

Mi sorprende, però, che di tanti geni illustri non mi citi il celebre Oscar Wilde, forse perchè spesso (a torto) considerato frivolo? (Mentre secondo me in lui risiedono numerose eccellenti rivelazioni)

Link to comment
Share on other sites

Citazioni e consigli.

 

Caro Fabbro Armonioso,

 

le citazioni potrebbero essere innumerevoli sia di nomi famosi sia di nomi quasi ignoti;  non di meno, applicare ai muri di casa libri di poesie o di favole o d'altro, non mi parrebbe un buon consiglio, se non se Tu volessi fare come fece il monaco Martino, ch'infiammò la Germania e l'Europa, quando affisse al tempio di Vittemberga le sue novantacinque tesi:

ma poi chi estinguerebbe l'ira materna ?.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

ciao fabbro! Non mi sembra che tu abbia bisogno di uno psicologo, di sicuro non serve per l'omosessualità in se...

Io mi chiedo quando uno dice ad un altro di andare dallo psicologo, chi è che ne ha veramente bisogno.

Link to comment
Share on other sites

La risposta mi ha sorpreso: mio padre è dispostissimo ad accettarmi come gay, ma è convinto che dovrebbe essere un professionista a decretarlo e non io (quindi di nuovo dallo psicologo).

 

Mi pare che tuo padre abbia reagito decisamente bene; per quanto riguarda il discorso dello psicologo, dal mio personale punto di vista, se questa scelta può rasserenare ulteriormente gli animi in famiglia, o se tu ritieni che possa esserti utile senza risultare una "forzatura", allora può essere ragionevole andarci, ma solo in quel caso..

Se la senti invece solo come una costrizione, è un altro paio di maniche :-)

Link to comment
Share on other sites

Congratulazioni per il coraggio che hai trovato per questo passo molto importante è questo è sicuramente sinonimo di sicurezza e determinazione.

Io studio psicologia e personalmente non ritengo che tu sia in una condizione tale da dover cominciare un percorso terapeutico ma se ne hai voglia potresti pure andarci per qualche seduta ....non ti farebbe male magari sviscerare i tuoi pensieri in maniera piu razionale e poi se trovi una persona onesta vedrai che ti lascerà andare subito.

In bocca al lupo col papà  :P

Link to comment
Share on other sites

una delle motivazioni principali per cui mio padre dice che dovrei andare da uno specialista è che lui non ha esperienza di omosessualità e si trova in imbarazzo anche a consigliarmi sul da farsi, non credo che voglia patologizzare la cosa (speriamo bene :P)...

 

Prova allora a fargli capire - anche se da adulto e padre dovrebbe già saperlo - che non tutto nella vita si deve per forza affrontare con aiuti esperti, lui può consigliarti anche usando semplicemente il suo buonsenso di persona e di padre, se poi ti serve esperienza non "di omosessualità" ma di uomini in quel senso c'è sempre tua madre no? :awk:

Link to comment
Share on other sites

Denari veri e morbi inventati.

 

Caro Giovinetto Amato da Zeus,

 

consigli:

"Prova allora a fargli capire  che non tutto nella vita si deve per forza affrontare con aiuti esperti".

 

Veramente sarebbe meglio potersi valere sempre, nella vita, d'aiuti esperti, se non per altro, perché gli errori, compiuti per imperizia, non raramente espiamo a caro prezzo.

 

Comunque sia, mi domando se, nel caso singolare, aiuto esperto possa essere quello d'uno psicologo, il quale, se non vado errando, è pur sempre un medico che cura o tenta curare vizii o difetti o inclinazioni maligne della mente.

 

Quindi, i casi sono due:

 

o l'amor Greco è stimato vizio, difetto ovvero inclinazione maligna della mente e dunque l'aiuto esperto d'uno psicologo è consigliabile e consigliato, per estirpare o contenere il male;

 

oppure l'amor Greco non è stimato tale e dunque mi domando quale aiuto esperto uno psicologo possa mai dare. 

 

Ciascuno, s'intende, può gettare i suoi denari come meglio crede, pur che non confonda il getto di denari veri con la cura di morbi inventati.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

Io, personalmente, mi sento abbastanza sicuro del fatto mio... in ogni caso qualche seduta dallo strizzacervelli mi sembra un prezzo ragionevole per essere accettato da papà.

 

I miei genitori fecero la stessa identica richiesta e io come te ho accettato, anche perchè tranquillo del fatto che non mi avrebbero spedito da uno di quei pazzi cristiani ma avrebbero cercato un buono psicologo. Fortuna vuole che i miei siano molto amici di un professore universitario di psicologia che li ha sgridati dicendogli che semmai dovrebbero andarci loro nel caso avessero problemi ad accettarmi. Alla fine non ci sono andato, però sinceramente ci sarei andato senza problemi. Loro si sarebbero sentiti più tranquilli. In fondo io li capisco, non è una cosa che si può essere preparati a gestire, anche se la si accetta. E' difficile capire come si possa comprendere il proprio orientamento sessuale per chi probabilmente l'ha sempre dato per scontato o al limite ha avuto dubbi che si sono rivelati infondati.

 

Secondo me tuo papà si preoccupa per te. Vacci, fatti dire che sei a posto e sarà un grosso puntello per il futuro. Ovviamente fai in modo che evitino pazzi.

Link to comment
Share on other sites

La risposta mi ha sorpreso: mio padre è dispostissimo ad accettarmi come gay, ma è convinto che dovrebbe essere un professionista a decretarlo e non io (quindi di nuovo dallo psicologo).

 

[...]

 

Io, personalmente, mi sento abbastanza sicuro del fatto mio... in ogni caso qualche seduta dallo strizzacervelli mi sembra un prezzo ragionevole per essere accettato da papà.

 

Voi che ne pensate?

 

Deve essere un professionista a decretare la tua omosessualità? Ma che vuol dire? Ci vuole anche un professionista per vedere se uno è mancino o se gli piacciono le carote?

 

Son d'accordo che la reazione di tuo padre è stata sufficientemente pacata e che milioni di persone pagherebbero per aver avuto un'esperienza simile alla tua, ma fai attenzione a non concedere troppo spazio a pensieri subdoli del tipo "No no, io ti accetto, però sai, non si sa mai, se poi vai dallo psicologo e mi dici che non sei davvero frocio io sono più contento".

 

Sarà che io son di natura belligerante ma da uno psicologo a discutere del fatto che mi piaccia il cazzo non ci andrei a prescindere nel momento in cui la cosa mi viene imposta. Ossia: se tu ti senti poco a posto e pensi che la cosa possa essere causa dal fatto di esserti ancora poco accettato fai pure, ma non fare in modo che sia un'imposizione da parte di papà, perché ripeto, poi rischia di diventare pesante la cosa.

 

Non vorresti mai tornare a casa dopo essere stato dallo psicologo e trovarti tuo padre che ti guarda con impazienza e apprensione e ti dice "Allora? Non lo sei vero? Ti ha detto che ti piacciono le ragazze, vero?" :P

Link to comment
Share on other sites

Dubbii ed errori.

 

Caro Fabbro Armonioso,

 

in vero, come opportunamente osserva Robertino, questione grave è:

 

che accadrebbe se lo psicologo, consultato, decretasse che sei insano di mente ?.

 

Avendo accettato il consulto, non potresti dare torto al genitore che imponesse la cura, benché Tu, essendo d'età maggiore, possa rifiutare cure ingrate. 

 

Potresti consultare un altro psicologo:

ma se fossi insano anche per colui ?.

 

D'altronde, se quel secondo vice versa Ti dichiarasse sano, Tuo padre, nel dubbio, potrebbe chiedere un terzo consulto:

sarebbe come intricarsi in un ginepraio, che pungerebbe dolorosamente ambedue e che gioverebbe solo alla borsa dei consultati.

 

Considera, in oltre, anche questo:

se Tu accettassi il consulto, indurresti nel genitore il dubbio che Tu non sia certo dei Tuoi affetti e consolideresti in lui l'opinione che Tu sia, se non insano, al meno confuso e turbato.

 

Hai reputato opportuno correre il pericolo di manifestargli, benché siano contrarii alla morale avita, i sensi reconditi del Tuo cuore:

vuoi che Te lo svellano dal petto, per scrutarlo e certificare se sia sano, o preferisci correre anche il pericolo di dispiacere al genitore un poco più, che già Tu gli dispiaccia per esserTi disvelato ?.

 

Hai eletta una via audace, forse temeraria, per certo impervia:

se Tu primo appari, sia pure per pietà filiale, titubante nel percorrerla, puoi stupire perché anche Tuo padre dubiti che Tu non sia in errore ?.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

Proseguo in questo topic: l'altra sera ho compiuto l'ultimo Coming Out nella mia cerchia di amici e devo dire che adesso sento di aver compiuto del tutto un altro passo decisivo.

 

Mi sento sempre più determinato.

 

Ieri sono entrato in compagnia di una mia amica in un negozio di cosmetici in cui non avevo mai avuto il coraggio di andare (ha quasi solo prodotti femminili ed è tutto dipinto di rosa...). Dopo un momento di imbarazzo iniziale :P, sono entrato e ho provato un senso di libertà incredibile, mi sono messo a provare un po' di profumi e a commentarli con la mia amica, e all'uscita mi sono comprato anche un paio di occhiali da sole.

 

Stamattina sono andato a casa di un'altra mia amica (che già sapeva di me da tempo) e ho cercato di parlare senza inibizioni di sorta, come mi veniva più spontaneo... si è creata un'amosfera di intesa e confidenza, come se la nostra amicizia si fosse di colpo rinsaldata ancora di più.

 

In questi giorni sto vivendo delle esperienze veramente fantastiche e sto provando tantissime emozioni meravigliose... non vedo l'ora che arrivi il momento di fare CO con mia madre!

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...

Vi aggiorno un po' in ritardo: Ho fatto C.O. con mia madre, la quale non l'ha propriamente presa bene. Io mi aspettavo che, al massimo, si arrabbiasse e sfogasse tutta la sua frustrazione su di me, invece a sorpresa è rimasta in silenzio e ha cominciato a piangere. Poi sono cominciati i ricatti morali, qualche giorno fa è uscita fuori a dire che è felice che io cominci l'università in un'altra città, così potremo stare lontani per un po'.

 

La settimana scorsa, invece, ho subito un Outing di massa: stavo lasciando una riunione dei Giovani Comunisti in anticipo (dovevo andare dallo psicologo) quando il capogruppo mi chiede "Ma allora, come è andata la cena con la tua ex?" subito una mia amica si alza in piedi e mi chiede (praticamente urlando) "Ma allora: glielo hai detto o no a lei che sei gay?" :rotfl:.

Tutti quanti si sono subito voltati verso di me e per un attimo mi sono sentito morire. Poi, incredibilmente, mi è venuto da ridere, ho risposto alla mia amica "si, e l'ha presa malissimo" e l'ho abbracciata, mentre lei concludeva con uno spettacolare "Che bello: ho due amici gay!". Se ci ripenso, mi viene da ridere ancora adesso :sisi:.

 

Riguardo lo psicologo: ha sentenziato che la mia omosessualità non costituisce un problema, neanche in via potenziale e che, tutt'al più, potrebbe essere mia mamma fonte di problemi futuri. Abbiamo concordato alla terza seduta che non ci sarebbe stato bisogno di vederci di nuovo.

Stupendo :rotfl:.

Link to comment
Share on other sites

Teheh, io l'avrei fulminata, la tua amica, però sono contento di vedere che a te va bene, è una buona cosa XD

 

Che lo psicologo non ti serviva lo sapevamo già, no?  :rotfl:

 

Invece per quanto riguarda tua madre, dire che "non l'ha propriamente presa bene" mi sembra un eufemismo  :rotfl: ma hai provato a spiegarle bene la tua situazione?

Link to comment
Share on other sites

Fulminata?! Solo?? io mi sarei sentito sprofondare e avrei portato lei con me 3 metri sotto terra, nooooo XD.

 

Cmq bene, anche se è brutto dirlo ma temo tu abbia solo buttato via i soldi con lo psicologo, se ne eri sicuro, potevi evitare XD... cmq... se ha fatto contento tuo padre e si è messo l'anima in pace... tanto di guadagnato... PEr tua madre, mi spiace spero si sistemi todos ;D

Link to comment
Share on other sites

  • 4 weeks later...

Outing di massa!

 

Ieri sera io e il mio ragazzo abbiamo compiuto il coming out più pauroso che mi potesse venire in mente, coming-out che si è poi trasformato in un outing di massa.

 

Ma andiamo con ordine.

 

Io e D. frequentiamo lo stesso corso alla scuola  Normale di Pisa (ci siamo  conosciuti qui :love:), il che implica dormire nello stesso collegio, frequentare la stessa mensa... insomma, dopo tre settimane fianco a fianco da mattina a sera (e non solo) non poteva che nascere qualcosa :rotfl:. Ieri sera si è svolto il tradizionale e nonnistico processo alle matricole da parte degli studenti più anziani. Dopo averci fatto bere, ci hanno sottoposto a gare e sfide di vario genere tra cui quella del bacio: ovvero prese due matricole a caso viene chiesto loro di baciarsi sulla bocca: il primo che si ritira schifato perde (e paga pegno).

 

Il caso ha voluto che fossimo capitati io e D... dopo esserci scambiati un appassionante bacio di una trentina di secondi, con tanto di lingua e palpatine al sedere (tra i commenti scandalizzati tra cui un memorabile "Oh mio Dio! C'è anche la lingua) il nostro orientamento sessuale era ormai di dominio pubblico :rotfl:.

 

La notizia si è sparsa nel giro di poche ore... per cui ora quasi tutti sanno di noi e della nostra storia d'amore. La cosa più memorabile è comunque stata la scena di imbarazzo che è seguita al nostro bacio... gli studenti più anziani che fino ad un attimo prima erano sicuri di se che non sapevano più esattamente cosa fare :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Siamo nel mio alloggio che navighiamo sul forum... scrivendo post "a quattro mani". Tra un po' andremo a letto. È un po' di giorni che non ci scolliamo mai :rotfl:... e comunque ci eravamo già messi insieme da prima del C.O.

Link to comment
Share on other sites

WOW mi pare di capire che le ose vadano molto meglio..... complimenti.... queste esperienze ti aiuteranno sicuramente ad essere più sicuro di te, e quando dovrai parlare con i tuoi saprai cosa dire..... :rotfl: :rotfl:

 

compliementi

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...